La Nazione del Fuoco - GdR

notte fonda

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view post Posted on 19/8/2012, 20:07     +1   -1
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1) ricordati di aggiungere 500 exp come risultato dell'allenamento xD farsi massacrare da Ris paga.
2) ricordo inoltre che con il nuovo regolamento recuperi 100 EV per ogni giorno di GdR, quindi adesso Antino dovrebbe potersi riprendere, ma vista l'ora sei libera di lasciarlo dormire.
3) Ris ha ricevuto in un solo colpo un danno di 775 EV, il che significa che è rimasta scottata. Per far sparire le cicatrici ho bisogno delle piante dell'erboristeria... possiamo fare un'eccezione al regolamento? Invece che andare a comprarle in erboristeria scali direttamente dal mio conto e io vado dal medico di corte, è più dignitoso. :D
4) non vedo l'erboristeria, controlla le restrizioni di accesso alla sezione.
5) Antino ha subito un danno superiore a 1000 EV in un colpo, questo significa che:
a) anche lui ha bisogno delle piante dell'erboristeria se vuole liberarsi delle cicatrici
b) continua a perdere 30 EV a post finché non viene curato con la pianta apposita di cui non ricordo il nome
c) se vuoi farlo riprendere hai solo 3 post prima che svenga di nuovo, più altri 3 se passiamo la mezzanotte ;)
CITAZIONE
continua da "gran finale"

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 1 ~ notte

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 172.950 (15r50x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4550 mo NdF +
~ abbigliamento: abito elegante di stoffa pregiata color rosso scuro, lungo fino ai piedi, maniche lunghe. In vita una fascia broccata d'oro, guanti di pelle nera e stivali a punta, neri. Trucco pesante, ombretto color rosso scuro, capelli raccolti in un'elaborata acconciatura fermati con fiori d'oro e la corona a forma di fiamma.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 975/1.550


"An empire founded by war has to maintain itself by war"



La stanza di Antk era completamente buia, fatta eccezione per un mozzicone di candela posato sul comodino che illuminava i pochi metri circostanti. Iris abbassò lo sguardo sui guanti neri che indossava, corrugando la fronte. Ancora non riusciva a capacitarsene: come aveva potuto fare una cosa del genere proprio a lui? Tornò con la mente a quanto era successo tre giorni prima, a quella piacevole sensazione di potere assoluto che si era impadronita di lei quando era riuscita a respingere il fulmine di Antk, al panico che aveva colto nel suo sguardo... lo sapeva, maledizione! Lo sapeva che Antk non era all'altezza, come non lo era Len Shu, come non lo erano tutte le sue guardie messe assieme! Era per questo che aveva imparato a controllare il proprio dominio. Lo faceva sempre in allenamento... come aveva potuto lasciarsi sfuggire un attacco del genere!? Come aveva potuto odiare Antk fino al punto di fare una cosa del genere? Perché, ne era certa... per un momento, un solo, dannatissimo momento, lo aveva odiato con tutta se stessa. Scosse la testa e chiuse gli occhi, affondando nella poltrona accanto al letto. Il medico aveva detto di non preoccuparsi, che le condizioni del ragazzo erano serie, ma che se avesse superato la prima notte c'erano buone possibilità che si riprendesse rapidamente. E in effetti la prima notte l'aveva superata... ma non aveva affatto l'aria di uno che stava meglio. Sentì le lacrime salirle agli occhi. Non di nuovo. Si tirò in piedi, osservando il ragazzo che riposava nel proprio letto. Quella sarebbe stata l'ultima notte che avrebbe passato in quella stanza: non ne avrebbe rette di più. Doveva farsene una ragione... se Antk doveva morire... che così fosse. Le avrebbe risparmiato un sacco di grattacapi.

Un rumore di passi fuori dalla porta la fece sussultare: rapida scattò verso la finestra, pronta a nascondersi dietro alla tenda se qualcuno fosse arrivato. Non potevano vederla lì. Nessuno doveva sapere che passava la notte a piangere sul letto di un borghese, nessuno doveva sapere che si trovava nella stanza di un ragazzo, non ora, che era ancora in lutto per la morte di Shibao... ma soprattutto... nessuno doveva sapere che quel borghese era riuscito a bruciarla: ricontrollò per l'ennesima volta le lunghe maniche della sua tunica, assicurandosi che non venisse mostrato un solo centimetro di pelle. Il rumore di passi si era allontanato e Iris uscì dal suo nascondiglio, iniziando a passeggiare avanti e indietro per la stanza.

Edited by @Les - 19/8/2012, 22:11
 
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Silian
view post Posted on 19/8/2012, 23:55     +1   -1




CITAZIONE
Continua da "Gran finale"

1) Fatto, peccato che paghi anche io con quelle simpatiche erbette...vabbè, ho beccato 100 PP in più col massacro^^
2) Pure
3) Idem
4) Il resto degli utenti ci entra tranquillamente, controlla meglio
5) Provvedo


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"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 33.095 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: -230, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 28, notte

Era stata l’ennesima giornata assurdamente impegnata per Xou, il medico di corte. O meglio, l’ultimo dei medici di corte, quello che deve occuparsi da solo dell’intera servitù mentre quei bacchettoni strapagati dei suoi illustri colleghi al massimo curano l’unghia incarnita alla illustre ospite di turno. Per fortuna al Palazzo c’era abbastanza da mangiare per tutti e non si vedevano casi di rachitismo nei figli dei servitori da decenni, ma il numero di incidenti sul lavoro era abbastanza alto da non lasciargli un attimo di respiro. Xou era piuttosto giovane per l’incarico che ricopriva –aveva circa trent’anni, senza contare che aveva già presso di sé una tirocinante proveniente dall’università della Capitale. Un talento promettente..confinato nell’ala degli ospiti di basso rango probabilmente per il resto dei suoi giorni, un popolano con i popolani. L’uomo aveva appena fatto in tempo a collassare sulla vecchia poltrona nei suoi alloggi che aveva notato il pacchetto imballato con carta marrone e spago con sopra il sigillo dell’ordine degli erboristi posato sulla sua scrivania. Per quanto potesse essere stanco non poteva accantonare assolutamente quel dettaglio: erano tre giorni che aspettava quella fornitura, giorni in cui non aveva potuto curare il Sifu di corte dalle ustioni più feroci che avesse mai visto addosso ad una persona. Si passò le mani sul viso pallido e stropicciò gli occhi prima di alzarsi con un gemito, recuperare il pacchetto e uscire dalla stanza, senza dimenticarsi di bussare alla porta di Seema.

In quel medesimo momento Antk si accorse della luce debole che passava attraverso il sottile velo di pelle delle palpebre. Fu la prima cosa che percepì nel suo risveglio, prima ancora di prendere effettivamente coscienza di sé stesso e dei suoi ricordi –per quelli ci sarebbe voluta ancora qualche ore. Non ricordava nemmeno che nome avesse, quella cosa, la “luce”, che anche se era tremolante e fioca gli dava un fastidio cane anche ad occhi chiusi. Anche l’altra cosa, l’”odore” di “cenere” che sentiva quando “respirava” era una cosa già provata, ma per lui non avrebbe fatto differenza se solo non gli avesse fatto venire da “tossire”. I muscoli si mossero da soli in modo del tutto involontario per liberare i polmoni dalle polveri inalate durante il feroce scontro, e due nuove sensazioni si aggiunsero alle prime: “rumore” e “dolore”. Si sentiva malissimo, era come se fosse proprio il malessere a distinguere il suo corpo dalle lenzuola che lo circondavano, il che non era del tutto sbagliato visto che ave a ustioni su buona parte del corpo. Seguì l’istinto ed aprì gli occhi prima di poco, poi lentamente sempre di più: non erano ancora immagini nitide quelle che percepiva ma solo la “luce” e quello che luce non era, e per questo era più scuro. Le palpebre batterono più volte ma la visione non migliorò affatto. La “bocca” era “secca” e le “labbra” pure, aveva cose appiccicate addosso ovunque ma non capiva che fossero, né dove si trovasse in quel momento. Nemmeno pensò a muoversi, era come se avesse il corpo collegato male alla mente, sentiva dolore ma l’idea di poter fare altro oltre che percepire sensazioni non gli sfiorava la mente. “Acqua”, gli serviva acqua ma non si ricordava che quella fosse la sete. Tossicchiò di nuovo e restò a fissare in direzione del soffitto…

Edited by Silian - 27/8/2012, 19:53
 
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view post Posted on 20/8/2012, 09:31     +1   -1
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pardon, mi ero dimenticata che i negozi erano stati fusi nel mercato... ma l'ho fatto io? Aperto qui

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 2 ~ notte

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 173.100 (15r50x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4550 mo NdF +
~ abbigliamento: abito elegante di stoffa pregiata color rosso scuro, lungo fino ai piedi, maniche lunghe. In vita una fascia broccata d'oro, guanti di pelle nera e stivali a punta, neri. Trucco pesante, ombretto color rosso scuro, capelli raccolti in un'elaborata acconciatura fermati con fiori d'oro e la corona a forma di fiamma.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.075/1.550


"An empire founded by war has to maintain itself by war"



Un colpo di tosse. Inequivocabile, nel silenzio che avvolgeva la stanza: "Antk!" esclamò Iris, mentre una strana sensazione di felicità assoluta mista a terrore le stringeva lo stomaco. Non aveva nemmeno finito di chiamare il ragazzo che già aveva raggiunto il letto... ma Antk non dava alcun segno di volersi riprendere. Che se lo fosse immaginata? La fiamma della candela era troppo debole per poter vedere qualcosa e Iris ne assunse il controllo, senza nemmeno voltarsi verso di essa. Subito la candela si illuminò di una spettrale luce azzurra e la fiamma crebbe come mai avrebbe potuto senza l'intervento di un dominatore. Le ombre della stanza parvero ritrarsi, ma Antk era ancora immobile. Iris trattenne il respiro, quasi temesse che un solo movimento da parte sua avrebbe potuto rivelarsi fatale, viste le precarie condizioni del ragazzo. Poi, lentamente, il giovane dominatore del fuoco aprì gli occhi "Antk!" squittì Iris sedendosi sul letto e cercando di sporgersi all'interno del suo campo visivo. Lui sbattè le palpebre un paio di volte, senza dare alcun segno di averla notata, di averla riconosciuta. Faceva male. E non era un dolore fisico, quello poteva facilmente sopportarlo... era un dolore più subdolo, come se qualcosa le avesse afferrato il cuore e avesse iniziato a stringere senza pietà. Sentì delle lacrime scendere lungo il naso, esitare attorno alla bocca e poi bagnarle il volto: "Antk, sono io..." singhiozzò "mi dispiace... non volevo... non so cosa mi è preso... riesci a sentirmi? Ti prego, di' qualcosa... farò di tutto per farmi perdonare, lo giuro!" esclamò confusa. Non lo toccò. Non osava avvicinarsi a lui mentre era in quelle condizioni, quelle bruciature davano l'idea di fare un male atroce.
 
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Silian
view post Posted on 23/8/2012, 13:33     +1   -1




Si, l'hai fatto tu. Dovrò sistemarlo appena avrò tempo, così è una cosa oscena. Vedo se può rispondere Nes o Hachi, male che va faccio io..o scattano i 3 giorni.


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"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 33.195 (30r100)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: -260, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 29, notte

Mentre passavano i secondi le sensazioni cambiavano rapidamente..il dolore diffuso che provava su tutta la superficie del corpo iniziò ad eclissarsi in confronto alla fitta atroce e pulsante che proveniva dal fianco destro, un po’ come le stelle quando sorge il sole. Strizzò gli occhi, respirare era diventato più difficile ed un suono acuto ed incerto attirò la sua scarsissima attenzione. La fonte era vicina: l’istinto lo spinse ad individuarla e lui ci provò con tutto l’impegno che poteva metterci, ma era come se ogni movimento ed ogni pensiero dovessero farsi strada attraverso uno spesso e denso strato di melma. Ci voleva una fatica enorme per fare la cosa più banale, dal battere le palpebre al respirare. Senza voltare la testa riuscì infine ad inquadrare la prima figura in movimento che percepiva nella stanza. Quell’azione ebbe l’effetto di distrarlo in parte dal dolore che aumentava; gli occhi, ora che avevano qualcosa da mettere a fuoco, iniziarono con fatica a fare il loro lavoro. Era una sensazione stranissima: quel suono gli accendeva una luce nella testa, come se già fosse lì dentro da prima. Fissò con insistenza la figura mentre i lineamenti deformati dal dolore emergevano dalle ombra indistinte in cui erano immersi fino a poco prima.

Qualcos’altro gli si accese in testa: la sensazione di avere un sacco di cose da dire, ma non sapere come farlo..era un’urgenza che gli aveva scatenato la vista della ragazza e che trovò espressione unicamente nell’intensità dello sguardo del ragazzo verso di lei. Non ricordava ancora nemmeno cosa fosse, che nome avesse, ma sentiva che era maledettamente importante e che voleva esprimerlo in qualche modo. Fece un respiro più energico degli altri, lottava per riuscire a rompere quel guscio in cui la sua coscienza era rimasta chiusa: strinse i pugni, uno mandò indietro una sensazione come di un milione di punture di spilli e lo lasciò stare con una smorfia ma l’altro sembrava andare bene. Sollevò quindi la mano di una o due dita –anche se il gesto costò una fatica tale da pensare che fossero metri o chilometri- e la spostò di qualche centimetro in direzione della “cosa” che voleva così fortemente toccare.

Un rumore di passi riecheggiò nel corridoio dell’ala degli ospiti: subito dopo due voci sovrastarono lo scalpiccio, quella baritonale apparteneva al dottore mentre la seconda, acuta e quasi infantile, alla studentessa che lo seguiva. Alle due si aggiunse una terza, sempre maschile e piuttosto affannata. “Dottore, ho fatto prima che…””Tranquillo, mi serve solo una mano per spostare il paziente: Seema non sarebbe di grande aiuto, e quello ha ustioni in posti che nemmeno immagini. Sarà meglio per lui che sia ancora svenuto o sveglierà l’Imperatrice dall’altra parte del Palazzo. Portate le bende pulite? Acqua, mortaio, pentola e treppiede…” continuò elencando l’attrezzatura necessaria alla medicazione di Antk. Il terzo arrivato rispose con un grugnito di assenso; nel frattempo i tre erano arrivati davanti alla porta della stanza, dottore in testa.
 
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view post Posted on 23/8/2012, 20:57     +1   -1
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su, su, che non è tanto terribile, soprattutto considerando che non lo usa quasi nessuno xP

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 3 ~ notte

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~ exp: 173.200 (15r50x2)
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~ abbigliamento: abito elegante di stoffa pregiata color rosso scuro, lungo fino ai piedi, maniche lunghe. In vita una fascia broccata d'oro, guanti di pelle nera e stivali a punta, neri. Trucco pesante, ombretto color rosso scuro, capelli raccolti in un'elaborata acconciatura fermati con fiori d'oro e la corona a forma di fiamma.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
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~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
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"An empire founded by war has to maintain itself by war"



Vide lo sguardo vitreo del ragazzo fissarsi improvvisamente su di lei e in quell'istante capì che forse non era tutto perduto. Questa volta sarebbe andata diversamente: Antk era forte, gli Spiriti dovevano aver deciso che fosse lui ad avere il diritto di rimanere al suo fianco. E lei lo amava. Se ne era resa conto nei tre giorni in cui era rimasto svenuto: a volte si comportava in modo stupido, altre le dava sui nervi come poche persone riuscivano a fare, ma non poteva vivere senza di lui. Lo sguardo del ragazzo era strano, non era del tutto sicura che l'avesse riconosciuta, ma ora più che mai avrebbe davvero fatto qualunque cosa purché potesse sentirsi un po' meglio. Colse un movimento nelle dita del giovane e prima che potesse sfiorarla tentò di dissuaderlo: "Antk, no!" esclamò, spaventata nel vedere ciò che aveva di fronte "mi senti? Capisci quello che dico? Sei rimasto privo di conoscenza per tre giorni, hai delle gravi ustioni estese su gran parte del corpo. Devi cercare di risparmiare quante più energie ti è possibile... io... non volevo che succedesse questo! Non volevo che succedesse, lo giuro!" piagnucolò, nascondendo la bocca tra le mani nel tentativo di trattenere i singhiozzi. Cercò di controllarsi per qualche istante, poi qualcosa catturò la sua attenzione: le era sembrato di sentire dei passi. Chiuse gli occhi, concentrandosi su quel rumore lontano. Era decisamente un rumore di passi... e si stavano avvicinando. Guardò Antk per un istante: sapeva di dovergli molto per la sua lealtà, che per una volta avrebbe dovuto rimanere al suo fianco... che tutti sapessero che si amavano! Era l'Imperatrice! Chi mai avrebbe osato contestarla? Ma uscire allo scoperto di fronte ai nobili della sua corte era difficile. Troppo. "Arriva qualcuno. Devo andare" annunciò, resistendo all'impulso di sfiorarlo. "Ti amo" aggiunse, poi silenziosa scivolò giù dal letto, muovendosi nella semi-oscurità fino a raggiungere la porta della sala da bagno: si infilò all'interno del locale e rimase in attesa, sbirciando attraverso lo spiraglio lasciato aperto della porta. Un nascondiglio perfetto; nessuno avrebbe potuto sospettare la sua presenza in quel luogo se, abituata a tenere il controllo sulle fiamme della sala del trono e contemporaneamente a concentrarsi su altro, non si fosse dimenticata di allentare il dominio sulle fiamme della candela, permettendo che tornassero del loro colore naturale.
 
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Silian
view post Posted on 24/8/2012, 00:07     +1   -1




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"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 33.395 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: -260, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 30, notte

La figura emise altri suoni..parole di cui però non riusciva a cogliere il significato, anche se sembravano molto tristi. Non si rendeva conto davvero dello stato d’animo della ragazza, però vederla piangere gli faceva accendere altre luci nella testa, capiva che c’era qualcosa che non andava. Piano piano la coscienza in pezzi si andava ricomponendo. Poi lei sparì all’improvviso: il movimento fu troppo rapido perché potesse seguirlo con gli occhi stanchi. Passarono pochi respiri ed al posto della prima figura ne apparve un'altra, o meglio ne apparvero altre: facevano suoni diversi da lei ed Antk si rese conto in qualche modo che non gli piaceva stare con loro, non gli interessavano. La luce aumentò all’improvviso (il braciere era stato acceso per vederci meglio, dava un fastidio cane!). Ebbe poco tempo per realizzare il tutto ed ancora di meno per provare a muoversi prima di sentire una sgradevole pressione dietro al collo, prima che tutto diventasse nero…

Il ragazzo ebbe un sussulto e rovesciò gli occhi all’indietro prima di afflosciarsi di nuovo privo di sensi sul letto. Il terzo arrivato fece spallucce in direzione del medico. “Visto? Non ci voleva tanto, basta premere con l’angolazione giusta nel punto giusto, è una roba che ho imparato alla scuola di arti marziali. Finché farà la nanna non sveglierà nessuna imperatrice, garantisco io!” ridacchiò soddisfatto per l’aria ammirata del medico. “Bene, procediamo. Bisogna metterlo a terra, lavare le ferite, applicare i medicamenti ed impacchettare di nuovo tutto. Seema, tu cambia le lenzuola, bisogna tenere tutto più che pulito. Pronti? Oooh-issa!” sbuffò mentre insieme all’aiutante spostavano Antk con tutto il vecchio lenzuolo dal letto su una stuoia stesa a terra per l’occorrenza. “Cavolo, se è messo male!” esclamò esterrefatto il terzo, a bocca aperta davanti alla ferita sul fianco appena scoperta dal medico. Praticamente non c’era traccia di pelle in quel punto, la carne viva era ricoperta di sangue e siero rappresi ed aveva un’aria malsana e decisamente sgradevole. Non era certo la sola lesione, ma era senza dubbio la più grave. ”Chi lo ha conciato…?” chiese a Xou, lasciando in sospeso la domanda. “Un incidente di allenamento, l’imperatrice è in ottima forma ultimamente” rispose sarcastico il medico, evidentemente contrariato dal vedere quali danni si potessero infliggere in modo così stupido; con mano esperta aveva lavato in pochi minuti le ferite con delle garze ed acqua abbondante, fatto bollire la cariofilla nella pentola grazie al suo dominio e stava applicando le foglioline flosce sulle ustioni (mentre l’aiutante trotterellava intorno per allungargli questo o quell’oggetto utile). Ora bisognava bendare le ferite. “Seema, portami le bende pulite. Hai fatto col lenzuolo nuovo?...Seema…?” chiamò con tono interrogativo il dottore, notando che la sua assistente non lo stava minimamente degnando di attenzione.

La studentessa stava fissando decisamente incuriosita quella strana fiamma azzurra che bruciava così allegramente: era un po’ troppo alta del normale e consumava la cera a ritmi tripli rispetto al normale. “Visto che strano?” fece notare agli altri due, additando il fenomeno anomalo. “Mai vista una roba del genere? Fuoco blu..questa devo raccontarla a Zara. Chissà che ci hanno messo in quella cera, non è che è tossico?” meditò, accarezzandosi il mento con due ditine corte.

Edited by Silian - 27/8/2012, 18:54
 
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Fece appena in tempo a nascondersi che due uomini e una ragazzina entrarono nella stanza. Il braciere si accese all'improvviso, illuminando l'ambiente a giorno. Iris si ritrasse leggermente, temendo di venire scoperta. Non riusciva a vedere affatto bene, da lì: l'unica cosa che riusciva a scorgere era metà del braccio fasciato di Antk, deposto sul letto. Poi uno dei nuovi arrivati lo nascose alla sua vista e quando si tolse di mezzo di Antk non c'era più traccia. Avrebbe voluto aprire la porta ancora un poco, per vedere cosa stava succedendo... ma il timore che potesse cigolare, rivelando la sua presenza, era più grande. "Un incidente di allenamento, l’imperatrice è in ottima forma ultimamente" disse distintamente una voce. Iris chiuse gli occhi, strinse i pugni... non poteva piangere, non ora... sentì le lacrime colare lungo le guance e scosse la testa. Non sarebbe riuscita a trattenersi ancora a lungo, doveva andarsene: riaprì gli occhi, il bagno era buio, ma dalla finestra filtrava la luce della luna, abbastanza per riconoscere la sagoma della vasca da bagno, la statua che nascondeva il passaggio: passò delicatamente la mano sull'apertura, facendola scattare. Il leggero "click" che emise la statua le sembrò molto più forte di quanto non fosse in realtà e si fermò un attimo, allungando le orecchie per sentire se era stata scoperta... ma non sentì nient'altro che voci indistinte e allora si infilò dentro il passaggio, correndo per i sotterranei rapida e senza meta. La candela sul comodino di Antk si spense all'improvviso: tutto lo stoppino era ormai stato consumato e non restava altro che qualche traccia di cera.

Iris continuò a correre per diversi minuti, imboccando a caso i vari corridoi finché si rese conto di essersi persa. Al panico per la situazione di Antk se ne sostituì un altro, misto a un senso di pericolo. Mosse la sua fiamma a destra e sinistra, provando a ritornare sui propri passi: non aveva mai visitato quella parte dei sotterranei. Era scesa parecchio, questa volta. Poteva sentire il magma del vulcano, poco sotto di lei. Tolse un guanto e posò la mano a terra. Aveva sempre pensato che il vulcano fosse ormai inattivo... ma era certa di non sbagliarsi: poteva sentire distintamente il calore. Dove diamine era finita? Le gallerie erano state scavate da qualcuno: troppo perfette per essere naturali. Decise di proseguire, non che avesse molta scelta, in ogni caso... doveva cercare di salire di nuovo verso la superficie, finché non avesse trovato un posto che era in grado di riconoscere. Era sola, sepolta sotto chissà quanti metri di roccia. Quel pensiero la costrinse ad accelerare il passo.
 
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Silian
view post Posted on 26/8/2012, 20:54     +1   -1




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"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 33.495 (30r100)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: -160, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 31, notte

Il medico sospirò seccato. “Mi servono le bende, Seema…” la richiamò con tono severo. Quando la studentessa si voltò di nuovo verso la candela fu costretta a rimangiarsi un “ma…” dato che niente più brillava sullo stoppino ormai spento. Eppure era così sicura...! Un po’ contrariata si stropicciò gli occhi per essere sicura di non avere avuto un’allucinazione, fece spallucce e recuperò le bende pulite dalla borsa di Jiang, l’altro assistente, per poi passare alle lenzuola pulite. A Seema seccava abbastanza che il dottore non le facesse mai mettere le mani su un malato vero. Era costretta a restare a guardare nel migliore dei casi, mentre nel peggiore era a lei che toccava a pulire di tutto, come una delle sguattere di cucina. E che capperi! Non aveva studiato tutti quegli anni per finire a cambiare lenzuola appiccicaticce di siero e svuotare pitali! Mentre sistemava il letto con gesti distratti buttava un occhio sui movimenti di Xou, che fasciava rapidamente tutti gli arti del ragazzo per poi passare al tronco. Prima che venisse coperto da robuste fasce di lino per trattenere sul posto l’impacco di erbe riuscì a sbirciare la grande ustione coperta di vegetali flosci e cercò di stamparsi quella vista nella mente, per quando avesse dovuto fare altrettanto. Cioè mai, se il dottore avesse continuato in quel modo…

Giorno 3, tarda mattinata

La luce filtrava a stento tra le pesanti tende rosso cupo della stanza di Antk quando lui aprì gli occhi di nuovo. Strizzò le palpebre e deglutì a vuoto, si sentiva stranissimo e rigido, la gola era secca come fosse fatta di tela di sacco. Doveva aver mangiato pesante la sera prima. Chissà che ora era! Ci mancava solo di arrivare in ritardo per la lezione dei ragazzi; senza rendersi conto minimamente dello stato in cui si trovava sollevò un braccio per scostare il lenzuolo che lo ricopriva e saltare giù dal letto. Gli occhi registrarono la vista delle bende un nanosecondo prima che i nervi gli inviassero almeno diecimila grida di dolore. Ricadde sul cuscino come un sasso con una smorfia ed un gemito di sofferenza e sorpresa. Aveva bende praticamente dappertutto che gli impedivano di vedere cosa accidenti fosse capitato..perché lui non lo ricordava minimamente! Respirò affannosamente mentre cercava di riprendersi dalla bruttissima sorpresa e cercava di fare il punto della situazione, peccato che le lame pulsanti che gli trafiggevano le membra non avessero la minima intenzione di andarsene. Ustioni?! Sollevò il braccio buono, il sinistro, e se lo passò davanti agli occhi come se avesse le risposte di cui aveva bisogno. Era pesantissimo. Conosceva quel dolore, era da quando aveva affrontato Wen che non stava tanto male. Ma come era potuta succedere una cosa del genere?

Si trovava al Palazzo, quella era la sua stanza. L’unica spiegazione logica era di aver perso un Agni Kai. Se avessero voluto farlo fuori avrebbero potuto farlo con comodo una volta messo al tappeto. Si arrovellò per diversi minuti, frugando nei suoi ricordi per trovare qualcosa che potesse aiutarlo, ma era come se il lasso di tempo in cui era avvenuto tutto fosse coperto da uno spesso panno di velluto nero che lo occultava alla vista. Passò mezz’ora in cui le pensò davvero tutte, dall’incidente con i fulmini all’agguato delle Guardie Reali al soldo dell’imbecille che aveva affrontato. Una valeva l’altra ed era difficile pensare ridotti in quel modo. Si arrese alla fine, stroncato dalla sete e dalla stanchezza. Trattenne il respiro e raggiunse il cordino che penzolava accanto alla sua testa. Prima non c’era, dovevano averlo messo lì per chiamare qualcuno. Aveva sete. Una sete atroce. La campanella tintinnò fiaccamente…

[+100 EV]

Edited by Silian - 27/8/2012, 18:55
 
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ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 5 ~ notte

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~ abbigliamento: abito elegante di stoffa pregiata color rosso scuro, lungo fino ai piedi, maniche lunghe. In vita una fascia broccata d'oro, guanti di pelle nera e stivali a punta, neri. Trucco pesante, ombretto color rosso scuro, capelli raccolti in un'elaborata acconciatura fermati con fiori d'oro e la corona a forma di fiamma.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
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Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
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"An empire founded by war has to maintain itself by war"



Iris rallentò il passo, esausta. Aveva girato in lungo e in largo, ma quei cunicoli sembravano tutti uguali. Stava forse girando in tondo? Alzò lo sguardo verso la volta. Possibile che quei cunicoli fossero tanto estesi? Sbuffò, seccata: Antk era a letto, agonizzante, e lei se ne stava a perdere tempo nei sotterranei! Tirò un calcio a un pezzo di roccia staccatosi dalla parete, che aveva l'unica colpa di essere in mezzo alla sua strada... e fu allora che un'idea si accese nella sua mente: lanciò un'occhiata omicida verso la volta... e subito dopo la sua palla di fuoco la seguì. La volta cedette all'istante, facendo tremare ogni cosa lì intorno. Pericolosi scricchiolii furono seguiti da una serie di crolli a catena e diversi massi invasero il cunicolo, alzando un denso strato di polvere. Iris tentò di difendersi dietro un muro di fuoco talmente potente che le rocce attorno divennero incandescenti e cominciarono a cedere. Fu allora che la ragazza decise che era meglio tagliare la corda... ma quando si voltò si rese conto che il cunicolo alle sue spalle era crollato. Per la verità era crollata ogni cosa attorno a lei. Alzò lo sguardo verso l'apertura che aveva creato nella volta, sperando di scorgere il cielo stellato, ma l'unica cosa che poteva scorgere era roccia, roccia e ancora roccia...

Una testa si affacciò lungo il bordo della spaccatura "Iris?" chiese perplessa la voce di un uomo. Una voce che conosceva. La ragazza si massaggiò la testa, chiedendosi se in quel trambusto non l'avesse battuta da qualche parte. "Papà!?" chiese altrettanto perplessa, mentre si raddrizzava e ripuliva dalla polvere il lungo abito. Era lui, ne era sicura. "Che ci fai qui?" gli grugnì contro. L'uomo tese una mano, con l'intenzione di aiutare la ragazza a raggiungerlo al livello superiore. "Ho sentito il crollo... probabilmente l'ha sentito l'intera capitale... sono venuto a controllare. Stai bene?" chiese. "No... cioè, sì... sto bene. Ma non è questo. Cosa ci fai qui nella capitale? Dovresti essere a governare Ba Sing Se!" esclamò, incrociando le braccia con aria evidentemente contrariata. "Iris, vieni fuori da lì, potrebbe crollare tutto da un momento all'altro" insistette l'uomo, allungando ulteriormente la mano. La ragazza si arrampicò sui massi che avevano invaso il cunicolo, si appese al bordo della spaccatura e balzò fuori "adesso posso sapere cosa ci fai sveglio in piena notte, in giro per i sotterranei della mia città?" chiese, avanzando minacciosa in direzione di suo padre "E quello cos'è?" aggiunse con un'ombra di sospetto nella voce, indicando un fagotto posato a terra accanto all'ex-Signore del Fuoco. Riku si voltò verso l'involto del quale si era completamente dimenticato nell'esatto istante in cui aveva visto Iris nel bel mezzo delle macerie. Per un istante meditò di far sparire quei cenci sotto alla tunica, ma le cose con sua figlia erano già abbastanza complicate, anche senza aggiungere altre menzogne. Sospirò "Iris, dobbiamo parlare..."

tranquilla, con il prossimo post mi ricollego xP
 
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Silian
view post Posted on 27/8/2012, 18:27     +1   -1




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"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
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ANNO 2, MESE 9, GIORNO 3, POST 32, tarda mattinata

Fuori dalla porta si sentì un tonfo seguito da un’imprecazione, come se qualcuno fosse caduto da una sedia..e quando il battente si aprì una tizia piuttosto bassa ed in carne fece il suo ingresso nella stanza, con l’acconciatura di traverso e l’aria contrariata di una che è stata svegliata all’improvviso. Indossava l’abbigliamento tipico degli studenti di medicina: marrone, spartano e decisamente disadorno, che non aiutava affatto a camuffare i chili di troppo. Seema si poggiò i pugni sui fianchi e scrutò con aria critica il paziente sul letto per poi decidersi ad avvicinarlo. Il dottor Xou stava visitando l’ennesimo garzone di cucina che si era amputato le dita con una mannaia affilata di fresco, avrebbe dovuto cavarsela da sola. Era la prima volta che si trovava a lavorare senza il dottore. E quando il pensiero la colpì all’improvviso si sentì come se in sei anni non avesse imparato un accidente, e che i libri studiati se li fosse semplicemente sognati. Esitò ed inciampò nei suoi stessi piedi, per poco non cadde..ed il paziente stava guardando nella sua direzione. Se fosse scoppiato a ridere anche ridotto in quello stato non si sarebbe sorpresa. "Calma, Semmy, calma..non è mica difficile, lo hai visto fare almeno cento volte.."“Ehm…sei sveglio…?” “Certo che è sveglio, Seema! Ha suonato la campana per chiamarti, vedi un po' cosa vuole…” si esortò, avvicinandosi per comprendere meglio quello che il ragazzo stava boccheggiando. Totalmente afono. Doveva visitargli la gola, forse. Inclinò la testa a sinistra e stette per qualche secondo a mordicchiarsi l’angolo del labbro inferiore prima di capire. “A....au....acu....Acqua? Ma certo, hai sete..un minuto..”.

La studentessa in tirocinio ebbe ancora numerose occasioni di mettere alla prova le sue sudate nozioni di prima assistenza. Prima si rovesciò mezza brocca addosso nella fretta di versare il bicchiere, poi diede quest’ultimo in mano ad Antk senza rendersi conto che non era esattamente in condizioni di reggerlo da solo..non lo fece cadere ma se ne versò addosso una metà abbondante, bagnando le bende. Seema fece una smorfia e si rassegnò ad aiutarlo a bere, brontolando poi tra se e se lunghi discorsi sulla differenza tra una dottoressa ed una comune infermiera. Quando il tipo fu dissetato tossicchiò di nuovo (aveva la faringite forse?), la guardò (ed ora che voleva ancora? Non poteva fare il bravo e rimettersi a dormire?) ed esalò qualcosa che suonava come un “cosa è successo?”. “Cosa è successo a chi?” gli rispose lei, di nuovo con i pugni sui fianchi. L’aria vagamente esasperata che comparve sul viso bruciacchiato del paziente le suggerì la risposta “Aaaah! Cosa è successo a te! Boh? Non c’ero mica..il dottore ha detto qualcosa riguardo all’Imperatrice in ottima forma ed un incidente in allenamento. Ma aspetta..non ti ricordi niente…? Questa devo dirla al dottore, mi sa che hai battuto la testa. Aspetta un po’ che controllo…” lo rassicurò e gli iniziò a tastare la testa senza troppi riguardi. “Hai i capelli bruciati, bisognerà tagliarli” lo aggiornò, ignara delle smorfie di Antk che cercava in tutti i modi di farle capire che doveva smetterla. “Ecco qui!” cinguettò vittoriosa, quando trovò con le dita un grumo di sangue rappreso dietro al cranio. A lui scappò un lamento e fu prontamente consolato da una pacca sulla spalla ustionata. Fu la prima volta che gli venne l’impulso di uccidere senza che a nessuno venisse in mente di minacciare la sua Iris.

Già, Iris..solo ora si rendeva conto delle parole della tizia grassottella. Era stata davvero lei a ridurlo in quel modo? Mentre quella mina vagante ciarlava lui si guardò l’addome fasciato e dolorante. Se era vero sarebbe stata la notizia peggiore dell’ultimo anno, e neanche ricordava come fosse accaduto. Cosa aveva sbagliato stavolta…?
 
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view post Posted on 30/8/2012, 09:51     +1   -1
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ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 6 ~ mattina

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"An empire founded by war has to maintain itself by war"



Iris sedeva al tavolo con la testa posata su una mano, mentre l'altra torturava le polpettine senza mostrare la minima intenzione di volerne portare una alla bocca. Non era ancora sicura riguardo a cosa pensare: l'inaspettato ritorno di suo padre l'aveva costretta ad affrontare di nuovo il problema della sua presenza... e forse era proprio per questo che, quella mattina, aveva deciso di fare colazione nelle proprie stanze. Doveva vedere Antk: meglio affrontare un problema per volta. Ripulì le mani con un tovagliolo pulito, poi diede ordine di portare via tutto, premurandosi di aggiongere il "non voglio essere disturbata da nessuno" che precedeva ogni escursione non ufficiale al di fuori delle sue stanze. Attese che non vi fosse più nemmeno un servitore in giro e si infilò all'interno del passaggio nascosto dietro il grande quadro del soggiorno.

Non si aspettava di trovare nessuno nelle stanze di Antk, a quell'ora... eppure appena richiuse il passaggio alle proprie spalle sentì distintamente il suono di una voce. Una voce che non conosceva. Si avvicinò alla porta della sala da bagno, cercando di origliare il discorso, ma era troppo lontana. Una voce femminile, strano... spinse delicatamente la porta, quel tanto da poter sbirciare fuori. Non era esattamente una ragazza, comunque... aveva più l'aria di un barile con sembianze umane. Un barile decisamente troppo vicino al *suo* Antk. Artigliò la porta, resistendo a fatica all'impulso di fiondarsi all'interno della stanza. Attese finché l'altra fu uscita, poi si mosse a grandi passi verso il letto del ragazzo: "cosa ci faceva qui quella balenalefante? Chi le ha dato il permesso di toccarti a quel modo?" lo aggredì gelosa, senza nemmeno salutarlo. Ora ne era sicura: la odiava per quello che aveva fatto e voleva vendicarsi. Ne aveva tutto il diritto e Iris lo sapeva... ma se solo avesse potuto sentire quanto era dispiaciuta per quello che aveva fatto...! Era andata lì apposta per farsi perdonare, ma tutto si sarebbe aspettata di trovare, meno che quello! Perché dovevano capitare tutte assieme? Non bastava il ritorno di suo padre? Che diamine aveva fatto agli Spiriti per farli arrabbiare tanto? Si fermò al bordo del letto, incrociando le braccia, lo sguardo severo puntato sul ragazzo.
 
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Silian
view post Posted on 3/9/2012, 14:56     +1   -1




Nuoooh! Rissy gelosa X°D adesso collasso!!!


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"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
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ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 33, mattina

Quando la porta si richiuse dietro l'imponente didietro della aspirante dottoressa Antk tirò un flebile sospiro di sollievo. O almeno ci provò, perché nemmeno due secondi dopo il suono di una voce infuriata per poco non gli fece venire un colpo. Sussultò per la sorpresa: non serviva girare la testa e vederla per riconoscerne la proprietaria, ma a causa del movimento brusco tutte le ferite insieme gli inflissero un dolore come di cento lame conficcate nella carne. Fece una smorfia di sofferenza e gemette per il dolore, senza riuscire ad articolare una frase di senso compiuto per qualche istante. Quando riuscì a riaprire gli occhi vide Iris incombere al suo fianco, con un'espressione omicida dipinta sul viso. Era venuta a trovarlo? In pieno giorno? Ma non era stata lei a ridurlo in quello stato? Ed era arrabbiata per cosa? Perché c'era una donna nella stanza con lui?! Troppe domande senza risposta. Avrebbe voluto essere felicissimo di vederla, invece... “è il momento buono che mi ammazza sul serio...” pensò preoccupato, sforzandosi di articolare una spiegazione adeguata. Perché nemmeno lui sapeva chi accidenti fosse quella tizia! “...a...rrivata quando h...ho suonato il c-campanello....” esalò indicando la corda appesa accanto al letto con la mano buona. “Avevo sete...” spiegò ancora, dopo aver ripreso fiato con fatica. “Deve essere un'infermiera. Per poco non mi ammazza sul serio” protestò, con un'occhiata esasperata in direzione della porta. Fece un respiro profondo e puntò lo sguardo sul viso della ragazza. “Tu..tu come stai?” chiese, senza sapere esattamente cosa dirrle. Non voleva ammettere di non ricordarsi nulla, perché qualsiasi cosa fosse accaduto doveva essere qualcosa di grosso...

 
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view post Posted on 3/9/2012, 20:02     +1   -1
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sono fantastica, lo so...


ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 7 ~ mattina

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La prima cosa che Iris notò fu che Antk non era affatto felice di vederla. rimase senza perole per alcuni, interminabili, istanti. Abbastanza per convincere Iris della sua colpevolezza: da quanto andava avanti quella storia? Perché nessuno dei suoi consiglieri le aveva detto niente? Possibile che perdessero tanto tempo a spettegolare su arrivi e partenze di inutili nobilotti e si fossero lasciati sfuggire una cosa del genere a palazzo? Praticamente sotto al loro naso! Il ragazzo aveva chiuso gli occhi, ma se sperava di liberarsi a quel modo della sua presenza aveva fatto male i conti! Non si sarebbe mossa di un solo millimetro finché non avesse avuto una risposta più che soddisfacente.

A fatica il ragazzo biascicò qualcosa, indicando il campanello. Iris seguì il gesto con aria sospettosa: una serva? L'aveva tradita con una serva!? Ora non era solo la situazione a farla bruciare di rabbia, ma anche il suo orgoglio: lei era migliore di qualunque popolana della nazione! Di qualunque popolana dell'Impero! “Avevo sete...” tentò di giustificarsi il ragazzo e Iris abbassò nuovamente lo sguardo su di lui: sul comodino era posato un bicchiere vuoto, mentre le lenzuola erano macchiate da quella che aveva tutta l'aria di essere una chiazza d'acqua. Si era ustionata tante di quelle volte in allenamento che poteva facilmente immaginare come si sentiva il ragazzo in quel momento. Avrebbe fatto qualunque cosa per un sorso d'acqua fresca... quella vipera a sonagli! Ma se sperava di approfittarsi a quel modo del *suo* Antk... le avrebbe fatto capire contro chi si era messa! L'espressione della ragazza si addolcì leggermente, prese il bicchiere e lo riempì con la caraffa posata lì accanto.

“Tu..tu come stai?” chiese la voce di Antk. Iris si sedette sul letto, vicino a lui: "sono l'Imperatrice" rispose, intenerita dall'ingenuità di quella domanda. Un'imperatrice non poteva essere altro che in piena forma, sempre. Niente poteva turbarla e Iris era ben decisa ad aderire in tutto e per tutto a quell'immagine di sovrana assoluta che si era fatta. Per sempre. "Cerca di riposare" ordinò, piegandosi sopra di lui per liberarlo dalle lenzuola bagnate "sei rimasto svenuto per tre giorni, hai delle ustioni su tutto il corpo che..." si interruppe, troppo concentrata a ricacciare i sensi di colpa da dov'erano venuti per riuscire a concludere la frase. Chiuse gli occhi, prese un respiro profondo e li riaprì: "mi dispiace" ripeté per l'ennesima volta... ma questa volta era riuscita a controllarsi. Sorrise soddisfatta e avvicinò il bicchiere alle labbra del ragazzo: "mi sa che quel lenzuolo ne ha bevuta più di te... devo aiutarti?" chiese impacciata, incerta su come farlo avvicinare al bicchiere senza rischiare di fargli ancora più male.

"Antk... mi ami ancora?" domandò all'improvviso, rosa dal dubbio.
 
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Silian
view post Posted on 3/9/2012, 21:47     +1   -1




*PffftghghghWAHAHAHAHA!!!*


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ANNO 2, MESE 9, GIORNO 2, POST 34, mattina

La risposta sembrò soddisfarla, Antk rilassò i muscoli irrigiditi dalla tensione e si lasciò sprofondare nel cuscino con un profondo respiro. "Sono l'Imperatrice" rispose lei, lasciandolo spiazzato. Che voleva dire? Va beh, non era furibonda, quindi voleva dire che stava bene, ad occhio e croce. Dopo l'attimo di esitazione le rivolse uno dei suoi sorrisi luminosi, finalmente sicuro di non beccarsi una palla di fuoco in fronte. “Agli ordini..” ridacchiò debolmente, prima di recepire l'informazione seguente. “Tre giorni?!” esclamò sgranando gli occhi, mentre lei gli sistemava le lenzuola zuppe. Arrossì per l'imbarazzo, sentendosi un povero menomato a farsi accudire in quel modo proprio da Iris ma senza avere il coraggio di fermarla. Ma quindi...aveva dormito tutto quel tempo? E poi lei parlava di ustioni, diceva che le dispiaceva..allora era stata lei per davvero? Perché gli aveva fatto una cosa del genere? Non ci capiva più niente!

Si trovò il bicchiere sotto il naso ed arrossì di nuovo: il suo orgoglio protestava a gran voce ma aveva ancora sete, non poteva rifiutarlo. Guidò la sua mano con le dita buone e riuscì a mandare giù buona parte del contenuto del bicchiere, quasi senza versarne nulla. “Grazie..n-non riesco ancora a tenere le cose in mano..” mormorò con uno sguardo riconoscente una volta finita l'acqua, e si asciugò quella che gli scesa su una guancia col polso. Se gli aveva fatto del male doveva essere stato per forza un errore, non poteva averlo voluto davvero morto o ferito. Poteva esserne certo. Quanto avrebbe voluto ricordare..

"Antk... mi ami ancora?". Un'altra domanda che lo lasciò totalmente di stucco. La guardò sorpreso, prima di rassicurarla con sincerità “Ma...Ris..certo che ti amo! Come puoi pensare che..” ma si interruppe subito, impallidito. Deglutì a vuoto, mentre un pensiero orrendo si faceva strada nel suo cervello. “Ris, ascolta..” iniziò preoccupato, cercando di prenderle una mano inguantata con le dita indebolite. Odiava ammetterlo davanti a lei ma non poteva far finta di niente, se fosse accaduto davvero quello che temeva. “Cosa..cosa è successo esattamente? Io..mi sa che ho preso un colpo in testa..non ricordo, non mi ricordo più niente” ammise con un tono stiracchiato, come se gli stessero cavando le parole fuori con una pinza. Strizzò gli occhi, come per richiamare le ultime energie che aveva in corpo. “Ris..non è che ho fatto qualcosa che non va? Perché pensi che non ti amo più...? Non..non è che..perché porti i guanti?” cambiò discorso all'improvviso con tono apprensivo, ancora più insospettito da quell'accessorio anomalo. Prima la freccia, poi la ribellione..i precedenti ce li aveva ed anche abbondanti. Era stata davvero costretta a difendersi da lui?
 
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view post Posted on 4/9/2012, 20:02     +1   -1
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"Come puoi pensare che..." Iris distolse lo sguardo dal ragazzo, imbarazzata. Succedeva un po' troppo spesso per i suoi gusti, specialmente quando c'era di mezzo Antk... ed era una cosa che odiava! Perché non poteva tornare ad essere tutto come un tempo, quando non aveva dubbi, quando bastava una delle sue palle di fuoco per risolvere ogni situazione? Lasciò che il ragazzo prendesse una delle sue mani, ascoltando a malapena le sue parole. "Cosa..cosa è successo esattamente?" chiese lui. Fingeva di non ricordare? O non ricordava davvero? Quella era una cosa che doveva dire al medico... quel medico con cui non poteva parlare, maledizione! Nessuno doveva sapere che era stata lì, nessuno poteva scoprire quello che c'era tra loro. Guardò Antk: era ancora lo stesso? O l'aveva colpito tanto forte da fargli dimenticare tutto? Ma non aveva appena detto che la amava? "Non è che..perché porti i guanti?" continuò il ragazzo, sempre più confuso. Non erano affari suoi. Iris sottrasse le mani alla presa del ragazzo, nascondendole dietro alla schiena. Quella conversazione stava prendendo una piega che non le piaceva per niente: non era andata lì per discutere del suo abbigliamento e Antk non aveva il diritto di chiederglielo. Provò un leggero senso di fastidio quando strinse la fiala che aveva nascosto in una delle tasche del lungo abito, se la rigirò tra le dita per un istante, incerta... poi la strinse tra indice e medio e la tirò fuori, lasciando che il contenuto scintillasse alla luce del sole: era un liquido completamente inodore, tanto che se non fosse stato per il vivace colore rosa si sarebbe potuto facilmente scambiare per acqua. Iris stappò la fiala, porgendola al ragazzo: "se mi ami davvero bevi questa" lo sfidò, osservandolo con sguardo impassibile.
 
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