La Nazione del Fuoco - GdR

Missione compiuta

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@Les
view post Posted on 19/5/2011, 12:43 by: @Les     +1   -1
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MESE 7, GIORNO 24, POST 1, notte

[(#FF007F) EXP 138.790 (30r100)][DENARO: 1600 mo (gioielli) + 3600 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, poco più corta delle ginocchia e riccamente decorata con bordature oro, maniche corte, braccia fasciate, pantaloni color melanzana, stivali in pelle scura e capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (on)]



Era sera. Era passato tanto di quel tempo da quando aveva affidato la sua missione a Elanor che, ormai, cominciava a disperare. Il suo dominio non era tornato e perfino Kuro sembrava aver rinunciato all'idea di poterglielo restituire: le loro sessioni di allenamento si erano fatte sempre più rare, tanto che l'ultima risaliva alla settimana precedente: non sarebbe più tornata a governare. Ormai giravano diverse voci sulla sua morte che Iris non si era minimamente preoccupata di zittire... in fondo era meglio così, che la credessero morta, vittima di qualche male misterioso, dopo aver reso la sua nazione potente come non lo era da secoli, dopo un governo breve ma glorioso. Nessuno avrebbe mai scoperto quello che era diventata: sarebbe cresciuta e di lì a qualche anno nessuno avrebbe potuto riconoscerla... avrebbe potuto riprendere a uscire. Magari si sarebbe stabilita in uno dei villaggi sulla costa, in una piccola casa, con un orticello da coltivare. Forse con l'aiuto di Kuro sarebbe riuscita a rintracciare Antk e avrebbero potuto vivere insieme, lontani dal mondo. A lui avrebbe certamente fatto piacere saperla lontana dagli intrighi della politica e lei avrebbe finalmente potuto tenerlo lontano dai guai. Sarebbe stato bello...

Iris si accorse che il pennello era ormai zuppo d'inchiostro e lasciò colare il liquido in eccesso, ripulendo le setole sul bordo del contenitore. La fiamma della candela era ormai debole, non ne era rimasto che un piccolo mozzicone... ma la principessa era ben decisa a non mettersi a letto finché non avesse finito quel lavoro. C'era qualcosa di poco chiaro in tutta la faccenda: Kuro era troppo preso dai suoi impegni con i mocciosi per occuparsi della gestione della città, ma fortunatamente la sua esperienza le aveva fatto cogliere a colpo d'occhio che qualcosa non andava per il verso giusto: i profitti erano improvvisamente calati, molti non sembravano più in grado di pagare le tasse... Iris sorresse delicatamente la manica della vestaglia per evitare che scivolasse sul foglio, macchiandosi, e tracciò con precisione alcuni ideogrammi: appunti, teorie. Ancora non riusciva a trovare la causa di quel peggioramento di condizioni.

Un rumore alla finestra la fece sobbalzare. "Riku!" esclamò, lasciando cadere il pennello sul foglio, e si alzò talmente in fretta che per poco non incespicò sul tavolino. Il falco prese a sbattere le ali, gonfiando le penne pieno d'orgoglio "mi sei mancato" gli sussurrò la principessa con un sorriso raggiante, mentre lo liberava dal suo fardello: afferrò il sacchetto, la pergamena, e si avviò verso la camera da letto, dove si lasciò cadere sul materasso, incrociò le gambe, posando la schiena tra i cuscini mentre già tentava nervosamente di sciogliere il legaccio che chiudeva il sacchetto. Le mani avevano preso a tremarle e non riusciva a lavorare con precisione, così portò il sacchetto alla bocca e strappò con i denti il nastro. Qualcosa di freddo e duro sbatté contro il suo polso e quando finalmente riuscì a liberare il contenuto fu presa da un profondo senso di sollievo. Era lei: lo stesso verde, lo stesso contenuto torbido. Stappò la boccetta, inspirando il contenuto a pieni polmoni, poi la tappò di nuovo per srotolare la pergamena. Una ricetta. Si lasciò cadere all'indietro, portando entrambe le mani alla bocca, mentre delle calde lacrime di gioia cominciavano a rigarle il viso. Elanor ce l'aveva fatta.

"Grazie, grazie, grazie!" fu l'unica cosa che riuscì a pensare. Si sentiva improvvisamente leggera, felice: aveva voglia di uscire di lì e gridare al mondo che ce l'aveva fatta, ma si trattenne. Kuro non doveva sapere, o avrebbe fatto sparire tutto. Quel pensiero costrinse Iris a tornare alla realtà. Tornò a sedersi, afferrò nuovamente la boccetta e vi cacciò dentro un dito, per poi portarlo cautamente alle labbra. Tornò ad osservare la lista degli ingredienti. Alcuni non li aveva mai sentiti nominare, quanto agli altri il sapore corrispondeva. Non sembrava ci fosse traccia di veleno, così la principessa azzardò un piccolo sorso... poi un altro, un altro ancora... e attese fissando le candele che illuminavano la stanza, aspettando che la medicina facesse effetto, aspettando di sentirle.
 
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5 replies since 16/5/2011, 14:32   96 views
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