MESE 10, GIORNO 6, POST 49, mezzogiorno
[(#FF007F) EXP 148.830 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]
Aveva appena raggiunto il corridoio quando un servitore iniziò a rincorrerla: Iris abbassò lo sguardo sul ragazzo, che cercava goffamente di inchinarsi e seguirla allo stesso tempo
"parla pure" concesse, senza però rallentare.
"Il governatore Kuro di Shu Jing vi aspetta nella Sala del Trono, Altezza" disse timidamente il servitore.
"Lo hai informato che oggi sono impegnata?" chiese la ragazza in tono di rimprovero. Il servitore deglutì, rannicchiandosi all'improvviso, quasi temesse che l'intero palazzo gli sarebbe crollato addosso. Quando si accorse che non sarebbe successo niente del genere si profuse in una lunga serie di inchini
"sì, Altezza. Ha detto che avrebbe aspettato e di riferirvi che si trova qui appena foste tornata". Che faccia tosta! Disobbedire a quel modo alla volontà del Signore del Fuoco! Se diceva di non voler essere disturbata così doveva essere, per tutti!
Sbuffò:
"ti ha detto cosa vuole?" chiese, mentre superavano un salone dietro l'altro, sfilando attraverso ampi corridoi decorati da dipinti antichi, statue raffiguranti i precedenti sovrani della nazione e un numero infinito di fiaccole, accese nonostante fosse pieno giorno.
"No, mia Signora. Ha detto solo che doveva parlarvi e che avrebbe aspettato finché aveste avuto voglia di farlo" rispose ancora il servitore, evidentemente sulle spine. Iris si fermò davanti a una porta alta due volte un uomo e larga almeno altrettanto. Il legno era stato intagliato con maestria e unendo i battenti si riusciva a distinguere una versione elaborata della fiamma simbolo della nazione.
"Torna dal governatore, chiedigli se i Saggi hanno cambiato idea. Se ti risponde di sì fallo accomodare nella sala da pranzo e digli che lo raggiungerò tra qualche minuto. In caso contrario quello che ha da dire non mi interessa" concluse, congedando il servitore con un gesto imperioso.
La porta era antica ma ben bilanciata e Iris la aprì senza fatica: all'interno, ordinatamente impilati su un numero apparentemente infinito di scaffali c'erano libri di tutte le forme e dimensioni, fogli legati da nastri, pergamene arrotolate. La biblioteca del Palazzo Reale conteneva tutto il sapere raccolto dai precedenti sovrani e amici della Famiglia Reale, tanti testi da poter quasi fare invidia a Wan Shi Tong in persona. Sugli scaffali non c'era una sola traccia che permettesse di distinguere uno dall'altro o l'argomento dei testi trattati, segno che non era destinata alla pubblica consultazione e che i proprietari sapevano esattamente cosa e dove cercare. Iris, infatti, non si fermò ad osservare i libri, ma zigzagò rapida tra gli scaffali, fino a raggiungere le gradi finestre dalle quali filtrava abbastanza luce da illuminare l'intera sala.
"Sapevo che ti avrei trovato qui" disse con un sorriso, fermandosi accanto a un tavolino sul quale erano srotolate diverse pergamene. Un uomo, seduto su una sedia a rotelle, alzò lo sguardo assonnato. Parve quasi sorpreso di vedere qualcuno, ma appena si accorse di avere di fronte la sua sovrana cercò in ogni modo di inchinarsi, nonostante fosse evidente che in quelle condizioni non ci sarebbe mai riuscito.
"Perdonatemi mia Signora. Purtroppo le mie condizioni non mi permettono di onorarvi come meritate" rispose lui, con sincero rammarico nella voce. Indossava un'uniforme militare che portava orgogliosamente, sulla quale si potevano riconoscere i gradi di generale. Iris annuì gravemente:
"ti presento Elanor. Sarà il nuovo capo della mia guardia" disse, indicando la ragazza.
"Non è nobile, non ha mai vissuto a palazzo e ho bisogno che tu la istruisca sui suoi doveri" la presentò, per poi rivolgersi direttamente a Elanor.
"Immagino che tu lo conosca solo di fama" disse, lanciando un'occhiata sospettosa al soldato
"lui è il generale Huizhong, è stato il capo della mia guardia per diverso tempo. Purtroppo ha dovuto pagare a caro prezzo la sua lealtà" disse, posando una mano sulla spalla dell'uomo, nel tentativo di fargli capire che la stima per lui non era diminuita.
"Avete ucciso il traditore, Altezza. E' solo questo che conta." si intromise lui, infervorandosi al solo pensiero. Iris scosse leggermente la testa, abbassando lo sguardo: avrebbe voluto fare di più per quell'uomo, ma a volte gli Spiriti erano davvero ingiusti.