La Nazione del Fuoco - GdR

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view post Posted on 28/4/2011, 08:18     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 16, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 134.780 (15r50)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



"Pensavo volesse guarire per bene prima di riprovare col fuoco…no?" fu la risposta del soldato. Iris sospirò, cercando disperatamente di non perdere la pazienza... ma si poteva essere tanto stupidi? Se fosse tornata a palazzo per farsi curare, i suoi nemici non avrebbero esitato ad approfittare della situazione per mettersi in mostra di fronte al Signore del Fuoco... e anche nel caso in cui avesse deciso di mandare qualcuno a prendere Kiki... ammesso e non concesso che riuscisse a trascinarla lì fino a Shu Jing... a quella piccola vipera a sonagli sarebbe bastato un falco per chiamare lì l'intero esercito del Signore del Fuoco. No. Non aveva alternative... doveva recuperare il dominio abbastanza rapidamente da poter essere guarita dalla sua dominatrice dell'acqua.

"Come pensa di fare esattamente, signora?" fu l'ovvia domanda seguente. In effetti quella era la parte più incerta dell'intero piano... non sarebbe stata nuovamente in grado di usare l'acciarino, a meno che... ma certo! Era tutto molto di semplice di quanto avesse previsto! "Mi servirà il tuo aiuto" disse, riluttante a confessare l'intero piano prima del tempo: meno persone ne erano a conoscenza più sicuro sarebbe stato per tutte e due... anche perché, vista l'arguzia di Elanor, era probabile che il governatore riuscisse a carpirle i dettagli senza nemmeno che lei se ne accorgesse. A quel punto sarebbero state entrambe nei guai. Cosa avrebbe fatto Kuro se le avesse scoperte? Probabilmente si sarebbe sbarazzato di lei consegnandola a Rozul... e sarebbe stata costretta a passare il resto della sua vita chiusa in una prigione, se era fortunata... a quel pensiero rabbrividì.

"E…se posso chiederlo…se andasse storto qualcosa? Il governatore non sarebbe l’unico in grado di aiutarla?" chiese il soldato. Iris considerò per un istante quell'eventualità, si immaginò ormai circondata da alte fiamme... e ancora senza dominio. Chiuse gli occhi, scuotendo vigorosamente la testa per allontanare quel pensiero, poi alzò uno sguardo triste su Elanor: "Io sono nata per essere una dominatrice. Tutto quello che ho studiato, imparato, affrontato per prepararmi un giorno a raccogliere la mia eredità... senza dominio è stato inutile. Elanor... senza dominio, la mia vita, non ha senso" confessò candidamente. Poi, però, ci ripensò "questo però non dirlo a Kuro: è un dato di fatto, ma lui non riesce ad accettarlo".
 
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Silian
view post Posted on 28/4/2011, 10:39     +1   -1




[EXP: 6900 exp (15r50) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 17, pomeriggio

Uno sbuffo di Ilah fu il segnale che consigliava educatamente la sospensione momentanea della stupidità soldatesca. La cosa paradossale era che Elanor si era arruolata proprio per dimostrare di valere qualcosa ma per il momento l’unico che sembrasse apprezzare davvero la sua presenza era un vecchietto bislacco. ”Mi servirà il tuo aiuto” rispose…quindi sarebbe stata anche lei sul posto in occasione del falò. Quale onore…in prima fila per abbrustolirsi a puntino. Se poi Kuro si fosse precipitato sul posto dietro sua delazione avrebbero trovato facilmente una scusa per giustificare il tutto: il fuoco non era esattamente una cosuccia che passa inosservata, a meno che la ragazza non intendesse divertirsi a bruciare un altro dei saloni del suo ospite…o la palestra…Sarebbe stato il colmo se il governatore le avesse ordinato di seguirlo mentre andava a spegnere le fiamme…immaginate la faccia di Ilah…anzi no, meglio evitare…ma questa roba l’avrebbe discussa col diretto interessato, meglio non fare pieni troppo precoci con la ragazza di mezzo. Alla sua seconda domanda l’altra reagì in modo inaspettato. Invece di sbottare infuriata (come aveva osato anche solo pensare che non sarebbe riuscita a farcela?!) scosse la testa poi la guardò con un’aria triste che non aveva mai mostrato prima di allora…il dominio, vecchia storia per il soldato, che prese ad accarezzare distrattamente la punta superiore dell’arco. Ormai se ne era fatta una ragione, anche se la facoltà di piegare un elemento alla propria volontà era tutt’altra cosa rispetto a lanciare legnetti aguzzi. Sarebbe stato bello però, se il piano avesse funzionato. Elanor era davvero curiosa di vedere cosa l’altra fosse veramente in grado di fare, possibilmente senza finire come cavia. ”Questo però non dirlo a Kuro.” concluse Ilah seccamente. Come se non lo sapesse già. Il soldato sospirò mentalmente, preparando qualche altra domanda (possibilmente) intelligente. Annuì poi riprese ”Ha già in mente un luogo adatto o devo fare un sopralluogo per trovarlo?” una sola distrazione ed avrebbe preso fuoco il bosco intero…
 
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view post Posted on 28/4/2011, 12:13     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 17, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 134.880 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris rimase in silenzio per alcuni istanti, riflettendo sulla domanda di Elanor: rivelarle troppo significava metterla in pericolo. Se Kuro le avesse scoperte se la sarebbe presa con entrambe e, in fondo, il soldato stava solo eseguendo i suoi ordini, non sarebbe stato corretto da parte sua tirarla in mezzo fino a quel punto. "Tu non dovrai preoccuparti di niente. So già cosa fare" disse, facendo spuntare un sorriso deciso sul proprio volto. Le braccia cominciavano a farle male, non sarebbe riuscita a tenerle in quella posizione ancora a lungo, quindi, cautamente, se le posò in grembo. Provò una fitta intensa nel momento in cui le ferite sfiorarono contro le bende, poi, lentamente, il dolore cominciò a diminuire e la ragazza riuscì a rilassarsi. Prese un respiro profondo, poi un altro, cercando di concentrarsi su qualcosa che non fosse quella sensazione di essere scarnificata viva che le veniva dalle sue mani.

Il volto della principessa si era fatto improvvisamente pallido, ma la ragazza continuò come se niente fosse "scendendo giù per le scale, poi a sinistra, ti troverai in un salone vuoto, pieno di quadri. In fondo si aprono due porte: tu prendi quella a destra e ti troverai all'interno di uno stretto camminamento tra due pareti. Continua fino in fondo, lì troverai accatastate un sacco di cianfrusaglie, dovrebbero esserci anche delle candele. Prendine una, trova un modo per accenderla senza farti notare... e se ti vedono inventa qualcosa... puoi dire che te l'ha chiesta Kuro per far allenare i mocciosi" decise, sufficientemente soddisfatta di quella scusa. "Quando avrai fatto torna immediatamente qui, con un po' di fortuna riuscirò a riavere il mio dominio prima di questa sera" disse con voce sempre più stanca, lasciandosi affondare tra i cuscini del divano. "Ah, e lascia pure qui sul tavolo la boccetta che ti ha dato il medico", ordinò cercandone avidamente con lo sguardo il contenuto verdastro.
 
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Silian
view post Posted on 28/4/2011, 13:50     +1   -1




[EXP: 7100 exp (30r100x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 18, pomeriggio

Ilah sorrise, sembrava sicura di sé. Non era una buona notizia il fatto che non le avesse ancora dato indicazioni più precise sul luogo e le modalità del piano. Era già la seconda volta che Elanor la faceva domande in proposito, insistere sarebbe stato controproducente. La ragazza si poggiò le mani in grembo, impallidendo all’improvviso, ma non le sfuggì un lamento; riprese fiato e le diede le prime indicazioni: “dunque...giù dalle scale a sinistra, salone con quadri, porta a destra...” ripeté il soldato mentalmente per essere certo di non dimenticare nulla. Annuì con aria seria, poi sollevò la bottiglietta che si era dimenticata di avere ancora in mano e la posò dove le era stato richiesto. Salutò con l’inchino tradizionale Ilah ”Sarò di ritorno tra brevissimo tempo” disse brevemente poi scivolò fuori dalla stanza, misurando a grandi passi la lunghezza del corridoio fino alle scale.

Camminava con passi cauti, senza fare rumore, per essere sicura che l’altra non la seguisse, anche se era improbabile date le sue condizioni che le venisse in mente di fare una cosa simile. Avrebbe eseguito gli ordini, si...ma con qualche piccola, sostanziale modifica. Fortunatamente la stanza con i quadri era proprio lì a due passi e il soldato non corse il pericolo di perdersi strada facendo. Purtroppo era tutto deserto...i servitori dopo aver spento il fuoco erano tornati alle loro normali attività, rimaste indietro a causa dell’impegno imprevisto. Elanor sbuffò, le sarebbe toccato andarne a cercare uno apposta ed ogni movimento di troppo poteva essere potenzialmente fatale. Si infilò nella stretta intercapedine, non c’erano torce e l’unica luce filtrava dalla porta alle sue spalle. Avanzò a tentoni qualche metro fino ad urtare con le ginocchia (facendosi un po' male) quello che si rivelò essere al tatto un vecchio tavolino carico di cartacce, vecchi candelabri senza braccia, posate piegate e qualche pila di piatti impolverati. Seguì con le dita l’andamento di ciascuno dei tre bracci di uno dei candelabri fino a trovare quello che cercava: dei vecchi mozziconi polverosi, il più lungo dei quali non superava i quindici centimetri di altezza. Sarebbero bastati? Depredò anche gli altri candelabri ottenendo sette mozziconi in tutto. Infilò il suo bottino nella parte anteriore della tunica e tornò sui suoi passi.

Fase due: accendere la candela...lei non aveva un acciarino nella propria stanza, l’unico posto dove poteva trovare sempre del fuoco erano le cucine. E lì avrebbe trovato qualcuno che faceva al caso suo...Sgusciò in giardino mantenendosi rasente alle mura, per evitare che Ilah affacciandosi casualmente la vedesse passeggiare allo scoperto, raggiunse le cucine guardandosi nervosamente intorno...nessuno?! Va bene che era metà pomeriggio e che non serviva cucinare, ma questa era davvero sfortuna!!! Avanzò trascinando i piedi fino al focolare centrale, dove brillavano alcuni tizzoni, accese lo stoppino di una candela di media lunghezza e dato che ancora non saltava fuori anima viva si accinse a malincuore a tornare da Ilah. Come avrebbe potuto avvisare il governatore in quel modo? Non poteva lasciare messaggi scritti o avrebbe corso il rischio di venire scoperta, meglio non lasciare tracce concrete. Serviva un servo fidato che recapitasse il messaggio: nessuno di loro avrebbe potuto essere dalla parte di Ilah, terribile come era...ma non poteva neanche sperare che le dessero retta subito dopo quello che aveva combinato alle stanze nei giorni precedenti.
 
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view post Posted on 28/4/2011, 17:18     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 18, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 135.080 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris cercò di non darlo a vedere, ma seguì attentamente i movimenti della boccetta che Elanor teneva tra le mani, finché la vide al sicuro sul vecchio tavolo di legno scheggiato, posto accanto alla finestra. Poi tornò a fissare il soldato con aria severa: questa volta niente poteva andare storto... sapeva che Kuro non avrebbe approvato quanto stava per fare e che nel portare a compimento il suo progetto avrebbe perso per sempre la fiducia del governatore, ma sapeva anche di non avere altra scelta, era per un bene superiore.

Elanor si piegò nel tradizionale saluto della Nazione e Iris rispose con un lieve cenno del capo, pregando silenziosamente che riuscisse a seguire le sue indicazioni senza perdersi: capiva perché Kuro l'aveva scelta tra chissà quanti altri soldati... era leale... e vista la sua intuizione non c'era alcuna possibilità che la riconoscesse e di conseguenza che corresse a raccontare tutto a qualcuno degli ufficiali e poi su per la scala gerarchica, fino al Signore del Fuoco.

La principessa rimase immobile, ascoltando i passi del soldato che si allontanava lungo le scale e solo quando la stanza piombò di nuovo nel più completo silenzio iniziò a guardarsi intorno. Era evidente che Zina non puliva da un bel pezzo: ogni cosa lì era ricoperta da almeno un dito di polvere... chissà se Kuro l'avrebbe mollata a dormire lì, come punizione per avergli distrutto due stanze. No... non l'avrebbe fatto. Kuro sarebbe riuscito ad essere generoso anche con l'ultimo dei contadini che avesse deciso di prenderlo a rastrellate. Un sorriso storto le sfuggì al pensiero del governatore che fuggiva inseguito dalla plebaglia armata di forconi, poi le ritornò in mente la guerra civile al Fronte Sud e quella che era solo una scena buffa si trasformò nel ricordo di un incubo. "Un incubo al quale ho messo fine" ricordò a se stessa. Antkantos. Chiuse gli occhi per un istante. Chissà che fine aveva fatto, se si ricordava ancora di lei o se la odiava per quello che gli aveva fatto. Incredula si rese conto di amarlo ancora... "idiota" si disse, abbassando lo sguardo sul pulviscolo illuminato dai raggi del sole che filtravano dalla finestra aperta. Eppure avrebbe sopportato più volentieri tutta quella situazione se il ragazzo fosse stato lì con lei.
 
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Silian
view post Posted on 28/4/2011, 18:03     +1   -1




SPOILER (click to view)
Wow! Anche Rissie ha dei sentimenti in fondo...

[EXP: 7200 exp (15r50x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 19, pomeriggio

Girò l’angolo mentre procedeva spedita verso la sua meta quando urtò violentemente contro qualcosa…rimbalzò all’indietro e mentre cadeva la sua unica preoccupazione fu di tenere alta la mano in cui stringeva la candela…cadde pesantemente sul fondoschiena, ammaccandoselo un bel po’, mentre la cera bollente le colava lungo le dita strappandole un grugnito di dolore. Poi fu la volta della cesta, che si rovesciò coprendola completamente di bucato appena asciugato. Insomma…quello che si vedeva era un braccio solitario che si ergeva al lato di un cumulo di panni, con una candela miracolosamente accesa in cima…ed una donnina che smaniava e schiamazzava su tutte le furie, cercando di raccattare le lenzuola impolverate. Da sotto la cesta, un largo sorriso curvò le labbra di Elanor mentre le strida della donna le giungevano attutite dalla stoffa candida.

Zoppicando leggermente salì di nuovo le scale, tenendo una mano a riparare dagli spifferi il suo prezioso tesoro perché restasse acceso. Una delle candele che portava nella tunica si era spezzata ed ora una delle due metà penzolava malinconica dallo stoppino, ma quello era un problema trascurabile…bussò leggermente sullo stipite della porta aperta per annunciare il proprio arrivo, si inchinò di nuovo ed applicò la candela accesa su un reggi moccolo arrugginito che la stava aspettando su un tavolino sbilenco nella stanza, poi posò sul tavolo davanti ad Ilah il bottino della sua scorreria, dandosi qualche pacca sulla casacca per liberarla dalle briciole di cera che si erano posate sulla stoffa.

Zina si era messa a correre come un razzo…non aveva mai creduto che potesse correre tanto velocemente…era bastato pronunciare il nome di Ilah- pensò il soldato con un sogghigno interiore- Se tutto fosse andato per il verso giusto sarebbe riuscita a carpire qualcos’altro ed il governatore l’avrebbe aspettata dopo gli allenamenti nel suo studio. Sperò che gli spiriti non avessero in mente qualche altro brutto tiro per lei…
 
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view post Posted on 28/4/2011, 19:24     +1   -1
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eeeh... si vede che non conosci la storia ^___^'



MESE 6, GIORNO 3, POST 19, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 135.280 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris riaprì gli occhi, allontanando Antk dai suoi pensieri... l'aveva tradita, non meritava quell'attenzione. Si tirò in piedi, le braccia continuavano a farle male, evidentemente l'effetto della pasta del medico era già svanito. Sarebbe riuscita a concludere il suo piano, in quelle condizioni? Ne dubitava: doveva essere concentrata, invece in quello stato riusciva a malapena a seguire il filo dei propri pensieri. Lo sguardo le cadde sulla boccetta che Elanor aveva posato sul tavolo... se il medico era certo che l'avrebbe aiutata a dormire doveva essere qualcosa di sufficientemente potente. La ragazza raggiunse la finestra e afferrò delicatamente la boccetta: era un piccolo contenitore di vetro con un tappo in sughero appena appoggiato, non avrebbe dovuto essere complica... "ah!" protestò la ragazza, lasciando andare il contenitore. Le bende, arrotolate strette attorno alle sue mani, le impedivano di afferrare la boccetta. Sbuffò frustrata, osservando prima il liquido verdastro, poi le proprie mani. Andassero tutti a quel paese! Non aveva la minima intenzione di starsene lì seduta a piangersi addosso come un'idiota.

Afferrò con i denti la benda che le avvolgeva il braccio sinistro e cautamente ne liberò un'estremità... poi iniziò a scuotere delicatamente il braccio, finché la benda cominciò a svolgersi da sola. Andò tutto bene finché raggiunse l'ultimo strato: la pasta che il medico vi aveva spalmato non aveva fatto altro che far appiccicare quella dannata benda alla pelle ferita. Deglutì. Non sarebbe stato affatto piacevole... ma doveva farlo. Prese un respiro profondo e strinse i denti, poi, con una serie di movimenti rapidi strappò la benda pezzo per pezzo, finché il braccio non fu completamente libero. Il suo respiro era ora irregolare, i suoi occhi avevano cominciato a lacrimare e il dolore era quasi insopportabile, ma non sarebbe durato molto... o, almeno, così sperò la principessa.

Finalmente in grado di piegare le dita afferrò nuovamente il piccolo contenitore e con un gesto deciso tirò via il tappo. Si sentì mancare e barcollò in direzione del divano... ma riuscì a non rovesciare una sola goccia della pozione. Solitamente avrebbe perso tempo ad annusarla, ad assaggiarla cautamente, possibilmente dopo che uno dei suoi assaggiatori aveva fatto il suo tentativo... ma questa volta no. L'idea di morire avvelenata non era certo la peggiore, in quel momento; così la ragazza portò la boccetta alle labbra, prendendone un sorso come il medico aveva detto. Aveva un sapore strano, dolciastro e un fastidioso pizzicorio le prese la gola, facendola tossire. Poggiò la boccetta e il resto del suo contenuto sul tavolo, lasciandosi cadere sul divano. Adesso non solo le sue mani, ma anche la gola sembrava essere in fiamme... istintivamente si rannicchiò accanto al bracciolo e fu proprio in quel momento che un colpetto alla porta attirò la sua attenzione.

Iris alzò lo sguardo, spaventata, e rapidamente si raddrizzò, cercando di recuperare il contegno perduto. Fortunatamente era solo Elanor. Annuì nella sua direzione, in un tacito invito ad entrare e così fece il soldato. A quanto pare era riuscita nel suo intento, perché tra le mani reggeva una candela accesa. Bene. Potevano cominciare. Iris si tirò nuovamente in piedi... per un istante credette che le sue gambe avrebbero ceduto, ma così non fu, e sul suo viso comparve un'ombra di soddisfazione. "Prendi la candela e seguimi" ordinò con voce roca, raggiungendo la porta con la rapidità di un nomade.
 
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Silian
view post Posted on 29/4/2011, 12:48     +1   -1




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Qalcosina ho letto ma non pensavo che fosse una tipa così "indulgente" con qualcuno che l'ha contrariata..comunque, c'è un modo per capire quale è l'ordine cronologico delle tole vecchie senza aprire tutte quelle del GDR? Rischio di non capirci nulla leggendole in disordine...
[EXP: 7300 exp (15r50) [aggiunti exp canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 20, metà pomeriggio

”Prendi la candela e seguimi” Ordinò Ilah schizzando con insospettabile agilità verso la porta della stanza. La sua voce aveva qualcosa di strano…poi Elanor notò le braccia scoperte, del tutto prive di bende…da non credere, se le era strappate di dosso! Ma cosa aveva per la testa?! Raccolse in tutta fretta le candele e corse per tenerle dietro, tenendo una mano davanti alla fiamma per ripararla dalle correnti d’aria. La pelle delle braccia della ragazza aveva un aspetto a dir poco orribile ma cercò di non fissarle troppo, dopotutto in caserma ne aveva viste a sufficienza di cose del genere. Seguì la ragazza senza avere la più pallida idea di dove stessero andando; iniziò ad insinuarsi nella sua mente il dubbio che l’altra non volesse più attendere oltre, vista la fretta con cui procedeva. Era una cosa preoccupante: il governatore, ammesso che Zina non fosse caduta in un fosso strada facendo, sapeva solo di un ipotetico piano di sua nipote che si sarebbe svolto non si sa come né quando…troppo pochi elementi per poterla prevenire, trovare una contromossa o trovarle in tempo per salvare la pelle a tutte e due se l’incendio fosse sfuggito al controllo. E si trovava ancora in palestra. Per quando i servi si fossero accorti di qualcosa, lo avvertissero e lui arrivasse sarebbero finite entrambe arrosto. Se almeno avesse atteso il calare della notte…serviva più tempo, accidenti! Se Kuro non fosse venuto sarebbe stata lei a dover reagire in caso di problemi e fare il possibile per portare via Ilah dal posto. La prospettiva non le piaceva affatto…Che la ragazza riuscisse davvero a recuperare il dominio era un pensiero decisamente troppo ottimistico per poter restare tranquilli.

Edited by Silian - 29/4/2011, 14:58
 
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view post Posted on 30/4/2011, 17:42     +1   -1
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ci sono vari metodi
1) questa cosa è stata inventata apposta -> MESE 6, GIORNO 3, POST 20, metà pomeriggio
2) all'inizio e alla fine di ogni discussione dovrebbe esserci un link "continua da" e "continua su"... anche se sono una dei pochi a metterli <_<
3) vai in base al valore degli EXP del PG che trovi nell'intestazione... meno exp ha più la ruolata è vecchia
4) guardi la data del post
5) fai click qui =.= lo so che lavoro per niente...


MESE 6, GIORNO 3, POST 20, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 135.430 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris imboccò il corridoio: i servi erano ancora al lavoro nelle sue stanze, sentiva il suono delle loro voci... avrebbe preferito che nessuno la vedesse. In fondo era strano... conoscendo Kuro si sarebbe immaginata che mettesse qualcuno a tenerla d'occhio per poi correre a riferirgli qualunque suo movimento... ma nel corridoio non c'era nessuno. Probabilmente la rabbia l'aveva acciecato a tal punto che non aveva pensato a prendere le sue solite precauzioni... beh, non sarebbe stata certo lei a protestare! Scese gli scalini con prudenza, cercando di fare meno rumore possibile per non attirare l'attenzione, ma in realtà era del tutto inutile: se qualcuno l'avesse vista scendere tanto cautamente si sarebbe di certo insospettito molto di più che vedendola piombare giù come una furia, come al suo solito.

Raggiunto l'ultimo gradino si voltò verso Elanor, facendole cenno di fermarsi. Scrutò prudentemente oltre l'angolo e, assicuratasi che nessuno si trovasse nei paraggi, passò oltre, avviandosi a passo deciso tra gli stanzoni: oltrepassò lo studio di Kuro, poi voltò nuovamente a destra e poi dritta verso la sua destinazione. Si fermò di fronte alla stanza prescelta, spingendo prudentemente la porta con la schiena. Curiosò all'interno... come sempre quella era la stanza meno frequentata dell'intero palazzo, nonché la più facile in cui far appiccare un incendio: non c'erano altro che vecchi libri, decine di pergamene che sarebbero svaniti in un istante tra le fiamme. Alte fiamme... abbastanza da permetterle di recuperare il dominio... chi l'avrebbe detto che, in fondo, la biblioteca avrebbe potuto tornarle utile!

Iris si scostò, permettendo a Elanor di entrare nella stanza: "socchiudi la porta senza fare rumore" le ordinò in un sussurro. Doveva assicurarsi che tutti quei libri prendessero fuoco... in mezzo alla stanza c'era un vecchio tavolo in legno lavorato e Iris vi si appoggiò, spingendolo di schiena verso gli scaffali. "Ok... appoggia la candela su quel tavolo" ordinò a Elanor "poi vai verso la palestra. Rimani fuori, senza farti notare. A quest'ora Kuro è impegnato con i suoi mocciosi, non dovrebbe accorgersi di niente... ma se quell'impicciona di Zina decidesse di ripetere lo scherzo che mi ha combinato l'altra volta tu dille che il governatore ti ha ordinato di non far entrare nessuno, che riferirai quanto ti dirà, e poi mandala via. Allo stesso modo se fosse il govenatore a sospettare qualcosa tu digli che ho appiccato un altro incendio... ma portalo verso le stanze dei servi, dalla parte opposta del palazzo. Dovrebbe darmi il tempo sufficiente almeno per un tentativo" decise la principessa, soddisfatta del proprio piano.
 
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Silian
view post Posted on 1/5/2011, 09:47     +1   -1




[EXP: 7380 exp (25r80) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 21, metà pomeriggio

Si fermarono di colpo alla fine della scalinata, dietro un cenno di Ilah. Elanor ricordava quel corridoio, era lo stesso che portava allo studio di Kuro, peccato che fosse quasi sicuramente vuoto. Proseguì fermandosi davanti ad una porta socchiusa e spinse la porta con la schiena, evitando di toccare alcunché con le dita ferite. Che stanza era quella? Il soldato non era sicuro di ricordare… poi il battente si dischiuse senza fare rumore, rivelando un grande ambiente pieno zeppo di scaffali e libri, libri, ancora libri…Elanor si sentì mancare le ginocchia e si aggrappò allo stipite della porta, sbiancando…si riprese appena in tempo per eseguire l’ordine della ragazza ed entrò con passi incerti, accostando poi il battente dietro di loro con le mani tremolanti. Pregò che la penombra nascondesse la sua agitazione, perché lei non ci riusciva proprio; iniziò praticamente a sudare freddo pensando alle conseguenze possibili di quella follia. La ragazza non ne sarebbe uscita viva. Se anche avesse fatto in tempo a correre da Kuro, al suo arrivo le fiamme sarebbero state troppo alte per essere domate in un ambiente simile, non avrebbero fatto in tempo a portarla fuori, senza calcolare la potenziale intossicazione da fumo. Il palazzo sarebbe stato distrutto. La ragazza stava già spingendo un tavolo contro le scaffalature, sempre con la schiena, decisa in tutto e per tutto a porre in atto il suo folle disegno, poi le ordinò di poggiare la candela sul tavolo.

La candela. Era proprio fra le sue mani tremanti, mentre lacrimava cera fusa emettendo il suo debole lucore nella penombra della stanza. Il tempo sembrò dilatarsi, mentre Elanor fissava come in trance la debole fiammella arancione che danzava elegante ogni volta che veniva investita dal suo respiro irregolare. Quella fiammella che avrebbe generato un incontrollabile mostro distruttore. Sollevò un polso mentre il piccolo candelabro, rimasto nella sola mano sinistra, ondeggiava pericolosamente seguendo il tremito dell’arto. Poi serrò due dita sullo stoppino. Sentì la pelle protestare vivacemente per il calore ma adesso era lei ad essere rinata.

Respirò a fondo, preparandosi ad affrontare la furia della ragazza; non tremava più adesso. La guardò fissa negli occhi, con un riflesso di inflessibilità nello sguardo. ”No.” rispose lapidaria. Riprese ”Ho detto che vi avrei aiutata a recuperare il dominio. Non ho detto di volervi uccidere, né di distruggere il palazzo di vostro zio. Voi riavrete ciò che desiderate e giuro che vi aiuterò, dovesse essere l’ultima cosa che faccio, ma non in questo modo.”. Sospirò rassegnata davanti alla inesorabile tempesta in arrivo.
 
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view post Posted on 1/5/2011, 14:19     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 21, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 135.480 (15r50)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris lanciò un'occhiata seccata in direzione di Elanor, pretendeva che i suoi ordini venissero eseguiti con una certa efficienza, invece il soldato era rimasto imbambolato a pensare a chissà cosa. "Elanor?" la richiamò, indicando nuovamente il tavolo nel tentativo di metterle fretta... quello che successe dopo, tuttavia, fu talmente assurdo, crudele e insensato che non l'aveva nemmeno considerato possibile. Elanor... spense... la candela. Iris fissò un sottile nastro di fumo levarsi da dove fino a pochi istanti prima bruciava la fiamma... e continuò a fissarlo, mentre più emozioni di quelle che era in grado di gestire a attraversavano. Una rabbia intensa, viscerale: come aveva potuto disobbedire a un ordine diretto? E poi frustrazione: era la sua sola speranza di recuperare il dominio, i metodi di Kuro non erano efficaci e il maestro la teneva d'occhio, non avrebbe avuto un'altra occasione. Si sentì soffocare a quel pensiero. Tradimento: aveva concesso a Elanor la sua fiducia, le aveva confessato il suo piano e dopo essersi dimostrata disponibile ora si tirava indietro. Umiliazione: avrebbe dovuto immaginarselo; era stata ingannata. Dolore: fisico e mentale, le sue mani bruciavano e non avrebbe mai più potuto recuperare il dominio. Non le rimaneva più niente. "No..." sussurrò, rifiutandosi di accettare quanto era ancora successo.

"No." ripeté Elanor severa. "Ho detto che vi avrei aiutata a recuperare il dominio. Non ho detto di volervi uccidere, né di distruggere il palazzo di vostro zio. Voi riavrete ciò che desiderate e giuro che vi aiuterò, dovesse essere l’ultima cosa che faccio, ma non in questo modo.” aggiunse. Ma come poteva essere tanto ottusa? Non c'era un altro modo! "Credi che sia tanto facile?" rispose inviperita la principessa. "Credi che mi diverta? Che rischierei la mia vita se ci fosse un altro modo? Sono tre... MESI... CHE ASCOLTO CIARLATANI! CHE FACCIO INUTILI ESERCIZI DI RESPIRAZIONE! CHE PERDO TEMPO A MEDITARE PERCHE' KURO SOSTIENE CHE IL MIO CHI E' BLOCCATO! IL MIO CHI NON HA NESSUN PROBLEMA! NON C'E' UN ALTRO MODO!!!" strillò rossa di rabbia, con quanto fiato aveva in corpo... e in quello stesso istante la candela si riaccese tra le mani di Elanor, ma la principessa era troppo fuori di sé per rendersene conto.
 
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Silian
view post Posted on 1/5/2011, 15:12     +1   -1




SPOILER (click to view)
Dimenticavo..grazie per le informazioni! Prima o poi leggo tutto quanto...

[EXP: 7580 exp (30r100x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 22, metà pomeriggio

L’altra fissò incredula il moncherino fumante tra le mani del soldato immobile come una statua. Fu una cosa fisicamente dolorosa osservare la reazione della ragazza. Elanor se lo era aspettato, ma vederlo era tutta un’altra cosa…dovette stringere i denti per mantenere il controllo, mentre l’altra passava dall’incredulità ad una reazione violentissima, piena di rabbia e disperazione. Si poteva quasi percepire l’intensità delle emozioni provate da Ilah irradiarsi da lei in cerchi concentrici insieme alle onde sonore delle sue grida. Non poteva ferirla, questo lo sapeva, ma una reazione fisica sarebbe almeno riuscita a liberare il soldato da quell’opprimente senso di colpa! Elanor si sentiva in mortificata, terribilmente in mortificata, per aver provocato una reazione del genere…non avrebbe dovuto illuderla in quel modo, bisognava mettere le carte in tavola da subito e lei aveva pensato di giocare sporco per evitare di averla contro ed insieme accontentare il governatore…oh, come si sbagliava…il risultato era che ora non solo la ragazza ce l’aveva con lei, ma addirittura doveva odiarla a morte! Mai, in tutte le sue più disperate congetture, si era aspettata che l’altra avrebbe deciso di dare fuoco alla biblioteca, non aveva previsto come sarebbero potute andare le cose ma nello stesso tempo aveva sempre saputo che non comportarsi in modo chiaro avrebbe avuto le sue conseguenze…La cosa sconvolgente era che prima si sentiva sicurissima di quello che stava facendo, quella specie di doppio gioco, si sentiva quasi di avere in pugno le fila della faccenda e di comprendere in pieno tutte le forze in gioco così da poterle manipolare…adesso l’emozione scatenata era talmente grande che avrebbe giurato che Ilah avesse sempre avuto ragione e che la sua azione fosse del tutto immotivata e crudele… come anche l’inflessibilità del governatore, del tutto ingiustificata ed ottusa…non capiva più nulla, le scoppiava la testa!

Si riscosse, tentando disperatamente di ricordare a sé stessa le motivazioni del gesto. Sembravano comunque vane rispetto all’oceano di disperazione scatenato nell’altra…non sapeva che dire o cosa fare, girare le spalle e scappare dal governatore sarebbe stata la reazione più vigliacca che una persona potesse concepire in quel momento ed aprire bocca avrebbe soltanto peggiorato le cose…che guaio…in quel momento, se avesse potuto riaccendere quella stupidissima candela con la semplice forza del pensiero, si disse, l’avrebbe fatto, al diavolo le conseguenze! Mentre fissava impotente il vuoto, a testa bassa, i suoi nervi registrarono una sensazione nuova proveniente dal braccio destro, lei non ci fece caso tanto era distratta, ma la sensazione si fece sempre più netta e prepotente, configurandosi come un effettivo ed acuto dolore, proveniente esattamente dalle dita della mano che ancora sfiorava la cima della candela spenta. Istintivamente scostò la mano dallo stoppino, scuotendola con una smorfia per raffreddare l’epidermide leggermente ustionata…

La fiammella si scosse violentemente, investita dallo spostamento d’aria innescato dalla mano, per poi tornare in posizione perfettamente verticale, bruciando imperturbabile come se fosse lì da prima che Elanor venisse al mondo. Il soldato aprì la bocca incredulo, fissando quella cosa…emetteva calore, era decisamente fuoco, anche se il suo cervello al momento si rifiutava di registrare l’avvenimento come reale. Se lo stava sognando? No, il fuoco era ancora là, così come la ragazza sconvolta e disperata per colpa sua…la candela…si era accesa da sola?! No, non era possibile, doveva essere uno spirito di passaggio che le aveva giocato un ennesimo scherzo…l’unico dominatore presente era Ilah, e non era in grado di fare nulla del genere, il suo chi era bloccato…o…Il cuore perse un paio di colpi quando un pensiero nuovo le si abbatté sulla mente con una forza inusitata.
Fissò Ilah ancora, dritto negli occhi, senza proferire parola…poi sollevò la candela senza una parola, tendendo il braccio incolume verso la ragazza in modo che il moccolo illuminato fosse ben visibile anche da lei.

Edited by Silian - 1/5/2011, 16:40
 
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view post Posted on 1/5/2011, 20:48     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 3, POST 22, pomeriggio

[(#FF007F) EXP 135.580 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Elanor la stava fissando inebetita e Iris cominciò a chiedersi che stava strillando a fare: era tutto inutile, non avrebbe capito. Esausta per quello sfogo lasciò ricadere le braccia lungo il corpo, scuotendo la testa amareggiata. Era stata sconfitta. Lei, la principessa della Nazione del Fuoco, una dei più potenti dominatori viventi. Aveva sfidato l'ira di suo padre, sopportato il gelo del Polo, radunato eserciti, combattuto... per niente. Le sue riforme erano state vanificate da Rozul, il suo ricordo cancellato dai suoi errori; non sarebbe entrata nei libri di storia... e molto probabilmente avrebbe passato il resto della sua esistenza relegata in qualche catapecchia, in un villaggio dimenticato dal mondo, vivendo come l'ultimo dei bifolchi... con il terrore di essere scoperta e uccisa.

Solo allora Iris si rese conto che Elanor la stava fissando: non aveva fatto già abbastanza? Che voleva, adesso, lei con quella sua dannata candela!? Ci vollero alcuni secondi prima che Iris riuscisse a distogliere il suo sguardo dal soldato per osservare la candela. C'era qualcosa che non andava, qualcosa di insolito... era... accesa!? Sbatté le palpebre, incredula, poi tornò ad osservare di nuovo e un barlume di speranza riaffiorò sul suo volto nel rendersi conto che non se lo era immaginato. Ma come...? Era stata Elanor? Era un'offerta di pace? Eppure non teneva acciarini in mano e Iris sapeva che perfino il più abile dei non dominatori aveva i suoi seri problemi a far funzionare quegli aggeggi...

Iris rimase a fissare la fiamma, ipnotizzata dai suoi movimenti sinuosi... forse... si avvicinò al soldato, fermandosi a non più di tre passi di distanza. La fiamma era ancora lì. Lentamente la principessa alzò una mano in direzione della candela, poteva sentirne il calore. Si avvicinò ancora un poco: un calore intenso... male! Istintivamente allontanò il dito dalla fiamma, cacciandoselo in bocca, ma fu un'altra pessima scelta: la sua saliva era bollente sulla pelle ferita e subito Iris si voltò, cercando di nascondere una smorfia di dolore mentre sventolava la mano nell'aria. Si avviò nuovamente in direzione del tavolo e raggiuntolo si voltò di nuovo in direzione di Elanor. "Possiamo ancora farcela" disse voltandosi con un sorriso raggiante in direzione del soldato.
 
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Silian
view post Posted on 1/5/2011, 21:36     +1   -1




[EXP: 7840 exp (25r80x2) [aggiunti exp canon] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 3, POST 23, metà pomeriggio

Ilah all’inizio sembrò non capire. Sembrava esausta e del tutto priva di un minimo barlume di speranza. Ma la prova era lì, davanti ai suoi occhi! Ce l’avrebbe fatta! Elanor non si era mossa, aspettando che l’altra realizzasse la presenza di quella minuscola fiammella…per ora guardava il soldato, poi mise lentamente a fuoco la candela. Dopo qualche istante furono i suoi occhi ad accendersi. Ed Elanor sentì finalmente un po’ di calore irradiarsi di nuovo dal cuore nelle vene…Ilah si avvicinò, fissando la candela come in trance ma il soldato continuò a stare immobile: era il momento della verità? Non avrebbe desiderato altro…dopo quello sfogo terrificante vedere la ragazza riacquistare il suo dominio sarebbe stato una specie di riscatto per la propria mancanza di tale dote, nonostante il fatto che, fino a dieci minuti prima, stesse cercando di mandare subdolamente a monte i suoi piani. Non avrebbe reagito allo stesso modo, se avesse perso il dominio? Lentamente Ilah allungò un dito verso la fiamma, sempre più vicino, mentre il soldato smise quasi di respirare per non turbarne la quieta combustione…poi l’altra si ritrasse di scatto cacciandosi un dito in bocca. Scottatura…peccato…si disse Elanor con un sospiro leggero. Ci stava quasi sperando anche lei. Era ovvio, dopo quella scena, che aveva fatto più che bene a bloccare la ragazza: se si era fatta del male con una fiammellina microscopica, cosa sarebbe accaduto se a bruciare fossero state centinaia di libri?! Nessun dominatore dell’acqua avrebbe potuto salvarla. Ilah l’avrebbe capito, adesso? Avrebbe dovuto farglielo presente? Meglio di no, sarebbe stato inutilmente pedante da parte sua…e forse adesso aveva qualche chance di non essere uccisa quando l’altra sarebbe guarita dalle ustioni. La ragazza si era voltata sventolando la mano offesa dal calore ma come al solito Elanor si trattenne dal ridacchiare o dal fare qualsiasi altra cosa, aspettando la prossima mossa. Abbassò il braccio, che ormai iniziava ad addormentarsi in quella posizione.
Ilah tornò al tavolo, si voltò e sorrise. ”Possiamo ancora farcela”. Probabilmente, anzi, sicuramente era la prima volta che vedeva la ragazza sorridere da quando era arrivata a Shu Jing…Elanor sorrise sinceramente di rimando, indicibilmente sollevata, con l’ennesimo leggero inchino. ”Senza bruciare l’intero palazzo, mia signora?” chiese in tono rilassato e quasi scherzoso, sollevando ironica un sopracciglio mentre continuava a sorridere. ”Sono con lei, se è ancora intenzionata ad avvalersi del mio aiuto” continuò. E stavolta niente scherzi, anche se quella era la tipa più letale, tremenda, cocciuta, orgogliosa, irrazionale ed imprevedibile che avesse mai conosciuto in ventidue anni che era al mondo. Avrebbe accettato il suo aiuto, adesso, dopo tutto quello che aveva combinato? Non era affatto scontato…e come l’avrebbe messa con Kuro? Insomma, dopo neanche due minuti di buon umore si ritrovò con la mente intasata dal solito assembramento di pensieri più o meno insopportabili…

Edited by Silian - 2/5/2011, 15:32
 
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view post Posted on 2/5/2011, 19:35     +1   -1
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”Senza bruciare l’intero palazzo, mia signora?”
fu la risposta di Elanor. Iris annuì, tornando seria, ma il sorriso continuò a brillare nei suoi occhi "il mio dominio è abbastanza potente da tenere sotto controllo tutte le fiamme che verranno generate" le promise. Certo, spegnerle sarebbe stato comunque al di sopra delle sue possibilità: i dominatori del fuoco erano in grado di generare il loro elemento, di evitare che li ferisse o si espendesse... ma il fuoco è un elemento vitale quanto letale. Una volta creato si nutre autonomamente di tutto ciò che ha attorno, sfuggendo al controllo del più abile dei maestri... e Iris lo sapeva, ma quella parte non la preoccupava granché. Al momento la sua priorità era riuscire a dominare le fiamme, poi le avrebbe tenute sotto controllo il tempo sufficiente a permettere ai servi di Kuro di estinguerle in sicurezza e poi... già si immaginava a Palazzo, dritta da Rozul, a dirgli quello che ne pensava delle sue riforme.

"Sono con lei, se è ancora intenzionata ad avvalersi del mio aiuto” aggiunse Elanor. Non che avesse molta scelta. Iris sussultò, ricordandosi il modo in cui aveva urlato poco prima... e se qualcuno l'avesse sentita? Era possibile che fosse corso ad avvertire Kuro e magari proprio in quell'istante stavano entrambi correndo lì per fermarla. "Sì" rispose "ma dobbiamo fare in fretta: metti la candela sul tavolo, poi vai da Kuro e fai come ti ho detto prima" ordinò, togliendosi di mezzo per permetterle di raggiungere agevolmente il tavolo. "E non preoccuparti, non corro alcun pericolo: il mio istinto di sopravvivenza avrà la meglio: appena sarà evidente che l'unico modo per sopravvivere è controllare il fuoco... riavrò il mio dominio. L'importante è che il governatore non si faccia vivo prima del tempo" disse, prendendo un profondo respiro per rilassarsi e prepararsi a quello che stava per fare. Sentiva l'eccitazione crescere dentro di sé... ancora pochi minuti e avrebbe finalmente riavuto ciò che le spettava! Perfino le mani sembravano aver smesso di farle male a quel pensiero.
 
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116 replies since 11/3/2011, 22:37   772 views
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