Dimenticavo..grazie per le informazioni! Prima o poi leggo tutto quanto...
[EXP: 7580 exp (30r100x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]
MESE 6, GIORNO 3, POST 22, metà pomeriggio
L’altra fissò incredula il moncherino fumante tra le mani del soldato immobile come una statua. Fu una cosa fisicamente dolorosa osservare la reazione della ragazza. Elanor se lo era aspettato, ma vederlo era tutta un’altra cosa…dovette stringere i denti per mantenere il controllo, mentre l’altra passava dall’incredulità ad una reazione violentissima, piena di rabbia e disperazione. Si poteva quasi percepire l’intensità delle emozioni provate da Ilah irradiarsi da lei in cerchi concentrici insieme alle onde sonore delle sue grida. Non poteva ferirla, questo lo sapeva, ma una reazione fisica sarebbe almeno riuscita a liberare il soldato da quell’opprimente senso di colpa! Elanor si sentiva in mortificata, terribilmente in mortificata, per aver provocato una reazione del genere…non avrebbe dovuto illuderla in quel modo, bisognava mettere le carte in tavola da subito e lei aveva pensato di giocare sporco per evitare di averla contro ed insieme accontentare il governatore…oh, come si sbagliava…il risultato era che ora non solo la ragazza ce l’aveva con lei, ma addirittura doveva odiarla a morte! Mai, in tutte le sue più disperate congetture, si era aspettata che l’altra avrebbe deciso di dare fuoco alla biblioteca, non aveva previsto come sarebbero potute andare le cose ma nello stesso tempo aveva sempre saputo che non comportarsi in modo chiaro avrebbe avuto le sue conseguenze…La cosa sconvolgente era che prima si sentiva sicurissima di quello che stava facendo, quella specie di doppio gioco, si sentiva quasi di avere in pugno le fila della faccenda e di comprendere in pieno tutte le forze in gioco così da poterle manipolare…adesso l’emozione scatenata era talmente grande che avrebbe giurato che Ilah avesse sempre avuto ragione e che la sua azione fosse del tutto immotivata e crudele… come anche l’inflessibilità del governatore, del tutto ingiustificata ed ottusa…non capiva più nulla, le scoppiava la testa!
Si riscosse, tentando disperatamente di ricordare a sé stessa le motivazioni del gesto. Sembravano comunque vane rispetto all’oceano di disperazione scatenato nell’altra…non sapeva che dire o cosa fare, girare le spalle e scappare dal governatore sarebbe stata la reazione più vigliacca che una persona potesse concepire in quel momento ed aprire bocca avrebbe soltanto peggiorato le cose…che guaio…in quel momento, se avesse potuto riaccendere quella stupidissima candela con la semplice forza del pensiero, si disse, l’avrebbe fatto, al diavolo le conseguenze! Mentre fissava impotente il vuoto, a testa bassa, i suoi nervi registrarono una sensazione nuova proveniente dal braccio destro, lei non ci fece caso tanto era distratta, ma la sensazione si fece sempre più netta e prepotente, configurandosi come un effettivo ed acuto dolore, proveniente esattamente dalle dita della mano che ancora sfiorava la cima della candela spenta. Istintivamente scostò la mano dallo stoppino, scuotendola con una smorfia per raffreddare l’epidermide leggermente ustionata…
La fiammella si scosse violentemente, investita dallo spostamento d’aria innescato dalla mano, per poi tornare in posizione perfettamente verticale, bruciando imperturbabile come se fosse lì da prima che Elanor venisse al mondo. Il soldato aprì la bocca incredulo, fissando quella cosa…emetteva calore, era decisamente fuoco, anche se il suo cervello al momento si rifiutava di registrare l’avvenimento come reale. Se lo stava sognando? No, il fuoco era ancora là, così come la ragazza sconvolta e disperata per colpa sua…la candela…si era accesa da sola?! No, non era possibile, doveva essere uno spirito di passaggio che le aveva giocato un ennesimo scherzo…l’unico dominatore presente era Ilah, e non era in grado di fare nulla del genere, il suo chi era bloccato…o…Il cuore perse un paio di colpi quando un pensiero nuovo le si abbatté sulla mente con una forza inusitata.
Fissò Ilah ancora, dritto negli occhi, senza proferire parola…poi sollevò la candela senza una parola, tendendo il braccio incolume verso la ragazza in modo che il moccolo illuminato fosse ben visibile anche da lei.
Edited by Silian - 1/5/2011, 16:40