(30r100)-> Lannie 7
La vedetta scrutava l’orizzonte da giorni, ormai. Da quando è scoppiata la rivolta, in effetti. Un ragazzo di neanche vent’anni, piuttosto smilzo, una barbetta rada che gli velava appena il mento. Si appoggiava stancamente coi gomiti al parapetto della torretta di avvistamento. La giornata era stata lunga…ancora ore ed ore di attesa snervante. Checché ne pensassero i suoi commilitoni, lui non era tanto ingenuo da aspettarsi un totale disinteressamento della Capitale, riguardo ciò che stava accadendo ad Ember. Potevano esserci tutte le flotte di Pirati dei mari dell’ovest a flagellare le coste, ma non se la sarebbero cavata del tutto illesi, questo era il suo presentimento…a costo di richiamare le aeronavi dal fronte, il Signore del Fuoco Iris avrebbe punito un atteggiamento simile. Ma a sentire gli altri, l’isola sarebbe caduta in mano dei ribelli molto tempo prima che una singola nave potesse farsi vedere nelle acque territoriali. Non sapeva se invidiare la loro tranquillità o agitarsi ancora di più, nel vederli bivaccare amenamente sulla spiaggia antistante.
Si stropicciò gli occhi con pollice ed indice. Ancora mezz’ora, e avrebbe potuto smontare. Tornò a fissare il cielo marino, attraversato da qualche nuvoletta errabonda…finché la sua lente non incontrò qualcosa che non era affatto una nuvola. Qualcosa (tante cose) di nero, che si spostava velocemente…e controvento. Sentì un brivido freddo scendergli giù per la spina dorsale. Quasi fece schiantare a terra il suo cannocchiale, mentre si precipitava gridando l’allarme verso la postazione del Capitano Jin. Quanti erano…maledizione! Erano troppi, troppi per le poche truppe di stanza nell’isola! Li avrebbero spazzati via come formiche…ne era stato sicuro fino a pochi istanti prima: quella causa era importante per loro popolani, avrebbe volentieri combattuto e versato il suo sangue, nella speranza che quelle sanguisughe dei nobili potessero togliersi di mezzo. Ma a quale prezzo? Quanti dei soldati schierati ora sul campo avevano mogli e figli, madri, sorelle e fidanzate? Ora che ce le aveva davanti, capiva che di fronte alle aeronavi della Capitale erano totalmente inermi. Avrebbero potuto fare loro qualche graffio, ma avrebbero soltanto accresciuto la potenza del colpo da esse inferto.
Lasciò il locale e la porta venne richiusa alle sue spalle. Dall’interno, le voci degli ufficiali si sovrapponevano e si accavallavano concitate. Ebbe la tentazione di incollarsi con l’orecchio alla porta di legno, per sapere che fine avrebbero fatto tutti…ma c’era un viavai continuo di soldati sui camminamenti di ronda, non poteva permettersi una cosa simile. Restò come una picca abbandonata contro un muro, a un paio di metri di distanza. Le aeronavi ormai si vedevano ad occhio nudo, ed invadevano il cielo come un immenso stormo di locuste. Minuti che parevano ore…poi la porta si aprì, ne uscì un tenente di cui non conosceva il nome che corse verso uno dei messaggeri. Ecco, si era già deciso della loro sorte…osservò la bandiera bianca sollevarsi e sventolare alla brezza della sera come al rallentatore. Un corale di voci si levò dalle truppe ammassate disordinatamente sulla spiaggia. Voci incredule, grida di rabbia. La sentinella si lasciò scivolare con la schiena lungo il parapetto, affondando il volto tra le ginocchia. Era tutto finito, ancora prima di incominciare. Un sogno, a dirla tutta, che sarebbe rimasto tale.
Il Capitano Jin lanciò un’occhiata piena di amarezza al cielo ormai gremito di navi: il rombo dei motori gli riempiva le orecchie e vibrava nella sua armatura. Si lasciò andare contro lo schienale del suo seggio, il volto tra le mani. A Longwei quella storia non sarebbe piaciuta affatto. Ancora lo vedeva aggirarsi per il suo studio, pronunciando parole infervorate a favore di quella che sembrava essere l’occasione di una vita per riscattarsi da quella condizione. Occasione perduta, indubbiamente. E se non fossero stati abbastanza rapidi a levare le tende, avrebbero perso anche qualcos’altro…Iris non era una sovrana nota per la clemenza verso coloro che riteneva dei traditori. Forse altri ufficiali avrebbero potuto scamparla in nome del loro retaggio nobiliare, ma per dei popolani come loro il destino era segnato. Esilio…o esecuzione pubblica. Avrebbe voluto essere un eroe del popolo, ma a quanto pareva gli Spiriti avevano pensato un destino diverso per lui. Pregò perché almeno gli concedessero la possibilità di avere salva la vita, la sua e quella dei suoi uomini.
CODICE
2) Legio V - aeronavi (A: 50.000); Legio V - dirigibili (A: 50.000); Legio II - dirigibili (A: 50.000); I flotta leggera di Jang Hui (A: 50.000)
1) Legio II - dominatori (C: 50.000); Legio III - guardie imperiali (C: 50.000); Guarnigione regolare di Jang Hui (B: 100.000)
X)
1) Legio IV - Cargo (A: 50.000)
2) Legio I – arcieri (A: 50.000); Legio I – Trasporto (A: 50.000); Legio I – Navi (A: 50.000)
*[Legio IV - Cargo (A: 50.000);Legio I – arcieri (A: 50.000); Legio I – Trasporto (A: 50.000); Legio I – Navi (A: 50.000)] fuggono vel=1000 + (200*4)=1800*
Link spostamento esercito:
qui Edited by Silian - 24/11/2011, 20:24