La Nazione del Fuoco - GdR

un gioco pericoloso

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Silian
view post Posted on 9/3/2013, 19:03     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 21, mattina
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[42.915 Antkantos (darkred): n° exp (15r50)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

Stats PG:

Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Fu difficile portare avanti la conversazione con due donne contemporaneamente. Già con una era un problema, soprattutto se si trattava di Iris e se Iris era fuori dai gangheri... ma aggiungere una sconosciuta Nomade incavolata mentre erano dispersi in mezzo al mare con la piccola era davvero una cosa preoccupante. Quando Iris lo guardò così male realizzò che forseaveva appena combinata un'altra delle sue... sarebbe stata dura. Era partito per ritrovarla, ci era riuscito, ma in quel modo non faceva che allontanarla ancora di più da sé. Ma che altro poteva fare, insomma? La situazione era quello che era, avrebbe rimediato in seguito. Ricambiò sua moglie con una sincera occhiata di scusa ma non indugiò oltre, aveva un'altra gatta da pelare. Si posizionò in modo da coprire col suo corpo eventuali attacchi improvvisi da parte della monaca ed iniziò: "Voglio essere chiaro: non mi interessa come ti rivolgi a me, ma parlare a mia moglie con quel tono è quanto meno inappropriato" la rimproverò con sguardo e voce severi, perfettamente consapevole di quanto ci tenesse Iris all'etichetta "ma vengo al dunque. Riteniamo che in uno dei vostri Templi ci sia qualcosa di nostro, sottrattoci all' incirca tre mesi fa. Non so chi sia coinvolto ed a che livelli, ma le tracce portano qui. Non serve certo che ti spieghi cosa potrebbe accadere se l'entità di cui parlo non tornasse al suo posto, Nomade Liang. Pensaci bene: sei assolutamente certa di non sapere il motivo della nostra presenza qui?" le chiese socchiudendo appena gli occhi con aria indagatrice. Certo, qualche dettaglio lo aveva inventato e qualcun altro omesso, ma difficilmente la Nomade avrebbe potuto saperlo. "Sai che a chi collabora viene sempre mostrata gratitudine. Mi sei stata d'aiuto, preferirei che la situazione non degenerasse. Aspettano nostre notizie ad intervalli regolari, quindi niente scherzi" le suggerì con la sicurezza che aveva acquisito in anni di trattative. Iris nel frattempo sembrava essersi calmata, ed era seduta tranquilla nel retro della barca. Che avesse capito che il discorso che faceva era valido? Difficilmente gli dava ascolto, soprattutto quando alzava la vce con lei... di solito si infuriava e gli gridava contro, o scoppiava in lacrime... o meglio, lo faceva prima. Beh, non era una cosa tanto normale. Doveva preoccuparsi?
 
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Hachiky"myfairytales
view post Posted on 10/3/2013, 23:42     +1   -1





Anno 17, Mese 4, Giorno 14, post 11, mattina


[19.327 Liang (#0000FB): n° exp (32r100*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall







Formavano davvero una bella coppia quei due: erano perfettamente coordinati per quello che sembrava essere l'obiettivo del giorno, ovvero farla uscire dai gangheri. E anche se non lo facevano intenzionalmente, erano molto vicini a riuscirci: tra lei che se ne stava seduta senza reagire e lui che continuava a rivolgerle velati insulti più adatti a sua moglie o al suo riflesso allo specchio, Liang aveva una gran voglia di urlare per la frustrazione; ormai non aveva più neanche paura, tanto era arrabbiata. Nella sua mente continuò a ripetere gli esercizi di meditazione nell'attesa che l’uomo finisse di farneticare, poi contò mentalmente fino a tre e rispose con una calma che stupì anche lei. “Tanto per cominciare, se tua moglie ha qualche problema con il mio modo di parlare credo che possa benissimo dirmelo da sola. Non le sto mancando di rispetto ma non ho intenzione di fare moine: non la considero mia sovrana e non le devo niente…” sedici anni prima sarebbe stato diverso ma era stata proprio quella donna a cambiare tutto “… senza menzionare il fatto che, fosse per lei, io e tutti quelli come me saremmo sotto metri di terra da parecchi anni, a prescindere da come parliamo. Tutto questo per dire che io parlo come mi pare.” chiarì. Se doveva prendersi una palla di fuoco in pieno petto per questo pazienza, non poteva cedere terreno così presto: aveva bisogno di risposte. “Quanto a quel qualcosa di vostro… bè, è risaputo che noi Nomadi amiamo nascondere stranezze nei nostri Templi, come quella… cos'era? Ah sì, una setta di assassini, giusto?” disse in tono sarcastico “Nota per l’assassinio di uomini che chissà come sono ancora vivi e vegeti. Ma sto divagando.” Erano in molti, e non solo Nomadi, a sostenere che tutta quella storia della setta era stata un’invenzione di Iris, un complotto per levare di mezzo suo padre. Liang non sapeva se crederci, ma non la trovava affatto improbabile. Non sapeva neppure perché aveva fatto quel commento. Sapeva solo che la testa le doleva e che cominciava a sentirsi terribilmente stanca. “Non potremmo farla breve?” disse, stavolta in tono serio. “Non potete credere davvero alle menzogne che raccontate su di noi. Se davvero state cercando qualcosa, come potete pensare di trovarla da noi? E come puoi pensare che io mi metta a 'fare scherzi'?! Quello che dici non ha alcun senso!” Non lo aveva davvero, e forse era quello che la turbava tanto; molti ritenevano la sua razionalità un punto di forza ma in situazioni come quella diventava il suo punto debole: se non riusciva a trovare un senso logico alle cose andava totalmente nel pallone. “Non so perché siete qui, o non sarei su questa maledetta barca a intrattenere questa conversazione ridicola! Però so che a quanto pare ti ho aiutato a ritrovare tua moglie, anche se a sapere cosa stavo facendo avrei preferito buttarmi nell'oceano. Prima mi hai dato un nome da tenere a mente se ne avessi bisogno, ma l’unica cosa di cui ho bisogno è sapere che cosa volete, per l’ennesima volta, dalla mia gente! Senza accorgersene aveva perso la calma, e aveva cominciato a parlare con tutta la passione che sentiva. Aveva di nuovo i pugni serrati e anche gli occhi un po’ lucidi, ma non se ne accorse, occupata com'era a fissare a turno l’uomo e la donna che con un solo ordine avrebbero potuto far sprofondare di nuovo la sua gente, per la terza volta in meno di vent'anni, in un autentico inferno.


Dal momento che è citata nelle novità mondiali ho sempre dato per scontato che la questione della Gilda fosse di dominio pubblico, ma in effetti all'epoca non c'ero, spero di averci preso. Le dicerie di cui parla Liang sono il tipo di maldicenze che mi immagino possano venir fuori da una situazione del genere.
Oh, non badate al numero dei miei post, ad un certo punto ho perso il conto e adesso me li devo ricontare.


Edited by Hachiky"myfairytales - 16/3/2013, 12:00
 
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view post Posted on 11/3/2013, 08:17     +1   -1
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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 12 ~ mattina

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 185.770 (15r50)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





Iris prese un respiro profondo: non rimaneva altro da fare che aspettare. Presto i rinforzi sarebbero arrivati e quella nomade avrebbe fatto la fine che meritava; cercò Ilah con lo sguardo, per assicurarsi che non corresse alcun pericolo. La scorse rannicchiata in un angolo della barca, con lo sguardo perso nel vuoto, l'aria pensierosa: "Ilah" la chiamò sottovoce, allungando un braccio verso di lei per invitarla a raggiungerla, ma la bambina non si mosse. Iris provò un fastidioso senso di disappunto.

"...ma parlare a mia moglie con quel tono è quanto meno inappropriato" annunciò suo marito, che ancora tentava di discutere con quella zotica. A che gioco stava giocando? Prima le urlava contro e adesso prendeva le sue difese? Non riusciva a capirlo e odiava doverci pensare. Perché non poteva tornare tutto come un tempo? Se solo avesse smesso di intralciarla, forse... "Tanto per cominciare, se tua moglie ha qualche problema con il mio modo di parlare credo che possa benissimo dirmelo da sola" osò lamentarsi quella villica incolta. Iris sbuffò, tirandosi in piedi per raggiungere il marito: "complimenti! Questo è quello che succede a fidarsi dei nomadi. Stai indietro, ci penso io" disse il suo sguardo. "Tutto questo per dire che io parlo come mi pare". Iris non le lasciò il tempo di aggiungere un'altra parola. La copertura ormai era saltata, le sue guardie li avrebbero raggiunti a momenti... era ora di ritornare ad essere l'Imperatrice: balzò in avanti, facendo ondeggiare pericolosamente la piccola imbarcazione, la barca fu circondata da un ampio cerchio di fuoco che appena entrò in contatto con l'acqua la fece evaporare formando una densa coltre di nebbia. Maledizione a tutta quell'acqua! Ma Iris era un'abile combattente e non si lasciò scoraggiare da quel seccante effetto collaterale del suo colpo... calcolò ad occhio la posizione in cui la nomade si trovava e concentrò le sue fiamme, spingendole tutte in quella direzione.
(A.Atk *fuoco del giudizio + fiamme blu (0)* atk=*** vel=***)
CITAZIONE
EFFETTO: Questa mossa non può essere evitata o indebolita, l'avversario subisce un danno pari al 50% dei suoi EV totali / Puoi usare questa mossa solo 1 volta per combattimento
 
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Silian
view post Posted on 11/3/2013, 19:44     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 21, mattina
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[42.955 Antkantos (darkred): n° exp (3r20x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

Stats PG:

Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


"Tanto per cominciare, se tua moglie ha qualche problema con il mio modo di parlare credo che possa benissimo dirmelo da sola". No. Non può essere tanto stupida, non ci credo... gemette Antk tra sé al sentire le parole della Nomade, e si sarebbe preso la testa tra le mani se non fosse stato poco dignitoso per il suo rango in quel frangente. Lanciò un'occhiata a Liang come per dirle "questa te la potevi risparmiare"; in quel preciso istante un fruscio lo avvertì che qualcuno dietro di lui si stava muovendo. Già. Non gli sarebbe servito neanche voltarsi per vedere di chi si trattasse, il pizzicorino che avvertiva sulla nuca lo aveva abbondantemente informato: quando incrociò lo sguardo di Iris fece l'unica cosa logica, e cioè levarsi di torno... non senza scuotere la testa con una smorfia di disappunto in direzione di Liang, nell'udire la sua seconda affermazione. Odiava perdere una trattativa, ed era esattamente quello che era appena accaduto. Aveva lavorato sodo per ricoprire quel ruolo, ogni fallimento era come ricordargli che non era fatto per stare al Palazzo al fianco di Iris... perché, le cose erano mai state diverse? Davvero aveva pensato che sarebbe andato tutto liscio? Si spostò pprudentemente verso la bambina, che stava rannicchiata tutta sola sul fondo della barca, pronto a farle scudo col suo corpo se la situazione fosse sfuggita di mano.
 
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Hachiky"myfairytales
view post Posted on 12/3/2013, 17:09     +1   -1





Anno 17, Mese 4, Giorno 14, post 12, mattina


[19.377 Liang (#0000FB): n° exp (25r50*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall







Liang sgranò appena gli occhi quando capì cosa quella donna stava per fare. “Ok, forse ho esagerato. Ma non può davvero avere in mente di…” “La barca è di legno!” provò a ricordarle la monaca costernata, ma nel momento stesso in cui lo faceva capì che era perfettamente inutile; non perse neppure tempo a cercare di schivare il colpo, doveva andarsene di lì in fretta: la sua missione era fallita e il tempo stringeva. Così aprì l’aliante e si preparò alla fuga. La massa di fuoco la raggiunse mentre staccava i piedi dalla barca e con essa un dolore devastante. Per un attimo le sembrò di perdere conoscenza e per poco non perse la presa sull’aliante. Con uno sforzo si mantenne sveglia, anche se il dolore della carne ustionata la accecava. Quella maledettissima donna aveva davvero una buona mira: l’aveva centrata in pieno, non aveva nemmeno sfiorato l’aliante; questo però le dava la possibilità di andarsene. Salì rapidamente di quota, approfittando della nebbia creata dal dominio del fuoco che avvolgeva l’imbarcazione. Kombo le venne incontro e lei si lasciò cadere sulla sella, gemendo a denti stretti per il dolore, mentre l’animale virava verso il Tempio del Sud. Sì, era stata imprudente a sfidare così la sorte, ma a quanto pareva la sua era stata una battaglia persa in partenza: aveva corso il rischio di farsi uccidere nella speranza di poter ragionare con quella donna, ma ora si rendeva conto che era impossibile. “E io che per anni mi sono tormentata cercando di capire il perché delle sue azioni! Quella è completamente fuori di testa! Attaccarmi in quel modo su una barca di legno! Sarebbe bastato appena un po’ di corrente, una scintilla che prendeva la direzione sbagliata e saremmo andati tutti a fuoco, bambina compresa! Lo sa che il fondo delle barche lo ricoprono di pece?” Il marito non doveva essere tanto meglio, se era sposato con lei e la assecondava. A quel punto l’unica cosa che Liang poteva e doveva fare era andare ad avvertire la sua gente. Non potevano certo darsela tutti a gambe, avrebbero avuto un’ora di tempo al massimo, ma per lo meno potevano prepararsi e mettere al sicuro i bambini. Il dolore era tanto terribile che le sembrava di essere in fin di vita, ma per lo meno la sua disavventura sarebbe servita a qualcosa. “Vola, Kombo. Vola come non hai mai fatto in vita tua.” L’animale sembrò capire quello che stava dicendo e sfrecciò per il cielo, rapido come il vento stesso.

FugD EV: 500

Voi volete proseguire da sole? Altrimenti ci si rivede al Tempio del Sud, posso aprire io la role.


Edited by Hachiky"myfairytales - 16/3/2013, 12:01
 
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view post Posted on 12/3/2013, 20:00     +1   -1
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aspetta, non sono sicura di voler andare al tempio dopo quello che è successo, lasciami fare qualche post con Sil





ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 12 ~ mattina

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 185.870 (15r50x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





... e poi la nebbia cominciò a diradarsi. Comparvero prima i contorni sfumati delle isole, poi l'azzurro del mare cominciò a distinguersi nuovamente da quello del cielo. Qualcosa si muoveva tra le onde. Iris guardò meglio e finalmente riuscì a distinguere le maschere delle sue Pupille, che galleggiavano come corpi senza vita. Si guardò intorno, ignorandole. Della nomade non c'era più alcuna traccia: l'aveva mancata? "Ilah!" quel pensiero si fece avanti prepotente, Iris si guardò intorno in preda al panico, finché si accorse del corpo di Antk, rannicchiato sul fondo della barca, sopra ad un fagottino rosso scuro. Lo osservò un istante, perplessa. A che gioco stava giocando? Perché non era scappato insieme alla nomade? Non era quello che entrambi volevano? Mosse un passo in direzione del marito, senza sapere bene cosa dire.

"Che fine ha fatto quella nomade?" abbaiò alle sue guardie. Una di loro si fece avanti, nuotando verso la barca. "L'avete ferita, Altezza. Un colpo perfetto, ma il suo bisonte dell'aria l'ha raccolta e dalla traiettoria che hanno preso si stanno dirigendo al Tempio del Sud. Una di noi la sta seguendo" rispose, rimanendo in attesa di ordini. Iris alzò lo sguardo sull'alta catena montuosa sulla sommità della quale sorgeva il tempio. Se la nomade si stava dirigendo lì avrebbe sicuramente allertato i suoi compagni e di lì a poco sarebbero tornati in massa ad attaccarli. Dovevano sparire il più rapidamente possibile. In quell'istante il rumore martellante delle pale di un elicottero cominciò a farsi sempre più forte. Ed ecco i soccorsi. A breve ne sarebbero arrivati altri e presto tutto il mondo avrebbe saputo che erano lì, mandando in fumo ogni speranza di poter continuare la loro missione e di ritrovare Sozin. A meno che... lo sguardo dell'Imperatrice si fece determinato... era troppo presto per mollare! "Voi tre: toglietevi le maschere e lasciatele a noi. Poi prendete i nostri abiti e salite a bordo dell'elicottero... sarà il loro primo bersaglio" decise, lanciando una palla di fuoco nell'acqua, lontana dalle sue guardie il minimo indispensabile a non ferirle. Di nuovo una densa nebbia avvolse la barca. "Antk, metti questo" disse, porgendogli uno dei mantelli delle sue guardie, dopo averlo asciugato con il suo dominio.
 
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Silian
view post Posted on 14/3/2013, 23:53     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 22, mattina
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[43.155 Antkantos (darkred): n° exp (3r20x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Quando non sentì più il calore terribile delle fiamme di Iris si azzardò a sollevare il viso dalla testa da Ilah, guardandosi intorno circospetto nel caso ci fossero altri problemi in vista... e beh, non sapeva cosa accidenti pensare quando vide quelle odiose maschere di nuovo in giro. Sorpreso sicuramente si, lo era parecchio. Da dove erano sbucate? Erano nascoste sotto la barca o cosa?! Non sarebbe mai riuscito a capire come accidenti facessero ad essere SEMPRE OVUNQUE. Quante ce n'erano? E come le aveva chiamate? Seguì guardingo i movimenti delle donne mentre prendevano ordini dalla loro Signora. Beh, in fondo si sentiva un po' sollevato perché ora c'era qualcun altro oltre lui pronto a farsi ammazzare per Iris e la bambina, o a portarle a casa alla più brutta. D'altro canto sarebbe stato divertente, se sua moglie avesse accidentalmente fatto fuori quelle pazze fanatiche durante lo scontro. Ma non si poteva avere tutto dalla vita... sciolse la stretta sulla bimba e si chinò a darle un bacio sulla testolina sussurrandole “va tutto bene”. Si faceva sempre più distinto e forte il rumore inconfondibile di un elicottero in avvicinamento -e ancora, come aveva fatto a far venire lì mezza guardia di Palazzo nel giro di dieci minuti? Almeno la piccola sarebbe potuta tornare al Palazzo: odiava l'idea che fosse costretta a subire le intemperie e le temperature rigide fuori dalla Nazione del Fuoco, sarebbe stato meglio far portare in salvo almeno lei. Ma ancora una volta Iris aveva in mente altro...

La nebbia pesante si sollevò dall'acqua avvolgendosi a spirale attorno alle pale del velivolo in discesa, e la forte corrente d'aria generata dall'elicottero scompigliava i capelli sciolti anche a lui. Paradossalmente ora li aveva molto più lunghi di quelli di sua moglie. Ilah sembrava disturbata dal fracasso del motore e si tappava le orecchie, sempre rannicchiata dove l'aveva lasciata. Antk fece una smorfia, guardando prima lei poi l'elicottero: se i Nomadi avessero attaccato davvero sarebbe stato preferibile tenerla a terra, lontana dai guai... e lontana da casa, ma per quanto? Povera piccola... ma lo sguardo di Iris non ammetteva repliche: stava per iniziare una nuova impresa – glie lo si leggeva in viso, la conosceva da troppo tempo! - e non appoggiarla avrebbe voluto dire essere fuori dai giochi. Forse per sempre. Non era per questo che aveva fatto tutta quella strada: afferrò senza esitazioni il mantello nero e se lo drappeggiò rapidamente intorno alle spalle, calcandosi il cappuccio sul viso barbuto: era pronto a seguirla fino in capo al mondo, e glie lo disse chiaramente con lo sguardo. Era l'unica occasione per sistemare le cose, ed era stata proprio lei a coinvolgerlo stavolta: era incredibile la trepidazione che questa consapevolezza riusciva a dargli. Raccolse poi Ilah dal fondo della barchetta, avvolgendola tra le pieghe del suo mantello in un abbraccio protettivo. “Con lei che si fa?” chiese alla madre, articolando le parole con cura per sovrastare il frastuono dell'elicottero.
 
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view post Posted on 15/3/2013, 20:40     +1   -1
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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 13 ~ mattina

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 185.870 (15r50)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





Iris incrociò lo sguardo di Antk solo per una frazione di secondo, ma ciò che vi colse la costrinse a fermarsi un istante, per riuscire a recuperare il filo dei propri pensieri. Qualcosa l'aveva colpita, anche se nemmeno lei stessa capiva perché, all'improvviso, aveva cominciato a provare sentimenti tanto contrastanti. “Con lei che si fa?”. Colse a malapena quelle parole, sovrastate dal frastuono delle pale dell'elicottero; allungò due dita verso l'acqua, generando una nuova fiammata per assicurarsi che la nebbia non si disperdesse con tutti quegli spostamenti d'aria. Una scaletta fu calata dall'alto "sull'elicottero" ordinò alle sue Pupille. La prima iniziò ad arrampicarsi "dirigetevi al Palazzo, usate tutte le procedure di sicurezza standard e comunicate via radio che noi siamo a bordo" le gridò dietro, mentre faceva cenno alle altre di affrettarsi.

Il velivolo si stava già allontanando quando, con lentezza studiata raccolse un secondo mantello nero e se lo gettò sulle spalle, per poi calarsi sul volto una delle maschere d'oro delle Pupille. Solo a quel punto tornò ad osservare il marito e trovò la forza per abbassare lo sguardo sulla bambina. Ilah se ne stava rannicchiata tra le braccia di suo padre... sembrava più stanca, che spaventata, ma questo non la fece stare meglio. Si chinò a raccogliere una seconda maschera e la porse ad Antk, invitandolo silenziosamente a fare altrettanto. Le Pupille erano intoccabili, con quel travestimento sarebbero stati protetti da chiunque trovassero sul loro percorso... e i nomadi non avrebbero certo dato la caccia alle sue guardie, sapendo di poter prendere la Famiglia Reale al gran completo. Quasi...

La donna lasciò passare un lungo istante di silenzio e la nebbia tornava nuovamente a diradarsi quando parlò di nuovo, la voce insolitamente incerta, attutita dalla maschera: "mi dispiace" esalò. "Pensavo che Ilah sarebbe stata più al sicuro con me che con chiunque altro... ma questo viaggio è iniziato male e finito peggio. Torneremo all'isola Codadibalena... dovremmo essere lì entro sera." annunciò, accucciandosi accanto a Ilah per nasconderla sotto al terzo mantello nero. Era decisamente troppo bassa per essere una Pupilla e quel mantello ricadeva in gran parte a terra, ma finché fosse rimasta seduta nessuno avrebbe avuto modo di sospettare...

volevo dare a Ris un po' di tempo per calmarsi, li farei fermare per la notte sull'isola, poi Ris valuterà se lasciare Ilah a Antk e rispedirli a palazzo. Non si fida di Antk e non le è facile affidargli Ilah, d'altra parte sa che finché si tirerà dietro Ilah la sua caccia a Sozin andrà a rilento. Le Pupille non sono riuscite a proteggere Sozin, quindi non sono un'alternativa accettabile.
OT: tra poco è il compleanno di Ris.
 
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Silian
view post Posted on 17/3/2013, 16:45     +1   -1




[QUOTE=Silian,14/3/2013, 23:53 ?t=53654515&st=45#entry376674068]
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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 23, mattina
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[43.195 Antkantos (darkred): n° exp (3r20x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Dopo pochi minuti l'elicottero se ne andò da dove era venuto, lasciandoli di nuovo soli in mezzo al mare; Antk infilò la maschera senza fare storie, chinandosi poi per depositare Ilah su uno dei sedili di legno. Iris era indecifrabile, con o senza maschera dorata... ma il fatto che non l'avesse spedito via insieme alle sue amichette lo rincuorava. E poi era l'unico in grado di governare decentemente quella barca: finché avessero viaggiato con quella bagnarola sarebbe stato meglio essere con loro. "Dispiace anche a me..." rispose, schivando lo sguardo delle orbite vuote della maschera di sua moglie. Di cosa gli dispiacesse esattamente non lo sapeva nemmeno lui, c' erano un sacco di cose messe insieme
per cui avrebbe dovuto chiedere scusa. Ma Iris... lei raramente ammetteva errori, doveva assolutamente dirle qualcosa. "Non dovevo gridarti contro. Ero spaventato. Grazie per avermi tirato fuori dall'acqua" riuscì ad articolare con un leggero inchino di scuse dopo aver raccolto le idee. Iniziò a sentirsi subito più leggero. "Vi riporto indietro. Se vuoi riposati pure" le propose iniziando a trafficare con disinvoltura con le cime e poi passò al timone, facendo invertire la rotta all'imbarcazione con meno scossoni possibile per non far spaventare la bambina. Era una sensazione strana poter fare di nuovo qualcosa per loro due, e voleva fare bella figura a tutti i costi.
 
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view post Posted on 17/3/2013, 19:16     +1   -1
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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 14 ~ mattina

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 185.970 (15r50x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco, mantello nero, maschera d'oro dalle fattezze di falco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





"Dispiace anche a me..." fu la risposta sibillina di Antk. Iris lo fissò silenziosamente, chiedendosi se era solo un'altra delle sue pessime uscite o se era solo un patetico tentativo di oltraggiarla ancora e poi nascondersi vigliaccamente dietro a frasi di difficile interpretazione. "Non dovevo gridarti contro. Ero spaventato. Grazie per avermi tirato fuori dall'acqua" precisò l'uomo. Iris ricambiò l'inchino con un leggero cenno di assenso, rifiutandosi di concedergli più di quanto richiedevano le regole della corte.

"Vi riporto indietro. Se vuoi riposati pure" annunciò lui nuovamente. Iris lo osservò affaccendarsi tra le corde... faceva sembrare tutto così facile... poteva davvero fidarsi di lui? Lui, che aveva appena fatto saltare la sua unica possibilità di ritrovare Sozin. Lui che li aveva raggiunti a bordo di un dannatissimo bisonte volante, lui e quelle megere delle sue amiche nomadi! Cosa avevano, poi, le nomadi di tanto attraente? Possibile che bastasse loro sbattere un po' le ciglia per averlo ai loro piedi? E possibile che a lui non importasse più niente tutto quello che LEI aveva fatto per averlo al suo fianco? Iris si sedette accanto a Ilah; faceva male vedere come si era ridotto, vederlo preferire quella marmaglia di traditrici a lei... e allo stesso tempo faceva male vederlo soffrire.

"Antk... sono diversi giorni che ci penso su..." iniziò, cercando le parole migliori: era brava a tenere discorsi, a dare ordini, ma quando il suo cuore ci si metteva in mezzo perfino un principiante avrebbe potuto avere la meglio su di lei. "Non so che rapporti avessi con quella nomade e non lo voglio sapere... mi interessa solo ritrovare Sozin... e non posso farlo così" disse, abbracciando la sua bambina per proteggerla dal vento gelido che soffiava contro la barca. "Ho portato Ilah con me perché le Pupille non sono all'altezza del compito di proteggerla. Tu sì. Hai sfidato le mie guardie pur di ritrovarla ed è stato stupido da parte tua... ma anche coraggioso. Credo che farai del tuo meglio pur di proteggerla; appena arrivati all'isola ci separeremo. Tornate a palazzo, da sola viaggerò più rapidamente. Ti chiedo solo un favore: prima o poi tornerò... non portarmela via, le voglio più bene di quanto immagini" disse, stringendo d'istinto l'abbraccio sulla piccola. "Giurami su quanto hai di più caro che non la farai vivere come una pezzente in uno di quei sudici templi dell'aria"disse, fissandolo con determinazione.
 
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Silian
view post Posted on 19/3/2013, 00:53     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 24, mattina
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[43.245 Antkantos (darkred): n° exp (15r50)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

Stats PG:

Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


"... appena arrivati all'isola ci separeremo", e subito la macchia nera che teneva il timone sembrò raggrinzirsi sulla rozza panca di legno su cui era seduta. Antk serrò le dita sul timone, lottando contro la sensazione di tristezza profonda che lo aveva di nuovo attanagliato. "Ma..." provò a ribattere: ma perché era convinta che volesse rapirla, che avesse ancora tresche con altre donne, perché dopo tutta la strada che aveva fatto non lo voleva ancora con lui... a dire il vero poteva immaginare da solo le risposte per maggior parte di quelle domande, ma si trattava di risposte che lo facevano sentire particolarmente male. Sospirò e si accartocciò anche di più. "Io te lo giuro sulla mia vita, se il mio onore e la mia parola non valgono più niente..." le rispose con una voce profondamente incrinata dalla tristezza. Non sapeva che altro aggiungere. Che voleva venire con lei? Ed Ilah? Voleva portarla a casa, si o no? Non poteva lasciarla ancora vagabondare in posti sconosciuti e freddi! Forse poteva portarla al sicuro ad Ember e poi tornare di nuovo sulle tracce di sua moglie... no, non gli avrebbe mai perdonato di aver lasciato la bambina da sola. Lo aveva messo con le spalle al muro, non aveva altra scelta che accettare -a suo malgrado- il piano di Iris. "Io... io non so ancora come fartelo capire. Io ci tengo al piccolo, Iris! Aspettare mesi da solo, al Palazzo, senza poter fare niente né per te né per lui... quello che mi chiedi... non ho mai fatto niente di più difficile, lo sai? Ho sfidato le tue guardie per trovare VOI TRE. Te e i piccoli, tutti e due, non uno di meno. Ed ora devo tornarmene indietro, senza sapere se è lìultima volta che vi rivedo!" riuscì infine a protestare, mentre l'amarezza saliva talmente forte da soffocargli la voce.
 
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view post Posted on 19/3/2013, 20:55     +1   -1
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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 14 ~ sera

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 186.070 (30r100)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco, mantello nero, maschera d'oro dalle fattezze di falco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





"Te lo giuro sulla mia vita, se il mio onore e la mia parola non valgono più niente...". Iris sbuffò. Perché doveva rendere ogni cosa così maledettamente difficile? Era solo colpa sua se erano arrivati a quel punto. Era stato lui a rovinare il suo piano per riportare a casa Sozin, rivelando la loro identità a uno di quei dannatissimi nomadi... e ancora tentava di farla sentire in colpa? Era profondamente ingiusto! Iris strinse i pugni, rifiutandosi di commentare come avrebbe meritato. "Io ci tengo al piccolo, Iris!" riprese l'uomo, insistendo. "Aspettare mesi da solo, al Palazzo, senza poter fare niente né per te né per lui..." infierì, dicendole esattamente quello che voleva sentirsi dire. Come poteva essere tanto spietato? Giocare a quel mondo con i suoi sentimenti...? Poi, per un istante, nella sua mente balenò l'idea che tutto quello che il marito aveva detto potesse essere vero. Che avrebbero potuto tornare ad essere una famiglia felice, come... "mamma, mi fai male!" protestò Ilah, tentando di sfuggire alla presa della donna. Iris la lasciò andare all'istante, quasi temesse di poterla pugnalare a morte, senza nemmeno rendersene conto. Non aggiunse una sola parola. Passò l'intero viaggio a rimuginare silenziosamente. Gli unici movimenti della donna furono le fugaci occhiate che lanciava in direzione dell'alto monte su cui sorgeva il tempio dei nomadi. Niente. Sembravano aver rinunciato a seguirli.

Era ormai sera quando la piccola imbarcazione raggiunse la costa. Iris fu la prima a sbarcare e aiutò Ilah a fare altrettanto, lasciando che fosse il marito ad occuparsi di trascinare al sicuro il loro mezzo di trasporto. Era arrivato il momento di separarsi. Chissà... forse Antk aveva ragione. Forse quella era davvero l'ultima volta che si sarebbero visti. Non sapeva cosa la aspettava... e nemmeno per loro il rientro sarebbe stato facile con i nomadi che davano loro la caccia. Perché non li avevano ancora raggiunti? Con i bisonti non sarebbe stato difficile. Che avessero mangiato la foglia? Forse avevano lasciato andare di proposito l'elicottero. Forse sapevano che loro erano rimasti sulla barca e aspettavano il momento giusto per colpire, il moneto in cui sarebbero stati più deboli, il momento in cui si fossero separati. "C'è..." borbottò con voce stanca, recuperando il proprio zaino dalla barca. "C'è un vecchio motel ancora in uso sull'isola. Forse dovremmo fermarci qui per la notte: le mura sono in pietra, se i nomadi attaccassero potremmo difenderlo facilmente in due, il tempo necessario alle mie guardie per arrivare in forze" suggerì Iris, spiegazzando una carta militare dell'isola per indicare un punto poco lontano da quello in cui erano sbarcati. Una palla di fuoco dal colore spettrale illuminava a malapena la carta, mentre un alto muro li proteggeva da sguardi indiscreti. "Entrerai tu per primo insieme ad Ilah, ordinate pure da mangiare solo per voi due. Ci sono solo due piani nell'edificio, le stanze a quello superiore; prendete una stanza sul corridoio interno. Io controllerò i dintorni per assicurarmi che nessuno ci stia seguendo, poi vi raggiungerò. Mi presenterò come una forestiera, non incrociate il mio sguardo, fingeremo di non conoscerci. Prenderò una stanza sul lato ovest, dove le finestre si affacciano sul bosco, in modo da proteggervi dall'esterno e darvi una via di fuga se qualcosa andasse storto. Antk... sei in grado di attutire in sicurezza una caduta dal secondo piano usando il dominio, vero?" decise, studiando quella sosta con il puntiglio di un generale in guerra.
 
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Silian
view post Posted on 22/3/2013, 19:26     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 25, mattina
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[43.445 Antkantos (darkred): n° exp (30r100x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

Stats PG:

Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Si sentiva talmente abbattuto che il solo lavoro fisico riusciva a dargli un po' di sollievo: spinse la barca fuori dall'acqua con fatica, un passo dopo l'altro e senza staccare lo sguardo da terra, mentre le onde del mare gli si abbattevano contro gli stinchi, inzuppandogli mantello, pantaloni e stivali. Ma non importava... Iris recuperò le sue cose dal fondo dell'imbarcazione mentre lui terminava di spostarla dalla portata dei marosi e l'assicurava al tronco di un grosso albero con una gomena -la stessa che sua moglie aveva usato per andarlo a tirare fuori dai guai poche ore prima. Sedette poi su una roccia piatta che affiorava dal terreno, rispondendo con laconici cenni del capo o brevi grugniti alle proposte di Iris: in quel momento non riusciva a pensare a nient'altro che a imprimersi per bene il suono della sua voce e la linea severa del suo profilo nella mente, perché davvero non sapeva se e quando l'avrebbe rivista! Poteva esserci una persona più sfortunata ed infelice di lui sulla faccia della terra? Se solo avesse potuto convincerla a portarlo con sé...

"Si, l'ho fatto al fronte sud" rispose mogio mogio, ricordandosi quando si era buttato da una torre per andare a soccorrerla nel bel mezzo di una battaglia -e lei poi lo aveva fatto arrestare. Certo che quando era ragazzo il sangue gli bolliva peggio del magma del vulcano dell'isola di Roku! "Ris, Quiang è nella locanda del quartiere nordest del villaggio, "La Carpaelefante". Cercalo nelle stalle, l'ho fatto visitare. A quest'ora starà meglio. A noi sarebbe inutile, tanto solo tu puoi controllarlo. Viaggeremo più inosservati con altri mezzi". Si chinò poi su Ilah e le sistemò il mantello nero raddoppiandolo sulle spalle, in modo che non strofinasse per terra come uno strascico, mentre la sua maschera finiva nella tasca del cappotto di pelle. "Io vorrei solo... insomma... se hai la possibilità di farmi sapere come stai ogni tanto... puoi farlo? E se poi ti serve aiuto lo stesso, ti basta un solo messaggio e mi precipito da te" le disse a voce bassa e con aria triste. Prese la mano della bambina e sospirò "Ti prego, sii prudente... andiamo, piccola" richiamò la figlia, mentre iniziava ad incamminarsi sulla via del motel indicata dalla mappa, non senza voltarsi a lanciare un'ultima occhiata incerta alla donna: davvero si separavano lì? Avrebbe voluto salutarla come si deve, ma dubitava che avrebbe gradito manifestazioni di affetto di qualsiasi tipo.

Nella locanda c'era un bel calduccio, il fuoco crepitava nel camino di pietra annerita e le torce illuminavano fiocamente la grande sala da pranzo. Evidentemente sulle isole avevano ancora problemi con l'energia elettrica, ma meglio per loro: sarebbe stato più difficile riconoscerli. Prenotò l'ultima stanza rimasta dal lato del corridoio, anche se era da quattro persone, e sedette senza entusiasmo su un tavolo da due lungo il lato privo di finestre dell'edificio, proprio accanto all'uscita di servizio. Ilah cercava di sedere composta come le era stato insegnato ma la stanchezza era troppa, ed aveva la testolina ciondoloni. Almeno lei tra poco sarebbe stata al sicuro ed al caldo a casa, sarebbe finita quella follia... ma il prezzo che stavano pagando entrambi era spropositato.
 
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view post Posted on 22/3/2013, 20:25     +1   -1
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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, P. 15 ~ notte

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 186.270 (30r100x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 3700 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco, mantello nero, maschera d'oro dalle fattezze di falco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





"Quiang è nella locanda del quartiere nordest del villaggio" Iris annuì silenziosamente. Per quanto fosse mordace aveva un certo feeling con quel lucertolone, non sempre le ubbidiva, ma aveva la straordinaria capacità di capire quando aveva veramente bisogno di lui e in quei momenti non l'aveva mai tradita... le aveva lasciato qualche cicatrice, ma era piacevole sapere di poter contare su di lui. "Se hai la possibilità di farmi sapere come stai ogni tanto... " proseguì l'uomo, guadagnandosi un'occhiata perplessa da parte di Iris: sul serio? Sul serio le importava ancora qualcosa di lei? Dopo tutto quello che aveva fatto? Possibile che non si rendesse conto di aver appena rovinato il frutto di settimane di ricerche? Eppure... non era per quello che si era innamorata di lui? "Ti prego, sii prudente..." disse, prendendo Ilah per mano. Era forse l'ultima volta che vedeva entrambi... rimise la carta nello zaino e si rialzò a sua volta, stringendo una mano sulla spalla del marito e allo stesso tempo cercando di non lasciargli intuire quanto era importante per lei quel piccolo contatto. "Sono la dominatrice più potente al mondo, non sanno contro chi hanno deciso di mettersi" rispose sicura, sfiorando delicatamente il braccio dell'uomo prima di lasciare che si allontanasse. Rimase ad osservarli, entrambi, finché non sparirono all'interno del vecchio motel. Non avrebbe mai dovuto permettere che sua figlia vedesse uno di quei posti. Era arrivato il momento di mettere la parola fine a tutta quella storia e lei era pronta a combattere. Fino alla morte, se necessario.

Prese un respiro profondo e l'aria pungente della notte le riempì i polmoni, facendola rabbrividire. Aveva perso fin troppo tempo, era il momento di rimettersi in azione: si tuffò tra le ombre scure degli scogli, arrampicandosi con l'agilità di una nomade tra le pietre taglienti. Niente, a parte le onde, sembrava muoversi lì intorno. Posò lo zaino, prendendo dal doppio fondo quanto di più moderno il genio militare aveva concepito, ma nemmeno gli strumenti indicavano alcunché di insolito. Possibile che i nomadi avessero realmente deciso di lasciarli andare? Tamburellò nervosa sulla tastiera, rileggendo più volte i dati, poi prese tra le mani la piccola radio. "Chiama Elanor e una squadra alpha. Coordinate attuali, per l'alba" ordinò al suo silenzioso interlocutore. Voleva l'élite. Solo tre Pupille, le migliori. Nessun altro avrebbe saputo cosa stavano facendo e avrebbero iniziato tra poche ore. Si raddrizzò, decidendosi finalmente ad avviarsi in direzione della locanda. Prima di entrare ne studiò l'esterno, ogni possibile via di accesso e di fuga, poi, finalmente, spinse la porta d'ingresso e fu investita da un odore di mare e di pezzenti. Arricciò il naso, disgustata. Un piaccevole tepore arrivava da un camino acceso e lì vicino scorse Antk e sua figlia. Vide Ilah tentare di stare seduta come si confaceva al suo rango... sarebbe diventata una grande principessa... avrebbe vissuto abbastanza per vederla crescere? Si costrinse a distogliere lo sguardo, prendendo posto ad un tavolo libero dall'altra parte della sala. Non aveva nemmeno posato il suo zaino che uno degli avventori si fece avanti per sederle accanto, ma una silenziosa occhiata della donna lo costrinse a desistere.

se andate a nanna Rissy passa a salutare; a meno di ripensamenti direi che la caccia a Sozin la continuo con Lannie e un paio di Pupille PNG
 
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Silian
view post Posted on 22/3/2013, 23:54     +1   -1




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ANNO 17, MESE 4, GIORNO 13, POST 26, mattina
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[43.645 Antkantos (darkred): n° exp (30r100x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca a vento marrone scuro, guanti, sciarpa e cappello neri, pantaloni marrone di cotone robusto, stivali e cintura di rinoceronte, zaino da viaggio] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Ilah sembrò risvegliarsi all'improvviso quando la cameriera le mise davanti il piatto fumante di zuppa di pesce: non era esattamente la cucina del Palazzo -anzi, non ci si avvicinava neanche da lontano- ma dall'energia con cui la bimba afferrò il cucchiaio ed iniziò a ficcarsi in bocca il cibo si capiva che non glie ne importava niente. Aveva fame... Antk si occupò della sua scodella con lentezza, pensieroso. La sua pelle era meno pallida dell'ultima volta che l'aveva vista, tutto sommato stare all'aria aperte l'aveva irrobustita. Quasi non credeva che Ilah fosse lì davanti a lui, e che stavolta potesse davvero stare con lei senza dover sgusciare di nascosto per il Palazzo. Eppure, leggere nel suo viso i tratti di Iris era una pugnalata ogni singola volta! Sapeva che lei doveva essere lì, da qualche parte, ma non osava alzare lo sguardo dalla sua rozza scodella per paura di intercettare i suoi occhi dorati pieni di rimprovero. Seguire le sue direttive senza fare storie era una novità per lui, ma se voleva riguadagnare la sua fiducia avrebbe dovuto attenervisi una volta tanto.

Dieci minuti dopo Ilah si era praticamente addormentata sulla sedia. Sorrise intenerito e la prese tra le braccia con delicatezza. La portò al piano di sopra badando a non farle arrivare scossoni muovendosi in maniera rude, sempre più colpito dalla sensazione strana e profonda che gli dava stare così vicino alla sua bambina. La adorava, quella ranocchietta. Fece luce nella stanza con una grossa palla di fuoco, ma le ombre non rivelarono nient'altro che un ragnogrillo che si arrampicava su una parete. Adagiò la bambina in uno dei letti imbottiti di foglie, sfilandole gli stivaletti impolverati e tirandole le coperte fin sotto al mento. Ma si, poteva farlo... un bacio della buonanotte sulla fronte, nessuno lo avrebbe rimproverato per questo. Quando era piccolo Matt era sempre nella Capitale a sbrigare faccende prima per Iroh, poi per Riku, e tutto quello che aveva sempre desiderato era che la sera gli potesse leggere le storie di draghi al posto di quella noiosa della balia. Non era giusto che toccasse questo anche a lei, nonostante avesse ancora tutti e due i genitori. E cavoli, più la guardava più assomigliava ad Iris quando l'aveva vista la prima volta, o forse era solo uno scherzo della luce del fuoco...

Le imposte erano serrate, si sfilò mantello e stivali a sua volta e sedette a gambe incrociate sul letto, perfettamente consapevole che non avrebbe chiuso occhio nonostante il sonno arretrato. Ed iniziarono a tornargli in mente i rimproveri di Iris... perché sotto sotto non era sicuro nemmeno lui di quello che gli passava per la testa. Aveva potuto tenere in braccio Sozin solo una volta, quando lo avevano presentato ai Saggi del Fuoco per sbrigare le formalità del riconoscimento del bambino... poi niente, era già tanto se riusciva a vederlo di sfuggita mentre le bambinaie lo portavano in giro, sempre attorniate da un drappello di Pupille. Se gli avessero messo davanti due mocciosi che gli assomigliavano nemmeno si sarebbe accorto dello scambio. Eppure era stato così felice quando era nato... si passò la mano tra i capelli sciolti (ormai più lunghi anche di quelli di Iris) e cercò di aggrapparsi a tutti i ricordi che aveva di suo figlio per convincersi che la madre avesse torto marcio. Non era facile come avrebbe dovuto.
 
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