La Nazione del Fuoco - GdR

tra la vita e la morte

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view post Posted on 22/2/2012, 15:54     +1   -1
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continua da "si parla di attentato"


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 1, POST 9 (feb), pomeriggio

[(#FF007F) EXP 163.060 (30r100x2)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4650 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica lunga e leggera, rosso acceso, fascia dorata in vita, capelli raccolti in un'acconciatura elaborata, corona][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (on), ARMI: pugnale (off)]



"Ma che..."
protestò Iris, infastidita. Aveva sbattuto violentemente la testa, se la massaggiò con delicatezza poi controllò la mano, per accertarsi che il sangue non venisse da lì, ma la vista della propria mano, candida, la lasciò ancora più perplessa. Si sistemò la tunica alla meno peggio, poi alzò lo sguardo su Len Shu, che dopo aver preso in mano la situazione aveva iniziato a lanciare ordini qua e là. Notò con la coda dell'occhio dei soldati che trascinavano al riparo una delle sue guardie, ma non la degnò di particolare attenzione... in fondo li pagava per prendersi i colpi al posto suo. "Rapporto" ordinò in direzione dell'amico, con quel tono formale che le riusciva tanto bene. Len Shu scattò sull'attenti: "un'imboscata, Altezza. Il Capitano ha dato ordine di portarvi al sicuro, Shibao è caduto, mentre gli altri ci hanno offerto fuoco di copertura. Con tutto il rispetto ritengo sia più prudente rientrare a Palazzo..." snocciolò, proprio mentre le guardie richiudevano alle loro spalle i cancelli del palazzo. Iris però non lo stava ascoltando più. "Bao?" squittì preoccupata; all'improvviso l'immagine della guardia trascinata all'interno delle mura invase la sua mente e le sembrò che il mondo intero si fosse fermato. Caduto...? Fu come ricevere una pugnalata al cuore.

"Altezza, dove state andando?"
chiese un eco della voce di Len Shu, che la ragazza riuscì a distinguere a malapena, mentre correva in direzione delle mura, dove giaceva il corpo della guardia. "Altezza, non è prudente..." si azzardò a ricordarle un soldato, temendo che volesse uscire di nuovo, per affrontare di persona gli avversari, ma Iris non lo sentì: non riusciva a distogliere l'attenzione da quell'uniforme lacerata, dalla freccia che spuntava dal corpo del ragazzo, dalla chiazza di sangue che segnava la strada percorsa dai soldati per portarlo fin lì. Si portò le mani alla bocca, stringendo i denti per non urlare. "Bao, mi senti?" sussurrò, accovacciandosi accanto a lui. Un soldato si tolse l'elmo, fece per risponderle qualcosa, per farle notare che era una brutta ferita, di quelle che difficilmente gli avrebbero permesso di vivere ancora a lungo... ma sapeva che l'Imperatrice era prima di tutto un soldato e se ne sarebbe resa conto da sola. Purtroppo non c'era niente che potessero fare.

Iris scosse leggermente il corpo inerte del ragazzo: "Bao?" insistette, con voce insolitamente acuta. Ancora una volta non ottenne risposta. "Fate qualcosa! Non state lì impalati! Chiamate il medico! La guaritrice! Portate una barella! Preparategli una stanza nell'ala riservata agli ospiti di corte!" sbottò infuriata, in direzione dei soldati che si stavano radunando attorno a loro per osservare la scena. Uno ad uno i presenti si allontanarono, con l'esasperante lentezza di chi sa che un minuto o due non possono certo cambiare qualcosa e garantire la sopravvivenza di un uomo in quelle condizioni.

Il tempo passò senza che Iris se ne accorgesse: arrivò il medico, Shibao fu portato nella stanza allestita per lui, la freccia era stata estratta e la ferita richiusa solo per volere di Iris, perché a chiunque altro era evidente di quanto la cosa fosse inutile... ma Shibao respirava ancora e tanto bastava a Iris per fare tutto il possibile pur di salvarlo. Non poteva perdere qualcun altro. Era stata colpa sua, in fondo... avrebbe dovuto pensarci prima, avrebbe dovuto affidargli un compito meno rischioso, avrebbe dovuto correre al riparo quando lui le aveva chiesto di farlo... sembrava tutto così facile con il senno di poi. La ragazza alzò lo sguardo sull'orologio, era ormai sera, il sole doveva già essere tramontato da un bel po': se non fosse stato per il brontolio del suo stomaco avrebbe potuto rimanere lì per ore senza accorgersi del tempo che continuava a scorrere. Sfiorò il lenzuolo, osservando per l'ennesima volta quel corpo inerte di fronte a lei: era stato rivestito e ora pareva semplicemente che dormisse. Uno strano macchinario ticchettava in un angolo, registrando costantemente le condizioni del ragazzo. Se fosse successo qualcosa sarebbe stata avvertita all'istante... eppure non se la sentiva di lasciarlo. Strinse la mano del ragazzo, quasi temesse che qualcosa potesse strapparglielo via, e in quel momento un ricordo improvviso la riportò a quelli che sembravano essere secoli prima: la notte trascorsa sulla nave dei ribelli, quando aveva fatto di tutto pur di salvare Antk. Antk... non lo vedeva da allora. Aveva lasciato che fosse Elanor ad occuparsi di sorvegliarlo e, con il tempo, aveva fatto allentare la sorveglianza a tal punto che erano ormai passate settimane dall'ultimo rapporto. Sapeva che si stava occupando con profitto dei due marmocchi che Rozul le aveva lasciato... e questo era un altro argomento del quale non voleva sentir parlare. Aveva fatto del suo meglio, ma sembravano divertirsi a odiarla lo stesso. Peggio per loro. Fortunatamente il Palazzo Reale era abbastanza grande da consentirle di dare loro un'educazione dignitosa, senza essere costretta ad incontrarli. Antk, però, un po' le mancava... ma non era il momento di pensare a lui. Solo una persona spietata avrebbe potuto farlo in un momento del genere. Tornò ad osservare il corpo di Shibao e si lasciò sprofondare nella poltrona sulla quale era seduta, pregando gli Spiriti che accadesse qualcosa.

Sil, puoi inserirti con Antk
 
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Silian
view post Posted on 22/2/2012, 23:58     +1   -1




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[EXP ANTK (darkred) 25.165 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: Si , ARMI: Sciabole Gemelle e Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 1, POST 14 (feb), pomeriggio

E’stato un giorno come tanti altri passati a Corte. Sveglia all’alba o giù di lì, e poi ore nella piccola arena baciata dal sole, in uno degli angoli più riparati all’interno del parco reale. Uno degli angoli più riparati…e lontani: lontano da qualsiasi luogo che potesse essere frequentato, o anche solo attraversato, da una certa persona dalla testa coronata. Di questo non si era reso conto subito, ma ci era arrivato solo dopo un paio di mesi: in ogni caso non l’aveva digerita con facilità. Ma nonostante tutto è rimasto lì, a fare il suo lavoro. Cosa sperasse, o se effettivamente sperasse o meno qualcosa in particolare nel suo ostinarsi ad andare avanti, non avrebbe saputo dirlo neanche lui. E lentamente, un giorno dopo l’altro, senza rendersene conto, ha trovato un modo che gli consente di trascorrere le giornate senza tormentarsi con i pensieri cupi e fantasmi diurni che lo avevano accompagnato da mesi dopo…meglio non pensarci, ecco tutto. Basta pensare a quello che stai facendo in quel momento e basta, al presente, insomma. E se ti concentri riesci a stare bene, a fare le cose nel modo giusto; ed i risultati si vedono. Si può dire che Antk sia sereno come non era da ormai quasi un anno.

Ha passato l’intera mattina a ripassare la prima parte della sequenza del Drago Danzante con Chen e Pengfei: quei due marmocchi sono una delle cose che lo hanno aiutato di più a rimettersi in sesto. Perché quando i primi tempi si sentiva diventare il sangue amaro al solo pensiero che lei stesse tra le braccia di un altro, doveva comunque andare a far lezione a quei due. Col sole e con la pioggia, a metà mattina i servitori li accompagnavano in palestra, ed all’inizio era solo il timore inconscio di essere allontanato dal Palazzo che lo spronava a non mollarli da soli e farsi i fatti suoi, come avrebbe tanto voluto. Ed anche perché era stata Iris a volerlo, o almeno così pensava lui. E poi c’era sempre quel Capitano…non c’era verso di scrollarsela di dosso, lei ed i suoi uomini. Lo fissava sempre con quell’aria insondabile, del tipo “non ti faccio vedere che mi passa per la testa nemmeno sotto tortura”. E quando ci si era ormai abituato, eccola diradare le sue apparizioni, fino a non farsi più viva. Forse anche lei era mandata da Ris, ma non le avrebbe cavato di bocca una sillaba in ogni caso. Ma poi gli è passato tutto – o quasi. Riesce a pensare anche ad altre cose, a fare bene il suo lavoro di maestro, e quest’ultima cosa lo ha inaspettatamente riempito di orgoglio e soddisfazioni.

Ogni pomeriggio, dopo le lezioni di storia e geografia della Nazione, Pengfei si precipita correndo a cercarlo nel posto dove sa che si allena: si nasconde dietro una colonna ed aspetta il momento opportuno per fare un assalto a sorpresa al suo Sifu – diventato per l’occasione sordo come una campana e terribilmente sbadato. Chen lo segue senza affrettarsi e non entra nel locale finché la tragedia non si consuma, ed il maestro sconfitto non si dimena agonizzante sul pavimento della palestra, tra le risate squillanti del fratellino. Non si sfugge allo sguardo severo di quel ragazzino, uno sguardo quasi da adulto, mentre controlla ogni singola mossa di Antk. Ci mancano solo la sabbia, il sole ed il mare di Ember…e quei due sarebbero potuti essere Wei ed i suoi amichetti che giocano all’Agni Kai come tanti anni fa, prima che la vita combinasse quei tremendi disastri; con la differenza che all’epoca non era grande abbastanza da portare a cavalluccio nessuno dei suoi compagni di giochi. Alla faccia dei servitori esterrefatti, che non credono ai propri occhi quando notano certi comportamenti, di certo poco consoni ai nobilissimi ospiti del Palazzo. Ma dopo un po’ che entra Chen, il fratellino inizia a guardarlo in tralice e piano piano si spegne, tornando tranquillo e remissivo – anche troppo. Ma anche questo cambierà col giusto tempo, basta che lo lascino fare: la considera la sua missione personale.

Edited by Silian - 23/2/2012, 00:32
 
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view post Posted on 23/2/2012, 22:29     +1   -1
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ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 10 (feb), mattina

[(#FF007F) EXP 163.140 (25r80)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4650 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica lunga e leggera, rosso acceso, fascia dorata in vita, capelli raccolti in un'acconciatura elaborata, corona][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (on), ARMI: pugnale (off)]



Iris si svegliò e alzò lentamente il capo. Aveva un braccio indolenzito. Ci vollero alcuni istanti prima che si rendesse conto che non era nelle sue stanze, prima che si accorgesse del ronzio delle strane macchine che tenevano sotto controllo lo stato di salute di Shibao. Bao... si raddrizzò, accorgendosi solo in quel momento di essersi addormentata su una sedia, accanto al letto del ragazzo. Come aveva potuto addormentarsi in un momento come quello? Lanciò un'occhiata agli indicatori... non era facile decodificare il significato di ogni lancetta, ogni ronzio, ma le era abbastanza chiaro che la situazione non era affatto cambiata. Sospirò, scutendo la testa. La stanza era deserta. Si tirò in piedi, raggiunse la finestra e scostò leggermente la tenda. Il sole stava sorgendo proprio in quel momento... ma stranamente la dominatrice del fuoco non riuscì affatto a sentirne la forza, questa volta. Si sentiva stanca, fiacca, inutile...

Si trascinò di nuovo verso il latto del ragazzo. Niente. Era ancora lì, ancora immobile. Tornò a sedersi accanto a lui, decisa a rimanere lì finché non si fosse ripreso. Passarono diversi minuti prima che qualcuno osasse bussare. Guardò la porta, ma non rispose. Subito dopo un cigolio le annunciò che lo scocciatore, chiunque fosse, aveva deciso di entrare lo stesso... ma non le importava, non voleva nemmeno sapere chi fosse. Poteva anche essere un altro assassino, per quanto le importava...

"Perdonatemi, non intendevo..." si scusò la voce di Len Shu, mentreil ragazzo si affrettava ad uscire. Ancora una volta Iris non perse tempo a rispondergli, lanciandogli un'occhiata stanca: "resta pure" grugnì, a fatica. Perché doveva essere tanto formale? Aveva bisogno di qualcuno che le stesse vicino... e odiava essere costretta ad ammetterlo. Antk le avrebbe risparmiato lo sforzo, ne era certa. Il ragazzo si piegò in un rispettoso inchino, borbottò alcuni convenevoli e si avvicinò. "Altezza, so che non è il momento più adatto, ma credo che dovreste venire a conoscenza di alcuni fatti: siamo riusciti a identificare gli aggressori, pare si tratti di una banda di artisti che comincia a riscuotere un discreto successo tra le classi inferiori. Purtroppo non siamo riusciti a catturare il loro capo e non abbiamo più notizie del capitano Elanor da ieri sera" disse, raggiungendo a sua volta Shibao. Non sarebbe riuscito a sopravvivere, se lo sentiva.

In un primo momento Iris non diede segno di avere inteso, poi sospirò: "Ti nomino capo della mia guardia. Trova Elanor e fai in modo che chiunque ha fatto questo paghi per il suo gesto... e assicurati che nessuno a parte te e il medico entri in questa stanza. Ora vai." lo congedò con un cenno.
 
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Silian
view post Posted on 26/2/2012, 16:56     +1   -1




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[EXP ANTK (darkred) 25.365 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: Si , ARMI: Sciabole Gemelle e Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 15 (feb), mattina

Il clima al Palazzo è quello di una fortezza sotto assedio, almeno dal pomeriggio precedente. Le guardie hanno fatto irruzione durante la lezione: Antk le avrebbe fulminate tutte, una per una. Soldati che entrano all’improvviso. Chiunque si spaventerebbe nel vederle, anche se venissero per controllare che non ci siano intrusi..chiunque come due bambini ad esempio. Chiunque, tranne Antk, che è abituato a comandare quella gentaglia. Non sa con esattezza cosa sia capitato ai due, quando i loro genitori sono stati…eliminati, ma non ci vuole nemmeno una grande fantasia. Basta leggere i loro sguardi: Chen che sembra vedere in ogni ombra un potenziale assalitore, Pengfei che ammutolisce alla sola vista di una fiammata. Non è una cosa normale, non per due bambini della loro età e della loro classe sociale. I piccoli Nobili sono alteri, capricciosi, altezzosi e profondamente inutili. Loro no. Sta di fatto che dopo quella irruzione ha perso completamente il controllo sui due. Peng sembra essersi totalmente dimenticato tutti i progressi fatti in otto mesi, dato che nemmeno si mette in guardia quando glie lo chiedi; suo fratello invece ha lo sguardo perso nel vuoto, e quando Antk ha fatto per avvicinarsi per poco non si becca una palla di fuoco in faccia. Snervato, non ha potuto fare altro che rispedirli nelle loro stanze prima del tempo, insistendo perché il più grande si facesse un bel bagno. E non era solo per i capelli, ma per tutto il resto…l’acqua calda rilassa i nervi, e lui ne ha un gran bisogno.

Mocciosi. Mocciosi e soldati, quale categoria sia la peggiore non lo ha ancora capito. Deve dare disposizione che durante le sue lezioni non venga più nessuno a disturbarlo: è forte abbastanza da potersela cavare contro chicchessia, non ha certo bisogno di una manica di idioti che gli faccia da balia. E poi ha saputo di Ris. Un attentato. E’ rimasto inchiodato per qualche minuto, il cuore stretto in una morsa. La servetta che gli stava parlando lo ha guardato come se fosse diventato matto, e non aveva tutti i torti dato che aveva smesso di punto in bianco di parlare, guardarla e rispondere. E quella mattina, quando è andato in palestra con i due mocciosi, non è sicuro di essere tanto più in forma di loro. Li corregge fiaccamente, sembra assente, ma non è che stia pensando a lei. O forse si, ma non vuole fissarcisi di nuovo, non vuole e non può. Si è scottato di brutto con quella storia, è guarito, lei adesso è con un altro, fine della storia. Quello che importa è fare bene il proprio lavoro, insegnare a quei due. Ma nemmeno quello gli riesce più! MALEDIZIONE! Gli verrebbe da dare fuoco all’intera palestra, se solo servisse a qualcosa!

E’ stata poi solo questione di tempo, se ha saputo il resto della storia. Mentre ultimava la sequenza di riscaldamento ecco una delle onnipresenti servette che spettegola con una collega. E tra le sciocchezze che andava blaterando ecco una cosa –l’unica- che valeva la pena di sentire. Ma perché, dopotutto? Il suo nuovo ragazzo c’era quasi restato secco nell’assalto, e non si capiva se sarebbe sopravvissuto o no…più no che si. Ma quella cosa non lo riguardava più. I maestri insegnano agli allievi, i nobili stanno con i nobili ed i popolani è meglio che si levino dai piedi. Ma…ma niente. Se volesse vederti ti manderebbe a chiamare, e se non l’ha fatto è perché non vuole. E no, non può andare lui da lei. Perché? Perché è da vigliacchi. Se la immagina, Ris: da sola, al fianco di…quello là…senza nessuno vicino, perché di sicuro ha cacciato via tutti. Sarebbe felice se qualche vecchia conoscenza le facesse compagnia. Ma no! Si odia solo per averlo pensato. Solo un essere ignobile approfitterebbe di un momento di debolezza in quella maniera! Anche se lui si ripete che no, non ci andrebbe per QUELLA ragione, che ormai ha lasciato perdere. Ci pensino gli Spiriti, non può impicciarsi negli affari dell’Imperatrice dell’orbe terracqueo.

Edited by Silian - 1/3/2012, 15:57
 
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view post Posted on 27/2/2012, 20:47     +1   -1
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ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 11 (feb), mattina

[(#FF007F) EXP 163.160 (3r20)][DENARO: 1500 mo (gioielli) + 4650 mo NdF + ABBIGLIAMENTO: tunica lunga e leggera, rosso acceso, fascia dorata in vita, capelli raccolti in un'acconciatura elaborata, corona][EV: 1.550, ABILITA': fiamme blu, controllo dell'attacco B ARMATURA: D1 (on), ARMI: pugnale (off)]



Qualche ora, giorni, settimane... quanto era passato? Iris non riusciva più a rendersene conto. Sembrava tutto così insignificante, così assurdo. Ricordava qualcuno che era venuto a dirle che di Elanor non c'era più alcuna traccia. Quancuno che era venuto a riferirle di qualche stupido movimento di flotte che richiedeva la sua attenzione... come se potesse importarle qualcosa di quel suo dannato impero! Lo volevano? Potevano prenderselo, purché riuscissero a gestirlo. Anzi, potevano tenerselo lo stesso. Non le importava più niente, anche se non sapeva bene perché... chissà se era la carenza di sonno o il fatto che da tre giorni riusciva a malapena a toccare cibo? Si lasciò sprofondare sul suo cuscino, perché probabilmente non avrebbe avuto la forza di rialzarsi. Bao se ne stava ancora lì, immobile, legato a quella macchina infernale... ed era solo colpa sua. Se fosse corsa al riparo al momento giusto... se quel giorno avesse deciso di fare altro... se avesse sollevato Bao dal suo incarico quando poteva farlo, come sarebbe stato giusto... perché aveva aspettato tanto? Lo amava, ne era sicura... e allora perché aveva continuato a procrastinare? Perché non era riuscita a rendere ufficiale quella cosa? Avrebbe avuto anche lui delle guardie del corpo. Si sarebbe salvato... Iris scoppiò in un pianto incontrollato.
 
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Alister10
view post Posted on 28/2/2012, 03:06     +1   -1




[6070 Riku (#C30000): (18r50x2)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO:] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 1 (feb), mattina


Ero tornato da poco a palazzo, non avevo avuto nemmeno il tempo di riabituarmi alla corte, che subito c'è un attentato nei confronti di mia figlia, ero nervoso, passavo il giorno e la notte alla ricerca di qualche informazione che potesse portarmi più vicino al capo dei malviventi che avevano osato attentare alla vita del signore del fuoco, quella gente avrebbe bruciato tra le mie stesse fiamme, parola d'onore.

Quella mattina mi ero appena svegliato e come ero solito fare da un paio di giorni a quella parte chiesi ad uno della servitù Mia figlia? l'uomo alzò le spalle Mi dispiace principe Riku, continua a non toccare cibo e a non lasciare la stanza di Shibao, se mi permettete un'opinione: credo dovreste fare qualcosa per scuoterla, si sta riducendo uno straccio, cosa penserà il popolo? Fulminai quell'uomo con lo sguardo e con tono abbastanza adirato dissi il popolo?! IL POPOLO?! Me ne sbatto del popolo, è di mia figlia che si sta parlando, per quanto forte possa essere è pur sempre un essere umano, non potete pretendere che si comporti come nulla fosse dannazione! mi voltai dando le spalle al servitore che si inchinò Mi dispiace, sua altezza. E detto questo se ne andò.

Quel servo però aveva ragione, dovevo fare in modo che accadesse qualcosa capace di riportare mia figlia al mondo reale, ma cosa?
Stavo facendo colazione quando mi venne in mente una sola cosa che potessi fare per il bene di mia figlia, e per quanto mi costasse farlo, mia figlia era più importante del mio personale punto di vista.

Finii di fare colazione e poi mi diressi a fare il mio dovere di padre; camminai lentamente per i corridoi del palazzo fino a che non arrivai nell'arena dove Antk era solito allenare i figli di Rozul. Mi sedei sugli spalti aspettando che il giovane mi notasse e che finisse di allenare i bambini, solo allora gli avrei parlato... per quanto mi costasse lui era l'unico in grado di far rinsavire mia figlia.

Edited by Alister10 - 28/2/2012, 15:33
 
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Silian
view post Posted on 1/3/2012, 16:35     +1   -1




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[EXP ANTK (darkred) 25.465 (15r50x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: Si , ARMI: Sciabole Gemelle e Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 1 (mar), mattina

“Se vuoi tirare un pugno senza Dominio del fuoco, fa almeno in modo che colpisca l’avversario” spiega con pazienza sempre minore a Pengfei per quella che sembra essere la trentesima volta. “Verso lo sterno dell’avversario, non dritto in avanti dove ti capita!” brontola, ormai prossimo a lasciar perdere e tirare avanti. Il ragazzino, oltre a non riuscire a tirar fuori più di qualche sbuffo di fumo, oggi sembra totalmente incapace di mantenere la concentrazione per più di mezzo secondo. Suo fratello sembra essere più attento, ma in compenso non muove un passo senza prima guardarsi intorno almeno tre volte: come se si aspettasse di veder saltare fuori un sicario armato di pugnale da un secondo all’altro. “Stupidi soldati” ringhia Antk tra se e se, e si inginocchia affianco al bambinetto. Gli prende il polso tra due dita, e lo sposta fino a che la traiettoria di un’ipotetica fiammata non lo avesse soddisfatto. Pengfei sussulta, appena sente la pressione delle sue dita sul braccio: ma lo stava ascoltando oppure no? Accidenti, di quel passo non avrebbero combinato nulla di buono.

Solleva lo sguardo verso il fratello maggiore, quasi aspettandosi di leggergli sul viso un’espressione dura: quella che mette su di solito quando qualcuno mette in difficoltà il piccolo. Ma nemmeno lui sembra accorgersi della sua presenza. Anzi, sta guardando fisso un punto proprio al di sopra delle sue spalle, senza distogliere gli occhi nemmeno per un istante. Il maestro aggrotta le sopracciglia, insospettito…una servetta qualunque di passaggio, normalmente, non riuscirebbe ad attirare l’attenzione del ragazzo per più di due secondi. Gira la testa quel tanto sufficiente per inquadrare nel proprio campo visivo l’intruso. E rimane a bocca aperta.

"La lezione è finita" sbotta secco, alzandosi di scatto da terra. “Fatevi accompagnare nelle vostre stanze”. Come se servisse dirglielo. Lo avrebbero fatto comunque. Ma qualsiasi cosa gli è utile, purché gli permetta di riorganizzare i pensieri che sembrano turbinare impazziti nella sua testa. Riku. Cosa ci fa lì? Aveva sentito voci della sua ricomparsa, ma tutt’altra cosa era vederselo lì, a pochi metri di distanza. E con lui, è tornata quella familiare sensazione di rancore che ha sempre provato nei suoi confronti, almeno da quando è riuscito a scacciare Iris dal Palazzo. E tutto perché non voleva stesse con lui. Il rumore dei passi frettolosi dei bambini si spegne in lontananza. Se c’è qualcosa che apprezza di Chen, è che non bisogna spiegargli sempre tutto. Incrocia le braccia sul petto e scocca all’uomo lo sguardo più incendiario del suo repertorio. “Che cosa vuoi” sbotta, col tono che sembra più un ordine di parlare che una domanda. Se solo ha fatto qualcosa di male a Ris…


 
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Alister10
view post Posted on 2/3/2012, 01:33     +1   -1




[6180 Riku (#C30000): (20r50)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO:] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 1 (mar), mattina


Mi sedei sugli spalti aspettando la fine della lezione, guardavo i figli di Rozul che sembravano piuttosto spaesati, mi chiedevo se ogni giorno fossero così oppure era una giornata no, comunque se proprio dovevo dire la verità nemmeno Antk sembrava in piena forma. Improvvisamente uno dei due bambini iniziò a fissarmi e io gli feci un sorriso; improvvisamente Antk mi notò e mandò via i bambini; mi alzai e mi avvicinai a lui. Non sembrava affatto felice di vedermi, ed effettivamente la cosa era reciproca. Ma nonostante il mio cuore mi dicesse di mandare a quel paese lui e il mio stupido proposito di mettere da parte le mie divergenze, ma il mio cervello di diceva che era giusto farlo, se non per me, per Iris.
Arrivammo a pochi passi l'uno dall'altro quando lui mi fece uno sguardo che avrebbe potuto fulminarmi, ma io non ci feci caso. Il suo tono era quasi perentorio, solo allora i miei occhi si incendiarono lasciando trapelare la poca fiducia che avevo nel ragazzo. Se non vuoi avere rispetto per me in quanto persona, abbilo almeno in quanto carica, giovanotto gli dissi con sguardo serio, poi subito cambiai argomento Premetto che questo non lo faccio per te ma lo faccio per Iris, quindi, se la ami almeno la metà di quanto dici stammi a sentire, e forse potrei anche cambiare idea su di te, anche se non credo ti interessi poi così tanto ciò che penso io.
E detto questo presi un respiro in modo da dare tempo a lui di ribattere o almeno di annuire; poi continuai Suppongo tu sia a conoscenza degli avvenimenti degli ultimi giorni e delle condizioni psicologiche di mia figlia. Quindi, sebbene tu sia l'ultima persona a cui vorrei chiedere questo: Devi andare a parlare con mia figlia e devi convincerla che purtroppo non c'è nulla che lei possa fare per Shibao, e che non è in alcun modo colpa sua, è inutile dannarsi l'anima. Tacqui per un po' poi gli dissi Non considerarlo un favore che fai a me, consideralo un favore che farai a mia figlia, sei l'unico che può aiutarla a riprendersi in questo momento. Detto questo misi le braccia conserte e attesi un'eventuale replica di Antk.
 
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Silian
view post Posted on 2/3/2012, 15:44     +1   -1




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[EXP ANTK (darkred) 25.665 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: Si , ARMI: Sciabole Gemelle e Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 2 (feb), mattina

Antk lo fissa stringendo sempre di più i pugni nascosti nell’incavo dei gomiti. La premessa non gli piace affatto, ancora di meno proprio perché a pronunciarla è proprio Riku. Non proferisce parola, continuando a tenere la mascella accuratamente sigillata: sente chiaramente che se aprisse bocca, l’unica cosa che potrebbe fare sarebbe sputare fuoco per incenerirlo. Il vecchio ogni tanto si ferma, quasi aspettandosi una qualche risposta da parte sua, ma il ragazzo continua a restare zitto ed immobile in attesa che finisca il suo discorsetto. Appena è certo che abbia finito, non ha esitazioni. “Stai mentendo” gli risponde, con tono innaturalmente calmo, senza specificare su cosa o il perché. “Sta mentendo”…non lo sa se sta mentendo o no, ma se c’è una frase che gli sembra adatta a ribattergli in maniera totale e categorica, è proprio quella. Poi gli volta le spalle con una smorfia e si reca nell’angolo dove ha abbandonato la parte superiore del suo kimono: impiega almeno il doppio del tempo realmente necessario ad allacciarlo, pur di non vedere quell’uomo ancora, quando alzerà lo sguardo. Ma quando solleva la testa davvero quello è ancora lì, come un brutto sogno che ti perseguita anche da sveglio.

Un’ espressione di fastidio deforma i lineamenti del giovane, che ora ha serie difficoltà a tenere a freno la lingua…e infatti smette di sforzarsi di farlo, non ne ha più voglia. Le parole feriscono più che spade. “Non venire a fare delle prediche sull’amore a ME, vecchio. Per quanto riguarda la tua carica…” esordisce, muovendo di nuovo un paio di passi in avanti e puntandogli il dito contro “se chi comanda qui dentro non ti avesse fatto rientrare, l’unica che avresti sarebbe quella di Signore dei Ratti della Torre prigione. E per quanto riguarda Iris…” continua sempre più ringhioso, sollevando in altro dito “Non hai fatto altro che cercare di mettermi contro di lei, da quando sei venuto a conoscenza della mia esistenza: nulla può dimostrare che tu non stia facendo lo stesso anche ora. Sei anche riuscito a farti credere morto dalla tua stessa figlia: mentire è una delle cose che ti riescono meglio, a quanto pare” sibila caustico. “Con permesso, Principe Riku” gli dice come ultima cosa, dopo avergli voltato di nuovo le spalle e sempre senza abbandonare il tono sarcastico di poco prima mentre calca la voce intenzionalmente sul titolo nobiliare.

Tanto per cambiare non gli importa un accidente se lui ha i poteri sufficienti a farlo rinchiudere a Boiling Rock per lesa maestà. Con deliberata lentezza sale i gradini dell’ingresso secondario della palestra, in modo da passare il più lontano possibile dall’ospite sgradito, eppure si sente le gambe come di piombo…su una cosa non ha mentito, e questo è certo: la guardia di Ris è stata colpita, e conoscendo la loro relazione lei sarebbe stata sicuramente col morale a terra. Se non peggio. E se suo padre non stesse mentendo…e fosse davvero venuto a chiedere aiuto per lei, nonostante si odino a morte, nonostante tutti i suoi tentativi per separarli da quasi tre anni a quella parte? Quanto male sta effettivamente Ris? All’improvviso si sente come morto e l’unica cosa che desidera, per quanto lo renda spregevole ai suoi stessi occhi, è che l’uomo lo trattenga ed insista oltre: che gli dia di nuovo un motivo per rompere ogni esitazione e precipitarsi da lei. Solo a controllare che stia bene, poi se ne sarebbe tornato a far lezione ai suoi due mocciosi.

Edited by Silian - 17/3/2012, 01:14
 
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Alister10
view post Posted on 3/3/2012, 16:30     +1   -1




[6340 Riku (#C30000): (15r50x2)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO:] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 2 (mar), mattina


Guardai il ragazzo, le sue parole continuavano ad essere di odio profondo, i miei occhi lo guardavano con aria imperscrutabile, non volevo fargli capire quanto mi stavo adirando, non era possibile che un ragazzo mi parlasse così, almeno non l'avrei concesso a lui, non in una situazione di normale amministrazione, ma questa non era per niente una situazione normale quindi tacqui, volendo avrei potuto benissimo vendicarmi su di lui in seguito, ma in realtà non ne avevo più così tanta voglia, quell'anno nascosto nel tempio dell'aria del nord mi aveva cambiato più di quanto credessi. Antk fece per andarsene ma io non mi mossi, anzi gli dissi è vero, da quando ti ho conosciuto non ho fatto altro che tenerti lontano da mia figlia; ma non ho mai creduto che tu fossi stupido; ragiona con il cervello, in che modo potrei allontanarti da mia figlia che in questo momento è vulnerabile? Credi sul serio che ti caccerebbe, o, cosa più probabile, riusciresti a riavvicinarti a lei e magari, con la morte di Shibao addirittura a ritornarci assieme? Tacqui per un minuto continuando a fissare la sua schiena Anche Iris ha capito che sono cambiato, e tu in quanto suddito della nazione del fuoco, dovresti fidarti delle scelte della tua firelord, osi mettere in dubbio il suo giudizio? Oppure preferisci darmi una possibilità e magari cambiare in meglio la tua vita. Detto questo mi sedei sugli spalti aspettando una eventuale reazione di Antk, qualora non ci fosse stata mi sarei allenato un po' da solo sul dominio del fuoco. Intanto le mie due guardie mi fissavano come se aspettassero una qualche mossa impulsiva da parte di Antk o da parte mia.
 
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Silian
view post Posted on 4/3/2012, 20:08     +1   -1




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[EXP ANTK (darkred) 25.865 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: Si , ARMI: Sciabole Gemelle e Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 3 (Mar), mattina

La voce di Riku giunge quasi insperata. Al ragazzo non importa quasi un accidente di quello che l’uomo stia dicendo: gli sta dando di nuovo una giustificazione valida per andare a trovare Iris senza sentirsi una carogna e questo pensiero è sufficiente a non farlo esplodere. Si volta lentamente e lo fissa con aria truce. “Il parere di Iris è l’unico su cui faccia affidamento, e non è certo lei la persona che mi sta parlando ora” sibila. Iniziamo a mettere i puntini sulle i…”E solo un uomo basso ed infido potrebbe mai approfittare di un momento di debolezza di una persona cara per ottenere ciò che nel pieno delle sue forze gli sarebbe negato” continuò con durezza “…tuttavia andrò da lei. Ti concedo una possibilità di dimostrare che non sei marcio come sembri. E se per caso hai mentito…avrai mie notizie…prima di quanto immagini…” conclude con tono minaccioso, calcando sulla parola notizie in modo da far intendere che si sarebbe trattato di notizie blu, saettanti e molto, molto dolorose. Detto ciò si volta di nuovo ed esce rapidamente dalla stanza, senza attendere repliche. Non ha certo tutto questo tempo da perdere con lui.

E’una sensazione strana quella che sta provando. Non riesce a catalogarla. Sa benissimo dove potrà trovare la ragazza, sicuramente sarà al capezzale di..quello là, insomma. Ma non riesce ad immaginare come potrebbe stare. Se Riku non ha mentito la situazione deve essere grave. Forse non dorme, addirittura potrebbe rifiutarsi di mangiare da giorni. E come può essere trovarsi nella stessa stanza con la persona che adesso sta con la ragazza di cui era innamorato? Che effetto avrebbe fatto? E lei stessa avrebbe accettato la sua presenza? Mentre si lava maledice più e più volte quello stupido stato d’animo incerto. Neanche un anno prima gli era sempre chiaro cosa fare e non aveva ripensamenti né remore. Aveva fatto tante cavolate ma non si era mai pentito di nulla. Invece ora si fa pena da solo. Nemmeno un minuto senza riuscire a rimuginare e torm¬entarsi e commiserare la sua triste sorte. Vorrebbe tornare indietro, essere semplice come prima. Forse non è difficile come sembra, è lui che si sta complicando tutto. In fondo, non è un’altra persona rispetto all’Antkantos che ha ucciso quell’imbecille dell’Avatar. Quando finalmente si asciuga il viso, si sente più leggero.

Seguendo le indicazioni dei servi si ritrova presto nell’ala del Palazzo più sontuosa e riccamente decorata. Conosce bene la strada, c’era un periodo in cui ci passava praticamente tutte le sue giornate. Il pesante portone che separa gli appartamenti reali dal resto dell’ala è aperto per metà: un gruppetto di servitori si sta attardando, carico di ceste di biancheria da portare a lavare. Antk spera di riuscire a sgattaiolare all’interno senza che le due Guardie Reali lo fermino per chiedergli altri dettagli, ma appena arriva in vista dell’ampio corridoio che porta alle stanze degli ospiti viene bloccato da un braccio disteso all’altezza del petto. “Non può entrare nessuno, ordine del Firelord Iris” ordina una voce con tono formale e resa metallica dall’elmo, ma non è difficile riconoscerla. E’il soldato che ha quasi aggredito sulla nave qualche mese prima. La sua solita fortuna…”Mi manda il principe Riku” borbotta Antk seccato dal dover vuotare il sacco, anche se quel tipo non ha la minima idea dei suoi trascorsi burrascosi con papà-Firelord. “Non vedo né pergamene né sigilli. O ti fai dare un’autorizzazione scritta oppure qui non ci metti piede. E’la prassi, da quando c’è stato l’attentato” risponde senza cambiare tono. In condizioni normali non esiterebbe a sfondare la porta ed entrare lo stesso, facendo arrosto guardie, servi e tutta la compagnia…ma ci manca solo di far casino con Iris che sta male. Il ragazzo ingoia il rospo, lancia un’occhiata incendiaria al soldato e torna indietro lungo il percorso. Non poteva non sapere del blocco, Riku…glie l’avrebbe fatta pagare per quella sorpresa. Spera solo per il vecchio del malaugurio che non gli tocchi a tornare fino alla palestra, o lo sentirà...

Mi sembrava abbastanza inverosimile che le guardie lo lasciassero passare dopo tutti gli ordini di Ris O_O ed un'entrata alla Spider-man non ci stava proprio...


Edited by Silian - 17/3/2012, 01:16
 
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Alister10
view post Posted on 5/3/2012, 03:50     +1   -1




[6630 Riku (#C30000): (10r20x2)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO:] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 1, POST 6 (Mar), mattina



Ascoltai le parole di Antkantos ma non mi scomposi minimamente, non mi avrebbe fatto nulla, non a palazzo e non in questa situazione, mi limitai ad annuire. Aspettai che se ne fosse andato poi mi tolsi la parte superiore del mio vestito e rimasi a dorso nudo, avevo deciso di allenarmi un po' sul domino del fuoco e decisi di usare le guardie come aiutanti Suppongo che stiate rubando il vostro stipendio visto che io non sto trasgredendo alle regole dettate da mia figlia quindi perché non vi rendete utili e combattete un po' contro di me? Sapete quei templi dell'aria erano troppo infiammabili per usare i miei colpi al pieno del loro potenziale gli sorrisi, che si facciano avanti. Si avvicinarono entrambi ed iniziarono a lanciare delle palle di fuoco nella mia direzione: una la evitai e l'altra la intercettai per poi rimandarla al mittente. Continuai l'allenamento mentre aspettavo il ritorno di Antk che aveva, casualmente dimenticato il mio permesso scritto per entrare nell'ala dove si trovava mia figlia.
 
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Silian
view post Posted on 6/3/2012, 15:39     +1   -1




Sono andata avanti, se no facciamo la muffa…


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[EXP ANTK (darkred) 26.065 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: Si , ARMI: Sciabole Gemelle e Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 4 (Mar), mattina

“Non è che per caso hai dimenticato di darmi qualcosa?” sbotta il ragazzo facendo irruzione all’interno della palestra. Si infila dritto dritto in mezzo al fuoco incrociato prima che i soldati abbiano il tempo di fermare i loro ultimi colpi, ma è solo questione di mezzo secondo e le ultime due palle di fuoco si dissolvono come nuvole di fumo al suo gesto sicuro. Un’entrata abbastanza teatrale…si porta esattamente di fronte all’uomo, a mezzo metro di distanza, fissandolo negli occhi con lo sguardo incendiario che riservava soltanto a lui. Non era già abbastanza umiliante dover ascoltare i suoi consigli, doveva anche divertirsi a farlo sentire degradato e messo da parte: quando soltanto l’anno prima poteva entrare ed uscire dal Palazzo come e quando voleva, adesso gli serviva il permesso scritto, come se fosse un contadino venuto da Shu Jing a chiedere l’elemosina! Ma non dice nulla di tutto ciò a Riku, non vuole dargli più soddisfazioni di quante si sia già preso.

Il tempo vola, e nemmeno si è accorto di aver dato la pergamena alla Guardia -che lo ha finalmente lasciato passare senza fare altri commenti. Gli sembra che durante il tragitto qualcuno gli abbia svuotato la pancia da tutte le budella. Ora è alla porta della stanza in cui sta Iris…e quello là, e la fiamma stilizzata intarsiata sui battenti lo sovrasta come a voler incutere timore ad un incauto intruso. Ha già scacciato il servo che era alla porta: basta sventolargli il permesso di Riku sotto al naso per convincerlo che non occorre essere annunciati. Il suo orgoglio non potrebbe accettare di essere trattato come un comune estraneo. Accarezza l’ornamento con una mano, prende un bel respiro e spinge il battente. La porta si apre senza rumore girando sui cardini ben oliati, ed Antk si infila nella stanza scivolando senza tumore. Chiude subito il battente alle sue spalle, quasi per non turbare la quiete che opprime letteralmente quel luogo: il cono di luce che si è aperto davanti a lui si restringe fino a sparire e l’oscurità inghiotte di nuovo la stanza.

Lascia andare il fiato che sta trattenendo. “Iris?” la chiama piano, dato che l’oscurità gli impedisce di vedere chiaramente e distinguere tra di loro quelle strane ombre che lo circondano. Uno dopo l’altro, inizia a percepire gli elementi della stanza: per primo viene a galla un ticchettio soffocato, anzi, diversi ticchettii e ronzii metallici, roba da far gelare il sangue nelle vene, roba innaturale e di cui non riesce a dare un’origine ed una spiegazione immediata. Il ragazzo si immobilizza, non spaventato ma preso da un senso di estraniamento: ora è l’aria viziata a colpirgli le narici, viziata e carica degli odori dolciastri dei medicamenti usati in modo massiccio, quasi pesante da respirare. Ad ogni respiro diventa sempre più difficile tollerare quell’odore e quella pesantezza: gli fa tornare in mente l’infermeria dell’accampamento al Fronte Sud, tutti i soldati feriti e bendati che attendono per lo più la morte coricati sulle loro brande di fortuna, scene che pensava di aver dimenticato da tempo. Nell’infermeria c’era sempre aria e luce e movimento, ma questa invece sembrava una scena presa da un incubo…l’aria stantia ristagna da troppo tempo nella stanza dalle dimensioni indecifrabili nell’oscurità, ed assomiglia di secondo in secondo sempre più ad una cripta malsana. Il ragazzo viene scosso da un brivido quando alla fine emerge dall’oscurità la sagoma pallida del ragazzo immobile nel letto. In quel limbo sembra quasi non ci sia spazio per i vivi. “Iris…”

Edited by Silian - 17/3/2012, 01:17
 
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view post Posted on 6/3/2012, 17:24     +1   -1
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ANNO 2, MESE 8, GIORNO 2, POST 10 (mar), mattina

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Le era parso di sentire una voce, qualcuno che chiamava il suo nome. Iris riaprì gli occhi, puntando lo sguardo sul letto che aveva di fronte. Bao era ancora lì, immobile. Doveva esserselo sognata di nuovo. Maledetto il giorno in cui aveva deciso di fare quell'ispezione! Che c'era, poi, da ispezionare? Aveva trovato tutto a posto, come avrebbe dovuto essere nel suo esercito. I soldati della Capitale erano in gamba e lo sapeva, ma no! Lei aveva dovuto andare a verificare di persona. Maledizione!

Richiuse gli occhi, troppo stanca per riprendere a piangere, per fare qualunque cosa che non fosse rimanere lì ad aspettare. Ma aspettare cosa? Il medico si rifiutava di darle una risposta e più il tempo passava più le sue visite si facevano rare. Ormai erano diverse ore che nessuno si faceva vivo per controllare tutti quegli aggeggi ronzanti. Forse avrebbe fatto meglio ad occuparsene lei. “Iris…” chiamò una voce, questa volta più forte. Era sicura di non essersela immaginata. Per la seconda volta riaprì gli occhi e si guardò intorno, incapace di concentrarsi su quello che stava facendo. Un movimento nella semi-oscurità attirò la sua attenzione. No. Non se l'era immaginata. Puntellò i gomiti contro i braccioli della poltrona, decisa a rialzarsi per fronteggiare quell'ospite imprevisto, ma le braccia cedettero sotto al peso del suo corpo e la ragazza scivolò di nuovo tra i cuscini, sfinita.

"Che vuoi?" chiese con voce impastata dalla stanchezza. Per un istante ebbe davvero paura: era una facile preda in quello stato... come avrebbe fatto a proteggere Bao se un assassino fosse riuscito a infiltrarsi fin lì? Dov'era finita tutta la sua potenza? Cosa le era successo? Se ne avesse avuto la forza si sarebbe messa a gridare, ma passato un primo istante di panico si accorse che era troppo stanca anche per quello. Non le importava un granché e, in fondo, forse era meglio così. Avrebbe potuto smettere di preoccuparsi per il mondo intero. "Avevo dato ordine di non far entrare nessuno" brontolò, più a se stessa che all'intruso. O forse no? Non ricordava molto delle ultime ore... e a dire la verità non sapeva nemmeno che ora fosse in quel momento, ma ancora una volta non aveva importanza. Forse davvero non c'era nessuno. Tornò a fissare Bao.
 
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Alister10
view post Posted on 8/3/2012, 00:58     +1   -1




[6970 Riku (#C30000): (7r20)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO:] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]


ANNO 2, MESE 8, GIORNO 1, POST 10 (Mar), mattina

Quando Antk rientrò in palestra feci cenno alla mia guardia di dargli il permesso, il giovane lo prese e se ne andò, io guardai le mie guardie e gli chiesi Spiegatemi come mai anche quando faccio le cose giuste, sembro sempre il cattivo? ero ironico ovviamente e infatti non mi fu data una risposta, quindi continuai l'allenamento fino a dopo pranzo, alla fine tutto sudato me ne esco dall'arena con la mia solita scorta e mi dirigo nella mia sala da bagno, mi immergo nell'acqua e usando il dominio del fuoco la riscaldo come piace a me, i miei capelli galleggiano sull'acqua attorno al mio collo, lentamente chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo sperando che Antk faccia almeno quello che è giusto visto che mi è costato parecchio chiederlo a lui piuttosto che a qualsiasi altra persona sulla terra.


E con questo Riku esce dalla role, mi scuso per le poche righe ma non sapevo davvero cosa dire ^^"
 
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54 replies since 22/2/2012, 15:54   336 views
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