La Nazione del Fuoco - GdR

Volando tra erbe e piccole bugie...

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Silian
view post Posted on 26/1/2012, 15:06 by: Silian     +1   -1




[EXP: 28.300 exp (15r50x2) Elanor (#3A0057)] [DENARO: 510 NdF; DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: tunica rosso rubino con orli e pantaloni neri] [EV: 1000 PV, ABILITA': chi blocking ARMATURA: // ARMI: arco/stiletti (8)]

MESE 6, GIORNO 28, post 5 (Gen), metà mattina

Finalmente riuscì ad emergere dalla parte più periferica e scalcagnata della Capitale. Non avrebbe voluto avere pregiudizi sugli abitanti dei sobborghi, ma la maniera ostile con cui alcuni di loro l'avevano fissata mentre passava le aveva fatto venire la pelle d'oca. Anche se non indossava l'uniforme, l'arco a tracolla denunciava chiaramente la sua appartenenza all'esercito, ed il potere costituito non andava di gran moda, soprattutto dopo la batosta subita al fronte sud dai ribelli da parte dell'esercito regolare. Non ce l'aveva con loro, non aveva mai messo piede al fronte sud e tanto meno cercava grane. Il pregiudizio è quanto di più spregevole ci sia al mondo...

Finalmente le vie, da vicoli putridi che erano, si erano trasformate in larghe strade in terra battuta, abbastanza larghe da far passare un paio di carretti affiancati. Niente rifiuti ai bordi, niente rigagnoli puzzolenti. Era tornata alla civiltà. Continuò a seguire la strada più ampia e pulita che aveva trovato nel suo cammino, svoltando a casaccio tra case e piazzette che non conosceva minimamente. Si cominciavano a vedere segni di attività commerciale: un chioschetto di frutta e verdura, carretti con uova ed ortaggi, bancarelle cariche di tuniche abbastanza grezze ma a buon mercato. La ragazza continuò il suo percorso finché le botteghe ai lati della strada non iniziarono ad essere cosa frequente: allora iniziò a guardarsi intorno...un sarto, un altro sarto, un pescivendolo...un'armeria, una macelleria, un'officina. Ancora avanti...riparatori di carri, osterie...erborista! Accelerò il passo e si portò davanti al buco oscuro che portava l'insegna che cercava da tempo.

Lunghe trecce di vegetali sbiaditi pendevano dal soffitto, precludendo ai passanti la visuale dell'interno. Un odore di erba secca misto a polvere e ad altri più esotici e pungenti le arrivò a zaffate sul viso quando si avvicinò di più, studiando il posto. A dire il vero, era un po' sinistro...e non poteva certo dire che fosse il massimo dell'igiene. L'incarico era urgente, ma era prudente andare a sventolare la ricetta in giro per mezza capitale, col rischio non troppo remoto che qualcuno potesse insospettirsi? Stette qualche minuto in silenzio, massaggiandosi il mento con due dita e facendo finta di osservare alcuni manifesti di ricercati incollati al muro di una casa attigua, mentre la mente lavorava febbrilmente.
 
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17 replies since 28/8/2011, 08:45   230 views
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