La Nazione del Fuoco - GdR

incontri indesiderati

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Silian
view post Posted on 11/4/2011, 14:36     +1   -1




[EXP: 3320 exp (40r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 18, metà pomeriggio

Il governatore Kuro non aveva quasi finito di parlare che..eccola! La sagoma di Ilah sbucò all’improvviso dalla porta da cui erano entrati prima lui ed Elanor: minuta ed agile, si era avvicinata senza fare troppo rumore nel corridoio. Il soldato si irrigidì sull’attenti, incerto su come comportarsi. Avrebbe dovuto salutare subito? Guardò il governatore alla ricerca di qualche segnale che avrebbe potuto aiutarla a capire il da farsi, poi spostò lo sguardo sulla ragazza evitando accuratamente di guardarla negli occhi. Non era ancora stata presentata...meglio aspettare e capirci qualcosa…nel frattempo la nipote si era avvicinata lanciandole una breve occhiata non esattamente amichevole. Stava sbagliando qualcosa? Distolse immediatamente lo sguardo da lei. Si trattenne ancora dal muoversi da dove stava, restando ferma un passo dietro al governatore al quale Ilah rivolse un secco saluto col capo: "Sifu". Il governatore rispose con un saluto identico poi, facendo cenno al soldato di avvicinarsi, disse semplicemente "Ilah, ti presento Elanor". Era il momento. Prese un bel respiro per concentrarsi e fece un paio di passi in avanti, portandosi al fianco del governatore, poi come da copione piegò leggermente la testa, unì la mano destra stretta a pugno alla sinistra distesa e si inchinò guardando il pavimento davanti a sé. Uno, due, tre…tornò in posizione eretta, guardando in avanti ma sempre evitando lo sguardo della ragazza, che le rivolse un breve cenno col capo. Elanor si concesse un istante per decontrarre i muscoli della schiena. E anche questa era andata…Ilah non si era irritata, probabilmente aveva eseguito correttamente le indicazioni che le erano state date.

"Che significa?" "E' un soldato. L'ho chiamata per risolvere la questione del furto del tuo bracciale: se davvero c'è qualcuno che ce l'ha con te è bene trovarlo quanto prima" Il soldato si sentì preso all’improvviso tra incudine e martello e si affrettò a portarsi, con discrezione, di nuovo in posizione arretrata rispetto al governatore Kuro, rilassando al massimo i muscoli facciali per evitare che trasparisse qualsiasi emozione all’esterno. Con gli ufficiali dell’esercito aveva sempre funzionato…"Non me la bevo" ribatté la ragazza seccamente, fissandolo torva. “Per tutti gli spiriti, siamo fritti…questa non abbocca…ed ora che si fa?” si chiedeva Elanor, stavolta guardando fissa una radice che sbucava accanto al piede della nipotina sospettosa. Perché il governatore non rispondeva? Anche lui era rimasto con le spalle al muro? "La pensiamo in modo diverso, ma sappiamo entrambi quanto sia importante che nessuno sappia della tua presenza qui. Se non posso fidarmi di chi lavora per me nella gestione della casa potrò fidarmi ancora meno sul fatto che manterranno fede alla promessa di non rivelare niente". La risposta sembrava buona…Ilah avrebbe creduto alle sue parole? "Hai ragione, scusami, sto diventando paranoica, è tutta questa situazione che...” Il soldato, rincuorato, si arrischiò a sollevare la testa di nuovo e a guardare circospetto i due contendenti. Il clima iniziava a diventare più disteso. In fondo persino la “nipotina” si fidava del suo ospite, sarebbe stato un peccato se il piano fosse andato a monte e non solo per le conseguenze dirette..forse lui era l’unico al mondo capace di farla ragionare, nei limiti del possibile. Le fu rivolto, o almeno così sembrò ad Elanor, una specie di mezzo sorriso a cui lei replicò tornando di nuovo sull’attenti. Forse le cose stavano iniziando a girare nel verso giusto, meglio mostrarsi impeccabili (a costo di apparire ridicoli a sé stessi)…all’improvviso l’altra si rivolse di nuovo a Kuro, di nuovo seria.."lei sa...cosa sa?".

Caspita, non bisogna mai abbassare la guardia con lei! Sempre sul chi vive, come se temesse continui complotti- il che non era del tutto errato, in quel caso. Chissà che razza di vita aveva avuto prima di finire in quel posto dimenticato dal mondo. Il soldato si curò di avere ancora l’espressione meno “espressiva” del mondo, fissando dritto in avanti. Il governatore non le aveva detto un granché in effetti, né a lei interessava sapere altro, se avesse fatto sentire la ragazza più tranquilla e lasciato lei più libera di fare il suo lavoro in santa pace. Un pensiero improvviso le attraversò la mente.. chissà, si chiese, cosa avrebbe fatto quando l’avesse riconosciuta..c’era ancora questo problema in ballo. Non dava ancora segno di averla ricollegata agli eventi della notte precedente. E se si fosse di nuovo insospettita, per qualche ragione assurda? Avrebbe dovuto riferire tutto al governatore quanto prima, anche se la questione non c’entrava nulla con il suo lavoro al palazzo sarebbe stato meglio non sottovalutare le reazioni di quel cervellino nervoso..e tenere la bocca chiusa nei limiti del possibile.
 
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view post Posted on 11/4/2011, 21:10     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 2, POST 18, pomeriggio inoltrato

[(#FF007F) EXP 131.300 (30r100)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Su un lato del giardino era stata stesa una stuoia e sopra vi era un tavolino basso, in legno. Kuro mosse un cenno in quella direzione: un implicito invito ad accomodarsi; Iris esitò un istante. Aveva di meglio da fare, doveva finire di leggere i testi sulla biblioteca, trovare un modo per contattare il governatore Ming e convincerlo ad aiutarla, anche dopo che l'aveva quasi ucciso. E se fosse morto per le ferite? Rozul la stava cercando da mesi e non ne aveva più sentito parlare da allora... per quanto ne sapeva poteva già aver raggiunto Shu Jing... poi c'era il pezzente della sera precedente... era stato solo un caso? L'aveva riconosciuta? Non era certo il momento per sedersi a un tavolo e fare quattro chiacchiere! L'intera nazione le dava la caccia, incitata dal Signore del Fuoco... e Elanor? Come poteva Kuro essere sicuro che non sarebbe stata proprio lei, a tradirli? Tuttavia tenne questi pensieri per sé e seguì Kuro.

"Sa che non sei mia nipote e che "Ilah" è solo una copertura..." iniziò Kuro prudentemente, mentre Iris si sedeva lungo il lato corto del tavolino, l'unico che le dava una buona visuale sul solo punto di accesso al giardino; a quelle parole la ragazza lanciò un'occhiata severa al governatore, ma non disse niente. Kuro prese posto alla destra della ragazza, facendo cenno a Elanor di raggiungerli e di accomodarsi di fronte a lui, continuando "sa che i tuoi genitori sono venuti a mancare di recente..." aggiunse, prendendo un'altra pausa per assicurarsi che Iris non avesse niente da dire... ma Iris aveva qualcosa da ridire: sbuffò, artigliando nervosamente il tavolo "era necessario? Perché non le diciamo anche che Rozul mi vuole morta e poi le prestiamo un falco per contattarlo?" sibilò contrariata, ma Kuro la interruppe "queste sono illazioni, il Signore del Fuoco è solo preoccupato per te, considerando quello che è successo...". Questa volta fu il turno di Iris di zittire l'uomo "Sì, e io sono uno scoiattoniglio rosa... ma fammi il piacere! Torna nel mondo reale, non hai più l'età per credere alle favole" rispose sarcastica. Kuro stava dando esempio per l'ennesima volta della sua superficialità, in buona fede, come al suo solito, ma li avrebbe fatti ammazzare tutti e due. Era arrivato il momento di prendere in mano la situazione, prima che degenerasse ulteriormente.

"Ascoltami bene, Elanor..." disse, smettendo di fingere che la ragazza non fosse lì: "conoscendo Kuro ti avrà propinato qualche storia strappalacrime sul mio dominio e sulle questioni irrisolte con i miei genitori..." disse, cercando di intuire dal suo sguardo se quanto sosteneva fosse vero "Baggianate romantiche" spiegò, guardandosi intorno, come cercando qualcosa: raddrizzò lo sguardo, puntando un grosso fiore bianco che cresceva in cima a uno stelo solitario, alcuni metri più in là "vedi quel fiore?" chiese, indicandolo alla ragazza; lasciò a Elanor il tempo appena sufficiente per voltarsi, fece scivolare nella propria mano il pugnale che teneva nascosto tra le pieghe della tunica e in un sol gesto lo scagliò contro la pianta, tagliando di netto lo stello, poco al di sotto della corolla. Sorrise soddisfatta "avrei fatto lo stesso con mio padre se non se ne fosse occupato qualcun altro al posto mio... e se vedrò dei soldati gironzolare qui attorno, prima che riescano a portarmi da Rozul, tu farai la stessa fine" la minacciò, alzandosi in piedi con l'intenzione di andarsene. Kuro si alzò a sua volta, l'espressione pacata che lo contraddistingueva aveva lasciato il posto a uno sguardo di rimprovero "Era necessario?" chiese, imitando il tono che aveva usato lei poco prima "pago Elanor per aiutarti, non per rischiare la vita! Devo forse ricordarti che quando sei venuta qui hai accettato di seguire le mie regole?" insistette, alzando la voce.

Iris gli scoccò un'occhiata ferita: "l'accordo prevedeva che in cambio mi avresti ridato il dominio" rispose e contemporaneamente tirò un pugno nell'aria, dritto in direzione del governatore, senza riuscire a generare nemmeno uno sbuffo di fumo "beh... non sono l'unica a non rispettare i patti!" lo rimproverò con aria di sfida. Lo sguardo di Kuro si ammorbidì "Ti ho fatto una promessa e intendo mantenerla... ma non coinvolgere Elanor" rispose con un tono che non ammetteva alcuna replica.
 
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Silian
view post Posted on 12/4/2011, 15:05     +1   -1




[EXP: 3420 exp (50r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 19, metà pomeriggio

Le due ragazze furono invitate a sedersi al tavolino che i servitori avevano preparato da un lato nel frattempo; Elanor prese posto davanti al governatore, come egli le indicò, stando attenta a fare meno rumore possibile. Ilah fino a quel momento non sembrava prestarle molta attenzione: era tutta concentrata sul discorso che aveva iniziato con Kuro, quindi il soldato non si sentiva più terribilmente sotto pressione come all’inizio del loro incontro. La ragazza però non sembrava affatto contenta selle rivelazioni che erano state fatte ad Elanor: irritatissima, sibilò contro il governatore "Era necessario? Perché non le diciamo anche che Rozul mi vuole morta e poi le prestiamo un falco per contattarlo?" , dando vita ad un breve battibecco tra i due. Elanor sentiva chiaramente di trovarsi nel posto sbagliato in un momento non solo sbagliato ma pessimo…si guardava imbarazzata le unghie della mano destra poggiata sulle ginocchia finché la voce di Ilah non la chiamò bruscamente in causa: "Ascoltami bene, Elanor..." alzò subito la testa guardandola apertamente anche se avrebbe preferito che l’altra avesse continuato ad ignorarla dato il tono di voce che stava utilizzando, che non prometteva niente di buono "conoscendo Kuro ti avrà propinato qualche storia strappalacrime sul mio dominio e sulle questioni irrisolte con i miei genitori..." “Corretto..devono conoscersi da un mucchio di tempo” pensò Elanor, sforzandosi nel frattempo di mantenere la solita espressione indecifrabile ben salda sul viso. L’altra la stava fissando, era veramente difficile sostenere il suo sguardo inquisitore e nel frattempo controllare la mimica facciale a dovere..per fortuna non durò molto: Ilah iniziò a guardarsi intorno irrequieta "Baggianate romantiche" continuò, "vedi quel fiore?" Elanor girò la testa quel tanto sufficiente per inquadrare un grosso fiore bianco che cresceva nel giardino, senza tuttavia perdere di vista la sua interlocutrice: subito apparve fuori dal nulla scintillando uno dei suoi pugnali affilati come rasoi (il soldato trattenne il respiro, irrigidito) che con un tiro sorprendentemente preciso recise di netto lo stelo che sorreggeva la corolla. Il fiore cadde silenziosamente a terra, roteando elegantemente su sé stesso. Il diametro dello stelo doveva essere, più o meno, lo stesso della vena giugulare umana, pensò il soldato fissando assorto i petali candidi macchiati dal terriccio.. "avrei fatto lo stesso con mio padre se non se ne fosse occupato qualcun altro al posto mio... e se vedrò dei soldati gironzolare qui attorno, prima che riescano a portarmi da Rozul, tu farai la stessa fine" . Elanor tornò a guardare la ragazza, che nel frattempo si era alzata in piedi. Sapeva già di aver preso un incarico niente affatto semplice ma ricevere una minaccia di morte il primo giorno di lavoro era ugualmente sgradevole. Deglutì a vuoto cercando di nuovo di non far trasparire il suo stato d’animo, anche se iniziava a venirle anche un discreto mal di testa. Kuro si alzò e lei fece lo stesso, in silenzio, mentre i due ripiombavano in un’altra discussione. Il governatore stava parlando con un tono più duro del solito anche se il soldato aveva la fortissima impressione che ad Ilah non importasse un granché di quello che lui stava dicendo, tirò un pugno in aria ma non accadde nulla..come non sarebbe accaduto nulla se lo avesse fatto Elanor. Doveva essere frustrante. "Ti ho fatto una promessa e intendo mantenerla... ma non coinvolgere Elanor". Nel sentire pronunciare di nuovo il suo nome lei si riscosse, osservando il governatore a braccia conserte. Stava cercando di prepararle il terreno e ne era riconoscente ma non c’erano dubbi che al primo passo falso la ragazza ne avrebbe pagato le conseguenze, Ilah non si fidava di lei né di nessun altra persona al mondo..al’infuori di sé stessa ovviamente. Continuò a far finta di essere una pianta del giardino, in attesa che i due finissero di esternarsi i rispettivi cordiali pensieri e cercando di sciogliere i muscoli della mandibola, serrati fino all’inverosimile. Uno qualsiasi dei suoi commilitoni avrebbe sicuramente drizzato le orecchie alla prospettiva di un facile avanzamento di carriera ed avrebbe già spedito un falco a Capital City, dritto dritto al palazzo reale. Non era il caso di Elanor. Se c'era una cosa sicura, era il fatto che a lei di Rozul non importava un granché, era il nuovo Firelord ma non lo aveva mai visto in faccia né da lontano né le aveva mai impartito degli ordini, era comparso all'improvviso dopo la sparizione del Firelord Iris (il che aveva qualcosa di losco, in fondo...le trame della politica sono insondabili), non aveva neanche motivo di stimarlo più del suo datore di lavoro, per quanto la riguardava: pensiero poco patriottico ma decisamente più pratico (retaggio, forse, del sangue di Omashu): in quel momento quelli che contavano davvero erano le due persone che litigavano nel giardino a pochi passi da lei, non un Signore del fuoco lontano giorni interi di viaggio. Ammesso che a Rozul interessasse effettivamente avere la ragazza morta..non era escluso che fosse l'ennesima paranoia del giorno. E poi si stava affezionando al buon vecchio Kuro, avrebbe fatto del suo meglio per far uscire entrambi (vivi) da questo impiccio, se fosse stato possibile.
 
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view post Posted on 12/4/2011, 19:12     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 2, POST 19, pomeriggio inoltrato

[(#FF007F) EXP 131.550 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris strinse i pugni, una parte di lei avrebbe voluto colpire Kuro e continuare a tempestarlo di pugni, di calci e di qualunque cosa sufficientemente dolorosa avrebbe potuto trovare... ma all'altra parte ripugnava anche solo l'idea di abbassarsi a combattere a quel modo, come gli ubriaconi nelle taverne. Era una principessa e la sua dignità ebbe il sopravvento. Scosse lentamente la testa, abbassando lo sguardo sconsolata: Kuro stava mettendo in pericolo entrambi... e per cosa? Per un dannato bracciale. Potevano anche tenerselo se gli piaceva tanto, poteva permettersene molti altri, molto più belli. Perché Kuro era tanto ingenuo a volte???

La ragazza sospirò, raddrizzandosi compostamente nella posizione più regale che il suo abbigliamento informale le consentiva: "siamo partiti con il piede sbagliato" ammise con voce calma, troppo controllata per sembrare serena. Alzò nuovamente lo sguardo su Kuro e proseguì: "hai troppa fiducia in chi lavora per te, ti distrai troppo facilmente... io stessa riuscirei a coglierti di sorpresa e piantarti un pugnale dritto nella schiena... e un giorno o l'altro qualcuno se ne accorgerà. Spera solo che, quando quel giorno arriverà, sarò di nuovo in grado di proteggerti" lo rimproverò, seriamente convinta della gravità della situazione.

Kuro dissimulò abilmente un sorriso divertito "lo sarai, troveremo una soluzione" le promise, dandole un'affettuosa pacca sulla spalla... ma Iris aveva ormai capito tutto: sapeva che mentiva, che non aveva la più pallida idea di come fare e che, se non avesse trovato una soluzione sa sola, sarebbe stata condannata a passare il resto della sua vita in quello stato... tuttavia fece finta di niente. Kuro non doveva sospettare del suo piano, o avrebbe rischiato di mettere tutti in pericolo nel maldestro tentativo di aiutarla. "Bene, immagino che ormai sia troppo tardi per risolvere discretamente il problema" disse, ritornando a fissare Elanor, senza sapere bene cosa fare: era chiaramente una minaccia, sapeva troppe cose su di lei e avrebbe potuto venderla facilmente al miglior offerente... d'altra parte Kuro si fidava di lei e Iris non voleva deluderlo; dopo tutto quello che era successo il governatore era forse l'unica persona che ancora le parlava... perdere la sua stima avrebbe significato perdere l'unico amico che le era rimasto. La ragazza si concesse una smorfia seccata. "Chiariamo subito una cosa: non so come hai convinto Kuro ad assumerti, ma io non sono ingenua come lui, ti terrò d'occhio. Detto questo evitiamo di divagare ulteriormente: il mio dominio non è una questione che ti riguarda, come nemmeno i miei rapporti con gli altri membri della mia famiglia. Sei qui solo per occuparti del mio bracciale, un bracciale piuttosto vistoso, d'oro, grande più o meno così" spiegò, usando entrambi gli indici per mostrare la dimensione "intarsiato con dei motivi a forma di fiamma. Il palazzo è grande, ma i servi non sono molti... hai una settimana di tempo per trovare qualche traccia che mi convinca che stai svolgendo il tuo lavoro di ricerca, in caso contrario dovrò dedurre che sei qui solo per spiarmi... e non lo prenderò bene. Tutto chiaro?" chiese, con il tono di un generale intento a richiamare un soldato indisciplinato.

In quel momento un servo arrivò portando un vassoio con una teiera e alcune fette di torta: "Qualcuno vuole il dolce?" propose Kuro, guadagnandosi un'occhiata di rimprovero da parte di Iris.
 
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Silian
view post Posted on 12/4/2011, 21:12     +1   -1




[EXP: 3720 exp (31r100x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 20, pomeriggio inoltrato

Ilah scuoteva la testa, non era assolutamente convinta dalle parole del suo maestro. Si raddrizzò con un piglio imperioso ed iniziò a fargli una specie di ramanzina con tono falsamente calmo. Una situazione del genere in una scuola o in caserma avrebbe sfiorato il ridicolo ma il governatore non sembrava esserne irritato, mantenendo la sua solita flemma. Di nuovo sembrò al soldato che in quella casa funzionasse tutto alla rovescia… "Bene, immagino che ormai sia troppo tardi per risolvere discretamente il problema" continuò la giovane fissando di nuovo Elanor. “Perché ho come l’impressione di essere io, il problema…?”si disse ironica lei. L'uso del termine “risolvere” era veramente interessante, soprattutto associato al termine “discrezione”...il tono era inequivocabile e altrettanto indicativa era l’espressione seccata della ragazza. “Fortuna che avrebbe dovuto essere meno sospettosa verso un soldato…” "Chiariamo subito una cosa: non so come hai convinto Kuro ad assumerti, ma io non sono ingenua come lui, ti terrò d'occhio.” Detto questo descrisse con dovizia di particolari il famigerato bracciale- descrizione che Elanor ascoltò con poca attenzione..l’aveva già visto prima quel dannato coso…bisognava che si impegnasse ad assumere per qualche altro interminabile minuto l’aria da pesce lesso che le riusciva tanto bene, ci mancava solo che Ilah si accorgesse di tutto, con tutta la fatica che aveva fatto quel pomeriggio. Mentire non le era mai riuscito: quando doveva inventarsi di sana pianta qualsiasi cosa finiva sempre per tradirsi balbettando o torcendosi le mani o guardando a terra; aveva imparato però a dissimulare il proprio stato d’animo in modo sufficientemente adeguato, cosa che le era tornata utile all’accademia in particolare, a patto che non aprisse bocca. “Per gli spiriti…come sarebbe a dire che l’ho convinto?!” si sarebbe presa la testa fra le mani…questa era paranoia pura. Per stare dietro a lei chiunque altro avrebbe avuto bisogno non di convinzione, ma di una forte dose di follia pura. E di una buona vacanza quando, e se, avesse finito il suo lavoro incolume. Mentre si concentrava l’altra terminava il suo discorsetto minatorio: ”hai una settimana di tempo per trovare qualche traccia che mi convinca che stai svolgendo il tuo lavoro di ricerca, in caso contrario dovrò dedurre che sei qui solo per spiarmi... e non lo prenderò bene. Tutto chiaro?" . Doveva risponderle..optò per un’espressione militaresca, non sapendo con che titolo avrebbe dovuto rivolgersi a Sua Grazia: scattò sull’attenti, tenne la bocca cucita e si inchinò rigidamente in avanti, sperando che fosse sufficiente e che lei non si irritasse per qualche motivo ignoto. Non era di certo un problema, il bracciale era già pronto per essere riconsegnato, questo dava un certo vantaggio alla squadra di Kuro. Bisognava solo sperare che la ragazza non trovasse sospetto, ebbene si, anche il futuro ritrovamento. Sarebbe davvero stato il colmo. "Qualcuno vuole il dolce?" chiese come se niente fosse il governatore, rompendo l’attimo di silenzio. Elanor gli fu grata, soprattutto perché deviò lo sguardo truce della nipotina su di sé, dandole un po’ di tregua…“E chi se la mangia la torta, dopo una chiacchierata del genere?” si chiese scoccandogli un'occhiata carica di significato.
 
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view post Posted on 12/4/2011, 22:01     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 131.710 (25r80x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Il soldato scattò sull'attenti... come un vero soldato. Un punto a suo favore, la nuova arrivata era sicuramente passata tra le premurose mani degli ufficiali dell'esercito della Nazione e questo, se non altro, garantiva che non era una qualche pezzente decisa a spacciarsi per un soldato e ottenere così la fiducia del governatore. Restava da capire se quanto sosteneva era vero o se era stato Rozul a mandarla lì. Nel secondo caso avrebbe dovuto tenersi pronta a scappare: non c'era altra scelta. Il nuovo Signore del Fuoco aveva fama di essere uno dei dominatori più potenti della loro nazione.

Kuro si fece consegnare il vassoio e ringraziò il servo, ignorando entrambe le occhiate che gli erano state rivolte: la torta aveva un aspetto appetitoso e, se le ragazze non avessero avuto voglia di approfittarne lui di certo non si sarebbe tirato indietro. Aprì la teiera, curiosando all'interno: non era tè, ma un infuso color rosso acceso. Riconobbe il profumo di alcune bacche, ma non sarebbe riuscito a stabilirne il contenuto esatto. Posò il vassoio sul tavolo e iniziò ad apparecchiare per tutti i presenti.

Iris guardò quell'uomo tanto potente mettersi a fare il lavoro che avrebbe dovuto fare una delle sue cameriere e distolse lo sguardo, imbarazzata. Come poteva non vergognarsi di quel comportamento, di fronte a un soldato? L'aveva visto ancora comportarsi in quel modo, ma farlo in pubblico... finse di non vederlo, avviandosi verso il corridoio di accesso al giardino, tuttavia non se ne andò; raggiunto il punto in cui il suo pugnale era caduto a terra si chinò a raccoglierlo, lo ripulì sapientemente dalla terra e lo infilò di nuovo tra le pieghe della tunica, all'altezza dell'addome, pronto per essere estratto nuovamente in caso di pericolo. Quando si voltò Kuro aveva finito con le sue pagliacciate... fu tentata di andarsene davvero, ma qualcosa dentro di lei le diceva che era meglio non lasciarlo solo in compagnia di Elanor... e Iris aveva la tendenza di affidarsi al suo istinto molto più che alla logica dei fatti.

Senza dire una parola la ragazza tornò al tavolo, prendendo nuovamente posto. "Sai che Elanor è nata alla città della Fontana di Fuoco?" chiese Kuro, cercando di approfittare della situazione. Iris lanciò alla ragazza un'occhiata che esprimeva chiaramente la sua totale indifferenza per quell'informazione. Kuro non si diede per vinto e insistette "Elanor, sei stata per caso nella tua città natale, di recente? Ho saputo che il governatore Xenon ha avuto qualcosa da ridire sull'amministrazione del nostro nuovo Signore del Fuoco, mi piacerebbe sapere cosa si dice in giro".
 
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Silian
view post Posted on 12/4/2011, 23:28     +1   -1




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MESE 6, GIORNO 2, POST 21, pomeriggio inoltrato

Ilah non protestò, forse era un punto a favore del soldato..nel frattempo il governatore si affaccendava intorno al tavolo, annusando con evidente piacere il vapore che usciva in pigre volute dalla teiera e sistemando sul tavolo i vari utensili per la merenda ed ignorando completamente le due ragazze rimaste nei paraggi. Anche la nipote sembrava ignorarlo e non sedette, aggirandosi come se fosse a disagio per il giardino; si chinò a raccogliere il pugnale e poi lo pulì, infilandoselo di nuovo nella tunica, a portata di mano per la prossima evenienza. Neanche Elanor sedette, preferendo attendere che fossero i suoi superiori a farlo per primi, questo le sembrava un gesto cortese nei loro confronti..fu Ilah a sedersi per prima. Il soldato la imitò, visto che era il governatore a fare gli onori di casa. "Sai che Elanor è nata alla città della Fontana di Fuoco?" Se prima non lo sapeva, ora lo sa e non le importa un accidente di questo…” dedusse Elanor dall’occhiata scoccatale dall’altra. Era impossibile anche solo pensarlo ma Kuro stava cercando di avviare una conversazione davanti all’infuso caldo… insistette imperterrito davanti all’indifferenza ostentata dalla nipote: "Elanor, sei stata per caso nella tua città natale, di recente? Ho saputo che il governatore Xenon ha avuto qualcosa da ridire sull'amministrazione del nostro nuovo Signore del Fuoco, mi piacerebbe sapere cosa si dice in giro". Il soldato deglutì nervoso, assicurandosi che fosse ancora attiva la facciata neutra che le aveva salvato la pelle fino a quel momento. Non solo non si era mai occupata di politica invita sua e mai le era interessata (in fondo, cosa poteva farci lei se la classe dirigente non faceva bene il suo lavoro? Era solo una pedina nelle loro mani), ma non tornava a casa da tempo e sapeva a malapena che il governatore di Fire Fountain si chiamasse davvero Xenon. Oltretutto, quando andava a trovare la famiglia non parlavano certo di politica..e l’ultima volta c’era anche stata anche Liang in giro..Sapeva di stare per fare una figuraccia ma optò per la sincerità più totale: se avesse mentito Ilah se ne sarebbe accorta al volo e non sarebbe comunque riuscita a reggere una conversazione più approfondita. Cercò di usare il tono più cortese che aveva in repertorio: ”Mi rincresce Governatore, sono tornata per l’ultima volta a Fire Fountain City circa due settimane fa ma devo ammettere di essere scarsamente informata su questo argomento in particolare. Gli ufficiali non oserebbero mai parlare male in pubblico dei loro superiori, tanto meno del Governatore o del Signore del Fuoco” si fermò, temendo una reazione irritata da parte di Ilah: doveva avercela a morte con Rozul, forse mostrargli troppo rispetto poteva urtarle i nervi..ma non poteva neanche mostrarsi irriverente nei suoi confronti o si sarebbe insospettita ugualmente. Decise di dare l’imbeccata agli altri due con una o due frasi abbastanza neutre: il tema generale dell’economia era molto discusso, qualche cosuccia sapeva anche lei in fondo e sicuramente loro avrebbero avuto parecchio da dire in proposito, magari salvandola dall’onere di dare delle proprie opinioni.. ”Sono cambiate molte cose dalla scomparsa del Signore del Fuoco Iris, le opinioni sono tante e, come sempre accade con le parole, anche queste si gonfiano a dismisura o si perdono nel vento. Come semplice soldato non pretendo di capire tutto quello che accade nel Palazzo reale, sarebbe a dir poco presuntuoso da parte mia..ma da quello che ho inteso non sono voci favorevoli al nostro Firelord quelle più diffuse.” Si guardò intorno circospetta, cercando di mantenere un’espressione cortese e composta sul volto. Sperava di non aver detto nulla di irrimediabilmente sbagliato.
 
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view post Posted on 13/4/2011, 16:39     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 2, POST 21, pomeriggio inoltrato

[(#FF007F) EXP 131.960 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



"Gli ufficiali non oserebbero mai parlare male in pubblico dei loro superiori, tanto meno del Governatore o del Signore del Fuoco” rispose Elanor. Kuro non poté fare altro che annuire: lui conosceva la versione di Xenon, ovviamente, ma gli era giunta voce di qualche lamentela rivolta contro il governatore, accuse di aver aumentato a dismisura le tasse, cosa che poi non risultava dai verbali ufficiali. Non era certo che fosse vero, ma aveva la sensazione che un'accusa del genere, per quanto infondata, avrebbe potuto convincere Iris a indagare sull'argomento e, forse, distogliere la sua attenzione dalle strane idee che si stava facendo su Elanor il tempo sufficiente a consentire loro di scoprire qualcosa.

Iris, da parte sua, non era minimamente interessata a quella conversazione; sbocconcellò compostamente la sua torta senza prestare alcuna attenzione al discorso finché l'altra ebbe la malaugurata idea di pronunciare il suo nome. A quelle parole Iris si fece improvvisamente attenta. Erano mesi che non si interessava più alla vita politica della nazione, aveva saputo della nomina di Rozul... difficile non rendersene conto, visto che era stato proprio lui a metterle contro i governatori, chiedendo loro di "trovarla per potersi assicurare delle sue precarie condizioni di salute"... come no! Aveva seri dubbi che, nel caso in cui l'avesse trovata, avrebbe deciso di affidarla alle cure di un medico. Era più probabile la consegnasse nelle mani di un boia, sempre che non volesse occuparsene personalmente. Quel pensiero la fece rabbrividire; non aveva fatto tanto per finire uccisa da un idiota che di politica ci capiva quanto lei di pesca al pescerana.

Prese la tazza che Kuro aveva le posato di fronte e la portò alla bocca, annusando lo strano profumo delle bacche, e poi si perse ad osservarne il contenuto, senza nemmeno assaggiarlo. Era tornata con la mente a pochi mesi prima, a quando aveva rinunciato all'aiuto dei maestri del Loto Bianco per ritornare nella Nazione del Fuoco. Al suo tentativo disperato di convincere Zheng a restituirle il dominio e di come lui fosse morto appena pochi istanti prima di poter confessare. L'aveva fatto apposta, pur di poterla ferire ancora una volta. Era tornata in patria di nascosto, a bordo di un bisonte... come un nomade. Era stato il giorno più difficile della sua vita: abdicare, nonostante amasse il suo titolo, la sua casa, il suo popolo... ma non c'era altra scelta. Non se non voleva che scoprissero del suo dominio... sarebbe stato troppo umiliante: prima o poi qualcuno se ne sarebbe accorto, l'avrebbero sfidata a un Agni Kai e non avrebbe nemmeno potuto difendersi...

"Ilah, puoi non berlo se non ti piace" disse il governatore. La voce dell'uomo la riportò alla realtà e Iris abbassò la tazza, posandola sul tavolo. "E' troppo dolce" mentì con finto disgusto, approfittando di buon grado della scusa che le aveva offerto Kuro, ma un dubbio si stava facendo strada nella sua mente: era stata troppo frettolosa? Aveva lasciato la nazione in mano ai Saggi del Fuoco, incaricandoli di nominarle un degno successore, ma i Saggi non erano dei politici... in base a cosa avevano scelto Rozul? Le poche manovre politiche di cui era venuta a conoscenza sembravano un suicidio...

Kuro intuì all'istante che l'argomento aveva catturato l'interesse della ragazza e proseguì per lei: "E' la stessa atmosfera che si respira qui, molti non condividono la decisione di restituire le colonie ai territori di appartenenza, alcuni lo accusano perfino di essersi venduto alle Tribù, ma personalmente credo sia in buona fede, forse stiamo giudicando un po' troppo in fretta: cosa c'è di male nel mettere fine a una guerra?" chiese.
 
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Silian
view post Posted on 14/4/2011, 13:26     +1   -1




[EXP: 4020 exp (30r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 22, pomeriggio inoltrato

La sua preoccupazione, almeno per ora, era stata superflua dato che Ilah non dava segno di volersi aggiungere alla conversazione: sembrava più interessata alla torta e questo era indubbiamente un bene. Non si accorse del lampo di attenzione che l’altra ebbe nel sentire pronunciare un certo nome…più tranquilla, prese la sua tazza e si azzardò a bere qualche piccolo sorso del liquido profumato che conteneva,- ed anche il sapore era ottimo! "Ilah, puoi non berlo se non ti piace" "E' troppo dolce" rispose la nipote disgustata. “Ma a questa non va bene mai niente…” se non avesse corso il rischio di essere vista avrebbe alzato gli occhi al cielo. Il governatore riprese a parlare: "E' la stessa atmosfera che si respira qui, molti non condividono la decisione di restituire le colonie ai territori di appartenenza, alcuni lo accusano perfino di essersi venduto alle Tribù, ma personalmente credo sia in buona fede, forse stiamo giudicando un po' troppo in fretta: cosa c'è di male nel mettere fine a una guerra?". Elanor posò la tazza, si guardò intorno per essere sicura che l’altra non volesse prendere la parola (sicuramente interromperla sarebbe stata una vera tragedia) ed espose con lo stesso tono tranquillo ed educato di prima uno dei ragionamenti che aveva elaborato nelle settimane prima: “Se mi è permesso esprimere un'opinione...in teoria, Governatore, penso che fermare gli scontri non sia in sé una cattiva cosa...la guerra è costosa, dissangua le casse dello Stato e lo priva di tanti buoni cittadini, per non parlare dei costi generali in vite umane e la distruzione che provoca.”. In fondo era vero, i soldati più patriottici e volenterosi finivano sempre in prima linea e venivano massacrati, così come i civili inermi che si trovavano sulla loro strada...i vigliacchi e la feccia in un modo o nell’altro la scampavano sempre. E c’erano nuove tasse ogni volta da pagare, da ambo le parti…Non poteva parlare invece della costernazione di sua madre quando aveva saputo della guerra contro la propria terra e dell’apprensione con cui aveva cercato notizie degli avvenimenti, ogni giorno per mesi e mesi. Tante volte in quei frangenti Elanor aveva pensato che intraprendere il mestiere del soldato non fosse la cosa giusta da fare. Ora era in ballo e doveva tenere il ritmo delle danze evitando di pestare i piedi ai suoi interlocutori. “Soprattutto dal punto di vista dell’aggressore quindi non ha vantaggi immediati, né tantomeno futuri se non raggiunge il suo scopo. Purtroppo temo che la questione, in termini concreti, sia più complessa: il problema è che questa volta sono stati ottenuti dei risultati, con le colonie, che magari avrebbero potuto risolvere la questione economica…con la restituzione dei territori temo che ci sarà qualche brutto contraccolpo per il popolo in termini di tasse. Se io fossi un cittadino del Regno della Terra sarei felice di veder restituiti i territori al mio Paese e forse diventerei più amichevole verso la Nazione del Fuoco…ma non penso che tutti gli esseri umani possano essere così benevoli, anzi, come accade nei combattimenti, potrebbero pensare che il retrocedere sia un segno di debolezza da parte dell’avversario e non esiterebbero ad organizzarsi per contrattaccare e vendicarsi, magari con l’appoggio di altri Stati. Ciò porterebbe inevitabilmente a nuovi scontri e quello che poteva essere un gesto di benevolenza e pace diventerebbe fonte di grossi guai”. Si fermò, attendendo con calma le reazioni dei due seduti al tavolo con lei.
 
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view post Posted on 14/4/2011, 18:14     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 2, POST 22, pomeriggio inoltrato

[(#FF007F) EXP 132.120 (25r80x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



"in teoria, Governatore, penso che fermare gli scontri non sia in sé una cattiva cosa" rispose Elanor. Iris lasciò la propria tazza sul tavolo, alzando gli occhi al cielo: sempre tutti a criticare le sue decisioni, che fossero pezzenti del Regno della Terra o soldati della Nazione del Fuoco... tutti lì ad analizzare, storcere il naso, controbattere. Possibile che non ce ne fosse uno che si rendeva conto di come era chiamata a prendere decisioni importanti magari nel giro di pochi minuti? Decisioni che potevano portare a una strage come a una vittoria... e che avevano, effettivamente, portato alla vittoria. Ma questo non interessava a nessuno. Dannati seguaci dei "ma se..." e degli "avremmo potuto...". Era stanca di tutte quelle chiacchiere. Attese che il soldato finisse il suo discorso, decisa ad andarsene facendo sfoggio della sua educazione.

Poi Elanor la sorprese: "Purtroppo temo che la questione, in termini concreti, sia più complessa" proseguì il soldato, spiegando come quella ritirata praticamente gratuita non solo li privava di grandi risorse, ma sarebbe stata presa come una debolezza da quei popoli che non aspettavano altro che l'occasione buona per distruggere la Nazione del Fuoco: Rozul stava consegnando tutti loro su un piatto d'argento. Iris lanciò al governatore un'occhiata di sfida, non era la prima volta che discutevano dell'argomento: "vedi? Chiunque, a parte te, se ne rende conto! La ritirata è una mossa da vigliacchi... ci si ritira quando non si hanno più speranze, non quando si sta vincendo! Ci mancava solo qualche villaggio e la nostra nazione non sarebbe mai stata così vasta da... dai tempi del Signore del Fuoco Ozai!" esclamò compiaciuta.

"Mi auguro che il nostro Signore del Fuoco fosse mosso da ambizioni ben più nobili della dimensione della nostra nazione. Ad ogni modo... stavamo davvero vincendo? Ho sentito di diverse rivolte nel Regno della Terra, nei pressi della foresta di Wu-Long hanno dato parecchio filo da torcere ai nostri soldati e più il Signore del Fuoco insisteva nel voler controllare il territorio più le proteste si facevano sentire"
ricordò il governatore, riferendo voci che gli erano giunte per vie traverse. "Stai farneticando" rispose Iris lapidaria "non ci sono mai state rivolte nel Regno" asserì, convinta delle proprie parole. Quell'affermazione riuscì a zittire Kuro il tempo sufficiente a far dedurre a Iris che la discussione era conclusa e che lei aveva avuto la meglio. Tanto le bastava. Si alzò nuovamente in piedi e con un inchino appena accennato si congedò: "vogliate scusarmi, credo sia ora che torni al lavoro" disse incamminandosi a passo deciso verso il corridoio vetrato.
 
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Silian
view post Posted on 14/4/2011, 19:07     +1   -1




[EXP: 4180 exp (26r80x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 23, pomeriggio inoltrato

Fece un salto quando la voce di Ilah si levò all’improvviso, squillante: "Vedi? Chiunque, a parte te, se ne rende conto! La ritirata è una mossa da vigliacchi... ci si ritira quando non si hanno più speranze, non quando si sta vincendo! Ci mancava solo qualche villaggio e la nostra nazione non sarebbe mai stata così vasta da... dai tempi del Signore del Fuoco Ozai!". Argomento caldo dunque…sorse l’ennesimo battibecco, segno che non era la prima volta che i due discutevano della faccenda e, come da copione, fu la ragazza ad avere l’ultima parola. Quando li salutò Elanor non fece neanche in tempo a risponderle, il tempo di scattare in piedi e quella era già sparita nel corridoio, senza voltarsi. Non era affatto certa di essere d’accordo con quanto era stato appena detto dalla ragazza, certo che aveva uno stranissimo punto di vista…piuttosto pretenzioso da parte sua negare la presenza di rivolte nei paesi assoggettati, anche se non erano giunte notizie del genere per via ufficiale: se avessero invaso il suo paese Elanor sarebbe stata fra i primi ad aggregarsi alle forze della resistenza, non c’erano dubbi. Un’altra cosa singolare era che lei si preoccupasse di guerra, politica ed economia mentre le normali figlie di nobili alla sua età si preoccupavano di belletti, vestiti di seta e feste a corte. Era davvero un enigma…la cosa che la rincuorava era che, almeno in apparenza, qualcuna delle affermazioni che aveva fatto non fosse in palese disaccordo con Ilah: questo forse le avrebbe fatto guadagnare qualche punto con lei ma non ci contava troppo. Il soldato guardò il governatore ed attese che l’eco dei passi dell’altra svanisse nel corridoio, poi parlò con un filo di voce, quasi fosse rivolta a sé stessa: ”Pensare che è per un puro capriccio degli spiriti se sono nata a Fire Fountain e non ad Omashu…” si riscosse e chiese a voce un poco più alta ”Come è andata secondo lei? Devo aspettarmi un pugnale piantato nello sterno entro domani a mezzogiorno? A proposito di pugnali…” proseguì con aria pensierosa ”Devo informarla di un fatto di cui non le ho ancora parlato ma che forse potrebbe nuocere alla situazione: penso di aver incontrato ieri notte proprio Ilah nel bosco, era buio e non l’ho vista bene ma è difficile che fosse una che le somiglia, aveva lo stesso timbro di voce e tono altezzoso. Abbiamo avuto a che ridire con un uomo del posto…penso che l’abbia aggredita, la situazione non era chiara, lei se l’è cavata egregiamente con i pugnali e lui ha pagato a caro prezzo la passeggiata notturna.” guardò l’uomo aggrottando le sopracciglia ”Come vede non mi ha uccisa…ma non ha apprezzato affatto il mio modo di rivolgermi a lei- non avevo idea di chi avessi di fronte. Sembrerebbe che non mi abbia ancora collegata ai fatti di ieri notte, ma pensa che se mi riconoscesse potrebbero esserci problemi?.
 
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view post Posted on 14/4/2011, 19:42     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 2, POST 23, pomeriggio inoltrato

[(#FF007F) EXP 132.220 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Kuro si era fatto pensieroso: conosceva Iris da diverso tempo e era abbastanza abile nel riuscire a cogliere le sue reazioni. Questa volta il suo sesto senso gli diceva che, per quanto sembrasse assurdo, la ragazza era seriamente convinta che non ci fossero state rivolte. Sapeva per certo che c'erano state, le sue fonti erano affidabili e forse si stava arrovellando inutilmente su un dettaglio insignificante... ma le due alternative che apriva erano entrambe inaspettate. O Iris era diventata abile a mentire a tal punto da riuscire ad ingannarlo, nel qual caso chissà cos'altro stava tramando di cui non era neanche lontanamente a conoscenza... o la ragazza era veramente convinta che non ci fossero state rivolte. Che non conoscesse la situazione dei confini? Non era da lei non tenersi aggiornata su simili questioni. E se fosse stato un problema di memoria? Poteva forse avere a che fare con la scomparsa del suo dominio e le storie sconclusionate che raccontava sulla Gilda?

"Come è andata secondo lei?" chiese Elanor, riscuotendolo dai suoi pensieri. "E' andata molto meglio di quanto osassi sperare. Non credo che ti troverai pugnalata... ma terrei un occhio aperto nel caso mi sbagliassi" aggiunse con un largo sorriso. L'uomo prese l'ultimo sorso dell'infuso, ormai freddo. "Era diverso tempo che non riuscivo a tenerla ferma a chiacchierare... sai, non vorrei essere troppo ottimista, ma credo che abbiamo fatto notevoli progressi oggi, ho diverse cose su cui riflettere... compreso il tuo strano incontro di ieri sera. Passa tutto il giorno a nascondersi nelle sue stanze, terrorizzata dall'idea di mettere il naso in giardino... e poi esce addirittura da palazzo, da sola? Non so cosa significhi, ma è interessante. Puoi dirmi di più? Chi era l'uomo? L'ha sfidato a combattere?" chiese, non sapendo esattamente dove andare a parare. C'era qualcosa che non tornava in quella faccenda, a partire da Iris: era veramente lei la persona che Elanor aveva incontrato? L'aveva riconosciuta e non aveva dato alcun segno... o soffriva di strani vuoti di memoria? Kuro provò a immaginarsi mentre le chiedeva se avesse problemi di memoria... in effetti non era un male che le mancasse il dominio in quel preciso momento.
 
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Silian
view post Posted on 14/4/2011, 21:50     +1   -1




[EXP: 4280 exp (15r50x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 24, pomeriggio inoltrato

Le parole del governatore migliorarono sensibilmente il suo umore. Anche il suo sorriso era più largo del solito. Non c’era niente di meglio di un obbiettivo centrato per tirare su il morale. Cercò di rievocare nella memoria i fatti della notte precedente...sembrava accaduto tutto almeno un secolo prima, era stata una giornata davvero densa per Elanor. ”Quando sono arrivata sul posto la colluttazione, o qualunque cosa fosse, era già iniziata ma non so dirle come...non sono riuscita a capire cosa dicessero. C’era un uomo che probabilmente l’aveva presa alle spalle, non si sarebbe mai avvicinata a lui spontaneamente- forse voleva solo rapinarla, era un poveraccio- lui ha tirato fuori un pugnale e glie l’ha puntato alla gola. A quel punto sono sbucata dai cespugli e gli sono saltata addosso...quello si è spaventato e lei è riuscita a sgusciare via. Meno di mezzo secondo dopo il tizio era a terra con un pugnale conficcato nella pancia.” disse lei massaggiandosi l’addome all’altezza del diaframma. Sorvolò i particolari successivi, come quello di aver fatto un pessimo uso delle nozioni di pronto soccorso e simili, ed incrociò le braccia di nuovo. ”Le ripeto, non l’ho vista in faccia, potrebbero esserci dei particolari che ho confuso nell’oscurità ma la prima cosa che mi ha detto è stata che ero una maleducata o qualcosa del genere e ci metterei la mano sul fuoco, penso che sua nipote sia l’unica persona sulla faccia della terra capace di lanciare i pugnali in quel modo” terminò con aria convinta. “E soprattutto capace di lamentarsi dell’educazione di chi le salva la nobilissima pellaccia” pensò. "Che ne pensa?"

L'aria iniziava sensibilmente a rinfrescarsi, ormai il sole era sparito dal quadrato di cielo del giardino scivolando verso occidente. La volta celeste ad oriente era già tinta di suggestive sfumature color blu pervinca. Elanor respirò profondamente e fece una mezza circonduzione con le spalle per sciogliere i muscoli rattrappiti dalla posizione seduta e dalla tensione del pomeriggio. Seguirono una serie di scricchilii ossei provenienti dalla cervicale e dalla colonna vertebrale. "Pensa che potrei andare adesso? ".
 
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view post Posted on 15/4/2011, 18:00     +1   -1
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SPOILER (click to view)
direi che con questo possiamo chiudere la ruolata, se non hai niente da aggiungere possiamo saltare al giorno seguente.

MESE 6, GIORNO 2, POST 24, pomeriggio inoltrato

[(#FF007F) EXP 132.520 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Kuro ascoltò Elanor in silenzio, grattandosi la barba con aria pensierosa: "partiamo dal presupposto che fosse effettivamente lei... quindi quello che hai visto è stato che per qualche motivo Ilah se ne andava in giro dalle parti del bosco, qualcuno... probabilmente un ladro... ha cercato di aggredirla e lei gli ha dato il benservito" ripeté, piuttosto confuso da quella rivelazione. Perché allontanarsi tanto? Non riusciva a capirlo... se aveva voglia di una passeggiata notturna c'era tutto il giardino a disposizione, senza arrivare fino al bosco. Sicuramente non era tanto ingenua da sperare di non essere vista.

"Sinceramente... non so cosa pensare. Uscire è rischioso per lei, soprattutto adesso che non può contare sul suo dominio. L'unica spiegazione che mi viene in mente è che doveva incontrare qualcuno. Qualcuno che non voleva che io vedessi... il che confermerebbe anche lo strano comportamento che ha di recente. Magari l'uomo che l'ha aggredita era proprio la persona che voleva incontrare... ma sono tutte ipotesi. Solo lei può dirci cosa le passa per la testa... e temo che non ne abbia la minima intenzione" rispose il governatore con una smorfia dispiaciuta. In effetti, non fosse stato per la cocciutaggine di Iris, era più che probabile che quel problema sarebbe già stato risolto da mesi.

Kuro seguì lo sguardo di Elanor e notò che stava osservando il cielo: il sole era ormai tramontato e si stava facendo tardi. Tra poco avrebbe dovuto ordinare ai servi di preparare la cena. "Sì... vai pure" rispose alzandosi per congedarla "ti aspetto domani dopo pranzo nel mio studio. Le nostre discussioni hanno fatto emergere un paio di questioni che devo approfondire con mia nipote e per quell'ora conto di avere le idee un po' più chiare sull'intera faccenda. A quel punto potremo decidere sul da farsi" promise, mentre già si avviava verso il corridoio vetrato.
 
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Silian
view post Posted on 17/4/2011, 10:42     +1   -1




[EXP: 4380 exp (32r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 1, primo mattino

Una serie di versi striduli riportò Elanor indietro dalle braccia dello spirito del Sonno. Si stiracchiò lentamente mettendosi a sedere sul letto, mentre la luce filtrava pigramente dalle fessure della finestra. Il gallo-maiale del giardino sembrava voler dare prova della propria bravura strillando a più non posso e le anatre dagli stagni iniziarono a fargli eco con i loro schiamazzi acuti. La ragazza pregò che un concerto del genere non dovesse ripetersi ogni santo giorno, si alzò ed iniziò a lavarsi nel bacile poggiato in un angolo su un treppiede dalle forme allungate. Si trovava nella sua stanza nel palazzo del governatore: dopo il colloquio del pomeriggio precedente aveva fatto un salto in paese, ringraziato la sua gentile ospite e si era diretta di nuovo verso il palazzo dopo aver recuperato la sua borsa. Passando vicino al luogo dove era avvenuto il fattaccio della notte prima accelerò il passo istintivamente, in preda ad una leggera ansia inesplicabile, come se avesse temuto di vedersi comparire davanti il fantasma del morto a reclamare vendetta. Per fortuna le era stato concesso un sonno lungo e senza sogni, in cui aveva potuto recuperare le forze.

Avrebbe voluto fare colazione, lo stomaco reclamava il suo tributo dopo ore di stasi ma non aveva il coraggio di rientrare nelle cucine, si vergognava troppo per avere il coraggio di rimetterci piede così presto. Uscendo dalla sua stanza indugiò con lo sguardo sul portone in fondo al corridoio ancora avvolto nell’oscurità. “Chissà se lei sta ancora dormendo”…di certo non voleva andare a controllare, sarebbe stata un’idea pessima. Si preparò psicologicamente a fare la parte del soldato cattivo e lo stomaco vuoto la aiutò considerevolmente nell’impresa, rendendola leggermente nervosa: sarebbe stato ancora più semplice recitare con quelle basi naturali. Uscita nel cortile intercettò un servetto che le attraversava la strada proprio in quel momento. ”Ehi tu!” lo apostrofò seccamente; quello fece finta di non sentire ed accelerò il passo, mentre un’espressione ansiosa si dipingeva sul faccino pallido. ”Parlo a te, vedi di non farmi innervosire….” brontolò con una imitazione straordinariamente verosimile del tono ringhioso del suo istruttore di tiro con l’arco. Il poveraccio si fermò biascicando che non aveva sentito e che aveva da fare, o qualcosa del genere, ma gli fu intimato di accompagnarla alle stanze della servitù che si occupava della pulizia e dell’ordine dell’edificio…insomma, sarebbe andata a trovare Zina in persona quel mattino…l’idea la fece sorridere pensando a tutti i possibili insulti che si sarebbe beccata, ma con un po’ di fortuna sarebbero stati tutti già al lavoro da tempo e non avrebbe avuto seccature. Lavoro duro, quello del servitore…Stavolta avrebbe fatto in modo che nessuno potesse entrare a protestare mentre lavorava, ancora non sapeva come, le avrebbe risparmiato altro imbarazzo come quello del pomeriggio precedente. Arrivarono dopo qualche minuto in un’area del palazzo che non aveva ancora visto: immersa nei pensieri com’era non aveva fatto caso al percorso che avevano seguito e sarebbe stata un’impresa trovare il cammino al ritorno. Si rimproverò in silenzio per la distrazione, non poteva continuare a farsi accompagnare in giro dai servitori o avrebbero iniziato a pensare che fosse una zucca vuota qualunque ed avrebbe perso il vantaggio psicologico derivatole dall’essere un soldato. Cacciò via il ragazzo, che se la filò decisamente sollevato, e si preparò per la seconda perquisizione.

Edited by Silian - 24/4/2011, 15:44
 
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