La Nazione del Fuoco - GdR

un gioco pericoloso

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Silian
view post Posted on 25/3/2013, 22:37 by: Silian     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 28, notte
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[43.845 Antkantos (darkred): n° exp (25r80x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

Stats PG:

Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Rimase per un po' imbambolato, osservando i movimenti di Iris che si affaccendava intorno alla bambina. Essere ammesso dopo tanto tempo alla presenza di entrambe, in modo così informale, dava un po' alla testa. E dava alla testa anche di più il vedersi passare sua moglie tanto vicina, senza parrucche né chili di trucco, come ai vecchi tempi; i capelli corti le stavano anche meglio... Antk scosse la testa e si stropicciò gli occhi con pollice ed indice come appena svegliatosi da un lungo sonno, e raccolse una mezza candela moccolosa dal rozzo tavolino in un angolo della stanza dando fuoco allo stoppino. Non riusciva ad allontanare da sé una ingombrante sensazione di felicità, anche se sapeva benissimo che se ne sarebbe andata presto, lasciandolo più vuoto di prima.

"è una di quelle discussioni per cui servirebbe un buon tè". Antk rispose con un grugnito neutro, spostando uno sgabello di legno a una distanza congrua da sua moglie e appollaiandocisi sopra -anche se avrebbe preferito parlarle seduto accanto a lei. Ma meglio non allargarsi troppo. Seguì il discorso della donna annuendo ogni tanto; non era da lei ammettere che qualcosa potesse sfuggirgli di mano, ed era la seconda volta che accadeva nella stessa giornata. Piantò gli occhi color ambra in quelli dorati di lei. Che stava succedendo davvero? Doveva preoccuparsi? "..se nessuno di noi dovesse farcela voglio che tu prenda in mano il mio impero". A quelle parole si rabbuiò e saltò su dallo sgabello come punto da un'apescorpione, iniziando a camminare avanti e indietro per lo spazio angusto della stanza come una bestia in gabbia. Scosse la testa diverse volte, sempre più nervosamente, e quando Iris riuscì a terminare quel discorso agghiacciante si fermò di colpo, sibilando "Non dirlo, non dirlo nemmeno per scherzo!".

Scavalcò lo sgabello e senza ripensare a tutti i buoni propositi sulle distanze di sicurezza si chinò per afferrare la mano di Iris. "Tu tornerai a casa" stabilì come se fosse una cosa già scritta. Si poteva davvero essere felici e spaventati allo stesso tempo? E come faceva ad esserlo senza scoppiare come una mina anticarro? "E tornerai con Sozin" continuò con lo stesso tono deciso, peccato che non fosse sicuro quanto il suo tono lasciasse ad intendere. L'indecisione della stessa Iris gli metteva i brividi. "L' Impero senza Iris non è più lo stesso Impero, e il Palazzo non può essere più come prima. Non puoi non tornare. Mi chiedi di aspettare lì e una volta tanto farò quello che dici, per la prima volta, ma tu devi tornare. Tornerai a casa perché andrà tutto bene, e io starò lì ad aspettarti con Ilah, capito?" ribadì con frasi sempre più sconnesse, e la voce alterata. In quegli anni era stato più volte al punto di rottura con lei, ma mai aveva creduto di perderla sul serio prima di quel momento. Quel pensiero cambiava tutto.
 
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73 replies since 6/2/2013, 09:30   581 views
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