ANNO 21, MESE 6, GIORNO 1, POST 1 • sera
• dialogues: SpringGreen
• exp: (30r100x2) 12.010
• gold:0
• wears: vestito rosso scuro, taglio moderno, ben rifinito. Capelli sciolti e leggermente arruffati. Scarpe basse in pelle marrone chiaro.
• stats:
Atk D. 750
Def D. 1.050
Vel 300
EV 600
Ilah aveva assistito a quanto accaduto dalle retrovie: la mamma le aveva chiesto di farsi notare il meno possibile e, per una volta, le aveva affidato un compito che non le dispiaceva affatto. Era da quando era nata che non chiedeva di meglio, ma era sempre stata spinta in prima fila, sotto l'occhio attento dei riflettori: la figlia primogenita dell'Imperatrice, una delle persone più importanti del mondo intero. Già quando era nella culla aveva imparato l'importanza di curare la propria immagine, di non commettere errori, non solo per sé stessa, ma anche e soprattutto per la sua famiglia. Sapeva di non poterlo ammettere di fronte a sua madre, ma indossare abiti poco appariscenti, essere scambiata per una delle tante servitrici che accompagnavano la Famiglia Reale, non le dispiaceva per niente.
Si trovava sulla nave con le ancelle di sua madre, quando aveva visto il fumo levarsi dal villaggio. Era stato in quel momento che aveva intuito che le cose non erano andate secondo i piani, ma non avendo assistito a ciò che era successo sul ponte di comando, non aveva la minima idea di cosa potesse essere. Sapeva solo una cosa: la mamma non voleva distruggere il villaggio, lo aveva confessato lei stessa, poche ore prima.
Era stata solo quella sera, dopo che tutti i servitori si erano ritirati e li avevano lasciati soli nella loro cabina, che aveva finalmente ottenuto qualche spiegazione. Quella notte non aveva dormito, ripensando alle parole della mamma e di Sozin: era vero che aveva passato solo un paio di giorni in compagnia di Sho-Sho. Era anche vero che lui non sapeva chi lei fosse in realtà... ma il modo in cui si era comportato era così lontano da quello che emergeva dai racconti della sua famiglia che l'aveva lasciata irrequieta. Era davvero possibile che quel ragazzo che non l'aveva attaccata né denunciata, dopo che lei si era intrufolata nella sua tenda per rubare, si mettesse alla guida di una rivoluzione, minacciando tutti loro?
Se così fosse stato era certa ci fosse una spiegazione. Magari era stato costretto. Magari qualcuno lo minacciava e non aveva avuto altra scelta. Forse aveva bisogno del suo aiuto e lei, invece che ricambiare quel favore come avrebbe dovuto, se ne stava a dormire tra morbidi cuscini e sete preziose. Fu proprio quel pensiero a tenerla sveglia gran parte della notte.
Non passò molto prima che venisse a conoscenza di un'altra informazione, estrapolata dai discorsi del Generale Len-Shu, quando era andato a trovare sua madre: avevano preso dei prigionieri a bordo e, tra questi, la sorella di Sho-Sho in persona. Ricordava bene come lui stesso le avesse parlato della sua famiglia e del volerli andare a trovare il prima possibile... come avesse rinunciato al suo proposito appena aveva fatto parola di possibili inseguitori. Per Ilah era un segno di quanto tenesse a loro... com'era possibile che avesse abbandonato la sorella? In realtà un modo per rispondere a tutte quelle domande c'era... ma era abbastanza sicura che sua madre l'avrebbe fatta arrestare anche solo per averlo suggerito.
Fu molto più tardi, a pomeriggio ormai inoltrato, per via di una coincidenza casuale più che di una volontà di venire meno al volere di sua madre, che Ilah si ritrovò con in mano un vassoio, e il compito di portare la cena ai prigionieri. Scivolò silenziosa fino alla cella della ragazza, aprendo cautamente lo sportello predisposto per far passare il cibo. Lo spinse all'interno. Sapeva benissimo che a quel punto il suo compito era terminato e sarebbe dovuta tornare rapidamente da sua madre, ma la curiosità la trattenne lì a cercare di cogliere la sagoma di una persona attraverso quella piccola apertura.
~ if we had no winter, summer would not be so pleasant ~