La Nazione del Fuoco - GdR

Nuove direttive

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Silian
view post Posted on 17/4/2012, 20:47     +1   -1




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[ 33.470 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)][DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto [ABBIGLIAMENTO: uniforme completa Guardie Reali][ EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco(off)/stiletti (7)]


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 9, POST 7 (Apr),

Aprì gli occhi con lentezza, sembravano quasi incollati per quanto le pesavano le palpebre. Per qualche secondo l’unica cosa di riuscì a concepire l’esistenza fu il color giallo chiaro del soffitto, pur non ricordandosene il nome. Poi venne un respiro più profondo ed il resto della stanza. Elanor si stropicciò gli occhi stancamente e posò lo sguardo sul mobilio dell’infermeria: un tavolino basso accanto alla branda con una lucerna spenta, un bicchiere d’acqua ed un piccolo involto con sopra un foglietto di carta ripiegato; in un angolo un bacile con asciugamano posto su un semplice tripode di metallo ed uno sgabello con sopra l’uniforme lavata e piegata accuratamente, l’elmo ed ai piedi del mobile gli stivali. Il tutto era circondato da un separé a soffietto di stoffa color ocra, ricamata con motivi a forma di fiamma marrone scuro. Lei era distesa nella branda, con un lenzuolo leggero tirato fino alle clavicole; le avevano infilato una camicia da notte di cotone, aveva gli avambracci fasciati dove erano ancora tracce delle ustioni provocate dal combattimento di qualche giorno prima e dall’esplosione.

Attese qualche minuto prima di decidersi a mettersi seduta: si sarebbe aspettata di essere sul punto di cadere a pezzi, ma non era così. Provò a mettersi in piedi: quello fu un po’ meno agevole a causa dei lunghi giorni di immobilità forzata, ma decise di far risvegliare gli arti anchilosati con una passeggiatina a piedi nudi nella stanza, sempre aggrappata al letto. Il medico le scoccò un’occhiata di rimprovero entrando all’improvviso nell’infermeria: tutti uguali, questi soldati fanatici…prima Iris che si sente male perché non mangia, poi il suo amichetto che si fa saltare in aria e poi va a spasso come se niente fosse…ci mancava solo l’allegro ostaggio che balla la danza del Camelefante appena rilasciato. Non disse nulla comunque…sapeva che non sarebbe servito a niente. “Se pazienta qualche minuto le faccio portare la colazione, non serve che le dica che ha bisogno di energia per ristabilirsi…” brontola con tono piatto “…e credo sia inutile che le consigli di non tornare in servizio almeno per qualche giorno, vero?” chiese in modo sottile, cercando di suggerirle un comportamento a suo avviso meno sconsiderato. “Vedremo, dottore…veramente mi sento bene, non vedo il motivo di stare chiusa qui se non serve” rispose lei, tornando seduta. Poco dopo ecco arrivare la colazione, decisamente abbondante per lo standard. Non sparì tutta nello stomaco della guardia però, era come se si fosse ristretto. Il medico continuava a ronzarle intorno e con la scusa di trafficare con le sue scartoffie controllava con sguardo furtivo se la sua paziente si stesse comportando in modo normale.

“C’è un’altra cosa…il Signore del Fuoco la attende” brontolò, dopo averla visitata da capo a piedi. Elanor ebbe un guizzo: non la vedeva da quando c’era stato l’attentato. “Dove?” gli chiese, già in piedi e con l’uniforme già mezza addosso (rischiando di finire per terra per la scarsa stabilità). Il medico sospirò rassegnato. “Alle stanze degli ospiti, la prima a sinistra”, ed in risposta all’occhiata interrogativa di Elanor continuò “Uno dei tuoi uomini è stato colpito, è messo male: polmone perforato. Non si sveglia da quando è stato colpito. Si, quello con cui sta insieme da qualche mese” borbottò, di nuovo anticipando la sua domanda. Elanor fece una smorfia: non sarebbe dovuto succedere, non ad uno dei suoi. Anche se Shibao ed il suo amichetto gli erano sempre stati antipatici non avrebbe mai augurato loro di fare quella fine. Meglio mettersi in marcia…non era sicura di prendere servizio immediatamente, ma voleva comunque farsi vedere in uniforme per dimostrare di non essersi rammollita nel frattempo. Durante il tragitto dovette fermarsi ogni tanto a riposare le gambe, ancora non funzionavano a dovere, ma quando arrivò alla porta si raddrizzò in tutta la sua altezza e si sistemò la divisa. Farsi vedere con aria disfatta non avrebbe aiutato nessuno…bussò e spinse la porta con circospezione, salutando subito con l’inchino tradizionale gli occupanti della stanza.
 
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view post Posted on 18/4/2012, 15:57     +1   -1
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ANNO 2, MESE 8, GIORNO 9, POST 25 (apr), mattina

[(#FF007F) EXP 168.220 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4550 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica lunga e leggera, rosso acceso, fascia dorata in vita, capelli raccolti in un'acconciatura elaborata, corona][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (on), ARMI: pugnale (off)]



Un rumore di passi, seguito da un paio di colpi sulla porta riscossero Iris dai suoi pensieri. La ragazza alzò lo sguardo, prima sul corpo inerte di Shibao, poi verso la porta: "avanti" disse con voce stanca. Osservò la porta aprirsi lentamente e poi il capo delle sue guardie fare capolino: le avevano detto che era stata ritrovata in pessime condizioni il giorno precedente... ma ora sembrava abbastanza in forma, tutto sommato. Aspettò che la ragazza si inchinasse, poi le fece cenno di avvicinarsi. "Come stai?" si premurò, tirandosi in piedi. Si accorse di avere le gambe stanche: quanto era rimasta immobile in quella posizione? Difficile a dirsi. Si sentiva intontita, ma probabilmente era dovuto agli effluvi dei medicamenti che il dottore aveva applicato a Bao.

Iris si stropicciò gli occhi, cercando di acquistare un po' di lucidità: "Aspetto un rapporto su quello che è successo negli ultimi giorni, ti prometto che farò quanto necessario perché chi ha fatto tutto questo paghi, come è giusto". Le promise con fare deciso "... ma non ti ho fatta venire qui per questo" disse, mentre raggiungeva la stanza adiacente, arredata a sala da giorno. Si sedette su una poltrona, posta accanto a un tavolino basso in legno pregiato e indicò al soldato di fare altrettanto. Qui c'era più luce che nella stanza in cui era ricoverato Shibao e Iris fu costretta a strizzare gli occhi, non più abituata al sole che filtrava dalle finestre.

"Durante la tua assenza ho nominato Len Shu a capo della mia guardia personale. Ho avuto molto tempo per pensarci, in questi giorni... per il momento rimarrà dove si trova. Presto scioglierò il corpo dei dominatori del fuoco imperiali, era una guardia inefficiente per un Signore del Fuoco ed è il simbolo di un tempo che ormai non c'è più. Dobbiamo guardare in avanti, adesso che ho più potere di quanto i miei antenati abbiano mai osato sognare... voglio creare una nuova guardia, formata unicamente da donne, le migliori guerriere delle quattro nazioni, senza distinzioni di classe, nessuna dominatrice: dovranno essere le maggiori esperte nell'uso della loro arma e si insegneranno reciprocamente la loro arte. Poi prenderanno delle allieve e le addestreranno al solo scopo di proteggere me. Tributerò loro grandi onori e saranno rispettate da tutti... saranno le mie Pupille" concluse, infervorandosi alle sue stesse parole. Prese un lungo respiro, poi si rivolse nuovamente a Elanor "mi serve di nuovo il tuo aiuto".
 
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Silian
view post Posted on 19/4/2012, 14:23     +1   -1




(IMG: https://i1089.photobucket.com/albums/i360/e.../Shuurai1.png)[ 33.470 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)][DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto (http://avatar-laleggendadiaang.forumcommun...net/?t=44143396) [ABBIGLIAMENTO: uniforme completa Guardie Reali][ EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco(off)/stiletti (7)]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 9, POST 7 (Apr), mattina

L'aria era greve degli odori mischiati di svariati tipi di medicine, che erano state verosimilmente propinate al grave ferito. La luce era poca, ma vide lo stesso Iris seduta su una grossa poltrona, affianco al letto dove giaceva il corpo inerte di Shibao. Sembrava che dormisse, solo il pallore innaturale suggeriva che ci fosse qualcosa di sbagliato in quel suo pesante torpore. Nonostante non fosse legata da amicizia a quel ragazzo Elanor si sentì prendere da una profonda pena per quanto gli era toccato. Si sarebbe avvicinata di più ma il Signore del Fuoco si era già alzato e le era venuto vicino: anche lei aveva qualcosa di pallido ed evanescente, come se si fosse in qualche modo consumata nell'attesa al capezzale del ragazzo; non riusciva ad immaginare cosa potesse significare avere il proprio fidanzato ridotto in quello stato. "Non c'è male, grazie...in fin dei conti mi è andata decisamente bene" le rispose; era gentile da parte sua preoccuparsi di chiederglielo e le sorr!
ise. Eh già, poteva finire uccisa o peggio, quasi morta e priva di conoscenza come il ragazzo accanto a loro.

La seguì nella stanza attigua, chiedendosi un po' incuriosita di cosa mai volesse parlarle se non riguardava l'attentato. "Vi farò avere un resoconto dettagliato quanto prima..." le assicurò sistemandosi sulla seconda poltrona. Alla luce del sole i segni che il recente dolore aveva lasciato sul suo viso erano ancora più evidenti.

Le prime sue frasi lasciarono l'ormai ex-Capitano completamente spiazzato. Possibile che l'essersi fatta catturare da una banda di criminali potesse davvero costarle così tanto in termini di lavoro? Era pronta a rimettersi in servizio anche subito, se fosse stato necessario per riabilitarsi agli occhi di Iris...ma non fece in tempo ad aprire bocca perché ciò che seguì era ancora più inaspettato. Ascoltò stupefatta la spiegazione del suo nuovo progetto, tenendo a stento ferme le dita che sembravano voler giocherellare con qualsiasi cosa capitasse loro a tiro. "Questa è una vera rivoluzione..." commentò sorpresa "Ad ogni modo ditemi come posso esservi di aiuto: sono a vostra completa disposizione". Più ci pensava più le venivano in mente nuove domande, tra le quali che fine avrebbero fatto i suoi ragazzi: non avrebbe lasciato che venissero rispediti in quella topaia della caserma, ma avrebbe parlato a tempo debito.

Edited by @Les - 20/4/2012, 16:30
 
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view post Posted on 19/4/2012, 20:39     +1   -1
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ANNO 2, MESE 8, GIORNO 9, POST 28 (apr), mattina

[(#FF007F) EXP 168.380 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4550 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica lunga e leggera, rosso acceso, fascia dorata in vita, capelli raccolti in un'acconciatura elaborata, corona][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (on), ARMI: pugnale (off)]



"Questa è una vera rivoluzione..." disse Elanor, guadagnandosi un largo sorrido da parte di Iris. Già. Lo sapeva... e ne era orgogliosa. "Solo una delle tante" tagliò corto, liquidando rapidamente la questione. "Sai, Elanor... mi sono resa conto di essere la dominatrice più potente al mondo... nessuno potrebbe proteggermi meglio di quanto non sappia fare da sola. Non mi serve a niente una scorta che non sia alla mia altezza. Da questo punto di vista voi non dominatori siete più flessibili... e se il mio Impero deve essere solido e duraturo devo imparare a pensare più in grande di chi mi ha preceduta" disse, riscoprendo la determinazione che in quegli ultimi giorni sembrava averla ormai abbandonata.

"Il tuo compito sarà arduo, ma so anche che se c'è una persona in grado di riuscirci sei tu: mi hai già aiutata l'anno scorso, quando ormai avevo perso quasi ogni speranza di rivedere..." si interruppe, per accendere tra le dita una delle sue palle di fuoco. Lasciò che le fiamme si estinguessero, poi proseguì "... e sei sopravvissuta nelle mani dei vigliacchi che mi hanno aggredita. Sono certa che riuscirai a portare a termine anche quest'impresa: viaggerai in lungo e in largo per il mio Impero, sotto copertura. Dovrai individuare le più grandi maestre in ogni arte, apprendere i loro segreti e solo allora potrai fare ritorno. Insieme istituiremo il più formidabile gruppo di guerriere che questo mondo abbia mai visto. Nel corso del tuo viaggio voglio che trovi delle donne di indiscutibile lealtà, le porterai a me e le addestreremo perché possano piano, piano sostituire la mia scorta" decise. Rimase in silenzio per un attimo, persa nei propri pensieri: "ora però pensa a riprenderti, devono essere stati dei giorni difficili. Prenditi tutto il tempo necessario a ristabilirti, sarai tu a dirmi quando ti sentirai pronta a partire" decise. "Puoi andare".
 
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Silian
view post Posted on 20/4/2012, 00:04     +1   -1




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[ 33.770 exp (30r100x2)* Elanor (#3A0057)][DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto [ABBIGLIAMENTO: uniforme completa Guardie Reali][ EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco(off)/stiletti (7)]



ANNO 2, MESE 8, GIORNO 9, POST 9 (Apr),

Elanor ricambiò con un sorriso appena accennato quello del suo capo, che sembrava soddisfatto come di rado era mai stato in precedenza. Non dominatori...più flessibili? Valutò in silenzio la portata di quell'affermazione. Aveva passato tanti di quegli anni ad autocommiserarsi per la mancanza di dominio che non si era mai soffermata a pensare a cosa esattamente potesse essere uno svantaggio e cosa no, nelle sue condizioni. Finì per coglierla il sospetto che quell'affermazione fosse...come dire...volutamente positiva, quasi un complimento forzato, come se in qualche modo anche Iris si stesse sforzando di farle un complimento...ma non era nel suo stile: quando quella ragazza aveva un'idea non si faceva mai scrupoli a cantarle chiare, nel bene o nel male, soprattutto con gente di rango inferiore. Più probabile che pensasse davvero quelle cose. Ma era davvero possibile che un non-dominatore potesse essere sullo stesso piano di un essere umano col dominio?

Ma la cosa più sconvolgente doveva arrivare. Alle parole "viaggiare in lungo ed in largo" Elanor dovette seriamente sforzarsi di non interrompere Iris nel suo discorso. Viaggiare? Lontana da casa per tutto quel tempo? Quanto tempo? E dove? Trovarsi nella Capitale e sapere che la propria famiglia si trova a pochi giorni di nave è già qualcosa, ma se solo pensava a quanto assurdamente fosse grande il Regno della Terra! Quasi si sentiva prendere dal panico. Cercare gente sconosciuta in posti sconosciuti, pieni zeppi di gente che avrebbe pagato pur di avere la possibilità di cavare ad Iris tutti e due gli occhi a mani nude...era davvero sicura di chiederle qualcosa di realizzabile? Come avrebbe fatto ad assicurarsi che fossero le persone giuste? A vederlo così era tutto talmente assurdo ed impossibile da realizzare!

Era talmente immersa nei suoi pensieri che si accorse per puro caso che la stava congedando. Alzò la testa di scatto, con più di un'ombra di preoccupazione negli occhi scuri. Di domande a cui avrebbe voluto una risposta, anche solo la possibilità di poterne parlare con lei, ce n'erano troppe perché fosse verosimile porne anche solo una piccola parte. Ma una cosa in particolare non poteva lasciarla al caso. Si alzò dalla poltrona, ancora esitante. "Vorrei chiedervi soltanto una cosa. I miei uomini..." esordì, cercando le parole più adatte nel caos infernale che la stava scuotendo dalla testa ai piedi "non se la passavano bene quando erano alla caserma centrale. Se non chiedo troppo, desidererei che alla conclusione del loro incarico presso di voi non siano mandati di nuovo in quel luogo, sarebbe una condanna a morte per loro. Credo...credo che in questi mesi vi abbiano servita bene, ecco...chiedo scusa se mi sono permessa tanto" concluse sempre meno sicura di quello che stava dicendo, e le rivolse di nuovo l'inchino tradizionale prima di uscire.

Una volta fuori dalla porta dovette appoggiarsi pesantemente ad uno stipite. Non era sicura di farcela, a tornare a piedi fino all'infermeria, non dopo una conversazione del genere...ma di chiamare i servitori e farsi portare a spalla non se ne parlava, era davvero troppo anche per lei. Avrebbe fatto la strada da sola, un poco alla volta...cercando di penare il meno possibile a quanto la stesse aspettando di lì a pochi giorni. Avrebbe potuto chiederle altro, dettagli, informazioni...perché non l'aveva fatto? Avrebbe avuto senso farlo, in ogni caso? "I soldati eseguono gli ordini, Elanor, e tu sei un soldato" ricordò a sé stessa, giusto per avere qualcosa di concreto a cui aggrapparsi per non cadere vittima del suo stesso arrovellarsi. Avrebbe scritto a casa, avrebbero saputo cosa dirle, non ne aveva dubbi...




Edited by Silian - 8/5/2012, 17:30
 
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view post Posted on 20/4/2012, 15:28     +1   -1
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ANNO 2, MESE 8, GIORNO 21, POST 29 (apr) ~ mezzogiorno

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 168.400 (3r20)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4550 mo NdF +
~ abbigliamento: tunica lunga e leggera, rosso acceso, fascia dorata in vita, capelli raccolti in un'acconciatura elaborata, corona
~ ev: 1.550
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ armatura: D1 (on)
~ armi: pugnale (off)


"Avere dei rimorsi, significa non aver dato tutto"



Iris si alzò in piedi, riflettendo sul da farsi. Aveva passato tutta la mattina in quella stanza degli ospiti, senza che Bao desse un solo segno di vita. Forse il medico aveva ragione... forse doveva solo aspettare e quando sarebbe arrivato il momento l'avrebbero mandata a chiamare... ma il pensiero di quello che era successo pochi giorni prima ancora la turbava. Possibile che, dopo tutto quel tempo passato a cercare di dimenticarlo... potesse ancora provare qualcosa per Antk? Sarebbe mai riuscita a dimenticarlo davvero? L'idea che una cosa del genere fosse impossibile le fece provare solo una grande stanchezza. Avrebbe dovvuto conviverci per sempre? Cosa avrebbe detto di lei Shibao, se risvegliandosi non solo non l'avesse trovata al suo fianco, ma...

"Vorrei chiedervi soltanto una cosa. I miei uomini..." aggiunse Elanor, interrompendo i suoi pensieri. Iris le lanciò un'occhiata perplessa, mentre ritornava alla realtà. Annuì perplessa "Sì... sì. Non ho da lamentarmi del loro lavoro, non preoccuparti di questo. Saranno adeguatamente ricompensati per il servizio prestato... ma non ora. C'è tempo... anzi, gradirei che non facessi parola con loro di tutto questo. Li informeremo quando sarà il momento." decise, facendo strada al soldato verso la porta che portava al lungo corridoio. Era stata lì fin troppo per quel giorno, era ora di rimettersi a lavorare... aveva un intero impero da riorganizzare!

Edited by @Les - 20/4/2012, 17:32
 
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