La Nazione del Fuoco - GdR

Alle cascate

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@Les
view post Posted on 14/5/2011, 19:12 by: @Les     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 24, POST 5, notte

[(#FF007F) EXP 138.340 (30r100)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 3600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris osservò il soldato ritrarsi, fissandolo con aria perplessa. Non le era mai capitato niente del genere: nessuna delle persone che giravano a palazzo avrebbe mai rifiutato del denaro, per nessun motivo. Inclinò leggermente la testa fissandola con sguardo interrogativo... proprio come la sera in cui l'aveva conosciuta, non poteva fare a meno di trovarla... strana. Ma, in fondo, quella filosofia le piaceva "molto nobile da parte tua" disse, ammirata. Non era certo sua intenzione offenderla, quindi si riprese le monete (+1000 mo NdF) e assicurò nuovamente il sacchetto alla cintura. "Sappi che mi ricorderò della tua bontà d'animo" le promise.

Elanor sembrava piuttosto nervosa, ma Iris riusciva perfettamente a comprenderla: lì fuori, da sole, costrette a fare affidamento su dei ridicoli arnesi per allontanare i malintenzionati... chissà come doveva sentirsi lei che non solo non aveva mai avuto il dono del dominio, ma non avrebbe potuto ottenerlo in alcun modo. Doveva essere un vero incubo vivere in quel modo, per una persona tanto onorevole. Pensandoci bene non era nemmeno giusto: c'erano tanti dominatori che non meritavano il loro dono... perché gli spiriti si divertivano a giocare a quel modo?

Iris frugò nuovamente nella sua tunica e ne estrasse delicatamente qualcosa avvolto in un fazzoletto di lino rosso. Sfogliò la stoffa con tanta attenzione che sarebbe stato evidente per chiunque che il contenuto doveva essere di inestimabile valore. All'interno, però, c'era solo una boccetta di vetro. Iris la afferrò tra due dita, avvicinandola alla luce della lampada "è quell'intruglio che mi ha dato il medico per le ustioni" spiegò con voce tremante per l'emozione... e in effetti la spiegazione era necessaria, perché non ne era rimasta più che qualche goccia. "Non so cosa ci sia dentro, ma ogni volta che lo prendo... torna anche il mio dominio. Devi riuscire a scoprire gli ingredienti... e a procurarmene dell'altro!" disse, abbassando avidamente lo sguardo sulle poche gocce rimaste. Rimase ad osservare la boccetta per alcuni istanti. Forse quelle gocce le avrebbero consentito di recuperare il dominio per qualche ora, forse Elanor non sarebbe riuscita a scoprire niente... era davvero la scelta giusta, separarsene?

La principessa si morse il labbro inferiore, tormentandolo con i denti. "Tieni" disse, allungando la boccetta verso Elanor e cacciandogliela in mano rapidamente, prima di poter avere qualche ripensamento. Si allontanò di nuovo con movimenti scattanti, innaturali. Ecco... già sentiva che aveva avuto una pessima idea e qualcosa la attirava verso la boccetta, invitandola a riprendersela. Strinse i pugni, piantando le unghie nei palmi delle mani. C'era dell'altro. Un'altra cosa dalla quale avrebbe fatto fatica a separarsi. La principessa si voltò verso la foresta e allungò un braccio verso l'alto, rimanendo immobile per alcuni istanti senza che succedesse niente. Poi ci fu un forte spostamento d'aria, e un grosso falco planò dal cielo, posandosi con precisione sul bracciale stretto al polso della giovane. Iris si sbilanciò leggermente per l'impatto, ma subito recuperò l'equilibrio e tornò a voltarsi verso Elanor.

"Questo è il mio falco. Portalo con te e appena avrai trovato il preparato dallo a lui. Saprà raggiungermi" promise allungando il proprio braccio in direzione del soldato, in modo che il rapace si spostasse su quello di Elanor. "Le mie monete ti faranno comodo. Credi di poterle accettare come acconto per quello che dovrai spendere per questa missione?" chiese, premurosa. Riku, intanto, sbatteva le possenti ali con fare nervoso, infastidito dalla vicinanza con una perfetta sconosciuta.
 
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