La Nazione del Fuoco - GdR

Una strana conoscenza

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{Rakdos}
view post Posted on 11/3/2011, 18:37     +1   -1




[Longwei (#7171FF) EXP 7240 (30r100)][DENARO: 882 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': ARMATURA:, ARMI:]

MESE 1, GIORNO 1, POST 1, Tramonto

Aveva appena terminato il suo turno di ronda e stava tornando a casa per riposare un poco, l' indomani avrebbe avuto ancora molto da fare, ma era necessario, solo così avrebbe potuto sperare in una promozione. Le strade a quell' ora erano quasi deserte, solo pochi ancora si affaccendavano li, ma i più erano alla spiaggia, per godersi il sole che si apprestava a tramontare, facendo scintillare l' acqua prima del colore arancio e poi rosso fuoco. Avrebbe pagato qualsiasi somma per vedere quello spettacolo ancora una volta, purtroppo però, doveva "accontentarsi" del cielo che sfumava dal rosso al blu scuro man mano che lo sguardo si allontanava dalla sfera luminosa.
Con passo lento continuò a camminare, la brezza era gentile quel giorno e portava un profumo dolce con se, la sua ombra intanto divenivano sempre più lunga, come un gigante che si stagliava in un qualche punto indefinito alle sue spalle. Era arrivato alla piazza del mercato, aveva sbagliato ancora una volta strada, borbottò qualcosa fra e se, ma si limitò a tornare indietro. Senza accorgersene si ritrovò vicino il mare, lo osservò quasi ammaliato e decise di fare una cosa che da anni non faceva. Si tolse i calzari e la maglia, sentì di nuovo la sabbia sotto i piedi e fra le dita, una sensazione impagabile. Decise di non perdere ulteriormente tempo, prese la rincorsa, andando a urtare contro le onde che infrangevano sul bagnasciuga e poi si tuffò fra i flutti. Fu un bagno ristoratore, ne aveva bisogno. Tuttavia adesso doveva asciugarsi. Prese delle sterpaglie che crescevano su quella spiaggia e dette loro fuoco, si mise poi accucciato vicino quel fuoco, osservandolo attentamente, come ipnotizzato.
Le fiamme danzanti crepitavano in un silenzio rotto solo dal suono di grilli e cicale, mentre ciò che rimaneva del giorno si spegneva cedendo il posto ad una notte contornata dalle stelle e dalla luna piena. Intorno aveva un' alone strano, significava pioggia e, proprio l' indomani, aveva due turni di ronda..."Hazin è un sadico...si comporta così solo perché non sono nessuno...ma un giorno gliela farò pagare."
Si toccò il pantalone e, vedendo che oramai era asciutto, spense il braciere e si rivestì, puntando dritto verso casa.
Li vi arrivò pochi minuti dopo, i genitori erano in pena e aspettavano sue notizie, appena lo videro rientrare gli fecero una strigliata, tanto per cambiare, ma si fecero comunque perdonare, stringendolo a se. Cercò di divincolarsi, dicendo che oramai era grande, ma la madre, con voce sicura rispose: "Per i genitori, i figli non crescono mai.".
Sospirò a quelle parole, un po' rassegnato, un po' felice.
A quel punto il padre ricordò una cosa: aveva offerto ospitalità ad una Nomade.
Longwei sgranò gli occhi, non aveva mai visto un Nomade prima d' ora ed era ansioso di conoscerlo. Il padre aggiunse mille altri particolari al suo racconto, ma ebbero solo l' effetto di rendere il ragazzo ancora più curioso, voleva sapere tutto riguardo il loro dominio, voleva conoscere tutte le loro tradizioni, ma, sopratutto, voleva sapere che sensazione si provava nel viaggiare per mare e monti, in totale libertà. Non aveva però il coraggio di interrompere Huang Fu, era intransigente sotto questo aspetto. Mei tuttavia comprese il desiderio del figlio, facendo segno al marito di non andare troppo per le lunghe. Alla fine uscì il nome: Vimala.
Era una ragazza, sapeva che le ragazze dimoravano nei templi dell' Ovest e dell' Est, ma non ne aveva mai vista una...ridacchiò al pensiero di ritrovarsi difronte una ragazza pelata con dei tatuaggi sulla testa.
 
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view post Posted on 11/3/2011, 22:08     +1   -1
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MESE 1, GIORNO 1, POST 1, tramonto

[(violet) EXP 5.370 (30r100x2)][DENARO: 500 mo + ABBIGLIAMENTO: tunica corta giallo chiaro, fermata in vita da una fascia arancione][EV: 600, ABILITA': / ARMATURA: /, ARMI: aliante (on)]



La Nazione del Fuoco. Ne aveva sentito tanto parlare, alcuni la descrivevano come un luogo pieno di pazzi psicopatici, per altri era la culla di un sapere antico e una cultura complessa quanto affascinante. Dopo il suo primo approccio Vimala era del tutto a favore della prima teoria: aveva fatto atterrare il suo bisonte poco fuori dalla città, e non era riuscita nemmeno a mettere piedi a terra che era stata ricoperta di insulti... uno aveva perfino tentato di ucciderla, solo perché Poppie aveva sbagliato di qualche metro l'atterraggio, travolgendo il tetto di una locanda nel farlo. Avrebbe potuto capitare a chiunque. Per non parlare poi di quando aveva tentato di convincere il proprietario della suddetta locanda ad ospitarla gratuitamente per la notte. Il suo volto aveva preso un colore strano e le sue mani avevano cominciato a fumare. C'era da scommetterci che di lì a poco avrebbe sparato fiamme dal naso... quando sarebbe bastato un semplice no. Lì sembravano davvero tutti sull'orlo di una crisi di nervi.

Si era fermata al mercato, in cerca di qualcosa da mettere sotto ai denti, ma non aveva resistito molto... carcasse sanguinanti appese ai banchi, animali che rosolavano sulle fiamme, lì dove i bambini potevano vederli... sembrava una fiera degli orrori e era riuscita a farle passare la fame. Il primo impatto, insomma, non era stato dei migliori. E dire che le avevano consigliato proprio Ember come prima tappa del suo viaggio! Stava per tornare scoraggiata da Poppie e rimettersi in viaggio verso qualche altra destinazione, quando una signora le aveva sorriso. Non molto in realtà, ma a Vimala era bastato per attaccare bottone... e tra una chiacchiera e l'altra aveva finito per raccontarle la sua vita, di come era stata cresciuta nel tempio, di come aveva lasciato il suo popolo per viaggiare e conoscere altre culture, della sua sosta al Polo Sud e delle tradizioni delle Tribù. Lei era rimasta ad ascoltare e l'aveva invitata a casa sua. Possedeva un piccolo locale sulla spiaggia, molto meglio di quella squallida locanda dove era atterrata.

Le aveva presentato suo marito, che per la verità non sembrava molto uno di quei soliti uomini della Nazione del Fuoco, tutti stressati e con l'aria di volerle staccare la testa. Sembrava una famiglia felice e disponibile... solo allora Vimala aveva cominciato a sospettare che forse c'era del vero anche nella seconda teoria. Stava rimuginando proprio su quello quando l'uomo l'aveva invitata a fermarsi con loro per qualche giorno e la ragazza era stata più che felice di poter accettare. In fondo chi le aveva consigliato di passare per Ember aveva ragione, le spiagge lì erano meravigliose, la temperatura perfetta, sarebbe stata una meravigliosa vacanza!

Non sapeva esattamente quanto fosse rimasta lì a chiacchierare, aveva visitato tutta la casa e se ne stava seduta in cucina, raccontando delle differenze tra il loro modo di mangiare e quello dei nomadi quando sentì delle voci provenire dall'altra stanza. La donna lasciò subito a metà quello che stava facendo, fiondandosi fuori dalla cucina. In effetti, si rese conto Vimala, sembrava un po' sotto pressione, come se qualcosa la preoccupasse. Cautamente la seguì fuori dalla porta, tenendosi in disparte per non disturbare e, contemporaneamente, per essere il più vicina possibile a una via di fuga nel caso in cui ci fossero stati problemi... ma la fonte di tutta quell'agitazione sembrava essere un ragazzo. Il figlio dei due immaginò Vimala, lanciando un'occhiata incuriosita al nuovo arrivato.
 
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view post Posted on 11/3/2011, 22:52     +1   -1




[Longwei (#7171FF) EXP 7400 (25r80x2)][DENARO: 882 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': ARMATURA:, ARMI:]

Mentre il padre parlava vide una testa fare capolino dalla cucina, si sporse di più per osservarla meglio, che fosse lei? Huang Fu si accorse di ciò e lasciò il ragazzo libero, con la scusa che era stanco. Quasi sorridendo si avvicinò alla cucina, era tipico dei Nomadi nascondersi e fuggire, lo aveva studiato da piccolo, quindi doveva mostrarle buone intenzioni. "Quindi tu sei Vimala?" Chiese, poi ricordò delle lamentele rivolte a lui quella mattinata, aveva sentito di un grosso animale che aveva sfondato il tetto di una taverna: "E immagino che sei anche la causa di tutto quel trambusto stamane al mercato.." Disse sorridendo, aveva una voce scherzosa, quasi divertita, non aveva mai visto un Nomade prima d' ora e aveva tutta la voglia di conoscere ogni aspetto della sua cultura, ora più che prima.
Lentamente si avvicinava alla cucina, la testa diveniva sempre più definita, vedeva il tatuaggio, ma intorno vi erano dei capelli...<<Le donne quindi portano i capelli...interessante>> pensò, era la prima volta che vedeva una dominatrice dell' aria: "Io sono Longwei, sono un soldato della Nazione...ho il compito di far rispettare le leggi. Non che mi piaccia, ma lo faccio per arrivare al titolo di Generale...sarebbe bello per il figlio di due ristoratori...e sopratutto sarebbe bello poter dire di essersi fatto da solo." Procedeva lentamente verso la porta dietro cui la ragazza si era nascosta, a parte i folti capelli scuri, gli occhi azzurri, un orecchino e una collana che pendevano non vedeva nulla più, immaginò le vesti tradizionali dei Nomadi, ma non riusciva ad immaginarle indosso ad una ragazza. Arrivò sino quasi all' uscio di quella porta, quasi faccia a faccia con lei, sorrise, non voleva sembrare sgradevole o antipatico. ""Che dici, vuoi venir fuori di li e dirmi perché sei venuta qui?" Continuava a essere cordiale, cercava di rimanere né troppo lontano né troppo vicino, in modo da ispirarle fiducia. Sperava veramente di poter conoscere qualcosa dei Nomadi...sopratutto il perché del loro vagabondare per il mondo. Ma non solo, voleva sapere quale cibo preferivano, cosa facevano una volta in viaggio, se si fermavano a lungo nello stesso posto...era pieno di domande, così tante che alcune le dimenticava per fare spazio a delle nuove. Non riusciva quasi più a tenere a freno la sua curiosità, avrebbe dato tutto perché quella Nomade parlasse senza bisogno di alcuna domanda o altro, ma cosa più importante, avrebbe pagato per una pergamena per gli appunti.
All' improvviso ritornò alle sue improponibili indagini, da piccolo era famoso per combinare guai a causa di quella sua curiosità eccessiva, ma non poteva farci nulla. Pensò che, una volta arrivato il momento, avrebbe saputo tenere a bada quei suoi istinti, ma adesso voleva sapere, si voleva avventare su quelle nozioni come un avventuriero si precipitava verso il tesoro più ambito e prezioso.
Non sa quanto rimase con il sorriso stampato in volto, sapeva solo che quando riprese il controllo dell' attenzione aveva la testa leggermente inclinata e gli occhi chiusi

Edited by {Rakdos} - 12/3/2011, 17:39
 
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view post Posted on 12/3/2011, 12:58     +1   -1
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aggiunto l'exp degli allenamenti

MESE 1, GIORNO 1, POST 2, tramonto

[(violet) EXP 6.010 (15r50x2)][DENARO: 500 mo + ABBIGLIAMENTO: tunica corta giallo chiaro, fermata in vita da una fascia arancione][EV: 600, ABILITA': / ARMATURA: /, ARMI: aliante (on)]



Di tutto il lungo discorso del ragazzo Vimala aveva capito solo una cosa: era un soldato e per esperienza i soldati della Nazione del Fuoco erano subdoli e avevano l'hobby di attaccare la gente a tradimento, senza alcun motivo logico. D'altra parte il ragazzo che aveva di fronte sembrava diverso, sorrideva, cosa che non aveva mai visto fare ai soldati, e non le stava abbaiando contro, come facevano di solito. Lo fissò qualche istante, indecisa sul da farsi: l'ultima volta che si era fidata di un soldato aveva rimediato delle brutte ustioni, aveva impiegato settimane a farle andar via e facevano un male cane. Ricordava ancora le notti insonni... alzò lo sguardo, lanciando un'occhiata interrogativa a quei due signori così per bene che si erano offerti di ospitarla: rischiare?

Alzò le mani, un po' in segno di resa, un po' per proteggersi il viso nel caso in cui fosse arrivata qualche fiammata imprevista: non aveva il coraggio di guardare così socchiuse gli occhi mentre cautamente scivolava fuori dalla cucina "tipregotipregotipregonientepalledifuoco" sbrodolò tutto d'un fiato.

Solitamente le monache indossavano lunghe tuniche arancioni, ma Vimala trovava quell'abbigliamento decisamente poco pratico per i suoi viaggi. La vera rivoluzione era avvenuta pochi anni prima, quando aveva passato diversi mesi nella Tribù del Sud. Lì la vita scorreva tranquilla quasi come nei templi, anche lì avevano una rigida suddivisione dei ruoli: gli uomini andavano a caccia, le donne si occupavano della cura dei figli, studiavano e trasmettevano l'arte della guarigione, curavano le loro case di ghiaccio e cucivano i loro abiti con le pelli degli animali. Non poteva negare che la cosa degli animali le facesse un tantino impressione, ma aveva capito che per la loro cultura era importante, non era una mancanza di rispetto, ma una necessità per la sopravvivenza della tribù... così aveva imparato anche lei a conciare le pelli, a cucire i pesanti giacconi che portavano nelle Tribù, a decorarli e accostare i vari colori. Poi si era lasciata prendere la mano, come al suo solito... e aveva cominciato a metterci del suo, riscuotendo scarsa approvazione dalle donne del villaggio, ma grande soddisfazione personale. Si era messa a lavorare sulla propria tunica e con un po' di taglia e cuci era riuscita a realizzare un abito corto color giallo chiaro che le lasciava scoperta una delle spalle, come aveva visto fare da qualche parte nella Nazione del fuoco. In vita lo aveva fermato con una fascia arancione, per ricordare la sua appartenenza al popolo dei nomadi, ma la sua collana e gli orecchini erano merito dell'aiuto dei suoi amici nelle Tribù.
 
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view post Posted on 12/3/2011, 14:15     +1   -1




[Longwei (#7171FF) EXP 7480 (25r80)][DENARO: 882 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': ARMATURA:, ARMI:]

MESE 1, GIORNO 1, POST 3, Tramonto

La osservò attentamente, non aveva nulla che potesse ricondurla ai monaci: gli orecchini e la collana erano blu, la tunica più larga e decisamente di una fattura differente da quella che aveva visto sui libri anni prima...erano più corti, la spalla era lasciata scoperta e...camminava a piedi scalzi. Era particolare come abbigliamento, sentì qualcosa detta molto velocemente, riuscì solo a capire "Ti prego", il resto era incomprensibile.
Cercò di elaborare quello che aveva sentito, alla fine dedusse che stava chiedendo di non essere fatta del male. Sghignazzò e poi rispose
"Tranquilla, non voglio farti del male...non ne ho né la voglia né il motivo per farlo." Sorrise nuovamente. Pensò che per essere tanto spaventata doveva aver avuto delle brutte esperienze, teneva la guardia alta, come in un combattimento, si aspettava sicuramente un attacco da parte sua. Teneva addirittura gli occhi chiusi.

Il soldato si grattò la nuca, non sapeva cosa dire, indugiò un poco con un mugolio, ma senza formulare nessuna frase di senso compiuto. Era la prima volta che avevano ospiti in casa...in effetti gli altri non si potevano definire ospiti, loro pagavano, dormivano e poi se ne andavano, ma lei invece sembrava solo una normalissima Nomade che aveva bisogno di un posto per la notte. Dopo un po' si fece uscire la domanda più logica da fare in quei momenti: "Cosa ti porta qui?"
Si rese conto che era stupida, ma non poteva fare altrimenti, aveva già detto il suo nome e tutte le informazioni possibili sul suo conto e non voleva subito sembrare scortese chiedendole riguardo i Nomadi, quindi decise di aggirare il problema momentaneamente e, ovviamente, il modo migliore era quello di chiedere un' ovvietà. Sapeva che i Nomadi spesso vagavano per conoscere altri luoghi e culture differenti, ma volle comunque chiedere il motivo, nulla infatti toglieva già era stata nella Nazione, ma che voleva comunque tornarci per visitarla meglio, oppure per starci più a lungo.
Iniziava a fare mille e più ipotesi, alcune riguardo una visita per conoscere meglio il posto, altre per visitarlo per la prima volta. Dovette però ritornare alla realtà, il rimanere concentrato sul presente era un problema che avrebbe dovuto risolvere, altrimenti si sarebbe anche potuto scordare una possibile promozione...ammesso che sia spazio nei piani alti per quel soldato che vestiva con abiti larghi e che era un perfetto signor nessuno.
Intanto il sole stava sparendo del tutto, lasciando solo una chiazza di rosso scurissimo nel cielo, visibile dalle finestre ancora aperte. Huang Fu chiese sottovoce a Mei di prendere delle candele intanto che andava a prendere la scopa per spazzare il pavimento della cucina.

Edited by {Rakdos} - 12/3/2011, 17:39
 
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view post Posted on 12/3/2011, 14:52     +1   -1
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MESE 1, GIORNO 1, POST 3, tramonto

[(violet) EXP 6.170 (25r80x2)][DENARO: 500 mo + ABBIGLIAMENTO: tunica corta giallo chiaro, fermata in vita da una fascia arancione][EV: 600, ABILITA': / ARMATURA: /, ARMI: aliante (on)]



"Tranquilla, non voglio farti del male" rispose il ragazzo. Vimala riaprì un occhio, studiandolo sospettosa, ma lui si limitò a sorridere. "Ah. Bene" rispose riaprendo entrambi gli occhi, ora più tranquilla e contemporaneamente abbassando le mani lungo i fianchi. Sembrava sincero. Sembrava simpatico. L'espressione della ragazza mutò rapidamente in un sorriso allegro "... comunque io non ho fatto trambusto, è stata Poppie che... ecco... aveva un po' fame e quando è affamata si distrae. Una volta stavamo viaggiando sopra all'oceano e di colpo le è venuta fame solo che, sai... non è facile trovare qualcosa nel bel mezzo del niente. Anche se in effetti non avremmo dovuto trovarci nel bel mezzo del niente, solo che mi si era girata sottosopra la cartina. Ma comunque... è stato un insieme di concause. Insomma... c'era questa gigantesca specie di balena e lei l'ha scambiata per un'isola atterrandoci sopra. Solo che la balena non l'ha presa bene. Credo si fosse offesa. Ha iniziato a inseguirci alzando onde alte così" spiegò, alzando la mano fin sopra alla propria testa, più in alto che le riuscì. Fissò la sua mano perplessa, rendendosi conto che non rendeva molto l'idea. "No, erano più così" spiegò, spiccando un salto fino al soffitto.

Sarebbe andata anche oltre se una capocciata contro il solaio non l'avesse costretta a ridimensionare il suo racconto. Attutì la discesa con il suo dominio, massaggiandosi la testa dolorante "fate le case basse da queste parti" commentò controllando che la mano non fosse sporca di sangue... ma fortunatamente la botta sembrava meno grave di quanto il dolore la facesse sembrare. "Comunque Poppie sa nuotare bene, alla fine a forza di scappare abbiamo raggiunto un'isola e abbiamo trovato qualcosa da mangiare. Questa mattina stessa cosa... solo che quel signore sembrava molto più grosso e arrabbiato della balena. Non ha voluto nemmeno darle qualcosa da mangiare! Voglio dire... con che coraggio si può rifiutare un po' di frutta a un bisonte volante?" chiese, ormai completamente a suo agio.

"Oh, accidenti!" trasalì, battendosi una mano sulla fronte "mi son dimenticata di darle da mangiare! Sarà offesa a morte!" esclamò, sgattaiolando rapidamente verso la cucina per prendere la frutta che la madre di Longwei le aveva dato. Era un grosso paniere, ma Vimala lo alzò con facilità, complice il suo dominio. "Torno subito!" esclamò, scaraventando la frutta fuori dalla finestra per poi tuffarsi a sua volta fuori da quell'uscita improvvisata.
 
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{Rakdos}
view post Posted on 12/3/2011, 17:18     +1   -1




[Longwei (#7171FF) EXP 7680 (30r100x2)][DENARO: 882 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': ARMATURA:, ARMI:]

MESE 1, GIORNO 1, POST 3, Tramonto

Era felice che lei si fidasse, la vide mutare aspetto, più tranquillo e sereno, ne fu lieto. Si era rassicurata a tal punto da iniziare a colloquiare con lui. Le raccontò di cosa era realmente accaduto...era comunque atterrata sul tetto del locandiere...poco male, ci sarebbero stato più clienti per loro. Sentì la storia di lei in mezzo all' oceano, era buffa, ma ciò che lo fece preoccupare un pochino fu la botta che lei diede contro il solaio, la vide spiccare un salto enorme fino a che non andò a sbattere contro il soffitto, prese quindi a massaggiarsi il capo il capo, fortunatamente non era nulla di grave.
"fate le case basse da queste parti" disse, Longwei non poté fare a meno di sghignazzare, ma si ricompose immediatamente "Beh, noi qui non siamo abituati a saltare così in alto"
Continuò quindi ad ascoltare l' aneddoto di lei, questa Poppie era alquanto suscettibile riguardo la fame...non avrebbe mai voluto vedere quel bisonte in quello stato.
La vide però trasalire e darsi uno schiaffo sulle fronte, sembrava anche abbastanza forte, il bisonte non aveva ancora mangiato. La vide fuggire fuori dalla casa con un cestino pieno di frutta in mano, tuttavia, la cosa strana però, fu che uscì dalla finestra, era agile la ragazza.
Dopo un momento si riprese, c'era un bisonte volante li fuori, in carne ed ossa...e se lo stava perdendo. Non ci pensò due volte, si fiondò di corsa fuori dalla porta, richiudendola alle sue spalle, appena fu fuori venne colto dalla notte, se ne era dimenticato, pensava fosse ancora pomeriggio tardi.
Fece un giro intorno alla casa, cercando sia Vimala che l' animale " Ma dove sono?" Si chiese perplesso, non era così semplice nascondere un bisonte volante.
Stava quasi per rinunciarci, quando li trovò entrambi, erano poco lontano dal locale dei suoi.
" Meraviglioso! " Esclamò esterrefatto, un conto era vedere le cose sui libri, un' altro era vederle di persona. Non riusciva nemmeno a parlare, era impaurito ed estasiato allo stesso tempo, non riusciva nemmeno ad immaginare come potesse essere in piedi...d' improvviso gli venne la voglia di volarci sopra. Si avvicinò adagio, per non spaventare Poppie, all' apparenza sembrava docile, ma era meglio non tentare la sorte.
Arrivò fino alla ragazza, esordendo con ciò che gli passava per la mente:
"E' meraviglioso...non ne avevo mai visto uno prima...me li ero sempre immaginati...ma averne davanti un' esemplare è tutt' altra cosa...".
Aveva voglia di toccarlo, ma temeva che i innervosisse, aveva sentito che aveva un pelo morbido e soffice, ma voleva comunque tastarlo con la sua mano: "Credi che si innervosisce se le tocco la testa?" Chiese impaziente, avrebbe voluto trattenersi, ma non ce la fece, tuttavia si ricordò di non stare parlando con un cittadino della Nazione, ma con una Nomade...e anche abbastanza spontanea, quindi si tranquillizzò subito, tornando ad osservare Poppie <<Magnifica, veramente magnifica>> pensò nel mentre fissava la sua attenzione sull' animale. Stava mangiando beatamente il contenuto del cestino, le possenti mascelle masticavano senza sosta, ingurgitando grandi porzioni di cibo, non riusciva ancora a capacitarsi delle dimensioni mastodontiche di quell' animale, era affascinante e anche un po' inquietante ai suoi occhi...in effetti era la prima volta che si trovava faccia faccia con quell' animale.

Edited by {Rakdos} - 12/3/2011, 17:40
 
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view post Posted on 12/3/2011, 20:39     +1   -1
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MESE 1, GIORNO 1, POST 4, tramonto

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Vimala atterrò dolcemente sulla sabbia: di Poppie non c'era alcuna traccia. Era arrabbiata, di sicuro. Sospirò, frugando nella propria tunica... dove accidenti l'aveva messo? Dovette controllare le varie tasche prima di rendersi conto che il suo fischietto da richiamo era legato al collo. Già. L'aveva messo lì per non perderlo. Sorrise, cacciandoselo in bocca e soffiando con forza. Non ne uscì un solo suono o, meglio, nessun suono udibile da un essere umano, perché di lì a qualche istante vide un grosso scoglio cominciare a muoversi. "Poppie!" esclamò, raccogliendo da terra il paniere e correndoverso l'animale. Fu accolta da una serie di grugniti che non promettevano niente di buono, ma cercò di sdrammatizzare "Scusa" disse con un sorriso sornione "...è che c'era questa famiglia simpatica... sai, non sono tutti fuori di testa come i tipi di questa mattina qui nella Nazione del Fuoco... se per te va bene pensavo di fermarmi qualche giorno" propose, mettendosi a sedere sulla sabbia con le gambe incrociate, i gomiti posati sulle ginocchia e la testa sulle mani.

Poppie sembrava non prestarle grande attenzione, troppo impegnata a concentrarsi sulla sua cena, ma all'improvviso smise di mangiare. Vimala si sporse leggermente in avanti, curiosando nel cesto di vimini "che succede? Non ti piace? Se vuoi lo mangio io..." si propose, allungando una mano verso la frutta rimasta. Il bisonte sbuffò contrariato, arretrando. Conosceva quella reazione e non prometteva niente di buono... pericolo in agguato! "Meraviglioso!" disse una voce alle sue spalle. Vimala si voltò e scorse, alla luce delle lanterne, la sagoma del figlio dei due ristoratori. "Tranquilla Poppie, lui non è uno di quelli svitati" spiegò, ignorando il ragazzo per tornare a osservare il suo bisonte.

"E' meraviglioso..." ripeté il ragazzo, entusiasta. "Tanti nomadi ne hanno uno" spiegò la ragazza "dovresti vedere che teneri quando sono piccoli... li alleviamo noi al Tempio dell'Est" spiegò orgogliosa "si riproducono due volte all'anno, con cucciolate da sei a otto cuccioli per ogni bisonte... in quel periodo vengono a trovarci i novizi dagli altri Templi, facciamo una grande festa che dura tre giorni dove si mangia un sacco... poi c'è un grande torneo di palla-aria e delle gare di abilità. Alla fine una delle maestre accompagna i novizi nel nido e i bisontini scelgono uno dei novizi che accompagneranno da quel momento in poi. Poppie è sempre stata timida... il giorno della presentazione è rimasta tutto il tempo nascosta sotto un mucchio di paglia. L'ho scoperta la sera, per caso... avevo fatto un po' di casino quel giorno" disse, ridacchiando al pensiero "e le maestre mi avevano concesso il grande onore di ripulire tutto... non so come avrei fatto a finire se Poppie non mi avesse dato una mano. In cambio le ho promesso di non dire alle maestre che non aveva voluto andarsene... comunque alla fine l'hanno scoperto" ammise, scuotendo la testa e raccogliendo uno dei frutti che il bisonte aveva lasciato nel paniere. Era grande come un pallone da pallavolo. "A te!" esclamò Vimala, tirando quel grosso frutto a Longwei "dalle questo, vedrai che ti troverà subito più simpatico" disse, facendo cenno al bisonte di avvicinarsi.

Poppie aveva già raggiunto Longwei quando Vimala aggiunse: "ah, appena tira fuori la lingua ti consiglio di lasciare andare il..." ma forse era un po' troppo tardi.
 
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{Rakdos}
view post Posted on 12/3/2011, 22:13     +1   -1




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Era interessante ascoltare ciò che lei aveva da dire, era sempre più interessato a conoscere tutto riguardo i monaci, tuttavia la sua serenità venne sconvolta da un gesto della ragazza: gli mise in mano un frutto.
Rimase un momento di stucco, doveva dar da mangiare a quel bestione?! Incredibile, nel giro di pochi minuti aveva conosciuto una Nomade, il suo bisonte volante e ora stava per dargli da mangiare. Non ci avrebbe creduto nessuno. Vide la bestia avvicinarsi, fece anch'egli qualche passo avanti, riuscì a vederla negli occhi nocciola...in realtà nell' occhio, lui riusciva a coprire solo metà della visuale del bisonte. Timidamente alzò la mano, mostrando il frutto succoso. Emise un verso e poi tirò fuori la lingua, sentì prima il viscidume di quel muscolo e poi la voce di Vimala, troppo tardi.
Riuscì però a togliere la mano prima che iniziasse a masticare, la scosse per togliersi di dosso la bava "Bleah!" si limitò a dire, in compenso però la strana bestia si mostrava indifferente verso di lui, aveva raggiunto un obiettivo...e aveva imparato a togliere la mano prima che afferrasse il frutto.
Ripulito alla bene e meglio si sentì di appoggiare la mano sul suo pelo, era soffice e folto, come toccare...come toccare...non aveva idea a cosa paragonarlo, era come una nuvola. Si fece accarezzare per un po', ma dopo un muggito dovette ritirare la mano temeva che si potesse innervosire.
"Sono veramente stupendi...voi Nomadi siete fortunati ad averne uno ciascuno...e siete anche fortunati ad allevarli da cuccioli, il legame è più forte."
Prese un po' di terra e se la passò fra le mani, avrebbe asciugato ciò che restava della saliva di Poppie, ed effettivamente così fu, il problema adesso è che era sporco di terra, pensò che era sempre meno sgradevole della sensazione precedente.
"Hai viaggiato molto per il mondo?" Chiese curioso di sapere di più riguardo tutto, era intenzionato a gustarsi ogni singola parola, avrebbe ascoltato ogni storia che aveva da raccontare...sperando di non fare molto tardi, l' indomani avrebbe avuto due turni di ronda di fila...il generale Hazin era un sadico. Lo pensò ancora una volta...forse però, quella del suo superiore era solo invidia per il fatto che lo aveva sconfitto negli allenamenti...in effetti era più una certezza che una probabilità. Sperò che un giorno quel generale ricevesse ciò che meritiva, magari proprio per mano sua.
 
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view post Posted on 13/3/2011, 18:44     +1   -1
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MESE 1, GIORNO 1, POST 5, tramonto

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Vimala ci provò per una frazione di secondo... ma non riuscì proprio a trattenere le risa "tranquillo, non macchia" rispose all'espressione di disgusto del soldato, mentre con l'avambraccio pieno di sabbia si asciugava le lacrime. alcuni granelli le finirono in bocca e subito iniziò a sputacchiare... "Sono veramente stupendi..." riprese il giovane, pulendosi alla meno peggio con della terra. Vimala gli lanciò un'occhiata incerta... era finita davvero in un posto strano se pensava di pulirsi in quel modo. "Non è più pratico se ti fai un bagno?" chiese, inarcando un sopracciglio. L'idea non era affatto male... e, anzi, gliene aveva fatta passare per la mente un'altra: "Facciamo un bagno? Voi dominatori del fuoco sapete nuotare?" chiese, un po' indecisa. In effetti non era detto che da quelle parti si usasse nuotare. L'acqua era l'elemento a loro opposto... magari li faceva sentire a disagio.

Vimala però non attese la risposta: era già corsa verso l'acqua, sollevando turbini di sabbia, quando la raggiunse la domanda del soldato "Hai viaggiato molto per il mondo?". La ragazza si fermò un secondo per riflettere, tamburellando con un dito sul naso: "No, non molto, in realtà... la mia prima tappa è stata la Tribù del Sud... sai, era la prima volta che andavo così lontano... avevo visto qualche città del Regno della Terra, ma non mi ero mai allontanata a più di mezza giornata di viaggio dal Tempio... insomma... era tutto nuovo, tutto strano. Lì vestono tutti di pelli di animali... ci fanno anche le case con le pelli" disse zittendo con un cenno il ragazzo "lo so che sembra perverso, ma devi conoscerli prima di giudicare" lo rimproverò, annuendo gravemente.

"Comunque... ho passato tantissimo tempo con loro e non sono riuscita a vedere molto altro... ci saremo fermate... tu ti ricordi Poppie? Qualcosa come tre o quattro settimane. Poi siamo ripartite verso nord, abbiamo visitato l'isola cocadibalena, ma non era molto diversa dal Regno della Terra... ci siamo addentrate verso il continente, perché ci avevano detto che lì da quelle parti esiste un'altra tribù dell'acqua. Secondo le voci che girano vivono isolati in un'immensa palude e sarebbero in grado di dominare anche le piante!!!" esclamò, ammirata "te lo immagini il dominio delle piante!? Ma non li abbiamo trovati. Siamo finite dritte nel deserto di Si Wong..." avrebbe potuto continuare per ore.
 
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{Rakdos}
view post Posted on 13/3/2011, 19:53     +1   -1




[Longwei (#7171FF) EXP 7880 (30r100)][DENARO: 882 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': ARMATURA:, ARMI:]

MESE 1, GIORNO 1, POST 6, tramonto

Vide la ragazza dirigersi verso l' acqua e fece lo stesso. Come poco meno di un' ora prima si tolse le scarpe e la maglia, rimanendo a piedi scalzi con il pantalone ancora indosso. Per asciugarsi non vi era problema, avrebbe acceso un fuoco li utilizzando qualche ramo, ma ciò che lo lasciava più stupito era la naturalezza con cui quella Nomade si muoveva e si comportava, erano fortunati loro a non dover sottostare a tante leggi e a dover sempre comportarsi come meglio ritenevano opportuno. Sentì la sabbia fredda sotto la pianta del piede, a pensaci, era la prima volta che faceva un bagno di notte. Come suo solito si avvicinò al bagnasciuga, l' acqua era freddissima, ebbe voglia di ritrarsi all' indietro...ma si abituò subito.
Iniziò a sentire le parole della Nomade, stando a quello che diceva non aveva grande dimestichezza con il mondo...peccato, avrebbe sperato di sapere di più riguardo i popoli che abitavano sul continente. Nel sentire però che gli animali venivano usati anche per farci le dimore ebbe un sussulto, più di curiosità che di disprezzo, tuttavia lei interpretò male.
Alla fine decise che era giunto il momento di bagnarsi un po'. Prese un gran respiro e, chiudendo gli occhi, si tuffò in acqua, sentì il suo corpo attraversare quel velo scuro e ritrovarsi a fluttuare dentro il liquido blu scuro, come se fosse stato in uno stato profondo di meditazione. Fu tuttavia solo un momento, infatti la temperature del mare lo fece rinsavire malgrado la sua volontà.
"E' ghiacciata! " Esclamò battendo i denti...ma chi glielo aveva fatto fare?! Infatti non era abituato a quella temperature, in genere nuotava un poco a mattina inoltrata, se non aveva nulla da fare, oppure, come aveva fatto quel giorno, di ritorno da una ronda, sempre a patto che vi sia il sole, ovviamente. Decise di usare il chi per riscaldarsi un pochino ed effettivamente andò meglio, smise di battere i denti e gradualmente smise di farlo scorrere nel corpo, in modo da abituarsi alla temperatura dell' acqua.
"Ad essere sincero, non so se nella Capitale o in altre zone della Nazione sappiano nuotare o meno...per quello che mi importa poi...sono fatti loro, io mi accontento di saperlo fare e mi va bene così"
Da dentro la distesa bluastra di quelle acque ascoltò la fine del racconto di Vimala, trovava interessante apprendere da lei...se non altro perché sapeva raccontare. Nominò anche la tribù della palude, difficili da trovare.
Invidiò quella libertà, il potersi muovere senza nessuno a importi regole su regole, senza dover sempre inchinarsi e dire 'Signorsì signore' oppure 'Sarò onorato di fare ciò che mi chiede' o anche 'E' un onore avervi qui' seguito dal nome dell' ennesimo nobiluncolo da strapazzo che puntualmente doveva farsi passare qualche sfizio, oppure per chiedere un' indulgenza a qualche suo figlio o chi sa cos' altro.
Sentì tutta la storia, estasiato all' idea che quella ragazza, ancora così giovane, avesse avuto l' opportunità di vedere così tante cose, ma più di tutto, restò ammirato dal una parola: deserto.
Aveva sempre voluto andarci un giorno, voleva vedere la poesia della sabbia al tramonto e all' alba, aveva voglia di conoscere il popolo dei dominatori della sabbia, di cui aveva sentito parlare solo da un libro che era giunto direttamente da Ba Sing Se.
"Com' è il deserto?" Si sentì di chiedere, voleva, per lo meno, viverlo attraverso la memoria di Vimala, plasmando i ricordi di lei, in modo da far prendere loro forma e vita nella sua mente piena di desiderio di conoscenza.
 
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view post Posted on 13/3/2011, 21:20     +1   -1
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MESE 1, GIORNO 1, POST 6, tramonto

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Il ragazzo della Nazione del Fuoco esitò sul bagnasciuga, levandosi parte dei vestiti. Vimala era troppo presa dall'improvvisa idea di farsi un bel tuffo per fermarsi a fare altrettanto: prese una bella rincorsa e rapida continuò a correre a pelo d'acqua per diversi metri. Si fermò un istante, appena il tempo per girarsi verso il soldato e vedere se la stava imitando... e improvvisamente le fu ricordato un particolare riguardo all'acqua: aveva la tendenza a non reggere il suo peso. "Aiut...!" esclamò, affondando tra alti schizzi. Il resto della sua frase furono solo gorgoglii incomprensibili, coperti dal rumore delle onde.

Riemerse pochi istanti dopo, schizzando acqua da tutte le parti nel disperato tentativo di ridere della stupidaggine che aveva appena fatto e contemporaneamente rimanere a galla; impresa non facile.

"E' ghiacciata!" esclamò il ragazzo, riemergendo dopo un tuffo coraggioso. Vimala smise di agitarsi, riflettendo su quelle parole "sì... in effetti... adesso che me lo fai notare... non è molto calda. Comunque al Polo era più fredda... e lì ci sono le foche-leone. Devi stare attento quando vai a fare il bagno al Polo, perché a me non l'aveva detto nessuno, invece sono cose importanti. Potrebbero farci una pergamena di istruzioni per gli stranieri, altrimenti la gente che va lì in visita che ne sa?" chiese, galleggiando nell'acqua fonda. Un'onda la raggiunse alle spalle, facendo sparire Longwei dalla sua vista per un istante.

"Ehi, guarda questo!" esclamò, tuffando una mano sott'acqua per poi farla riemergere con lo stesso movimento di un remo durante la vogata. Un nastro d'acqua, retto dalla forza del suo dominio, si librò verso riva "sono una dominatrice dell'acqua del Polo Sud" si vantò divertita. Tutto il suo entusiasmo svanì, quando si accorse che il suo getto d'acqua aveva centrato in pieno la coda di Poppie "oops!" esclamò, tuffandosi sott'acqua mentre il bisonte le rivolgeva occhiate minacciose. Riemerse poco dopo, delusa. Poppie non sembrava in vena di giocare quella sera.

"Com'è il deserto?" chiese in quel momento Longwei. Vimala ci rifletté un istante. "Arido" rispose. "E molto grande... c'è sabbia dappertutto" disse, cercando di ricordare qualche dettaglio interessante "sai... secondo una leggenda nel deserto di Si Wong si trova una grandissima biblioteca, protetta dallo spirito Wan Shi Tong. Dicono che raccolga tutto lo scibile umano e l'unico modo per entrare è dare allo spirito un pezzo della conoscenza che ancora non possiede" raccontò in un sussurro, cercando di rendere il suo racconto inquietante, ma si stufò rapidamente. "Io e Poppie l'abbiamo cercata per un po'. C'era questa comitiva di letterati che giravano con dei pesanti volumi sulle spalle tutto il giorno... abbiamo girato per settimane senza trovare altro che sabbia" disse, imbronciandosi un poco "Sai, ci ho pensato su... per me questa cosa della ricerca del sapere nel deserto è una di quelle cose metaforiche che piacciono alle maestre, chi ne ha scritto non intendeva davvero mandare la gente a caccia di palazzi nel deserto. Ho provato a spiegarlo alla comitiva, ma loro erano convinti che ci fosse sul serio..."

Nuotò un poco, avvicinandosi a Longwei: "anche Poppie è d'accordo con me. Secondo lei era colpa del troppo sole" gli confidò. Poi sorrise "mai provato il succo di cactus?"
 
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view post Posted on 13/3/2011, 22:08     +1   -1




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MESE 1, GIORNO 1, POST 7, Tramonto

Longwei vide la ragazza cadere come un pezzo di piombo, fece per avvicinarsi e darle una mano, ma riuscì comunque a ritornare a galla, si sentì sollevato.
La vide giocare con il suo dominio, era alquanto versatile, solo adesso lo notava, poteva alzare piccole quantità di acqua, sollevare piccoli massi e anche deviare una fiammata, era alquanto utile, ma sapeva che i Nomadi non sfruttavano a pieno quel loro potenziale. Vide dell' acqua schizzare via e Vimala immergersi, fece altrettanto e risalì poco dopo di lei.

Era incredibile quella ragazza, bastava poco per farla parlare...rimaneva sempre più stupito della sua spontaneità, invidiandola sempre di più.
Sentì divertito la storia di quei poveri disgraziati alla ricerca di quella biblioteca tanto nominata ma mai trovata. La spiegazione di Vimala però era intelligente...non aveva mai pensato a quella biblioteca come una metafora, come suo solito però, cambiò nuovamente discorso. Questa volta chiese se avesse mai provato il succo di cactus. Sapeva che dava effetti collaterali non molto gradevoli: ""So che è dolciastro e da effetti collaterali tra cui...umh..." Ci dovette riflettere un pochino, non lo ricordava più, si morse il labbro inferiore finché non gli venne nuovamente alla memoria: "Ah certo, produce allucinazioni, euforia e...e..." Non ricordava più...era da tanto tempo che non prendeva un libro in mano, ma non aveva più tempo, fra i suoi doveri e la carriera a stento riusciva ad avere del tempo per se, rimpiangeva i tempi della scuola, quando era il primo della classe...a ripensarci però era stato un periodo di grande solitudine, convenne poi che, alla fine, sarebbe stato meglio andare avanti, invece che continuare a rimuginare sul passato: "Non ricordo...sono sicuro che c'è qualcos' altro...ma non ricordo cosa"
Poi trasalì, l' indomani avrebbe avuto due turni consecutivi di ronda e doveva andare a dormire. Sbuffò borbottando qualcosa riguardo la sadicità del Generale Hazin, decise però di non tenerla all' oscuro di tutto: Dobbiamo uscire dall' acqua, è tardi e domani devo lavorare...e molto...a quanto pare ai Generali di questa Nazione non va giùil fatto che un loro sottoposto li sconfigga durante gli allenamenti."
Sospirò e si immerse un' ultima volta per quella giornata, ritornò nuotando a riva, aveva bisogno di asciugare il pantalone e Vimala. Raccolse come quel pomeriggio degli sterpi qui e la, li ammonticchiò vicino la riva e dette loro fuoco con una piccola fiammata, subito prese e scaturì un falò che rischiava di bruciare troppo in fretta. Iniziò a guardarsi intorno e riuscì a recuperare qualche foglia secca e vecchi rami caduti dagli alberi, così avrebbe avuto abbastanza combustibile per asciugare entrambi.
Si sedette quindi in direzione del mare, osservando le stelle che rifrangevano la loro luce sull' acqua. Gli sembrò di stare a metà fra uno specchio e la realtà...avrebbe voluto osservare ancora a lungo quello spettacolo, ma doveva sbrigarsi, l' indomani si prospettava una lunga giornata...e già quando era riposato tendeva ad avere colpi di sonno durante la sua ronda.
 
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view post Posted on 13/3/2011, 22:40     +1   -1
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"So che è dolciastro e da effetti collaterali tra cui...umh..." borbottò il soldato in risposta. Vimala scoppiò in un'allegra risata "degli effetti collaterali non so... ma il deserto è pieno di cactus: Poppie ne ha mangiato uno e ha iniziato a volare a onde, così!" spiegò, contorcendosi nell'acqua, prima da una parte, poi dall'altra, su e giù. Riemerse sputacchiando "bi è andata l'acqua del daso" protestò, tossicchiando per liberarsene.

All'improvviso Longwei si fece serio "Dobbiamo uscire dall' acqua" spiegò, raccontandole che il giorno seguente avrebbe dovuto lavorare. "Capisco cosa vuoi dire. Da noi è uguale... una volta stavo vincendo una partita di palla-aria contro la maestra Dalaj per ben due punti... se ne avessi segnato ancora uno la partita sarebbe finita..." Vimala uscì dall'acqua, seguendo il suo accompagnatore mentre raccoglieva sterpaglie lungo la spiaggia "io me ne stavo così davanti alla porta" spiegò allargando le braccia mentre si teneva in equilibrio su un piede solo. "La palla ce l'avevo qui, così" raccontò, raccogliendo una grossa conchiglia e facendola fluttuare in perfetto equilibrio nella mano destra. "Avanzo tra un palo e l'altro, faccio per tirare..." esclamò con voce emozionata, tutta presa dal suo racconto "e all'improvviso la maestra mi prende la palla" sbuffò, lasciando cadere a terra la conchiglia.

"Adesso... può capitare, allora mi sono abbassata per prendergliela di nuovo, stavo tenendo lo sguardo sulla porta, così appena presa la palla potevo fare centro... e lei sai cosa ha fatto?" chiese, invitandolo a indovinare. Ma non gli lasciò il tempo di rispondere. "Una torta! L'ha sostituita con una torta, così appena ho usato il dominio per prendergliela di mano mi sono ritrovata coperta di panna!" esclamò, fingendosi arrabbiata. "Comunque era buona" aggiunse, avvicinandosi al falò acceso. Notò che il ragazzo si era seduto, rimirando il mare. Cominciava a fare freddo con quei vestiti bagnati addosso, così Vimala congiunse le mani, chiuse gli occhi concentrandosi un istante e poi generò uno sbuffo d'aria, rapido e potente attorno a sé. La sua tunica svolazzò leggermente, ricadendo subito dopo su di lei, completamente asciutta. Allora Vimala si sedette accanto al fuoco.
SPOILER (click to view)
salta avanti quando vuoi
 
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view post Posted on 13/3/2011, 23:37     +1   -1




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MESE 1, GIORNO 2, POST 8, Mattina

Si era svegliato all' alba e un po' gli dispiaceva dover lasciare quella casa così presto, se non altro per la piacevole distrazione che la Nomade rappresentava. Prese un frutto dalla cucina e scappò verso i suoi doveri, con gli occhi cespugliosi e sbadigliando in continuazione. Si stropicciò gli occhi dirigendosi verso la caserma.
Il cielo era di un blu, ma all' orizzonte era più chiaro, segno che presto sarebbe sorto il sole...e lui aveva ancora più di mezza giornata di duro lavoro da svolgere. Avrebbe voluto andare via da li al più presto...magari come ufficiale.
Non sembrava però tale, era più che altro un insieme di case che ospitava i dormitori, la sala mensa, gli studi dei vari ufficiali e anche un piccolo cortile usato per gli allenamenti, posto al centro di complesso a forma di 'U'.
Spalancò il portone dell' entrata, posto sull' edificio orizzontale. All' interno era buio pesto, riusciva a orientarsi solo grazie al ricordo di quel posto, ma nonostante ciò sbattette un paio di volte contro qualche colonna e spigoli di mobili vari. Alla fine però riuscì a trovare la porta che dava al cortile, la spalancò, era un po' più luminoso li, ma comunque ancora notte.
Da bravo soldato si mise sull' attenti aspettando il Generale, era il primo a presentarsi...anche perché l' unico di quell' unità, creata solo per dare lavoro al solito figlio del signorotto...e l' unico disgraziato era lui. Tirò un sospiro, pregando gli spiriti di far concludere al più presto quella giornata.

Oramai era quasi mattina quando si presentò il generale. Longwei intanto si era seduto e scattò in piedi non appena sentì il suono degli schinieri rimbombare per le ali di quel complesso, in modo da farsi trovare sull' attenti.
Hazin lo squadrò da capo a piedi: "Soldatino" così lo chiamava quando era di buon umore, scrutandolo sempre con aria di sufficienza anche se un piccoletto, non particolarmente muscoloso e anche alquanto pigro. "Sei pronto per una bella giornata di divertimenti? hai molto lavoro da fare oggi...umh...vediamo...ecco, ci sono: dovrai pattugliare fino a mezzodì la zona del mercato e poi la zona portuale...vai su, non hai tempo da perdere" Lo congedò con un gesto della mano e una smorfia del volto, il soldato si avviò quindi verso la zona a lui assegnata.

Oramai era sorto il sole, nella piazza si vedeva ancora la devastazione creata da Poppie...era impressionante quello che era stata capace di fare, aveva devastato buona parte della taverna. Purtroppo però ebbe la sfortuna di incappare nel gestore, che lo accusò di aver pagato il Nomade per aumentare i proventi: "Di quella specie di bettola di quart' ordine" Ne aveva le tasche piene e gli intimò di tornare dentro e di smetterla di millantare il nome della sua famiglia, altrimenti lo avrebbe arrestato per calunnia. Ovviamente non si oppose, ma Longwei era alquanto seccato da quel rompi scatole. Riprese quindi il suo giro, ancora meno invogliato di prima...voleva la promozione, voleva poter smettere di subire tutte quelle angherie e prepotenze. Cercò il generale, ma non lo vide da nessuna parte, né gli altri soldati che aveva incontrato gli dissero di averlo visto in giro. Quello scansafatiche gli aveva affibbiato anche il suo turno di guardia.
A testa bassa percorreva quelle strade, sperava che nulla andasse storto in quela giornata già iniziata male...ma un giorno avrebbe preso la rivincita su quel generale. Era una promessa che fece a se stesso.
 
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22 replies since 11/3/2011, 18:37   140 views
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