La Nazione del Fuoco - GdR

Giochi da bambini

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view post Posted on 12/6/2011, 17:36     +1   -1
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ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 8, sera

[(#FF007F) EXP 141.610 (15r50x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



"Dipende dal loro carattere... spesso sono molto irascibili" rispose Longwei. Iris non riusciva a credere che l'esito del resto delle sue vacanze a Ember potesse dipendere dall'umore di uno stupido animale. Forse era meglio se andava di persona, la donna che aveva mandato ad occuparsene poteva anche essere la loro padrona, ma non era nobile, lei sicuramente avrebbe avuto qualche possibilità in più di rimettere in riga quelle bestiacce permalose. "Tuna, andiamo..." annunciò, avviandosi nuovamente verso la porta dalla quale erano entrati nella locanda e aspettando che qualcuno la aprisse per lei.

Un rumore di passi, proveniente dall'alto, attirò l'attenzione della bambina su una scalinata di legno in fondo alla sala. Un uomo borbottò qualcosa di appena compensibile e Iris gli scoccò un'occhiata perplessa per poi trovarselo immediatamente di fronte che si inchinava profondamente. Ci mancava solo quella. Sapeva perfettamente che di fronte a un saluto del genere la buona educazione prevedeva una risposta cortese e qualche banalità di circostanza... ma non aveva tempo! Perché tutti sembravano complottare contro di lei, quel giorno? Iris fece cenno all'uomo di raddrizzarsi, facendo del suo meglio per non lasciar trapelare la sua disperazione: "non preoccuparti buon uomo, non ci tratterremo a lungo..." disse scrutando il sole fuori dalla finestra alle spelle del padre di Wei. Il disco cominciava ormai a tramontare oltre l'orizzonte, segno che aveva solo una manciata di minuti per riuscire a tornare alla villa.

Un movimento repentino all'esterno le fece sgranare gli occhi. Quella era certamente una lucertola drago. "Andiamo!" ordinò in direzione di Tuna per poi fiondarsi verso la porta, senza nemmeno preoccuparsi di salutare. Mei fece fermare l'animale a pochi passi da Iris e la bambina si avvicinò senza paura. L'animale era alto il doppio di lei, ma questo non bastò a scoraggiarla. "Tieni le briglie" ordinò alla donna mentre afferrava la sella: un leggero balzo e si issò in groppa, senza fatica. Non era certo una novità per lei, abituata a seguire suo padre nelle parate che seguivano qualunque evento importante nella Capitale. Il vero problema era un altro: non aveva la minima idea su dove si trovasse la villa della sua famiglia, ma chiedere indicazioni non sarebbe stato appropriato. Il tempo intanto passava, inesorabile... poi, improvvisa, un'intuizione. Si voltò in direzione del padre di Wei, in segno di rispetto per il capofamiglia: "so benissimo dove andare" precisò "ma sono di fretta, quindi ti ordino di dirmi la strada più veloce per raggiungere la villa della mia famiglia".
 
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view post Posted on 12/6/2011, 18:51     +1   -1




Longwei (#7171FF) EXP 13.220 (25r80x2)][DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': Fuoco del Giudizio, ARMATURA:, ARMI:]
ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 8, sera

Wei non capì molto bene cosa stesse accadendo, vide solo la bambina comportarsi in modo strano e poi fiondarsi fuori dalla porta. Vide la madre dare le briglie dell' animale in mano a Iris e poi... la sentì chiedere informazioni?! Impossibile, doveva esserci per forza un' errore. Huang Fu, però, ci aveva sentito bene e, per rispetto, nonostante trovasse i suoi modi un po' troppo rudi e poco rispettosi, si affrettò a indicarle la strada
"Più avanti c'è un bivio, la strada che va verso sinistra costeggia le mura dei giardini vicine all' ingresso del palazzo per un breve tratto, a circa metà strada, ma dovrete stare attenta perché dovrete entrare nella foresta e Lun è terrorizzata dalla vegetazione fitta" disse per poi fare un cenno a Mei, la quale schizzò dentro la locanda e prese un pezzo di carne, lo avvolse in un po' di tessuto, in modo che Iris non si sporcasse le mani e poi tornò fuori. "Nel caso dovesse innervosirsi srotolategli questo davanti il muso, dovrebbe calmarsi ed eseguire i vostri ordini." disse la donna concitata mentre porgeva alla ragazzina il panno con dentro il cibo per l' animale.

Wei intanto, assisteva passivo a quella discussione, ma non poteva credere che lei non conoscesse le varie strade per raggiungere la villa, davvero incredibili questi nobili ai suoi occhi. Lui, che non aveva nemmeno un po' di sangue blu, conosceva tutti i modi per avvicinarsi al palazzo, mentre lei... lei che addirittura ci abitava non sapeva nemmeno le scorciatoie. Gli venne voglia di ridere, ma non lo fece per rispetto dovuto alla figura che rappresentava. Se non voleva avere problemi, da quel momento doveva contenersi con lei... almeno finché non fosse stato un suo pari, allora avrebbe potuto parlarle liberamente, senza troppe cerimonie e troppi inghippi burocratici, era questo il suo sogno.

Intanto il sole stava inesorabilmente calando lungo la linea dell' orizzonte, morente come tutti i giorni precedenti, ma accompagnato stavolta da una strana concitazione, nessuno avrebbe voluto ricevere punizioni perché la principessa Iris era rimasta nella loro locanda fino a sera inoltrata. Quindi speravano tutti che ce la facesse... ma il secondo protagonista di quell' avventura alquanto bislacca, doveva ancora fare i conti con i suoi genitori, non solo aveva portato non un nobile qualsiasi, ma la principessa Iris, figlia del governatore di Ember... certo, forse poteva andare a loro vantaggio, ma se fosse successo qualcosa alla principessa per colpa di quella lucertola infame, allora sarebbero stati davvero nei guai. Dovevano fare un bel discorsetto a Wei riguardo lo stare al proprio posto... ma alla fine a che pro? Gliene avevano fatti centomila dello stesso tipo e lui sembrava farselo entrare da un orecchio e farselo uscire dall' altro. Alla fine, non potevano fare altro che pregare gli spiriti perché tutto andasse bene e che la ragazzina arrivasse incolume alla sua villa.
 
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view post Posted on 12/6/2011, 20:20     +1   -1
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ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 9, sera

[(#FF007F) EXP 141.970 (30r100x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



"Più avanti c'è un bivio" disse l'uomo e Iris memorizzò silenziosamente il percorso: avanti fino ai giardini e poi attraverso la foresta... sperò che il parco della villa non fosse così grande come sembrava; era arrivata a Ember per la prima volta pochi giorni prima, non lo aveva ancora girato tutto e non era affatto convinta di riuscire a ritrovare la villa, anche una volta raggiunto il parco. In ogni caso, appena raggiunto il giardino, sarebbe stata al sicuro. Suo padre non avrebbe certo protestato perché si era persa nei dintorni della residenza, ma se avesse saputo che era uscita senza il suo permesso... rabbrividì.

"Tuna, vieni" ordinò, tirandosi in avanti in modo che anche la donna potesse arrampicarsi sull'animale, mettendosi dietro di lei. Di certo non le avrebbe lasciato le briglie, sapeva esattamente come cavalcare quel coso e non aveva la minima intenzione di lasciarle l'unica parte divertente di quella scampagnata. "Nel caso dovesse innervosirsi srotolategli questo davanti il muso, dovrebbe calmarsi ed eseguire i vostri ordini." spiegò la donna consegnando un pacchetto di carne, che Tuna prese al posto di Iris: le lasciò appena il tempo di afferrarlo, poi strinse la presa sull'animale, incitandolo a muoversi "ve lo restituirò al più presto!" gridò in direzione dei genitori di Longwei, ma era già lontana.

Cavalcarono lungo il sentiero e poi avanti, fino al bivio. "Secondo te da che parte?" chiese Iris, facendo rallentare l'animale "la strada a sinistra dovrebbe costeggiare il giardino" rispose la donna "sì, ma il giardino mi sembra a destra" ribatté la principessa. "Forse è una scorciatoia" propose Tuna e Iris incitò nuovamente il rettile, indirizzandolo verso sinistra. Continuarono avanti per diversi metri e poi ecco comparire la recinzione del parco. "E' lì, guarda!" esclamò Tuna, indicando una diramazione del sentiero che conduceva verso la foresta, ma Iris aveva un'idea completamente diversa per la testa. "Perdiamo troppo tempo a fare il giro. Tieniti forte!" esclamò, stringendo i piedi contro l'animale; si piegò in avanti cercando di rimanere il più aderente possibile alla pelle squamosa e lo incitò a correre sempre di più e poi, a pochi metri dalla recinzione, a spiccare un balzo.

Non andò esattamente come Iris aveva previsto: nel suo piano sarebbero atterrati nel giardino sani e salvi, avrebbe nascosto la lucertola e si sarebbe avviata verso casa, aspettando che uno dei servi di suo padre la trovasse, invece il rettile ebbe un tentennamento fatale e spiccò il balzo con un secondo di ritardo, strisciò contro una delle alabarde che decoravano il cancello, aprendosi un profondo taglio nel ventre. Atterrò malamente nel giardino e subito si imbizzarrì, disarcionando Tuna che rotolò tra i cespugli. La donna provò subito a rialzarsi: sapeva che doveva calmare la bestia prima che potesse fare del male a Iris, ma intuì ben presto che qualsiasi suo tentativo si sarebbe rivelato inutile... una delle sue gambe era piegata a terra con uno strano angolo e delle fitte lancinanti le impedivano di muoversi.

"Buono! Buono!" gridò Iris, assecondando i movimenti dell'animale: fortunatamente gli allenamenti di Kuro prevedevano poche fiammate, ma molti esercizi ripetitivi che avevano migliorato la sua concentrazione e il suo equilibrio al punto tale che riuscì a non farsi sbalzare dalla sella. Purtroppo il suo tentativo di nascondere la sua fuga andò ben presto in fumo: tutte le guardie della villa, allertate dai ruggiti della bestia, si riversarono in quell'angolo del giardino.
 
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SSD_Executor-Fener
view post Posted on 12/6/2011, 21:47     +1   -1




[2510 Riku (#C30000): (15r50)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]

Anno -10 Mese 7 Giorno 8 Post 1 Sera

Iris. La cosa fu immediata. Appena senti le grida angosciate della lucertola-drago provenire dal giardino. Uscì con calma dalla sala da pranzo seguito dalle due guardie del corpo onnipresenti diretto verso l' origine di quelle urla di dolore. Quando uscì lo spettacolo che gli si presentava era... strano. Iris in groppa ad un rettile impazzito e ferito a morte mentre la guardia del corpo Tuna era distesa tra i cespugli con una gamba evidentemente rotta accudita dal medico della villa. Le guardie tentavano in tutti i modi di riportare sotto controllo la bestia ma Riku sapeva che quella lucertola-drago non si sarebbe mai più calmata fino alla morte. Iris non poteva aspettare i comodi della bestia per scendere di lì. Si concentrò verso la testa della bestia, il che non era facile dato che si muoveva molto velocemente e c' era anche il problema che Iris poteva rimanere ferita nel tentativo di salvataggio. Focalizzò l' attenzione sulla testa della bestia, si posizionò e scagliò una sfera di fuoco. Quella bestia doveva morire, non c' era altro modo. Sperava di aver colpito la lucertola drago, lo sperava molto e non sapeva dove fosse finita Iris quando la bestia sarebbe crollata. Se lei fosse disarciata in modo violento, tanto da fargli fare un volo, lui avrebbe fatto di tutto per prenderla in braccio. Era sua figlia. Avrebbe pensato poi ad una punizione per lei e la sua guardia del corpo. Doveva anche scoprire da dove era spuntata fuori quella bestia mal addestrata. Riku sapeva per sua esperienza personale che la maggior parte delle lucertole-drago addestrate dall' esercito o da un addestratore esperto, se subivano una ferita del genere si lasciavano morire. Il tutto era fatto per la sicurezza del cavaliere.

Stava già pensando ad un discorso di rimprovero da fare ad Iris. Non poteva essere troppo duro ne troppo morbido. Anche lui, alla sua età, aveva fatto certe cose perchè oppresso dalla vita di palazzo o dalla vita della famiglia reale. Lasciò perdere il discorso, meglio fare al momento, ora c' era altro da fare.

Edited by SSD_Executor-Fener - 1/7/2011, 19:41
 
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{Rakdos}
view post Posted on 13/6/2011, 15:51     +1   -1




Longwei (#7171FF) EXP 13.320 (30r100)][DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': Fuoco del Giudizio, ARMATURA:, ARMI:]
ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 9, sera

Il ragazzo vide Lun partire come una scheggia e sparire presto dietro un polverone sollevato dalle sue zampe veloci. Era davvero strana quella lucertola-drago, un giorno sembrava piena di energie e il giorno dopo poteva dormire per ore intere e non combinare proprio nulla, ma quel giorno era stranamente energica... che avesse vinto di nuovo in una delle zuffe contro Hun? Wei non si fece sfuggire quel pensiero e un momento dopo lo rimosse. Aveva paura per la principessa e la donna che la accompagnava sempre. Sperava che Lun non nuocesse loro in nessun motivo e che non fosse causa di problemi. Rimase ad osservare il sentiero pensieroso riguardo quell' animale per un po' di tempo, fu la voce della madre a richiamarlo dentro, doveva aiutare a sistemare i tavoli per quella serata.

L' indomani la vita riprese alla locanda, c'erano due avventori che avevano affittato le camere e che Wei vide seduti al tavolo a conversare con suo padre, sembravano mercanti del Regno, forse erano finiti ad Ember per vendere i loro prodotti. Era curioso di conoscere i loro affari, ma ancora più forte era il desiderio di provare il suo dominio. Prese della frutta dal cesto posto su di un mobile della cucina e uscì nel giardino. Per fortuna c'erano ancora i rametti che la madre aveva potato la sera prima, staccò da essi una foglia e cercò di darle fuoco. Dovette però concentrarsi parecchio per farla fumare e ancora di più perché dal centro si accendesse una scintilla. Adesso, come aveva letto nella pergamena, doveva impedire alle fiamme di raggiungere i bordi. Era una durissima lotta, ci volle tutto se stesso perché le fiamme non oltrepassassero la metà della fogliolina e seguissero la sua volontà, ora doveva solo provare a scagliare una fiammata, sapeva che poteva farcela.
Concentrò tutto il suo chi, fece lunghi respiri e poi ampi movimenti con le braccia come aveva visto nella pergamena e poi, quando si sentì sicurò, scagliò il pugno espirando, ma quello che uscì fu solo del fumo bianco. Sconsolato buttò la testa giù e rientrò in casa moggio moggio, era sicuro che quella volta ci sarebbe riuscito... ne era sicurissimo, anzi, aveva addirittura sentito del calore provenire dal suo interno... forse prima avrebbe dovuto usare il chi per modificare la sua temperatura, in fondo gli sembrava la cosa più facile da fare. Entrò nel salone e vide che gli avventori avevano appena pagato il conto e se ne stavano andando con dei borsoni all' apparenza pesantissimi, ma non aveva voglia di seguirli, sarebbe salito in camera sua per leggere la pergamena e cercare di capire cosa aveva sbagliato. Anche se serviva come addestramento base, forse poteva aiutarlo in quel dilemma. Fu la voce della madre a fermarlo, era preoccupata che avesse rotto qualcosa e che avesse paura di una possibile sgridata.
"No mamma, non ho rotto nulla... sono solo... emh... preoccupato per la principessa, la donna e anche per Lun" disse prontamente... non aveva ancora il coraggio di rivelare il suo dominio e i suoi fallimenti alla famiglia, quindi era costretto a mentire per timore che gli impedissero di usarlo. La madre gli arruffò i capelli, dicendogli di non preoccuparsi, che sarebbe andato tutto bene, altrimenti avrebbero già avuto delle lamentele. Wei, facendo finta di essere rassicurato, salì in camera sua e si chiuse dentro. Non aveva realmente paura per quei tre, sapeva che Iris era forte e che non avrebbe avuto problemi, quindi non c'era motivo di essere in pensiero per lei.
 
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view post Posted on 13/6/2011, 17:43     +1   -1
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cosa facciamo? Continuiamo da soli io e Sdef finché arriviamo al giorno seguente? Anche perché Wei c'è già arrivato, a noi servirà qualche post.

ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 10, sera

[(#FF007F) EXP 142.220 (15r50)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris strinse le briglie, tenendosi saldamente nelle staffe per evitare di venire disarcionata, ma non era affatto facile: più volte aveva rischiato di perdere l'equilibrio e ormai cominciava ad essere stanca, mentre quella bestiaccia sembrava lottare con una forza sempre maggiore. La principessa voltò la testa ad osservare quanto accadeva alle sue spalle; forse, con un po' di fortuna, poteva spiccare un salto e atterrare tra i cespugli... ma subito il suo sguardo cadde su Tuna, alla quale quel tentativo non sembrava essere riuscito. Iris colse l'espressione sofferente sul volto del soldato e intuì che non era una grande idea.

Un movimento inconsulto minacciò di dirascionarla, ma Iris si aggrappò al collo della bestia e riuscì a rimanere in sella... poi vide l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere: le guardie della villa si erano strette in cerchio attorno al rettile, minacciandolo con le lance senza però osare attaccarlo, forse temendo di poter ferire anche lei. Poi tra loro comparve suo padre... se prima aveva avuto qualche speranza di farla franca... beh, ormai era chiaro che si trattava solo di una mera illusione. Sentì lo sguardo di suo padre posarsi su di sé e poi il calore improvviso di una palla di fuoco: successe tutto troppo velocemente perché Iris potesse rendersi conto di cosa stava facendo. L'animale stramazzò a terra e nel contraccolpo la principessa fu sbalzata poco oltre la testa del rettile. D'istinto mise le mani a terra e si spinse in avanti, fece una capriola e si tirò in piedi... solo allora, quando sembrava ormai ferma e fuori pericolo, perse l'equilibrio e finì lunga distesa a terra, dando una brutta spanciata contro l'erba del giardino. "Aaah!" si lamentò, intontita per il colpo, ma non si rialzò. Sapeva che suo padre era arrabbiato ed era certa che, se fosse riuscita a convincerlo che era una cosa grave, si sarebbe dimenticato di sgridarla. A quel pensiero scoppiò in un pianto disperato e non fu affatto difficile, perché il terrore di quello che poteva farle le fece sembrare quei graffietti sulle mani molto più dolorosi di quanto fossero in realtà.
 
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SSD_Executor-Fener
view post Posted on 14/6/2011, 12:54     +1   -1




[2560 Riku (#C30000): (15r50)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]

Anno -10 Mese 7 Giorno 8 Post 1 Sera


Riku seguì con lo sguardo l' inizio della scena di Iris e questo non gli piacque. Se la bambina sperava che questa finta si sarebbe salvata dal castigo che gli stava per infliggere gli sbagliava di grosso. Le guardie avevano già soccorso la guardia del corpo ed ora alcune erano accorse dalla principessina per sapere come stava e se aveva qualcosa di rotto. Il medico era già accorso e le stava controllando le ferite che possedeva. Quando Riku si avvicinò le guardie si aprirono.
Nonostante Iris stesse palesemente fingendo non era consono riprenderla in pubblico quindi fece finta di assecondarla. Si inginocchio di fianco alla bambina in lacrime, la prese in braccio e si incamminò verso la villa. Riku si voltò alle guardie poco dopo
Ripulite questo macello prima che inizi a puzzare. disse indicando con un cenno il corpo della bestia senza vita po continuò la sua camminata. Quando furono entrati nella villa Riku guardò Iris E' inutile che fai finta, ti ho visto quando sei caduta. disse con sguardo da rimproverò Nonostante tutto sarò clemente disse quando entrarono nella stanza della principessina per il momento. concluse appoggiandola sul letto Sicuramente quest' esperienza non è stata delle migliori ed aspetterò che tu ti riprenda sia fisicamente che mentalmente prima di affrontare la tua punizione. disse voltandosi, uscendo dalla stanza chiudendo la porta dietro di se.

Sicuramente con il passare del tempo Riku si sarebbe dimenticato di quell' episodio e di dover punire Iris. Bastava che passasse un po' di tempo. L' indomani avrebbe indagato su cosa Iris abbia combinato nella sua "gita" fuori dalla villa e da dove fosse sbucato fuori quell' animale. Sicuramente la luscertola drago possedeva un marchio del possessore sulla pelle squamosa ed era meglio iniziare da lì. Ordinò alle guardie che stavano ripulendo di tagliare la pelle su cui era impresso il simbolo del possessore ed eseguire una ricerca per sapere chi ha dato quella bestia a sua figlia. Ci sarebbe voluto poco tempo.

Per il momento era meglio andare a dormire, l' indomani avrebbe risolto la maggior parte delle questioni compresa quelal di Iris.

Edited by SSD_Executor-Fener - 1/7/2011, 19:42
 
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view post Posted on 14/6/2011, 21:45     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 142.570 (15r50x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris scrutò attorno a sé con la coda dell'occhio, senza osare voltarsi per vedere cosa stava accadendo a Tuna o al rettile: le guardie si erano strette a cerchio attorno a lei, chiaramente impressionate dalla sua messinscena, tanto che, ad un certo punto, intervenne addirittura il medico che stava curando la sua guardia del corpo, e cercò di visitarla... ma Iris fu bene attenta a continuare a muoversi in qua e in là abbastanza velocemente da non permettergli di esprimere alcun parere, finché arrivò suo padre ad allontanare le guardie e, presala in braccio, si avviò verso la villa. Solo allora Iris si calmò un poco e lasciò ricadere mollemente le braccia lungo i fianchi: aveva visto un soldato gravemente ferito, una volta, e se ne stava proprio così, abbandonato tra le braccia dei suoi soccorritori. Li aveva seguiti per un po' e poi loro lo avevano deposto su una branda all'interno della tenda e avevano iniziato a parlare di lui, di quanto fosse un soldato abile, gli avevano promesso tanti regali se fosse riuscito a riprendersi e la principessina doveva ammettere che quella prospettiva non le dispieceva affatto. Non si aspettava altro che un sacco di regali quando suo padre la portò dentro casa.

"E' inutile che fai finta, ti ho visto quando sei caduta" disse l'uomo, severo. Iris sembrò recuperare all'improvviso tutte le sue energie e appena suo padre la depose sul letto balzò di nuovo in piedi, inseguendolo. L'idea della punizione non le piaceva per niente... e l'ansia dell'attesa era ancora peggio. "Aspetta!" lo pregò, ma lui era già uscito, chiudendo la porta alle proprie spalle; Iris la riaprì cautamente e sbirciò fuori: "posso spiegarti?" chiese timidamente alla schiena di suo padre, senza osare varcare la soglia.
 
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view post Posted on 15/6/2011, 10:18     +1   -1




[2610 Riku (#C30000): (15r50)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]

Anno -10 Mese 7 Giorno 8 Post 3 Sera

Riku si fermò non appena sentì la voce di Iris provenire da dietro di lui. Si voltò ed aprì la porta. Torna subito a letto! ordinò Riku come farebbe un buon padre. Detto questo rientrò nella camera e si sedette vicino ad Iris sul giaciglio. Vediamo cosa si inventa. si chiese Riku conoscendo l' immaginazione a cui Iris poteva attingere per dipingere quella fuga da casa come una cosa che non dipende da lei Prima di iniziare la tua storia: ti conviene dire la verità perchè interrogerò Tuna e lei sarà obbligata a dirmela. avvertì la figlia in modo da evitare qualsiasi coinvolgimento da parte di inesistenti banditi. Una parte di lui stava già pensando ad una punizione esemplare. Iris era il futuro della Nazione del Fuoco, non era permesso che lasciasse la sicurezza della villa per andare in giro a far come gli pare. Suo padre l' avrebbe punito severamente umiliandolo davanti a molte persone oppure lasciandolo senza mangiare per parecchio tempo, fino al limite della sopportazione umana. Ma come poteva lui fare delle cose del genere a sua figlia. Era ancora piccola e stava crescendo. Punirla troppo severamente a questa età era come privarla di una parte di se. Lui voleva essere diverso dal padre che per parecchio tempo l' ha punito senza preoccuparsi degli aspetti negativi, Riku voleva essere più clemente con sua figlia. Il punto era se alla fine dei giochi avrebbe capito la lezione: non scappare dalla villa o potrebbero accaderti cose spiacevoli.

Avrebbe sentito la storia e poi avrebbe spiegato ad Iris chi era e cosa rappresentava per la Nazione in modo più completo. Doveva capire che era una principessa, il futuro della Nazione e prossima sovrana. Se in questa gita sarebbe stata rapita dai banditi? Il Signore del Fuoco, per prima cosa, sarebbe andato su tutte le furie ed avrebbe punito Riku per la incompetenza come padre e poi sarebbe toccato al principe sistemare le cose sotto l' attenta supervisione del sovrano. Iris era una ragazza eccezzionale e la nipote, anche se era l' unica, preferita del Signore del Fuoco. Perderla avrebbe recato parecchi danni al regno ed alla dinastia. La loro famiglia regnava da più di duecento anni e Riku voleva che continuasse così. Non voleva divenire colui che ha condannato alla miseria la famiglia reale della Nazione del Fuoco.

Edited by SSD_Executor-Fener - 1/7/2011, 19:43
 
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[(#FF007F) EXP 142.620 (15r50)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



"Torna subito a letto!" fu la risposta del principe e Iris obbedì all'istante. Con il senno di poi avrebbe fatto meglio a fermarsi alla locanda, così sarebbe riuscita a mangiare qualcosa. Stava morendo di fame, ma sapeva perfettamente che non era il caso di ricordare a suo padre che non aveva ancora cenato. O almeno, non prima che si fosse calmato... la porta si aprì di nuovo e Riku rientrò nella stanza. Iris deglutì, irrigidendosi contro il cuscino quando suo padre si sedette accanto a lei, facendo andare il letto su e giù con il suo peso.

"Ti conviene dire la verità perchè interrogerò Tuna" la informò e un sorriso speranzoso scomparve dal volto di Iris. Niente draghi, allora. Peccato, sarebbe stata una bella storia... le erano sempre piaciuti, i draghi. Le passò per la mente l'idea che forse era davvero il caso di dire la verità... ma così sarebbe sicuramente finita in punizione. Pessima idea. "E' che..." iniziò, prendendo tempo... non era facile trovare una scusa credibile, sapendo che poi Tuna sarebbe andata a spifferare tutto. No. Non era solo difficile, era impossibile; a volte aveva la sensazione che suo padre potesse leggerle nel pensiero. Sospirò, abbassando lo sguardo sui propri pantaloni, sporchi di terra: "ti chiedo scusa per aver messo in pericolo Tuna... e le guardie... e per averti disturbato..." si fermò un attimo, meditando se avesse fatto qualcos'altro di sbagliato, poi aggiunse velocemente "... per essermi allontanata dalla villa senza avvisare e... uhm... per tutto il resto. Ma è stata tutta colpa di quella lucertola! Se non impazziva all'improvviso non si faceva male nessuno! E comunque sono arrivata a casa in tempo, non puoi tenerne conto, per questa volta?"chiese, speranzosa. E doveva anche trovare un modo per tornare alla locanda dei genitori di Wei a restituire quello stupido animale... avrebbe preferito vederlo morto con tutti i problemi che le stava causando! Lo stomaco della bimba brontolò e lei incrociò le braccia, cercando di zittirlo.
 
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SSD_Executor-Fener
view post Posted on 16/6/2011, 23:30     +1   -1




[2660 Riku (#C30000): (15r50)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]

Anno -10 Mese 7 Giorno 8 Post 4 Sera

A quanto pare Iris non aveva centrato il fulcro della questione, non poteva richiedere tanto da una bambina. Iris era una personalità di spicco nella Nazione del Fuoco, quanlunque bandito abbastanza intraprendente avrebbe potuto in quella sua gita fuori porta rapirla e richiedere un riscatto. Riku avrebbe poi dovuto risolvere la questione con le poche forze che aveva perchè allertare il Signore del Fuoco era un suicidio, suo padre gliel' avrebbe fatta pagare per questo grave errore di valuazione. Riku si alzò e si diresse pensieroso ai piedi del letto voltando le spalle alla principessina. Iris, hai corso un grosso pericolo andandotene a spasso per l' isola... di fermò, il tono non era arrabbiato sei una persona molto importante per la Nazione del Fuoco. si voltò In questo lasso di tempo in cui eri scortata da una sola guardia dei banditi avrebbero potuto rapirti e ricattare la famiglia reale per del denaro. si voltò tornando a sedere vicino ad Iris E chi lo sa se saresti tornata viva tra noi concluse il principe fissando sua figlia con sguardo serio.

Riku notò il brontolio dello stomaco della figlia e gli venne in mente che, forse, non aveva ancora mangiato. Vieni disse riprendendola in braccio sarà meglio che mandì giù qualcosa prima di andare a letto. disse aprendo la porta ed incamminandosi verso la sala da pranzo, se Iris sperava che la ramanzina fosse finita qui si sbagliava di grosso. Di sicuro tuo nonno verrà informato di quest' accaduto e se ti chiedono qualcosa dì che ti ho punita dicendoti di passare per due settimane il pomeriggio rinchiusa nella tua stanza. disse sorridendo. Sperava che questo fosse sufficiente per convincere il Signore del Fuoco che aveva tutto sotto controllo Per essere sicuri è meglio che, d' ora in avanti, ti faccia scortare da almeno sei guardie reali. Così il nonno può dormire tranquillo. proprio quando concluse la frase arrivarono nella spaziosa sala da pranzo della tenuta. Siedi qui disse lasciandola sul posto del capotavola dove di solito sedeva il Signore del Fuoco, quand' era presente, o il principe eredetirario o il più alto dignitario della famiglia reale se nessun' altro era presente. Era il posto più comodo della stanza. Riku lasciata Iris si diresse in cucina ed ordinò ai cuochi di fare immediatamente qualcosa da mangiare per la principessina, un po' di tutto. Abbastanza da saziarla.

Edited by SSD_Executor-Fener - 1/7/2011, 19:44
 
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view post Posted on 20/6/2011, 20:46     +1   -1
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ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 13, sera

[(#FF007F) EXP 143.020 (30r100x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Il principe si alzò dal letto, allontanandosi di qualche passo; camminò in silenzio, fissando la parete dritta davanti a sé finché raggiunse la sponda in fondo; lì si fermò. Rimase immobile, prendendo tempo, forse meditando sul discorso da fare; Iris rialzò timidamente lo sguardo su di lui: era arrabbiato? Si stava preparando a lanciarle una palla di fuoco? Papà non si allenava mai con lei, ma era abbastanza sicura che non sarebbe riuscita a dimostrarsi alla sua altezza. Suo padre sembrava ancora più minaccioso ora che non poteva vederlo in volto. Era ancora arrabbiato, se lo sentiva nello stomaco; un gorgoglio confermò la teoria. L'avrebbe fatta arrestare, come minimo. Già sentiva quell'odore di muffa e corpi in decomposizione, come quella volta che il nonno l'aveva portata in visita alla torre prigione. Deglutì: l'immagine di un uomo scheletrico dalla barba incolta si era impressa indelebile nella sua mente; la bimba aprì la bocca per parlare, per chiedere pietà, ma l'uomo la anticipò: "hai corso un grosso pericolo andandotene a spasso per l' isola..." disse in tono molto più tranquillo di come si sarebbe aspettata, le spiegò che così facendo si era esposta al rischio di venire rapita... o peggio. Iris inarcò sospettosa un sopracciglio e inclinò la testa da un lato, con aria poco convinta "ma c'era Tuna" protestò con ingenua consapevolezza. Era chiaro che suo padre non aveva considerato quella possibilità: "lei li teneva occupati e io scappavo" azzardò.

Il futuro Signore del Fuoco non parve molto felice di quella risposta. Forse era preoccupato per Tuna: "magari gli davo metà della mia paghetta, così la lasciavano in pace" propose Iris, sentendosi infinitamente generosa; mezza paghetta era davvero tanto, forse avrebbe addirittura dovuto rinunciare a comprarsi qualche giocattolo nuovo... sì. Forse mezza paghetta era davvero troppo, ma era sempre meglio che finire in prigione... e di sicuro avrebbe funzionato. La giovane principessina aveva scoperto da tempo come bastassero poche monete per attirarsi i favori della gente ed era ragionevolmente sicura che con i banditi non sarebbe stato diverso.

Lo stomaco della bimba si lamentò di nuovo e questa volta Riku sembrò accorgersene, nonostante tutti gli sforzi di Iris per farlo stare zitto. "Vieni" le ordinò il principe con un mezzo sorriso e solo allora Iris cominciò ad intuire che forse se l'era cavata. Niente carcere, niente puzza e mostri che strisciano nel buio. Iris si lasciò prendere in braccio, avvinghiandosi al collo di suo padre. "Di sicuro tuo nonno verrà informato di quest'accaduto" disse e lì tutte le speranze di Iris crollarono come un castello di carte. Voleva bene al nonno, anche se non sempre, ma c'era qualcosa nel Signore del Fuoco che la faceva rabbrividire ogni volta che lui le passava vicino. Forse era il modo in cui si nascondeva dietro tutte quelle fiamme, il modo inumano in cui sembrava fluttuare più che camminare tra i saloni del palazzo... o il suo sguardo: i suoi occhi dorati erano freddi, indagavano incessantemente su ogni sua mossa ed erano in grado di cogliere la minima macchia sulla tunica, il minimo capello in disordine, e... "Il nonno, no! Ti prego! Ti prometto che non esco più dalla villa! Giuro! Mangio tutte le verdure, ma non dirlo al nonno!" piagnucolò e strinse la tunica di suo padre, decisa a non lasciarlo. Il nonno l'avrebbe fatta rinchiudere in carcere per tutta la notte come minimo, gliel'aveva assicurato con il suo vocione tonante quella volta che l'aveva incaricata di chiamare uno dei suoi dignitari e lei se ne era dimenticata a metà strada. Non aveva alcun dubbio che se il Signore del Fuoco fosse venuto a conoscenza dell'accaduto avrebbe provveduto personalmente a chiuderla in una di quelle gabbie.

"Per essere sicuri è meglio che, d'ora in avanti, ti faccia scortare da almeno sei guardie reali" decise Riku, infilando la porta della sala da pranzo. Raggiunse il tavolo e lì la depose a terra, invitandola a sedersi a quello che di solito era il suo posto. Iris fu costretta a lasciare la presa sulla tunica di suo padre e subito l'uomo si allontanò in direzione della cucina; non aveva più fame: troppo concentrata a notare che lui non le aveva risposto. "Papà!" lo richiamò preoccupata, mentre con le mani si aggrappava al tavolo per sporgersi fino a intravedere la porta dalla quale solitamente comparivano i camerieri "però non lo dire al nonno!" gli gridò dietro, in lacrime.
 
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SSD_Executor-Fener
view post Posted on 3/7/2011, 21:26     +1   -1




[2570 Riku (#C30000): (25r80)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]

Anno -10 Mese 7 Giorno 8 Post 3 Sera

Riku aveva ordinato ai servitori in cucina delle pietanze, fortunatamente i cibi preparati per la principessina per la cena erano stati tenuti in caldo, e quindi decise di prendere quelli. Era una delle piccole punizioni a cui avrebbe dovuto sottostare Iris, Riku non aveva intenzione di far smuovere l' intera cucina per una bambina che per giunta aveva combinato un casino dopo l' altro. Prima la fuga dalla villa e poi il ritorno movimentato. Meno male che aveva convinto, appena appresa la fuga di Iris, il capitano delle guardie ad avvertire il Signore del Fuoco dell' accaduto. Per il momento solo coloro che erano all' interno della villa erano a conoscenza della gita turistica fuori programma della principessina. E doveva rimanere così. Riku era stufo di dover prendere parole dal padre per tutte le cavolate di Iris, della servitù e di tutti coloro che aveva intorno.

Date le palesi condizioni ottime di Iris, dopo la scenata in giardino, era meglio tenere alla larga la servitù. Prese il vassoio del cibo ed ordinò, in malomodo, ai servi di non disturbarli. Doveva parlare ad Iris da solo, senza interruzioni da parte di qualunque idiota che pensava di fare il bene della principessina. Entrò nella sala ed a passo spedito arrivò da Iris. Poggiò il vassoio e trasferì le pietanze al tavolo, proprio davanti alla figlia. Poi si sidette nel posto più vicino. Anche se non era a capo-tavola poco gli importava in quella situazione. Doveva parlare con Iris e doveva assicurarsi che lei lo stesse ascoltando.
Ho contrattato col capitano delle guardie, iniziò passandogli un fazzoletto estratto da una piccola tasca dentro la larga manica sinistra il nonno non sarà avvisato. concluse mettendosi comodo sul cuscino, abbastanza compostamente Nonostante questo, affiderò al capitano delle guardia la diretta supervisione sulla tua scorta e sulle tue attività al di fuori della tenuta. accorgendosi che forse il linguaggio stava diventando un po' troppo colto per una bambina
Praticamente sarà lui a scortarti fuori di qui. disse alla fine del discorso.

Ora era meglio informarsi sulla provenienza di quella bestia che avrebbe potuto far seriamente danni ad Iris ed alla tenuta. Se non uccidere la principessina. Iris, le lucertole disse guardandola negli occhi dove le avete prese? sicuramente nei dintorni. Quello che preoccupava il principe non era trovare il proprietario, c' erano moltissimi modi ma saperlo direttamente da Iris avrebbe semplificato le cose, ma quello che sarebbe successo dopo... era quello l' importante. Chi era così idiota da dare degli animali del genere in mano ad una bambina? Perchè era lei a condurlo quell' animale. Appena avrebbe saputo la locazione, sarebbe andato a fare una visitina, insieme ad Iris ed alla guardia reale, a questi "allevatori". Una lavata di capo, ci stava. Per il momento era meglio così, avrebbe riflettuto più tardi su un ulteriore punizione, poteva far confiscare gli animali. Una dura punizione dato che costano parecchio. C' avrebbe pensato più tardi.

Edited by SSD_Executor-Fener - 4/7/2011, 22:34
 
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view post Posted on 4/7/2011, 21:52     +1   -1
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ANNO -10, MESE 7, GIORNO 8, POST 2, sera

[(#FF007F) EXP 143.280 (25r80x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 4600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosa pallido fermata in vita da una fascia bianca, pantaloni rosa e scarpe basse in pelle morbida, capelli raccolti in due codini][EV: 300, ABILITA': // ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris si appollaiò sul cuscino, nascose la testa tra le ginocchia e scoppiò in un pianto disperato: non sapeva che fare... se papà avesse riferito al nonno di quella storia... era certa che questa volta non sarebbe bastato un sorriso per cavarsela. Riku tornò e dispose i piatti sul tavolo, ma Iris non ci fece caso "...il nonno non sarà avvisato" spiegò pazientemente il principe. Solo allora Iris riuscì a calmarsi un poco. Lentamente smise di piangere e raddrizzò la testa, tirando su col naso; suo padre le porse un fazzoletto e lei lo prese, si asciugò gli occhi con una passata, il naso con una seconda e poi lo restituì a Riku.

"Nonostante questo, affiderò al capitano delle guardia la diretta supervisione sulla tua scorta" disse il principe. Ora il suo tono era serio, difficile capire se fosse arrabbiato... Iris lo fissò in silenzio, senza osare aprire bocca, ma allo stesso tempo senza capire in che modo la supervisione della scorta la riguardasse... e Riku parve intuire quello che le passava per la testa "Praticamente sarà lui a scortarti fuori di qui" precisò. Iris sussultò, sgranando gli occhi terrorizzata: aveva visto il capitano delle guardie di suo padre... lo aveva visto combattere. Era un omaccione grande come il suo armadio e Iris di vestiti ne aveva un bel po', perfino il pavimento di pietra del Palazzo Reale sembrava tremare ad ogni suo passo e quando apriva bocca non uscivano parole, ma inquietanti ruggiti: non l'avrebbe portata a fare acquisti al mercato, non avrebbe giocato con lei... e anche se quel mostro fosse stato disposto a farlo, lei di sicuro non era intenzionata a coinvolgerlo nei suoi giochi... avrebbe rotto sutte le sue bambole con quelle mani callose: "No! No! No! Io voglio solo Tuna!" piagnucolò la bimba con fare deciso.

Sul tavolo le portate sembravano ormai fredde e Iris lanciò un'occhiata in direzione dei vassoi. Lo stomaco della bambina brontolò di nuovo, ma lei incrociò le braccia e resistette. Conosceva il protocollo a memoria, sapeva che spettava alla persona con il titolo più elevato dare inizio alla cena e non intendeva certo mancare di rispetto a suo padre proprio in quel momento: sapeva che era solo questione di fortuna se suo padre aveva deciso di tacere con il nonno, per ringraziarlo non gli avrebbe mai più disobbedito! Sarebbe stata la migliore figlia che si potesse desiderare... si ripromise che avrebbe fatto qualsiasi cosa, pur di compiacerlo... anche se quel proposito non sarebbe durato a lungo con l'umore volubile della principessina.

"Iris, le lucertole dove le avete prese?" chiese l'uomo, squadrandola con sguardo severo. Iris deglutì. Avrebbe dovuto raccontargli che era stata in una locanda, avrebbe dovuto dirgli che era stata in casa di gente di rango inferiore, avrebbe dovuto raccontargli di Weiwei... o avrebbe potuto mentire. Poi si ricordò di Tuna: suo padre sarebbe andato a chiederlo a lei e lei l'avrebbe sicuramente tradita. La principessina esitò un istante, sentendo su di sé il peso dello sguardo del principe "me l'ha data Weiwei" tagliò corto, affrettandosi ad abbassare gli occhi sui piatti disposti di fronte a lei.
 
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view post Posted on 6/7/2011, 00:30     +1   -1




[2750 Riku (#C30000): (25r80)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]

Anno -10 Mese 7 Giorno 8 Post 6 Sera

Iris prese il fazzoletto e lo appoggiò sul cuscino vicino a lui. Visto come le cose stavano procedendo, Iris ne avrà bisogno ancora. Sempre che Riku non riesca a farla calmare prima. Doveva anche fargli capire che il capitano delle guardie era una scelta obbligata. Non poteva permettere nuovamente che la principessina, sua figlia, andasse in giro per l' isola scortata da una sola guardia. Il capitano era stato chiaro, seppur Riku era il principe non poteva opporsi alla logica, doveva scortare la principessina d' ovunque. Iris ascoltami disse squadrando la bambina, s' interruppe un attimo notando che non aveva toccato il cibo Mangia pure. disse dolcemente alla figlia, aveva portato quel cibo si o no? Poteva anche mangiare allora. Ricominciò il suo discorso poco dopo Iris ascoltami, ricominciò sentendosi così petulante e ripetitivo, sbuffò il capitano delle guardie ha imposto delle condizioni per evitare che accada nuovamente. disse aiutandosi con degli oggetti per spiegare alla bambina il discorso, sapeva che non era stupida però era meglio essere il più convincente possibile Sò che tu non scapperai nuovamentedisse lanciando uno sguardo ad Iris però per evitare alcune spiacevoli pieghe, è meglio normalizzare la tua scorta. Per il momento sono stato sotto lo standard imposto dal Signore del Fuoco. concluse il suo discorso risposizionandosi compostamente sul morbido cuscino Farò in modo che Tuna venga inserita nella tua nuova scorta, così ci sarà qualcuno che oltra a proteggerti si prenderà cura di te. Il capitano non un tipo molto amichevole. aggiunse ripensando ai tempi in cui faceva da balia a lui, andrà bene per un maschio ma per una femmina no, "troppo poco delicato" come diceva la madre di Iris appena combinava qualcosa che non gli andava a genio.

WeiWei? Un bambino che Iris avrà sicuramente conosciuto fuori dalle mura di questo palazzo. Sarebbe dovuto andare a fargli visita alla famiglia, una lavata di capo era d' obbligo. Come hanno potuto consegnare una lucertola-drago instabile ad una bambina, per giunta nobile, per giunta principessina della Nazione del Fuoco?! Suo padre avrebbe fatto qualcosa di terribile se quei tizi avessero dato la lucertola a Riku. La punizione più sensata sarebbe confiscare le lucertole maladdestrate e donarle alla guarnigione locale oppure prenderle come mezzi da trasporto veloci alla tenuta. Peccato che non avevano lo spazio per altri animali, la guarnigione ne avrebbe fatto buon uso. Sempre meglio dell' instabilità comportamentale provocata dalla poca attenzione data loro o dall' incapacità degli addestratori. Aveva deciso.
 
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156 replies since 3/4/2011, 20:27   1338 views
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