La Nazione del Fuoco - GdR

Volando tra erbe e piccole bugie...

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Silian
view post Posted on 11/9/2011, 21:10 by: Silian     +1   -1




Aspettiamo del tempo prima della rivelazione…almeno una settimana, magari facciamo un salto temporale: Lannie trova la medicina un mese dopo, non vorrei lasciare tempi morti.


Mese 6 , Giorno 27/28, POST 7, pomeriggio inoltrato/mattina

[EXP: 21.140 exp (30r100) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica corta rosso rubino aperta ai lati con orli neri, cintura e pantaloni neri] [EV: 900 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco/stiletti (8)off]

Al sentire le parole di Hade Elanor si tirò subito a sedere, con gli occhi spalancati. Agitò le mani rapidissimamente M-ma….insomma, che ti passa per la testa?! chiese cercando di avere un tono sorpreso, ma con una voce stranamente acuta Come ti è venuta in mente questa…insomma…cosa…? E…e…perché mai dovrei tenerti nascosta una stupidaggine simile? I reumatismi ce li hanno tutti i vecchi del mondo…è solo che noi soldati non andiamo sbandierando in giro la roba che riguarda i nostri incarichi. proseguì acquistando un tono via via più risoluto: la scusa della missione segreta da esercito era sempre buona, soprattutto con chi non capiva nulla di roba militare…come i nomadi, ad esempio. Il soldato sperò con tutte le forze che abboccasse. Insomma…a quelli là non fa piacere che facciamo vedere roba riservata a chicchessia…capito? E comunque sono sempre le solite erbacce, entro domani risolvo tutto, non disturbarti! cinguettò cercando di addolcire il tono con un sorriso, a dire il vero un po’ forzato. Se sei stanco di starmi appresso non preoccuparti, non c’è problema, posso cavarmela anche da sola… continuò con tono innocente. Poi si ricordò di rilassarsi un pochino e tornò a poggiare la schiena contro il tronco, respirando a fondo e lasciando che i battiti del cuore tornassero normali. Forse pensare che fosse una spia era veramente un azzardo…guardalo, sarebbe stato l’agente in borghese più imbranato della storia dei sicari! Domande così goffe non te le potevi permettere, se facevi quel mestiere. Affondò le dita dei piedi nell’erbetta soffice e verde che cresceva sul terreno sotto i suoi piedi. Subito una gradevolissima sensazione di frescura si sparse per le piante delle sue estremità inferiori…poteva quasi sentire i piedi sospirare di sollievo. Dimenticò la tensione delle bugie che era costretta a dire e si distese davvero sul muschio fresco ed umido. La brezza faceva dondolare la borsa appesa al ramo, proprio sopra la sua testa, in un movimento lento ed ipnotico. Di là, di qua, ancora là, di qua…zzzz…..

Si svegliò di soprassalto, quando ormai i raggi del sole nascente le ferivano le palpebre. Strizzò gli occhi e si tirò a sedere a fatica: aveva dormito letteralmente all’addiaccio, era tutta indolenzita! E l’odore dei suoi abiti non era migliorato…fu solo quello che la convinse a tirarsi in piedi ed a cercare un fiume: impresa a dir poco difficile, sul bordo di un vulcano! Se era fortunata poteva anche trovare una sorgente termale, chi poteva dirlo? Sarebbe stato l’ideale, per togliere quello schifo dai vestiti. Peccato che non vedeva neanche un po’ di fumo all’orizzonte…un fruscio la distrasse dai suoi pensieri. Si voltò di colpo: era il bisonte…bene bene, mio caro…capiti proprio al caso mio!

Dall’alto era stato tutto enormemente facile. La sorgente c’era…ed era più vicina del previsto! Il vento tirava nella direzione opposta a quella in cui si trovavano Elanor e Hade (dovunque avesse passato la notte) e si era portato via il vapore. Il bisonte calò ubbidiente ed il soldato (non chiedetemi come avesse fatto a salirci sopra ed a farsi portare fin là, forse era davvero la forza della disperazione!) era sceso in un batter d’occhio. Trenta secondi dopo era a mollo in una polla d’acqua sulfurea, strofinandosi per bene per levarsi di dosso la saliva di Bubble ormai secca. Pochi minuti dopo fu il turno dei vestiti…ma per quelli fu più complicato: lo zolfo nell’acqua li avrebbe macchiati tutti…dovette uscire e saltellare da un cespuglio all’altro finché non trovò un rigagnolo sufficientemente gonfio d’acqua dolce (verosimilmente piovana). A fine operazione era di nuovo a mollo e gli abiti si asciugavano sulle pietre intorno alla sorgente calda. Avrebbe voluto starsene a mollo per sempre…ma, ohimè, avrebbe dovuto contentarsi del tempo necessario agli abiti di asciugare…

Edited by Silian - 16/9/2011, 14:01
 
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