La Nazione del Fuoco - GdR

Una vecchia conoscenza...

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Silian
view post Posted on 11/8/2011, 13:51     +1   -1




ispirazione a zero U.U
MESE 10, GIORNO 6, POST 10, mezzogiorno

[EXP: 18.580 exp (3r20) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (8)]

Elanor alzò in alto la fiaccola accesa, mentre la luce rossastra si rifrangeva decine e decine di volte sulle colonne lucide e sul pavimento di pietra…sembrava che l’intero corridoio centrale stesse andando a fuoco: l’effetto generale, quando anche il muro di fuoco davanti al trono fosse stato acceso, sarebbe stato ancora più impressionante. Probabilmente la sala era stata costruita apposta per fare quell’effetto appena qualsiasi fiamma fosse stata accesa all’interno. Il generale nel frattempo scivolava sulle sue rotelle lungo il salone e lei stette ben concentrata a seguirne i movimenti per non perderlo di vista in quel baluginio generale. La sua sagoma era davvero piccola in confronto alle imponenti colonne che scandivano lo spazio interno. Il fuoco si agitava irrequieto per le correnti d’aria che inevitabilmente si formavano in uno spazio così vasto: all’inizio non sembrava così difficile seguire la figura di Huizong, ma quando la fiamma oscillava con più violenza si creavano ombre improvvise ed era difficile individuarlo di nuovo, dato che si spostava in continuazione. Aggrottò le sopracciglia e strizzò gli occhi, mano a mano che lui si allontanava. Per il momento l’unica cosa che poteva distinguere le ombre da potenziali sicari nascosti era l’irregolarità delle prime: la difficoltà era nel distinguere l’assenza di movimento, piuttosto che la sua presenza. Avrebbe dovuto farci l’occhio. Ma a cosa non avrebbe dovuto fare l’occhio, là dentro?
 
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view post Posted on 11/8/2011, 15:16     +1   -1
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tu che fai meno di 30 righe!? Wow... xP



MESE 10, GIORNO 6, POST 5 (ago), primo pomeriggio

[(#FF007F) EXP 149.990 (15r50x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Huizhong proseguì sicuro, infilandosi tra le ombre della sala. Ovviamente quando l'intero muro di fiamme fosse stato acceso ci sarebbe stata molta più luce, e nascondersi sarebbe stato più arduo anche per un sicario esperto, ma era bene che la nuova arrivata e la sua guardia si adattassero ad agire nelle peggiori condizioni possibili. La sedia a rotelle era bene oliata, ma nonostante la disinvoltura che il generale ostentava nel muoversi faceva ancora fatica ad adattarsi a quella sua nuova situazione. Quanto ad accettarla... beh, probabilmente non ci sarebbe mai riuscito. Era nato senza dominio, in una famiglia di infimo rango e aveva lottato contro il volere degli spiriti, contro le chiacchiere della nobiltà per arrivare fin lì. Si teneva ben stretti i suoi ideali e i suoi obiettivi, ma non era sufficiente. Gli spiriti avevano dovuto metterlo alla prova di nuovo e l'avevano privato della sua libertà di muoversi, di scivolare silenziosamente tra le ombre... ma se speravano di fermarlo a quel modo, beh... si sbagliavano. Avrebbe dimostrato al Signore del Fuoco che la sua fiducia era ben riposta, avrebbe dimostrato alla Nazione chi era il generale Huizhong.

Per riuscirci Iris doveva rimanere sul trono. Nessun altro sovrano, nessun altro nobilotto sarebbe stato disposto a concedergli quella possibilità, dopo che si era tanto esposto in favore di Iris. Il generale rallentò, cercando di fare meno rumore possibile. L'eco della sala diffondeva ogni minimo rumore in tutte le direzioni... un'arma a doppio taglio: in quel modo era facile accorgersi di qualunque altra cosa si muovesse all'interno della sala, ma era difficile capirne la direzione. Scrutò in direzione della torcia, lo sguardo di Elanor sembrava perso nella direzione sbagliata, così decise di metterla alla prova. Cautamente fece scivolare la mano nella sacca attaccata alla sua sedia, scese fin sul fondo, accarezzando delicatamente il legno della sua arma, finché riuscì a raggiungere l'impugnatura. La estrasse in silenzio, stando bene attento a muoversi il meno possibile: un dardo era già caricato, con un gesto solo tolse la sicura e fece scattare il meccanismo, puntando dritto in direzione della torcia di Elanor. "Vediamo se sei all'altezza" si disse.
(A.Atk *trapassare + balestra* atk=1050+20+65=1135 vel=390)
 
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Silian
view post Posted on 12/8/2011, 15:55     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 11, mezzogiorno

[EXP: 18.780 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 870 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (7)]

Si stava concentrando sempre più sulle luci mutevoli che danzavano sulla pietra lucida della sala. La fiamma ondeggiò all’improvviso, sospinta da uno spiffero fastidioso che proveniva dalla sua sinistra: l’aria alimentò per qualche secondo il fuoco, che brillò più intensamente, tanto da costringere la ragazza ad allontanare da sé la fonte di luce, socchiudendo gli occhi. Quando riuscì a riadattare la vista alla penombra si accorse con stizza che aveva completamente perso di vista il Generale. Stupida torcia…se avesse potuto piegare il fuoco alla sua volontà avrebbe anche potuto evitare che si muovesse in quella maniera inconsulta! Cercò di considerare uno spazio più ampio possibile nell’ambito del suo campo visivo, ruotando lentamente il capo: in quel modo sperava di individuare più facilmente il punto fermo in mezzo a tutto quel guizzare. Niente…ancora niente… Ma dov’era andato a cacciarsi?! Si fosse andato ad infilare dietro a qualche colonna? Doveva spostarsi anche lei? Qualsiasi cosa avesse fatto aveva una possibilità su due di sbagliare. Decise di restare ferma…Tese le orecchie, in attesa di sentire la voce della sua guida che le impartisse altre indicazioni. Ovviamente non fu tanto gentile da rivolgerle di nuovo la parola. Magari lo faceva apposta, anzi, ne era sicura, si era nascosto ed ora sghignazzava sotto i baffi, dietro ad un arazzo. Era per questo che non si sentiva volare una zanzamosca là dentro, quello là stava giusto aspettando il momento giusto per saltare fuori e farle una bella ramanzina sull’ importanza del restare concentrati per la salvezza di Sua Altezza. E come se non bastasse c’era qualcosa che la metteva terribilmente a disagio. Aggrottò le sopracciglia, indispettita. Detestava non riuscire immediatamente a decodificare certi segnali. Il fuoco crepitava, riusciva a sentire anche il proprio respiro fortissimo nel silenzio della stanza. Silenzio…era una cosa quasi viva, che si poteva toccare, serpeggiava tra le colonne, permeava l’aria fin dentro i polmoni ad ogni respiro. Le faceva venire in mente quando, durante le esercitazioni a Fire Fountain, li facevano passare nella boscaglia fuori dalla caserma per simulare un agguato nemico. C’erano altre reclute nascoste tra i cespugli e quando sarebbero passati, avrebbero dovuto essere attaccati da loro: non sapevi mai quando e dove sarebbe accaduto, sapevi solo che quella situazione e quel silenzio ti avrebbero ucciso comunque, ma per la tensione. Insomma, era un po’ lo stesso silenzio di quelle volte.
CLICK.
“STRAMALEDETTO VECCHIO!!”

Quel rumore…lo conosceva benissimo, lo aveva sentito migliaia di volte ai campi di addestramento. Una balestra.
Con quella stupida torcia tra le mani c’era poco da fare. Ebbe appena il tempo di vedere la punta metallica della freccia scintillare sotto la luce della torcia. Poi con un movimento dell’unico braccio libero, come quello di una frusta, lasciò scivolare uno degli stiletti che aveva occultato nelle maniche e lo lanciò più in fretta possibile contro il dardo…e di conseguenza, contro chi l’aveva lanciato a tradimento.

(A.Atk *trapassare + balestra* atk=1050+20+65=1135 vel=390)

(A.Catk *Lancio secco A* def=[1000]>[700] atk=[1400]>[1050]) EV= *870*

La freccia rimbalzò con un tintinnio stridente contro la sottile lama di metallo, poi andò a prenderle si striscio il braccio sinistro, dove si aprì una lunga ferita sottile. “Sottospecie di vipera a sonagli”…ringhiò tra sé Elanor, mentre si abbassava di scatto ed abbandonava la torcia accesa sul pavimento. Poi si spostò rapidamente di un paio di passi a destra, in silenzio, esattamente al centro del cono d’ombra lasciato dall’impugnatura della fiaccola; fece scivolare tra le dita alcune delle lame che le restavano, facendo attenzione che restassero occultate dietro il margine della manica per non riflettere la luce delle fiamme. Quindi rimase immobile, in attesa della prossima mossa.
 
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view post Posted on 12/8/2011, 22:24     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 6 (ago), primo pomeriggio

[(#FF007F) EXP 150.190 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Huizhong vide qualcosa scintillare alla debole luce della fiamma, nell'esatto istante in cui Elanor estrasse la lama. Istintivamente cercò di allontanarsi, ma non era ancora abituato alla sua condizione e prima che i suoi riflessi muovessero le sue mani verso le ruote qualcosa lo sfiorò di striscio a un braccio, sentì il sangue colare lentamente fuori dalla ferita, impregnando la tunica. Non faceva molto male... Non al fisico, almeno. Non poteva credere che quella novellina fosse riuscita ad arrivargli tanto vicino, al primo tentativo. Ecco perché la sua sovrana era certa che fosse all'altezza dell'incarico nonostante le sue origini e il suo handicap. Poi un pensiero meno felice si fece strada nella sua mente: quella ragazza era come lui... solo che era giovane, era forte, poteva correre. E se il Signore del Fuoco avesse deciso che non le era più di alcuna utilità in quello stato? E se avesse deciso che era giunto il momento di sostituirlo? Lo sguardo dell'uomo si rabbuiò. Non poteva permetterlo, avrebbe prestato molta più attenzione da quel momento in poi e se Iris avesse deciso di ricompensare la sua lealtà disfandosi di lui... Non sarebbe rimasto a guardare.
(EV Hui -30)

La freccia scagliata da Huizhong colpì Elanor di striscio, per poi andare a conficcarsi in una delle colonne alle sue spalle, a breve distanza dall'ingresso della sala. Kuro la afferrò, strappandola dalla decorazione a forma di fiamma, al centro della quale era andata a piantarsi: "potreste evitare di eliminarvi a vicenda prima che ci pensino i sicari? Ho bisogno di entrambi" protestò Iris con voce seccata, affacciandosi alle spalle del governatore. Subito la stanza fu illuminata a giorno, mentre alte fiamme divampavano nei bracieri, donando alla sala intensi riflessi arancioni e dorati. Iris lanciò a Kuro un'occhiata di rimprovero, non era stato tanto il gesto in sé, ad infastidirla, quanto le implicazioni.

Perfino ai servitori era permesso illuminare i bracieri, se il sovrano lo richiedeva, ma Kuro aveva anticipato il suo ordine, ordine che non aveva comunque intenzione di dare: "sto bene" mentì con un sussurro diretto al suo maestro. Non le avrebbe creduto, se lo sentiva. Era ancora debole dopo l'incidente di qualche giorno prima e il medico le aveva raccomandato di sforzarsi il meno possibile: tenere accese fiammate di quelle dimensioni, seppure estremamente semplice per una dominatrice del suo livello, con l'aiuto dei bracieri, alla lunga era estenuante. Questo non sopportava: che Kuro se ne fosse accorto, che pensasse di doverla aiutare. Era il Signore del Fuoco e non aveva bisogno dell'aiuto di nessuno, tantomeno di quello di un vecchio eccentrico!

"Perdonatemi, Altezza. Posso suggerire di continuare la conversazione in un luogo più tranquillo?" chiese allora il governatore. Iris lo scrutò con aria severa per un lungo istante. No. Non poteva. Ne aveva abbastanza dei suoi suggerimenti... Ma lei per prima non era particolarmente entusiasta dell'idea di sforzarsi più del dovuto e in qualunque altra stanza avrebbe potuto evitare di usare il suo dominio; distolse lo sguardo dall'uomo, lanciando un'occhiata verso il fondo della sala, dove si trovava Huizhong "Andremo della sala da tè. Huizhong, vieni anche tu, abbiamo una questione da chiarire una volta per tutte" annunciò con voce stentorea. Poi il suo sguardo indugiò su Elanor "puoi seguirci" ordinò, facendole cenno di avvicinarsi, un istante prima di voltarsi in direzione della porta, per poi incamminarsi con fare deciso lungo il corridoio.
 
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Silian
view post Posted on 13/8/2011, 14:54     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 12, primo pomeriggio

[EXP: 18.860 exp (25r80) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 870 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (7)]

Sentì lo stiletto cadere tintinnando da qualche parte, in fondo alla sala. Ne aveva ancora sette a portata di mano, senza contare le frecce, che era molto più abile ad usare. Che fare? Aspettare che Huizong attaccasse di nuovo, nascondersi meglio dietro una colonna? All’improvviso avvertì una presenza alle sue spalle…possibile che fosse riuscito ad aggirarla in così poco tempo? Non fece neanche in tempo a finire di voltarsi che una luce intensa riempì la sala, accompagnata dalla inconfondibile voce di Iris. Elanor scattò in piedi, seccata di essere stata colta in quella stupida posa acquattata, e si scansò di lato per far passare il governatore con la padrona di casa dopo averli salutati col solito inchino. Era una di quelle situazioni in cui un moccioso avrebbe risposto “Ma ha cominciato lui!”…perché figuriamoci, lei non avrebbe mai attaccato un suo superiore! Almeno adesso doveva preoccuparsi di una cosa in meno…lanciò un’occhiata si sguincio al Generale, per controllare che non fosse ancora in vena di scherzi, poi si poggiò con la schiena contro una colonna, per tirare un attimo il fiato. Che sensazione orribile…quella di essere braccata. Allargò delicatamente con le dita lo squarcio nella manica della tunica, per controllare l’effettivo stato della ferita al braccio: niente di preoccupante anche se era un taglio piuttosto lungo, avrebbe dovuto fasciarlo ben stretto ma adesso non era il momento adatto. Avrebbe fatto una pessima impressione se si fosse messa a piagnucolare per un taglietto…cercò comunque di mantenersi a debita distanza da Huizong, che mostrava un’inequivocabile macchia rossa su una manica…si notava appena da quella distanza. L’aveva colpito anche senza poter prendere adeguatamente la mira, nel buio…e lui non poteva certo schivare in quelle condizioni. Non era una bella cosa colpire un invalido, non ne andava certo fiera, ma si sarebbe potuto risparmiare quel tiro mancino.

Avevano interrotto in pieno una delle belle chiacchierate di Kuro, che nonostante l’impegno del Generale era riuscito a raggiungere Iris lo stesso. Non era un bel momento per la sua guida, ne era quasi certa, anche se la sua espressione era indecifrabile come al solito. Elanor annuì al comando della Firelord e sgattaiolò subito dietro la fila di colonne alla sua destra, per andare a recuperare la sua lama senza incrociare Huizong per strada. Corse senza rumore finché non individuò la lama luccicante a terra: la raccolse e pulì il sangue con il bordo della tunica, si infilò lo stiletto nella manica buona e raggiunse il gruppo che usciva dalla sala, tenendosi in coda, sempre a qualche metro di distanza dall’irritabile individuo su ruote. Non si erano ancora rivolti la parola, né lei aveva fretta che ciò avvenisse. Era ovvio che volesse metterla alla prova ma forse non si aspettava un contrattacco da parte sua e si era imbestialito ancora di più. Erano strani, questi veterani, non eri mai sicura di cosa passasse loro per la testa.
 
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view post Posted on 14/8/2011, 15:56     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 7 (ago), primo pomeriggio

[(#FF007F) EXP 150.390 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Iris fece strada in direzione del corridoio, senza scambiare una parola con nessuno. Quello era uno dei vantaggi di essere Signore del Fuoco: quando non si aveva voglia di fare qualcosa in pochi osavano suggerire diversamente, e di quei pochi nessuno poteva obbligarla a fare alcunché. Sì, non avrebbe rinunciato a quella libertà per nulla al mondo, nonostante i continui sacrifici che comportava. Camminava veloce, decisa a risolvere quel problema il più presto possibile per potersi dedicare ad altro, un altro che non comprendeva suo padre.

Lo sguardo di Kuro era sereno, nonostante la situazione fosse assai delicata. Già il fatto che Iris non si fosse infuriata come al suo solito gli lasciava uno spiraglio di ottimismo: era certo che non avrebbe ceduto del tutto dalla sua posizione, ma lei per prima sembrava incerta sul da farsi e forse sarebbe riuscito a indirizzarla verso una soluzione proficua per la nazione e le persone coinvolte.

Huizhong, dal canto suo, si limitava a fissare dritto di fronte a sé, senza tradire alcuna emozione. Dentro, però, ribolliva di rabbia e di paura: aveva fatto tanto per guadagnarsi quella posizione, per far salire Iris sul trono e ora vedeva quella ragazzina, poco più che una mocciosa, prendere il suo posto senza poter fare niente per evitarlo. Si costrinse a rimanere lucido, era inutile lasciarsi controllare a quel modo dai propri sentimenti. Iris non sembrava intenzionata a disfarsi di lui o non avrebbe richiesto la sua presenza nella discussione con il governatore. C'era ancora tempo... e quando quel momento sarebbe arrivato sarebbe stato pronto: era questo che lo rendeva il migliore, non si faceva mai trovare impreparato. Svoltarono per un paio di saloni, poi Huizhong si allontanò dal gruppo; la sala era al piano superiore e non avrebbe certamente potuto servirsi dele scale.

Iris proseguì senza fermarsi, arrampicandosi agilmente lungo l'ampia scalinata, subito imitata dal governatore che tuttavia salì senza fretta, prendendosi il tempo necessario. Arrivata in cima Iris si rese conto di aver parso qualcuno per strada e si fermò ad osservare il governatore, infastidita. Non si era mai resa conto di quanto fosse invecchiato durante quegli anni... non riusciva a credere che potesse fare tanta fatica a muoversi... e che nonostante tutto continuasse a inseguirla per il palazzo, occupandosi di problemi che, in fondo, non lo riguardavano. Forse era arrivato per lui il momento di ritirarsi. Gli avrebbe concesso una discreta pensione, una villa, qualche terreno... gliene avrebbe parlato quanto prima. E doveva ricordarsi di nominare un nuovo governatore per ShuJing. Kuro notò il suo sguardo e sorrise: "non ricordavo che questa scalinata fosse tanto ripida" scherzò. Iris ricambiò con un'occhiata sarcastica "o forse è colpa della zavorra che stai mettendo su" lo prese in giro, battendosi una mano sulla pancia. "Il tuo cuoco fa delle costolette di cinghiontone a cui non si può dire di no" rispose lui, raggiungendola.

"E tutte quelle storie sulla dieta equilibrata?" chiese il Signore del Fuoco, proseguendo lungo il corridoio, per poi infilarsi in una stanza alla sua destra. Due servitori si affrettarono ad aprire la porta per lei e Iris entrò, andando a sistemarsi su uno dei cuscini e invitando Kuro a fare altrettanto. "Anche i maestri devono concedersi qualche piccolo sfizio di tanto in tanto. Vale anche per te, ho saputo dell'incidente di due giorni fa, dovresti riposare. Tuo padre sarebbe felice di aiutarti se glielo concedessi..." azzardò il governatore. Iris lo interruppe: "ne sono certa. Il trono è l'unica cosa che gli interessa, ma non ho intenzione di dargli la possibilità di esiliami di nuovo!"
"gli ho parlato, è dispiaciuto..."
"...per se stesso! Ha detto che non sono pronta a governare, che devo imparare da lui, dopo quello che ha fatto! Non so dove trovi il coraggio..." disse scuotendo la testa con fare disgustato. In quel momento la porta si aprì di nuovo e Huizhong entrò nella stanza. L'espressione di Iris era inequivocabile: "chiedo scusa: ho interrotto qualcosa?" chiese il generale. Il Signore del Fuoco scosse la testa "no. Veniamo alle questioni importanti: come ben sapete il nostro attacco ai pirati è miseramente fallito. Solada aveva proposto di scortare le nostre navi per la 'modica' cifra di 25.000 monete al mese da versare nelle casse del Regno. Secondo Riku la proposta è inaccettabile" disse con un sospiro "sono stata io a mettere Solada sul trono, in questi mesi ha gestito bene il suo regno, ma credo che stia cominciando a dimenticare a chi deve la sua fortuna. Sto riorganizzando l'esercito, intendo mandare altri due plotoni al sud, sotto il comando di Ozun. Quello che mi preoccupa è cosa accadrà dopo" concluse la ragazza.

"Guerra, mia Signora" rispose semplicemente Huizhong. "Ma siamo in netto vantaggio. Se conquistiamo il tempio dell'Aria del Sud, possiamo usarlo per controllare tutta l'area circostante e muovere attacchi alle coste del Regno della Terra. Preso il tempio del Nord avremo il controllo del Polo e potremo circondare Ba Sing Se. Sono certo che Solada si ricorderà a chi deve la sua lealtà. I nomadi sono decimati, disorganizzati, potremmo riuscire a prendere i templi senza nemmeno combattere" suggerì. "L'Anziano Elrohir ha fiducia nel vostro giudizio, Altezza. L'avete tradito decimando il suo popolo: è stato un errore, non commettiamone un altro. Possiamo chiedere l'appoggio della Tribù della Palude, farli infiltrare tra i pirati e arrestarli senza violare il trattato"
"ma quanto ci vorrà? Il popolo ha fame, non possiamo permetterci di mantenere l'esercito... finiranno per rivoltarsi contro di noi!"
"possiamo rendere le città autosufficienti, riconvertire le industrie, il tesoro reale sarà sufficiente per superare l'emergenza, appena i commerci riprenderanno potrete reintegrarlo!"
"il tesoro reale ai contadini? Lei è pazzo! Dovreste vendere le ville, i terreni e probabilmente non basterà nemmeno per cinque o sei mesi! Se non funzionasse vi ritroverete senza un soldo per mantenere l'esercito e con il popolo in rivolta. E' un suicidio, tanto vale diventare vassalli della Regina della Terra!"
Iris rimase in silenzio, osservando con fare meditabondo prima uno poi l'altro, in attesa che quel dibattito giungesse al termine. L'idea di regalare il suo denaro non le piaceva affatto: era l'unica cosa rimasta a distinguerla dal resto della massa, non aveva la minima intenzione di darla via... come non le piaceva affatto l'idea di un'altra guerra: era finita in mezzo alla prima e non era stato affatto come se l'era immaginato. Aveva continuato dritta per la sua strada sapendo di dover vendicare suo padre... ma ora che era vivo e tutto si era rivelato solo un inutile spreco di vite non poteva fare a meno di chiedersi se ricominciare da capo aveva un senso.
 
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Silian
view post Posted on 14/8/2011, 17:39     +1   -1






MESE 10, GIORNO 6, POST 13, primo pomeriggio

[EXP: 18.960 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 870 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (8)]

Iris camminava in testa al gruppo, facendo come se non ci fosse nessuno a seguirla, visto che non si voltava né parlava a nessuno dei tre, nemmeno con lo stesso Kuro. Il silenzio tra le quattro persone era totale, rotto soltanto dalla cadenza varia dei piedi sulla pietra liscia del pavimento e dal fruscio delle ruote della sedia di Huizong. Era da quando erano usciti dalla sala del trono che non l’aveva guardata in faccia. L’espressione che l’uomo manteneva sul viso restava neutra, ma gli occhi parlavano tutt’altra lingua. Ulteriore conferma del fatto che per il nuovo capo delle Guardie Reali era meglio tenere il becco chiuso e girare al largo. Le dispiaceva che si fosse infuriato in quel modo, però non poteva certo starsene ferma e buona a farsi impalare contro una colonna, anzi, avrebbe solo dimostrato di essere un’incapace, mandando a farsi benedire anni di addestramento e tutti i colpi di fortuna che gli Spiriti le avevano concesso negli ultimi mesi. Ma era quella la vita del Palazzo…un luogo affollato, in cui cerchi di camminare per la propria strada, nella certezza matematica di pestare i piedi a qualcun altro in qualsiasi direzione tenti di procedere. Magari più tardi avrebbe potuto parlarci? Non era sicura che fosse una buona idea, doveva essere un uomo talmente orgoglioso che si sarebbe irritato ancora i più. Eppure sarebbe bastato così poco per chiarire le cose: con i suoi ragazzi era semplice, ci si metteva a sedere e si parlava a cuore aperto; alla fine si era più affiatati di prima. Se solo anche questa gente avesse avuto un minimo di socievolezza…

Si trovava a metà scalinata quando si rese conto che il Generale non li stava seguendo. Con quelle ruote le scale non erano certo praticabili. Non si era neanche accorta di quando se n’era andato, per quanto era immersa nei suoi pensieri. Si mantenne comunque dietro il Governatore, a qualche scalino di distanza, in segno di rispetto per il suo rango. Iris a quel ritmo sarebbe sparita dalla vista in brevissimo tempo, ma si fermò ad aspettare Kuro in cima alle scale. Ecco, in quel momento più che mai Elanor si sentiva un corpo estraneo in un organismo che senza di lei avrebbe potuto tranquillamente tirare avanti. Poco importava chi fosse lei e quale fosse la sua storia, una volta che qualche sicario le avesse tagliato la gola sarebbe stata rimpiazzata nel giro di poche ore, senza che nessuno lì dentro rimpiangesse la sua dipartita. Si infilò dietro Kuro nella sala da tè, restando in piedi accanto alla soglia, in mancanza di ordini diretti. I due parlavano ancora del principe Riku, finché Huizong non fece il suo ingresso, interrompendoli… cambiarono subito argomento, c’era ancora in ballo la storia dei pirati, ne parlavano tutti in caserma, da mesi…a quanto pare nei piani alti stavano effettivamente facendo qualcosa. Perché da una prospettiva più popolana la faccenda era in stallo sin da troppo tempo…e la parola “sommossa” serpeggiava sulle bocche di tutti, soldati compresi. A quanto pare se ne rendevano conto anche loro, da come si davano da fare per trovare una soluzione. Neanche le tribù ai Poli ed i templi dell’aria sarebbero stati risparmiati dalla politica, era coinvolto persino un Monaco Anziano…ed anche lì la stessa storia: riuscire a tirare avanti pestando i piedi a meno gente possibile. Peccato che sulla Terra ce ne fosse fin troppa, di gente…chi l’avrebbe spuntata a fine discussione, Huizong o Kuro? Era strano pensare che, in base alle decisioni prese quel pomeriggio da una sola persona, sarebbero morte o meno migliaia di uomini…

 
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MESE 10, GIORNO 6, POST 8 (ago), primo pomeriggio

[(#FF007F) EXP 150.590 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



"Non si tratta di inginocchiarsi di fronte al Regno della Terra, ma di accettare il loro aiuto. Proviamo almeno a prendere in considerazione la cosa. 25.000 monete in cambio della certezza di veder arrivare i carichi a destinazione e senza dover piangere altri morti. I benefici sarebbero comunque di gran lunga superiori al costo da pagare" insistette Kuro.
"Sarebbe un precedente. La vostra famiglia governa questa nazione da più di quattro secoli. Volete essere ricordata come il Signore del Fuoco che si è arreso al Regno della Terra o come colei che ha portato stabilità nel caos, con la sola forza del suo esercito?"
"... sterminando migliaia di innocenti, che si trovavano al posto sbagliato nel momento sbagliato? Vi ricorderanno già abbastanza per la morte dell'Avatar e l'attacco ai templi. Il Regno della Terra sta rispettando il trattato, se noi veniamo meno all'accordo perderemo la fiducia grazie alla quale hanno sedato le rivolte contro di noi. Hanno navi, hanno tecnologie al pari delle nostre. Finiremo per distruggerci a vicenda, a cosa servirà, a quel punto, il nostro orgoglio?"

"Non sia così catastrofico! Io e Sua Altezza abbiamo conquistato Ba Sing Se in una giornata, prendere un paio di templi sarà un gioco da bambini, saremo rapidi, non arriveranno a capire cosa sta succedendo finché non sarà troppo tardi per loro"
"La paura è un alleato pericoloso. Quando avete attaccato Ba Sing Se la Regina Hamy era impreparata. Sono passati nove mesi, l'esercito è stato riorganizzato e ci sono ancora diversi gruppi di ribelli, tenuti sotto controllo dalla milizia del Regno. Cosa succederebbe se si alleassero contro di noi? Ora sanno perfettamente cosa significherebbe per loro dover vivere sotto la nostra bandiera e faranno di tutto per evitarlo, sarà una strage. Altezza, l'Avatar è morto, l'equilibrio è in pericolo, siete l'unica che ha i mezzi per accollarsi l'onere di mentenere la pace. Potete riscattare il vostro nome, quello dell'intera Nazione, ma dovete iniziare adesso o sarà troppo tardi. Accettiamo l'accordo. Posso darvi 8.000 monete al mese, con l'aiuto degli altri governatori..."

"Ma cosa vuole che facciano i governatori? Sono buoni solo a chiacchiere, non toccate il loro denaro o non vivrete abbastanza per raccontarlo in giro! No... abbiamo una possibilità unica! Nessun Avatar tenterà di fermarci questa volta, le altre nazioni sono disorganizzate, creiamo il primo Impero del Fuoco e a quel punto saremo noi a scrivere la storia. Non ci sarà niente da riabilitare, realizzeremo finalmente i sogni dei vostri antenati. Insieme possiamo riuscirci..." eclamò Huizhong, infervorandosi al solo pensiero: il mondo sarebbe stato nelle mani della sua sovrana e lui sarebbe stato lì, al suo fianco, primo generale al comando di un esercito planetario.

Kuro non fece in tempo a ribattere che Iris si intromise, stizzita. "Finitela! Tutti e due! Sembra di ascoltare due bambini che litigano per una caramella... beh! Io non sono una caramella!" protestò, tirando un pugno al tavolo tanto forte che lo fece tremare. "Generale, non perdiamo di vista i nostri obiettivi. Ne ho abbastanza di governare una nazione, ho già avuto un assaggio di cosa significa avere a che fare con un popolo che si sente conquistato... e non mi è piaciuto per niente. Ha visto i manifesti che affiggevano per le strade? Mi dipingevano come una pazza assetata di sangue. Non voglio che il mio popolo pensi questo di me! Voglio dimostrarmi degna del mio trono perché so di esserlo. Solada si sta dando da fare per prendere in mano la gestione del Regno della Terra, ho sentito che al Polo hanno eletto un nuovo Capo Tribù ed è giusto così. Interverremo solamente in caso diventino una minaccia: finché sarò io a governare non ci saranno guerre con il solo scopo di assecondare il nostro egocentrismo" rispose, lanciando un'occhiata eloquente in direzione del generale, per poi abbassare lo sguardo su Kuro.

"D'altra parte, governatore, la sua proposta non è realistica. Vuole che accetti l'aiuto di Riku? Bene, perfino lui è d'accordo con l'attacco. La nostra flotta procederà verso sud, come previsto. Il generale ha ragione, il Tempio del Sud è in una posizione strategica per il controllo della zona... mi recherò laggiù personalmente e chiederò la collaborazione dei monaci: in fondo i pirati sono una minaccia anche per loro. Se decideranno di non collaborare non avremo altra scelta che seguire il piano del generale: questa situazione si sta trascinando avanti da troppo tempo" decise.
"I Saggi del Fuoco non approveranno, avete dato loro la vostra parola che avrebbero avuto il diritto di revocare le vostre decisioni qualora interferissero con il bene del vostro popolo" le ricordò il governatore. "Tutto questo è per il bene del mio popolo... e se non sono d'accordo sono pronta a sostenere tutti gli Agni Kai che vogliono" disse Iris risoluta.
 
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Silian
view post Posted on 16/8/2011, 15:43     +1   -1




Peccato che non ci fossero i pop corn e le patatine…


MESE 10, GIORNO 6, POST 14, primo pomeriggio

[EXP: 19.100 exp (15r50) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 870 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (8)]

L’atmosfera si faceva rovente al tavolo dei negoziati. Negoziati che prevedevano un solo partecipante: la Nazione del Fuoco, a quanto pareva. Elanor si sarebbe messa volentieri seduta, dato che non sembravano accennare a smetterla con quello “scambio di opinioni”, probabilmente avrebbero potuto andare avanti per ore se il terzo elemento in causa non si fosse stancato così presto di ascoltarli. Il sangue per fortuna aveva già smesso di colare dalla ferita: visto che nessuno sembrava rivolgerle la sua attenzione da quando erano nella sala da tè Elanor aveva afferrato il proprio avambraccio con la mano sana, comprimendo il taglio con la stoffa della manica. Poteva anche sembrare che stesse a braccia conserte, in fondo…sarebbe stato assai meno gradevole, quando avesse dovuto rimuovere la stoffa zuppa che si era incollata al braccio ferito, ma per il momento preferiva non pensarci. La cosa più fastidiosa era la sensazione di sporco che dava la stoffa insanguinata ed irrigidita sulla pelle, cosa che avrebbe dovuto tenersi ancora per qualche ora. Per distrarsi allungò il collo per sbirciare dalle alte finestre che illuminavano la saletta: le tende rosse che le coprivano erano scostate per far entrare la luce del sole; data l’altezza dal suolo della stanza c’erano alcune discrete possibilità che gli alberi davanti potessero essere usati come punto di appoggio per qualche cecchino ben addestrato. Anche di questo doveva parlare a Huizong, magari sarebbe stato lui a prendere l’argomento e così si sarebbe risparmiata altre ramanzine da parte sua.

Quindi c’era una spedizione alle porte…cosa facevano le Guardie Reali in caso di battaglia? Restavano intorno al Firelord per proteggerlo? Piantonavano la sua tenda? Da un lato viaggiare per nave avrebbe ridotto di molto i rischi che i soliti attentatori potessero seguire Iris, d’altro lato era ancora più facile per quei topi di fogna intrufolarsi nell’equipaggio rispetto che tra i servitori. E neanche l’idea di avere di nuovo Ozun tra i piedi la entusiasmava: ci mancava solo di trovarselo in giro per la nave dopo aver scampato per un soffio le conseguenze del suo gesto temerario. Lei non aveva mica degli assaggiatori…espirò lentamente, erano tutte congetture, ci avrebbe pensato a tempo debito.
 
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view post Posted on 16/8/2011, 20:26     +1   -1
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aspetta, li facciamo portare xD


MESE 10, GIORNO 6, POST 9 (ago), primo pomeriggio

[(#FF007F) EXP 150.790 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



Kuro sospirò. La posizione di Iris era netta e con buona probabilità aveva già deciso cosa fare ben prima di cominciare quella conversazione. Farle cambiare opinione era qualcosa che riusciva difficile perfino a lui... e anche nel raro caso in cui questo fosse stato possibile avrebbe richiesto diverso tempo, molto più di quello che avrebbe impiegato Iris a spedire i suoi ordini. L'unica speranza erano i Saggi: avrebbero contestato la decisione presa, questo era sicuro... ma erano in grado di fare qualcosa? Non erano soldati, non possedevano un esercito, ma avevano l'appoggio del popolo. Sarebbe bastato a fermare Iris...? No... Quella ragazza era capace di mandare l'esercito contro il suo stesso popolo se lo avesse considerato una minaccia. Doveva farle capire in qualche modo che non stava affatto agendo per il loro bene, che una guerra li avrebbe ideboliti, anziché risolvere il problema, ma non stava forse tentando di fare una cosa del genere dal momento in cui l'aveva conosciuta?

Lo sguardo del governatore si perse sul tavolo che aveva di fronte. Forse la soluzione che Iris aveva involontariamente suggerito era la migliore. Un Agni Kai... se voleva risolvere la situazione in tempo per evitare una sommossa avrebbe iniziato a inoltrare gli ordini appena fosse uscita da quella stanza, se ci fosse stato da sostenere un combattimento avrebbe scelto quella sera stessa, al massimo il giorno seguente... e nonostante si mostrasse sicura delle proprie capacità era ancora debole dopo l'incidente, i Saggi esperti dominatori. Sarebbe bastato a sconfiggerla? Conosceva il suo stile di combattimento meglio di chiunque altro, avrebbe potuto istruire uno dei Saggi ad approfittare dei suoi punti deboli. Solo a rifletterci suonava come un tradimento. Forse doveva chiedersi, prima di tutto, se sarebbe stato capace di fare una cosa del genere.

"Governatore, so di chiederle molto, ma per una volta si fidi di me. Non abbiamo tempo per litigare uno con l'altro. Dobbiamo essere compatti o verremo sconfitti. Appena avremo concluso vada dai Saggi e si inventi qualcosa per farli contenti... che ne so... dica che hanno sterminato un villaggio o qualcosa del genere, fa sempre scena sull'opinione pubblica. Dobbiamo convincerli che il nostro intervento è inevitabile, quindi tenga per sé le sue teorie. E non sto scherzando. Se farà una sola parola con il priore verrà accusato di tradimento" lo avvertì, per poi rivolgersi a Huizhong "ho già dato ordine alla flotta di tenersi pronta. Informi Ozun della nostra destinazione e studi con lui un piano di emergenza, nel caso si arrivi ad uno scontro armato, poi faccia preparare la mia aeronave, partiamo domani pomeriggio" decise, infine si sporse oltre al tavolo, fissando il nuovo capo della sua guardia.

"Elanor, so che non avete avuto tempo per ambientarvi, ma il tempo è un lusso che io e chi mi circonda non possiamo concederci. Tu e la tua squadra verrete con me, il generale continurà ad addestrarvi durante il viaggio, ma per il giorno del nostro arrivo dovrete essere pronti. Chiarisci bene questo ai tuoi uomini: non voglio uno scontro con i nomadi, ma se saremo costretti ad affrontarli non intendo nascondermi: combatterò in prima linea... e voi con me" concluse. Attese un istante per dare a Elanor il tempo di rispondere, ma non avevano finito. C'era un'altra questione di cui doveva discutere e per la quale aveva bisogno di sentire l'opinione di Huizhong quanto di Kuro... una questione spinosa, molto più di quella che avevano appena affrontato, perché la riguardava da vicino: suo padre.
 
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Silian
view post Posted on 18/8/2011, 21:34     +1   -1




MESE 10, GIORNO 6, POST 15, primo pomeriggio

[EXP: 19.200 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 870 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (8)]

Elanor si ricompose immediatamente al sentir pronunciare il suo nome. Mollò il braccio ferito e si mise sull’attenti, ascoltando le parole…o meglio, gli ordini del Signore del Fuoco. ”Agli ordini, Vostra Altezza.” rispose semplicemente. Ormai aveva capito che le risposte troppo lunghe non rientravano tra le cose preferite dal suo nuovo Capo, né tanto meno le sarebbe mai interessato più di quanto lei non le avesse già detto con quelle quattro parole. Lanciò un’occhiata a Huizong, nel tentativo di carpire dai suoi movimenti la sua reazione a quegli ordini. Macché…quello aveva il volto di pietra, come al solito. Non avrebbe cavato un bel niente restando a fissarlo. Portarsi un generale invalido al proprio seguito…era una ottima scelta dal punto di vista strategico, di sicuro aveva esperienza da vendere e sarebbe tornato utile dietro le quinte della battaglia, in caso servissero piani di emergenza. Ma chissà se per lui era gradevole starsene tutto il tempo nell’accampamento, a fare da balia ad un branco di soldatini male addestrati. Non serviva essere una cortigiana navigata per intuire la risposta a quella domanda. Li avrebbe odiati per questo. Doveva fare un bel discorsetto alla sua marmaglia prima di salire su quell’aeronave.

In verità era un altro il pensiero che la tormentava…Il Tempio del Sud… attaccare i nomadi…non poteva esserci cosa che la mettesse più a disagio. “Ma perché…perché proprio i Nomadi!?”…Aveva fatto una promessa. D’accordo, Liang non viveva certo in quel luogo, a Sud c’erano solo gli uomini…l’aveva letto da qualche parte. Magari Liang non conosceva nessuno di loro di persona…e lei, Elanor, aveva detto che non avrebbe fatto del male né a lei né ai suoi amici, non aveva specificato nulla riguardo i semplici sconosciuti. Ma aggirare la parola data in modo così meschino le faceva venire la nausea. Che onore c’era poi nell’attaccare un intero Tempio solo perché si rifiutavano di dare il loro appoggio ad una causa che neanche era la loro? Sicuramente, conoscendone la filosofia, avrebbero trovato da soli la soluzione alla faccenda dei pirati, evitando del tutto spargimenti di sangue. Inoltre, come non pensare a quei loro bisonti? Anche il peggior dominatore dell’Aria ne aveva uno, se fossero arrivati allo scontro sarebbe stata dura. Liang se la cavava egregiamente con quel suo bastone e non era neanche una delle monache più esperte, cosa erano capaci di fare i dominatori adulti? E se avessero chiamato dei rinforzi dagli altri Templi e si fosse ritrovata a dover combattere contro la sua amica? Rabbrividì al pensiero...Quante domande…

Ancora una volta dovette ripetersi il solito ritornello…”Lascia perdere, non giudicare cose di cui non hai la minima esperienza o finirai solo per dire idiozie”. Odiava sentirsi così fuori posto rispetto agli intrighi ed i garbugli politici dei suoi superiori, il non vederci mai chiaro, il non poter dire la sua con cognizione esatta di quanto stesse accadendo. Odiava…essere una popolana trapiantata in territorio che non le apparteneva? Probabilmente si. Li abituavano ad eseguire ordini, non a pensare di testa propria, o sarebbero stati un problema…difficili da controllare. Ma se la memoria non la ingannava neanche il caro Huizong era nato tra lenzuola di seta. Si era costruito la vita da solo, con la forza delle sue braccia…e del suo intelletto, perché anche lui, di fiamme, non aveva visto neanche l’ombra. E ce ne voleva una dose enorme, di intelletto, per restare vivi in quel nido di apiscorpione. Forse col tempo avrebbe imparato anche lei a vederci chiaro, anzi, VOLEVA imparare. Ed aveva tutte le intenzioni di restare viva abbastanza da riuscirci. Iniziò a prepararsi mentalmente il discorsetto da fare alla sua marmaglia selezionata. Punto primo…


 
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view post Posted on 24/8/2011, 16:26     +1   -1
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MESE 10, GIORNO 6, POST 10 (ago), pomeriggio

[(#FF007F) EXP 150.990 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4700 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica rosso scuro, lunga fino ai piedi, fascia dorata in vita, capelli raccolti con l'acconciatura tradizionale e fermati dalla corona][EV: 650, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (off), ARMI: pugnale (off)]



"Sarà fatto" rispose Huizhong accennando un inchino. Sapeva che non era degno del suo rango, ma non riuscì a trattenersi dal lanciare a Kuro un'occhiata di sfida: il Signore del Fuoco sembrava pensarla diversamente dal generale riguardo alle motivazioni di quella guerra, ma quanto al resto era stata una vittoria su tutta la linea. Il Signore del Fuoco avrebbe attaccato i nomadi e spettava a lui preparare il piano d'attacco. Non poteva chiedere niente di meglio. Sì, forse poteva... se quel pallone gonfiato, arrogante e presuntuoso di Ozun non si fosse messo in mezzo sarebbe stato più felice, ma alla fine il pallone gonfiato in questione avrebbe dovuto prendere ordini da lui, come tutti... e se avesse disobbedito... beh, doveva solo provarci! A quel pensiero Huizhong sogghignò.

Kuro, al contrario, non era affatto felice della piega che stava prendendo la situazione, né del modo in cui Iris lo stava minacciando: "con tutto il rispetto, Altezza, non amo mentire e voglio essere sincero anche con voi. Vi ho promesso il mio aiuto, ma non posso e non intendo andare contro tutto ciò per cui ho sempre lottato. Questa guerra può essere evitata... non andrò dai Saggi, se è un altro massacro che desiderate è una vostra libera scelta, ma dovrete convincerli da sola. Chiedo congedo" disse inchinandosi a sua volta. Iris lo fissò per qualche secondo senza sapere bene cosa dire, presa nel mezzo di un vortice di emozioni troppo intenso da controllare: come si permetteva di disobbedire a un suo ordine diretto!? Faceva sul serio!? E senza di lui come avrebbe fatto? No...

Scosse la testa, squadrandolo con disprezzo: "vattene pure" rispose caustica. Kuro accennò un inchino e si tirò in piedi, muovendo verso la porta. Iris non credeva che l'avrebbe fatto sul serio. Era un debole, un vigliacco, non poteva fare una cosa del genere! Lei era il Signore del Fuoco, poteva farlo uccidere, se voleva... eppure Kuro aveva raggiunto la porta e poi era sparito nel corridoio, prima ancora che la ragazza arrivasse a realizzare pienamente quello che era appena successo. "D'accordo!" sbottò infuriata "non abbiamo bisogno di lui" disse decisa, tornando a rivolgersi a Huizhong, ma adesso faticava a concentrarsi, a trovare le parole. "Il principe Riku..." borbottò, cercando di ricordare l'argomento che li stava tenendo lì tutti quanti.

Scosse la testa, cercando di allontanare l'immagine di Kuro che la abbandonava per la prima volta nella sua vita. Era lei a decidere chi se ne doveva andare! Non poteva fare una cosa del genere! "Quando il principe si sentirà meglio dovremo decidere cosa fare" disse, massaggiandosi le tempie nel tentativo di rimanere concentrata: "lasciarlo in libertà è un rischio. Qualcuno potrebbe decidere di appoggiarlo e il suo primo pensiero andrebbe al mio trono. Se succedesse per me sarebbe la fine. D'altra parte ho diversi sostenitori. Gente che non si lascerebbe corrompere dopo che ha inutilmente lottato sotto il suo regno per ottenere quello che ha adesso, sotto il mio. Ho promesso di restituire piena paga all'esercito, lui non potrebbe fare di più. Tutto sommato non è una minaccia, nemmeno se scoprissero che è davvero mio padre" disse.

Huizhong le lanciò un'occhiata poco convinta "Con tutto il rispetto, Altezza, è un rischio inutile. Lo avete salvato facendolo curare dai migliori specialisti che avete a disposizione dopo quanto accaduto alla torre prigione e lui come vi ha ricompensato? Vi ha messa in pericolo, di nuovo. Capisco che proviate dell'affetto nei suoi confronti, ma è evidente che lui non ricambia i vostri nobili sentimenti. Ha tentato di togliervi il trono, vi ha minacciata, lasciarlo libero significa mettere nelle sue mani un'arma della quale non conosciamo l'effettiva portata. La situazione politica è troppo delicata, troppo instabile in questo momento per poterci permettere un lusso del genere" dichiarò il generale.

Iris sbuffò, evidentemente insoddisfatta da quella risposta: "non me la sento di ucciderlo. Non dopo che l'ho creduto morto tanto a lungo... mi serve tempo..." sospirò sentendosi improvvisamente stanca "lo trasferiremo a Boiling Rock finché non avrò deciso cosa fare. Si occupi lei di questa faccenda, generale... trovi qualche scusa per giustificare la sua sparizione. Non voglio più sentire parlare di lui" concluse. "Non c'è altro, potete andare" disse, indicando la porta con un gesto imperioso. Come aveva potuto, Kuro, tradirla a quel modo?

apriamo nuovo topic e saltiamo al giorno dopo con la partenza?
 
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Silian
view post Posted on 24/8/2011, 23:02     +1   -1




Si, io non ho niente da aggiungere. Continua qui.


Edited by Silian - 25/8/2011, 16:13
 
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