MESE 2, GIORNO 12, POST 4, pomeriggio
[(#FF007F) EXP 53.240 (30r200)][DENARO: 1500 mo RdT, 500 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: lunga tunica tradizionale rosso scuro, capelli raccolti con la corona][EV: 1.250, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: nessuna]
La ragazza si prostrò rispettosamente
"Vorrei diventare una sua sottoposta, se me lo permette" disse, spiegando che il suo non si trattava di un reale tradimento, ma di una decisione maturata nel tempo. A Iris non importava, capiva benissimo perché qualcuno avrebbe voluto andarsene da quei blocchi di ghiaccio che al Polo chiamavano case, da quella cultura barbara e incivile, dove la gente serviva alghe e erba varia ritenendole una prelibatezza, dove erano considerati guerrieri degli uomini che giravano vestiti con pelli di animali e uccidevano le prede con armi di osso. Niente a che vedere con la cultura raffinata e progredita della sua nazione.
Un sorriso le attraversò il volto, nonostante in quel momento avesse una gran voglia di piangere. Era commossa di scoprire che, finalmente, qualcuno apprezzava il suo lavoro. Erano mesi che riceveva solo rapporti di rivolte, scontri, proteste. Perfino i suoi uomini non sembravano particolarmente soddisfatti di avere una ragazzina al comando della nazione. Stupidi maschilisti retrogradi. Avrebbero ben presto imparato a rispettarla, se non altro per rispetto al titolo che portava... o avrebbero fatto anche loro la stessa fine dei ribelli. Era difficile governare uno stato così vasto, ma in fondo sentiva di stare facendo un buon lavoro, e quella richiesta non era altro che la prima conferma delle sue convinzioni.
"Non sono ancora molto forte... Ma le giuro che avrò modo di mostrarle come posso esserle utile al suo fianco" si giustificò la ragazza. Nonostante fosse delle Tribù dell'Acqua la ragazza sembrava avere buoni argomenti, e Iris ne fu soddisfatta. La mente del Signore del Fuoco già vagava in un prossimo futuro, dove la giovane era solo una dei suoi nuovi alleati, e il mondo era finalmente in pace e armonia sotto la saggia guida della Nazione del Fuoco. Un bel sogno, che però richiedeva ancora diverso impegno per essere realizzato.
"Basta sognare!" si disse, ritornando alla realtà.
"D'accordo. Avviserò i miei generali. Domani mattina ci riuniremo, e in base alle tue indicazioni decideremo come comportarci" disse con pacata compostezza
"intanto..." proseguì. Iris si alzò dal suo trono, afferrando una delle colonne del baldacchino e girandovi attorno. Un cenno in direzione della cortina di fiamme e subito questa si abbassò, permettendo a Iris di vedere finalmente la ragazza delle Tribù dell'Acqua. Lasciò andare la colonna, e con un salto a pié pari oltrepassò i gradini che separavano il trono dal resto della sala. Avanzò in direzione di Kiki, fermandosi a pochi passi da lei.
"Puoi alzarti" la informò, con un sorriso bonario sul volto; poi con un cenno deciso richiamò l'attenzione di due servi.
I due si affrettarono a raggiungere la loro sovrana e inchinarsi al suo cospetto, ma lei non lasciò loro il tempo per tante cerimonie
"Assegnate a Kiki una stanza a palazzo" disse, indicando la ragazza accanto a sé.
"Procuratele degli abiti decenti, e rendetela presentabile per questa sera" ordinò ancora, poi si rivolse direttamente a Kiki
"ho organizzato una grande festa per questa sera, saranno presenti tutte le famiglie più importanti della città, alcuni generali e qualche governatore... anche se sui generali non si può mai dire, son sempre lì a cercar giustificazioni per evitare le serate mondane" disse, sogghignando all'idea di tutte le scuse strampalate che si sarebbe sentita raccontare quella sera. Era incredibile come degli esperti militari del loro calibro non riuscissero a pensare a niente di più credibile di una grave malattia improvvisa per evitare una festa... certo, alcuni proponevano interessati storie di conflitti internazionali da sventare, ma alla fine si risolveva sempre tutto con un pugno di mosche.