MESE 9, GIORNO 2, POST 3, notte
[(#FF007F) EXP 113.410 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda, mantello nero][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]
Il governatore aveva ragione, non c'era tempo da perdere e rimanere lì sulla spiaggia, alla luce della luna, era rischioso per la riuscita della loro missione. Senza perdere un istante in più si affrettò a seguire l'uomo.
"Non è questo che volevo dire... non volevo offenderla, governatore" disse, iniziando ad inerpicarsi lungo il sentiero roccioso. Uno dei massi che si trovò di fronte era leggermente più alto della lunghezza del suo passo e Iris dovette poggiare le mani a terra e spingersi per riuscire a salire.
"Ma non vi sembra che ci siano troppi se in questo discorso? Ho provato a considerare tutto, ma è impossibile, possono capitare centinaia di imprevisti diversi e... tutto questo funzionerà solo se il mio piano fila liscio dall'inizio alla fine..." borbottò. Cominciava davvero ad avere paura. Forse era meglio tornare indietro prima che fosse tardi, aspettare, procurarsi un esercito e poi tornare in forze, con la certezza di vincere. Era stata frettolosa, come al suo solito.
Il governatore procedeva spedito e Iris dovette affrettare il passo per tenergli dietro, fu solo quando raggiunsero il limitare della foresta che Iris riuscì a passargli avanti e stabilire la velocità con il suo passo.
"Io, sinceramente, non ho paura di essere ucciso da voi" commentò il governatore. Iris si fermò di colpo: era pazzo, incosciente, o tutti e due? Come faceva a non temerla, non sapeva cosa era in grado di fare? A quelle parole si voltò verso di lui, fissandolo arrabbiata. Lei per prima aveva paura... e forse era proprio questo che le stava facendo sorgere tutti quei dubbi riguardo a quello che stava per fare. La verità... era che aveva il terrore di essere uccisa dal Signore del Fuoco; era troppo giovane e aveva commesso troppi errori. Non voleva che la storia la ricordasse per quello che aveva fatto finora.
Ming stava mentendo:
"tutti hanno paura di essere uccisi" dichiarò minacciosa, concentrando la sua energia... e subito una palla di fuoco dallo spettrale colore blu si accese tra le sue dita. Fu tentata di colpirlo per vedere se davvero non la temeva, ma nello stesso istante si ricordò del perché erano lì; riprese ad ignorare l'uomo, addentrandosi ancor più nella boscaglia con la sua palla di fuoco ad illuminare il sentiero.