La Nazione del Fuoco - GdR

Finalmente a Shu Jing!

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Alexin 99
view post Posted on 10/7/2012, 12:18 by: Alexin 99     +1   -1




[Shanda #FF1CB3 : n° exp 680 (*33r100*)] [DENARO: 1000 NdF DEPOSITATO: 0 NdF ABBIGLIAMENTO: Maglietta rossa con rifiniture in oro, gonna rossa con rifiniture in oro, stivali a punta marroni e rossi e un medaglione arancione al collo e con al centro quattro perle rosse.] [EV:260, ABILITA': //, ARMATURA: //]

Anno 2, Mese 8, Giorno 30, Post 8, pomeriggio

Sul viso della ragazza si era acceso un sorriso quando Shanda le aveva detto che anche lei proveniva dall’isola dei Ember. Quando poi le aveva offerto la borraccia, lei aveva ringraziato, ma aveva rifiutato cordialmente. Sembrava molto più grande di Shanda, avrà avuto una ventina d’anni, e sembrava un po’ più matura degli altri tre. Intanto Misa si era accorta che Yukashi era proprio lì, in piedi dietro di loro, e non a lavoro come lei aveva detto. Era diventata tutta rossa e sembrava molto imbarazzata. Poi la sconosciuta finalmente si presentò: *Mi chiamo Looza, al momento sono in licenza lavorativa e ho approfittato dell'occasione per iniziare la mia ricerca e trovare il grande Maestro Kuro* Poi si rivolse a Yukashi e gli chiese il suo nome. Questi, sempre impacciato come al suo solito, si presentò con poche parole, fredde e poco disinvolte . Si abituerà più tardi, come ha fatto con me… Pensò Shanda. E calò di nuovo il silenzio. Durante quella conversazione c’erano sempre piccoli vuoti di imbarazzo e timidezza messi insieme. Ci doveva essere sempre qualcuno a riprendere a parlare, a rompere il ghiaccio. Questa volta toccò a Misa, che disse, stavolta un modo meno goffo e veloce, che loro tre erano in viaggio da quattordici giorni e che erano arrivati a Shu Jing quella mattina stessa. Poi, sempre cordialmente, chiese a Looza com’era stato il viaggio e si scusò per quando aveva creduto che Yukashi non era lì, dicendo che era stata colpa del caldo. Poi, tutti non parlarono per un po’. Shanda decise di farsi sotto e di raccontare un po’ come aveva raggiunto Yukashi e Misa, e come avevano trascorso quei giorni. Quindi, con il solito imbarazzo di chi ricomincia la conversazione, disse: ” Sai, all’inizio io ero partita da sola, senza nessun compagno di viaggio. Ma la prima notte, mi graffiai un ginocchio e arrivai da loro due per chiedere una benda. Mi aiutarono, e io mi resi conto che non ce l’avrei potuta fare da sola. Quindi mi accolsero e viaggiammo tutti e tre. Ah, e durante il nostro viaggio abbiamo incontrato un simpatico animaletto che ci segue dappertutto, che si allontana per un po’ e poi sembra che ci spii. Gli abbiamo dato anche un nome, Oscar, ti piace?” Poi Shanda fece un enorme sorriso a trentadue denti, aggiungendo in seguito : “A parte gli scherzi, io avevo deciso di intraprendere questo viaggio per via del mio scarso dominio. Beh, certo so lanciare qualche fiammata e qualche palla di fuoco, ma io credo che non mi basti. Insomma, se hai il dono del dominio del fuoco, è meglio coltivarlo bene no? E poi è utile anche in un combatti mento, infatti in questi tempi che corrono è sempre meglio avere una difesa. Io lo voglio usare principalmente come difesa, ma se poi c’è il rischio di perdere la vita, di certo non mi sto con le mani in mano. Ho un difetto: ho una paura tremenda delle Eclissi. Mi fanno capire che non ho il mio scudo e che non posso fare niente per proteggere me stessa. Ora credo che tu sappia tutto di me, non ho altro da aggiungere!” Poi concluse di nuovo con un grande sorriso, cercando di rassicurare la ragazza.
Il sole emanava dei raggi caldissimi, che scottavano la pelle. C’era un’afa e un calore fuori dal comune, e poi Shanda non c’era molto abituata, anche perché nelle calde giornate d’estate di solito stava in casa a leggere al fresco. Poi pensò Se io lanciassi una fiammata adesso, chissà dove arriverebbe! Questo sole è micidiale! Poi sul suo viso si accennò un sorriso.
 
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