[canon] Aspettando una persona speciale

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[(#f05000) EXP// (00r00)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:tunica rinforzata con una cotta di maglia nera pantaloni pesanti rossi e falda nera, stivali neri in pelle.][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA:Di cuoio con corazza di argento ricamata in rame, schinieri e bracciali di bronzo e falda di cuoio rosso, ARMI://]

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Era il tramonto, l' imponente palazzo rosso alle spalle di Zuko era illuminato dalla luce arancione caratteristica dell' ora. Fiori di pesco volavano nell' aria. A quell' ora il palazzo sembrava davvero qualcosa di irraggiungibile.Che bello, non ricordo un giorno che il palazzo era così.... così come non saprei definire.

Alle terme era stato coccolato fino al tardo pomeriggio adesso sembrava il principe della Nazione del Fuoco, gli mancava solo la sua principessa.Mai vieni ti prego, ho bisogno di te ma quanto ci metti? Era seguito dalla fanciulla che gli aveva fatto i capelli e lì per lì ha pensato che fosse stata Azula a mandarla; non diede importanza alla schiava, se Azula lo voleva spiare sarebbe stata contenta che Zuko passasse un po' di tempo con Mai.

Non voleva raccontare alla ragazza della fanciulla di Ba Sigh Se, avrebbe solo creato litigi. Stava ripensando al negozio di tè, allo zio... Ma presto, aveva deciso di andarlo a trovare. Passarono tre quarti d' ora e il bel tramonto magico si trasformò in notte con grilli lucciole e lieve brezza. Il ragazzo attendeva ancora, la ragazza stava per arrivare...

Edited by @Les - 14/12/2010, 11:23

LIBRO 2 , EPISODIO 21, POST 4 Dés, tramonto

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[(#f05000) EXP// (15r50x2)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:tunica rinforzata con una cotta di maglia nera pantaloni pesanti rossi e falda nera, stivali neri in pelle.][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA:Di cuoio con corazza di argento ricamata in rame, schinieri e bracciali di bronzo e falda di cuoio rosso, ARMI://]

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Si era praticamente perso nei suoi pensieri, dopotutto era ancora stanco per il viaggio e ne aveva passate davvero tante. Le ferite di Ba Sing Se erano ancora aperte e stentavano a rimarginarsi, e non erano ferite fisiche; quella di suo zio era la più profonda e dolorosa di tutte, anche se cercava di non darle peso. Era stata tutta colpa su…ma quella non era Mai? Sollevò la testa che teneva china verso il suolo, studiando l’ombra slanciata che incedeva lungo il vialetto punteggiato di lanterne accese. Non nascose un sorriso e salutò con la mano nella sua direzione, scendendo rapidamente gli ultimi gradini. Adesso almeno metà della stanchezza se n’era andata e si sentiva stranamente leggero.

C’era una questione importante da chiarire dopo gli ultimi avvenimenti sulla nave, e non vedeva momento migliore di quello per parlarne. “Mai, eccoti!” esclamò con tono amichevole raggiungendola. Fece per posarle una mano sulla spalla ma si bloccò a metà, per poi passarsi le dita tra i capelli stretti nel nodo. Non ci era ancora abituato a quell’acconciatura…e non era ancora abituato a lei.

Alla ragazza non sfuggì il gesto trattenuto di Zuko; lo salutò silenziosa, con un cenno del capo. Gli sembrava stranamente di buon umore, e non era in vena di chiacchiere interminabili sul suo stato d’animo, una buona volta. La cosa non le dispiaceva affatto. Che si fosse messo l’anima in pace, ora che si era risolto tutto? In qualsiasi caso, non aveva nessuna intenzione di offrire spunti di conversazione…o qualsiasi cosa fosse…per prima. Quello toccava a lui, era già abbastanza che si fosse disturbata ad uscire di casa sua, stanca com’era. Meglio evitare anche l’argomento “come ti senti ora che sei a casa”, o era certa che sarebbe ripartito da capo con i suoi soliloqui. Afferrò al volo con due dita un petalo di pesco che svolazzava davanti al suo naso sottile, ed attese.

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[MAI (#DC1010) (3r20x2)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:Una lunga veste rosso fuoco dal collo alto, sopra indossa una sopraveste di cuoio dal colore rosso scuro priva di maniche. Semplici stivaletti neri con la punta ad uncino.
][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA: no ARMI: stiletti x15]

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Lanciò un’occhiata di sbieco al ragazzo. Imbranato, come al solito…doveva fare praticamente tutto da sola. Come sulla nave: se non avesse preso lei l’iniziativa, a quest’ora sarebbe ancora stato impegnato a rimuginare sugli eventi di Ba Sing Se. Ignorò la domanda senza troppi complimenti e ribatté immediatamente “È passato tanto tempo da quando ci trovavamo in questo giardino. Mi piacerebbe molto rivedere il laghetto delle anatre-tartaruga…” col suo sorriso appena accennato, enigmatico. Adesso l’imbeccata glie l’aveva data. Se fosse stato tanto tonto da non cogliere al volo l’occasione, probabilmente era come diceva Azula: un caso senza speranze…

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[MAI (#DC1010) (25r80x2)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:Una lunga veste rosso fuoco dal collo alto, sopra indossa una sopraveste di cuoio dal colore rosso scuro priva di maniche. Semplici stivaletti neri con la punta ad uncino.
][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA: no ARMI: stiletti x15]

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Mascherò con studiata accuratezza un’espressione di lieve sorpresa alla risposta di Zuko. Si corresse quasi subito, certo…ma era evidente che tutto quel tempo lontano da casa non gli aveva fatto bene. No, proprio per niente…annuì con un cenno del capo appena percettibile e prese a seguirlo per i viottoli del giardino immerso nell’ombra. Non erano affari suoi le faccende interne della famiglia reale, ma a sentire Azula il loro zio Iroh aveva avuto una brutta influenza sul ragazzo. Lo aveva riempito di strani discorsi, gli aveva fatto il lavaggio del cervello, tanto che quando aveva avuto il coraggio di scegliere la parte giusta, non riusciva nemmeno a gioire per la vittoria. Incredibile che un vecchio dall’aria tanto patetica e noiosa potesse fare tanti danni. Fissò il ragazzo di sottecchi: aveva la solita espressione corrucciata che portava da quando avevano lasciato Ba Sing Se. Sembrava quasi che non riuscisse ad avere altre espressioni ormai. Non che lei fosse da meno, ma era diverso: la sua era una scelta tattica, quella di Zuko semplicemente mancanza di tattica.

Il cerchio di luce illuminato dalle fiamme della torcia dietro di loro bastava appena a schiarire il selciato a pochi passi da loro. Le foglie delle piante all’esterno di quell’alone dorato riflettevano con morbidezza la danza delle lingue di fuoco, sembrava quasi di essere nel mondo degli Spiriti…Un sorriso leggerissimo le si disegnò sul viso quando scacciò la serva: forse non era tonto come sembrava a prima vista. Ma dovette ricredersi neanche mezzo minuto dopo, mentre incespicavano entrambi nel buio. Alzò gli occhi al cielo, reprimendo un moto di irritazione, come le era stato insegnato a fare. Finché, grazie agli Spiriti, gli venne la brillante idea di usare il dominio…”era ora…” si disse la ragazza. Non sentiva la mancanza del potere che avevano i due fratelli, se la cavava egregiamente anche senza. Ma al posto suo avrebbe impiegato la metà del tempo a…all’improvviso riconobbe il posto. Erano circa a metà strada per il laghetto, il giardino era bello lì (doveva proprio dirlo, anche se di solito nulla riusciva a riscuotere più del suo totale disinteresse). E l’acqua della grande fontana gorgogliava piano alla loro destra.

Ricordava benissimo quella fontana lì: ci era caduta dentro per colpa di Zuko, quando Azula aveva provato a fargli uno dei suoi scherzi. Ci era cascato come un allocco, come sempre…ma non era quello che le importava al momento. Visto che lui sembrava imbambolato come al solito a pensare a chissà cosa, decise di nuovo di dare una mossa alla situazione. Gli passò con delicatezza un braccio intorno al suo (quello che non reggeva la palla di fuoco), sperando che almeno gli stesse tornando in mente come si fa a parlare.

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[MAI (#DC1010) (3r20x2)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:Una lunga veste rosso fuoco dal collo alto, sopra indossa una sopraveste di cuoio dal colore rosso scuro priva di maniche. Semplici stivaletti neri con la punta ad uncino.
][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA: no ARMI: stiletti x15]

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Sentì finalmente Zuko stringere delicatamente il suo braccio ed un leggero rossore si diffuse sulle gote solitamente bianchissime. Quello che invece non capiva era il senso della sua frase. Lo osservò un po’ interdetta mentre continuavano a camminare. Non era l’unica delle stranezze di Zuko, e nemmeno la più sgradevole: bastava pensare alla sua scenata al Palazzo di Ba Sing Se! Si fermò un attimo “…e per cosa?” chiese mostrando un’insolita pazienza a voce bassa, per non turbare la pace notturna di quel luogo incantato.

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[MAI (#DC1010) (15r50x2)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:Una lunga veste rosso fuoco dal collo alto, sopra indossa una sopraveste di cuoio dal colore rosso scuro priva di maniche. Semplici stivaletti neri con la punta ad uncino.
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Nonostante la luce che Zuko aveva acceso, ed il fatto che ci si vedesse benissimo, Mai non si trattenne dall’alzare gli occhi al cielo e sbuffò leggermente. Era tutto esattamente come sulla nave: gli faceva una domanda e quello partiva con i suoi sproloqui, senza rispondere affatto alle domande che gli venivano fatte. Nonostante la situazione non lasciò andare il braccio del ragazzo, doveva ancora decidere il da farsi. Da un lato lo Zuko imbranato che le stava accanto quella sera era di gran lunga preferibile a quello irascibile e violento che di solito si aggirava ringhiando per il Palazzo. Dall’altro lato avrebbe voluto da parte sua un po’ più di risolutezza...non poteva certo fare sempre tutto lei perché lui era in vena! Avrebbe dovuto essere enormemente seccata per quello che stava capitando, sua madre avrebbe sicuramente considerato, al posto suo, che si trattava proprio di una persona senza nerbo. Ma lei lo conosceva un po’ meglio, e nonostante il disappunto che provava non voleva chiudergli tutte le porte. Non ancora, almeno.

Con la sua abilità consueta evitò che alcunché dei suoi pensieri venisse allo scoperto e rimase imperturbabile, fissando lo sguardo sul braccio del ragazzo che stava stringendo. Forse aveva solo bisogno di un po’ di tempo. Si sarebbe sistemato al Palazzo, avrebbe visto che tutti lo onoravano e lo rispettavano e avrebbe smesso di comportarsi come un cameriere remissivo da sala da tè, ma come il vero erede alla corona della Nazione. Forse allora sarebbe cambiato qualcosa. “Come vuoi. Buona notte.” Rispose senza tradire alcuna emozione, lasciò andare il braccio del ragazzo e fece per voltarsi ed incamminarsi nel vialetto. Poi esitò: se lo lasciava in quella maniera sarebbe solo peggiorato. Magari non sarebbe nemmeno uscito dal Palazzo per rimuginare nella sua stanza. Mai alzò gli occhi al cielo. Come al solito, doveva essere lei a metterci una pezza. Ma non troppo, stavolta…si girò di nuovo per sfiorargli la guancia con un bacio e scivolò rapidamente nell’ombra del vialetto, per non lasciargli tempo di replicare…o iniziare un altro dei suoi monologhi da teatro da quattro soldi. Non era tanto goffa da inciampare, anche col buio…i giardini reali li conosceva come le sue tasche, ed erano curatissimi. “Spero per lui che la prossima volta riesca a combinare qualcosa..” mugugnò tra sé e sé, calpestando la solida pietra del vialetto.

Edited by Silian - 4/1/2012, 16:07

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[MAI (#DC1010) (15r50x2)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:Una lunga veste rosso fuoco dal collo alto, sopra indossa una sopraveste di cuoio dal colore rosso scuro priva di maniche. Semplici stivaletti neri con la punta ad uncino.
][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA: no ARMI: stiletti x15]

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Istintivamente Mai si fa scivolare uno stiletto tra le dita, accarezzandone i lati piatti. La rilassava il contatto col metallo freddo. Accarezzare quella superficie perfetta e letale la faceva sentire al sicuro, e molto più sicura di sé, sebbene fosse priva del dominio. Sorpresa, si rese conto che nonostante tutto il suo allenamento, quello che sentiva venire a galla era un deciso sentimento…di nervosismo. Sporse leggermente all’infuori il labbro inferiore con le sopracciglia aggrottate, cercando di riordinare pensieri e sensazioni che minacciavano di iniziare a rincorrersi disordinatamente nel suo ordinatissimo animo. Si. Si stava innervosendo. E forse era anche un po’ triste, ma quello non l’avrebbe ammesso nemmeno davanti ad un’Azula inferocita. Nonostante fino a nemmeno due secondi prima fosse sicura di voler dare un’altra chance a quell’imbranato e che, di conseguenza, lui se la meritasse.

Quasi andò a sbattere contro la sagoma scura che le si parò davanti all’improvviso: sussultò e stava per puntargli alla gola lo stiletto quando riuscì in qualche modo a riconoscerlo, nonostante non ci fosse quasi luce. Bloccò il braccio a mezz’aria, a poca distanza dal fianco, sorpresa per quell’improvvisa apparizione e turbata per lo sguardo del ragazzo…perché anche se non ci si vedeva bene quel poco che riusciva a leggervi lasciava poco adito a dubbi. Sentì il sangue affluirle al viso e trattenne il respiro, lasciando che Zuko la attirasse a sé. Sollevò una mano per poggiarla su una sua guancia e rispose al bacio con trasporto, finalmente libera di non pensare a nulla se non ad essere felice.
Quando si separarono cercò di abbracciarlo ed appoggiargli la testa su una spalla, per assaporare ancora un poco quegli istanti preziosissimi…finché si accorse di stringere ancora in mano lo stiletto affilato. Lo sollevò davanti agli occhi, osservandolo con aria vagamente divertita, poi lo fece scivolare di nuovo nella manica senza voler sciogliere l’abbraccio. Non aveva bisogno di quell’affare, in qualunque caso. “Ce ne hai messo, di tempo…” ridacchiò, affrettandosi a sfiorargli di nuovo le labbra con un bacio per non farlo innervosire – con quel brutto carattere c’era anche da aspettarselo…

Edited by Silian - 6/1/2012, 15:18

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[MAI (#DC1010) (15r50)][DENARO: //>+ ABBIGLIAMENTO:Una lunga veste rosso fuoco dal collo alto, sopra indossa una sopraveste di cuoio dal colore rosso scuro priva di maniche. Semplici stivaletti neri con la punta ad uncino.
][EV: 1.100, ABILITA': Dancing Dragon ARMATURA: no ARMI: stiletti x15]

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Sorrise e chiuse gli occhi, cercando di ascoltare il battito del cuore del suo ragazzo attraverso la tunica scura. C’era abbastanza silenzio da…
Improvvisamente un fascio di abbagliante luce azzurra filtrò dalla pelle sottile delle palpebre, costringendola a serrarle, il cuore perse qualche colpo prima di prendere a palpitare veloce per la sorpresa e l’allarme. Si sciolse dall’abbraccio di Zuko. Non erano soli. Istintivamente fece scivolare una delle sue lame tra le dita e si preparò ad individuare il bersaglio nascosto nei paraggi. Aggrottò le sopracciglia, si riparò gli occhi con una mano e…riconobbe quelle fiamme non appena riuscì a schiuderli. Azula. Abbassò la lama senza occultarla di nuovo: la tastava nervosamente con le dita d’avorio.

La voce di quella che considerava da tempo una sua amica le provocò una curiosa sensazione di fastidio, esattamente come la luce improvvisa che le feriva gli occhi abituati alla penombra. Aveva ricomposto quasi subito la sua espressione neutra, e Zuko aveva fatto lo stesso col suo malumore ordinario. Guardò in tralice l’espressione nervosa del ragazzo e sentì stringersi il cuore: non si era mai resa conto di quanto la sorella riuscisse a farlo soffrire, e questo pensiero non le piaceva affatto. Ricambiò con sguardo opaco l’occhiata maliziosa di Azula, senza lasciare che alcun sentimento trasparisse all’esterno –come al solito: lei è abituata a vedere il suo broncio, non si sarebbe accorto che stavolta è qualcosa di più del solito.

“Vai pure, torno a casa da sola…” sussurrò a Zuko con voce appena percettibile e gli sfiorò la mano con le dita mentre gli passava accanto. La situazione iniziava a farsi spinosa, e se c’era qualcosa in cui non voleva essere invischiata erano gli strani rapporti tra il ragazzo e suo padre Ozai. Quell’uomo non le piaceva affatto, sebbene lo avesse incontrato sempre di sfuggita e comunque prima che suo padre venisse assegnato a governare Omashu. “buonanotte”. Gli avrebbe scritto un biglietto appena fosse tornata a casa. “Ci vediamo, Azula…” salutò l’amica con un cenno del capo e proseguì lungo il vialetto in silenzio, giocherellando sempre più in fretta con lo stiletto.