La Nazione del Fuoco - GdR

un gioco pericoloso

« Older   Newer »
  Share  
@Les
view post Posted on 24/3/2013, 11:31 by: @Les     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Imperatrice
Posts:
30,752
wow:
+476
Location:
dalla terra delle Melinda

Status:





ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 16 ~ notte

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 186.470 (30r100x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: Pantaloni di cotone grezzo rosso scuro, maglia aderente rosa, capelli corti e spettinati.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





Iris tormentò con il coltello quello che le avevano spacciato per una focaleone alla brace. Le radici che aveva trovato nella palude avevano un sapore decisamente migliore di quella specie di blocco di pietra che le avevano propinato. Non era nemmeno del tutto sicura che fosse commestibile... e dovette lottare contro se stessa per non alzarsi, andare a controllare cosa stava mangiando Ilah e rovesciarlo sul pavimento, gridando al proprietario del locale i complimenti che meritava. Possibile che nel suo impero ci fosse ancora gente che trattava a quel modo i suoi simili? Avrebbero dovuto arrestarlo per aver tentato di avvelenare chissà quanti ignari avventori. Prese mentalmente nota di far chiudere quel motel non appena avesse rimesso piede a palazzo. Aveva ormai rinunciato al piatto principale per cercare di sfamarsi con il contorno quando scorse Antk passarle davanti, diretto alla scala che portava al piano superiore. Rapida distolse lo sguardo, tornando a concentrarsi sul piatto: l'ultima cosa che voleva era che qualcuno cominciasse a farsi domande su di loro, che capisse e li riconoscesse.

Attese diversi minuti prima di salire a sua volta verso il piano superiore. La sua camera doveva servire per almeno due persone... anche se non le era del tutto chiaro dove intendevano stiparle: la sua vasca da bagno a palazzo era grande almeno due volte quella stanza. Gettò a terra lo zaino, senza troppa cura, e si liberò del mantello e degli abiti che indossava. In quel momento sentiva come non mai la mancanza della sua vasca da bagno, dei suoi oli profumati, delle sue ancelle, pronte a risparmiarle la fatica di doversi lavare... bloccò quel pensiero sul nascere: come poteva indugiare in simili cose quando il suo Sozin era tenuto prigioniero chissà dove? Riempì d'acqua una bacinella e ne scaldò con il dominio il contenuto, soffermandosi un istante a cercare il proprio riflesso nel piccolo specchio lì accanto: aveva davvero l'aria di una popolana, ridotta così. Tuffò la testa nell'acqua, massaggiandola con cura per liberare i capelli dai residui di sale, poi si prese il tempo per fare lo stesso con il resto del corpo. L'acqua era ormai fredda quando si decise a smettere di strofinare la spugna. Ora si sentiva molto meglio. Prese il suo orologio da taschino: si era ormai fatto tardi. Antk e Ilah probabilmente stavano già dormendo.

Iris si infilò i vestiti di ricambio, lavando velocemente quelli che indossava prima per poi stenderli sopra al lavabo, con una lentezza dettata dalla stanchezza, poi si decise a buttarsi sul letto. Scricchiolò in modo fastidioso appena vi si posò sopra, ma ormai era troppo stanca per preoccuparsene. Si rigirò nel letto, tirandosi la coperta fin sul naso. Poi si rigirò ancora, e ancora, e ancora... finché si rese conto che non sarebbe riuscita a dormire quella notte. Un pensiero fisso sembrava non volerla lasciare in pace: e se non ce l'avesse fatta? Gettò da parte la coperta e in punta di piedi si infilò lungo il corridoio, chiudendo a chiave la porta alle sue spalle: doveva vedere Antk.

C'erano diverse stanze sul lato in cui gli aveva ordinato di sistemarsi: fuori da un paio di esse erano state lasciate scarpe e stivali che sicuramente non appartenevano né ad Ilah, né ad Antk. Da una proveniva un sonoro russare e la escluse, ma ne rimanevano altre quattro: la porta di una era aperta e Iris curiosò all'interno. Non c'era nessuno in quella camera. Si avvicinò cautamente alla seconda, dalla quale proveniva un dabole chiacchiericcio... una voce femminile... ascoltò con più attenzione, per poi decidere che non era quella della sua Ilah. Ne rimanevano due. Le fissò incerta per un istante prima di essere interrotta da un rumore di passi. qualcuno stava arrivando! Tornò rapidamente sui propri passi riuscendo a sparire dietro l'angolo del corridoio appena in tempo per vedersi passare davanti l'omaccione che l'aveva importunata al suo arrivo. Sorrise soddisfatta, vedendolo infilarsi in una delle due stanze tra le quali era indecisa. Attese ancora qualche istante, prima di ritornare nel corridoio, raggiungere la stanza in cui dovevano trovarsi Antk e Ilah e bussare debolmente. Un colpo piano, due rapidi e forti, due con la punta delle dita. Antk avrebbe saputo che era lei... ma forse già dormiva.
 
Top
73 replies since 6/2/2013, 09:30   581 views
  Share