La Nazione del Fuoco - GdR

Alle cascate

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Silian
view post Posted on 8/5/2011, 19:03     +1   -1





[EXP: 9140 exp (30r100) [+exp Master] Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

Mese 6, giorno 24, post 1, sera

La notte stava calando silenziosamente sui boschi fitti che circondavano Shu Jing, salutata dagli ultimi canti degli uccelli nascosti tra le fronde degli alberi secolari. L’umidità si condensava a pochi centimetri dal suolo formando spire e nuvolette diafane, mentre la musica del crepuscolo era scandita ritmicamente dal rumore ovattato delle goccioline d’acqua che cadevano dalle foglie degli alberi sul suolo coperto di muschio ed erbe marce. Un ritmo diverso si intromise nel delicato concerto, aumentando di volume finché non si distinsero chiaramente i passi di un essere umano che si avventurava sul sentiero nella foresta. Un soldato, una ragazza per la precisione, avanzava a passo di carica senza troppi riguardi per le pozzanghere che trovava per strada, tanto da far schizzare acqua da tutte le parti quando ci passava sopra. Doveva avere una bella fretta…il fondo dei suoi pantaloni da maschio ormai era tutto inzaccherato.

Non troppe ore prima il coprifuoco stava per entrare in vigore, nella caserma diFire Fountain City. Elanor se ne stava supina sul materasso bitorzoluto della branda, mentre faceva esercizi di respirazione per rilassarsi dalle fatiche soldatesche della giornata; intorno a lei le altre soldatesse ciarlavano allegramente dell’ultimo arrivato in caserma, secondo loro l’incarnazione dello spirito della bellezza…”ma quanto parlano…” sospirò Elanor, tentando di concentrarsi. La porta fu sbattuta con violenza contro il muro ed il soldato sobbalzò spaventato, scoccando un’occhiata omicida al soldato che aveva fatto irruzione con un coro di gridolini da parte delle altre occupanti della camerata. “Messaggio per te” fece quello piattamente, lanciandole la pergamena con l’ aria di chi vuole tornarsene a fare quello che faceva prima di essere spedito a fare il postino. Uscì velocemente così come era rientrato ed Elanor riuscì ad acchiappare il rotolo solo dopo avergli fatto fare un paio di piroette a mezz’aria. Incuriosita, sedette a gambe incrociate sulla branda ed accarezzò il sigillo che chiudeva il messaggio. Era quello del governatore Kuro…un sorriso felice si allargò sul viso della ragazza, mentre con le mani tremanti staccava il sigillo con delicatezza per non romperlo, a costo di lasciarci un po’ di cartapecora strappata appiccicata dietro. Diede un paio di gomitate per allontanare due colleghe che allungavano il collo un po’ troppo e si diede alla lettura.

Dopo neanche mezz’ora la borsa era pronta, aveva parlato col suo comandante ed era schizzata fuori dalla caserma, avviandosi verso il porto: poco importava se non fosse riuscita a dormire, con una nave avrebbe dovuto raggiungere la costa a sud est in tempi congrui ed avrebbe avuto tempo di percorrere a piedi il tratto che la separava dal villaggio ed infatti eccola lì, trafelata, assonnata ma praticamente in orario…il messaggio diceva di recarsi il giorno seguente vicino alle cascate che scorrevano al limitare del bosco, lungo il sentiero che portava a casa del governatore, con tanto di firma del suddetto…un altro sorriso si allargò sul viso di Elanor: aveva sorriso per quasi tutto il giorno in effetti, se l’avessero vista comportarsi in quel modo alla caserma l’avrebbero portata in infermeria. Non pensava che il suo capo preferito l’avrebbe richiamata così presto, non aveva fatto neanche in tempo a mandargli il famoso falco per avere notizie. Le passarono davanti i flash della sua ultima visita, Zina, le anatre, ed Ilah ovviamente. Era ancora dallo zio? Lo avrebbe saputo presto…rabbrividì leggermente mentre l’aria diventava sempre più fresca ed umida, lo scroscio delle cascate era chiaramente percettibile adesso. Si arrestò sulla strada, guardandosi intorno. Il posto doveva essere quello e strizzò gli occhi per penetrare l’oscurità che avvolgeva i tronchi coperti di muschio.

Edited by Silian - 8/5/2011, 22:39
 
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view post Posted on 8/5/2011, 22:01     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 24, POST 1, notte

[(#FF007F) EXP 137.990 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



La prima notizia che Iris aveva ricevuto non appena si fu ripresa fu che il governatore era infuriato con lei: il tutto era arrivato contemporaneamente a una fitta di dolore dalle mani che, notò, erano nuovamente ricoperte da bende. Si era sognata tutto? L'avevano fasciata durante il sonno? E il suo dominio? Lentamente i ricordi avevano cominciato a saltare al loro posto, facendosi più nitidi: ce l'aveva fatta! Aveva alzato un muro di fuoco, ne era certa! Incurante del dolore aveva allongato la mano di fronte a sé, cercando di generare una palla di fuoco... senza ottenere niente. Ed era stato allora che, demoralizzata, si era lasciata cadere nuovamente nel letto. Poi era arrivato il medico, poi Kuro che aveva cominciato a lamentarsi di questo e di quello con fare scandalizzato, come se non si fosse neanche lontanamente immaginato una cosa del genere da parte sua. Iris si era stufata quasi subito di ascoltarlo, preoccupata per le sua mani: era ben decisa a non lasciarsi deridere a vita.

Kuro era stato astuto. Iris non poté fare a meno di ripensare alla facilità con la quale aveva accettato la sua proposta: era bastato che le promettesse di trovare un dominatore dell'acqua in grado di curarla e subito gli aveva dato la sua parola. Sbuffò, ripensandoci. Adesso recuperare il dominio sarebbe stato molto più difficile, se non impossibile. Non poteva andare a caccia di Wan Shi Tong, non poteva più agire di testa propria e non aveva più nessuno su cui fare affidamento. Di Ming non aveva più avuto notizie... se solo non fosse stata troppo onorevole per mancare alla parola data... se solo non fosse stata la figlia del Signore del Fuoco... era stato in quel momento che le era tornata alla mente Elanor. Aveva aspettato che Kuro andasse a tener lezione ai suoi mocciosi, si era infilata di nascosto nel suo studio, prendendo una delle sue pergamene e, cosa ancora più importante, il suo sigillo.

In effetti... il sigillo della Famiglia Reale che Iris portava sempre con sé sarebbe stato più che sufficiente a far scattare qualunque comandante, qualunque soldato... ma un insolito buonsenso le aveva suggerito che era troppo rischioso rivelarsi a quel modo: vedendo il suo sigillo qualcuno avrebbe potuto pensare a leggere il messaggio e... no. Se qualcuno l'avesse vista in quello stato e riconosciuta... sarebbe stata la sua fine!

Era una notte buia, in cielo si vedeva solo una stretta falce di luna, insufficiente per distinguere a dovere i dintorni. Iris infilò un secondo pugnale sotto alla tunica, decisa a prevenire ogni rischio. Kuro stava dormendo, come anche i servi. Silenziosamente sgattaiolò oltre le alte siepi, correndo fuori, verso il sentiero che portava alla foresta. Aveva con sé una lampada a olio, schermata perché la luce non attirasse l'attenzione. Addosso un mantello scuro le ricopriva la tunica riccamente decorata e nascondeva il suo volto ad occhi indiscreti. Si mosse prudentemente tra le piante della foresta. E se non fosse venuta? E se il messaggio fosse stato intercettato?

Iris rallentò. Era ormai nei pressi delle cascate. Poteva sentire l'aria umida e lo scrosciare dell'acqua. Camminò lentamente, rasente alle rocce, decisa a non farsi cogliere di sorpresa se avessero deciso di tenderle un'imboscata. Allungò la testa, scrutando in direzione del punto che aveva indicato nella lettera... e scorse una figura, ferma in mezzo al sentiero. Un tuffo al cuore: dal fisico poteva essere davvero lei! Iris si fece coraggio e scivolò fuori dal suo nascondiglio. "Elanor?" chiese, con voce un po' più acuta del normale.
 
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Silian
view post Posted on 9/5/2011, 10:11     +1   -1




[EXP: 9160 exp (14r20) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

Mese 6, giorno 24, post 2, notte

Il soldato si concesse un gigantesco sbadiglio e le si formarono due piccole lacrime agli angoli degli occhi, che furono asciugate con una manica. Uno ad uno tutti gli uccellini del bosco erano andati a dormire, lasciando che il silenzio si riappropriasse del suo spazio notturno. Si udiva soltanto il rumore dell’acqua che cadeva dalla cascata…passeggiò avanti e indietro poi si fermò al centro del sentiero, in ascolto. Non si erano capiti sull’orario? O le sembrava che il tempo non passasse solo perché era stanca morta? ”Elanor?” una voce femminile proveniente dall’intrico di tronchi chiamò il suo nome, facendola sobbalzare. Si voltò di scatto verso la fonte del suono e non rispose subito, aguzzando la vista per individuare fra gli alberi chi potesse averla chiamata…si era aspettata di incontrare Kuro, perché invece c’era una donna lì? Non era neanche sicura di riconoscere il timbro di voce di chi la chiamava. ”Chi sei?” chiese bruscamente, realizzando di trovarsi allo scoperto. Grave errore tattico…ma cosa ci era andata a fare all’accademia se rischiava la pelle in quel modo appena metteva piede fuori? Sfilò l’arco dalle spalle ed arretrò cautamente cercando un punto adatto per ripararsi nel mezzo dei tronchi dietro di sé. Poteva essere una delle sue serve, magari lui era stato trattenuto da qualche affare improvviso ed aveva spedito qualcun altro a prelevarla…o qualcuno voleva giocarle un brutto tiro e lei c’era cascata come un lemure alato…anche se non c’erano motivi per prendersela con lei, era un semplice soldato!
 
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view post Posted on 9/5/2011, 13:49     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 24, POST 2, notte

[(#FF007F) EXP 138.040 (15r50)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



La figura sobbalzò, voltandosi di scatto senza rispondere. Evidentemente non si aspettava di trovare qualcuno lì a quell'ora. Possibile che non fosse venuta? Iris artigliò la corteccia di uno degli alberi che aveva accanto, indecisa se avventurarsi allo scoperto. ”Chi sei?” chiese l'altra con voce decisa. Almeno adesso era certa che fosse una ragazza. La vide muoversi come per togliere qualcosa dalle spalle "l'arco!" si disse Iris guardandola arretrare: se fosse riuscita a raggiungere i tronchi alle sue spalle sarebbe diventata un bersaglio praticamente irraggiungibile. Forse, in fondo, era davvero lei. "Ferma dove sei!" intimò la principessa, alzando la lampada davanti a sé, abbastanza da vedere dove stava andando, ma non tanto da illuminare il proprio volto, protetto dal cappuccio del mantello: la sua identità era una cosa troppo preziosa per poterla svelare a chiunque.

Con la mano libera Iris raggiunse uno dei suoi pugnali e un vago senso di protezione al contatto con il manico dell'arma le diede coraggio "azzardati a muovere un solo dito e giuro sul mio onore che ti troverai con un pugnale conficcato nello stomaco prima ancora di riuscire a incoccare" la minacciò nervosa. No. Non era lì per quello... come aveva potuto arrivare a quel punto, comunque? Sbuffò, seccata da quella situazione, poi il suo tono si ammorbidì leggermente e si rivolse nuovamente al soldato"sono Ilah" precisò "devo parlarti, ma sappi che non ho intenzione di farmi ammazzare, quindi cerca di rilassarti e rimani dove posso vederti" ordinò, abbastanza soddisfatta del proprio discorso: sembrava sufficientemente ragionevole e intimidatorio da non ritrovarsi con una freccia infilzata in un braccio... con un po' di fortuna.
 
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Silian
view post Posted on 9/5/2011, 14:26     +1   -1




[EXP: 9260 exp (15r50x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

Mese 6, giorno 24, post 3, notte

”Ferma dove sei!” fu la risposta imperiosa della voce. “Col cavolo” pensò Elanor, esitando, non poteva sapere se quella lì era armata e comunque si trovava ancora sotto tiro. Apparve un lume fioco dall’altra parte del sentiero, sorretto da una figura ammantata il cui volto restava in ombra; il soldato si spostò lievemente indietro di un altro passetto per evitare il cono di luce che bagnava debolmente il sentiero e strinse l’arco tra le mani, indeciso se prelevare o no una freccia dalla faretra per sicurezza. "azzardati a muovere un solo dito e giuro sul mio onore che ti troverai con un pugnale conficcato nello stomaco prima ancora di riuscire a incoccare" intimò la voce, quasi leggendola nel pensiero. “Pugnale? Onore? …no, non dirmelo….” Pensò cautamente il soldato, mentre un ipotesi azzardata si affacciava alla sua mente. Potevano esserci decine di militari armati di pugnale e fissati con l’onore e congeneri ma le probabilità che si aggirassero intorno al palazzo di Kuro nell’ora esatta di un appuntamento e sapendo esattamente chi avevano di fronte restringevano il campo ad un solo nominativo. La voce confermò la sua blanda ipotesi (stesso tono perentorio, stesso timbro di voce, ora che ci pensava meglio) e solo allora Elanor abbandonò la posizione di guardia, abbassando lentamente l’arco per non spaventare Ilah con moti bruschi. ”Non mi aspettavo di trovare lei…ad ogni modo, come posso aiutarla?” sinceramente neanche lei ci teneva a finire con un pugnale conficcato da qualche parte quindi lasciò che la luce della lanterna le illuminasse il viso. Non era forse stato Kuro ad inviare il messaggio? E quella come faceva a sapere tutto? Luogo ed ora dell’incontro, non era un caso, sapeva che sarebbe arrivata proprio lei…che avesse legato e imbavagliato suo zio da qualche parte? No, questa idea era ridicola…Oltre tutto, da alcuni elementi si intuiva che il tentativo di recuperare il dominio era fallito miseramente: portava una lanterna ed un pugnale con sé, cose di cui non avrebbe avuto bisogno potendo sparare palle di fuoco da sola.
 
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view post Posted on 10/5/2011, 19:17     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 24, POST 4, notte

[(#FF007F) EXP 138.240 (30r100x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 3600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris strinse ancora di più la presa sul suo pugnale. Perché ci metteva tanto ad abbassare la guardia? Che avesse in mente qualcosa? Sentì i propri muscoli irrigidirsi per la tensione, pronti a scattare... poi vide le braccia dell'altra abbassarsi lentamente. "Non mi aspettavo di trovare lei" fu la risposta del soldato. Iris le lanciò un'occhiata sorpresa, poi, piano, piano, si ricordò di un piccolo dettaglio. "Ah. Comprensibile. Ho firmato il messaggio a nome del governatore" borbottò con la sua solita aria di sufficienza, più per ricordare la cosa a se stessa che a beneficio dell'altra. In effetti poteva perdonarle quell'atteggiamento, in fondo era dovuto solo a un malinteso.

Ormai più tranquilla lasciò la presa sul pugnale e usò la mano libera per passare una mano tra i capelli. Il cappuccio che le copriva il volto scivolò all'indietro con un movimento tanto fluido che perfino con quell'oscurità si sarebbe potuta riconoscere la stoffa di pregio che il Sarto Reale aveva utilizzato. Iris fece qualche passo verso Elanor... una delle idee era non far sapere a nessuno di quell'incontro e non sarebbe stato facile se avessero continuato a gridarsi contro da una parte all'altra della radura deserta. "Un mio ordine sarebbe stato sufficiente per convincere il tuo comandante a mandarti qui, ma spero capirai perché non ho potuto usare il mio sigillo di famiglia" disse. A quelle parole la sottile catena d'oro che portava al collo, nella quale era infilato il suo sigillo, sembrò farsi improvvisamente più pesante. Iris prese un respiro profondo.

"Ma veniamo agli affari: c'è stato un piccolo imprevisto, sono rimasta incosciente per un paio di giorni e quando mi sono risvegliata mi hanno informata che te n'eri andata senza nemmeno salutarmi... immagino per ordine di Kuro. Fa niente" la tranquillizzò. Non era certo lì per prendersela per quella mancanza, anche perché con buone probabilità non era nemmeno sua la responsabilità. La principessa si avvicinò a una roccia e vi posò sopra la lampada, controllò che non rischiasse di scivolare a terra, poi la lasciò, voltandosi nuovamente verso il soldato. Adesso era più vicina, abbastanza perché la luce della lampada le illuminasse entrambe. Iris alzò lo sguardo determinato sul viso di Elanor "avevamo un accordo e sappi che mantengo sempre la parola data" disse, sfilando un sacchetto dalla propria cintura. Il tintinnio metallico che accompagnò quel gesto lasciava pochi dubbi riguardo al contenuto del sacchetto. (-1000 mo NdF) "E' quanto pattuito, puoi controllare" disse la ragazza, mentre allungava il braccio fin sotto al naso del soldato. Delle gravi bruciature di venti giorni prima non c'era più nemmeno l'ombra.

"Non ho recuperato tu-sai-cosa, quindi per le altre dovrai aspettare... ma il nostro piano di dare fuoco alla biblioteca non si è rivelato del tutto fallimentare. Pensavo che avvicinando la candela ai libri quelli avrebbero preso fuoco... invece ho scoperto che scatenare un incendio non è così facile: ero infuriata, sapevo che non saresti riuscita a trattenere Kuro a lungo e che dovevo sbrigarmi... e allora ce l'ho fatta! Ho appiccato l'incendio in biblioteca come un vero dominatore del fuoco!" disse, evidentemente orgogliosa di se stessa. "Purtroppo se n'è andato di nuovo. Devo riprendermelo... e so come fare. Manterrai la tua parola e mi aiuterai?"
 
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Silian
view post Posted on 11/5/2011, 10:18     +1   -1




[EXP: 9360 exp (30r100) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

Mese 6, giorno 24, post 4, notte

Dopo qualche attimo di attesa Ilah svelò l’arcano riguardo al messaggio, con l’aria di chi sta considerando un particolare del tutto insignificante. Erano sole quindi…Elanor sentì una certa ansia assalirla…del tutto immotivatamente, certo, ma il pensiero che non ci fosse nessuno a cui fare riferimento nelle immediate vicinanze la metteva a disagio…il governatore neanche sapeva che lei fosse nelle vicinanze…L’altra si avvicinò al soldato facendo scivolare indietro il cappuccio che le copriva il viso "Un mio ordine sarebbe stato sufficiente per convincere il tuo comandante a mandarti qui, ma spero capirai perché non ho potuto usare il mio sigillo di famiglia" iniziò con una certa aria di superiorità. “No, non lo capisco, il tuo zietto si è ben guardato dal farmi capire qualcosa di più del tuo presunto nome…” fu il pensiero del soldato che comunque non si sarebbe mai azzardato ad aprire bocca in quel frangente. “Ma si può sapere chi sei tu…?” si chiese con un’altra punta di ansia. Non avrebbe chiesto neanche questo anche se tutto quell’alone di mistero le dava decisamente sui nervi. Una persona che con tanta nonchalance scriveva un messaggio usando il sigillo e la firma di un governatore, senza minimamente porsi dei problemi…chi può esserci più in alto di un governatore..?

"Avevamo un accordo e sappi che mantengo sempre la parola data" Ilah le sventolò sotto al naso un sacchetto dal chiaro contenuto. Elanor istintivamente fece un passo indietro: ricordava perfettamente il loro patto ma lei non aveva mai avuto la minima intenzione di ottemperare a tutte le sue richieste, era corsa a fare la spia appena se ne era presentata l’occasione…poi aveva spento quella dannata candela…Kuro doveva averla coperta, Ilah non era venuta a sapere del doppio gioco...era stata lei a non mantenere la parola data. Che fare? Si sorprese a pensare che, dopotutto, con le paghe dimezzate quel denaro le avrebbe fatto veramente comodo… e dové reprimere un moto di disgusto a quel pensiero. Non era roba guadagnata onestamente, non poteva accettare, si sarebbe sentita in colpa per mesi! L’onore non era solo roba da nobili, ce l’avevano anche i soldati o almeno alcuni di essi, forse...Come rifiutare senza far insospettire la ragazza? Alzò una mano con la palma aperta come per far cenno all’altra di aspettare e le disse candidamente ”Non si offenda signora ma non posso accettarle ora. La mia filosofia mi impedisce di ricevere compensi per un lavoro non ultimato” “seeeh, filosofia…ma da dove le tiri fuori queste cavolate…?” si chiedeva nel frattempo, sperando di non aver fatto irritare di nuovo la ragazza.

Ilah le spiegò il resto della storia, cosa fosse accaduto dopo che era rimasta sola in biblioteca. Avrebbe potuto farcela, per un soffio…cosa poteva mai bloccare in questo modo una cosacome il dominio? "Purtroppo se n'è andato di nuovo. Devo riprendermelo... e so come fare. Manterrai la tua parola e mi aiuterai?" Il soldato fu percorso da un brivido glaciale. Adesso era veramente nei guai! Era sola, non un comandante né il governatore per chiedere consiglio e chissà quale altra pazzia le avrebbe ordinato stavolta. Doveva dare fuoco al villaggio? All’intera foresta? Anche la volta precedente lei sapeva come fare, eccome se lo sapeva…e poi come era andata a finire?! Ma l’istinto di sopravvivenza suggeriva a gran voce ad Elanor che in ogni caso avrebbe fatto meglio ad accettare la proposta. Si fece coraggio. Realizzò bruscamente che era finito il tempo degli addestramenti e che se aveva scelto quel lavoro avrebbe dovuto piegarsi anche a cose che non avrebbe mai voluto fare. Si inchinò rassegnata, deglutendo per far scendere il nodo che le era salito alla gola ”Si signora, può contare sul mio aiuto”.
 
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view post Posted on 14/5/2011, 19:12     +1   -1
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MESE 6, GIORNO 24, POST 5, notte

[(#FF007F) EXP 138.340 (30r100)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 3600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris osservò il soldato ritrarsi, fissandolo con aria perplessa. Non le era mai capitato niente del genere: nessuna delle persone che giravano a palazzo avrebbe mai rifiutato del denaro, per nessun motivo. Inclinò leggermente la testa fissandola con sguardo interrogativo... proprio come la sera in cui l'aveva conosciuta, non poteva fare a meno di trovarla... strana. Ma, in fondo, quella filosofia le piaceva "molto nobile da parte tua" disse, ammirata. Non era certo sua intenzione offenderla, quindi si riprese le monete (+1000 mo NdF) e assicurò nuovamente il sacchetto alla cintura. "Sappi che mi ricorderò della tua bontà d'animo" le promise.

Elanor sembrava piuttosto nervosa, ma Iris riusciva perfettamente a comprenderla: lì fuori, da sole, costrette a fare affidamento su dei ridicoli arnesi per allontanare i malintenzionati... chissà come doveva sentirsi lei che non solo non aveva mai avuto il dono del dominio, ma non avrebbe potuto ottenerlo in alcun modo. Doveva essere un vero incubo vivere in quel modo, per una persona tanto onorevole. Pensandoci bene non era nemmeno giusto: c'erano tanti dominatori che non meritavano il loro dono... perché gli spiriti si divertivano a giocare a quel modo?

Iris frugò nuovamente nella sua tunica e ne estrasse delicatamente qualcosa avvolto in un fazzoletto di lino rosso. Sfogliò la stoffa con tanta attenzione che sarebbe stato evidente per chiunque che il contenuto doveva essere di inestimabile valore. All'interno, però, c'era solo una boccetta di vetro. Iris la afferrò tra due dita, avvicinandola alla luce della lampada "è quell'intruglio che mi ha dato il medico per le ustioni" spiegò con voce tremante per l'emozione... e in effetti la spiegazione era necessaria, perché non ne era rimasta più che qualche goccia. "Non so cosa ci sia dentro, ma ogni volta che lo prendo... torna anche il mio dominio. Devi riuscire a scoprire gli ingredienti... e a procurarmene dell'altro!" disse, abbassando avidamente lo sguardo sulle poche gocce rimaste. Rimase ad osservare la boccetta per alcuni istanti. Forse quelle gocce le avrebbero consentito di recuperare il dominio per qualche ora, forse Elanor non sarebbe riuscita a scoprire niente... era davvero la scelta giusta, separarsene?

La principessa si morse il labbro inferiore, tormentandolo con i denti. "Tieni" disse, allungando la boccetta verso Elanor e cacciandogliela in mano rapidamente, prima di poter avere qualche ripensamento. Si allontanò di nuovo con movimenti scattanti, innaturali. Ecco... già sentiva che aveva avuto una pessima idea e qualcosa la attirava verso la boccetta, invitandola a riprendersela. Strinse i pugni, piantando le unghie nei palmi delle mani. C'era dell'altro. Un'altra cosa dalla quale avrebbe fatto fatica a separarsi. La principessa si voltò verso la foresta e allungò un braccio verso l'alto, rimanendo immobile per alcuni istanti senza che succedesse niente. Poi ci fu un forte spostamento d'aria, e un grosso falco planò dal cielo, posandosi con precisione sul bracciale stretto al polso della giovane. Iris si sbilanciò leggermente per l'impatto, ma subito recuperò l'equilibrio e tornò a voltarsi verso Elanor.

"Questo è il mio falco. Portalo con te e appena avrai trovato il preparato dallo a lui. Saprà raggiungermi" promise allungando il proprio braccio in direzione del soldato, in modo che il rapace si spostasse su quello di Elanor. "Le mie monete ti faranno comodo. Credi di poterle accettare come acconto per quello che dovrai spendere per questa missione?" chiese, premurosa. Riku, intanto, sbatteva le possenti ali con fare nervoso, infastidito dalla vicinanza con una perfetta sconosciuta.
 
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Silian
view post Posted on 15/5/2011, 14:33     +1   -1




SPOILER (click to view)
Mi sono lievitati orrendamente gli exp tra Master, Poli, bonus ed allenamenti ma dovrei aver fatto bene i conti :wacko: spero...

[EXP: 10.110 exp (30r100x2) Nome pg: Elanor (#3A0057)] [DENARO: 200 NdF DEPOSITATO: 1100 NdF ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 850 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: nessuna ARMI: arco lungo]

Mese 6, giorno 24, post 5, notte

Ilah sembrò non prendersela per le monete, evidentemente la scusa della filosofia aveva attaccato, inaspettatamente, si, ma aveva raggiunto il suo scopo. Ripose le monete al loro posto poi ricominciò a frugare tra le pieghe dell’abito tirandone fuori con mani tremanti qualcosa avvolto in un pezzo di stoffa rossa, che iniziò a liberare con attenzione maniacale, come se avesse una paura tremenda di romperlo. Elanor si stupì riconoscendo la bottiglietta che le aveva consegnato il medico stesso quando Ilah si era ferita, spiegandole con voce rotta dall’emozione il motivo di tanta cura…ed il soldato fu colmato da un’ondata di sollievo! ”Devi riuscire a scoprire gli ingredienti... e a procurarmene dell'altro!"

Niente incendi…sembrava un sogno! Ripensò alla paura che aveva provato fino a pochi istanti prima, dandosi della sciocca per essersi fatta prendere dal panico così facilmente e senza motivo…respirò liberamente l’aria notturna mentre la ragazza fissava intensamente il contenitore, quasi ipnotizzata. Buffo che gli effetti di una medicina potessero essere così imprevedibili! Poi si ritrovò il contenitore in mano all’improvviso mentre Ilah si allontanava di nuovo muovendosi in modo stranissimo, con una espressione nervosa…stava bene? Il soldato guardò incuriosito la bottiglietta, portandosela davanti agli occhi mantenendola delicatamente tra le dita, quasi aspettandosi di vedere nel riflesso di quelle poche gocce la visione di una fiamma danzante alla luce della luna…ovviamente il liquido verdognolo era torbido esattamente come se lo ricordava e riuscì a reprimere quella leggera ondata di timore che le aveva instillato l’atteggiamento eccessivamente cauto della ragazza. Infilò con cautela la fiala nella borsa. [Borsa= + fiala medicina]

Ilah si era voltata verso la foresta sollevando un braccio ed un fruscio dall’alto annunciò l’arrivo di un grosso volatile che piombò sul polso della ragazza con una certa energia: quando si voltò di nuovo mostrò alla luce della lanterna un magnifico esemplare di falco, al cui confronto tutti i volatili messaggeri dell’esercito sembravano poco più che un branco di polli di allevamento. "Questo è il mio falco. Portalo con te e appena avrai trovato il preparato dallo a lui. Saprà raggiungermi" Il volatile le scoccò uno sguardo fiero con gli occhi color ambra e mentre la padrona avvicinava il braccio al soldato lui iniziò a sbattere le ali, evidentemente contrariato da quella manovra. Elanor protese il polso, curandosi che fosse ben coperto dalla manica della tunica per proteggerlo dagli unghioni del rapace, mentre tirava indietro la testa il più possibile: se a quello fosse andata la luna di traverso si sarebbe trovata con un occhio in meno…"Le mie monete ti faranno comodo. Credi di poterle accettare come acconto per quello che dovrai spendere per questa missione?" Elanor ci pensò su qualche secondo…non aveva tutti i torti, con quello che guadagnava arrivava a mala pena a fine mese…si rassegnò all’evidenza ”Ad essere sincera…si, penso che potrei accettarle…ne farei a meno, ma con lo stipendio dimezzato mi trovo in difficoltà fuori dalla caserma. Le restituirò comunque quanto resterà inutilizzato” puntualizzò, non voleva approfittare troppo della situazione.

”Come si chiama?” chiese alludendo al pennuto che ora si era degnato di prendere posto sul suo avambraccio. Al primo contatto era sembrato più leggero del previsto ma tenere il braccio sollevato diventata poco comodo alla lunga. ”E…per curiosità…il medico ha mai accennato a qualcosa, non so, parlando col governatore, che possa essere utile ad identificare qualcuno degli ingredienti più in fretta?” chiese, alludendo velatamente al fatto che sarebbe stato più semplice scoprire la composizione della medicina chiedendo direttamente a chi l’aveva portata invece che girare per tutto l’arcipelago cercando alla cieca…Ilah sembrava più gentile rispetto all’ultima volta ma voleva evitare di stuzzicarla con domande che a lei sarebbero sicuramente parse troppo ovvie.
 
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view post Posted on 15/5/2011, 15:57     +1   -1
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[(#FF007F) EXP 138.690 (30r100x2)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 3600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Iris trattenne a stento un sorriso: buffo notare come un pugno di monete, che per lei avevano un valore relativo, fossero considerate un gran dono, qualcosa per cui fare di tutto. La giovane principessa non era nuova a quell'atteggiamento, e più volte aveva approfittato dell'avidità dei suoi sottoposti, giocando a metterli uno contro l'altro, secondo i propri comodi. Era arrivata a convincersi che il popolo avrebbe fatto qualunque cosa per un pugno di monete... ma Elanor no. Era diversa... era strano e allo stesso tempo curioso il modo in cui aveva rifiutato con tanta decisione, con cui ora era pronta a restituire qualunque cosa non le fosse strettamente necessario, nonostante fosse chiaro che, lei più di tutti, di quelle monete aveva davvero bisogno. Che fosse una questione di orgoglio? Eppure, sebbene fosse una principessa, lei per prima non si era mai fatta particolari problemi ad accettare i regali del Capo Tribù, quando se ne era presentata l'occasione. Ma in fondo Leon e quei trogloditi glieli avevano fatti sudare... "era il minimo che potessero fare" si disse in un moto di stizza.

Slacciò nuovamente il sacchetto dalla cintura, allungandolo verso il giovane soldato (-1000 mo NdF) "Elanor quelle monete sono più utili a te che a me: vivo reclusa in un palazzo, il sifu Kuro si occupa di tutte le mie necessità e non appena avrò di nuovo il mio dono... mi serviranno ancora meno" disse con un misto tra divertimento e compassione. Quella ragazza doveva proprio volersi male per crearsi problemi anche dove non ce n'erano. Attese che Riku si staccasse dal suo braccio e notò che l'altra non sembrava particolarmente felice di vedere il suo magnifico falco da quella distanza... ma era bene addestrato e soprattutto amava fare il suo lavoro: non si sarebbe sottratto al suo dovere e non avrebbe messo in pericolo l'unica persona in grado di aiutare la sua padrona. "Temo di averlo viziato" disse, vedendo che l'altro continuava a sbattere le ali: si avvicinò e lo carezzò delicatamente, finché smise di dimenarsi "fa così per mettersi in mostra... o per attaccare. In effetti faccio ancora fatica a distinguere uno dall'altro" disse nel tentativo di tranquillizzare il soldato.

Quando l'altra le chiese il nome dell'animale Iris esitò: avrebbe potuto ricollegarlo a lei? Ma in fondo non erano in tanti a sapere come si chiamava... e certo se non l'aveva ancora riconosciuta era improbabile che riconoscesse il suo falco. L'idea che, al sentire il nome del rapace, qualcun altro avrebbe potuto fare quel collegamento per lei non le passò neanche per l'anticamera del cervello. "Riku" rispose. Faceva uno strano effetto pronunciare quel nome, dopo tutto quello che era successo: sembrava passata un'eternità dalla morte di suo padre. Se solo avesse potuto essere lì con lei, vedere come era diventato grande e forte il falco che le aveva regalato, se solo avesse potuto vedere come lo aveva vendicato, senza fermarsi di fronte a niente e a nessuno, fino a ridursi... Iris allontanò quel pensiero. "... in onore del nostro defunto Signore del Fuoco" si affrettò a precisare, cambiando argomento prima di essere sopraffatta dalla tristezza per la scomparsa dell'uomo.

"Non ho potuto parlare con il medico. Il sifu Kuro non approva tutto questo: dice che non è naturale... non capisce che è quello che mi è successo a non essere naturale. D'altra parte è vecchio... immagino che a una certa età diventi più difficile accettare le scoperte della scienza" asserì, accompagnando le proprie parole con un leggero svolazzo della mano, ad indicare che non era una questione sulla quale valesse la pena di soffermarsi. "Ora è meglio che vada".
 
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