ANNO 17, MESE 1, GIORNO 15, P. 14 ~ tardo pomeriggio
~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 183.870 (30r100x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4000 mo NdF +
~ abbigliamento: abito lungo rosso scuro e oro con i tre coprispalle tradizionali, cintura dorata, capelli raccolti nell'acconciatura tradizionale, trucco pesante nero e rosso scuro.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550
Passarono diversi minuti prima che Iris cominciasse a perdere il controllo del suo fiore di fuoco. Generare una fiamma del genere tanto a lungo avrebbe esaurito l'energia di diversi dominatori per settimante, ma Iris avvertiva solo una leggera stanchezza. Chiuse le mani a pugno, lasciando che la stanza si immergesse nuovamente nell'oscurità. Andava molto meglio, ora. Aveva nuovamente il controllo delle proprie emozioni. Sospirò, tirandosi in piedi, mentre recuperava un contegno più degno del suo ruolo: spazzolò con le mani il lungo abito, poi si infilò fuori dalla stanza, pronta a combattere. Si massaggiò delicatamente le mani, quell'esercizio con il dominio era molto più faticoso di ore di allenamento intenso.
"Sì?" chiese, notando un'espressione interrogativa nella posa di una delle sue Pupille
"il Signore del Fuoco chiede di riferire che la principessa Ilah vi attende per il tè" rispose la ragazza con un profondo inchino. Già. Ilah. Fu tentata di tornare indietro, prendersi un altro minuto d'aria, ma cosa sarebbe cambiato? C'era un problema ed era arrivato il momento di affrontarlo.
"Scortatemi alle cucine" ordinò in risposta. Perdersi in quel vecchio palazzo era l'ultima delle cose che voleva fare, al momento. Attraversò alcuni corridoi, scese una rampa di scale molto più stretta di quelle che era abituata ad attraversare e finalmente raggiunse le cucine: i cuochi, intenti nei preparativi della cena, si erano fermati non appena avevano scorto la sagoma di una delle Pupille mettere piede nella stanza. Il loro sguardo sospettoso era passato dalla guardia all'Imperatrice, per poi soffermarsi sul pavimento.
"Avete già servito il tè alla principessa?" si informò. Sentì su di sè lo sguardo appiccicoso di uno sguattero, ma si sforzò di ignorarlo: non aveva tempo da perdere con certi soggetti, rivolse quindi tutta la sua attenzione al capocuoco.
"S-sì, Altezza" balbettò l'uomo perplesso, esibendo un goffo incrocio tra un saluto e un inchino. Iris sbuffò, seccata da tanta maleducazione... ma non era lì per quello.
"Voglio dei biscotti al cioccolato, farciti di marmellata di arance e interamente ricoperti di cioccolato. Adesso" ordinò, tamburellando le dita sul proprio braccio, per segnalare loro che era ora di mettersi al lavoro.
Solo quando il vassoio ne fu pieno Iris si ritenne soddisfatta e si decise a tornare indietro. Si fece guidare dalle Pupille fino alla sala del tè, dove Ilah aveva ormai vuotato la sua tazza. Era stato lasciato un posto libero e Iris vi si sedette, posando il vassoio pieno di biscotti davanti alla bimba.
"Oh, che peccato, hai già finito. Questi puoi tenerli per dopo, sono più buoni di quelli di papà" promise alla bambina, certa che li avrebbe adorati come li adorava lei. Una piccola vendetta: l'unica che intendeva concedersi finché Ilah fosse stata presente, ma più tardi era ben determinata a chiarire quella cosa con Antk: era stato lui a sbagliare tradendola, era stato lui a sbagliare sperando di tornare come se niente fosse ed era lui a sbagliarsi se sperava di potersi prendere gioco delle sofferenze di suo figlio a quel modo! Stare lontano da Ilah lo feriva? Bene, lei era più che felice di assicurarsi che provasse quello che lei stava provando in quel momento. Allargò un sorriso di cortesia in direzione del marito.