La Nazione del Fuoco - GdR

Una vecchia conoscenza...

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@Les
view post Posted on 14/8/2011, 15:56 by: @Les     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 7 (ago), primo pomeriggio

[(#FF007F) EXP 150.390 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris fece strada in direzione del corridoio, senza scambiare una parola con nessuno. Quello era uno dei vantaggi di essere Signore del Fuoco: quando non si aveva voglia di fare qualcosa in pochi osavano suggerire diversamente, e di quei pochi nessuno poteva obbligarla a fare alcunché. Sì, non avrebbe rinunciato a quella libertà per nulla al mondo, nonostante i continui sacrifici che comportava. Camminava veloce, decisa a risolvere quel problema il più presto possibile per potersi dedicare ad altro, un altro che non comprendeva suo padre.

Lo sguardo di Kuro era sereno, nonostante la situazione fosse assai delicata. Già il fatto che Iris non si fosse infuriata come al suo solito gli lasciava uno spiraglio di ottimismo: era certo che non avrebbe ceduto del tutto dalla sua posizione, ma lei per prima sembrava incerta sul da farsi e forse sarebbe riuscito a indirizzarla verso una soluzione proficua per la nazione e le persone coinvolte.

Huizhong, dal canto suo, si limitava a fissare dritto di fronte a sé, senza tradire alcuna emozione. Dentro, però, ribolliva di rabbia e di paura: aveva fatto tanto per guadagnarsi quella posizione, per far salire Iris sul trono e ora vedeva quella ragazzina, poco più che una mocciosa, prendere il suo posto senza poter fare niente per evitarlo. Si costrinse a rimanere lucido, era inutile lasciarsi controllare a quel modo dai propri sentimenti. Iris non sembrava intenzionata a disfarsi di lui o non avrebbe richiesto la sua presenza nella discussione con il governatore. C'era ancora tempo... e quando quel momento sarebbe arrivato sarebbe stato pronto: era questo che lo rendeva il migliore, non si faceva mai trovare impreparato. Svoltarono per un paio di saloni, poi Huizhong si allontanò dal gruppo; la sala era al piano superiore e non avrebbe certamente potuto servirsi dele scale.

Iris proseguì senza fermarsi, arrampicandosi agilmente lungo l'ampia scalinata, subito imitata dal governatore che tuttavia salì senza fretta, prendendosi il tempo necessario. Arrivata in cima Iris si rese conto di aver parso qualcuno per strada e si fermò ad osservare il governatore, infastidita. Non si era mai resa conto di quanto fosse invecchiato durante quegli anni... non riusciva a credere che potesse fare tanta fatica a muoversi... e che nonostante tutto continuasse a inseguirla per il palazzo, occupandosi di problemi che, in fondo, non lo riguardavano. Forse era arrivato per lui il momento di ritirarsi. Gli avrebbe concesso una discreta pensione, una villa, qualche terreno... gliene avrebbe parlato quanto prima. E doveva ricordarsi di nominare un nuovo governatore per ShuJing. Kuro notò il suo sguardo e sorrise: "non ricordavo che questa scalinata fosse tanto ripida" scherzò. Iris ricambiò con un'occhiata sarcastica "o forse è colpa della zavorra che stai mettendo su" lo prese in giro, battendosi una mano sulla pancia. "Il tuo cuoco fa delle costolette di cinghiontone a cui non si può dire di no" rispose lui, raggiungendola.

"E tutte quelle storie sulla dieta equilibrata?" chiese il Signore del Fuoco, proseguendo lungo il corridoio, per poi infilarsi in una stanza alla sua destra. Due servitori si affrettarono ad aprire la porta per lei e Iris entrò, andando a sistemarsi su uno dei cuscini e invitando Kuro a fare altrettanto. "Anche i maestri devono concedersi qualche piccolo sfizio di tanto in tanto. Vale anche per te, ho saputo dell'incidente di due giorni fa, dovresti riposare. Tuo padre sarebbe felice di aiutarti se glielo concedessi..." azzardò il governatore. Iris lo interruppe: "ne sono certa. Il trono è l'unica cosa che gli interessa, ma non ho intenzione di dargli la possibilità di esiliami di nuovo!"
"gli ho parlato, è dispiaciuto..."
"...per se stesso! Ha detto che non sono pronta a governare, che devo imparare da lui, dopo quello che ha fatto! Non so dove trovi il coraggio..." disse scuotendo la testa con fare disgustato. In quel momento la porta si aprì di nuovo e Huizhong entrò nella stanza. L'espressione di Iris era inequivocabile: "chiedo scusa: ho interrotto qualcosa?" chiese il generale. Il Signore del Fuoco scosse la testa "no. Veniamo alle questioni importanti: come ben sapete il nostro attacco ai pirati è miseramente fallito. Solada aveva proposto di scortare le nostre navi per la 'modica' cifra di 25.000 monete al mese da versare nelle casse del Regno. Secondo Riku la proposta è inaccettabile" disse con un sospiro "sono stata io a mettere Solada sul trono, in questi mesi ha gestito bene il suo regno, ma credo che stia cominciando a dimenticare a chi deve la sua fortuna. Sto riorganizzando l'esercito, intendo mandare altri due plotoni al sud, sotto il comando di Ozun. Quello che mi preoccupa è cosa accadrà dopo" concluse la ragazza.

"Guerra, mia Signora" rispose semplicemente Huizhong. "Ma siamo in netto vantaggio. Se conquistiamo il tempio dell'Aria del Sud, possiamo usarlo per controllare tutta l'area circostante e muovere attacchi alle coste del Regno della Terra. Preso il tempio del Nord avremo il controllo del Polo e potremo circondare Ba Sing Se. Sono certo che Solada si ricorderà a chi deve la sua lealtà. I nomadi sono decimati, disorganizzati, potremmo riuscire a prendere i templi senza nemmeno combattere" suggerì. "L'Anziano Elrohir ha fiducia nel vostro giudizio, Altezza. L'avete tradito decimando il suo popolo: è stato un errore, non commettiamone un altro. Possiamo chiedere l'appoggio della Tribù della Palude, farli infiltrare tra i pirati e arrestarli senza violare il trattato"
"ma quanto ci vorrà? Il popolo ha fame, non possiamo permetterci di mantenere l'esercito... finiranno per rivoltarsi contro di noi!"
"possiamo rendere le città autosufficienti, riconvertire le industrie, il tesoro reale sarà sufficiente per superare l'emergenza, appena i commerci riprenderanno potrete reintegrarlo!"
"il tesoro reale ai contadini? Lei è pazzo! Dovreste vendere le ville, i terreni e probabilmente non basterà nemmeno per cinque o sei mesi! Se non funzionasse vi ritroverete senza un soldo per mantenere l'esercito e con il popolo in rivolta. E' un suicidio, tanto vale diventare vassalli della Regina della Terra!"
Iris rimase in silenzio, osservando con fare meditabondo prima uno poi l'altro, in attesa che quel dibattito giungesse al termine. L'idea di regalare il suo denaro non le piaceva affatto: era l'unica cosa rimasta a distinguerla dal resto della massa, non aveva la minima intenzione di darla via... come non le piaceva affatto l'idea di un'altra guerra: era finita in mezzo alla prima e non era stato affatto come se l'era immaginato. Aveva continuato dritta per la sua strada sapendo di dover vendicare suo padre... ma ora che era vivo e tutto si era rivelato solo un inutile spreco di vite non poteva fare a meno di chiedersi se ricominciare da capo aveva un senso.
 
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