La Nazione del Fuoco - GdR

incontri indesiderati

« Older   Newer »
  Share  
Silian
view post Posted on 12/3/2011, 02:49 by: Silian     +1   -1




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
sarebbe gradita una mano... in caso dai un'occhiata alle azioni di salvataggio

Senza meno!! Spera soltanto che abbia capito le formule...


[EXP: 120 exp (40r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 1, POST 1, notte

La luce della luna scivolava col suo candore spettrale sulle forme frastagliate di alberi ed arbusti, giocava con le ombre di foglie e rametti creando visioni inquietanti che sembravano frutto di una mente in preda al delirio. La natura di notte assumeva una livrea sempre nuova e carica di un oscuro fascino. Elanor sentì un leggero brivido scivolarle lungo la schiena. Camminava da sola, il silenzio surreale faceva riecheggiare il suono del suo stesso respiro amplificato alle sue orecchie. Camminava senza fare rumore, come per non sveglliare gli spiriti acquattati tra le ombre impenetrabili degli alti tronchi degli alberi. Non era riuscita a prendere sonno.

Si era girata e rivoltata nel suo giaciglio per un imprecisabile arco di tempo, poi aveva deciso di uscire per respirare un po' di aria fresca e schiarirsi le idee. Le mancavano, nonostante tutto, i familiari profili notturni degli edifici dell'accademia, le voci che sussurravano attraverso la tela pesante delle tende, il russare dei suoi compagni dal sonno pesante. Era appena arrivata al villaggio, un posto così diverso anche dalla sua grande città. Sembrava emerso da uno dei libri della vecchia biblioteca, incastonato com'era in quella natura da sogno così maestosa ed incontaminata. Aveva avuto la fortuna di trovare ospitalità presso un'anziana signora che molto gentilmente aveva messo a sua disposizione la camera da letto di suo figlio, in servizio anche lui da tempo presso l'esercito. La notte aveva una sua bellezza oscura, spirava pericolo e la chiamava sussurrando parole arcane, di altri tempi, di altri mondi.

La convocazione era arrivata, inaspettatamente, pochissimo tempo dopo il fatidico combattimento sostenuto contro Shang. Non era andata come lei aveva sperato per la sua prima prova pubblica: aveva dovuto dichiarare la resa davanti a tutti, soldati, istruttori e reclute. Per i due o tre giorni successivi si era sempre tenuta in disparte senza rivolgere la parola a nessuno, un po' come un animale che si nasconde al sicuro dal mondo, per leccarsi le ferite...poi era arrivato il falco con la missiva. La lettera diceva solo di presentarsi urgentemente presso la casa del governatore, a Shu Jing. Non aveva neanche avuto il tempo di passare a casa a salutare la sua famiglia. Sospirò. Mentre proseguiva il silenzio fu increspato dal mormorio sommesso di un corso d'acqua. Elanor salutò con sollievo la sua sommessa risata cristallina e la seguì, restando immobile ad ammirare lo scintillio argenteo del fiume in cui la luna si specchiava serafica.

Il suono improvviso di una voce maschile la fece sobbalzare. Proveniva da un'ombra più scura qualche metro avanti. La ragazza scivolò cautamente contro il tronco dell'albero più vicino. A guardare meglio le sagome erano due e la più piccola, a giudicare dal timbro della seconda voce che si udiva, doveva appartenere ad una donna. Due innamorati? Se ne stavano là, in piedi accanto alla sponda del corso d'acqua, avvinti in un tenero abbraccio. Era proprio un posto incantevole per un apuntamento al chiaro di luna.

Non era abbastanza vicina da capire le loro parole, coperte in parte dal mormorio dell'acqua. I due si abbracciarono più stretti. Leggermente imbarazzata, Elanor stava per togliere il disturbo quando la lama del coltello baluginò riflettendo la luce lunare. Rimase impietrita. "oh no...no, no, no..." Le era venuta la pelle d'oca. La mente sembrava intorpidita, non riusciva a pensare in modo lineare. Ne aveva sentite tante di brutte storie, ma che una di quelle dovesse svolgersi proprio davanti ai suoi occhi..era qualcosa che si rifiutava di accettare. Era al buio, da sola, quel tipo era armato, forse un dominatore e chissà cosa era capace di fare e...e....e...deglutì. E lei era un soldato addestrato alla perfezione, appena uscito dall'accademia. Era suo preciso dovere fare qualcosa per quella povera ragazza. Chissà cosa farei se capitasse a me...

Da quella distanza e con quella luce non sarebbe stato prudente usare l'arco, avrebbe potuto sbagliare bersaglio. Sarebbe stato comunque poco saggio cercare lo scontro fisico, si trattava sempre di un uomo, che fosse dominatore o no. Avrebbe voluto più tempo per pensarci ma lui teneva il coltello premuto contro la gola della ragazza...sempe più stretto..non poteva aspettare oltre. Elanor richiamò a sè tutto il coraggio che aveva a disposizione, prese un respiro profondo e saltò fuori allo scoperto lanciando urla belluine col preciso intento di spaventare l'aggressore e magari metterlo in fuga. Piombò addosso allo sconosciuto con tutto lo slancio della rincorsa e cercò si spingerlo via dalla sua vittima.

(A.Salv2 *spallata* def=500 vel=300) EV: 800-(500-500)= 800

Edited by Silian - 12/3/2011, 08:57
 
Top
116 replies since 11/3/2011, 22:37   772 views
  Share