MESE 6, GIORNO 3, POST 11, pomeriggio
[(#FF007F) EXP 134.170 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]
In una situazione normale, almeno, avrebbe avuto il suo dominio. In quel momento, complici il dolore e la circostanza, il panico aveva avuto la meglio. Kuro era arrabbiato con lei, il medico la fissava con aria minacciosa e Elanor sembrava più preoccupata del suo arco che di fare il suo lavoro. Sarebbe bastata una sola delle sue palle di fuoco per fare in modo che il mondo riprendesse a girare per il verso giusto... e la consapevolezza che fosse una cosa tanto semplice... e al contempo impossibile, la faceva impazzire.
Finalmente Elanor lasciò perdere l'arco e scattò in suo soccorso, la vide afferrare il medico, prendergli di mano quella lozione poco invitante e annusarla. Con fare sospettoso studiò la reazione del soldato: il medico fece altrettanto. Con uno scatto avrebbe potuto facilmente approfittare di quella distrazione per superarli e guadagnare la porta, ma non sarebbe equivalso a fuggire? L'orgoglio che ancora le rimaneva glielo impedì, rimase quindi a guardare mentre Elanor si spalmava addosso il balsamo, senza che la sua pelle si ricoprisse di bolle o macchie verdi. Colse quella che nelle intenzioni della ragazza doveva essere un'occhiata incoraggiante, ma che per lei significava solo che il suo tempo era scaduto.
Elanor riconsegnò il contenitore al medico e Iris strinse i denti, esitando ancora un istante... forse le ferite sarebbero guarite da sole, non c'era bisogno di... ma il pensiero del volto infuriato di Kuro, dopo che aveva chiamato quell'essere bislacco apposta per lei le fecero ritenere più opportuno collaborare. Era con le spalle al muro, e non solo in senso metaforico, ma era una principessa e era arrivato il momento di comportarsi come tale. Chiuse gli occhi per un istante, prendendo un profondo respiro, poi si raddrizzò, cercando di assumere un'aria regale e tese le braccia verso il medico, offrendogliele come un condannato a morte al suo carceriere.
Khuozin si esibì in un inchino appena accennato e, con una delicatezza inaspettata, iniziò a spalmare il suo preparato sulle braccia della ragazza. Il volto di Iris si contrasse in una smorfia di dolore un paio di volte ma, tutto sommato, la frescura di quel balsamo sembrava avere la meglio, tanto che, lentamente, la principessa cominciò a rilassarsi. Il medico tornò a frugare nella sua borsa e ne estrasse delle bende sottili, che posò con cura sulle ferite, coprendo pazientemente le mani e le braccia della ragazza. Iris non riuscì a trattenere una smorfia seccata. Avrebbe dovuto andare in giro con quella roba? Che avrebbe detto quell'impudente di Zina?
"Serve per forza?" chiese, indicando le bende con lo sguardo. Il medico annuì pazientemente:
"permettono alle erbe dell'impasto di agire meglio" spiegò.
Iris sbuffò, trovando nuovamente il gusto di contestare:
"per quanto dovrò andare in giro così?" chiese, cominciando a meditare su come potesse nascondere quella roba. Le serviva una tunica dalle maniche lunghe, tanto per cominciare.
"E' una brutta ustione... per una settimana, almeno" disse il medico, cogliendo una smorfia di disappunto sul viso della giovane
"ma è presto per dirlo. Tornerò domani mattina per cambiare le bende e forse potrò essere più preciso" rispose con la sua voce nasale. Fermò sapientemente la benda, poi iniziò a riordinare la borsa che aveva portato con sé e ne estrasse una boccetta contenente un liquido verde scuro. La agitò un attimo, studiandola contro la luce del sole che entrava dalla finestra aperta, poi la consegnò a Elanor, rivolgendosi però a Iris:
"prendetene un sorso prima di andare a dormire, vi aiuterà a superare la notte" promise, poi aggiunse
"è probabile che tra qualche ora le ferite cominceranno nuovamente a darvi fastidio, cercate di non togliere le bende se non volete peggiorare la situazione" spiegò. Iris si limitò ad annuire con sufficienza... in realtà le davano già fastidio.