La Nazione del Fuoco - GdR

incontri indesiderati

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Silian
view post Posted on 14/3/2011, 19:41 by: Silian     +1   -1




SPOILER (click to view)
Proviamo con questo, male che va si chiude. Se non avessi tempo a sufficienza per stare dietro anche a questa ruolata fammelo sapere ;)

[EXP: 820 exp (50r100[+100 ruolata background]) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 6, GIORNO 2, POST 1, alba

Aveva osservato i profili dei mobili nella stanza emergere lentamente dalle ombre indistinte delle pareti mano a mano che la luce grigiastra dell'alba aumentava. Non poteva pensare ad altro. Primo giorno di accademia, lezione numero uno: come trattare un ferito in battaglia. Punto primo: MAI ESTRARRE EVENTUALI ARMI DALLE FERITE. Era colpa sua. Ma cosa le era passato per la testa? Certo, non voleva che facesse di nuovo del male alla sconosciuta ma in quelle condizioni non avrebbe mai costituito una minaccia concreta. Come aveva potuto sperare che quel lembo di stoffa avrebbe rallentato il sangue? "Stupida, stupida, stupida, stupida..." Era uno stupido errore di una stupida ragazza che era costato la vita ad una persona.

Un gallo cantò. Elanor si alzò indolenzita dal letto, si lavò velocemente con l'acqua fredda del bacile accanto al letto ed uscì di casa furtiva come un'ombra, per non svegliare la signora Wu-xi. La luce del sole sembrava non voler raggiungere il paese quella mattina, una sottile nebbia grigiastra si era sollevata dal fiume ed aleggiava umida ad un metro da terra. Uscì dal paese avviandosi verso la residenza del governatore a prendere servizio; la strada di campagna era orlata da cespugli nodosi ed alberi secolari che formavano due maestose mura vegetali e bloccavano parzialmente la visuale sul territorio circostante. Era una vista suggestiva ma la ragazza era troppo angosciata da farci caso. Giunse in vista dell'edificio che stava cercando: non aveva mura di cinta, non sarebbero servite in un posto così tranquillo, si distingueva da una normale abitazione solo per le dimensioni: era circondato da giardini curati che ospitavano un'insolita varietà di piante e qualche piccola scultura; c'erano anche laghetti artificiali collegati da ruscelli in cui nuotavano pigramente alcune anatre- tartaruga. Gli uccelli iniziarono a cantare salutando il nuovo giorno.

Elanor si diresse verso una piccola rimessa poco distante: un ragazzo dall'aria insonnolita era poggiato scompostamente contro il muro screpolato, non doveva essere un militare a giudicare dall'abbigliamento ma lei aveva bisogno di informazioni per potersi mettere al lavoro. Il servitore era talmente distratto che quando la ragazza gli rivolse la parola sussultò rischiando di perdere l'equilibrio. "Sono il soldato che il governatore ha richiesto. A chi devo rivolgermi per il mio incarico?" L'altro non fece in tempo a rispondere, si limitò a puntare il dito nella direzione da cui proveniva un suono di passi affrettati. Una donna di mezza età dal portamento piuttosto rigido e dall'abito nero incredibilmente in ordine stava arrivando incontro ad Elanor, le porse il saluto tradizionale che la ragazza ricambiò subito ed iniziò a parlare velocissima e senza quasi prendere fiato. "Sono la signorina Li-wei, il governatore ha richiesto la sua presenza per un semplicissimo servizio di pattugliamento del perimetro esterno dell'edificio. Vogliamo evitare che estranei non autorizzati si avvicinino alla casa, è suo compito fare in modo che ciò non accada, a costo di usare la forza. Si recherà presso le cucine sul retro a mezzogiorno ed alle sette di sera per ricevere i pasti ed avrà diritto ad un'ora d'aria dall'una alle due di pomeriggio. Riceverà la paga canonica di un soldato del suo livello. Penso con questo di averle detto tutto. Ora si metta al lavoro, buona giornata." Scoccò un'ochiata di rimprovero ai capelli ribelli di Elanor e sparì camminando impettita nel buio della porta principale. "Non vedevo l'ora..." pensò sconsolata la ragazza. Un incarico inutile in una giornata in cui avrebbe preferito non avere tempo neppure per pensare..e poi che senso poteva avere assumere un soldato in un buco come quello? Figuriamoci, nessuno al villaggio si sarebbe mai sognato di infastidire il signooor governatooore...Sbuffò. Non era pagata per pensare, doveva mettersi al lavoro.

Iniziò ad ispezionare il perimetro osservando con attenzione la disposizione di sentieri, aiuole e piante. Raggiunse il retro del palazzo, dove le finestre oscurate indicavano che gli occupanti erano ancora addormentati..sembravano tante orbite vuote ancora spalancate sulla notte. Immaginò con orrore la sagoma del morto emergere dalle ombre dell'edificio, con la ferita ancora sanguinante e sentì come se il suo sguardo di rimprovero le trapassasse il cuore. Rabbrividì, strinse i pugni e si costrinse ad andare avanti; cercò di scacciare la nuova ondata di rimorso e vergogna, non se ne sarebbe liberata tanto presto, avrebbe dovuto imparare a convivere con i propri errori o sarebbe impazzita..

Ebbe un sobbalzo: un'ombra sembrò stagliarsi all'improvviso nei contorni dell'ultima finestra al primo piano. Guardò meglio, strizzando gli occhi stanchi. Nulla...stava veramente perdendo la ragione? Girò l'angolo della costruzione in fretta, con l'orribile sensazione di essere osservata. Ti stai immaginando tutto..ora calmati, non essere ridicola" si disse cercando di suonare più convincente possibile. Il battito del cuore non accennava a scendere e diniziò a sudare freddo. Non sarebbe stata una bella giornata..

Era soltanto passata mezz'ora dall'ora del pranzo. Il tempo non passava mai. Elanor aveva sbocconcellato qualcosa in cucina, poi aveva preso un pezzo di pane avanzato ed era uscita di nuovo. Ora d'aria si chiamava, ma a lei sembrava di soffocare nei rimorsi. Raggiunse un laghetto, si sedette e gettò distrattamente dei pezzetti di pane nell'acqua, che vennero prontamente divorati dalle anatre affamate. Osservarle era rilassante, iniziava quasi a sentirsi meglio...fece un profondo respiro...

CRAC!!! Un rumore secco di legno spezzato la fece trasalire mettendo in fuga anche le anatre. Il cuore doveva aver perso qualche colpo..ancora tremante, Elanor saltò in piedi incoccando una freccia. "Chi va là?" gridò con voce innaturalmente stridula verso la sagoma che si era materializzata sul viottolo dietro di lei.

Edited by Silian - 14/3/2011, 22:23
 
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