La Nazione del Fuoco - GdR

Volando tra erbe e piccole bugie...

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Silian
view post Posted on 31/8/2011, 07:26 by: Silian     +1   -1




Riesci a chiedere l'accredito questo mese?

Mese 6 , Giorno 27, POST 26, primo pomeriggio

[EXP: 20.360 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (8) off]

Però, magari! Pensò Elanor di primo acchitto, quando Hade le chiese di poter vedere la lista delle erbe. Le avrebbe fatto como….un momento…Il soldato guardò il monaco di sguincio, estraendo immediatamente la mano dalla borsa e lasciando sia il foglio che la fiala al loro posto. Si era sentita raggelare all’improvviso, quando una serie di pensieri inquietanti si era fatta strada nella sua mente. Per una frazione di secondo era stata tentata. I monaci a volte erano bravissimi a cavarsela con cose tipo le erbe medicinali, forse avrebbe potuto aiutarla in brevissimo tempo ma…Non poteva…era una missione segreta, non poteva assolutamente permettersi che altri vedessero il contenuto della sua pergamena. E poi –questo pensiero fu più lento del primo a venire a galla, ma fu quello più preoccupante per lei – chi poteva garantirle che quel monaco dall’aria innocente non fosse una spia di Rozul? Insomma, pensateci. Una soldatessa viene mandato solo soletto in missione e, guarda tu il caso, incontra un simpatico giovanotto pronto a venire in suo aiuto, con tanto di bisonte per darle un passaggio…e si, visto che c’era, le dava anche una mano con le erbe medicinali. Ma che fortuna….Ha! Una prospettiva un po’troppo rosea per poterla accettare senza riserve. Grazie, sei davvero gentile, magari più tardi… balbettò senza troppa convinzione, lisciando la borsa con fare noncurante. Sperò che lui non si fosse accorto del suo tono, magari era troppo concentrato sul pensiero del pernottamento, visto che le stava già spiegando dove avrebbe preferito dormire. Respirò a fondo, cercando di riordinare le idee alla luce delle sue ultime preoccupazioni. Non era una decisione facile…poteva prendere una stanza in una bettola del centro per pochi soldi e tenersi lontana dai guai, ma avrebbe preferito spendere il meno possibile per questioni personali, non sapendo quanto sarebbe costata la medicina…ma avere affianco giorno e notte un tizio che poteva benissimo essere chiunque, o addirittura una minaccia, non era un’idea allettante. Guardò di nuovo il ragazzo: aveva un aspetto così innocente, nonostante dovesse essere praticamente un suo coetaneo, che non se la sentiva davvero di sospettare di lui fino in fondo…anche se le regole che aveva imparato in caserma erano chiare. Non avrebbe dovuto fidarsi di nessuno, tanto meno se si trattava di una persona dall’aria così candida ed affabile. Camminò ancora verso le bancarelle, tenendo lo sguardo fisso a terra. Non era abituata a leggere le reazioni delle persone come tanti suoi commilitoni, forse dipendeva dal fatto che lei preferiva, di solito, strasene per conto suo; fatto sta che non riusciva a leggere segni di menzogna o di pensieri nascosti nel ragazzo e non sapeva se fosse a causa della sua scarsa dimestichezza o se effettivamente il monaco era in buona fede. Quanto sarebbe stato più facile potersi fidare di tutti, sempre! Ti senti bene? chiese all’improvviso al ragazzo, grata di aver trovato un buon modo di cambiare argomento: infatti Hade si era poggiato al bastone e procedeva con aria stanca, quasi trascinando i piedi. Sicuro di non volerti riposare da qualche parte? domandò ancora, scrutando il ragazzo. Doveva imparare quanto prima a decifrarne la mimica ed i movimenti del corpo, se fosse stato un impostore prima o poi si sarebbe tradito. Per il momento la priorità era trovare le erbe, a qualunque costo. Forse appoggiarsi al ragazzo era la maniera meno sicura per lei ma forse era la più efficace, almeno avrebbe potuto spostarsi in fretta col suo bisonte. Si sarebbe dovuta sentire un’approfittatrice per questo…e se fosse stato veramente in buona fede? Non aveva avuto il minimo indizio del contrario alla fine…ma i termini della questione erano chiari. Una persona stava aspettando da lei la potenziale cura alla sua malattia, assediata da nemici nascosti che tramavano nell’ombra. Era suo preciso dovere aiutarla, anche se non si fosse trattato dell’ordine di un superiore, prima che diventasse troppo tardi.
 
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17 replies since 28/8/2011, 08:45   230 views
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