La Nazione del Fuoco - GdR

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view post Posted on 11/3/2011, 22:37     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 1, POST 1, notte

[(#FF007F) EXP 126.600 (30r100x2][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Ancora non riusciva a crederci: erano passati sei mesi dalla morte di suo padre, cinque da quando il suo esercito aveva conquistato quasi tutto il mondo conosciuto sulle tracce della Gilda. Sperava che una volta che si fosse liberata di quei volgari assassini le cose avrebbero cominciato ad andare meglio, invece aveva perso tutto. Iris si fermò un istante e sospirò. Era notte fonda, la luna alta nel cielo illuminava lo stretto sentiero di campagna che dalla residenza del governatore portava al fiume... non che il fiume le interessasse particolarmente, ma quello era l'unico sentiero che conosceva, lì a Shu Jing. Entrare in città sarebbe stato pericoloso, così come girovagare in pieno giorno; avrebbe corso il rischio di venire riconosciuta.

Tre mesi da quando aveva abdicato, due da quando aveva detto il suo ultimo addio al mondo civile per rintanarsi in quel dannato villaggio dimenticato da tutti. Per un po' si era tenuta aggiornata su quanto accadeva nella Capitale, nel terrore che qualcuno potesse intuire il motivo che l'aveva spinta ad abbandonare la sua nazione nelle mani dei Saggi del Fuoco, ma aveva scoperto ben presto che alla gente non interessava. Ancora adesso non le era facile capire cosa provava al riguardo, se era più arrabbiata perché il suo popolo l'aveva già dimenticata o se ne era felice, contenta che la credessero morta per colpa di qualche grave malattia, ignorando l'imbarazzante verità. Dannazione! Calciò un sasso di fronte a sé, colta da uno scatto d'ira... lo osservò rotolare in avanti e poi giù, verso l'acqua scura del torrente. Perché era stata tanto frettolosa? Perché aveva sfidato gli spiriti a quel modo? Era stata un'idiota e adesso doveva pagarne le conseguenze. Riprese a camminare, alzando lo sguardo verso il cielo stellato: sentì delle lacrime lottare per uscire, ma le trattenne con determinazione. "Una principessa non piange" ricordò a se stessa con orgoglio.

Adesso era Rozul a governare. Tutto quello che lei aveva fatto in due mesi lui lo aveva distrutto in due settimane: aveva abbandonato il Regno della Terra, cedendo alle proteste di quel branco di villici ingrati, buoni solo a riempirsi la bocca con parole come "libertà", "giustizia" e totalmente incapaci di lavorare per ottenerle. Aveva ritirato l'esercito dal Polo Nord, permettendo a quei traditori che avevano permesso il massacro dei nomadi di farla franca... ma al popolo Rozul piaceva. Aveva una bella famiglia, dei figli adorabili... alla plebaglia non importava altro... ma si sarebbero ricreduti ben presto, ne era certa. La politica del nuovo Signore del Fuoco era semplicemente suicida.

Abbassò nuovamente lo sguardo sul sentiero. Era la prima volta che usciva da quando era arrivata lì, carica di speranze mal riposte. Nemmeno il sifu Kuro poteva rimediare a quello che era successo... avrebbe potuto immaginarlo. Forse doveva semplicemente arrendersi all'evidenza: sarebbe rimasta così per il resto della sua vita, doveva farsene una ragione. Si strinse nella tunica: non faceva freddo, ma era abituata a tutt'altre temperature e quella semplice tunica dalle maniche corte non era sufficiente a proteggerla.

"Mani in alto!"
esclamò una voce maschile, alle sue spalle. Iris sussultò, colta di sorpresa, e istintivamente si voltò per fronteggiare chiunque osasse rivolgersi a lei con quel tono, ma prima che ci riuscisse si accorse di avere un braccio bloccato dietro alla schiena e la lama di un pugnale contro la gola... non poteva essere vero. Come aveva potuto lasciarsi avvicinare a quel modo, come una recluta qualunque!? "Non posso alzare le mani se prima non mi molli" protestò, cercando di divincolarsi. Quell'uomo puzzava in modo indecente, era pronta a scommettere che non vedeva una vasca da bagno da almeno una settimana, e già due giorni sarebbero stati più che sufficienti per disgustarla, ma la sua presa era salda. "Fai meno la spiritosa se vuoi veder sorgere il sole" la minacciò l'uomo, soffocandola con il suo alito fetido. Iris trattenne il fiato: stava per vomitare, se lo sentiva.
(A.Atk *stretta* atk=500 vel=300)

SPOILER (click to view)
aggressore
Atk 500
Def 500
Vel 300
EV 700

sarebbe gradita una mano... in caso dai un'occhiata alle azioni di salvataggio ;)
 
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Silian
view post Posted on 12/3/2011, 02:49     +1   -1




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
sarebbe gradita una mano... in caso dai un'occhiata alle azioni di salvataggio

Senza meno!! Spera soltanto che abbia capito le formule...


[EXP: 120 exp (40r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 1, POST 1, notte

La luce della luna scivolava col suo candore spettrale sulle forme frastagliate di alberi ed arbusti, giocava con le ombre di foglie e rametti creando visioni inquietanti che sembravano frutto di una mente in preda al delirio. La natura di notte assumeva una livrea sempre nuova e carica di un oscuro fascino. Elanor sentì un leggero brivido scivolarle lungo la schiena. Camminava da sola, il silenzio surreale faceva riecheggiare il suono del suo stesso respiro amplificato alle sue orecchie. Camminava senza fare rumore, come per non sveglliare gli spiriti acquattati tra le ombre impenetrabili degli alti tronchi degli alberi. Non era riuscita a prendere sonno.

Si era girata e rivoltata nel suo giaciglio per un imprecisabile arco di tempo, poi aveva deciso di uscire per respirare un po' di aria fresca e schiarirsi le idee. Le mancavano, nonostante tutto, i familiari profili notturni degli edifici dell'accademia, le voci che sussurravano attraverso la tela pesante delle tende, il russare dei suoi compagni dal sonno pesante. Era appena arrivata al villaggio, un posto così diverso anche dalla sua grande città. Sembrava emerso da uno dei libri della vecchia biblioteca, incastonato com'era in quella natura da sogno così maestosa ed incontaminata. Aveva avuto la fortuna di trovare ospitalità presso un'anziana signora che molto gentilmente aveva messo a sua disposizione la camera da letto di suo figlio, in servizio anche lui da tempo presso l'esercito. La notte aveva una sua bellezza oscura, spirava pericolo e la chiamava sussurrando parole arcane, di altri tempi, di altri mondi.

La convocazione era arrivata, inaspettatamente, pochissimo tempo dopo il fatidico combattimento sostenuto contro Shang. Non era andata come lei aveva sperato per la sua prima prova pubblica: aveva dovuto dichiarare la resa davanti a tutti, soldati, istruttori e reclute. Per i due o tre giorni successivi si era sempre tenuta in disparte senza rivolgere la parola a nessuno, un po' come un animale che si nasconde al sicuro dal mondo, per leccarsi le ferite...poi era arrivato il falco con la missiva. La lettera diceva solo di presentarsi urgentemente presso la casa del governatore, a Shu Jing. Non aveva neanche avuto il tempo di passare a casa a salutare la sua famiglia. Sospirò. Mentre proseguiva il silenzio fu increspato dal mormorio sommesso di un corso d'acqua. Elanor salutò con sollievo la sua sommessa risata cristallina e la seguì, restando immobile ad ammirare lo scintillio argenteo del fiume in cui la luna si specchiava serafica.

Il suono improvviso di una voce maschile la fece sobbalzare. Proveniva da un'ombra più scura qualche metro avanti. La ragazza scivolò cautamente contro il tronco dell'albero più vicino. A guardare meglio le sagome erano due e la più piccola, a giudicare dal timbro della seconda voce che si udiva, doveva appartenere ad una donna. Due innamorati? Se ne stavano là, in piedi accanto alla sponda del corso d'acqua, avvinti in un tenero abbraccio. Era proprio un posto incantevole per un apuntamento al chiaro di luna.

Non era abbastanza vicina da capire le loro parole, coperte in parte dal mormorio dell'acqua. I due si abbracciarono più stretti. Leggermente imbarazzata, Elanor stava per togliere il disturbo quando la lama del coltello baluginò riflettendo la luce lunare. Rimase impietrita. "oh no...no, no, no..." Le era venuta la pelle d'oca. La mente sembrava intorpidita, non riusciva a pensare in modo lineare. Ne aveva sentite tante di brutte storie, ma che una di quelle dovesse svolgersi proprio davanti ai suoi occhi..era qualcosa che si rifiutava di accettare. Era al buio, da sola, quel tipo era armato, forse un dominatore e chissà cosa era capace di fare e...e....e...deglutì. E lei era un soldato addestrato alla perfezione, appena uscito dall'accademia. Era suo preciso dovere fare qualcosa per quella povera ragazza. Chissà cosa farei se capitasse a me...

Da quella distanza e con quella luce non sarebbe stato prudente usare l'arco, avrebbe potuto sbagliare bersaglio. Sarebbe stato comunque poco saggio cercare lo scontro fisico, si trattava sempre di un uomo, che fosse dominatore o no. Avrebbe voluto più tempo per pensarci ma lui teneva il coltello premuto contro la gola della ragazza...sempe più stretto..non poteva aspettare oltre. Elanor richiamò a sè tutto il coraggio che aveva a disposizione, prese un respiro profondo e saltò fuori allo scoperto lanciando urla belluine col preciso intento di spaventare l'aggressore e magari metterlo in fuga. Piombò addosso allo sconosciuto con tutto lo slancio della rincorsa e cercò si spingerlo via dalla sua vittima.

(A.Salv2 *spallata* def=500 vel=300) EV: 800-(500-500)= 800

Edited by Silian - 12/3/2011, 08:57
 
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view post Posted on 12/3/2011, 11:56     +1   -1
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SPOILER (click to view)
formula perfetta ;)

MESE 6, GIORNO 1, POST 2, notte

[(#FF007F) EXP 126.700 (15r50x2][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Non aveva già abbastanza problemi? No. Evidentemente qualcuno aveva deciso che tutto quello che stava passando non bastava... forse avrebbe potuto tentare di storcergli un braccio, ma le sarebbero servite entrambe le mani per muovere un solo dito di quel bifolco. Era senza speranza. Sentì la lama graffiarle la pelle, costringendola a ragionare più velocemente. Si accorse di non avere paura era solo frustrata da quella situazione e arrabbiata con se stessa: come aveva potuto lasciarsi cogliere alla sprovvista a quel modo? "Senti, bifolco! Se vuoi ottenere qualcosa fai una richiesta chiara invece che minacciare a vuoto. Adesso toglimi le tue luride mani..." sibilò, ma non fece in tempo a terminare la frase perché fu interrotta dal latrato di una grossa bestia che sembrava puntare proprio nella loro direzione.

L'uomo doveva essere particolarmente nervoso, Iris lo sentì irrigidirsi spaventato e colse al volo l'occasione: con tutto il suo peso saltò su un piededel suo aggressore, che subito allentò la presa quel tanto da consentirle di liberarsi. Non appena si rese conto che la sua preda stava scappando l'uomo cercò nuovamente di afferrarla, ma questa volta Iris era concentrata sul combattimento e lo schivò con l'agilità di un nomade. Tutto il resto accadde nel giro di pochi istanti: ci fu un doloroso impatto e l'uomo cadde a terra, travolto dal peso di una ragazza. Iris vide il pugnale sfuggirgli di mano e fu rapida a raccoglierlo da terra prima che lui potesse nuovamente impossessarsene. Fu quando ebbe in mano la lama che realizzò che non poteva permettere che finisse così. Doveva fargliela pagare, doveva fargli capire con chi si era messo a giocare e, soprattutto, doveva vendicare l'onta di essere stata colta alla sprovvista.

L'altra ragazza era ancora vicina al suo aggressore, ma Iris non se ne curò particolarmente. Da un lato era certa della propria abilità a tal punto da non contemplare alcuna possibilità di errore, dall'altro se anche fosse rimasta ferita non le importava granché, avrebbe significato semplicemente che non era abbastanza rapida da togliersi di mezzo e quindi era meglio così, sarebbe stato imbarazzante se si fosse saputo in giro che una persona tanto impedita le aveva salvato la vita. Senza un solo istante di esitazione scagliò il pugnale, dritto nello stomaco del suo aguzzino, poi rimase lì, immobile, con lo sguardo fisso sull'uomo a terra, ammirando il risultato del proprio attacco.
(A.Atk *attacco fulmineo* atk=549+20=569 vel=***)
 
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Silian
view post Posted on 13/3/2011, 01:11     +1   -1




[EXP: 220 exp (37r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 1, POST 2, notte

La roca eco delle grida di Elanor non si era ancora spenta del tutto. Era accaduto talmente velocemente che non era riuscita a rendersi pienamente conto dell' esatto svolgersi degli eventi. Cercò di fare mente locale mentre si rialzava puntellandosi su un gomito, ancora intontita dopo l'urto.

Prima ancora di riuscire a colpire l'uomo aveva notato dei movimenti confusi, poi l' ombra più piccola era riuscita ad allontanarsi di poco dall'aggressore che comunque non sembrava intenzionato a lasciarla sfuggire. Elanor, ormai a pochissimi metri di distanza, riuscì appena a captare nell'ombra lo sgusciare serpentino della sagoma agile della sconosciuta dalle grinfie protese verso di lei. "Accidenti...." Ormai aveva preso parecchia velocità, non riuscendo a rallentare fece appena in tempo a correggere la traiettoria della corsa suicida. Un tonfo sordo."Urgh!!!...." Era stato come andare a sbattere contro una palizzata del campo di addestramento, con la differenza che lui era distratto dalla sua preda, aveva perso l'equilibrio ed era caduto rovinosamente a terra.

Ora, per l'appunto, Elanor si trovava a terra accanto a lui e stava cercando di rialzarsi e svignarsela prima che all'altro venisse in mente di prendersela con lei. Stava iniziando a muoversi. Lo guardò rapidamente per controllare con quale mano avrebbe impugnato il coltello. Non riusciva a vederlo. "Ma dov' è andato a....." Vide con la coda nell'occhio qualcosa saettare con un luccichio argenteo a poche dita dal suo viso, percepì il lieve spostamento d'aria provocato dall'oggetto che andò a conficcarsi nell'addome dell'uomo a terra. Delle gocce di un liquido innaturalmente caldo colpirono la parte destra del viso di Elanor; l'altro ormai non dava più segno di volersi alzare. D'istinto la ragazza si voltò verso la direzione di provenienza del pugnale. La sagoma snella della sconosciuta si frapponeva fra Elanor e la luce della luna, incombendo minacciosa ed immobile come una statua sulle due sagome a terra.

Le gocce di sangue iniziarono a raffreddarsi mentre scorrevano lente sulla guancia della ragazza; istintivamente disgustata dall'accaduto, aveva di nuovo la pelle d'oca. Eppure era un soldato, di quelle cose ne avrebbe viste parecchie d'ora in avanti...ma qualcosa comunque non tornava in quella strana notte. Iniziava ad avere il terribile sospetto che neanche la supposta fanciulla in pericolo fosse, per usare un eufemismo, del tutto innocua; bastava pensare all'agilità dimostrata poco prima ed alla precisione con cui, Elanor ne era sicura, aveva scagliato l'arma contro la sua vittima. Efficiente, rapida, letale..non era stato un gesto dettato dall'istinto. Doveva stare attenta alla sua prossima mossa: non poteva assolutamente permettere che l'altra la considerasse una minaccia. In quella luce irreale sembrava che degli spiriti annoiati si fossero impossessati degli incauti umani nella foresta, divertendosi a manovrarli come marionette per giocare alla carneficina.

Lentamente, molto lentamente e senza mai perdere di vista la silenziosa sagoma riuscì a mettersi seduta, poi si alzò con movimenti misurati e non troppo veloci, sempre per non mettere l'altra in allarme. Il sangue si era raffreddato formando una patina appiccicaticcia sulla pelle del suo volto, ma non si azzardava a pulirlo nel timore di scatenare una reazione imprevedibile. Meglio mantenere le mani in basso. Il silenzioso distacco dell'ombra assassina la metteva tremendamente a disagio, non riusciva a capire cosa le passasse per la mente. Probabilmente avrebbe dovuto dire qualcosa...la sua mente sovreccitata si riempì di battute più o meno asurde o inopportune. Se ne restò impalata finchè non riuscì a bofonchiare, con un tono il più possibile pacato, la cosa più stupida che le venne in mente..."Hem...ciao...mmh...va tutto bene?". Si maledisse immediatamente per l'idiozia appena dimostrata ma non si concesse il lusso di abbassare la guardia: l'altra non aveva più il pugnale ma restava ugualmente un' eventuale minaccia, per di più inquantificabile.
 
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view post Posted on 13/3/2011, 18:41     +1   -1
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Sil, occhio alle formule: il mio valore di attacco era 569, la velocità *** e i lnostro PNG non poteva fare niente per difendersi... ma i suoi EV erano 700, quindi 700-569=131... è ancora in grado di rialzarsi e attaccarci

MESE 6, GIORNO 1, POST 3, notte

[(#FF007F) EXP 126.800 (15r50x2][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Il pugnale trapassò la carne dell'uomo, schizzando sangue sul volto della sconosciuta. Mira perfetta, come al solito... se fosse bastato solo quello, a fare di lei un grande Signore del Fuoco! Osservò il sangue che lentamente impregnava la tunica del suo aggressore e la sconosciuta, illesa, che cautamente si allontanava dal corpo. Iris notò che la stava osservando e intuì di avere qualcosa a che fare con tutta quella prudenza... che l'avesse riconosciuta? Erano abbastanza vicine, ma non era facile definire l'età alla debole luce della luna. La conosceva? E, in quel caso, avrebbe dovuto uccidere anche lei, dopo che l'aveva appena salvata?

La osservò allontanarsi dal corpo per mettersi seduta. "Hem...ciao...mmh...va tutto bene?" esordì la sconosciuta, evidentemente a disagio. "No" rispose freddamente Iris. Come osava rivolgersi a lei in quel modo? Come osava anche solo guardarla? Se solo avesse potuto l'avrebbe incenerita all'istante. Poi notò una mano dell'uomo strisciare lentamente, in un disperato tentativo di raggiungere e rimuovere il pugnale... e realizzò quello che era appena successo. Era stata colta di sorpresa da un pezzente che molto probabilmente non sapeva nemmeno chi fosse. Un pezzente che era molto vicino a tagliarle la gola prima che quella sconosciuta insolente lo distraesse; per quanto la cosa la disgustasse, non sarebbe stato dignitoso ignorarlo.

Strinse nervosamente i pugni, odiando quello che stava per fare "grazie" aggiunse a denti stretti. Non era stato un gran discorso, sapeva di dover fare di meglio, ma con una sconosciuta non era facile. Sbuffò frustrata, distogliendo lo sguardo dalla ragazza, troppo concentrata sui propri pensieri per rendersi conto dell'errore tattico. "Senti..." iniziò, con l'espressione di un condannato a morte "credo che tu sia una grande maleducata per rivolgerti a degli sconosciuti in questo modo e non voglio nemmeno sapere cosa ci facevi in giro fuori dalla città a quest'ora... ma non intendo macchiarmi di ingratitudine. Se non fosse stato per i tuoi schiamazzi non oso immaginare cosa avrebbe potuto farmi quel sudicio bifolco... quindi cerchiamo di risolvere questa cosa velocemente: chiedi quello che vuoi e farò il possibile per ripagarti del tuo aiuto".
 
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Silian
view post Posted on 13/3/2011, 20:06     +1   -1




[EXP: 320 exp (37r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 1, POST 3, notte

Il silenzio imbarazzante fu rotto dalla voce della sconosciuta. "No". "Già, fin qui ci ero arrivata anche io..." pensò Elanor, senza tuttavia dare voce alla sua opinione. Poi l'altra riuscì a borbottare, con un certo sforzo, una specie di ringraziamento, stringendo i pugni e sbuffando. La ragazza ne fu abbastanza sorpresa ed incuriosita..non che si aspettasse ringraziamenti commossi da una tipa imprevedibile come quella; non sembrava avere comunque un atteggiamento aggressivo, se avesse voluto attaccare lo avrebbe già fatto. Il bello però doveva ancora venire. Non riusciva a vedere la sua espressione ma la intuì facilmente dal tono di voce: iniziò uno stranissimo discorso con tono tra l' imbronciato e l'autoritario e ad ogni parola Elanor si sentiva sempre più spiazzata.."Maleducata? Ma cosa ha quella per la tes...cosa ci faccio in giro? SUDICIO BIFOLCO?!?!" Alla ragazza stava per spalancarsi la bocca dalla sorpresa ma trattenne la mandibola appena in tempo. Aspetta un attimo..." Si costrinse a pensare in modo logico. Per esprimersi con quel tono doveva senza dubbio sentirsi di gran lunga superiore al resto del mondo. O stava bluffando...e la possibilità non era da escludere, o Elanor si trovava davanti ad una persona davanti a cui in circostanze normali avrebbe dovuto scattare sull'attenti. Le ricordava da vicino gli ufficiali dell'esercito in visita all'accademia, ma lei aveva un nonsochè di diverso che Elanor non riusciva ad inquadrare. "Chiedi quello che vuoi e farò il possibile per ripagarti del tuo aiuto." Concluse la strana sconosciuta. "Mah.." Con quest'ultima affermazione dimostrava di non essere del tutto estranea alla logica di svolgimento dei fatti nel resto del mondo. Elanor non aveva la minima intenzione di chiedere alcunchè..ora si trattava di dirglielo senza farla irritare e "con educazione". "Con una persona normale sarebbe semplice ma questa qua sembra uscita dalla corte del Signore del Fuoco in persona..che tipa.." Elanor scelse con cura le parole da usare. Si sentiva un'idiota a mostrare un tale servilismo ad una perfetta sconosciuta ma preferiva non rischiare di fare la fine del poveraccio alle sue spalle. Decise di sorvolare però sull'argomento "scuse per la maleducazione" perchè le sembrava veramente troppo e cercò di tagliare corto per evitare altri fraintendimenti. "Vi ringrazio per la generosa offerta ma non desidero essere ripagata. Col vostro permesso ora preferirei fare il possibile per assicurare quest'uomo alla giustizia, nel caso che sopravvivesse. Le auguro una buona serata". Ovviamente non aspettò nessun permesso, si voltò verso l'uomo strappandogli dalle mani inerti il pugnale, lo gettò via di nuovo e prese ad esaminare la ferita. Ora che era a terra non le faceva più paura ormai..iniziava a provare una certa pietà nei suoi confronti. A giudicare dai vestiti e dal livello di pulizia non doveva avere neanche un soldo. Perdeva molto sangue ma non era in grado di giudicare se fossero stati colpiti organi vitali. Premette un lato della tunica lisa contro il taglio e l'uomo gemette debolmente. Non poteva spostarlo, pesava troppo, per cui si accinse a tornare in città a chiedere aiuto. Avrebbe pensato alla denuncia di persona in un secondo momento. Elanor si alzò di scatto, pronta a correre via verso il villaggio. L' altra era ancora là, non si era mossa di un millimetro. Le scoccò un'occhiata interrogativa..aveva intenzione di starsene impalata tutta la notte per caso?
 
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[(#FF007F) EXP 126.900 (15r50x2][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



"Vi ringrazio per la generosa offerta" rispose la sconosciuta, mostrando un po' più di contegno. Avrebbe avuto qualcosa da ridire sulla postura della giovane ma si trattenne: non era tanto ingrata da ignorare che le aveva appena salvato la vita, anche se in modo rozzo e maldestro. "Concesso" rispose Iris alla proposta di consegnare quel reietto alla giustizia. A quella concessione avrebbe dovuto seguire una presentazione ufficiale... in realtà avrebbe dovuto precederla, ma la situazione particolare permetteva di sorvolare su alcuni dettagli dell'etichetta. Tuttavia non accadde niente del genere: la ragazza si era accucciata per osservare la ferita dell'uomo. Possibile che non si rendesse conto di quello che le stava offrendo?

Iris esitò un istante, confusa da quell'atteggiamento e indecisa sul da farsi. Non era abituata a vedersi ignorata, d'altra parte il fatto che si comportasse in quel modo implicava che non l'aveva riconosciuta e questo era un bene. Anzi, meglio: era esattamente quello che voleva. Il corpo di quell'uomo a terra sembrava aver catturato tutta l'attenzione della giovane, tanto che Iris avrebbe potuto facilmente attaccarla alle spalle, spingerla nel torrente e dimenticarsi di lei e di quella brutta avventura, ma qualcosa la trattenne. Curiosità? Gratitudine? Non lo sapeva bene nemmeno lei... non era il genere di cose che le capitavano tutti i giorni, di norma la gente faceva la fila per aggiudicarsi i suoi favori.

In quel momento la ragazza si alzò di scatto rivolgendole un'occhiata interrogativa, come se si aspettasse qualcosa da lei. Di cosa si trattasse era ben oltre le capacità di comprensione di Iris. La principessa rimase a fissare la sua salvatrice con le mani compostamente raccolte dietro alla schiena, il busto bene eretto e un'insolita aria smarrita. "Che c'è?" chiese, spostando con fare incerto lo sguardo tra il corpo a terra e la ragazza con il volto sporco di sangue, in cerca di qualche correlazione che le sfuggiva.
 
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Silian
view post Posted on 13/3/2011, 23:29     +1   -1




[EXP: 620 exp (31r100x2[+100 ruolata background]) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 1, POST 4, notte

"....Oh, nulla..." Elanor rispose in modo evasivo, senza troppo badare all' educazione a cui l'altra sembrava tenere tanto. Quell'uomo non aveva bisogno di educazione ma di cure urgenti o sarebbe morto di lì a poco. "Arrivederci" disse la ragazza, acompagnando il saluto con un rapido cenno della mano, poi si mise a correre a perdifiato verso il villaggio. Sarebbe stato ridicolo chiederle un aiuto, almeno quanto chiedere all'istruttore-capo dell'accademia di allacciare gli stivali ad una recluta.

La luce lunare rendeva possibile schivare gli ostacoli e di procedere abbastanza speditamente. Dopo pochi minuti giunse in vista delle luci delle case, corse senza fermarsi fino allo spiazzo centrale del mercato ed iniziò a gridare a pieni polmoni chiedendo aiuto. Si accesero alcune luci. "Ma che vuoi..non vedi che ore sono? Sparisci ragazzina, vai a seccare da un'altra parte...." Il tenore delle altre risposte non fu migliore. Elanor iniziò a sentire una certa ansia. Quell'uomo aveva fatto una cosa terribile ma ora la sua vita era apesa ad un filo, dipendeva tutto da lei e dalla tempestività dell'intervento. Raddoppiò le urla fino a sentirsi la gola bruciare. "C' è un uomo ferito nel bosco, ha bisogno di cure o morirà, dovete aiutarmi!!!" Schivò per un pelo un grosso stivale lanciatole contro da una finestra. Si guardò ansiosamente intorno, con lo stomaco sempre più stretto dalla preoccupazione. Si aprì una porta e si affacciò la sagoma massiccia del fabbro del paese, con una pesante mazza in mano.

L'uomo la fissò con aria insonnolita grattandosi la testa. Elanor lo fissò di rimando, in attesa. Forse non era stata una buona idea gridare in quel modo. Allora...vogliamo andare o no? Io domani ho da lavorare, sai? "Grazie....la prego, mi segua." Il fabbro uscì portandosi dietro una nutrita quantità di bende, alcune delle quali gli caddero di mano srotolandosi nella caduta nella polvere della piazza. Senza badarci troppo le raccolse e prese ad inseguire la ragazza che già correva di nuovo verso il bosco. Il tragitto di ritorno sembrò durare molto più di prima, la stanchezza cominciava a farsi sentire nonostante le emozioni forti della serata. Giunsero ansanti e sudati nel luogo dove giaceva il ferito; la radura era vuota, fatta eccezione per la sagoma afflosciata per terra. Il signor Hu si inginocchiò subito accanto all'uomo, esitò un istante indugiando con lo sguardo sulla ferita poi gli poggiò due dita contro la carotide. Scosse la testa, senza dire una parola, e gli chiuse gli occhi.

Elanor restò per diversi minuti immobile accanto ai due, fissando un punto imprecisato nel vuoto. Anche la sua mente era stranamente vuota e fredda, sapeva che avrebbe dovuto essere triste e piangere se una persona le fosse morta davanti eppure ciò non accadeva. Forse avrebbe dovuto sentirsi in colpa per questa sua insensibilità ma non le riusciva neanche di fare quello. Era come un guscio vuoto. Le sue riflessioni furono bruscamente interrotte. "Vai a dormire, ragazzina, che è meglio..a questo qui penso io. Vattene, ho detto!!" Ingiunse il fabbro, dato che lei non dava segno di recepire il messaggio. "S...si...ah, grazie, grazie davvero. Buonanotte...." disse Elanor con voce atona. Fece meccanicamente diertofront, incamminandosi con passo pesante verso il paese tra le sagome scure degli alberi, del tutto dimentica della strana giovane donna incontrata neanche mezz'ora prima, mentere il cielo alle sue spalle iniziava a tingersi di un tenue color perla.
 
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view post Posted on 14/3/2011, 17:49     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 1, POST 5, notte

[(#FF007F) EXP 126.980 (25r80)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



"....Oh, nulla..." fu l'unica risposta che riuscì ad ottenere dalla sconosciuta. Grandioso. Non solo era stata salvata da una ragazzina volgare e priva di quel minimo di buone maniere necessarie alla convivenza civile. Era anche fuori di testa: prima la fissava come se volesse qualcosa e un istante dopo aveva già cambiato idea. Iris accolse quella risposta con un'occhiata contrariata, non aveva altro da aggiungere, e in ogni caso non avrebbe fatto in tempo, perché dopo un rapido saluto l'altra era scappata come se avesse avuto un komodo-rhino inferocito alle calcagna. Scosse la testa con disapprovazione, lanciando un'occhiata disgustata all'uomo a terra, che ancora cercava di rialzarsi.

"Sai chi sono?" gli chiese con voce ferma, ma lui parve non sentirla. Iris si avvicinò al corpo di qualche passo; l'uomo cercò di allontanarsi, ma la ferita non glielo consentiva. "Sai chi sono?" ripeté Iris senza ottenere risposta. Non sopportava quella reticenza su un argomento tanto importante... se gli abitanti di Shu Jing sapevano che era lì avrebbe dovuto andarsene o ben presto la loro fonte di informazioni gli avrebbe rivelato ben altro, magari proprio cosa l'aveva costretta lì, in quel buco dimenticato dal mondo. Raccolse i lembi della propria tunica, decisa a non permettere che si macchiassero del sangue del bifolco, poi si accucciò accanto a lui.

"Perché mi hai attaccata?" lo interrogò, tormentando con un ramoscello i lembi della ferita, ma non ottenne altro che grida soffocate. Cercò con lo sguardo il pugnale, la sconosciuta lo aveva lanciato poco lontano, dopo averlo estratto. Per un istante si chiese il perché di quel gesto. Era stato insolitamente crudele da parte sua, così facendo aveva accelerato la fuoriuscita di sangue, condannandolo a una morte lenta e dolorosa. Iris sospirò, sentendsi vergognosamente generosa "non te lo meriteresti" disse, mentre agilmente si rialzava in piedi. Raggiunse nuovamente il sentiero, dove tra la polvere il pugnale scintillava insanguinato alla luce della luna. Lo prese tra il pollice e l'indice, tenendolo lontano da sé per non rischiare di macchiare la preziosa tunica, poi si avviò verso il torrente e scese a lavare l'arma.

Il sangue era ancora fresco e scivolò via rapidamente. Quando la lama fu completamente pulita Iris lo tirò fuori dall'acqua. Una grossa radice sporgeva dall'argine naturale, affondando di nuovo tra i ciottoli del greto; Iris la afferrò con una mano e si issò di nuovo verso il sentiero. L'uomo era riuscito a voltarsi su un fianco, ma in ogni caso non sarebbe andato lontano: con un leggero calcio lo fece tornare nella posizione precedente, poi scagliò nuovamente il pugnale verso di lui. Questa volta il corpo dell'uomo si irrigidì, esalò un ultimo respiro, poi il suo cuore cessò di battere. Iris non ebbe bisogno di controllare il suo stato di salute: sapeva esattamente come colpire per ottenere il suo scopo. Con un balzo scavalcò il corpo e tornò sui suoi passi, verso il palazzo del governatore Kuro. Pessima serata... e dire che aveva deciso di fare una passeggiata per rilassarsi!

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non so come continuare: non ha senso che Rissy venga a cercarti... si potrebbe inventare un nuovo incontro casuale, se ti viene in mente qualche pretesto plausibile fai pure, altrimenti chiuderei qui e ti lascio continuare con Hachù.
 
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Silian
view post Posted on 14/3/2011, 19:41     +1   -1




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Proviamo con questo, male che va si chiude. Se non avessi tempo a sufficienza per stare dietro anche a questa ruolata fammelo sapere ;)

[EXP: 820 exp (50r100[+100 ruolata background]) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 1, alba

Aveva osservato i profili dei mobili nella stanza emergere lentamente dalle ombre indistinte delle pareti mano a mano che la luce grigiastra dell'alba aumentava. Non poteva pensare ad altro. Primo giorno di accademia, lezione numero uno: come trattare un ferito in battaglia. Punto primo: MAI ESTRARRE EVENTUALI ARMI DALLE FERITE. Era colpa sua. Ma cosa le era passato per la testa? Certo, non voleva che facesse di nuovo del male alla sconosciuta ma in quelle condizioni non avrebbe mai costituito una minaccia concreta. Come aveva potuto sperare che quel lembo di stoffa avrebbe rallentato il sangue? "Stupida, stupida, stupida, stupida..." Era uno stupido errore di una stupida ragazza che era costato la vita ad una persona.

Un gallo cantò. Elanor si alzò indolenzita dal letto, si lavò velocemente con l'acqua fredda del bacile accanto al letto ed uscì di casa furtiva come un'ombra, per non svegliare la signora Wu-xi. La luce del sole sembrava non voler raggiungere il paese quella mattina, una sottile nebbia grigiastra si era sollevata dal fiume ed aleggiava umida ad un metro da terra. Uscì dal paese avviandosi verso la residenza del governatore a prendere servizio; la strada di campagna era orlata da cespugli nodosi ed alberi secolari che formavano due maestose mura vegetali e bloccavano parzialmente la visuale sul territorio circostante. Era una vista suggestiva ma la ragazza era troppo angosciata da farci caso. Giunse in vista dell'edificio che stava cercando: non aveva mura di cinta, non sarebbero servite in un posto così tranquillo, si distingueva da una normale abitazione solo per le dimensioni: era circondato da giardini curati che ospitavano un'insolita varietà di piante e qualche piccola scultura; c'erano anche laghetti artificiali collegati da ruscelli in cui nuotavano pigramente alcune anatre- tartaruga. Gli uccelli iniziarono a cantare salutando il nuovo giorno.

Elanor si diresse verso una piccola rimessa poco distante: un ragazzo dall'aria insonnolita era poggiato scompostamente contro il muro screpolato, non doveva essere un militare a giudicare dall'abbigliamento ma lei aveva bisogno di informazioni per potersi mettere al lavoro. Il servitore era talmente distratto che quando la ragazza gli rivolse la parola sussultò rischiando di perdere l'equilibrio. "Sono il soldato che il governatore ha richiesto. A chi devo rivolgermi per il mio incarico?" L'altro non fece in tempo a rispondere, si limitò a puntare il dito nella direzione da cui proveniva un suono di passi affrettati. Una donna di mezza età dal portamento piuttosto rigido e dall'abito nero incredibilmente in ordine stava arrivando incontro ad Elanor, le porse il saluto tradizionale che la ragazza ricambiò subito ed iniziò a parlare velocissima e senza quasi prendere fiato. "Sono la signorina Li-wei, il governatore ha richiesto la sua presenza per un semplicissimo servizio di pattugliamento del perimetro esterno dell'edificio. Vogliamo evitare che estranei non autorizzati si avvicinino alla casa, è suo compito fare in modo che ciò non accada, a costo di usare la forza. Si recherà presso le cucine sul retro a mezzogiorno ed alle sette di sera per ricevere i pasti ed avrà diritto ad un'ora d'aria dall'una alle due di pomeriggio. Riceverà la paga canonica di un soldato del suo livello. Penso con questo di averle detto tutto. Ora si metta al lavoro, buona giornata." Scoccò un'ochiata di rimprovero ai capelli ribelli di Elanor e sparì camminando impettita nel buio della porta principale. "Non vedevo l'ora..." pensò sconsolata la ragazza. Un incarico inutile in una giornata in cui avrebbe preferito non avere tempo neppure per pensare..e poi che senso poteva avere assumere un soldato in un buco come quello? Figuriamoci, nessuno al villaggio si sarebbe mai sognato di infastidire il signooor governatooore...Sbuffò. Non era pagata per pensare, doveva mettersi al lavoro.

Iniziò ad ispezionare il perimetro osservando con attenzione la disposizione di sentieri, aiuole e piante. Raggiunse il retro del palazzo, dove le finestre oscurate indicavano che gli occupanti erano ancora addormentati..sembravano tante orbite vuote ancora spalancate sulla notte. Immaginò con orrore la sagoma del morto emergere dalle ombre dell'edificio, con la ferita ancora sanguinante e sentì come se il suo sguardo di rimprovero le trapassasse il cuore. Rabbrividì, strinse i pugni e si costrinse ad andare avanti; cercò di scacciare la nuova ondata di rimorso e vergogna, non se ne sarebbe liberata tanto presto, avrebbe dovuto imparare a convivere con i propri errori o sarebbe impazzita..

Ebbe un sobbalzo: un'ombra sembrò stagliarsi all'improvviso nei contorni dell'ultima finestra al primo piano. Guardò meglio, strizzando gli occhi stanchi. Nulla...stava veramente perdendo la ragione? Girò l'angolo della costruzione in fretta, con l'orribile sensazione di essere osservata. Ti stai immaginando tutto..ora calmati, non essere ridicola" si disse cercando di suonare più convincente possibile. Il battito del cuore non accennava a scendere e diniziò a sudare freddo. Non sarebbe stata una bella giornata..

Era soltanto passata mezz'ora dall'ora del pranzo. Il tempo non passava mai. Elanor aveva sbocconcellato qualcosa in cucina, poi aveva preso un pezzo di pane avanzato ed era uscita di nuovo. Ora d'aria si chiamava, ma a lei sembrava di soffocare nei rimorsi. Raggiunse un laghetto, si sedette e gettò distrattamente dei pezzetti di pane nell'acqua, che vennero prontamente divorati dalle anatre affamate. Osservarle era rilassante, iniziava quasi a sentirsi meglio...fece un profondo respiro...

CRAC!!! Un rumore secco di legno spezzato la fece trasalire mettendo in fuga anche le anatre. Il cuore doveva aver perso qualche colpo..ancora tremante, Elanor saltò in piedi incoccando una freccia. "Chi va là?" gridò con voce innaturalmente stridula verso la sagoma che si era materializzata sul viottolo dietro di lei.

Edited by Silian - 14/3/2011, 22:23
 
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view post Posted on 14/3/2011, 21:46     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 127.340 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



La cosa che più la infastidiva del palazzo di Kuro era la totale mancanza di servitù. Era sempre stato un uomo eccentrico e riusciva a capire il fatto che non permettesse a quei mocciosi petulanti che assistevano alle sue lezioni di tirarsi dietro le comodità alle quali erano abituati, ma per lei le cose erano molto diverse. Aveva già imparato a usare il dominio e c'erano buone probabilità che fosse la più potente dominatrice della nazione... aveva già dato! Poteva concederle almeno qualcuno che le rifacesse il letto, le preparasse l'acqua per il bagno, la vestisse e la pettinasse. Certo, non era nuova a quelle difficoltà, ma poteva accettarle come parte dell'addestramento militare di base, non come pratica comune!

Si alzò di scatto, scrutando con odio la propria immagine riflessa nel grande specchio di fronte alla parete. Era disordinata, e i vestiti che indossava non erano nemmeno cuciti su misura. Aveva permesso troppe cose al governatore... gli aveva dato fiducia, aveva creduto in lui e accettato le sue regole perché se nell'intera nazione qualcuno poteva aiutarla quello era proprio lui... ma la sua pazienza aveva un limite, che era stato ampiamente superato. Strattonò malamente il nastro che le teneva legati i capelli, anche perché "legati" era una parola grossa per quel disordine. L'umidità mattutina li aveva fatti increspare irrimediabilmente e solo le esperte mani delle sue ancelle avrebbero potuto fare qualcosa. Era una principessa, dopotutto. Era giusto che potesse presentarsi come tale.

Aprì la porta di scatto, incurante del fatto che sbattesse rumorosamente, e imboccò il grande corridoio centrale che conduceva all'ala pubblica del palazzo. Sapeva che a quell'ora non avrebbe incontrato nessuno e si incamminò sicura, senza temere che qualcuno dei famosi mocciosi potesse vederla... e riconoscerla. Già. Quella era l'ultima delle sue preoccupazioni, al momento. Chi mai avrebbe potuto riconoscerla ridotta in quello stato? Lei per prima faticava nel vedere se stessa in quell'immagine che lo specchio le restituiva.

Una cameriera attraversò il salone, portando una cesta per il bucato. "Ehi, tu!" la fermò Iris, fiondandosi su di lei prima che avesse il tempo di sfuggirle, infilandosi fuori, verso il giardino. "Di' al governatore Kuro che devo parlargli" ordinò. La donna accennò un leggero inchino e con voce cortese ma sicura rispose "mi dispiace, non so dove si trova... potreste essere così gentile da aprirmi la porta?". Iris la fulminò con lo sguardo. Questo era il colmo... l'eccentricità di quell'uomo aveva superato ogni limite di decenza... possibile che davvero permettesse alla sua servitù di rivolgersi alla gente in quel modo? Quale sarebbe stato il prossimo passo? Si sarebbe messo lui a servirli? "Appoggia quella cesta e apritela da sola!" sbottò seccata. Un altro giorno chiusa lì e sarebbe impazzita, se lo sentiva... se almeno ci fossero stati dei miglioramenti, qualcosa in cui sperare... ma niente. Ogni giorno che passava le sue speranze di ritornare alla normalità si allontanavano sempre più, insieme alla sua già scarsa pazienza. Forse doveva tentare di nuovo con la biblioteca, ma l'idea che Rozul sapesse tutto e fosse sulle sue tracce la frenava. Da sola, nel bel mezzo di un deserto sarebbe stata un bersaglio troppo facile e una preda troppo ghiotta.

Ritornò sui suoi passi, attraversò gli ampi saloni fino a raggiungere il porticato esterno... probabilmente Kuro era lì fuori, da qualche parte, impegnato con i suoi allenamenti mattutini. "Sifu!?" lo chiamò dalla soglia, riluttante a uscire in giardino alla luce del sole.

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in effetti faccio una faticaccia a starvi dietro, ma mi diverto a ruolare con te. Direi di continuare, non ti garantisco presenza assidua, ma tentar non nuoce...
 
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Silian
view post Posted on 15/3/2011, 00:02     +1   -1




[EXP: 1020 exp (35r100x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 2, mattina

Per tutta risposta la sagoma, senza proferire parola, si ritrasse ed indietreggiò cauta di un paio di passi, immergendosi nell'ombra dei cespugli."HO DETTO: CHI VA LÀ!!! RISPONDI O SARÀ PEGGIO PER TE!" Strillò Elanor, che non ancora superato il primo spavento ormai era fuori di sé per il nervosismo. Ancora nulla; la sagoma era avvolta in un mantello nero ed il volto risultava del tutto coperto da un cappuccio per cui non era possibile stabilirne l'età, capire se fosse un uomo o una donna e soprattutto che intenzioni avesse. La ragazza sentiva lo sguardo dell'intruso fissarla da sotto il suo mantello e decise di facilitargli la scelta..dopotutto era stato avvisato ed il fatto che non fosse subito fuggito davanti ad un soldato armato non faceva presagire nulla di buono. Estrasse una freccia, la incordò, respirò a fondo e scoccò il primo colpo. La vibrazione della corda produsse un ronzio profondo che trasmise le sue piacevoli vibrazioni alle braccia ed al torace della ragazza. La freccia andò a conficcarsi con un sibilo stridulo nel tronco di una quercia dietro l'incappucciato, che si acquattò a terra veloce come un gatto. La ragazza aveva mirato apposta all'albero...dopo aver vissuto una notte così tremenda Elanor non se la sentiva di avere altro sangue sulla coscienza. Sembrava che neanche l'ospite indesiderato volesse sentir parlare di sangue dato che girò subito su se stesso con un turbinio del mantello e scappò di corsa come se il terreno gli stesse bruciando sotto i piedi..correndo verso la casa!

"MALEDIZIONE!!" Imprecò Elanor tra se e se, attaccando a correre dietro all'intruso che sembrava volare senza neanche sfiorare la terra, col mantello nero che gli svolazzava alle spalle. Mentre correva Elanor sentì una voce femminile chiamare qualcuno.. "Sifu!?" "Aspetta un momento...questa l'ho già sentita da qualche parte" si disse la ragazza, ma non ebbe il tempo di pensarci ancora perchè, evidentemente, anche il fuggiasco l' aveva sentita e scartando bruscamente si diresse di gran carriera verso la fonte della voce, con Elanor che gli correva dietro ostinata. Nella furia della corsa piombarono nel bel mezzo di un branco di anatre- tartaruga che iniziarono a starnazzare svolazzando da tutte le parti...Si ritrovarono di colpo tutti nel porticato esterno: per prime arrivarono le anatre, starnazzando a pieni polmoni e sollevando un fracasso infernale poi fece il suo ingresso l'intruso incappucciato, che si tratteneva il cappuccio sulla testa per ripararsi dai volatili impazziti; subito dietro c'era Elanor che con espressione feroce brandiva bellicosamente arco e frecce. Una serva che nel frattempo era uscita dalla porta tenendo pericolosamente in bilico una cesta stracarica su una spalla si bloccò stupefatta, rischiando di far cadere a terra tutto il suo contenuto; si vedeva poi un'altra figura che occupava il vano della porta aperta ma la distanza non permetteva di distinguerne i tratti.
"A TERRA!!!" strillò Elanor rivolta a tutti i presenti con le anatre che le facevano il coro, poi incoccò un'altra freccia mirando alle gambe del fuggitivo. Non voleva fargli del male ma solo impedirgli la fuga..

(A.Atk *scoccata rapida c* atk= 425 vel=335)


L’ intruso estrasse rapido come un serpente la sua scimitarra, nascosta sotto il mantello, e parò abilmente la freccia acuminata accompagnando l’azione con un elegante volteggio del mantello nero.

(A.Def *parata di piatto C* def=435 vel= 330 EV: 800)

La freccia invece rimbalzò contro la lama che venne a trovarsi nella sua traiettoria e saettò come un proiettile andando a colpire la cesta della biancheria..e si scatenò l'inferno. La serva si mise a strillare come un'aquila, anche le anatre strillavano (non come aquile ovviamente ma come anatre normali), starnazzavano più forte della serva che nel frattempo si era rovesciata la cesta del bucato addosso e stava lottando per emergere da un intrico di lenzuola sporche, volavano piume dappertutto..Elanor si fermò frastornata dal terribile baccano e lo sconosciuto colse l'occasione per darsela a gambe senza troppi problemi..

(Fug. A)

Laragazza restò con un palmo di naso nel cortile invaso dalle piume, mentre lentamente i pennuti si riprendevano dallo shock e tornavano al sicuro tra i cespugli sculettando sdegnosamente. Sulla scena piombò di nuovo il silenzio, rotto dal respiro affannoso della ragazza e dalle proteste irritate della serva, rimasta ancora a terra. "Che brutta giornata".
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Mi fa piacere che ti diverta! Rispondi quando vuoi, devo stare dietro anche ad Hachù ed alla laurea..


Edited by Silian - 22/3/2011, 23:25
 
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view post Posted on 22/3/2011, 20:02     +1   -1
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SPOILER (click to view)
Sil, ti ricordo che tu puoi muovere solo ed esclusivamente il tuo PG. Esistono dei personaggi chiamati PNG (Personaggi Non Giocanti) che possono essere mossi da chiunque, in questo caso l'intruso e la serva, quanto alle mie azioni puoi sì inserirle nel tuo racconto, ma solo riprendendole dopo che io le ho decise. Stessa cosa vale per i PGM (Personaggi Giocati dai Mod) che si distinguono dagli altri perché parlano in rosso e generalmente hanno una scheda nell'apposita sezione. E' il caso del governatore Kuro.



MESE 6, GIORNO 2, POST 2, mattina

[(#FF007F) EXP 128.410 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli sciolti][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris si dondolò sull'uscio, impaziente come se fosse stata a piedi nudi sui carboni ardenti. Di uscire non se ne parlava, ma restando lì non sarebbe riuscita a parlare con Kuro e inoltrargli le proteste per il modo in cui veniva trattata. L'alternativa all'ucire, però, era altrettanto disgustosa: avrebbe dovuto girare per l'intero palazzo, a caccia di qualcuno disposto a chiamare il governatore, sentendosi magari rifiutare la proposta da un servo. Solo il pensiero era disdicevole, non era forse meglio, in quel caso, attendere lì il governatore? D'altra parte una principessa non dovrebbe essere costretta ad attendere. Un bel dilemma.

Sbuffò, indecisa sul da farsi. Il giardino sembrava silenzioso... forse avrebbe potuto andare fuori senza essere vista. Aveva seguito un rigido addestramento militare, sapeva come muoversi senza farsi notare, come scivolare rapidamente da un nascondiglio all'altro. Rilevò a colpo d'occhio tutti i possibili ripari forniti dal giardino: un albero di fronte a lei, poi quei bassi cespugli che le avrebbero permesso di raggiungere il muretto che delimitava le aiuole. Tamburellò con le dita sullo stipite della porta. Sembrava fattibile... poi vide qualcosa che non avrebbe voluto vedere. Quella cameriera sfrontata con il suo cesto in mano camminava tranquillamente per il cortile, civettandosi di fronte a lei. Iris si irrigidì, raddrizzandosi impettita. Sì, quell'impudente non la stava guardando, ma Iris se lo sentiva che dentro di sé stava ridacchiando per il modo in cui l'aveva appena trattata, con il benestare del suo padrone. Non era più tollerabile.

Iris mosse un piede verso l'esterno, decisa a percorrere tutto il giardino se necessario... ma prima che riuscisse nel suo proposito fu bloccata da un rumore sospetto. Legno. Un legno aveva sbattuto contro qualcosa... aveva già sentito un rumore simile... non fece in tempo a realizzare. Delle anatre-tartaruga iniziarono a starnazzare, la serva finì gambe all'aria, sommersa dai panni e qualcuno sbucò tra i cespugli. Rapida Iris si infilò nuovamente all'interno dell'abitazione.

"Si può sapere cosa succede qui?" chiese poco dopo la voce di Kuro in persona. Oooh... ce n'erano di cose che aveva da dirgli, per le quali avrebbe dovuto giustamente indignarsi, ma dirgliele ora avrebbe significato uscire dal suo nascondiglio e rivelare la propria presenza di fronte a degli sconosciuti. Sconosciuti potenzialmente pericolosi, che avrebbero potuto andare in giro a raccontare al'intera nazione di averla vista lì. Strinse forte i denti. Per quanto il pensiero di nascondersi la umiliasse non poteva rischiare.
 
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Silian
view post Posted on 23/3/2011, 00:03     +1   -1




SPOILER (click to view)
Ho cambiato leggermente il post in modo da far quadrare il cerchio...ti chiedo scusa davvero, con Iris ho fatto un errore madornale -ho ben presente il regolamento, mi sono fatta prendere stupidamente la mano. Veramente ho scambiato Kuro per un PNG, quando ho scritto il post Sdef non lo aveva ancora introdotto nella vostra ruolata e non avevo fatto in tempo a leggere tutte le schede/ruolate precedenti. Poi ho dimenticato di correggere l'errore. Testa quadra....non si ripeterà più in futuro.


[EXP: 1470 exp (24r50) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 3, mattina

Mentre le ultime piume cadevano silenziosamente al suolo Elanor si accinse a rimediare ai danni causati. Subito si avviò verso la serva che si dimenava come assediata dalle lenzuola e la aiutò a districarsi ricevendo in cambio una sequela di insulti e brontolii: ”Idiota! Accidenti a te e a chi ti ha messa al mondo…Ma si può sapere cosa hai nella testa? Guarda che disastro hai combinato! Potevo lasciarci la pelle, tu e le tue stupide frecce…tutti uguali, i soldati: prima ti fanno fuori poi chiedono scusa. Aspetta solo che torni il governatore e saranno affaracci tuoi, io ti ho avvertita….” Probabilmente aveva intenzione di continuare ancora per molto tempo, era tutta rossa in viso e le vene del collo minacciavano di esplodere da un momento all’altro mentre la voce stridula echeggiava tra le colonne del porticato. ”Sono davvero spiacente, mi scusi davvero, e che…insomma….” cercò di schermirsi debolmente la ragazza, terribilmente imbarazzata. Si guardava ancora intorno, temendo il ritorno dello sconosciuto ma non sembrava esserci nessuno in giro. Eppure le era sembrato di vedere qualcuno vicino alla porta…no, non c’era nessuno….probabilmente era stato un brutto tiro giocatole dall’agitazione e dalla stanchezza. Aiutò la serva a rialzarsi ed a sistemarsi di nuovo la cesta sulle spalle ( ”Lascia perdere, faccio da sola, ci manca solo che mi rovini il bucato!!!”) e recuperò la freccia estraendola dai vimini intrecciati, rischiando di far cadere di nuovo tutto per terra ( ”Aaaaargh!! Vattene, vattene subito, testa di lemure che non sei altro!!! ). Avrebbe dovuto sicuramente fare rapporto per l’accaduto a chi di dovere..le urla della serva le arrivavano come da una grande distanza mentre, sovrappensiero, sceglieva le parole più appropriate da usare per l’occasione imminente.
"Si può sapere cosa succede qui?" Una voce maschile la distrasse dai suoi ragionamenti: il suo proprietario era sbucato dal nulla senza che Elanor fosse riuscita a captare la sua presenza. ”Glie lo dico io che succede: questa pazza per poco non mi fa fuori!!! Dovrebbero ammazzarli da piccoli, i soldati!! Ancora incerta sull’identità del nuovo arrivato la ragazza rispose nel modo più neutro che poté, cercando di farsi sentire sopra le urla imbestialite. ”Un intruso ha fatto ingresso nel perimetro. Secondo gli ordini ricevuti, dato che non si è fatto riconoscere ho provveduto di conseguenza. Purtroppo si è verificato un piccolo…incidente…e l’intruso è riuscito a fuggire”. Sospirò sconsolata, mentre la serva ripartiva all’attacco. ”Te lo do io l’incidente…!!!” .
 
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view post Posted on 23/3/2011, 15:41     +1   -1
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i PNG dovrebbero parlare sempre in grigio, ma è una cosa che tanti dimenticano... per il resto ci sei


MESE 6, GIORNO 2, POST 3, mattina
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[(#FF007F) EXP 128.460 (15r50)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF +

Iris poggiò la schiena contro la parete interna del muro nel quale si apriva la porta che dava sul giardino, le braccia incrociate dietro alla schiena, la testa abbandonata contro la fredda pietra e lo sguardo infastidito che si perdeva distrattamente tra le decorazioni geometriche del soffitto. Quell'anatra-gallina non sapeva fare altro che starnazzare... la sentiva distintamente sbraitare nel giardino. Perfino contro i soldati osava manifestare la sua impudenza... possibile che tutti gli anni passati lontano dalla corte avessero rammollito Kuro a tal punto da permettere una cosa del genere?

"Te lo do io l’incidente…!!!". Iris sbuffò. Conosceva diversi sistemi per rimettere in riga i sottoposti ed era abbastanza sicura che la serva non sarebbe sopravvissuta nemmeno ad uno di essi... ma era anche certa che Kuro non glieli avrebbe lasciati mettere in paratica... in fondo, se le permetteva di rivolgersi alla gente in quel modo anche in sua presenza significava che era lui il primo ad incoraggiarla.

"Zina, ti ringrazio per il prezioso aiuto, ma per la prossima volta... non è necessario che difendi la mia biancheria a costo della vita, quando vedi i soldati nel giardino mettiti al sicuro" rispose bonario il governatore, rivolgendo alla serva un sorriso gioviale; poi la sua attenzione si spostò su Elanor. Non l'aveva mai vista in giro e nonostante l'età che avanzava la sua memoria visiva era ancora buona, poteva significare una sola cosa: "Tu devi essere Elanor. Benvenuta nel mio palazzo: sono il governatore Kuro, ma se devi rivolgerti a me 'Kuro' sarà sufficiente" disse, portando la mano destra chiusa a pugno contro il palmo della sinistra e chinandosi nel tradizionale saluto della Nazione del Fuoco. Non appena si fu raddrizzato fece cenno alla ragazza di seguirlo verso l'abitazione: "saresti in grado di riconoscere l'intruso?" chiese con aria tranquilla.
 
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