La Nazione del Fuoco - GdR

incontri indesiderati

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Silian
view post Posted on 24/4/2011, 18:49     +1   -1




[EXP: 5700 exp (15r50x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 9, pomeriggio

Una specie di rintocco sonoro distolse la sua attenzione dal corridoio, appena prima che un getto di acqua fredda le investisse i pantaloni e le scarpe, inzuppandoli tutti. Il bacile cadde rotolando capovolto facendo un gran baccano e perdendo qualche altra scheggia qua e la. Elanor saltò di lato con un’esclamazione di sorpresa, cercando di evitare la pozza d’acqua che si allargava sul pavimento ed intercettò la parte finale del movimento del piede di Ilah che doveva aver provocato il rovesciamento del vaso. Le era di nuovo saltata la mosca al naso e si era messa a camminare avanti e indietro, sventolando nervosamente le mani e sbuffando, con un’espressione che non annunciava nulla di buono. Con quella faccia e quello sventolio sembrava davvero matta, almeno per chiunque fosse entrato nella stanza in quel momento. Elanor guardò con apprensione la finestra aperta, temendo che la ragazza da un momento all’altro decidesse di mettere in pratica un’altra delle sue brillanti idee. ”Sta arrivando?” chiese nervosamente la ragazza, fissandola. “Certo che no, sarà uscito neanche cinque minuti fa, zucca vuota che non sei altro” pensò il soldato ma per salvare le apparenze diede un’altra sbirciatina nel corridoio. ”Temo di no, signora” disse brevemente, imperturbabile, continuando a seguire con la maggiore discrezione possibile i movimenti nervosi della ragazza che si aggirava nella stanza. L’acqua che le inzuppava i piedi cominciava a farle sentire una sgradevole sensazione di freddo-umido…agitò le dita nelle scarpe nel vano tentativo di scaldare le estremità inferiori, leggermente scocciata.

Dopo un tempo che sembrava infinito attirò l’attenzione del soldato un suono di passi diverso da quello dei servitori: due persone, evidentemente di fretta, stavano salendo le scale di gran corsa. Si affacciò di nuovo dalla porta, restando girata di tre quarti in modo da non perdere d’occhio Ilah, in modo da controllare se per caso fosse arrivata la cavalleria a salvarla da quel compito ingrato.
 
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view post Posted on 24/4/2011, 19:58     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 9, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 134.010 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris si fermò un istante, aspettando la risposta del soldato che era appena tornata a guardare fuori dalla porta in cerca di Kuro. ”Temo di no, signora” rispose Elanor in tono formale. Iris sospirò. Quanto intendeva farla aspettare, ancora? Di sicuro avrebbe fatto molto più in fretta se fosse stato lui, in quelle condizioni. Era... era... riprese a camminare avanti e indietro, impaziente. "E adesso? Lo vedi?" chiese un paio di minuti più tardi, senza ottenere la risposta sperata. La principessa prese un respiro profondo, cercando di calmarsi. Faceva terribilmente male ma, in fondo, era un soldato. Aveva affrontato di peggio, come quella volta che l'avevano pugnalata alle spalle con un coltello intriso nel veleno. Quello sì che faceva male... anche se, in effetti, quella volta era svenuta quasi subito. Però c'era stata quella volta al Polo, quando quella strega di Leda era riuscita a colpirla con una palla di fuoco. Ancora non riusciva a capacitarsi della cosa: come poteva una dominatrice dell'acqua scagliare palle di fuoco?

Iris si fermò, lanciando un'occhiata fugace fuori dalla finestra. Quella volta era stato molto peggio... aveva passato un'intera giornata con quella brutta ustione sulla delicata pelle del suo stomaco prima di riuscire a procurarsi le adeguate medicine. Anche se, in effetti, quella volta aveva ricevuto un primo, rudimentale, soccorso da quel dominatore dell'acqua impedito che non riusciva nemmeno a camminare senza inciamparsi sui propri piedi. No... decisamente il Polo non le mancava. E sì... effettivamente quella era la tortura peggiore che avesse subito fino a quel momento. Si voltò di scatto verso Elanor. "Arriva?" chiese, speranzosa.

Non dovette attendere molto; poco dopo Kuro era nuovamente di ritorno in compagnia di un ometto curioso: superava Kuro di almeno un braccio in altezza e, se possibile, era perfino più magro. Se ne stava però tutto curvo, quasi volesse nascondersi all'interno di quella tunica rosso acceso, troppo grande per lui. Sembrava più un pagliaccio del circo che uno specialista. Iris intuì dalla borsa che portava con sé che quello strano essere doveva essere il medico. Forse poteva aspettare ancora un po'. Colse un lampo nello sguardo dell'uomo e, per una frazione di secondo, ebbe la certezza di essere stata riconosciuta... poi però il medico riprese quella sua aria un po' assente e un po' spaesata, che non lo faceva sembrare affatto affidabile. "Stai scherzando?" chiese la ragazza in direzione di Kuro, riluttante a lasciarsi avvicinare da quello spostato. Kuro scosse la testa, gravemente. "Ilah, ti presento Khuozin. E' il miglior medico della zona oltre ad essere famoso per la sua discrezione" spiegò severo il governatore: era ancora arrabbiato, glielo si leggeva in faccia.

In quel momento Iris avrebbe mandato la discrezione in un posto che il suo lignaggio le impediva di pronunciare ad alta voce. "Ha mai curato delle bruciature?" chiese, tenendo le mani il più lontano possibile dal nuovo arrivato. Kuro però non era in vena di discutere oltre: "i miei allievi mi stanno aspettando, vado a raggiungerli in palestra. Per quando avrò finito voglio una spiegazione convincente del perché hai messo in pericolo la vita dei miei servitori, di Elanor, hai distrutto due saloni del mio palazzo e stai facendo perdere tempo a un uomo che ha messo da parte il suo lavoro solo per cercare di curare quelle ferite che ti sei stupidamente procurata da sola!" esclamò uscendo dalla stanza prima ancora che Iris riuscisse a concepire una risposta. Un vago senso di colpa si impadronì della ragazza: Kuro era l'unica persona disposta ad aiutarla... se l'avesse abbandonata cosa avrebbe fatto? Dove sarebbe andata? Quella prospettiva la paralizzò.

"Elanor, per cortesia, rimani qui di guardia" aggiunse il governatore in direzione del soldato, mentre già si allontanava lungo il corridoio.
 
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Silian
view post Posted on 24/4/2011, 20:35     +1   -1




[EXP: 5860 exp (25r80x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 10, pomeriggio

La prima cosa che apparve in cima alle scale fu la testa non troppo capelluta di un tizio sconosciuto dall’aria un po’ tocca, seguita da un collo magro e da due spallucce ossute da cui la veste scendeva a picco come da un vecchio appendiabiti di legno ricurvo…poi apparve anche la testa del governatore al suo fianco, aveva ancora un’aria decisamente torva e sembrava in preda a pensieri poco gradevoli. Elanor fece un sospiro di sollievo al vederli ma non le piaceva assolutamente l’aria di burrasca sul volto di Kuro. Salutò entrambi uscendo dalla stanza ed attese con discrezione sulla soglia qualche eventuale nuovo ordine. "Stai scherzando?" fu la prima cosa che disse Ilah, evidentemente qualcosa del dottore non le andava bene…Elanor sogghignò girandosi di spalle, cercando di mimetizzare il gesto fingendo di scrutare qualcosa nel corridoio. Già si immaginava la scena…la ragazzina che correva in cerchio per la stanza inseguita da quella specie di lemure alato spelacchiato con la tunica svolazzante… "Ilah, ti presento Khuozin. E' il miglior medico della zona oltre ad essere famoso per la sua discrezione" la voce del governatore non dava adito a dubbi, era ancora furibondo. Elanor attese poggiata di schiena allo stipite della porta, guardando all’esterno. Non aveva voglia di vedere ancora l’espressione del suo capo, la faceva sentire in colpa anche se non c'entrava nulla con quella faccenda, preferiva senza dubbio la versione tranquilla del giorno precedente. Sentì ancora la ragazza lamentarsi ma di nuovo il tono usato da suo zio fu molto duro, poi lui uscì dalla stanza a grandi passi con incedere severo. "Elanor, per cortesia, rimani qui di guardia" ordinò senza voltarsi ed il soldato scattò sull’attenti, rimanendo sulla soglia della stanza in modo da avere una visuale adeguata sia sull’interno che sul corridoio e la porta di accesso alle scale, da cui la sagoma di Kuro veniva gradualmente inghiottita. Ilah sembrava volersi tenere a debita distanza dal nuovo arrivato ma non aveva speranze di continuare con quella manfrina se voleva essere curata adeguatamente…Elanor si sfilò l’arco dalle spalle indolenzite, poggiò l’estremità inferiore a terra tenendone l’altra punta con le mani ed accarezzando con le dita la lavorazione floreale che ne ornava la parte finale. La scena le ricordava le prime volte che la sua sorellina aveva visto il dottore a casa…era la seconda volta nello stesso giorno che pensava a Bao Lin, dopotutto le mancava anche se era una tipetta parecchio petulante e testarda. Se avesse trovato un falco libero in paese avrebbe scritto a Fire Fountain la sera stessa alla famiglia, dopotutto non aveva scritto loro neanche per avvisarli di essere arrivata a destinazione sana e salva, la mamma sarebbe stata sicuramente preoccupata…sospirò giocherellando con la corda dell’arma, guardando distrattamente un po’ il corridoio e un po’ la stanza…sembrava tutto tranquillo. Si chiese a suo malgrado a cosa servisse stare di guardia dato che l’unica minaccia attuale aveva le mani ustionate e piagnucolava inerme a pochi metri da lei.
 
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view post Posted on 24/4/2011, 21:16     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 10, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 134.170 (25r80x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Non era abituata a vedere Kuro arrabbiato e non riusciva a capire perché se la fosse presa tanto: in fondo l'idea di forzare il suo dominio era stata sua, lei aveva semplicemente trovato un modo più efficace... che avrebbe sicuramente funzionato se non si fosse intromesso facendo tutta quella scena per un po' di fumo. Per la seconda volta fu tentata di incrociare le braccia e per la seconda volta si trattenne appena in tempo, gesticolando frustrata.

L'ometto tossicchiò, attirando l'attenzione di Iris "Se Vostra Altezza permette..." disse con un inchino talmente sbilenco che Iris pensò avrebbe perso l'equilibrio. Non era sicura che gli avrebbe stratto la mano in condizioni normali, l'idea di avvicinarsi a lui in quello stato. "Non... non devi preoccuparti. Ho studiato all'Accademia Militare, so perfettamente come fare un bendaggio... dammi solo qualcosa per disinfettare le ferite" rispose con l'aria sicura di chi sa perfettamente quello che sta facendo, continuando però a tenersi a debita distanza. Per sicurezza oltrepassò il tavolo, frapponendolo tra sé e il sedicente medico. Era fortemente tentata di impadronirsi della sua borsa e farlo sbattere fuori da Elanor, ma il timore che Kuro avrebbe avuto qualcosa da ridire la tratteneva. Non sapeva ancora bene cosa fare con lui. Da un lato il governatore stava esagerando: non aveva alcun diritto di rivolgersi a lei in quel modo, di accusarla, dopo che era ancora bloccata lì solo per la sua incompetenza come maestro. Dall'altro... in fondo le dispiaceva e un insolitoquanto fastidioso senso di colpa le impediva di trattarlo come avrebbe meritato.

Khuozin nel frattempo aveva aperto la sua borsa e ne aveva estratto alcuni vasetti che aveva posato sul tavolo. Iris si piegò a raccoglierli, tenendo l'erborista sotto controllo con la coda dell'occhio, decisa a scattare, allontanandosi, al minimo segno di pericolo. Quei pensieri la distrassero da quello che stava facendo: afferrò uno dei vasetti e per un momento il piacevole contatto con il freddo del vetro le consentì di ignorare il dolore. Poi una fitta, intensa, non appena tentò di sollevare il piccolo contenitore la costrinse a mollare la presa, balzando via in lacrime.

L'uomo, per quanto il suo aspetto insolito non lasciasse sperare tanto, era dotato di una buona agilità, tanto che riuscì ad afferrare il vasetto prima che cadesse, frantumandosi. "Lasciate fare a me" si offrì, intingendo le dita nella pastosa sostanza biancastra che vi era contenuta. Iris alzò lo sguardo su Elanor, lanciandole un'occhiata supplichevole: nemmeno lei sapeva bene cosa voleva che l'altra facesse, ma era terrorizzata dall'idea che quell'uomo le si avvicinasse, si inciampasse sui propri piedi e le cadesse addosso con tutto il suo peso, peggiorando ulteriormente la situazione.
 
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Silian
view post Posted on 24/4/2011, 22:33     +1   -1




[EXP: 6160 exp (30r100x2) [aggiunti exp canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 11, pomeriggio

"Se Vostra Altezza permette..." disse il dottore inchinandosi in avanti…sembrava un fenicottero-armadillo fuori misura, piegato in quel modo. “Vostra Altezza? Ma per favore…” si disse Elanor, divertita dal nuovo appellativo rivolto alla fanciullina piagnucolosa. Già chiamarla ‘mia signora’ era più che sufficiente, se non troppo formale…era già abbastanza viziata, di questo passo quando sarebbe cresciuta avrebbero dovuto inventarsi dei nuovi titoli per tenerla buona no? Lasciò perdere il corridoio vuoto concentrandosi sulla buffa situazione della stanza: Ilah stava arretrando lentamente, brontolando qualcosa circa il corso di pronto soccorso dell’Accademia Militare mentre quello la seguiva, altrettanto lentamente, brandendo con le manine scarne la borsa stracolma di qualcosa di pesante, forse vasetti e bottigliette di medicamenti assortiti. Finì che Ilah si infilò dietro ad un tavolo sul quale il medico poggiò la borsa, estraendone tranquillamente alcuni vasetti, sicuro di avere messo la sua vittima con le spalle al muro…vittima che con un movimento fluido cercò di ghermire uno dei contenitori per poi lasciarlo cadere e saltare via come punta da un’ape scorpione, piagnucolando di nuovo più forte di prima. Doveva fare un male cane, si disse Elanor, memore degli incontri ravvicinati con le palle di fuoco di Shang…comunque, era impressionante vedere la differenza abissale tra la ragazza micidiale che l’aveva minacciata di morte neanche ventiquattro ore prima e quella tipina dolorante. Faceva quasi dimenticare tutti gli atteggiamenti arroganti che aveva ostentato nei giorni precedenti, dico quasi…Una cosa era sicura, se non poteva prendere in mano un vasetto neanche il pugnale sarebbe stato alla sua portata almeno per qualche giorno. Questo fece sentire più rilassato il soldato…anche se sarebbe dovuta stare ugualmente attenta o avrebbe pagato il conto appena l’altra si fosse tolta le bende.

"Lasciate fare a me" disse tranquillamente il dottore, che aveva ghermito il vasetto volante appena in tempo, lo aveva aperto ed ora avanzava inesorabile verso Ilah protendendo le grinfie ossute piene di unguento. Non era uno spettacolo gradevole da vedere, constatò la ragazza trattenendo un sogghigno. In quel momento Ilah alzò lo sguardo incrociando quello di Elanor, con gli occhi sgranati e colmi di un nonsocosa di spaventato a morte. Cosa diamine stava succedendo?! Presa in contropiede il soldato saltò su, lasciò cadere l’arco e si portò in una frazione di secondo alle spalle del medico. Era armato? Stava per colpirla? Gli afferrò una spalla ossuta con una presa decisa, pronta ad inchiodarlo a terra…per poi rendersi conto che non c’era assolutamente nulla che non andava…c’era solo il vasetto tra le sue dita…e niente altro. Che seccatura…neanche Bao Lin avrebbe fatto tutte quelle lagne! Chiamando a raccolta tutta la sua faccia tosta mutò la presa assassina sulla clavicola del vecchio in un’amichevole (hem) pacca sulla schiena, che scosse quel mucchietto d’ossa polverose da cima a fondo. Scrutò Ilah con un’occhiata interrogativa…aveva paura che fosse veleno? Certo, nessuna delle due poteva esserne totalmente sicura…ma quel tizio lo aveva portato Kuro, di chi altro avrebbero potuto fidarsi? ”Permette, dottore?” chiese con tono gentile ma fermo, prelevando dalle sue mani il vasetto ed ignorando a bella posta le sue proteste. Lo studiò qualche secondo girandoselo tra le mani poi ci infilò dentro due dita, portandosele vicino al naso. L’odore non aveva nulla di strano, era dolce invece…non era stata addestrata a riconoscere veleni per cui si applicò alla mano la strana pasta biancastra massaggiandola leggermente. Attese qualche secondo. Non sentì né pizzicore né bruciore né apparvero bolle, una leggera e gradevole sensazione di frescura si sprigionò dall’unguento. Elanor annuì soddisfatta con aria seria, lanciando un’occhiata alla ragazza come per dirle “Vedi? Nessun problema no?” e rimise il contenitore tra le mani del dottore. ”Direi che ci siamo. Può procedere…sempre che non le arrechi disturbo…” disse rivolta un po’ al dottore ed un po’ alla sua paziente. Tenne ugualmente una mano posata sulla spalla del poveretto, cercando di capire da eventuali segnali corporei della ragazza se e cosa ci fosse ancora che non andava, di cui non si fosse accorta in precedenza.

Edited by Silian - 25/4/2011, 00:35
 
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view post Posted on 25/4/2011, 12:23     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 134.170 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



In una situazione normale, almeno, avrebbe avuto il suo dominio. In quel momento, complici il dolore e la circostanza, il panico aveva avuto la meglio. Kuro era arrabbiato con lei, il medico la fissava con aria minacciosa e Elanor sembrava più preoccupata del suo arco che di fare il suo lavoro. Sarebbe bastata una sola delle sue palle di fuoco per fare in modo che il mondo riprendesse a girare per il verso giusto... e la consapevolezza che fosse una cosa tanto semplice... e al contempo impossibile, la faceva impazzire.

Finalmente Elanor lasciò perdere l'arco e scattò in suo soccorso, la vide afferrare il medico, prendergli di mano quella lozione poco invitante e annusarla. Con fare sospettoso studiò la reazione del soldato: il medico fece altrettanto. Con uno scatto avrebbe potuto facilmente approfittare di quella distrazione per superarli e guadagnare la porta, ma non sarebbe equivalso a fuggire? L'orgoglio che ancora le rimaneva glielo impedì, rimase quindi a guardare mentre Elanor si spalmava addosso il balsamo, senza che la sua pelle si ricoprisse di bolle o macchie verdi. Colse quella che nelle intenzioni della ragazza doveva essere un'occhiata incoraggiante, ma che per lei significava solo che il suo tempo era scaduto.

Elanor riconsegnò il contenitore al medico e Iris strinse i denti, esitando ancora un istante... forse le ferite sarebbero guarite da sole, non c'era bisogno di... ma il pensiero del volto infuriato di Kuro, dopo che aveva chiamato quell'essere bislacco apposta per lei le fecero ritenere più opportuno collaborare. Era con le spalle al muro, e non solo in senso metaforico, ma era una principessa e era arrivato il momento di comportarsi come tale. Chiuse gli occhi per un istante, prendendo un profondo respiro, poi si raddrizzò, cercando di assumere un'aria regale e tese le braccia verso il medico, offrendogliele come un condannato a morte al suo carceriere.

Khuozin si esibì in un inchino appena accennato e, con una delicatezza inaspettata, iniziò a spalmare il suo preparato sulle braccia della ragazza. Il volto di Iris si contrasse in una smorfia di dolore un paio di volte ma, tutto sommato, la frescura di quel balsamo sembrava avere la meglio, tanto che, lentamente, la principessa cominciò a rilassarsi. Il medico tornò a frugare nella sua borsa e ne estrasse delle bende sottili, che posò con cura sulle ferite, coprendo pazientemente le mani e le braccia della ragazza. Iris non riuscì a trattenere una smorfia seccata. Avrebbe dovuto andare in giro con quella roba? Che avrebbe detto quell'impudente di Zina? "Serve per forza?" chiese, indicando le bende con lo sguardo. Il medico annuì pazientemente: "permettono alle erbe dell'impasto di agire meglio" spiegò.

Iris sbuffò, trovando nuovamente il gusto di contestare: "per quanto dovrò andare in giro così?" chiese, cominciando a meditare su come potesse nascondere quella roba. Le serviva una tunica dalle maniche lunghe, tanto per cominciare. "E' una brutta ustione... per una settimana, almeno" disse il medico, cogliendo una smorfia di disappunto sul viso della giovane "ma è presto per dirlo. Tornerò domani mattina per cambiare le bende e forse potrò essere più preciso" rispose con la sua voce nasale. Fermò sapientemente la benda, poi iniziò a riordinare la borsa che aveva portato con sé e ne estrasse una boccetta contenente un liquido verde scuro. La agitò un attimo, studiandola contro la luce del sole che entrava dalla finestra aperta, poi la consegnò a Elanor, rivolgendosi però a Iris: "prendetene un sorso prima di andare a dormire, vi aiuterà a superare la notte" promise, poi aggiunse "è probabile che tra qualche ora le ferite cominceranno nuovamente a darvi fastidio, cercate di non togliere le bende se non volete peggiorare la situazione" spiegò. Iris si limitò ad annuire con sufficienza... in realtà le davano già fastidio.
 
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Silian
view post Posted on 25/4/2011, 19:49     +1   -1




[EXP: 6240 exp (25r80) [aggiunti exp canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 12, pomeriggio

Ilah ricompose il suo contegno altezzoso, porgendo finalmente il braccio con aria nobile e rassegnata al medico. Non si lamentò anche se la sua espressione lasciava intuire che la situazione fosse poco gradevole...salvo poi ricominciare a brontolare quando si trattò di conoscere la durata della cura impostale dal dottore. Anche se non si vedeva grazie alle maniche lunghe della tunica gli avambracci di Elanor erano ricoperti da un reticolo fitto di macchie scure di ustioni e tagli cicatrizzati, souvenir degli allenamenti all’Accademia che si sarebbe portata avanti per il resto dell’esistenza. Capiva perfettamente quanto potesse essere fastidiosa la ferita provocata da un’ustione ma non c’era davvero altro modo di intervenire. Come tocco finale il dottore tirò fuori una ennesima bottiglietta dal dubbio contenuto verdastro, agitandola con aria professionale per poi consegnarla ad Elanor. Il soldato lo guardò con aria interrogativa...se la medicina era per Ilah perché lo aveva consegnato a lei? Bah, forse era meglio che non toccasse ancora nulla con le mani in quello stato. Come avrebbe fatto a mangiare? L’avrebbe imboccata Zina? Il soldato era più che sicuro che la serva avrebbe preferito ficcarle in gola gli Hashi piuttosto che fare una cosa del genere. E dove avrebbe potuto dormire se la sua camera era bruciata completamente? A quello però avrebbe pensato Kuro.

Sembrava che il medico, almeno per il momento, avesse finito. Elanor lo salutò inchinandosi e recuperò l’arco che giaceva a terra fuori dalla porta per evitare che l’uomo inciampasse uscendo. Rientrò poi nella stanza incerta sul da farsi. C’erano solo lei ed Ilah adesso, era la prima volta che si trovavano da sole da quando era arrivata al Palazzo. Kuro stava allenando i suoi allievi, non aveva ricevuto ordine di raggiungerlo ma neanche di lasciare Ilah da sola una volta terminata la visita del dottore: l’edificio era pieno di finestre e sarebbe stato meglio evitare di lasciare la ragazzina libera di scegliere da quale, eventualmente, effettuare la sua prima prova di volo acrobatico. Meglio starle dietro fino a controordine...o finché a lei non fossero saltati i nervi e non l’avesse cacciata via. Visto che al momento la fanciullina era ancora innocua decise di tentare la sorte provando a rendersi utile. Guardò di nuovo con fare dubbioso la fiala di medicina che teneva tra le dita, poi Ilah, recuperando una postura rigida, quasi militare. ”Mia signora, non ho ricevuto altri ordini per il momento, sono a sua completa disposizione. Posso aiutarla in qualche modo?” chiese con tono quanto più possibile professionale, sperando in un attacco di buon umore da parte della sua interlocutrice.
 
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view post Posted on 25/4/2011, 20:30     +1   -1
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Il medico aveva concluso il suo lavoro e si allontanò dalla stanza, scortato da Elanor. L'interesse di Iris per il soggetto era svanito nell'esatto istante in cui aveva smesso di essere utile, cioè nel momento in cui le aveva consegnato la medicina e si era avviato in direzione del corridoio. Adesso la sua attenzione era tornata alle bende che le fasciavano le mani: erano antiestetiche e la facevano sembrare una povera invalida... non era già abbastanza umiliante essere senza dominio? Provò ad immaginare cosa avrebbero detto se una cosa del genere fosse successa a corte... no. Era meglio non pensarci. Con un leggero sospiro si lasciò cadere su un divanetto polveroso, tenendo le mani alte di fronte a sé in modo che non rischiassero di toccare da nessuna parte... sarebbe dovuta andare avanti così per una settimana?

Contrasse i muscoli, frustrata e per un istante fu seriamente tentata dall'idea di strapparsi le bende, con tutta quela rabbia che cominciava a salirla dentro: era tutta colpa di Kuro... e osava anche sgridarla! Forse negli ultimi tempi gli aveva concesso un po' troppa confidenza ed era arrivato il momento di rimediare. Tanto per cominciare doveva trovarsi un medico affidabile... possibilmente un dominatore dell'acqua esperto, gli unici in modo di porre rimedio a quello sfregio. Istintivamente la sua mente tornò a Kiki. Aveva fatto le cose tanto in fretta che si era dimenticata di lei quando aveva lasciato il palazzo... difficile immaginare che fine avesse fatto. Poteva ancora rintracciarla? Poteva ancora fidarsi di lei, o sarebbe corsa da Rozul alla stessa velocità con cui aveva tradito i suoi connazionali quando lei era Signore del Fuoco?

"Mia signora, non ho ricevuto altri ordini per il momento, sono a sua completa disposizione. Posso aiutarla in qualche modo?" disse Elanor tornando da lei. Iris smise di fissare le bende per alzare lo sguardo meditabondo sul soldato. Di sicuro non poteva mandarla a cercare Kiki, con buone probabilità non era mai stata nella Capitale e era quasi certo che si sarebbe fatta ammazzare ancora prima di raggiungere il Palazzo Reale... sempre che Kiki fosse ancora lì. Spostò lo sguardo sulla finestra. Forse era una follia, ma... e se avesse potuto davvero risolvere il suo problema? "Il governatore Kuro si comporta in modo strano in questi giorni" disse, seguendo il filo dei propri pensieri, senza minimamente preoccuparsi di rendere il tutto comprensibile alla sua interlocutrice.
 
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Silian
view post Posted on 25/4/2011, 20:55     +1   -1




[EXP: 6340 exp (15r50x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 13, pomeriggio

La risposta di Ilah non fu quella che si aspettava...avrebbe preferito un ordine diretto o di essere cacciata via a male parole. Cosa voleva dire? Stava pensando ad alta voce? In quel caso aprire bocca sarebbe stato a dir poco sgarbato. La ragazza guardava fuori dalla finestra, apparentemente immersa in una riflessione tutta personale. Il governatore comportarsi in modo strano? Più strano di lei, che si era praticamente data fuoco per un motivo non bene identificabile? O forse...-pensò Elanor all’improvviso guardinga- si, forse aveva appurato qualcosa delle loro manovre, il che rendeva ancora più rischioso rispondere alla sua affermazione. Cribbio, quanto era difficile! Sicuramente era così che andavano le cose in politica e nell’alta società, erano tutti abituati a giocare con le parole per manipolare i propri simili ed ottenere il massimo tornaconto. Cercò febbrilmente qualcosa da dire che non fosse compromettente: cercò di instillare nel solito tono professionale e distaccato una sfumatura di tono che lo facesse sembrare pensieroso...si grattò la testa con aria meditabonda ”Non voglio mancare di rispetto al Governatore ma in effetti non comprendo il motivo di una tale gentilezza verso i servitori, considerando che uno di loro potrebbe essere il responsabile del furto perpetrato ai vostri danni...” si, questa non era esattamente una bugia e poteva evitare di impappinarsi, senza contare il fatto che per il momento non si era compromessa. Rifletté per un attimo...stava forse diventando una bugiarda professionista? Naaah, non sarebbe mai stata come certi suoi commilitoni, quelli con dei giri di parole incredibili potevano farti credere che la terra girasse al contrario. Forse il trucco stava nell’essere fermamente convinti di quello che si diceva: in effetti quando era sicura di non dire una menzogna omettendo semplicemente il succo della faccenda che voleva nascondere il trucco funzionava. Almeno finché una domanda diretta non la costringeva a far venire a galla il torbido nascosto sotto la superficie cristallina...
 
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view post Posted on 25/4/2011, 21:33     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 13, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 134.470 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris sospirò. Elanor era un soldato... era abituata ad eseguire gli ordini senza farsi tante domande, forse le stava chiedendo un po' troppo: non aveva alcuna possibilità di cogliere quelle sottigliezze. Iris scosse la testa con condiscendenza: "no, non è questo" spiegò con insolita pazienza "da quando lo conosco si è sempre comportato a quel modo con i suoi sottoposti... è un tipo eccentrico, gli piace giocare a fingersi un cittadino delle classi inferiori... immagino che la vita di palazzo gli vada un po' stretta e questo sia il suo modo di conviverci... ma non è quello che intendevo. E' distratto. Me ne sono accorta questa mattina, durante il nostro solito allenamento... è come se volesse nascondermi qualcosa" proseguì, cercando di definire meglio quella sensazione che aveva avuto. "Come..." disse, contraendo le labbra in una smorfia pensierosa.

Rimase in silenzio per un lungo istante con lo sguardo perso nel vuoto, poi scosse la testa, rialzandosi. "Non lo so" confessò al soldato. Mosse alcuni passi in direzione della finestra e di poggiò con il fianco al davanzale, ben attenta a non toccare niente con le mani. "Credo che abbia già messo in pratica tutto quello che sa sul dominio e il suo orgoglio gli impedisca di ammettere che non sa più cosa fare... e secondo me sa che l'ho capito. Per questo è tanto nervoso" decise. In parte si fidava di lui... ma la parte di Iris che rivoleva il suo dominio si fidava maggiormente di se stessa.

"Secondo lui quello che ho tentato di fare è una pazzia... ma se avessi ragione io? So che mi vuole bene e cerca di proteggermi, ma se questa volta si sbagliasse?" chiese, crogiolandosi in quella prospettiva. La visione di Kuro era una condanna, continuava a insistere con la storia di suo padre, ma Iris sapeva bene che suo padre non era il problema. Non erano lei e i suoi sentimenti a bloccare il dominio, era stata la Gilda! "Prima... quando ero in quella stanza, con le fiamme che si alzavano da tutte le parti... per un istante ho sentito il fuoco. Credo che se ci fossero state più fiamme..." borbottò, fissando Elanor con sguardo deciso "devo provare di nuovo. Elanor... credo di poter recuperare il mio dominio, ma mi serve che Kuro rimanga fuori dai piedi questa volta: puoi occupartene?" chiese speranzosa.
 
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Silian
view post Posted on 25/4/2011, 22:24     +1   -1




[EXP: 6620 exp (30r100x2) [aggiunti exp canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 14, pomeriggio

Dentro di sé Elanor sorrise soddisfatta. Non sembrava essersi accorta della piccola omissione ed ora le stava spiegando con grande pazienza le cose dal suo punto di vista. Beh si, in effetti non aveva tutti i torti nel pensare che il suo maestro fosse a corto di idee, questo era chiaro anche al soldato. Non replicò e fece attenzione a non interrompere il flusso di parole che, ne era certa, doveva essere ben più abbondante del solito, anche rispetto alle chiacchierate che aveva con Kuro in persona. Ilah si poggiò alla finestra continuando il suo monologo, il soldato non si perse neanche una parola di quello che diceva...andava tutto riferito al governatore a tempo debito. Poi il tono del discorso iniziò a cambiare...Elanor aggrottò le sopracciglia. Era naturale che l’allieva scontenta desse la colpa al maestro, era così dall’alba dei tempi...dunque era per sentire il fuoco che aveva dato alle fiamme il palazzo? Sentire...il fuoco...?! Il soldato, nonostante fosse priva del dominio, intuì che non si trattasse del sentire fisico, quello che percepiva luce e calore, ma qualche cosa di intimamente connesso con l’energia del dominio...o con i vaneggiamenti di una pazza scatenata, a voi la scelta. Non aprì bocca...dove voleva andare a parare? Ora la stava fissando. Elanor cercò di sostenere lo sguardo deciso di Ilah: "devo provare di nuovo. Elanor... credo di poter recuperare il mio dominio, ma mi serve che Kuro rimanga fuori dai piedi questa volta: puoi occupartene?" Il soldato smise di respirare per un attimo. Co....cosa?! Quella pazza voleva riprovare a darsi fuoco...e voleva la sua collaborazione?!?! Oh questo si che era un vero disastro...cosa diamine avrebbe dovuto risponderle? Mentre il cuore pompava furiosamente sangue al cervello bisognoso di energie per inventarsi qualcosa il soldato fissò con aria imperturbabile la sua interlocutrice, grattandosi il mento mentre cercava di eliminare il tremito che le aveva assalito la mano. Era l’evento che lei e Kuro non avrebbero mai osato sperare: la nipote stava spontaneamente confidando al soldato il suo prossimo piano suicida! Non poteva sprecare questa occasione per nulla al mondo...respirò a fondo per rallentare il cuore e permettere al cervello di elaborare un piano congruo. Doveva avvisare Kuro...ma non poteva farlo ora o Ilah se ne sarebbe accorta. Bisognava fare in modo di ritardare l’evento per consentire al governatore di pianificare una contromossa e permettere al soldato di allestire una recita credibile per giustificare la reazione del suo capo o sarebbe stato chiaro chi era stato a fare la spia (e altrettanto chiaro chi si sarebbe preso il prossimo pugnale nello stomaco). Si concentrò per trovare le parole più adatte all’occasione... ”Mia signora mi rincresce...devo farle presente che un atto del genere mi metterebbe contro la persona di cui sono alle dipendenze –nei confronti del quale nutro il massimo rispetto- trasgredendone palesemente le volontà...sarebbe anche contrario al codice militare” esordì con aria corrucciata e severa fissandosi le nocche della mano che accarezzava il mento ”Tuttavia...” sollevò lo sguardo verso Ilah alzando le sopracciglia ”Lei sembra molto sicura di quello che sta dicendo...e sinceramente il mio datore di lavoro, per quanto lo stimi, non sembra esserlo altrettanto. Aiutandovi a porre fine al vostro problema metterei fine anche a quello del governatore. Quindi...” decise di concludere in fretta per non farla spazientire ”Sarò lieta di esserle di aiuto, signora, anche per il governatore Kuro” concluse con un rigido inchino. ”Devo tuttavia permettermi di chiederle di attendere un momento più opportuno. Le sue ferite sono gravi e potrebbero pregiudicare in qualche modo la riuscita del suo piano e, se mi consente di esprimere un’opinione, dovrà essere preparato tutto nei minimi dettagli perché dovrà riuscire, temo, al primo tentativo...per quello successivo non potrei comunque esserle di aiuto. Il governatore per quanto tollerante non accetterebbe mai una mossa del genere da parte mia.” concluse con un gesto eloquente, passandosi la mano in posizione orizzontale sul collo, come la lama di una spada.

Edited by Silian - 26/4/2011, 14:36
 
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view post Posted on 26/4/2011, 20:31     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 14, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 134.630 (25r80x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Elanor parve riflettere un istante e Iris pazientò: sapeva che quella che aveva appena fatto al soldato era una rivelazione sconvolgente... nessuno, nemmeno Kuro, aveva più idea di come farle riavere il dominio, invece lei aveva trovato il modo. "Devo farle presente che un atto del genere mi metterebbe contro la persona di cui sono alle dipendenze" le ricordò Elanor, perdendosi in un mare di futili ragionamenti. Sul volto di Iris spuntò un sorriso bonario: "magari ci fossero più soldati come te, Elanor! Al giorno d'oggi purtroppo il nostro esercito è pieno di bifolchi arroganti capaci solo a prendersi a palle di fuoco a vicenda. Virtù come il rispetto, la lealtà, l'onore... sembrano ormai dimenticate" disse annuendo gravemente.

Poi cambiò improvvisamente espressione, alzando le braccia bendate di fronte a sé in modo che Elanor non potesse fingere di non notarle e il suo sguardo si fece più deciso, quasi minaccioso: "sono abbastanza esperta di dominio da aver visto ancora bruciature come queste. Indipendentemente da quello che dirà il medico, credimi, non basteranno un po' di erbe e qualche benda a farle sparire. Non intendo passare il resto della mia vita a nascondermi per la vergogna!" disse, alzando involontariamente la voce, presa dall'emozione. I suoi occhi fiammeggiarono di determinazione "esiste un modo per curarle. Uno solo. I dominatori dell'acqua del Polo Nord hanno sviluppato delle incredibili tecniche di guarigione, se potessi contare su uno di loro, prima che il danno diventi irreparabile..." disse, lasciando intuire a Elanor il seguito. "Conosco una dominatrice dell'acqua del Polo Nord. Vive nel mio palazzo... ma non posso presentarmi da lei senza il mio dominio: non esiterebbe un solo istante a vendermi ai miei nemici se pensasse di poterci guadagnare qualcosa... non sono nelle condizioni per potermi permettere di aspettare, Elanor!" disse in tono perentorio. Tuttavia capiva perfettamente il dilemma etico di Elanor. Era stata assunta da Kuro e non sarebbe stato corretto da parte sua chiederle di tradirlo.

"So come fare con il governatore: era più che altro una questione di principio, ma non mi importa del bracciale. Non serve che lo ritrovi, quindi il tuo lavoro con lui può considerarsi concluso. Da questo momento sei assunta alle mie dipendenze... cos'è la paga dell'esercito?" chiese, pensierosa. Aveva sentito dire che Rozul aveva dimezzato il loro soldo, assumere la ragazza non sarebbe certo stato un problema "300 monete, vero?" chiese con sufficienza "bene, te la raddoppio. Posso darti 600 monete... anzi, meglio! Mille monete subito, per aiutarmi con il governatore, e altre mille quando sarò tornata sana e salva a palazzo, con il mio dominio" propose, soddisfatta del proprio geniale compromesso. In fondo, così, ci avrebbero guadagnato entrambe.
 
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Silian
view post Posted on 26/4/2011, 21:57     +1   -1




[EXP: 6800 exp (30r100) [aggiunti exp canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 15, pomeriggio

Ilah sorrise…magari ci fossero più soldati come te, Elanor! dando inizio ad un fantastico discorsetto sulla lealtà, annuendo con aria seria…il soldato percepì chiaramente un’ondata di irritazione salirle prepotentemente lungo lo stomaco. Strinse i pugni mettendosi a braccia conserte…la stava prendendo in giro? Non era una persona permalosa ma non poteva togliersi di dosso la netta sensazione che la ragazza si stesse prendendo gioco di lei con quei blandi complimenti…ma dopotutto se l’era cercata: stava recitando la parte del soldato ottuso da parecchio ormai ed a quanto pare ci era riuscita a meraviglia…solo la consapevolezza di questo la trattenne dal lanciare un’occhiataccia a quella rompiscatole.

Poi la ragazza alzò le braccia con fare teatrale mentre i suoi occhi lampeggiavano duri e la sua voce si caricava di un’emozione intensa…avrebbe fatto davvero impressione se il soldato non l’avesse vista fino a pochi istanti prima rannicchiata a terra in singhiozzi. Elanor dovette aggrapparsi a quell’immagine per resistere all’indubbio carisma che l’altra era capace di esercitare…era la stessa sensazione che aveva sentito quella notte: Ilah non solo era abituata a comandare come una comune nobilotta, in qualche modo il potere era lei stessa…o per lo meno era convinta di esserlo. La convinzione poteva far sprigionare dalla mente delle capacità incredibili di persuasione. ”Conosco una dominatrice dell'acqua del Polo Nord. Vive nel mio palazzo... ma non posso presentarmi da lei senza il mio dominio: non esiterebbe un solo istante a vendermi ai miei nemici se pensasse di poterci guadagnare qualcosa... non sono nelle condizioni per potermi permettere di aspettare, Elanor!". Il soldato si sentiva paralizzato da quello che assomigliava pericolosamente al panico. Le stava praticamente ordinando di abbandonare il suo incarico, Shu Jing…il governatore…? no, calma, non ha ancora finito di parlare, Elanor cercò di concentrarsi mentre l’altra finiva di parlare.

Avrebbe preferito non sentirlo, il resto…era stata praticamente sollevata dall’incarico…Poteva farlo, quella ragazzina? Sorpassare il suo maestro in questo modo e dare ordini ella stessa? Ma non era questo il punto…che Ilah potesse o no, ormai l’aveva messa con le spalle al muro. Le tremavano le ginocchia dall’agitazione…no, non l’aveva messa Ilah con le spalle al muro, ci si era messa da sola, come un’idiota! Aveva creduto di sorpassare in astuzia una persona nata e cresciuta in mezzo agli intrighi di palazzo e cavarsela salvando capra e cavoli…come aveva potuto sperare che il suo piano si limitasse a riprovare un tentativo fallito e farsi fregare dalla prima popolana di passaggio?! Non aveva imparato nulla dai suoi adorati libri evidentemente.

Cercò di respirare a fondo per calmarsi. Non le aveva ancora detto quando aveva intenzione di riprovare il suo folle piano. Forse aveva ancora tempo di parlare con Kuro, spiegargli il guaio in cui si era cacciata e forse avrebbero trovato una soluzione adeguata…si, sicuramente il governatore avrebbe saputo che fare. Era una persona saggia e matura nonché ancora più esperta in strategie rispetto alla sua diabolica nipotina. Come la sua interlocutrice non aveva mancato di farle notare, onore e lealtà non erano certo caratteristiche di cui Elanor fosse priva. Non avrebbe voltato le spalle al governatore per tutto l’oro del mondo, neanche ora che si era compromessa fino a quel punto. L’unica cosa di cui doveva davvero preoccuparsi era di salvare la pelle…lo spiraglio di luce che si era aperto riportò una quantità sufficiente di fiducia nell’animo del soldato: avrebbe continuato a giocare almeno per il momento, sperando di non essere giocata di nuovo come era appena accaduto. ”Qual’ è il nome della dominatrice dell’acqua?”.

Edited by Silian - 27/4/2011, 18:09
 
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view post Posted on 27/4/2011, 21:18     +1   -1
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La domanda di Elanor colse Iris di sorpresa... va bene essere tonti, ma aveva capito qualcosa di quello che aveva appena detto? Evidentemente no... forse doveva ripetere lentamente, o forse era una di quelle persone bizzarre che fingevano un totale spregio per il denaro. Iris sospirò, lasciandosi cadere di nuovo a sedere sul divanetto polveroso. "Ma che c'entra?" si lamentò scuotendo la testa. Una ciocca di capelli le scivolò sul viso e la ragazza la soffiò via, seccata.

"Senti... rendiamo questa cosa un po' più semplice, ok?"
chiese accennando una smorfia di sufficienza "lascia stare tutto quello che ti ho detto, a te interessa solo la parte su Kuro, devi assicurarti che non mi raggiunga questa volta... anche perché lo vedi anche tu, è vecchio, rischia di farsi male e non ho intenzione di averlo sulla coscienza" spiegò come se fosse stata di fronte a una bambina un po' lenta nel capire. "Se non vuoi denaro dimmi cosa ti piacerebbe: sono ricca e appena riuscirò a mettere le mani sulla mia eredità non ci sarà niente che io non possa concederti, quindi parla pure liberamente" la incoraggiò muovendo la mano in uno svolazzo distratto, quasi che quella fosse solo una questione di secondaria importanza.

La cosa più difficile, ora era riuscire a fare in tempo. Iris sapeva che la lezione di Kuro non sarebbe durata ancora a lungo, dovevano discutere di tutti i dettagli per poter mettere in azione il piano quanto prima. E c'era un altro problema, rifletté, sentendo la ruvida stoffa delle bende grattare contro la sua pelle: non riusciva a tenere in mano nemmeno un vasetto... come avrebbe fatto a usare un acciarino, questa volta? Quei dannati marchingegni erano già fin troppo complicati anche con le sua mani in perfetta salute... candele. Avrebbe dovuto usare delle candele questa volta. Le avrebbe fatte accendere da Zina la sera e poi si sarebbe assicurata che la fiamma non si spegnesse, passandola da un lume all'altro per tutta la notte. Ora serviva solo un buon posto in cui agire... qualcosa che prendesse fuoco velocemente.
 
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Silian
view post Posted on 27/4/2011, 22:28     +1   -1




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MESE 6, GIORNO 3, POST 16, pomeriggio

Elanor stette qualche secondo zitta…ma come che c’entrava?! Voleva si o no guarirsi le braccia? Se serviva andare alla capitale, e non poteva andarci di persona, era ovvio che avrebbe spedito il soldato a cercarla per suo conto…o forse si era fatta prendere la mano dall’agitazione e non aveva capito niente di quello che la ragazza cercava di dirle. Cercò di capire, ripensando alle parole appena udite, dove poteva aver capito male ma proprio non ci arrivava. “Accidenti…dove pensi di andare se neanche riesci a capire gli ordini che ti danno?” si disse irritata con sé stessa. Ilah nel frattempo era sprofondata nel divano, sollevando una discreta nuvola di polvere col suo peso. E per fortuna la tolse involontariamente dall’impaccio, riprendendo la parola…col tono lento e calmo che avrebbe potuto usare con una mocciosa, e neanche troppo sveglia…non seppe se mettersi a ridere o cosa altro…insomma, la parte del soldato tonto (che fosse rispondente al vero o no non le era ancora chiaro, preferì non indagare) le andava comunque a pennello e di questo passo non sarebbe stato un problema macchinare qualcosa con Kuro senza che l’altra la sospettasse capace di tanto. ”Ah nono il denaro va benissimo” rispose tranquillamente, stringendosi nelle spalle ”Pensavo volesse guarire per bene prima di riprovare col fuoco…no?” aggiunse con aria leggermente vacua, grattandosi la testa. Aveva abbandonato ormai la posa rigida da soldato e stava scaricando tutto il peso sulla gamba destra, tenendo l’altra leggermente arretrata e con la sola punta del piede poggiata a terra. Ecco il problema: aveva pensato che la ragazza volesse rimettersi in sesto prima di riprovare, invece no…evidentemente le piaceva mettersi nei guai. Figuriamoci se il governatore non si aspettava una mossa simile alla prima in breve tempo, anche questo giocava dalla loro parte. Chiese con aria innocente e casuale, carezzandosi il mento con due dita ”Come pensa di fare esattamente, signora? E…se posso chiederlo…se andasse storto qualcosa? Il governatore non sarebbe l’unico in grado di aiutarla?” sollevando entrambe le sopracciglia. Sarebbe stato davvero un bello scherzo del destino se fosse di nuovo rimasta vittima delle fiamme da lei stessa appiccate, e nessuno al mondo avrebbe potuto aiutarla tranne il suo bistrattato, vecchio maestro…
 
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116 replies since 11/3/2011, 22:37   772 views
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