[Longwei (#7171FF) EXP 8240 (30r100x2)][DENARO:
Conto ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': Fuoco del Giudizio, ARMATURA:, ARMI:]
MESE 1, GIORNO 2, POST 8, Mattina
Si era svegliato all' alba e un po' gli dispiaceva dover lasciare quella casa così presto, se non altro per la piacevole distrazione che la Nomade rappresentava. Prese un frutto dalla cucina e scappò verso i suoi doveri, con gli occhi cespugliosi e sbadigliando in continuazione. Si stropicciò gli occhi dirigendosi verso la caserma.
Il cielo era di un blu, ma all' orizzonte era più chiaro, segno che presto sarebbe sorto il sole...e lui aveva ancora più di mezza giornata di duro lavoro da svolgere. Avrebbe voluto andare via da li al più presto...magari come ufficiale.
Non sembrava però tale, era più che altro un insieme di case che ospitava i dormitori, la sala mensa, gli studi dei vari ufficiali e anche un piccolo cortile usato per gli allenamenti, posto al centro di complesso a forma di 'U'.
Spalancò il portone dell' entrata, posto sull' edificio orizzontale. All' interno era buio pesto, riusciva a orientarsi solo grazie al ricordo di quel posto, ma nonostante ciò sbattette un paio di volte contro qualche colonna e spigoli di mobili vari. Alla fine però riuscì a trovare la porta che dava al cortile, la spalancò, era un po' più luminoso li, ma comunque ancora notte.
Da bravo soldato si mise sull' attenti aspettando il Generale, era il primo a presentarsi...anche perché l' unico di quell' unità, creata solo per dare lavoro al solito figlio del signorotto...e l' unico disgraziato era lui. Tirò un sospiro, pregando gli spiriti di far concludere al più presto quella giornata.
Oramai era quasi mattina quando si presentò il generale. Longwei intanto si era seduto e scattò in piedi non appena sentì il suono degli schinieri rimbombare per le ali di quel complesso, in modo da farsi trovare sull' attenti.
Hazin lo squadrò da capo a piedi:
"Soldatino" così lo chiamava quando era di buon umore, scrutandolo sempre con aria di sufficienza anche se un piccoletto, non particolarmente muscoloso e anche alquanto pigro.
"Sei pronto per una bella giornata di divertimenti? hai molto lavoro da fare oggi...umh...vediamo...ecco, ci sono: dovrai pattugliare fino a mezzodì la zona del mercato e poi la zona portuale...vai su, non hai tempo da perdere" Lo congedò con un gesto della mano e una smorfia del volto, il soldato si avviò quindi verso la zona a lui assegnata.
Oramai era sorto il sole, nella piazza si vedeva ancora la devastazione creata da Poppie...era impressionante quello che era stata capace di fare, aveva devastato buona parte della taverna. Purtroppo però ebbe la sfortuna di incappare nel gestore, che lo accusò di aver pagato il Nomade per aumentare i proventi:
"Di quella specie di bettola di quart' ordine" Ne aveva le tasche piene e gli intimò di tornare dentro e di smetterla di millantare il nome della sua famiglia, altrimenti lo avrebbe arrestato per calunnia. Ovviamente non si oppose, ma Longwei era alquanto seccato da quel rompi scatole. Riprese quindi il suo giro, ancora meno invogliato di prima...voleva la promozione, voleva poter smettere di subire tutte quelle angherie e prepotenze. Cercò il generale, ma non lo vide da nessuna parte, né gli altri soldati che aveva incontrato gli dissero di averlo visto in giro. Quello scansafatiche gli aveva affibbiato anche il suo turno di guardia.
A testa bassa percorreva quelle strade, sperava che nulla andasse storto in quela giornata già iniziata male...ma un giorno avrebbe preso la rivincita su quel generale. Era una promessa che fece a se stesso.