La Nazione del Fuoco - GdR

Una vecchia conoscenza...

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view post Posted on 17/7/2011, 21:02     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 37, mattina

[(#FF007F) EXP 147.520 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris aveva concesso ai soldati di disperdersi e ora se ne stavano seduti sulle gradinate dell'arena, in attesa del ritorno del tenente, discutendo a bassa voce di ciò che intendeva fare il Signore del Fuoco. Iris stava raccontando al generale le sue impressioni sull'ultimo incontro con il governatore Kuro e i Saggi del Fuoco quando un fastidioso brusio cominciò a levarsi sempre più forte tra i soldati, stavano... ridendo? Alzò lo sguardo, seguendo quello degli uomini di Ozun e si trovò ad osservare il gruppetto peggio assortito che avesse mai visto in vita sua. Avanzarono con una certa dignità, nonostante le vecchie uniformi, una diversa dall'altra. Iris non poté fare a meno di notare che alcune si tenevano insieme per pura fortuna: "Altezza, ecco i soldati che vi propongo" disse il tenente, mentre gli altri si esibivano in un perfetto saluto militare. Ozun scattò in piedi, oltraggiato da quella vista "mia Signora, vi chiedo perdono per questa incresciosa situazione: con il vostro permesso mi occuperò personalmente di dare al tenente e alla sua combriccola la punizione che meritano per questo scherzo di pessimo gusto" disse, prostrandosi ai piedi degli spalti.

Iris lo guardò incerta per un istante, poi il suo sguardo si posò su Elanor e sui suoi uomini. Era piuttosto evidente che fossero dei pezzenti, chi altri avrebbe il coraggio di andare in giro conciato a quel modo? E cosa avrebbe detto la nobiltà se l'avesse vista girare con una scorta del genere...? Non poteva. Fuori discussione. Nel modo più assoluto. Il suo sguardo si posò di nuovo sugli uomini selezionati da Ozun: la crema della Nazione... come tutti i loro incompetenti predecessori. Valeva la pena rischiare ancora la vita, per orgoglio? La mente le tornò d'istinto agli amici con cui giocava a Ember. Non erano nobili eppure non si tiravano indietro di fronte a niente. Elanor stessa aveva dimostrato una nobiltà d'animo di molto superiore a molti dei figli delle antiche dinastie che facevano avanti e indietro dal Palazzo Reale. Voleva riformare l'esercito, da qualche parte avrebbe pur dovuto cominciare. Doveva dare l'esempio.

"No" rispose decisa in direzione del generale. "Quanto a presenza e lignaggio non avrei alcun dubbio su chi scegliere. Quanto a lealtà, coraggio e determinazione, qualità indispensabili per il compito che vi verrà affidato, tutti voi avrete la possibilità di dimostrarvi all'altezza" disse, rivolgendosi direttamente ai soldati. "Ogni gruppo scelga il più abile tra voi, affronterà in un combattimento uno contro uno il migliore della squadra avversaria. Il vincitore si scontrerà di nuovo contro un secondo degli avversari e così via, finché a uno dei due gruppi non rimarranno più dominatori da schierare. Allora deciderò chi entrerà nella mia guardia" decise Iris, accomodandosi compiaciuta sui gradoni, mentre già pregustava il combattimento al quale di lì a breve avrebbero assistito. "Ozun, Elanor: unitevi a me, sarà uno spettacolo interessante" preannunciò, facendo cenno ai due di salire e sedersi accanto a lei; non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma sperava davvero che gli uomini di Ozun mettessero a tacere quella plebaglia.
 
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Silian
view post Posted on 17/7/2011, 22:04     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 9, mattina

[EXP: 15.300 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Elanor sentì i muscoli irrigidirsi di colpo nel vedere il generale prostrarsi, addirittura, davanti al Signore del Fuoco. Era questo dunque che pensava davvero la gente come lui, finalmente eccoli mostrarsi per quello che erano…non c’erano parole…Provare vergogna davanti a delle persone che avevano l’unica colpa di non potersi permettere una uniforme decente. E per colpa di chi? Certo non loro! Con gli stipendi da fame che ricevevano da mesi, ormai! Si impegnavano per le strade della Capitale ogni santo giorno, dando sangue e sudore come e molto di più di qualsiasi nobile rampollo benvestito. Facile la vita, per chi riceveva regolarmente il suo gruzzolo da casa! Sentì lo stomaco stringersi fin quasi alla nausea, strinse i pugni senza osare guardare i ragazzi che aspettavano silenziosamente ordini dall’alto. Forse era vero, era davvero pazza e quella che stava facendo era una follia bella e buona. Eppure non aveva fatto altro che eseguire degli ordini: le erano stati chiesti degli elementi degni di fiducia ed era esattamente quello che aveva procurato. Seguì lo sguardo di Iris mentre vagava dai suoi ragazzi a quelli di Ozun; non trapelava dal suo volto un’espressione indicativa su quanto stesse veramente pensando. I secondi scorrevano con una lentezza interminabile.

No. Quanto a presenza e lignaggio non avrei alcun dubbio su chi scegliere. Quanto a lealtà, coraggio e determinazione, qualità indispensabili per il compito che vi verrà affidato, tutti voi avrete la possibilità di dimostrarvi all'altezza. Elanor sentì all’improvviso come se, nell'attesa, qualche macellaio invisibile le avesse disossato le gambe. Guardò finalmente i suoi. E subito un’ondata di ammirazione la prese in pieno: non si erano mossi di un millimetro, mantenevano gli sguardi dritti di fronte a sé, nonostante la serie interminabile di umiliazioni che avessero subito da quando aveva fatto mettere loro piede nell’arena. Fong girò la testa ed intercettò il suo sguardo con un occhiolino ed una specie di sorriso stampato sulle labbra sottili. Non si sarebbero arresi di fronte a nulla, adesso la questione non era solo ottenere o meno un nuovo lavoro: era una questione di principio: noi contro…loro.

Si voltò di colpo al sentir pronunciare il suo nome ma prima di salire sui gradoni si voltò un’ultima volta verso i soldati, che si radunarono immediatamente a semicerchio intorno a lei. Era tesa come la corda di un sitar, fino a sentire la vibrazione convulsa dei suoi muscoli. Ragazzi, ora tocca a voi. Non sapete neanche quanto vorrei menare le mani al posto vostro… parlò con voce tremante Farò sempre il tifo per voi. Spaccategli le ossa!! sibilò sempre a voce bassa, per non farsi sentire da orecchie indiscrete. Intorno a loro si era levato un gran trambusto: in vista del combattimento stavano accorrendo soldati da tutti gli angoli della caserma, grazie all’enorme potere del passa parola. In pochi minuti il limitare dell’arena era gremito di militari ansiosi di conoscere l’esito dello scontro. Assestò una pacca amichevole su una spalla di Fong (dalla cui uniforme si levò una nuvoletta di polvere e, forse, una tarma fuggiasca) ed andò a prendere posto vicino ad Iris e ad Ozun, il quale le riservò una tra le sue occhiate più velenose. Un nuovo nemico…benvenuto nel club, generale…peccato che non ha mai conosciuto Shang, sareste diventati ottimi amici…

Aveva ancora negli occhi gli sguardi determinati dei suoi. Ormai il dado era tratto, poteva solo aspettare e pregare gli Spiriti perché aiutassero la sua marmaglia. I dieci si radunarono in un capannello, discutendo tra loro animatamente; poi il cerchio si ruppe e ne uscì Fong in persona, portandosi qualche passo avanti agli altri: era lui il prescelto per il primo scontro. La folla raccoltasi nel lato lungo dell’arena rumoreggiò alla sua vista, evidentemente tenevano per lui da quelle parti. Era il meno emotivo della squadra, lo aveva visto fronteggiare situazioni di panico di massa al mercato senza farsi prendere la mano dalla situazione e reagire sempre con la massima lucidità. Per rompere il ghiaccio era una buona scelta. Non restava che aspettare il primo elemento del gruppo del generale. Gli altri stavano ancora confabulando ed a quanto pare avevano una notevole difficoltà a mettersi d’accordo. Tipico dei nobili. Ogni tanto uno di loro si voltava per scrutare l’avversario in modo sgradevole. Elanor trattenne un sorrisetto. Non è che facessero una gran bella figura, in quel modo.

Cosa hai in mente? Scelgo delle statistiche di combattimento?
 
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view post Posted on 18/7/2011, 16:19     +1   -1
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è proprio necessario che abbia qualcosa in mente? Stavo solo assecondando la mia *coff* indica Ris la sua vena di sadismo e godendomi la prospettiva di un pestaggio. Io direi che per i soldati di Oz possiamo usare la scheda standard, per quelli di Lanny inventati dei valori di LV 1

MESE 10, GIORNO 6, POST 38, mattina

[(#FF007F) EXP 147.620 (30r100)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris notò un movimento fugace, dall'altra parte dell'arena: scrutando con più attenzione intuì che era un soldato, che aveva interrotto qualunque cosa stesse facendo per curiosare da un'apertura tra gli spalti. Poi ne arrivarono un altro e un altro ancora. I più coraggiosi si erano fermati di fronte all'ingresso, curiosando tra i cancelli aperti. Dovevano aver fiutato l'odore del combattimento.

Vedendo che né il Signore del Fuoco, né il generale, sembravano particolarmente interessati a mandar via i nuovi arrivati, qualcuno si azzardò a farsi avanti, disponendosi lungo il lato lungo; un compagno lo imitò. Pochi istanti dopo le persone sotto alle gradinate erano già una decina e, quando il gruppo scelto da Elanor ebbe deciso chi schierare, un'intera ala batté timidamente le mani. Chiunque fosse sembrava molto benvoluto tra i soldati "questo chi è?" chiese Iris, rivolgendosi al generale. Non era arrabbiata, né particolarmente curiosa, ma in fondo il bello dei tornei erano proprio le chiacchiere inutili e le scommesse su chi avrebbe vinto: quello a cui stavano per assistere per lei non era altro che un gioco e difficilmente sarebbe riuscita a cogliere le sottili implicazioni che la vittoria avrebbe comportato per uno o l'altro gruppo; tifava per i nobili, come era giusto che fosse, ma alla fine avrebbe scelto chi più la soddisfava senza minimamente sospettare cosa avrebbe comportato scegliere uno o l'altro gruppo. Ozun le lanciò un'occhiata disorientata, cercando di ricordare qualcosa su quell'uomo, abbastanza da accontentare la sia Signora "Feng... Fong... o qualcosa del genere. Viene da una famiglia di pescatori di Jang Hui, di solito si occupa della zona del mercato. Un tipo eccentrico e irrispettoso, probabilmente per questo ha tante amicizie tra le reclute" disse con un'occhiata incendiaria in direzione dei soldati ai piedi degli spalti.

Iris lo osservò perplessa. Possibile che Elanor le avesse consigliato una persona del genere? Fece per parlare, per chiedere alla ragazza delle spiegazioni, quando Ozun si alzò in piedi, seccato: "muovetevi! Len-Shu, tu per primo!" ordinò, evidentemente alterato. Subito un ragazzone uscì dalla schiera, pronto ad affrontare l'incontro. I suoi compagni di squadra non parvero altrettanto entusiasti e gli lanciarono una vasta serie di occhiate eloquenti. Il campione della squadra di Ozun non aveva bisogno di alcuna presentazione. Iris conosceva bene la sua famiglia, specialmente la sorella minore del ragazzo con cui aveva stretto un'amicizia piuttosto superficiale ai tempi dell'Accademia. Era gente molto leale alla sua famiglia e non le sarebbe dispiaciuto averlo nella sua scorta. Sorrise in direzione di Ozun, evidentemente compiaciuta da quella scelta, poi si alzò nuovamente in piedi e il brusio che serpeggiava nell'arena scomparve all'improvviso. "Entrambe le squadre hanno scelto chi dovrà cominciare: voglio un combattimento leale a nessuno dei compagni di squadra sarà permesso intromettersi finché uno dei due si reggerà in piedi. Chi si arrende verrà sostituito da un compagno di squadra, quando questo non sarà più possibile la vittoria sarà assegnata alla squadra avversaria. Potete iniziare" annunciò, sedendosi.

Il Signore del Fuoco aveva appena finito di parlare che Len Shu scattò in direzione del suo avversario, con l'intenzione di non lasciargli nemmeno il tempo per capire cosa stava succedendo: portò le mani di fronte a sé e scagliò due rapide fiammate contro il volto di Fong.
(A.Atk *doppia fiammata* atk=975 vel=370)
 
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Silian
view post Posted on 19/7/2011, 18:39     +1   -1




Ecco le mie statistiche…
Atk: 600
Def: 300
Vel: 375
EV: 300


MESE 10, GIORNO 6, POST 10, mattina

[EXP: 15.400 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Elanor lanciò un’occhiata incendiaria ad Ozun, il quale non mostrò di essersene accorto…proprio lui parlava in quel modo, che aveva visto Fong si e no solo il giorno del reclutamento! Facile gettare fango su chi non ha famiglie ricche alle spalle. Quel soldato era un modello di forza d’animo, un elemento essenziale per portare a termine gli incarichi nelle zone più calde e turbolente della Capitale: ci era cresciuto, nei sobborghi, andava ogni giorno a vendere pesce nei villaggi vicino alla sua casa e sapeva come trattare con i suoi pari. Poi quegli idioti dei comandanti che lo avevano in squadra non erano altrettanto abili nella diplomazia (evidentemente per loro insultare era un valido strumento per ottenere consenso presso le classi subalterne) e toccava a lui evitare che una torma inferocita assalisse il comandante di turno. Ed ecco quale era la ricompensa di tanto impegno…gli facevano addirittura rapporto! Era davvero il capro espiatorio perfetto, mai un lamento o una protesta. Che la nobiltà implicasse anche la perdita del senso di onore e giustizia?

....Come volevasi dimostrare. Servirono un paio di urlacci da parte del Generale per far smuovere la situazione. Ecco venire fuori il preferito del Vecchio (come lo chiamavano le reclute), uno dei soggetti più spocchiosi che albergavano nell’accampamento. Si, albergare era il termine migliore per lui. Dopo che aveva vinto un paio di Agni Kai, Ozun si era convinto che fosse un genio del dominio e se lo teneva ben stretto: la sua attività principale consisteva nell’ordinare alle reclute di lucidargli l’armatura o di fargli da bersaglio vivente quando si allenava nell’arena. Ma evidentemente ad Iris piaceva: l’espressione del suo viso era inequivocabile. Si alzò in piedi e nel silenzio improvviso diede l’annuncio ufficiale di apertura del torneo. Altrettanto improvvise furono le fiamme levatesi dalla parte destra dell’arena. Elanor le percepì solo con la coda nell’occhio: stava seguendo i movimenti di Fong, che aveva appena iniziato ad inchinarsi nel saluto tradizionale verso il suo avversario. CHE RAZZA DI VIPERA A SONAGLI!!! Urlò dentro di sé il tenente stringendo i pugni…trattenne a stento un grido di avvertimento verso il suo protetto, sarebbe stato poco professionale da parte sua e comunque lui vedeva molto meglio ciò che accadeva nell’arena, dalla sua posizione. Un brusio di vespe infuriate invece si levò dal pubblico; la squadra probabilmente si trattenne per miracolo dall’esternare il proprio stato d’animo…più di uno si girò verso di lei, per poi tornare subito con lo sguardo verso lo scontro. I commenti si smorzarono quasi subito: tutti erano concentrati su Fong, per capire cosa avrebbe fatto pochi istanti più tardi.

(A.Atk *doppia fiammata* atk=975 vel=370)

Non si mosse! Mentre le fiamme percorrevano i primi tre quarti della distanza che le separavano da lui restò come una statua di cera…proteso in avanti, le gambe leggermente flesse, lo sguardo fisso davanti a sé…ma cosa aspettava? Quante volte si era allenato…e quante volte aveva affrontato situazioni del genere…PERCHÉ?

(A.Evs vel=[375] > [370]) EV Fong= 300 – 105 = 195

All’ultimo secondo, quando ormai sembrava perduto, il soldato con la vecchia uniforme fece perno sulla gamba destra…e con una specie di rapida giravolta lasciò che il grosso delle fiamme sfilasse alla sua sinistra, senza emettere un suono. Di nuovo un coro di voci si levò dal pubblico che assisteva col fiato sospeso. La divisa, già lacera di suo, aveva preso fuoco in più punti e lui stesso non era uscito del tutto illeso dall’attacco ma non se ne curava, dato che stava già caricando il suo attacco successivo: unì le dita della mano sinistra mentre il braccio tracciava noti disegni curvilinei nell’aria, che si riempì di scintille azzurrine. Un fulmine in piena regola saettò dalla punta del suo arto proteso verso Len Shu…

(A.Atk *Scarica elettrica* atk= 660 Vel= 415)
 
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view post Posted on 19/7/2011, 20:27     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 39, mattina

[(#FF007F) EXP 147.700 (25r80)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris non era ancora riuscita a sedersi che il dominatore scelto da Ozun scattò in posizione, rapido, diretto e deciso a non lasciar alcuno scampo all'avversario: quello era esattamente quello di cui aveva bisogno e il suo sguardo si illuminò di speranza. Aveva fatto bene ad andare lì di persona, forse una volta tanto avrebbe avuto delle guardie all'altezza. Il colpo che il ragazzo scagliò non riuscì tuttavia a impressionarla: certo, era abbastanza potente e avrebbe disintegrato all'istante un principiante... ma le persone che tentavano di ucciderla non erano dei principianti. Più volte lei stessa si era trovata in difficoltà nell'affrontarli. Se quello era il meglio che il soldato sapeva fare, non era altro che un giovane promettente.

Ad un occhio distratto poteva sembrare che il suo avversario fosse paralizzato dalla paura, ma a Iris non sfuggì il modo in cui si sporgeva in avanti, verso le fiamme, poteva quasi sentire i suoi muscoli tesi e pronti a scattare e infatti pochi istanti dopo il soldato scelto da Elanor scartò di lato. Non abbastanza rapidamente da evitare del tutto il colpo, ma abbastanza da rimanere in piedi. Iris si fece attenta, osservando entrambi i contendenti. Il loro livello era più o meno pari, tutto sarebbe dipeso da come sarebbero stati in grado di gestire lo scontro. Percepì la tensione nell'aria... no. Non era tensione sembrava più... delle scintille sfrigolarono attorno alla mano di Fong: un fulmine! Si metteva male per Len-Shu: i movimenti del suo avversario erano precisi, non era una grande esperta in materia, ma era abbastanza sicura che sarebbe riuscito a scagliare un fulmine potente almeno come il getto di fuoco del pupillo di Ozun, ma molto più letale. A differenza delle fiamme è difficile prevedere come vada a finire, con i fulmini. Un centimetro più in là e quella che poteva essere una banale scossa diventa un colpo letale... ma Len-Shu non era preoccupato. Attendeva pazientemente che il suo avversario portasse a termine l'attacco, perché aveva una bella sorpresa in mente per lui.

Iris riconobbe all'istante la posizione e capì cosa aveva intenzione di fare. Si mordicchiò il labbro inferiore, dondolandosi avanti e indietro sulle gradinate, emozionata come una bambina di fronte a uno spettacolo del circo... poi il fulmine partì, ma prima che colpisse il suo avversario Len-Shu allungò una mano ad afferrarlo, lasciò che l'energia scorresse dentro al suo corpo e la fece disperdere. Ecco. Quella era una mossa che non riusciva a tutti. Iris sorrise soddisfatta e lanciò un'occhiata ad Ozun "un elemento interessante" commentò, divertita dallo spettacolo. Ma non era finita. Len-Shu sembrava deciso a non lasciare al suo avversario alcuna possibilità di scampo: creò un muro di fuoco tutto attorno a sé, poi convogliò le fiamme in un unico punto e le scagliò in un potente raggio contro l'avversario. Una mossa da principianti che Iris non usava più da anni, ma comunque di grande effetto.
(A.Def *reindirizzare fulmini* def=*** vel=370) EV:400
(A.Atk *fuoco del giudizio* atk=50% vel=***)
 
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Silian
view post Posted on 20/7/2011, 00:03     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 11, mattina

[EXP: 15.500 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Elanor aggrottò le sopracciglia e si afferrò le ginocchia con le mani, arrivando ad affondare profondamente le unghie nella stoffa: il fulmine viaggiava veloce verso il suo obbiettivo, sembrava quasi che potesse farcela…ma faceva i conti senza un fatto ineluttabile…c’era una ragione se il damerino aveva vinto a più di un Agni Kai, e questa ragione si rese presto molto chiara. Era stato ben addestrato, anzi, ottimamente. Elanor imprecò tra i denti quando vide la scarica elettrica incanalarsi nel braccio di Len Shu, disperdendosi subito in una nuvola di scintille luminose tutt’intorno. Fong non mosse un muscolo del viso, attendendo con pazienza la prossima mossa dell’avversario. Mossa che non tardò ad arrivare. Di nuovo il brusio riempì l’aria, misto al fragore delle fiamme, quando l’avversario caricò proprio la sua mossa preferita. Aveva vinto il suo ultimo combattimento in quel modo. Il raggio infuocato solcò ruggendo l’aria che tremolava per l’immenso calore. Fong era definitivamente con le spalle al muro. A peggiorare lo stato d’animo di Elanor ci si misero pure gli spettatori, ognuno urlava cose diverse, tentando di dare consigli e di esortare Fong a difendersi…come se non arrivasse a capire da solo la gravità della situazione! La ragazza si protese in avanti, pregando gli Spiriti con tutte le forze perché trovassero loro il modo di dare l’ispirazione al suo amico…e d’un tratto Fong fu circondato da alte fiamme guizzanti, ma non erano quelle dell’avversario. Stava eseguendo la copia esatta dell’attacco di Len Shu! Un raggio di fuoco partì con furia disperata alla volta di quello avversario. Si scontrarono a mezz’aria, vicino a dove si trovava il ragazzo.

Troppo vicino. L’esplosione fu devastante…l’onda d’urto fu chiaramente percettibile sin dagli spalti. Per diversi istanti il polverone sollevato impedì del tutto la visuale e l’atmosfera si riempì del rumore di centinaia di persone che tossivano all’unisono, tentando di liberarsi i polmoni dalla sabbia bruciacchiata che appestava l’aria.

(A.Atk *fuoco del giudizio* atk=50% vel=***)

(A.Def *fuoco del giudizio* def= 300 vel=***) Ev Fong = -600 (scottatura)

Dovrei averci azzeccato con l’applicazione della formula, male che vada fammelo sapere.
Dopo qualche minuto non ne poté più. Prima che la nube si diradasse del tutto si era precipitata giù dagli spalti e si aggirava per il bordo del campo, tentando di intravedere nel polverone cosa ne fosse del ragazzo. Poi un tuffo al cuore…corse verso una sagoma scura a terra, mortalmente sicura di sapere a chi appartenesse. Si chinò cercando di trattenere il tremito che le aveva preso le braccia e tutto il torso e che le impediva di respirare in modo adeguato. Respirava ancora…era coperto di scottature, la pelle era terribilmente arrossata e tumefatta ma era vivo…Elanor si costrinse a respirare per riprendere il controllo di sé, anche se si sentiva malissimo per lui...poi richiamò un paio di barellieri che oziavano ai bordi dell’arena, troppo impegnati a parlare di fatti propri per accorgersi che c’era bisogno di loro.
Neanche sentì le acclamazioni per la vittoria dell’altro, era come diventata sorda a qualsiasi suono. Si morse le labbra, in preda all'agitazione.

Appena Fong fu portato via non tornò sugli spalti, non avrebbe sopportato oltre la vicinanza del generale, che sicuramente stava escogitando la maniera migliore di farle passare gli anni che le restavano nel modo più sgradevole possibile. Andò ad infilarsi dritta dritta nel gruppetto dei suoi soldati che osservavano ancora il campo di battaglia, parlottando tra loro piano piano. L’avversario ne era uscito illeso. Alcuni avevano lo sguardo preoccupato, altri invece non volevano ancora darsi per vinti e discutevano animatamente per trovare una strategia opportuna. Una di questi era Shizuka. Elanor le mise una mano sulla spalla, osservandola con aria interrogativa. Lei raddrizzò la testa immediatamente, guardò il campo con aria combattiva e schizzò furori dalla linea degli alleati senza troppi complimenti. Il tenente la osservò allontanarsi, prendendo posto affianco alla gemella, che studiava il campo preoccupata. La soldatessa fu costretta a coprire di corsa la distanza che la separava dal punto in cui si era schierato il suo compagno, complici le gambette muscolose ma piuttosto corte; senza fermarsi poi mutò il suo moto rettilineo in una giravolta, con un unico movimento fluido e veloce: la corona di fuoco che l’aveva circondata durante la piroetta si raccolse con energia, seguendo la traiettoria indicata dalle braccia tese verso l’avversario.

(A.Atk *fuoco del giudizio* atk=50% vel=***)

 
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view post Posted on 20/7/2011, 14:48     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 147.780 (25r80)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



L'avversario di Len-Shu alzò un cerchio di fiamme attorno a sé, deciso a controbattere con lo stesso attacco. Una mossa piuttosto stupida o veramente geniale, a patto che il dominatore disponesse di una difesa sufficiente... ma visto l'effetto che aveva avuto su di lui il precedente attacco di Len-Shu, Iris aveva seri dubbi al riguardo. Forse si era sbagliata nel giudicare il generale, forse la lealtà che Ozun le aveva giurato non era solo un mare di chiacchiere, come era solito fare: in fondo era possibile, lei non era uno dei nobilotti con cui aveva tutti i giorni a che fare, lei era il Signore del Fuoco e una dominatrice eccellente. Era possibile che Ozun non osasse mettersi contro di lei. Meglio così. I due colpi si scontrarono e dal terreno si alzò un alto polverone, tanto che si faticava a distinguere qualcosa all'interno dell'arena. Iris tossicchiò, coprendosi il volto con le mani per non essere investita dalla polvere, ma subito si sporse, cercando di cogliere qualche movimento. Poi il polverone cominciò a disperdersi e una figura cominciò a delinearsi: Len-Shu. Era ancora in piedi, mentre il suo avversario giaceva a terra, con un evidente bisogno di cure mediche.

Il resto dei soldati intervenuti per assistere allo scontro impiegò qualche istante ancora per rendersi conto di quanto era accaduto, ma appena capirono che era Len il vincitore si levarono delle grida di acclamazione dalla parte dell'arena in cui era radunata la squadra del Generale. Iris si sarebbe volentieri unita a loro, ma non era nuova a situazioni del genere e sapeva bene che il suo rango non le consentiva di esultare a quel modo, si limitò quindi a un applauso senza particolare convinzione; solo il suo sguardo tradiva la felicità per quella vittoria.

Subito dal gruppo avversario uscì una ragazza, sembrava piuttosto bassa, ma forse era solo la prospettiva: Iris era certa che Ozun non avrebbe permesso venissero infrante le rigide regole riguardo all'altezza minima per entrare nell'esercito. Fu questione di un istante, il tempo di arrivare in posizione: la ragazza compì una giravolta e poi un getto di fiamme partì contro Len Shu. L'altro non sembrava particolarmente preoccupato, anzi. Dava più che altro l'impressione di essere divertito dalla situazione. Non si difese nemmeno, permettendo che le fiamme avversarie lo raggiungessero. Resistette immobile per diversi secondi, poi allungò le braccia di fronte a sé, tagliò il getto di fiamme a metà e le disperse attorno a sé. "Tutto qui?" chiese, malizioso. Iris nascose un sorriso dietro a una mano... le sembrava di vedere se stessa qualche anno prima, durante gli allenamenti con il sifu Kuro. Nessuno dei suoi compagni poteva dirsi alla sua altezza e spesso e volentieri si era divertita a lasciarsi colpire, solo per godersi l'espressione sul volto del suo avversario.
EV Len: 200
Len tuttavia non le lasciò il tempo di ripondere: tirò un pugno nell'aria, dritto in direzione dello stomaco dell'avversaria, e da quel movimento generò una palla di fuoco. Rapido, preciso... certo il generale sapeva come scegliere i suoi uomini, quanto a Elanor...
(A.Atk *pugno di fuoco B* atk=935 vel=310)
 
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Silian
view post Posted on 21/7/2011, 23:13     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 12, mattina

[EXP: 15.600 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Il raggio investì in pieno il soldato, che nonostante il calore e la potenza del colpo se ne rimase impassibile, fermo sul posto. Shizuka mantenne la fiammata per diversi secondi, poi fu costretta a suo malgrado ad abbassare le braccia ed a riprendere fiato. Quel tipo di attacco era decisamente difficile da tenere attivo a lungo, consumava una quantità enorme di chi. Elanor sentì la spalla di Kazuia irrigidirsi sotto le sue dita, era preoccupata per sua sorella, di certo non voleva che facesse la fine del povero Fong. Appena le fiamme si indebolirono Len si aprì un varco tra di esse col semplice ausilio delle mani, canzonando la sua avversaria con aria di superiorità. Come è possibile…incassare un colpo del genere ed uscirne freschi come appena tornati dal Polo…Elanor aggrottò le sopracciglia mentre il cuore accelerava penosamente i suoi battiti.

Che fosse davvero possibile che non avessero alcuna chance contro Ozun? Che davvero non avessero possibilità di rivalsa nei loro confronti? Veramente avrebbero dovuto rassegnarsi di fronte ad una fortuna così arbitraria, che li aveva voluti far nascere in un quartiere popolare anziché in un ricco palazzo di pietra? Era una cosa troppo triste per poterla accettare ma nello stesso tempo la situazione sembrava voler confermare in modo ineluttabile quello che il tenente mai avrebbe voluto vivere sulla sua stessa pelle. Il fallimento più totale…? Cercò di non far trapelare nulla del suo stato d’animo all’esterno, voleva che i suoi ragazzi ce la mettessero tutta, ci mancava solo che fosse lei la prima a togliere loro la motivazione! Gli otto rimasti ai propri posti stavano tutti in piedi, in religioso silenzio, voltandosi ogni tanto per scambiarsi commenti con rapidi sussurri poi tornavano a fissare il campo di gara con la massima concentrazione.

I tendini si tesero in modo preoccupante sugli avambracci e le spalle di Shizuka al sentirsi prendere in giro: stava stringendo i pugni e piano piano si piegava su sé stessa come a raccogliere le energie per un grande salto; non poteva vederla in viso ma conosceva bene quel suo caratterino, sicuramente stava andando fuori dai gangheri! Non c’era nulla che faceva imbestialire di più quella ragazza di un attacco mal riuscito (passava giorni ad allenarsi con sua sorella), tanto più se ci si metteva il damerino di turno a rimbeccarla. Non si davano mai per vinte, quelle due…il vigore che avevano era impressionante, nonostante la statura. Elanor non sapeva se essere sollevata per la reazione piena di energia della ragazza o preoccupata per un suo eventuale scoppio di rabbia: aveva imparato da tempo a controllarsi ma la tensione in quel momento era alle stelle, ci mancava solo che facesse brutta figura davanti alla Firelord in persona solo perché perdeva le staffe. In quel preciso momento fu il turno dell’avversario di attaccare…nel giro di pochissimi istanti aveva scatenato una palla di fuoco con uno dei suoi pugni micidiali. Era maledettamente preciso, si vedeva a metri di distanza la accuratezza con cui era stato allenato. Se soltanto avessero saputo quanto potenziale ci fosse anche nei cosiddetti popolani non avrebbero mai lasciato che andassero così allo sbaraglio! Se solo avessero potuto contare anche loro su maestri del livello di Kuro…

Ma la ragazza non stava certo lì a farsi colpire…anzi, senza proferire parola, attaccò a correre ad una velocità impressionante, nonostante le gambe più corte della media, dritta dritta verso la palla di fuoco, sempre più vicina…poi con uno scarto improvviso cambiò traiettoria e lasciò che il bolide si schiantasse alle sue spalle, sollevando una piccola nuvola di sabbia e fumo grigio. Con un saltello laterale si riportò in traiettoria ed accelerò l’andatura. Le sue gambette si muovevano ad una velocità decisamente elevata, sollevando piccole quantità di terriccio e sabbia quando impattavano la terra battuta dell’arena. Sembrava un cavallo-struzzo in carica…Il silenzio calò sugli spalti nell’attesa della prossima mossa.

(A.Atk *pugno di fuoco B* atk=935 vel=310)
(A.Evs [vel=375]>[310])
EV Shizuka= 235

Continuò a correre acquistando velocità e appena arrivò in prossimità dell’avversario gonfiò il torace inspirando più aria possibile quindi, senza fermarsi, coprì gli ultimi metri sputando dalla bocca una turbolenta e rovente fiammata verso il torace di Len. Il tutto, la corsa, la schivata e l’attacco non durò più di pochi secondi. Curioso, come il tempo potesse dilatarsi in modo così plateale quando c’era tanta tensione nell’aria.

(A.Atk *soffio di fuoco A* atk= 645 vel= 385)


Edited by Silian - 23/7/2011, 16:39
 
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view post Posted on 23/7/2011, 13:35     +1   -1
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ricordati il danno agli EV: il mio attacco era 35+30=65 da detrarre

MESE 10, GIORNO 6, POST 42, mattina

[(#FF007F) EXP 148.030 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Len-Shu sogghignò: prima un contadino dall'armatura malandata, poi una mocciosa che sarebbe stata più adatta come cameriera in una delle tante bettole dell'isola che con quella parodia di uniforme, tra i soldati dell'esercito della Nazione del fuoco. La osservò fallire miseramente il suo attacco, la squadrò con aria di sfida mentre era lì immobile a riprendere fiato, a rendersi conto che non sarebbe mai stata alla sua altezza. Poi colse qualcosa nel suo sguardo e all'istante capì che aveva intenzione di tentare un'altra mossa, come se fosse una questione di numero di tentativi e non della sua indubbia superiorità. Povera ingenua.

In quel momento l'avversaria scattò e Len-Shu mantenne la posizione, studiando con tranquillità le sue mosse con la stessa calma con cui avrebbe osservato i movimenti di un'ape-scorpione che gli ronzava attorno al naso... era solo un insetto e come tale sarebbe finita: conosceva quella mossa, sarebbe arrivata fino a pochi passi da lui e avrebbe tendato di calciargli una fiammata in faccia, ma lui si sarebbe abbassato, vanificando quel suo ridicolo attacco. Lei si fermò, come previsto. Quello che successe dopo lasciò però Len-Shu sorpreso: non si piegò per preparare un calcio, quanto piuttosto... la fiammata della ragazza arrivò dirett, improvvisa. Len si era già abbassato e a quella distanza era molto probabile che sarebbe finito incenerito se non avesse fatto qualcosa. Allungò quindi le braccia di fronte a sé e le portò dal basso verso l'alto, proteggendosi dietro a un muro di fuoco.
(A.Def *muro di fuoco A* def=440 vel=310) EV=-5

Troppo tardi. Iris se ne era resa conto all'istante, appena lui aveva tentato di alzare quella ridicola difesa: la posizione era del tutto sbagliata, sbilanciato a quel modo era tanto se non finiva bruciato dalle sue stesse fiamme. Strinse i denti, resistendo a fatica all'impulso di muovere un cenno in direzione del campo e di aumentare di un poco quelle fiamme, il tanto necessario a dargli il tempo per un altro colpo... ma era ancora stanca e debilitata per l'incendio di due giorni prima. Usare il dominio, anche se per poco, avrebbe rallentato la sua guarigione. Doveva rimettersi in forze, così attese l'inevitabile. E come previsto Len Shu arretrò, barcollando per lo sforzo: cercò di mettersi nuovamente in posizione, caricò un pugno, pronto a scagliare un'altra fiammata, ma prima di riuscirci collassò a terra.

"Rialzati!" sbraitò Ozun, scattando in piedi infuriato con l'aria di chi avrebbe volentieri risolto la cosa di persona. Iris osservò il ragazzo a terra con aria delusa. Ci aveva sperato, davvero, ma era come tutti gli altri: bravo a chiacchiere, ma pronto a cadere alla minima difficoltà. Se l'avesse messo nella sua scorta sarebbe successa la stessa cosa e il colpo successivo sarebbe stato per lei. "Qualcuno lo porti via e andiamo avanti" ordinò il Signore del Fuoco con fare seccato; forse doveva semplicemente arrendersi all'idea... era la migliore dominatrice in circolazione e nella rara eventualità in cui ci fosse qualcuno alla sua altezza, non l'evrebbe certo trovato tra il suo esercito. Ozun fece per ribattere qualcosa, ma alla fine sembrò decidere che era meglio tacere, così tornò a sedersi "Rong, muoviti!" ordinò, facendo cenno a un altro dei suoi soldati di proseguire lo scontro.

Un ragazzone si fece avanti con tutta tranquillità e arrivato a pochi passi dalla sua avversaria le rivolse un sorriso sornione: "il primo colpo alle signorine" offrì; da quanto aveva visto era certo di poterla mettere fuori combattimento in un paio di colpi.

Edited by @Les - 23/7/2011, 19:54
 
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Silian
view post Posted on 23/7/2011, 15:49     +1   -1




Giusto. Rettificato post^^
MESE 10, GIORNO 6, POST 13, mattina

[EXP: 15.800 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Un silenzio tanto denso che si sarebbe potuto tagliare con un coltello fece da sottofondo al sibilo acuto delle fiamme che uscivano dalle labbra di Shizuka ad altissima velocità. Qualcosa non andava nella difesa di Len: era in posizione, pronto a parare il colpo, ma era come se si aspettasse qualcosa, come dire…da una direzione diversa, perché appena la fiammata partì perse l’equilibrio ed il suo muro di fuoco fece un pessimo lavoro. Non se lo aspettava…il pensiero si affacciò nella mente di Elanor e le strappò un sorrisetto compiaciuto, che si trasformò subito in un ghigno vero e proprio quando il damerino tentò di rispondere all’attacco e cadde come un sacco di patate all’indietro. Fece attenzione a non far notare la sua espressione mimetizzandosi nel gruppo dei suoi, che stavano incitando la loro compagna,anche se tutta quella cura nel mostrarsi impeccabile probabilmente era sprecata: Ozun stava letteralmente dando in escandescenze, segno chiaro che non si aspettava che una piccoletta come lei riuscisse a mettere i bastoni tra le ruote ad uno dei suoi energumeni. Comunque ogni segnale di nervosismo da parte di un subalterno aveva un peso maledettamente diverso rispetto ad uno scoppio di rabbia di un ufficiale: nel primo caso venivi spedito a pulire le stalle dei rinoceronti per un mese, nel secondo ottenevi solo più rispetto dai tuoi tirapiedi. Quindi meglio tenere il becco cucito... sei solo un tenente, Len...e in grossi guai, se non dimostri qualcosa a questa gente.

Il soffio era stata un’idea geniale! Era una mossa snobbata terribilmente dalla élite, che preferiva tencniche basate su pugni, calci o fiammate a distanza…ma in quel caso risultò terribilmente utile. Ozun sbraitava infuriato come faceva solo con le reclute, incitando inutilmente il suo beniamino al contrattacco. Ormai era andato. Uno pari, avanti il prossimo…Sentì Iris che dava ordini dalle gradinate, con tono di voce visibilmente alterato. Aggrottò le sopracciglia, pensierosa…era stata lei a volere delle alternative agli uomini di Ozun, perché allora si irritava così tanto se si dimostravano all’altezza delle aspettative? In fondo c’era da aspettarselo, era nobile anche lei, e non una semplice nobile: se normalmente i suoi colleghi erano insofferenti al contatto col popolo figuriamoci il Signore del Fuoco! Eppure non poté fare a meno di sentirsi un po’ offesa. Sospirò, tornando a concentrarsi sull’arena. Così andava il mondo, poteva solo ingoiare il rospo e tirare avanti.

La battaglia non era ancora finita. I barellieri stavolta erano scattati come lucertole-drago alle urla dl generale ed avevano adagiato delicatamente il ferito sulla brandina, portandolo al sicuro nell’infermeria. Il campo era libero, Shizuka arretrò di qualche passo tornando in posizione di guardia, acquattata come una rana-tasso prima di spiccare un balzo. Ora che stava ferma si notavano i segni di qualche bruciatura sulla sua schiena, dove la fiammata di Len le era passata più vicina; il respiro prima affannoso per la corsa si fece più profondo, mentre controllava la sua frequenza per recuperare le energie del dominio in modo più efficiente. Si fece avanti Rong, con la tipica andatura di chi pensa di poter conquistar il mondo intero. Non aveva tutti i torti, era piuttosto bravo col dominio…ma ancora di più a far saltare i nervi alla sua avversaria, che era la vittima preferita delle sue facezie a proposito della sua bassa statura. Shizuka si irrigidì ma non perse la concentrazione, seguendo l’incedere dell’avversario, pronta a reagire al minimo segno di movimento da parte sua. "il primo colpo alle signorine" disse in tono mellifluo e prima ancora che avesse finito di pronunciare la prima sillaba dell’ultima parola la sua avversaria era scattata in avanti, mentre le sue braccia muscolose venivano avvolte dalle fiamme: non c’erano dubbi, aveva aspettato quel momento da quando Rong aveva messo piede nell’Arena…Si fermò di colpo, lasciando che le due fiammate scattassero in avanti ruggendo verso il suo avversario, aiutate dalla forza d'inerzia.

(A.Atk *doppia fiammata* atk= 675 Vel=445)

Edited by Silian - 23/7/2011, 17:20
 
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view post Posted on 23/7/2011, 19:04     +1   -1
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ehm... facciamo tutti gli scontri? Non ti pare che la tiriamo un po' troppo per le lunghe in questo modo? Alla fine le mosse sono sempre le stesse, non è nemmeno un bello scontro da vedere xP

MESE 10, GIORNO 6, POST 43, mattina

[(#FF007F) EXP 148.130 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris sbuffò, osservando la lentezza esasperante con cui il nuovo soldato avanzava nell'arena. Era chiaro dal modo in cui camminava senza fretta, fissando dritto di fronte a sé, che credeva in se stesso a tal punto da ritenere che lo scontro sarebbe terminato con lui. Per Iris non era una novità e aveva una pessima sensazione al riguardo: solitamente l'intelligenza dei soggetti era inversamente proporzionale alla loro megalomania. In quel caso sarebbe durato al massimo il tempo di reggere un colpo. "Il primo colpo alle signorine" esclamò l'idiota, invece che attaccare. "Gli è chiaro che deve combattere e non fare salotto?" chiese Iris in direzione del generale.

Ozun digrignò i denti: non permetteva a nessuno di trattarlo in quel modo! E non gli importava che quella ragazzina fosse il Signore del Fuoco non aveva il diritto...! Strinse i pugni a tal punto che divennero lividi. No. Non poteva. Aveva assistito in prima fila all'Agni Kai tra quella mocciosa e Rozul, aveva visto di cosa era capace il suo dominio, come lo aveva ucciso a sangue freddo. No. Non poteva permettersi di sfidarla apertamente: avrebbe atteso il momento migliore, avrebbe aspettato che fosse in difficoltà e poi si sarebbe liberato di lei. "Sono certo che Rong si dimostrerà all'altezza, mia Signora" rispose con un tono controllato a tal punto da risultare innaturale, ma Iris non ci fece caso. "Vedremo" rispose lapidaria, tornando ad osservare il campo di battaglia.

Una doppia fiammata volò in direzione del soldato, troppo veloce perché lui riuscisse a scattare in posizione: una delle due fiammate lo colpì in pieno, prima che riuscisse a deflettere la seconda, convogliandola in un muro di fuoco. Come volevasi dimostrare. Iris alzò gli occhi al cielo: questo qui era una perdita di tempo bella e buona.
(A.Def *muro di fuoco A* def=440 vel=310) EV=165
Ci era voluta tutta la sua energia per fermare quel colpo. Rong scagliò alla sua avversaria un'occhiata omicida: adesso era una questione di principio... allungò entrambe le braccia verso di lei e subito due fulmini comparvero come fruste tra le sue mani, con tutto l'odio che provava in quel momento le abbassò contro la sua avversaria, deciso a farla a pezzi.
(A.Atk *doppia scarica elettrica* atk=900+90=990 vel=300+60=360)
 
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Silian
view post Posted on 23/7/2011, 21:04     +1   -1




E me lo chiedi?! Se era per me neanche lo iniziavo, il combattimento XD

MESE 10, GIORNO 6, POST 14, mattina

[EXP: 16.000 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Guardava alternamente prima il campo, poi tornava ad osservare gli spalti, preoccupata di cogliere ogni minimo segnale da parte di Iris…una smorfia, un gesto concitato, un minimo movimento delle sopracciglia che indicassero il suo stato d’animo, quello che le passava per la testa mentre seguiva dall’alto i movimenti dei due contendenti. Con Ozun era facilissimo, anche a quella distanza. Era paonazzo, il suo colorito spiccava al confronto con l’incarnato perfettamente latteo dei dominatori che lo circondavano; si vedevano anche le vene del collo venire all’infuori mentre rispondeva qualcosa al Firelord, evidentemente contrariato per l’andamento dello scontro. Lei invece sembrava una sfinge. Elanor tentò di leggere qualche parola dal labiale dei due ma fu distratta dal boato che si era appena levato di soldati radunati: a quanto pare la piccoletta era ancora andata a segno! Stvolta non trattenne un grido di esultanza, agitando il pugno in direzione del cielo, felice anche se consapevole della precarietà della situazione.

Era questa la differenza con i nobili…il motivo per cui non avrebbe fatto a cambio con loro, neanche per tutto l’oro del mondo. Poteva veramente essere felice per qualcosa o qualcuno che non fosse sé stessa o il proprio potere personale. Lo stare insieme a persone spontanee, genuine, che non si curavano né dell’etichetta in modo così ossessivo, né di scavarti sotto i piedi, nascosti dietro un sorriso affettato; bastava vedere Iris, quando l’aveva appena conosciuta a Shu Jing: in fuga, costretta a nascondersi da colui che aveva pubblicamente annunciato i volerla ritrovare sana e salva ma che in realtà voleva eliminarla definitivamente, senza potersi fidare di nessuno di quelli che in precedenza erano i suoi principali alleati. Tranne Kuro. Per il semplice motivo che lui era diverso dagli altri: il trattare la servitù in modo più umano era soltanto un aspetto di un intero stile di vita che sicuramente lo rendeva molto più felice degli altri nobili della Nazione. E anche perché le voleva bene come una figlia, anteponendo il suo affetto a qualsiasi altra motivazione di tipo politico o personale, al punto di rischiare di perdere la propria casa. Forse questo lei non l’aveva mai capito fino in fondo.

Sospirò. Ma questi non erano affari suoi…si faceva presto a giudicare la vita degli altri. Probabilmente se fosse nata in quell’ambiente avrebbe avuto la stessa identica mentalità, c’era poco da fare la moralista. Il silenzio improvviso e un familiare crepitio elettrico riportarono la sua attenzione sul campo: due grosse fruste eletriche stavano per abbattersi con moto sinuoso dritte dritte sopra alla ragazza, che nonostante la distanza ravvicinata non sembrava intenzionata a muovere un muscolo. Elanor strinse una delle spalle di Kazuya, che si voltò a farle l’occhiolino. Entrambe sapevano che fine avrebbero fatto quelle scariche elettriche, non era certo per niente che le due ragazze si allenavano tutti i senti giorni! Shizuka seguì concentrata l’andamento delle saette ed attese il loro arrivo, per poi accoglierle con le braccia sollevate al cielo. Subito dopo, con un movimento delle braccia simile ad una frusta, lasciò che la corrente elettrica si scaricasse con un gran botto ai suoi lati, a distanza di qualche metro.

(A.Atk *doppia scarica elettrica* atk=900+90=990 vel=300+60=360)

(A.Def *re indirizzamento fulmini* def=*** vel=445) EV=235


Rabbrividì, aveva tutti i capelli elettrizzati…poi si raccolse su sé stessa, prese la rincorsa e piombò come un siluro sull’addome di Rong, mentre intorno al piede si formava come una nuvola infuocata.

(A.Atk *calcio di fuoco A* atk=600+20=620 Vel=375+40=415)


Edited by Silian - 24/7/2011, 15:43
 
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view post Posted on 24/7/2011, 14:13     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 44, mattina

[(#FF007F) EXP 148.230 (30r100)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris osservò l'energia del colpo di Rong disperdersi ai lati dell'altra dominatrice, poi lei attaccò di nuovo, decisa, e il ragazzo si abbassò in posizione di difesa. Un muro di fuoco, anche lui... e uno realizzato in modo pessimo, tanto che il giovane si ritrovò a terra con l'uniforme strappata e una bruciatura sul petto: a occhio non era una ferita grave, ma lui non tentò nemmeno di rialzarsi rimanendo a terra a lamentarsi come se fosse stato in fin di vita. Iris scosse leggermente la testa, imbarazzata di fronte a quella vista. Perfino lei, che era una ragazza, non si sarebbe mai messa tanto in ridicolo. Se il primo dei soldati che Ozun le aveva proposto aveva innalzato le speranze di Iris questo la costrinse a ridimensionare le sue aspettative; erano solo dei nobilotti arroganti e come tutti i precedenti si sarebbero addormentati o l'avrebbero lasciata sola a se stessa, proprio nel momento in cui aveva più bisogno di loro.

Ozun scattò in piedi e si fiondò nell'arena. Non degnò di uno sguardo il gruppetto radunato da Elanor ma andò dritto dai suoi, minacciando loro le pene umilianti che era solito infliggere alle reclute se non fossero riusciti a sconfiggere la plebaglia radunata dal tenente; il suo tono di voce era talmente alto che dall'intera arena si potevano cogliere nitidamente le sue parole e qualcuno incominciò a ridere. Solo Iris e pochi altri non sembravano affatto divertiti. Il Signore del Fuoco stava fissando i medici del campo, intenti a prestare le prime cure al ragazzo a terra. Len-Shu intanto sembrava essersi ripreso ed era tornato nell'arena, sedendosi ai piedi delle gradinate per osservare lo scontro.

La difesa di quei soldati era davvero pessima: se non riuscivano a proteggere se stessi, come poteva sperare che sarebbero rimasti a difendere lei nel momento del pericolo? Si sarebbe trovata da sola. Come sempre. Poi il suo sguardo si posò sui soldati di Elanor: il dominio della ragazzina non era eccelso, ma aveva dimostrato un'insolita capacità di sorprendere il suo avversario. Iris incrociò le gambe e piantati i gomiti sulle ginocchia poggiò la testa sulle mani, mentre la sue mente tornava d'istinto all'ultimo combattimento contro Antk, al modo in cui pur non avendo nemmeno la metà della sua forza era riuscito a batterla, come ora quella ragazzina stava battendo i più promettenti nobili della Nazione, con un attacco che era sì e no in grado di fare il solletico a un dominatore esperto. Se fossero stati nobili non avrebbe avuto alcun dubbio ad assegnare loro la vittoria seduta stante.

"Andiamo avanti!" ordinò invece, facendo cenno a Ozun di darsi uma mossa. Si presentò un altro ragazzone, che almeno riuscì a mettere a segno un colpo presentabile prima di finire fuori combattimento, con un braccio ustionato. Poi fu la volta della ragazzina di finire a terra: crollò esausta, mentre un'altra prese il suo posto. Poteva davvero dare il titolo di Guardia Reale a quella marmaglia male assortita? Sapevano combattere, ma sarebbero riusciti a sopravvivere alla vita di corte? In fondo c'era una ragione se alcuni nascevano nobili e altri no: i nobili erano più forti, in grado di fronteggiare le avversità senza inutili sentimentalismi, mentre il popolo era imprevedibile, si lasciava trascinare dalle emozioni e finiva per fare cose stupide. L'aveva provato sulla sua pelle portando Antk a corte: quella vita l'aveva cambiato, trascinandolo più in basso di tutti quei nobili che la circondavano con i loro sorrisi di cortesia. Il ragazzo che aveva conosciuto a Ember non avrebbe mai tentato di ucciderla.

Altri cinque soldati erano finiti fuori combattimento e ormai alla squadra di Ozun rimanevano solo quattro soldati da schierare. Iris alzò lo sguardo, cercando di trattenere le lacrime al pensiero di quello che aveva fatto a Antk. Avrebbe dovuto ascoltare suo padre, lasciarlo a Ember e sposare qualche governatore, per il bene di tutti. Ancora due soldati fuori combattimento e poi un terzo che ne mise fuori combattimento altri due. I nobili avrebbero protestato se avesse assunto come guardie della comune plebaglia: era un onore che era sempre spettato loro... ma loro non erano all'altezza. Cosa serviva l'approvazione a un Signore del Fuoco morto? Ci era andata troppo vicina nelle ultime settimane e gli uomini di Elanor sembravano avere quel minimo di intelligenza che avrebbe potuto salvarle la vita. Non era una decisione facile e qualunque cosa avesse scelto ci sarebbero state ripercussioni sul piano politico, non era tanto ingenua da pensare di poterla passare liscia. Suo padre avrebbe saputo cosa fare senza esitazioni di sorta: lui era sempre così sicuro... forse perché non gli importava affatto prendere la decisione giusta.

"Ho visto abbastanza" annunciò, tirandosi in piedi. Ozun era ormai fuori di sé, tanto che scagliò una fiammata in direzione di uno dei suoi che si trovava ancora a terra, con l'intenzione di farlo scattare nuovamente in piedi. Iris non diede segno di averlo notato: "Ozun, Elanor, con me" ordinò, scendendo dalle gradinate e allontanandosi dall'arena in cerca di un posto più tranquillo in cui discutere.
 
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Silian
view post Posted on 24/7/2011, 15:56     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 15, mattina

[EXP: 16.100 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 750 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo]

Un’alta fiammata, Shizuka ricadde elasticamente qualche passo più indietro mentre il suo avversario, non altrettanto elegantemente, franò all’indietro tutto bruciacchiato e con una serie di lamenti strazianti iniziò a contorcersi nella sabbia. La ragazzina si voltò verso il gruppo, facendo l’occhiolino a sua sorella mentre un sorrisetto pungente si disegnava sul viso ovale piuttosto sudato. I medici di nuovo accorsero prontamente, nonostante il tentativo della ragazza in campo di fare lo sgambetto al secondo dei due…si vedeva lontano un chilometro che non era grave, Elanor respirò a fondo per allentare la tensione dei muscoli del torace e le sfuggì anche uno sbadiglio. Stava andando un po' meglio di quanto si sarebbe aspettata, dopo il primo scontro.

Due a uno. L’atmosfera si fece più rilassata tra i membri dell’armata peggio vestita dell’intero reggimento. Shizuka si riavvicinò al suo gruppo per scambiare qualche parola mentre riprendeva fiato, dato che i barellieri stavano impiegando più del previsto a prelevare il “moribondo” dal campo. Quello fu il turno del generale di precipitarsi in mezzo ai suoi, urlando come un matto. Stava decisamente dando spettacolo, molti dei soldati assiepati ai bordi dell’arena non avrebbero potuto desiderare un intrattenimento migliore. Iris invece rimaneva immobile, il viso non mostrava segni tanto evidenti da poter essere letti con chiarezza: fissava assorta i medici all’opera, poi cambiò posizione all’improvviso, immersa in chi sa quali pensieri. Di fatto, né lei né il generale degnavano di uno sguardo i suoi soldati: avrebbero dovuto lottare fino in fondo per ottenere un minimodi riconoscimento, non erano ammessi pareggi in quello scontro. Un vero peccato per Fong…aveva fatto male i suoi conti con quella mossa, forse si era lasciato prendere la mano dalla tensione e non aveva pensato un granché alla strategia. Se Iris avesse davvero voluto scegliersi tra i due gruppi gli elementi della scorta quasi sicuramente lo avrebbe scartato. Sospirò. Forse, se avessero fatto bella figura avrebbe potuto evitare di essere degradata ed un giorno avrebbe potuto dargli una mano ad ottenere un impiego migliore. In ogni caso avrebbe dovuto fare domanda di trasferimento il prima possibile, sia in caso di vittoria che di sconfitta, o un giorno o l'altro si sarebbe svegliata con le pareti dell'alloggio in fiamme. L'idea non le piaceva: c'erano voluti mesi per ambientarsi, aveva conosciuto i suoi ragazzi e nonostante tutti pensassero che fosse matta ormai ci si era abituata e le portavano un discreto rispetto. L'idea di dover ricominciare tutto da capo...scosse la testa, non ci voleva pensare.

All’ordine di Iris il combattimento riprese. Shizuka resse un altro combattimento, poi fu sostituita da Li quando fu anche essa esausta. I suoi ragazzi stavano facendo un ottimo lavoro, ormai avevano un discreto vantaggio: i successi ottenuti in campo miglioravano l’umore generale della compagine e di conseguenza erano tutti più motivati e reattivi nell’arena. Il fronte avversario invece poteva contare, oltre che sulle fiammate dei vili popolani, anche sulle palle di fuoco del suo stesso protettore, ormai definitivamente fuori dai gangheri. Iris a quel punto si alzò di colpo e si avviò verso l’esterno del campo, ordinando di seguirla. Elanor affibbiò un paio di pacche sulle spalle ai suoi, che ruppero la formazione chi per scambiare due parole con un amico, chi per andare a trovare Fong in infermeria. Trotterellò dietro al Signore del Fuoco, tenendosi a debita distanza da Ozun il quale, per la faccia che aveva, sarebbe stato capace di tirare palle di fuoco anche dagli occhi. Era il momento della verità. Era poco probabile che Iris avesse tenuto a mente ciascuno dei guerrieri scesi in campo, chi sa su cosa aveva deciso di basare la sua scelta; se inoltre avesse voluto una squadra mista alle sue dipendenza…beh, prima che qualsiasi attentatore avesse il tempo di provare ad accopparla, si sarebbero sbranati a vicenda. I nobili non avrebbero mai accettato di lavorare con i suoi, nemmeno per tutto l’oro del mondo: non rientrava nel canone delle cose da essi ritenute “onorevoli”.

 
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view post Posted on 24/7/2011, 17:59     +1   -1
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Ozun non sapeva più che fare: si sentiva come se il mondo fosse finito sottosopra all'improvviso. Le sue grida non servivano a niente, i suoi ragazzi venivano miseramente umiliati da gente che sapeva appena accendere una palla di fuoco. Figli di contadini, pescatori. Era un incubo. Doveva esserlo. L'intera arena stava ormai ridendo e non riusciva a togliersi dalla mente l'idea che stavano ridendo di lui: scagliò una fiammata in direzione degli spalti "dopo facciamo i conti!" sbraitò, riuscendo a calmare almeno quei due o tre soldati che avevano incrociato il suo sguardo. I ragazzi a terra iniziarono a contorcersi pregando di morire lì piuttosto che subire qualunque punizione il generale avesse pensato per aver deluso il Signore del Fuoco.

Quando Iris lo richiamò, Ozun impiegò qualche secondo a rendersi conto che lo aveva fatto... e quando si accorse che insieme a lui aveva richiamato anche il tenente... si sentì umiliato a morte. Ormai non era più una questione di dimostrarsi il migliore: ora c'era in gioco il suo onore e quello della sua famiglia, non poteva permettere che un tenetucolo fuori di testa, proveniente da una cittadella di operai, riuscisse a strappargli il suo buon nome. Lanciò un'occhiata omicida in direzione di Elanor, promettendole silenziosamente una punizione esemplare per tutto quello che aveva combinato.

Iris si infilò fuori dall'arena, tornando sui suoi passi, verso la sala tattica. Lentamente Ozun cominciò a calmarsi e a tornare in sé: la famiglia di Iris governava quella nazione ormai da diversi secoli, per quanto la considerasse una ragazzina dalle dubbie capacità sicuramente non era una traditrice, era una nobile e non avrebbe mai permesso che la combriccola di Elanor potesse averla vinta. Per quello aveva interrotto lo scontro. A quel pensiero si fece più sicuro per il proprio futuro, e la seguì a testa alta, infilandosi per primo nella sala tattica e scostando la tenda per lei. Iris sorrise di rimando e andò a sedersi su uno dei grandi cuscini attorno al tavolo, poi invitò gli altri due a fare lo stesso.

Appena tutti si furono accomodati prese un profondo respiro, rivolgendosi a Ozun: non era stata affatto una decisione facile. "Generale... devo confessarle che dubitavo della sua lealtà e che per questa ragione ho chiesto al tenente Elanor di farmi i nomi dei dominatori che, secondo la sua esperienza qui alla guarnigione, erano i più esperti nell'uso del domino. La squadra che lei ha radunato, Ozun, è all'altezza delle precedenti che mi hanno scortata: sono tutti giovani di buona famiglia, promettenti nell'uso del dominio e di bella presenza. Non potevo chiedere niente di meglio. Ora so di poter contare sulla sua lealtà e per questo ho deciso di concederle il comando della spedizione nei mari del sud. Avrà due plotoni al suo comando e l'assistenza dell'ammiraglio Huang" disse. Ozun rimase impassibile, ma all'idea di comandare la flotta il suo sguardo cupo si illuminò e un sorriso soddisfatto apparve sul suo volto mentre si piegava in un rispettoso inchino "ai vostri ordini" rispose, raddrizzandosi di nuovo.

Allora Iris si rivolse a Elanor con un sorriso bonario, non dissimile da quello che si riserverebbe a un bambino un po' troppo ingenuo: "devo ammettere che i tuoi dominatori mi hanno sorpresa, sono riusciti a mettere fuori combattimento i soldati meglio addestrati della guarnigione. Una scelta ben fatta, che tuttavia non tiene conto di un fattore importante: non sono soldati. Sono contadini con addosso un'uniforme cucita alla meno peggio" disse, prendendo una breve pausa nella speranza che Elanor riuscisse a seguire il filo del suo discorso "Vedi, Elanor, c'è una ragione se alcuni nascono nelle famiglie più antiche della nazione e altri in miseria in un paesino sperduto: non tutti sono destinati a diventare grandi e potenti, ma non sentirti amareggiata per questo. Il lavoro di tutti voi è importante almeno quanto il nostro, solo diverso. Come Ozun sa bene la corte reale non è un posto adatto a tutti, bisogna conoscere le sue regole, i suoi rituali. Immagina di avere nelle tue mani il potere per fare qualunque cosa tu desideri. Se il Signore del Fuoco si svegliasse una mattina e decidesse di far uccidere tutti i suoi sottoposti, non c'è niente che glielo impedisca. Io sono stata cresciuta sapendo che un giorno avrei avuto quel potere nelle mie mani, mi hanno preparata a gestirlo, come al generale hanno insegnato a proteggere questa nazione" disse, muovendo un cenno in direzione di Ozun "è inutile tentare di cambiare le cose, finisce sempre male. Se permettessi ai tuoi ragazzi di scortarmi darei loro un potere più grande di quello che avrebbero mai potuto sognare, non sarebbero in grado di controllarlo e lentamente si lascerebbero corrompere, trasformandosi in quanto di peggio questa nazione possa permettersi" disse con un velo di tristezza nella voce, mentre la sua mente tornava ad Antk. Chissà che fine aveva fatto.

Scosse gravemente la testa, cercando di riscuotersi; sapeva che attendevano la sua decisione e che era inutile perdere altro tempo: "D'altra parte è della mia vita che si parla... e se sto cercando una nuova guardia è perché la precedente non era all'altezza dell'incarico. Se i soldati meglio addestrati della nazione non sono addestrati a sufficienza non intendo rimetterci io. Voglio una squadra mista: Len-Shu, Shibao... e otto dei tuoi Elanor. Scegli chi credi sia in grado di tenere la testa a posto, pregando gli Spiriti che non tentino di uccidermi anche loro" disse con l'aria di chi sa di stare commettendo un gravissimo errore.
 
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