ANNO 2, MESE 12, GIORNO 7, P. 27 ~ mattina
~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 179.560 (30r100x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4000 mo NdF +
~ abbigliamento: abito lungo rosso vivace con i tre coprispalle tradizionali, cintura dorata, guanti neri, capelli racconti nell'acconciatura tradizionale, trucco pesante rosso acceso.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550
”Ho già mangiato qualcosa” rispose il ragazzo.
"Oh" borbottò lei abbassando lo sguardo, delusa. Doveva dire qualcos'altro... e in fretta, prima che lui scappasse via di nuovo, ma non le veniva in mente niente di intelligente. Cosa poteva dirgli, che non lo facesse arrabbiare ancora di più?
"... siediti qui, faccio portare su anche dei biscotti, magari ti faccio compagnia…" continuò il ragazzo. Iris raddrizzò la testa, felice. Quando lui le offrì il braccio per aiutarla non si lasciò sfuggire l'occasione, lo afferrò e si lasciò accompagnare fino al letto senza fare storie. Avrebbe preferito che lui le si sedesse accanto, che le discesse quanto la amava, ma lui si allontanò subito verso la porta. Iris lo seguì con lo sguardo; la odiava, ne era certa.
"Mi stavo dando una sistemata alla barba, ti dispiace se finisco?" chiese Antk, tornando verso di lei. Iris scosse la testa, temendo che se avesse risposto di no lui l'avrebbe cacciata... o peggio, l'avrebbe ignorata.
"Antk, senti... in realtà non sono venuta per la colazione" ammise a fatica. Artigliò le coperte, quasi potessero salvarla dalla situazione in cui si era cacciata. Sospirò, prendendo tempo; sapeva di non poter procrastinare all'infinito... ma come poteva chiedergli scusa, dopo tutto quello che era successo? Aprì la bocca per cercare di dire qualcosa, ma mentre era impegnata a cercare le parole giuste qualcuno bussò alla porta. Avrebbe voluto mandare via quell'intruso, ma prima ancora di avere il tempo di aprir bocca si ritrovò di fronte la sagoma tozza del suo medico, che si guardava intorno con aria nervosa:
"mi..." iniziò l'ometto in direzione di Antk, poi riconobbe la ragazza seduta sul letto e si affrettò a piegarsi in un profondo inchino.
"A-Altezza..." la salutò, incerto sul da farsi: tecnicamente era stato chiamato dal generale Antkantos, ma l'Imperatrice era la persona più alta in grado in quella stanza... a chi dei due doveva rivolgersi?
"Posso fare qualcosa per voi?" chiese, fissando ostinatamente il pavimento. Iris parve altrettanto infastidita dalla presenza del medico; l'ultima cosa che ricordava era di aver dato ordine di rinchiuderlo nelle sue stanze, chi mai...? Si tirò nuovamente in piedi, barcollando pericolosamente, e questa volta il medico non sembrò avere alcun dubbio sul suo dovere: nonostante il trucco che le impiastricciava il volto la ragazza era più pallida del solito e a suo padre non avrebbe fatto assolutamente piacere.
"Per-permettete?" balbettò, tememdo ritorsioni dal Principe Riku se non avesse fatto il suo dovere e allo stesso tempo terrorizzato da quello che avrebbe potuto fargli l'Imperatrice, se avesse agito contro il suo volere.
Iris si limitò a lanciare un'occhiata confusa in direzione di Antk: aveva chiamato il medico perché si sentiva male o lo aveva fatto per lei? Non era sicura di quale pensiero fosse peggiore. Il medico, nel frattempo, sembrava aver preso il suo silenzio per una risposta affermativa, aveva posato la sua valigetta sul comodino e ne aveva estratto una piccola torcia elettrica, puntandola negli occhi della ragazza.
"A-Altezza... il medicinale che vi ho dato questa notte... qu-quante gocce ne avete preso?" si informò. Iris chiuse gli occhi, arretrando di un passo e si ritrovò nuovamente seduta sul letto. Sbuffò frustrata. Dieci... venti? Che importanza aveva? Voleva chiarire quella cosa con Antk! Le tornò in mente la notte trascorsa a rigirarsi nel letto, l'arrivo del medico...
"tutto il flacone!? Vai pure a fare la spia a mio padre, sarà contento. Io devo parlare con Antk!" brontolò, indicando la porta con aria decisa. Questa volta fu il medico a impallidire, non era affatto sicuro che il Principe Riku ne sarebbe stato felice.