Io voto per l'accoltellamento!
LIBRO 2, EPISODIO 22, POST 3, mattina
[Ty Lee (#FF8EFF) EXP (35r100)][ABBIGLIAMENTO:Solitamente porta una tunica rosa bordata di rosso con un copri spalle rosso che attesta la sua appartenenza alla classe nobiliare della Nazione del Fuoco. ][EV: 1.000, ABILITA': chi blocking ARMATURA: //, ARMI: //]
Le reazioni furono piuttosto contrastanti, abbastanza da mandare in crisi Ty Lee nel giro di dieci secondi: Azula si complimentò con lei, posandole una mano sulla spalla, ma Zuko le fece capire non troppo tra le righe (urlandole contro e incenerendola con lo sguardo) che trovava l'idea decisamente pessima. Mai invece non rispose, impegnata com'era a spedire al suo fidanzato una delle migliori occhiatacce del suo repertorio. La ragazza si guardò intorno smarrita, era solo uno strumento musicale, perché mai doveva creare tutto quello scompiglio?!
"E io che credevo che la musica servisse a portare pace e concordia!" Come al solito fu Azula a prendere l'iniziativa, invitando tutti a darsi una mossa. I servi, che fino ad allora erano rimasti in silenzio dietro una colonna, fingendo di non vedere né sentire nulla di quello che stava accadendo, scattarono in piedi, presero i cestini (e, per buona misura, anche la sacca contenente il corno) e si avviarono verso il luogo che era stato loro indicato. Ty Lee, felice di comiciare finalmente la gita (nonché di sottrarsi a quell'atmosfera tesa) si avviò per prima trotterellando e saltellando, fermandosi all'ingresso dei giardini per aspettare gli amici che come al solito, al contrario di lei, non provavano il minimo desiderio di andare in giro saltando o correndo.
"Allora Azula, adesso che l'Avatar è morto e il Regno della Terra è stato conquistato noi cosa faremo?" La sera prima infatti si era interrogata a lungo su quel punto: se c'era qualcosa che Azula odiava era restare ferma per molto tempo, quindi non doveva essere lontano il momento in cui si sarebbe lanciata in una nuova impresa, di sicuro importante e pericolosa.
"Noi, io e te, non faremo proprio nulla, credo!" rispose Mai in tono secco.
"Da adesso in poi la Guerra torna ad essere un gioco di armi e politica, in cui noi non possiamo renderci utili in alcun modo, al contrario di Zuko e Azula. Piuttosto..." si rivolse alla principessa
"...cosa credi che ne sarà stato di quel piano d'invasione? L'Avatar è morto, ma i suoi amici sono riusciti a fuggire, credi che potrebbero rappresentare un pericolo?" "Piano d'invasione? Di cosa stai parlando Mai?" chiese Ty Lee cadendo dalle nuvole.
"Ty Lee, guarda che c'eri anche tu quando quel tonto di un re ci ha spiattellato tutto! Eravamo nella Sala del Trono di Ba Sing Se, con quelle tremende tenute da Guerriere Kyoshi, ricordi?" La ragazza cominciò a spremersi disperatamente le meningi nel tentativo di recuperare quel ricordo specifico: se non se lo ricordava doveva essere qualcosa di poco importante, di sicuro non aveva niente a che fare con loro o con la Nazione del Fuoco, o non l'avrebbe mai dimenticato, giusto? Giusto? Stava giusto per chiedere all'amica ulteriori spiegazioni quando una voce maschile alle sue spalle la fece sussultare:
"Buon giorno a tutti quanti voi... immagino che non siano affari miei e che meritiate una vacanza o cose simili ma... come mai non siete impegnati a meritarvela?" Ty Lee ammutolì, gettandosi in ginocchio davanti al Signore del Fuoco, subito imitata da Mai: erano nobili, sì, ma questo non le dispensava dal prostrarsi umilmente ai piedi del sovrano, anzi, a quanto ne sapeva perfino i suoi figli si inchinavano allo stesso modo quando entravano nella Sala del Trono; chissà se l'etichetta valeva per la famiglia reale anche al di fuori del palazzo, non ne aveva la minima idea visto che il Signore del Fuoco Ozai lasciava il palazzo molto raramente. In effetti, cosa ci faceva lì in giardino? E soprattutto, perché tra tante occupazioni possibili aveva scelto proprio di ostacolare il loro prezioso picnic? La ginnasta, sempre in ginocchio, sperò con tutta sé stessa che il sovrano percepisce le sue onde mentali e che, impietosito, decidesse di lasciar andare Azula e Zuko.
CITAZIONE
L'autore non è responsabile degli eventi qui descritti: Ty Lee si muove in maniera del tutto autonoma e l'autore si dissocia dalle sue follie