MESE 6, GIORNO 2, POST 18, pomeriggio inoltrato
[(#FF007F) EXP 131.300 (30r100)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]
Su un lato del giardino era stata stesa una stuoia e sopra vi era un tavolino basso, in legno. Kuro mosse un cenno in quella direzione: un implicito invito ad accomodarsi; Iris esitò un istante. Aveva di meglio da fare, doveva finire di leggere i testi sulla biblioteca, trovare un modo per contattare il governatore Ming e convincerlo ad aiutarla, anche dopo che l'aveva quasi ucciso. E se fosse morto per le ferite? Rozul la stava cercando da mesi e non ne aveva più sentito parlare da allora... per quanto ne sapeva poteva già aver raggiunto Shu Jing... poi c'era il pezzente della sera precedente... era stato solo un caso? L'aveva riconosciuta? Non era certo il momento per sedersi a un tavolo e fare quattro chiacchiere! L'intera nazione le dava la caccia, incitata dal Signore del Fuoco... e Elanor? Come poteva Kuro essere sicuro che non sarebbe stata proprio lei, a tradirli? Tuttavia tenne questi pensieri per sé e seguì Kuro.
"Sa che non sei mia nipote e che "Ilah" è solo una copertura..." iniziò Kuro prudentemente, mentre Iris si sedeva lungo il lato corto del tavolino, l'unico che le dava una buona visuale sul solo punto di accesso al giardino; a quelle parole la ragazza lanciò un'occhiata severa al governatore, ma non disse niente. Kuro prese posto alla destra della ragazza, facendo cenno a Elanor di raggiungerli e di accomodarsi di fronte a lui, continuando
"sa che i tuoi genitori sono venuti a mancare di recente..." aggiunse, prendendo un'altra pausa per assicurarsi che Iris non avesse niente da dire... ma Iris aveva qualcosa da ridire: sbuffò, artigliando nervosamente il tavolo "era necessario? Perché non le diciamo anche che Rozul mi vuole morta e poi le prestiamo un falco per contattarlo?" sibilò contrariata, ma Kuro la interruppe
"queste sono illazioni, il Signore del Fuoco è solo preoccupato per te, considerando quello che è successo...". Questa volta fu il turno di Iris di zittire l'uomo
"Sì, e io sono uno scoiattoniglio rosa... ma fammi il piacere! Torna nel mondo reale, non hai più l'età per credere alle favole" rispose sarcastica. Kuro stava dando esempio per l'ennesima volta della sua superficialità, in buona fede, come al suo solito, ma li avrebbe fatti ammazzare tutti e due. Era arrivato il momento di prendere in mano la situazione, prima che degenerasse ulteriormente.
"Ascoltami bene, Elanor..." disse, smettendo di fingere che la ragazza non fosse lì:
"conoscendo Kuro ti avrà propinato qualche storia strappalacrime sul mio dominio e sulle questioni irrisolte con i miei genitori..." disse, cercando di intuire dal suo sguardo se quanto sosteneva fosse vero
"Baggianate romantiche" spiegò, guardandosi intorno, come cercando qualcosa: raddrizzò lo sguardo, puntando un grosso fiore bianco che cresceva in cima a uno stelo solitario, alcuni metri più in là
"vedi quel fiore?" chiese, indicandolo alla ragazza; lasciò a Elanor il tempo appena sufficiente per voltarsi, fece scivolare nella propria mano il pugnale che teneva nascosto tra le pieghe della tunica e in un sol gesto lo scagliò contro la pianta, tagliando di netto lo stello, poco al di sotto della corolla. Sorrise soddisfatta
"avrei fatto lo stesso con mio padre se non se ne fosse occupato qualcun altro al posto mio... e se vedrò dei soldati gironzolare qui attorno, prima che riescano a portarmi da Rozul, tu farai la stessa fine" la minacciò, alzandosi in piedi con l'intenzione di andarsene. Kuro si alzò a sua volta, l'espressione pacata che lo contraddistingueva aveva lasciato il posto a uno sguardo di rimprovero
"Era necessario?" chiese, imitando il tono che aveva usato lei poco prima
"pago Elanor per aiutarti, non per rischiare la vita! Devo forse ricordarti che quando sei venuta qui hai accettato di seguire le mie regole?" insistette, alzando la voce.
Iris gli scoccò un'occhiata ferita:
"l'accordo prevedeva che in cambio mi avresti ridato il dominio" rispose e contemporaneamente tirò un pugno nell'aria, dritto in direzione del governatore, senza riuscire a generare nemmeno uno sbuffo di fumo
"beh... non sono l'unica a non rispettare i patti!" lo rimproverò con aria di sfida. Lo sguardo di Kuro si ammorbidì
"Ti ho fatto una promessa e intendo mantenerla... ma non coinvolgere Elanor" rispose con un tono che non ammetteva alcuna replica.