La Nazione del Fuoco - GdR

Incontro in biblioteca

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Silian
view post Posted on 14/3/2011, 14:40 by: Silian     +1   -1




[EXP: 720 exp (49r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 800 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 800 PV, ABILITA':nessuna ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

MESE 5, GIORNO 20, POST 2, mattina

Nonostante lo scarso contegno dimostratole la visitatrice non sembrò offendersi, anzi, rispose subito alla domanda in tono estremamente cortese. "Liang..." La giovane nomade aveva qualche anno meno di lei, comunque non meno di sedici, a giudicare di tatuaggi..e mostrava un'educazione decisamente superiore, tanto che Elanor si impose di rimediare quanto prima alla pessima prima impressione che doveva averle suscitato. Aprì la bocca per rispondere alla prima domanda della monaca ma si bloccò immediatamente quando Liang, indicando il libro, le espresse il suo interesse al riguardo. "Veramente no, è la prima volta che me lo trovo tra le mani..qui ci sono più libri di quanti se ne possano leggere in una vita intera!! Non sono capitata molto spesso in questa sezione, ho sempre preferito i libri di leggende a quelli di storia. Potrei stare ore a rileggere i racconti sugli avatar ed il mondo degli spiriti anche se ricordassi i testi a memoria, parola per parola.. " rispose subito tutto d'un fiato, lasciandosi sfuggire un sorriso; la gentilezza della giovane nomade che l'ascoltava silenziosamente era ben diversa dall'atteggiamento superficiale delle reclute dell' accademia: loro si sarebbero stancate di prestarle attenzione dopo pochi secondi. L' aveva fatta sentire talmente a suo agio da dimenticare di nuovo i buoni propositi appena formulati. Appena se ne rese conto soggiunse subito "Ah scusa..io sono Elanor" porgendole il libro che stava per ricollocare sullo acaffale. Una dominatrice dell'aria..per associazione di idee le tornò in mente il motivo per cui si era arruolata. Il dominio..istintivamente smise di sorridere e ricompose sul viso quell'espressione seria che le apparteneva da anni. Non amava il pensiero di essersi lasciata andare alle proprie emozioni così facilmente e soprattutto di aver lasciato che un'altra persona si fosse accorta di tutto ciò che provava. Sperò solo che la visitatrice non si offendesse per l' improvviso ed ingiustificato cambiamento nei suoi modi ma non aveva intenzione di perdere di nuovo in quel modo il suo autocontrollo. Aprì la bocca per dire qualcosa di insipido come "Benvenuta a Fire Fountain City" o qualcosa del genere quando di nuovo accadde qualcosa che mandò all'aria i suoi piani: sua madre sbucò fuori da un angolo con l'espressione indagatrice che aveva di solito quando cercava la fonte di rumori indesiderati nella sua biblioteca. Forse aveva parlato troppo forte, lei era inflessibile su certe regole; quando si accorse che si trattava proprio di sua figlia il suo viso assunse un'aria sorpresa e poi felice..prima che potesse aprire bocca Elanor le gettò le braccia al collo, dopo aver infilato senza troppi riguardi il librone tra le braccia della nomade. Sentire di nuovo il calore dell'abbraccio della mamma fu un'emozione indescrivibile, provava una gioia intensissima ed allo stesso tempo il dolore del distacco le attanagliava la gola. Sentì le lacrime salirle agli occhi ma lottò per trattenerle quando la madre le prese il viso tra le mani per guardarla meglio. Lei era così dolce e tranquilla, non aveva mai capito la scelta di Elanor di arruolarsi nell'esercito, per lei non c'era nulla di male nell'essere privi di dominio ed aveva cercato di dirglielo centinaia di volte..ogni volta la figlia aveva testardamente tagliato corto bofonchiando giustificazioni ogni volta diverse, visto che quella reale non sembrava convincerla. Si guardarono negli occhi..con suo grande sollievo la ragazza notò che non c'era traccia di rimprovero nel suo sguardo. "Bentornata a casa" sussurrò semplicemente, poi sciolse il suo abbraccio e rivolse la sua attenzione alla giovane visitatrice che era rimasta sola accanto allo scaffale, col libro ancora in mano. "Vedo che hai già trovato il libro che cercavi" le disse con un sorriso. Elanor si trovò di nuovo a disagio: dopo essersi separata da sua madre aveva recuperato per la seconda volta la sua maschera corrucciata e se ne stava rigida e tesa, a braccia conserte; ormai era perfettmente sicura di aver compromesso quella che considerava la sua copertura e la manteneva solo per ostinazione..chissà che figura stva facendo con Liang! Si detestò per l'assurda situazione in cui si era andata a cacciare soltanto per colpa delle sue fissazioni. Sarebbe stato di gran lunga meglio lasciar perdere quella recita e comportrsi normalmente ma non voleva tradirsi per la terza volta, sarebbe sembrata davvero ridicola. La mamma si rivolse di nuovo alla ragazza: "Se vuoi leggere con calma ci sono dei tavoli nella parte destra della sala..Elanor, accompagnala per favore" poi aggiunse con un sussurro rivolto alla figlia "Sono felice che tu sia qui; le tue sorelle sono a scuola ma stasera, dopo il lavoro, staremo insieme per la cena. Ora devo andare.." Non sembrava essersi accorta dell'atteggiamento di Elanor, del resto era abituata alla sua aria imbronciata. Era molto professionale, sua figlia se ne rese conto più che mai, e nonostante scoppiasse dalla voglia di fasi raccontare tutto dell'accademia si era trattenuta per riguardo nei confronti dell'ospite e del proprio lavoro, infatti fece un cortese cenno di saluto alla nomade e si voltò, avviandosi di nuovo verso il bancone. Elanor si trovò di nuovo sola con quella ragazza gentile, terribilmente tesa. Fece come la madre le avva chiesto e con un breve cenno la invitò a seguirla "Vieni, ti faccio strada". disse, avviandosi alla volta dei tavoli da studio, meditando in cuor suo di sottrarsi il prima possibile da quella situazione imbarazzante.

Edited by Silian - 27/3/2011, 23:45
 
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