La Nazione del Fuoco - GdR

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@Les
view post Posted on 11/3/2011, 22:37 by: @Les     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 1, POST 1, notte

[(#FF007F) EXP 126.600 (30r100x2][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti in una coda][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Ancora non riusciva a crederci: erano passati sei mesi dalla morte di suo padre, cinque da quando il suo esercito aveva conquistato quasi tutto il mondo conosciuto sulle tracce della Gilda. Sperava che una volta che si fosse liberata di quei volgari assassini le cose avrebbero cominciato ad andare meglio, invece aveva perso tutto. Iris si fermò un istante e sospirò. Era notte fonda, la luna alta nel cielo illuminava lo stretto sentiero di campagna che dalla residenza del governatore portava al fiume... non che il fiume le interessasse particolarmente, ma quello era l'unico sentiero che conosceva, lì a Shu Jing. Entrare in città sarebbe stato pericoloso, così come girovagare in pieno giorno; avrebbe corso il rischio di venire riconosciuta.

Tre mesi da quando aveva abdicato, due da quando aveva detto il suo ultimo addio al mondo civile per rintanarsi in quel dannato villaggio dimenticato da tutti. Per un po' si era tenuta aggiornata su quanto accadeva nella Capitale, nel terrore che qualcuno potesse intuire il motivo che l'aveva spinta ad abbandonare la sua nazione nelle mani dei Saggi del Fuoco, ma aveva scoperto ben presto che alla gente non interessava. Ancora adesso non le era facile capire cosa provava al riguardo, se era più arrabbiata perché il suo popolo l'aveva già dimenticata o se ne era felice, contenta che la credessero morta per colpa di qualche grave malattia, ignorando l'imbarazzante verità. Dannazione! Calciò un sasso di fronte a sé, colta da uno scatto d'ira... lo osservò rotolare in avanti e poi giù, verso l'acqua scura del torrente. Perché era stata tanto frettolosa? Perché aveva sfidato gli spiriti a quel modo? Era stata un'idiota e adesso doveva pagarne le conseguenze. Riprese a camminare, alzando lo sguardo verso il cielo stellato: sentì delle lacrime lottare per uscire, ma le trattenne con determinazione. "Una principessa non piange" ricordò a se stessa con orgoglio.

Adesso era Rozul a governare. Tutto quello che lei aveva fatto in due mesi lui lo aveva distrutto in due settimane: aveva abbandonato il Regno della Terra, cedendo alle proteste di quel branco di villici ingrati, buoni solo a riempirsi la bocca con parole come "libertà", "giustizia" e totalmente incapaci di lavorare per ottenerle. Aveva ritirato l'esercito dal Polo Nord, permettendo a quei traditori che avevano permesso il massacro dei nomadi di farla franca... ma al popolo Rozul piaceva. Aveva una bella famiglia, dei figli adorabili... alla plebaglia non importava altro... ma si sarebbero ricreduti ben presto, ne era certa. La politica del nuovo Signore del Fuoco era semplicemente suicida.

Abbassò nuovamente lo sguardo sul sentiero. Era la prima volta che usciva da quando era arrivata lì, carica di speranze mal riposte. Nemmeno il sifu Kuro poteva rimediare a quello che era successo... avrebbe potuto immaginarlo. Forse doveva semplicemente arrendersi all'evidenza: sarebbe rimasta così per il resto della sua vita, doveva farsene una ragione. Si strinse nella tunica: non faceva freddo, ma era abituata a tutt'altre temperature e quella semplice tunica dalle maniche corte non era sufficiente a proteggerla.

"Mani in alto!"
esclamò una voce maschile, alle sue spalle. Iris sussultò, colta di sorpresa, e istintivamente si voltò per fronteggiare chiunque osasse rivolgersi a lei con quel tono, ma prima che ci riuscisse si accorse di avere un braccio bloccato dietro alla schiena e la lama di un pugnale contro la gola... non poteva essere vero. Come aveva potuto lasciarsi avvicinare a quel modo, come una recluta qualunque!? "Non posso alzare le mani se prima non mi molli" protestò, cercando di divincolarsi. Quell'uomo puzzava in modo indecente, era pronta a scommettere che non vedeva una vasca da bagno da almeno una settimana, e già due giorni sarebbero stati più che sufficienti per disgustarla, ma la sua presa era salda. "Fai meno la spiritosa se vuoi veder sorgere il sole" la minacciò l'uomo, soffocandola con il suo alito fetido. Iris trattenne il fiato: stava per vomitare, se lo sentiva.
(A.Atk *stretta* atk=500 vel=300)

SPOILER (click to view)
aggressore
Atk 500
Def 500
Vel 300
EV 700

sarebbe gradita una mano... in caso dai un'occhiata alle azioni di salvataggio ;)
 
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