La Nazione del Fuoco - GdR

Volando tra erbe e piccole bugie...

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Silian
view post Posted on 2/9/2011, 17:43 by: Silian     +1   -1




Mese 6 , Giorno 27, POST 2, primo pomeriggio

[EXP: 20.660 exp (30r100x2) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco lungo/stiletti (8)off]

Ah…va bene, vai pure e riposati, ti riporterò il tuo bisonte appena avremo finito il giro…Elanor guardò perplessa il monaco allontanarsi all’improvviso sul suo bisonte. Aggrottò le sopracciglia, pensierosa…ma che gli prendeva? Fino a qualche secondo prima era in perfetta forma, non avrebbe assolutamente potuto dire che fosse così stanco. Mah…l’idea di dover cavalcare un bisonte tutta da sola le piaceva ancora di meno del comportamento del suo accompagnatore. Certo, niente vietava a nessuno di essere stanco quando lo riteneva più opportuno, ma chi poteva assicurarle che non se ne stava volando a fare rapporto al suo mandante? In quel modo si sarebbe spiegato l’improvviso cambiamento nel suo comportamento, stava recitando…Scosse la testa, sorpresa dalle sue stesse paranoie. La stanchezza attivava strani meccanismi nella sua testa…sarebbe stato meglio risolvere in fretta il giro al mercato e trovare subito un posto per riposare. Visto che doveva riportare l’animale a Hade non aveva molte scelte per il pernottamento, le sarebbe toccato dormire all’addiaccio. Non era la prima volta, durante le esercitazioni le era capitato spesso, ma ci volevano ore per sgranchirsi la schiena dopo aver dormito sui sassi! Seguì con lo sguardo il bisonte che si allontanava, sempre più piccolo, fino a scomparire tra le nuvole; allora si immerse nella fiumana di gente che si incanalava nello stradone che ospitava il mercato.

Era difficile mantenere una direzione propria in quella calca: la gente sgomitava da ogni lato, c’erano animali carichi fino all’inverosimile, donne con due o più marmocchi urlanti al seguito che si ostinavano a voler controllare per l’ennesima volta le carote-pomodoro…ogni tanto la folla doveva scostarsi di colpo per lasciar passare la pattuglia in servizio nel quartiere o si rischiava di inciampare su qualche monello che zigzagava tra le gambe dei passanti a tutta birra, dopo aver rubato un frutto da una bancarella. In quel caos Elanor doveva allungare il collo ed opporsi alla marea che la trascinava, per controllare cosa stessero effettivamente vendendo i carretti parcheggiati ai lati della via. Cavoli…cavoli freschi…no, non le servivano. Pollimaiale, bistecche di rinoceronte di Komodo neanche. Un negoziante cercò di infilarle in testa un cappello di paglia con un falco impagliato e solo con un enorme sforzo di volontà riuscì a spedirlo da dove era venuto. Patate blu, cesti, uova di cavallostruzzo decorate, vasi di terracotta e spezie provenienti direttamente da Ba Sing Se. Insomma, ce n’era per tutti..tranne che per lei!

Stava per perdere la pazienza quando una specie di cespuglio su ruote attrasse la sua attenzione. Era stracarico di strani fasci di erbe, alcuni dei quali penzolavano dalla copertura di cannucce di bambù; quasi non si vedeva l’ometto abbronzato che si nascondeva tra le erbacce, anche lui ricoperto di mazzi di bacche e spighe di strane graminacee. La ragazza si avvicinò subito speranzosa ma dovette arrestarsi quasi subito a causa dello starnuto più colossale che le fosse mai venuto: si coprì il viso con le mani, l’omino sussultò e la fissò con aria indecifrabile, leggermente divertito. Gli rivolse un inchino di saluto, cercando di non pensare alla figuraccia (aveva fatto girare metà dei presenti!) e tirò fuori dalla borsa il rotolo di Ilah, spiegandolo sotto il suo naso. Salve…avrei bisogno di una medicina, deve contenere tutti questi ingredienti… iniziò, poi tirò fuori la fiala con i rimasugli dell’intruglio verdognolo Dovrebbe venire fuori una cosa del genere … spiegò, poggiando il contenitore tra un ciuffo di erba grigia e polverosa ed un vasetto pieno di petali di fiore secchi. Il tizio avvicinò con circospezione la boccetta al naso adunco, aspirandone l’odore, e lo scosse con delicatezza. Non cambiò assolutamente espressione, neanche mentre leggeva i vari ingredienti. Stette un po’ a pensare, poi rispose con voce appena udibile nel mezzo del baccano: Alcune di queste erbe si trovano anche lungo la strada ma altre sono decisamente…insolite…disse, calcando l’ultima parola con decisione. Non credo di poterla aiutare. Provi a cercare un erborista con una bottega più fornita, io tratto erbe per digerire meglio e impiastri per le ferite, non medicine per nobili con l’insonnia. Elanor si immobilizzò sotto lo sguardo eloquente dell’ometto e non osò replicare né chiedere spiegazioni per la sua ultima uscita. Era evidente che sapeva molto di più di quanto la sua bancarella scalcagnata non lasciasse supporre. Dovrebbe recarsi nel quartiere nord ovest della città, ne troverà diversi, tutte botteghe aperte da anni. La ragazza riprese pergamena e vasetto ed infilò tutto frettolosamente in borsa, salutò l’uomo con un inchino Ah…la ringrazio per l’informazione, le auguro una buona giornata e si infilò di nuovo nella fiumana di gente, ansiosa di trovare un angolino in cui fermarsi e riflettere sull’accaduto. Doveva essere più cauta o addio segretezza. Chi l’avrebbe mai detto che le erbe potessero essere così costose?

Non chiedetemi come, ma al calar del sole il bisonte con in groppa il soldato era finalmente atterrato nella radura dove li attendeva il monaco Hade. Elanor smontò, non senza goffaggine, e cadde malamente sulle ginocchia dopo un bello scivolone lungo il fianco della bestia. Cercò di tirarsi in piedi nonostante le leccate di quel colosso e chiamò la sua guida Hade? Hade, sei qui? Siamo tornati….acc….come si ferma questo coso?!?! strillò, quando Bubble la mandò a gambe all’aria con una leccata particolarmente affettuosa…
 
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17 replies since 28/8/2011, 08:45   230 views
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