| [Longwei (#7171FF) EXP 6490 (30r100)][DENARO: 882 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: maglia rossa con maniche larghe, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, pantaloni larghi in stoffa nera, scarpe in stoffa.][EV: 500, ABILITA': ARMATURA:, ARMI:] MESE 9, GIORNO 9, POST 4, Mattina
Longwei aveva preparato ogni cosa, aveva messo i suoi vestiti in uno zaino che conservava da quando era arrivato per la prima volta li. Era vecchio e logoro, ma ancora resistente, aveva consegnato la chiave ad uno schiavo, insieme ad una lettera indirizzata a Daiki, aveva scritto che lo attendeva ad Ember, aveva allegato anche un permesso per il Generale della sua divisione in cui chiedeva la nomina di Daiki a suo attendente. Stava camminando quindi lungo il corridoio, aveva chiesto ad uno schiavo di accompagnarlo fino al porto. Il sole stava lentamente sorgendo, la vita a palazzo era iniziata solo per loro, si voltò una sola volta, per osservare ancora il palazzo reale, voleva imprimersi bene l' immagine di quella maestosa costruzione. Purtroppo la sera prima non era riuscito a capire cosa Iris avesse in mente, ma un giorno ci sarebbe riuscito...era pericoloso, ma scoprire la verità faceva parte del suo carattere, non poteva reprimere il desiderio di conoscere la realtà dei fatti. Anche se non gli dispiaceva andarsene, aveva avuto dei ripensamenti riguardo la sicurezza, forse avrebbe dovuto lasciare come ordine di intensificare le ronde e di lasciar passare solo Iris...pazienza, era abbastanza forte per cavarsela in ogni situazione. Attraversarono la cinta muraria che circondava quella zona, in un momento il Capitano si ritrovò nuovamente durante la guerra civile, rivedeva le fiammate guizzare dai tetti, vedeva i diversi rivoltosi contro cui aveva dovuto combattere...purtroppo non sarebbe passato per l' Agorà, avrebbe voluto rivedere il tempio, amava quell' architettura.
In breve furono entrambi al porto, chiese un po' in giro riguardo qualcuno che affittasse una barca, trovò un paio di barcaioli, ma nessuno dei due si disse pronto riguardo una traversata del genere...in effetti le loro barche erano piccoline. Forse avrebbe potuto prendere una nave dell' esercito...l' idea lo stuzzicava parecchio, fare le cose in grande era nello stile di molti, tuttavia sapeva che Iris si sarebbe innervosita e non poco sapendo che una delle navi era stata usata impunemente per fini personali. Girò un poco con lo schiavo al seguito, ma non trovò nessuno. Fu in quel momento che decise di fare colazione, trovò un chiosco che vendeva della frutta, disse al servo che poteva andare, lo ringraziò per l' aiuto. Lo vide andare via sbigottito, non aveva mai ricevuto un grazie.
Si mise ad osservare la mercanzia che esponeva, pochi frutti, ma sapeva che per lo più erano dolci e succosi, chiese uno di quelli esposti su di una mensola, posta dietro il mercante, quest' ultimo lo guardò in modo strano, iniziò a parlare riguardo un frutto che stava esposto in bella vista, contornato anche da fiori. Il Capitano capì subito che era marcio, il solo fatto che fosse messo in quella coreografia suggeriva che qualcosa non andava: "Non mi interessa, voglio quello dietro di voi" Il mercante insistette, dicendo assurdità di ogni tipo...arrivò persino ad affermare che era afrodisiaco. "E' marcio, o comunque ha qualcosa che non va...fareste bene a buttarlo...comunque vorrei un frutto scelto da me, grazie" Era alquanto stizzito e i balbettii di quel tipo lo irritavano ancora di più, dopo l' ennesimo tentativo di quello li decise di andare via, prese la borsa contenente le pergamene che stava portando lo schiavo fino a poco fa e si allontanò alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti e di un passaggio per Ember. Mentre si allontanava sentiva le grida del truffaldino, lo imploravano di tornare indietro, ma non aveva la minima intenzione. Dopo un altro po' di tempo, vide finalmente una sala da thé, finalmente qualcosa con cui iniziare la giornata in maniera più o meno decente. Scostò una porta di legno abbastanza robusta e si ritrovo in un ambiente quasi deserto, si sedette vicino l' uscita, presto qualcuno venne a chiedere cosa desiderasse, senza troppi indugi ordinò del thé al gelsomino e un po' di frutta.
Finalmente aveva potuto mettere qualcosa sotto i denti, ringraziò pagando e poi andò via, riprendendo la ricerca di un passaggio per l' isola. Fu stupito nel vedere che non erano pochi i possessori di una barca, ma non tutti potevano accompagnarlo fino a li. Quasi scoraggiato, volle tentar l' ultima volta nella sala da thé in cui era stato prima, ma vide una figura a lui familiare. Era il governatore...Ming...si, era proprio lui, inconfondibile nel suo aspetto e nelle vesti, stava armeggiando vicino alla sua nave...forse poteva sfruttare la situazione. Con gran lena gli si avvicinò, avrebbe iniziato il discorso salutandolo e dandogli la buona notizia. Appena gli fu vicino lascio scivolare la borsa che aveva dietro le spalle in terra, poggiandovi a fianco quella che portava in mano: "Buon giorno Governatore, sono lieto che siate tornato in un momento così fausto, infatti due giorni fa Iris è stata nominata Signore del Fuoco"
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