MESE 10, GIORNO 6, POST 1, mezzogiorno
[(#FF007F) EXP 149.790 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]
Ed infine raggiunsero un lungo corriodio, circondato da ampie finestre. Sulla parete in fondo si apriva una porta, chiusa da una tenda scarlatta nella quale era ricamata una grande fiamma stilizzata. A lato della porta, accovacciato a terra, un uomo fissava di fronte a sé con sguardo assente. Il generale si mosse verso di lui e lentamente l'uomo si tirò in piedi, spazzolò velocemente la propria tunica con le mani e infine rivolse al soldato un sorriso cordiale, inchinandosi nel tradizionale saluto della nazione:
"buongiorno generale" lo salutò rispettosamente. L'ufficiale ricambiò con un'occhiata perplessa, ma la sua sorpresa non durò a lungo; era ormai abituato alle eccentricità di quell'uomo:
"buongiorno a lei governatore Kuro. Se cerca Sua Altezza la troverà nella sala da pranzo" lo informò.
Kuro annuì: lo sapeva bene
"non intendo disturbarla, credo che continuerò ad aspettare qui" disse, evidentemente deciso a tornare a sedersi lì in mezzo
"sono certo che prima o poi si farà viva" commentò con un sorriso. Il generale parve confuso da quella risposta e aggrottò la fronte, come avrebbe fatto se qualcuno gli avesse detto che il sole era improvvisamente scomparso:
"Sua Altezza sa che la state aspettando qui?" insistette, infastidito dall'insolito atteggiamento dell'uomo. Il governatore di Shu Jing scosse la testa
"non credo, ma probabilmente lo sospetta" rispose in tono cortese, notando solo in quel momento l'accompagnatrice del generale:
"Elanor, è un piacere rivederti" la salutò, ma subito il generale si intromise di nuovo: non gli era chiaro perché Kuro volesse vedere il Signore del Fuoco, né perché, se Iris sapeva che si trovava lì, non avesse dato ordine di mandarlo via o di farlo accomodare da qualche parte, gli era invece chiarissima una cosa: il governatore voleva disturbare la sua sovrana e lui non poteva permetterlo.
"Governatore, sono certo che appena Sua Altezza vorrà parlarle la farà chiamare. Nel frattempo le consiglio di trovare un posto più consono al suo rango dove attenderla"... ma era chiaro che non si trattava di un consiglio, il suo era più il tono di un ordine.
Kuro non perse la sua caratteristica flemma e rispose tranquillo:
"se Sua Altezza vuole che me ne vada, non ha che da ordinarmelo. Nel frattempo attenderò qui" insistette, tornando a sedersi. Non c'era rabbia nella sua voce, né fastidio per le parole del generale, ma se qualcuno poteva mandarlo via, quella era Iris e lei soltanto.