La Nazione del Fuoco - GdR

incontri indesiderati

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Silian
view post Posted on 2/5/2011, 21:18     +1   -1




[EXP: 7940 exp (30r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 24, metà pomeriggio

"il mio dominio è abbastanza potente da tenere sotto controllo tutte le fiamme che verranno generate" rispose Ilah, mostrando una certa sicurezza: veniva quasi voglia di crederle in modo incondizionato. Quasi, dico…la risposta alla sua seconda domanda non le piacque per niente…aveva ancora intenzione di dare fuoco ai libri…Elanor si sarebbe data volentieri una manata sulla fronte…snocciolò fra sé la più vasta raccolta di imprecazioni conosciute nella Nazione mentre avanzava verso il tavolino, sentendosi come un condannato a morte che va al patibolo. Aveva sperato che la speranza ravvivata dall’episodio della candela l’avrebbe convinta a tentare per vie più sicure…invece, col cavolo! Represse la tentazione di spegnere di nuovo quella stramaledetta candela, l’altra l’avrebbe uccisa davvero stavolta ed era decisamente poco salutare ignorare per la seconda volta un ordine diretto. Posò l’arma del delitto sulla superficie di legno e dovette quasi forzarsi per girare sui tacchi ed andare verso la porta, mentre continuava a maledire la propria mancanza di spina dorsale. Si stava facendo comandare a bacchetta da una ragazzina viziata per aiutarla a dare fuoco ad una biblioteca…se soltanto sua madre fosse stata là…

Uscì dalla porta in silenzio, senza salutare Ilah (che comunque sembrava tutta presa dai suoi pensieri), accostò i battenti e partì di corsa come non aveva mai fatto prima d’ora. Arrivò in un baleno nel cortile, dove frenò di colpo sollevando un nuvolone di polvere e sassolini: c’era un servo nei paraggi…lo agguantò per una spalla senza troppi complimenti, lo voltò e sibilò col fiato corto: ”Fila in cucina, chiama quanta più gente puoi, prendete acqua, tanta acqua, andate immediatamente nella sala adiacente alla biblioteca. Badate di non fare nessun tipo di rumore! Non entrate nella stanza…e non muovete un muscolo finché non ve lo ordino io, o non vedete la nipote del governatore scappare di corsa dalla biblioteca. Non-fatevi-sentire! mise una grande enfasi nelle ultime parole, poi ripartì come un razzo verso la palestra, senza voltarsi a controllare che il ragazzo avesse afferrato il concetto…sarebbe stato meglio che Ilah non li avesse scoperti o si sarebbe infuriata di nuovo.

Mentre correva le tornavano in mente le immagini degli incendi all’accademia: non ne aveva visto neanche uno terminare senza secchiate d’acqua ed infermeria per i malcapitati, che fossero allievi o istruttori…non ce l’avrebbe fatta mai a tenere a bada le fiamme, si disse di nuovo con irritazione. Arrivò neanche un minuto dopo alla palestra: i bambini stavano schierati in linea e lanciavano ordinatamente dei deboli pugni di fuoco in avanti, accanto a loro c’era il governatore…Elanor fece irruzione come una furia, schivò le piccole fiammate senza neanche salutare ed agguantò Kuro per una manica ”Bibli…o…teca…” esalò fra un respiro e l’altro, tenendosi una mano sul petto, cercando disperatamente di prendere aria e di parlare più in fretta possibile ”Vuole…ripro…varci…” poi un lampo le attraversò lo sguardo e strinse la presa sulla manica del governatore, nel caso quello fosse partito immediatamente senza finire di ascoltarla. Adesso poteva parlare normalmente, anche se con un certo affanno ”Ha acceso una candela…da sola…c’è speranza forse…” riprese con un tono più deciso, senza mollare la presa sulla manica ”Ho allertato i servi, dovrebbero già essere sul posto…forse potrebbe farcela, sa cosa significa? Adesso parlo come lei… si commentò da sola ironicamente ”Diamole qualche minuto poi la tiriamo fuori in qualsiasi caso” concluse mollando la presa assassina sulla manica del vestito. L’avrebbe presa per matta? Era sensato quello che stava facendo?

SPOILER (click to view)
Dubbio: muovi tu Kuro?
 
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view post Posted on 3/5/2011, 18:50     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 24, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 136.030 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Questa volta, seppure con una lentezza esasperante, Elanor si decise a fare quanto le era stato ordinato. Iris abbassò lo sguardo sul tavolo, e sulla candela posata sopra, proprio mentre la porta si richiudeva alle spalle di Elanor. Era il momento! Senza perdere un solo istante si raddrizzò e con l'espressione del volto distorta dalla tensione di quell'istante iniziò a spingere la candela verso lo scaffale, sempre più vicina alle copertine consunte dei tomi. A quel punto i libri e le mensole avrebbero dovuto prendere fuoco insieme al tavolo e a ogni cosa presente nella stanza... o, almeno, così Iris si era immaginata, ma ben presto la principessa si rese conto che così non sarebbe stato. Le copertine in pelle rigida non sembravano intenzionate a cedere al fuoco e lo spazio tra un ripiano e l'altro era troppo alto perché quella debole fiamma riuscisse ad avere la meglio. Ci mancava solo questa!

Kuro aveva allontanato Iris dai suoi pensieri per potersi rilassare e concentrare sui suoi allievi che, per quanto maldestri, erano sicuramente meno pericolosi. Avevano eseguito tutti gli esercizi di respirazione con precisione e continuando così la lezione si sarebbe conclusa in modo tranquillo quanto soddisfacente... poi la porta della palestra si aprì di colpo e, prima ancora di vedere Elanor, Kuro capì che tutta quella tranquillità stava per finire. Il soldato era senza fiato, segno che aveva corso fin lì e il fatto che le avesse ordinato di rimanere di guardia a sua nipote poteva significare solo che... ”Vuole…ripro…varci…” scandì Elanor, catturando tutta l'attenzione di Kuro e dei ragazzi. Con un cenno Kuro indicò ai suoi allievi di non interrompere l'esercizio. "Ha acceso una candela…da sola…" lo informò Elanor, decisa a dare una possibilità a Iris... e in quel momento Kuro si rese conto di aver commesso un grave errore: avrebbe dovuto spiegarle tutta la storia dall'inizio, avrebbe dovuto dirle che non era la prima volta che "Ilah" riusciva ad accendere una candela... ma al momento era troppo incredulo per le ultime parole del soldato. Darle qualche minuto? Fu come ricevere un pugno nello stomaco: aveva sottovalutato Iris e la principessa aveva trascinato l'altra nella sua follia. "Rimani qui e tienili d'occhio" ordinò in tono deciso, indicando i ragazzini. Poi fece per allontanarsi, ma fatto un passo si bloccò: "c'è dell'altro che dovrei sapere?" chiese con una certa urgenza nella voce.

"Non è giusto!" protestò Iris, guardandosi intorno. Poco più in là si trovavano delle pergamene e ne afferrò una, determinata a non fallire. La avvicinò alla fiamma della candela e subito questa prese fuoco... spegnendosi prima ancora di venire completamente consumata. "Non è giusto!" sibilò nuovamente, scagliando lontano da sé la pergamena bruciacchiata. Perché doveva andare sempre tutto storto? Tirò un calcio al tavolo, frustrata. Strano. Si sarebbe aspettata di sentire dolore, ma sembrava che fosse diventata improvvisamente immune. Perfino la mani non le facevano più male. Tirò un secondo calcio al tavolo, divertita da quella strana sensazione. Di nuovo non provò niente se non una sensazione di pace assoluta. Non si sentiva così rilassata da mesi... era piacevole... anche se forse era un po' troppo rilassata: le sue gambe sembravano perdere forza e nel suo campo visivo cominciarono ad apparire delle strane macchie dai colori accesi. Iris posò una mano sul tavolo cercando di mantenere l'equilibrio... e in quel momento la sentì, distintamente: si voltò di scatto, abbassando lo sguardo sulla candela.
 
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Silian
view post Posted on 3/5/2011, 23:19     +1   -1




[EXP: 8140 exp (30r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 25, metà pomeriggio

La reazione del governatore non fu delle migliori. Non diede il minimo segno di essere felice per la notizia della candela, questo spiazzò irrimediabilmente il soldato: aveva basato tutta la sua fiducia nella riuscita del piano della ragazza su quel particolare…diamine, che avesse sbagliato tutto di nuovo? No, non di nuovo, non due volte nella stessa giornata…forse era solo preoccupato per la biblioteca ed ovviamente per sua nipote, tanto da trascurare la portata effettiva della notizia? Forse…ma non avendo il dono della telepatia non poteva capire cosa frullasse nella mente del suo capo. Cavolo, non potava essere, ma perché tutto oggi…? Ilah sembrava così convinta…."Rimani qui e tienili d'occhio" fu la sua unica risposta, un ordine diretto, per la precisione. Elanor sentì lo stomaco contrarsi…non voleva che venisse con lui?! No…a quanto pare voleva che tenesse d’occhio i suoi mocciosi…che non la volesse tra i piedi? Il pensiero fu come un pugno nello stomaco. Pensava talmente in fretta da farsi venire il mal di testa…i mocciosi, dietro ordine del loro maestro, avevano continuato imperterriti ad esercitarsi, ormai il soldato piombato tra loro come un razzo non destava più curiosità, ma la disciplina non sarebbe durata a lungo.

Il governatore si voltò e si stava avviando verso l’uscita quando si fermò all’improvviso chiedendo "c'è dell'altro che dovrei sapere?". Il tono di voce era differente ora, sembrava agitato. Elanor aggrottò le sopracciglia cercando di spremersi le meningi già confuse il più in fretta possibile. Che gli aveva detto e cosa poteva ancora essere utile per lui da sapere, almeno per il momento? “Ho ordinato ai servi di andare sul posto con l’acqua ma di non farsi sentire da sua nipote, attendono ordini da lei. Le cose con Ilah si sono complicate… ma di questo parleremo più tardi…lei pensa che io sia venuta qui per trattenerla, e non per allertare tutti, ma era rischioso darle retta…Ormai ha avuto fin troppo tempo, se non ce l’ha ancora fatta è ora che la tiriate fuori, governatore…faccia in fretta!” pronunciò le ultime parole con una decisa sfumatura di ansia, aveva accelerato progressivamente la velocità delle parole, spinta dall’urgenza della situazione, non voleva che la ragazza finisse arrosto ma era necessario che l’altro comprendesse il quadro generale; addirittura si era permessa di dare raccomandazioni ad un suo superiore riguardo alla celerità della sua reazione…sospirò esausta, con un’espressione decisamente affranta. Si fermò piegata in due, poggiando le mani sulle ginocchia come se non avesse l’energia per tenersi dritta, aspettando che l’altro uscisse.

Avvertì su di sé gli sguardi incuriositi dei marmocchi, allora alzò la testa di scatto e sibilò “Voialtri continuate a lavorare…al primo sgarro venti flessioni” con un’occhiata incendiaria. Calò di colpo il silenzio, mentre i ragazzini, per il momento intimiditi, riprendevano le sequenze di movimenti appena interrotte. Elanor si trascinò contro un muro e si poggiò ad esso con la schiena, a braccia conserte, mentre in apparenza fissava torva la classe ma in realtà era immersa in tutt’altri pensieri… cosa stava succedendo al palazzo? Kuro era arrivato in tempo? Ilah aveva riavuto il suo dono? …Perché era esclusivamente su questo che si reggeva la sua condotta, se la ragazza avesse fallito il soldato non avrebbe neanche potuto giustificare il suo comportamento col risultato conseguito. Ripensò a come era infuriato Kuro prima, non era sicura su chi fosse più terrificante, se lui o sua nipote, comunque la prospettiva di doverlo affrontare le metteva un’ansia terribile: avrebbe dovuto spiegare anche la storia dell’ingaggio di Ilah, anche se lui avesse creduto che Elanor non aveva agito per denaro restava comunque il fatto che il soldato in un giorno solo aveva accumulato elementi sufficienti per farsi degradare, o peggio… l’ennesima umiliazione…“nel migliore dei casi mi metteranno a pulire le stalle dei rinoceronti…”
 
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view post Posted on 4/5/2011, 16:45     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 25, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 136.390 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Kuro annuì rapidamente e prima ancora che Elanor riuscisse a pronunciare le sue ultime parole aveva già infilato la porta per correre in direzione della biblioteca. Lungo il tragitto scorse alcuni servi che trasportavano secchi d'acqua, senza particolare fretta, in direzione della biblioteca. Nel vedere il governatore accorrere tanto di fretta uno di loro sussultò, mentre un vago senso di pericolo si impossessava di lui: "che succede?" chiese, notando l'espressione accigliata del suo datore di lavoro. Kuro non rispose, ma gli fece cenno di fare silenzio e di seguirlo, insieme a tutti gli altri. Erano in cinque, tutti con un secchiello da non più di dieci litri... se Iris ne avesse fatta un'altra delle sue...

Iris chiuse gli occhi, inspirando profondamente... e sentì la fiamma muoversi al ritmo del suo respiro. Possibile che fosse tornato? Così... senza nemmeno dover rischiare la vita? Riaprì gli occhi e si voltò verso la candela, questa volta posando entrambe le mani sul tavolo e osservandola con decisione. Inspirò ed espirò... e per la prima volta dopo mesi di inutili tentativi la fiamma si mosse secondo il suo volere. L'eccitazione per l'avvenimento riuscì a liberarla dal torpore che aveva reso insensibili le sue mani, afferrò la candela e la poggiò a terra, accanto al tavolo, poi si allontanò di alcuni metri, camminando a fatica. Le sue gambe sembravano diventate improvvisamente pesanti, il suo equilibrio precario: si inciampò sui propri piedi ritrovandosi lunga distesa a terra prima ancora che i suoi riflessi potessero ricordarle di mettere avanti le mani. Normalmente si sarebbe preoccupata che non ci fosse nessuno in giro ad assistere a quello spettacolo imbarazzante, ma questa volta no, non le importava, non quanto riavere il suo dominio.

La principessa si trascinò faticosamente a sedere. Ormai cominciava ad essere anche stanca, la vista cominciava ad offuscarlesi ma la ragazza scosse rapidamente la testa, nel tentativo di rimanere lucida. La fiamma era ancora lì: allungò un braccio in quella direzione, con la mano aperta... poi mosse un cenno verso l'alto, e la fiamma seguì il movimento delle sue dita. Il cuore le balzò in gola per l'emozione: ce l'aveva fatta! Alzò anche la seconda mano, le unì di fronte a sé, poi le allontanò di colpo una dall'altra e subito, dove prima c'era solo la debole fiamma della candela, si alzò un muro di fuoco, le cui estremità blandivano le scaffalature in legno. C'era qualcosa di strano, però, in quelle fiamme. Iris dovette osservarle per alcuni istanti prima di rendersi conto di quale fosse il problema: non erano... blu. Sbuffò. Eppure le sentiva, era riuscita a generarle, che altro doveva fare? Un moto di rabbia le strinse lo stomaco e subito le fiamme crebbero ancora, divennero di un giallo intenso... poi bianco... poi blu... poi viola... poi nero... e Iris collassò a terra, priva di sensi.

In quel momento Kuro aprì la porta e lo spettacolo che si trovò di fronte non aveva niente di rassicurante: le fiamme avevano intaccato gli scaffali di legno e ormai si propagavano da sole, passando di libro in libro. Usò una manica della lunga tunica per coprirsi il volto: "prima laggiù! Cercate di evitare che le fiamme si propaghino!" ordinò ai servitori, indicando il punto di contatto tra due scaffali distinti: se fossero riusciti a separarli avrebbero potuto limitare i danni. Incurante del pericolo si tuffò in mezzo alle fiamme, deviandole grazie al suo dominio e, afferrata Iris, la trascinò fuori dalla stanza, adagiandola in una stanza sul lato opposto del corridoio "chiamate tutti quanti, ci serve aiuto!" ordinò, prendendo il controllo delle fiamme perché evitassero di espandersi ulteriormente.
 
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Silian
view post Posted on 4/5/2011, 22:06     +1   -1




[EXP: 8220 exp (25r80) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 26, metà pomeriggio

Era scappato via quasi senza finire di ascoltarla…si, era naturale, sua nipote era sola ed in pericolo di morte, si sorprese per essere tanto permalosa da restare male per un fatto simile. Fissò torva i ragazzini, ormai era passato qualche minuto e cominciavano a stancarsi: sbuffavano e si distraevano facilmente ma appena incrociavano lo sguardo del soldato si rimettevano in riga e ripartivano. Non sarebbe durato per molto, prima o poi avrebbe dovuto inventarsi qualcosa per tenerli buoni. Sapeva perfettamente che si stavano annoiando a morte, ricordava quando da bambina era costretta a fare dei compiti noiosi: il tempo scorreva intollerabilmente lento e non sembrava passare mai…ma non aveva nessuna voglia di spremersi le meningi per trovare qualcosa di più divertente da fare, non sapeva neanche quali esercizi fossero adatti a dei dominatori della loro età.

Si sentì tirare un lembo della tunica e si accorse che uno dei marmocchi le aveva afferrato il vestito per attirare la sua attenzione. “Posso andare in bagno?” chiese guardandola di sotto in su con una irritante vocina lamentosa; anche un altro, sentendolo parlare, drizzò le orecchie “Posso andare anche io? Devo proprio…”. Elanor, superata la lieve sorpresa, fulminò entrambi con lo sguardo mentre gli altri si fermavano distratti dalla nuova scena. “Va bene…ma uno alla volta e guai a voi se scopro che vi siete fermati a giocare per strada” brontolò. Dovevano aver già iniziato a detestarla ma si accorse di non percepirlo come un problema particolare…in parole povere, non le importava un fico secco…

“Di solito che esercizio vi fa fare il Sifu Kuro dopo di questo?” chiese con tono annoiato, e senza aspettare la risposta continuò agitando una mano “Su, su, cambiate esercizio, passate a quello successivo” ed osservò i piccoli rimettersi di malavoglia al lavoro. Il sentirsi tagliata via da ogni possibilità di agire l’avrebbe fatta impazzire di lì a qualche minuto, stava friggendo letteralmente, tormentata dall’assenza di informazioni di ciò che stava accadendo nella casa…da quella distanza non si udiva nulla né si vedeva del fumo ma trattandosi di una stanza chiusa poteva benissimo essere scoppiato l’inferno dentro, senza che fuori non si vedesse nulla…strinse i denti e per una interminabile frazione di secondi pensò di piantare tutti in asso e correre verso la casa…il terzo ordine che avrebbe ignorato, doveva essere una pazza per pensarlo soltanto, aveva già combinato guai a sufficienza per una vita di servizio! E se Ilah fosse morta? Se fosse bruciata viva…sarebbe stata soprattutto colpa sua, lui le aveva ordinato di fare la guardia ed ecco il risultato…si era fatta convincere in meno di due minuti! Si aggrappò disperatamente al barlume di speranza che le dava il pensiero che forse, nonostante tutto, poteva avercela fatta…
 
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view post Posted on 5/5/2011, 12:53     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 26, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 136.610 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



I servi iniziarono a versare acqua, come richiesto "cercate di aprire la finestra" ordinò Kuro, aprendo un passaggio tra le fiamme in modo che gli altri potessero raggiungerla agevolmente. Poco dopo arrivarono altri servi in compagnia di Zina che iniziò a strillare ordini a destra e a sinistra: la situazione non le era molto chiara se non per il fatto che la nipote del governatore doveva avere a che fare con tutto quello che stava vedendo "piccola incendiaria... quando intendete chiuderla giù nelle celle? E' la volta buona che ci liberiamo di tutti questi problemi" brontolò a bassa voce, mentre sorpassava Kuro per lanciare una secchiata d'acqua contro uno degli scaffali. "Andate fuori" disse, spingendo via di forza due giovani servi "andate al pozzo, formiamo una catena per passarci i secchi invece che continuare a inciamparci uno sull'altro! Muoversi!" esclamò con fare pratico.

Ci vollero diversi minuti prima che l'incendio fosse effettivamente domato, ma, fortunatamente, i danni furono meno gravi di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Kuro diede ordine di far preparare un'altra delle stanze libere e poi di mettere la nipote a letto, ma si assicurò anche che qualcuno rimanesse con lei e fosse pronto ad avvertirlo non appena si fosse svegliata. Non potevano andare avanti così... non poteva aspettare che Iris appiccasse il terzo incendio. Forse Zina aveva ragione, era stato troppo tollerante con lei ed era arrivato il momento di mettere bene in chiaro le cose.

Date le sue disposizioni Kuro si avviò nuovamente in direzione della palestra. Due dei ragazzi stavano correndo per il corridoio e li riprese con un'occhiata, quelli smisero di rincorrersi all'istante, tuffandosi rapidi in direzione della palestra per poi riprendere ad eseguire l'esercizio che stavano facendo prima, senza nemmeno rendersi conto che i compagni erano impegnati in tutt'altro. Kuro rientrò pochi istanti dopo, con qualche segno di bruciatura sulle maniche della tunica, ma nessun nuovo segno sulla pelle. "La lezione è finita" annunciò ai suoi ragazzi "ci vediamo domani alla solita ora" aggiunse con aria serena e il suo solito tono cortese, salutandoli poi con un inchino. I bambini fecero altrettanto e corsero a rivestirsi. "Ho bisogno di parlarti di quello che è successo" disse in direzione di Elanor. Il suo tono di voce, questa volta, era del tutto neutro, come anche l'espressione del suo viso. Non era arrabbiato, anche perché sapeva fin dall'inizio che Elanor avrebbe difficilmente tenuto testa a Iris. Era sempre stato così... tuttavia si trattenne dall'aggiungere altro, riluttante a discutere di quella questione di fronte ai ragazzini. Molti di loro erano figli di nobili della nazione: loro non avrebbero sicuramente capito cosa stava succedendo, ma i genitori, abituati agli intrighi di palazzo sicuramente sapevano della scomparsa della principessa, di come Rozul la stesse effettivamente cercando e di come lui fosse un grande amico di suo padre. Era probabile che non avrebbero impiegato molto tempo a fare uno più uno.

I ragazzi terminarono di vestirsi e, uno per uno, si allontanarono tutti salutando il maestro con un inchino prima di imboccare la porta che dava verso il giardino. Quando anche gli ultimi ritardatari furono ormai usciti Kuro si rivolse nuovamente a Elanor "andiamo nel mio studio, lì saremo più tranquilli" disse, facendole strada.
 
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Silian
view post Posted on 5/5/2011, 17:39     +1   -1




[EXP: 8530 exp (25r80) [aggiornamento exp Polo+canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 27, metà pomeriggio

Elanor continuava a scrutare i marmocchi che si esercitavano, dimenticandosi completamente dei due che erano appena usciti ignorando il suo ordine di andare uno alla volta. Li vide entrare di corsa con aria preoccupata e colpevole, rimettersi disordinatamente in riga e ricominciare ad allenarsi senza fare minimamente caso agli altri, che ormai passavano alla sequenza successiva. Li fulminò con lo sguardo, inviperita, ed aprì la bocca per dire qualcosa per rimproverarli...quando la maestosa sagoma di Kuro varcò la soglia. Piccoli vigliacchi...ecco perché erano rientrati così di in fretta! Il maestro salutò gli allievi con il suo solito tono cortese nonostante lo stato emotivo in cui doveva trovarsi in quel momento...Elanor abbassò lo sguardo, non riusciva a guardarlo in viso. Iniziava già a tremare alla prospettiva di un faccia a faccia con lui: ricordava ancora quella espressione infuriata di quando Ilah si era quasi fatta ammazzare. Scrutò con ansia la figura di lui nel tentativo di scorgere segni della lotta con le fiamme ma sembrava essere illeso. Che il fuoco non avesse fatto in tempo a propagarsi? No, ad un’osservazione più attenta la tunica rivelava evidenti segni di combustione sulla maniche...a quella vista un’altra fitta di agitazione fece contrarre lo stomaco della ragazza. Osservò Sifu ed allievi salutarsi ed i mocciosi schizzare liberi fuori dalla palestra, schiamazzando.

"Ho bisogno di parlarti di quello che è successo". L’effetto fu lo stesso di un pugno nello stomaco. Il tono non sembrava irato ma la ragazza non osò sollevare lo sguardo al di sopra della sua barba bianca, annuendo debolmente. Sentiva tutti i muscoli contratti dalla tensione ed aveva il fiato corto. Gli schiamazzi dei ragazzini sembravano provenire da un altro mondo, confrontati col ritmo di marcia funebre che il suo cuore scandiva con le sue lente pulsazioni. Poi anche quelli svolazzarono via dalla porta e di nuovo calò il silenzio. Elanor ricordò di essere preoccupata e di voler sapere come stesse Ilah, e se il palazzo fosse andato totalmente a fuoco...ma non ebbe il coraggio di aprire bocca. La mascella era inchiodata. Lui non diceva nulla, la speranza e la logica suggerivano che se la nipote fosse deceduta non sarebbe stato così calmo...e se il palazzo fosse bruciato completamente non si sarebbe trovato lì così presto...ma l’ignoranza era quasi intollerabile...e lei, ce l’aveva fatta? Era servito a qualcosa tutto quel disastro? Seguì il governatore a capo chino, con la stessa espressione di un condannato a morte, lungo la strada che conduceva al suo studio, senza fiatare. Non volle incrociare gli sguardi dei servi che di nuovo si affaccendavano intorno al luogo incidentato. L’odore di fumo era di nuovo forte ed acre e permeava i corridoi sebbene le finestre e i portoni fossero stati spalancati. Non osò guardare in direzione della porta aperta della biblioteca. Poi si fermarono davanti alla porta di legno scuro dello studio.

Edited by Silian - 5/5/2011, 19:29
 
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view post Posted on 5/5/2011, 19:30     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 136.870 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Kuro era immerso nei suoi pensieri. L'idea di Zina era un po' drastica, non poteva certo pensare di rinchiudere Iris in una cella... anche perché aveva la vaga idea che non sarebbero bastate delle vecchie sbarre a trattenerla e così facendo si sarebbe giocato quel poco di fiducia che ancora aveva nei suoi confronti. Certo... sarebbe stato un metodo piuttosto rapido per liberarsi del problema. Arricciò il naso, meditando su quanto accaduto: era chiaro che Iris aveva raggiunto il limite di sopportazione... doveva tenerla impegnata con qualcosa in modo da guadagnare altro tempo. Di quel passo non sarebbe mai riuscita a recuperare il dominio, era troppo cocciuta nelle sue convinzioni... forse doveva procedere in maniera opposta. Forse doveva semplicemente cercare di farle accettare la sua condizione e allora il suo dominio sarebbe tornato spontaneamente.

Lineare, cristallino... se non per un punto: come convincere Iris di una cosa di tale portata se non riusciva nemmeno a farla adeguare alla dieta seguita dall'intero palazzo? Ormai aveva deciso che Rozul la stava cercando per ucciderla. Magari, scambiando due parole con il nuovo Signore del Fuoco, sarebbe riuscito a farsi venire qualche idea.

Aveva finalmente raggiunto il suo studio e spinse la porta scostandosi immediatamente di lato per permettere a Elanor di entrare, poi chiuse nuovamente la porta alle proprie spalle, mentre già si avviava per prendere posto al tavolino basso che fungeva da scrivania. Come al solito fece cenno al soldato di imitarlo e, solo quando anche Elanor si fu seduta, alzò su di lei uno sguardo pensieroso. "Ilah sta bene, ustioni permettendo. Al momento sta riposando in una stanza al piano di sopra e ho messo un servo a tenerla d'occhio. Quanto alla biblioteca... appena riprenderà conoscenza avrà un bel po' di spiegazioni da darmi. Prima che se ne andasse ho parlato con il medico, ha detto che tornerà domani mattina a darle un'occhiata e cambiare le bende... che non aveva addosso quando l'ho trovata in biblioteca. Sapresti dirmi cos'è successo?" chiese con il suo abituale tono pacato.
 
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Silian
view post Posted on 6/5/2011, 09:45     +1   -1




[EXP: 8610 exp (25r80) [aggiornamento exp Polo+canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 28, metà pomeriggio

Come sempre il governatore mostrò la solita cortesia aprendo la porta e consentendole di sedere al tavolo di fronte a lui. Nel passare attraverso l’uscio Elanor scivolò come un’anguilla all’interno, badando di compiere il percorso che passasse più lontano possibile da Kuro e sedutasi scrutò con “interesse” le venature del legno massiccio del tavolo, seguendone l’andamento rettilineo e le eleganti evoluzioni dei nodi più scuri. Quando lui prese la parola fu costretta ad alzare lo sguardo ma di nuovo evitò di guardarlo in viso, soffermandosi su un punto imprecisato al di sopra del suo orecchio sinistro. Finalmente venne a conoscenza della sorte della nipote ma questo non le portò il sollievo sperato…avrebbe dovuto vuotare il sacco e sperare di non essere incenerita sul posto. La domanda era circoscritta ma la risposta avrebbe richiesto ulteriori spiegazioni: ”Si è tolta le bende da sola, signore…” iniziò con tono lugubre. Il passaggio logico successivo imponeva di chiarire il perché lei non fosse intervenuta ”E non ho potuto impedirlo, dato che quando sono rientrata nella stanza se ne era già liberata”. Terza domanda: cosa stava facendo lontano da Ilah, nonostante le fosse stato ordinato l’esatto contrario? ”Mi aveva appena parlato del suo prossimo piano ed ha chiesto la mia collaborazione. Dato che era questo il motivo per cui ero stata chiamata qui, scoprire cosa avesse in mente, l’ho assecondata e sono andata a prendere delle candele, come da lei richiesto”. Si mordicchiò il labbro inferiore e decise di proseguire ”Ovviamente in tal modo avrei anche evitato di contrariarla, cosa che mi sono risparmiata volentieri…ed appena possibile sarei venuta qui a riferirle tutto, così da elaborare una linea d’azione congrua” fece un’altra pausa, questa probabilmente era la parte peggiore della faccenda ”Sua nipote ha praticamente deciso di assumermi per darle una mano, ha detto esplicitamente che del bracciale non devo occuparmi più…” accompagnò con un gesto svolazzante della mano la parte riguardante il bracciale ”Poi la cosa è sfuggita di mano: Ilah aveva intenzione di portare a termine il suo piano immediatamente e non, come speravo, di aspettare un momento successivo” concluse il racconto accelerando il ritmo del discorso, era la parte più vicina nel tempo e (suppose) anche la meno gradevole da sentire per il governatore ”Appena siamo entrate in biblioteca e mi sono resa conto della situazione ho spento la candela e lei ha praticamente dato di matto…poi la candela si è accesa da sola e stavolta non mi sono opposta…mi ha mandata da lei per fare in modo che non la fermasse. Ho pensato davvero che avrebbe potuto riuscire. E mi rendo conto della sconsideratezza del mio comportamento. Penso, con questo, di averle detto tutto.”. Terminato il discorsetto si afflosciò su sé stessa, esausta. Ripercorse mentalmente tutti i passaggi certa che, se ci fossero state incongruenze tra il suo racconto e quello della nipote, avrebbe perso quel poco di credibilità che le restava.
 
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view post Posted on 6/5/2011, 21:41     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 28, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 137.130 (30r100)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Kuro rimase in silenzio, permettendo a Elanor di parlare, c'era qualcosa nella sua espressione, quel suo modo di abbassare lo sguardo, il suo evidente nervosismo e il ritmo incostante del discorso che gli fecero intuire che la ragazza era decisamente a disagio e non era difficile capire perché. Le cose non erano decisamente andate per il meglio... ma c'era da dire che potevano anche andare molto peggio. Alla fine del lungo discorso il governatore annuì, fissando Elanor con sguardo sereno.

"Io e il padre di Ilah eravamo grandi amici... di recente ci eravamo un po' allontanati, a causa dei miei impegni come insegnante e... del suo lavoro. Ma una volta le sue visite erano molto più frequenti, ogni anno si ritagliava qualche settimana per venirmi a trovare e portava sua figlia sempre con sé. Si può dire che conosco Ilah da quando è nata. La prima volta che il suo dominio si è manifestato aveva quattro anni: suo padre era stato trattenuto per degli affari in città e lei aveva passato tutta la mattina con me in palestra ad osservare i miei allievi che si allenavano... credo che sia stata la più attenta dell'intero gruppo. Il pomeriggio avevamo programmato un'escursione per le campagne, ma la piccola Ilah non ne aveva voluto sapere, tanto che alla fine tra pianti e suppliche aveva convinto suo padre a lasciarla rimanere qui. C'erano i servi a occuparsi di lei e noi ci sentivamo tranquilli, così siamo partiti comunque per la nostra escursione. Quando siamo tornati una delle cameriere aveva una brutta scottatura su una mano e insisteva nel dire che Ilah l'aveva sfidata a un Agni Kai. Quando abbiamo interrogato la piccola abbiamo scoperto che era effettivamente lei la colpevole e che il motivo della sfida era che non aveva gradito la colazione" disse l'uomo, scuotendo la testa con aria incerta.

"Vedi, Elanor... nessuno di noi voleva che quella donna si facesse male, ma non potevamo prevedere quello che Ilah aveva in mente di fare. Avevo tenuto con me Ilah tutta la mattina e ero stato proprio io a insegnarle, senza volerlo ovviamente, come vendicarsi. Dovrei sentirmi responsabile per quanto accaduto? Sì e no. Hai fatto delle scelte in quel momento, che con il senno di poi non si sono rivelate le più azzeccate, ma non ti sei fatta male, il palazzo non è andato a fuoco, Ilah non ha elementi per sospettare di te... non hai ragione di sentirti in colpa, anzi! Pensa a cosa sarebbe potuto succedere se si fosse chiusa in biblioteca senza dire niente a nessuno. Hai fatto un buon lavoro"
la rassicurò con un cenno deciso del capo. Purtroppo tutto questo non lo aiutava a capire come restituire il dominio a Iris, né lasciava molte speranze per il futuro. La principessa aveva ormai perso ogni speranza se era arrivata al punto di tentare il suicidio pur di riavere il suo dominio. Questo non faceva altro che renderla ancora più pericolosa.

"Elanor, credo che sia meglio se da adesso in avanti tornerò ad occuparmi da solo di questa questione. Cosa ne pensi?" chiese. Era convinto che fosse la decisione migliore, ma da un lato gli sarebbe dispiaciuto se lei avesse visto quella piccola discussione come un licenziamento, dall'altro Elanor poteva avere qualche idea in serbo, e se così fosse stato era più che felice di sentirla.
 
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Silian
view post Posted on 7/5/2011, 15:19     +1   -1




[EXP: 8760 exp (15r50) [+canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 29, metà pomeriggio

Appena il governatore iniziò a parlare, lentamente, Elanor trovò il coraggio di alzare la testa…si stupì di incontrare uno sguardo tranquillo negli occhi del governatore. A quanto sembrava sua nipote era stata sin da piccola una personalità estremamente “interessante” e non c’era da stupirsi, in fondo, se crescendo le sue “doti” non avevano fatto altro che accentuarsi in proporzione. “Hai fatto un buon lavoro” il governatore concluse pacatamente il suo discorso, lasciando al soldato, fortunatamente, delle basi solide per non sentirsi più così terribilmente a disagio. Con un profondo respiro Elanor lasciò che i muscoli della sua schiena potessero rilassarsi. "Elanor, credo che sia meglio se da adesso in avanti tornerò ad occuparmi da solo di questa questione. Cosa ne pensi?" Il soldato guardò tranquillamente il governatore. Aveva usato la solita delicatezza, non poteva di nuovo se non ammirare quello strano nobile. ”Governatore, credo di aver fatto tutto quanto fosse nelle mie facoltà, in bene ed in male, per adempiere al compito che mi ha affidato. Non penso proprio che la mia presenza qui possa esserle ancora di aiuto.” disse tranquillamente “Magari…restituisca il bracciale a sua nipote, così non avrà altri eventuali motivi di affettare qualcun altro nei prossimi giorni…e se al mio ritorno in caserma non sarò messa di servizio alle stalle dei rinoceronti…le sarò immensamente grata” concluse ridacchiando. Certo, probabilmente era stato l’incarico più corto della storia dell’armata di Fire Fountain ma avrebbe sfidato chiunque a rimanere vivo con certa gente intorno! Forse alla fine le sarebbero mancate sia Zina che Ilah e le sarebbe piaciuto immensamente poter vedere l’evolversi della situazione, magari anche assistere al recupero del dominio da parte della ragazza. Se avesse avuto il coraggio un giorno avrebbe mandato un falco al governatore per sapere come era andata a finire quella storia. Si alzò in piedi “È stato un piacere conoscerla e lavorare per lei, governatore” disse, inchinandosi secondo la tradizione. Concluse con un pizzico di ironia per sdrammatizzare il momento del congedo “E se avesse di nuovo bisogno del mio aiuto per appiccare un incendio al palazzo potrà contare senz’altro sul mio aiuto”.

SPOILER (click to view)
Si chiude?


Edited by Silian - 7/5/2011, 17:15
 
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(Master)
view post Posted on 8/5/2011, 14:52     +1   -1




(15r50x2 -> Rissa)
MESE 6, GIORNO 3, POST 28, pomeriggio

Kuro annuì, in effetti non c'era molto da dire: "credo che lascerò il bracciale nelle sue stanze, le dirò che è saltato fuori grazie all'incendio che ha provocato, così non dovrebbe andarci di mezzo nessuno. Ad ogni modo per qualche giorno dubito che sarà in grado di affettare qualcuno... farò in modo che rimanga a letto, sperando che nel frattempo mi venga qualche buona idea per farle tornare il suo dominio. Sai... non ci tengo particolarmente a scoprire che altro è in grado di inventarsi" disse alzandosi a sua volta. "E non preoccuparti, farò in modo che tu non finisca ad occuparti dei rinoceronti... immagino che un paio di giorni al servizio di mia nipote siano stati una punizione sufficiente per qualunque cosa tu abbia fatto per farti mandare qui" disse, chinandosi a sua volta in segno di saluto.

In fondo un po' gli dispiaceva vederla andare via, era una ragazza inesperta ma sveglia, di quelle che certamente avrebbero fatto strada... ma l'esercito era un brutto ambiente in cui far carriera. Gli ufficiali erano spesso nobili arroganti che si comportavano esattamente come a palazzo. Elanor avrebbe imparato anche a trattare con loro, ma non sarebbe stato facile. Per un istante fu preso dall'istinto egoistico di assumerla come guardia del suo palazzo, ma subito sorrise di se stesso: "non imparerò mai" si disse. Odiava gli addii... eppure ne aveva affrontati tanti. Ogni anno qualcuno dei suoi allievi lo lasciava per intraprendere la sua strada, ed era giusto che permettesse a Elanor di trovarla da sola.

"E' stato un piacere anche per me, Elanor" disse con un sorriso sereno "magari la prossima volta cercheremo di bruciare qualcosa di meno prezioso del mio arredamento, sempre che Ilah ce lo consenta" scherzò, poi si avvicinò a una delle mensole e aperto un piccolo cassetto ne tirò fuori una perganema arrotolata, chiusa da un sigillo sul quale era impresso lo stemma di famiglia del governatore. "Porta questa al comandante Pai-Jing, gli ho scritto che hai portato a termine l'incarico per il quale avevo richiesto la tua presenza... più qualche formalità adatta al caso" disse, allungando il rotolo in direzione del soldato. "Spero di sentir presto parlare di te" la salutò.

SPOILER (click to view)
ni. Ho una mezza idea... apri una nuova discussione sempre qui a Jang Hui, salta a mese 6, giorno 24... fai che qualcuno ti consegna un messaggio che è arrivato con un falco, su una pergamena sigillata con lo stemma del governatore. Il messaggio ti dice di recarti la notte seguente alla data del messaggio al limitare della foresta, vicino alle cascate, sulla strada che va verso il suo palazzo. Inutile dire che il messaggio non è di Kuro, vero? ;)
 
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