[2310 Riku (
#C30000): (30r100)] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: tunica lunga rossa/nera/oro spilla a forma di fiamma] [EV: 500, ABILITA': ,ARMATURA: nessuna, ARMI: ]
Mese 10 Giorno 1 Post 1 MattinoAprì gli occhi, lentamente, quell' intruglio che Iris gli aveva dato doveva essere molto forte. Non sapeva per quanto aveva dormito, per quanto era rimasto nel vuoto assoluto dei sogni inesistenti. Alla fine quando gli occhi erano aperti e stava riprendendo conoscenza si accorse che il dolore era molto minore e le bende sulle gambe, sul collo e sulla faccia erano sparite. Rimanevano soltanto quelle sulla schiena, sul petto e sul ventre dove c' erano le ferite più profonde e gravi. Dopo aver iniziato a sentire di nuovo il dolore iniziò a guardarsi attorno. A quanto pare Iris l' aveva fatto portare a palazzo, in una delle stanze degli ospiti. La stanza era sfarzosa ma non eccessivamente, per evitare che superasse in bellezza quelle della famiglia reale e del sovrano, aveva un normale mobilio in legno pesante e scuro. Il letto era spazioso ed a notarlo bene era stato fatto in modo che le ustioni provocassero meno male possibile. Le coperte erano estremamente morbide. Il resto della stanza era addobbato con lo stile della Nazione del Fuoco. La maggior parte degli accessori era in rosso, i quadri raffiguravano la famiglia reale, in questo caso solo Iris, per ricordare dove si trovassero gli ospiti, ed altri riportavano la vita di corte. Per il resto non c' era niente di anormale.
Nella stanza erano in due, c' era una guardia sulla porta che lo stava osservando, forse Iris aveva detto di avvisarla appena si sarebbe svegliato lui avrebbe fatto così, e molto probabilmente fuori ce ne saranno state altre due come normale protocollo di sicurezza. La guardia avrà sicuramente mandato un messaggio al Signore del Fuoco ed era una questione di tempo prima che Iris entrasse da quella porta. Riku alzò le coperte e con difficoltà si mise seduto sul lato del letto. Era seminudo. Si alzò, a quanto la gamba sinistra gli dava problemi, e si diresse barcollante verso l' armadio. La guardia rimase impassibile. Aprì le pesanti ante, cercò una vestaglia abbastanza lunga da coprirlo totalmente e la indossò. Quando richiuse l' anta dietro di questa trovò la guardia che lo stava vissando con sguardo truce, da interrogatorio.
Dove crede di andare? chiese con tono molto serio
In giardino. L' aria fresca aiuta la guarigione. rispose Riku chiudendosi delicatamente la vestaglia in vita con la cinta.
La guardia non sapeva che fare, il Signore del Fuoco aveva dato ordini precisi di guarirlo e di avvisare la guaritrice se ci sarebbero state complicazioni. Non aveva detto di tenerlo bloccato in quella stanza oppure di fermarlo. E come l' avrebbe fermato? Se avrebbe tentato gli avrebbe sicuramente fatto del male. Poteva seguirlo ed aiutarlo in casi eccezzionali, avrebbe sicuramente avvisato la guaritrice della tribù dell' acqua. Riku circunavigò la guardia più velocemente che potè ed arrivò alla porta
Di al Signore del Fuoco che sono ai giardini, lei sa dove. Quando Iris era ancora una principessa e la famiglia era unita. Passavano parecchio tempo in un area del giardino che era quasi sempre deserta perchè riservata alla famiglia reale. Aprì la porta ed uscì. Difatti c' erano le due guardie reali ai fianchi della porta ma lui non le degnò di uno sguardo e barcollando s' incamminò verso i giardini. Le guardie rimasero ad osservarlo per un po' con fare sbalordito. La guardia uscì poco dopo dicendo
Lo tengo d' occhio io. Và ad avvisare il Signore del Fuoco che il prigioniero si trova nei giardini. Lei sa dove. Tu invece avvisa la guaritrice, che si tenga pronta in caso di complicazioni. disse la guardia. Le due guardie reali tentennarono ma alla fine cedettero, erano le uniche cose possibili da fare senza far del male al prigioniero.
Riku intanto con la sua andatura barcollante aveva raggiunto una delle uscite laterali che dava sui giardini, era quasi arrivato, finalmente, era stufo di dover fare una fatica immensa per camminare. Era ricomparso anche il dolore al petto però più attenuato, forse la pelle in quel tempo di permanenza nella stanza era guarita ed aveva riassunto un po' della durezza di un tempo. Si fermò un attimino sulla soglia per riprendere fiato, ossevato dalle guardie reali di stanza lì. Poi ripartì con la sua andatura ma si vedeva che si affaticava sempre più. Ormai era arrivato. Si sedette sulla riva dello stagno a guardare l' acqua ed a ricordare i bei vecchi tempi insieme alla famiglia.
Edited by SSD_Executor-Fener - 1/7/2011, 18:29