La Nazione del Fuoco - GdR

un gioco pericoloso

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@Les
view post Posted on 12/2/2013, 22:36 by: @Les     +1   -1
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dalla terra delle Melinda

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ANNO 17, MESE 3, GIORNO 27, P. 2 ~ notte

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 184.510 (30r100x2)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4000 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





Iris guardò la bambina che dormiva abbracciata a un'anatra-tartaruga di pezza. L'aveva comprata per lei al porto, sapendo che i giocattoli di Ilah sarebbero stati troppo riconoscibili. Non era tanto sicura di aver preso la decisione migliore portandosela dietro. Ma che alternative aveva? Il palazzo era troppo pericoloso per lei e lasciarla a suo marito... si concesse un sorriso sarcastico, scuotendo la testa. C'era stato un tempo in cui non aveva nemmeno bisogno di aprire bocca, bastava uno sguardo per intendersi al volo. Adesso non capiva più nemmeno se voleva davvero bene ai bambini. Spostò lo sguardo sul suo lucertolone... ecco, quello era uno di quei momenti in cui non le sarebbe dispiaciuto un allenamento con quella bestiola recalcitrante, ma era beatamente addormentata nella sua gabbia, con tanto di quel sedativo in corpo che probabilmente non si sarebbe svegliata per i successivi tre giorni. Forse era ora di andare a dormire.

Si era appena assopita quando la nave urtò qualcosa, facendola sobbalzare. Passi cadenzati sul pavimento di metallo. Iris si tirò a sedere; dovevano essere arrivati, ma non intendeva rischiare: uscì rapida dal suo nascondiglio per nascondersi dietro al portellone d'accesso. La valvola di sicurezza che chiudeva il portellone cigolò e Iris si preparò a scagliare una delle sue palle di fuoco contro l'intruso. Una lampada ad olio illuminò il volto del capitano e la donna si rilassò. "Che succede?" chiese, uscendo dal proprio nascondiglio. "Ah, qui sei!" borbottò l'uomo, mettendole in mano la lampada senza troppi complimenti. La donna lo fulminò con lo sguardo, ma lui parve non notarlo. "Siamo arrivati a destinazione, è notte, come ha chiesto l'Imperatrice e adesso faccio allontanare i miei uomini... ma quel coso fuori da qui ce lo portate voi!" brontolò il capitano, indicando il grosso rettile addormentato. Avrebbe avuto molto da dire, ma Iris si limitò ad annuire.

Attese qualche minuto prima di andare ad aprire la porta della gabbia di Qiang. L'animale se ne stava inerte sul pavimento e Iris si accucciò di fronte a lui, posandogli una mano sulla fronte, rilasciando una scarica elettrica he avrebbe facilmente steso un uomo "ahi!" protestò la donna, allontanando rapidamente la mano quando parte delle scintille si ritorsero contro di lei... e fu un bene, perché la bestia si risvegliò all'improvviso e se non avesse ritratto la mano se la sarebbe portata via. "Buono, buono..." cercò di calmarlo la donna, generando un muro di fuoco per chiudere il lato aperto della gabbia. L'animale scosse la testa, ma era ancora intontito e finì per sbatterla contro le sbarre. Iris approfittò dello stordimento momentaneo per avvicinarsi e chiudergli una solida catena attorno al collo, poi fu la volta dei loro bagagli, infine la donna raccolse Ilah, cercando di non svegliarla.

"Dove stiamo andando?" chiese la piccola, stropicciandosi gli occhi con fare assonnato. Iris sospirò, posandola a terra. "E' un nuovo gioco. I soldati del capitano sono al porto, noi dobbiamo riuscire a portare Qiang fuori dalla città senza che ci vedano. C'è un motel poco lontano dal porto... se riusciamo ad arrivare fin lì senza farci vedere ci danno i biscotti al cioccolato" promise Iris. La bambina, scettica in un primo momento, domenticò tutti i propri dubbi appena sentì parlare di cioccolato. Qiang continuava a sbattere ad ogni cambio di direzione, ma mano a mano che si avvicinavano all'aria aperta il suo fiuto migiorava, i suoi sensi si risvegliavano. Non fu difficile uscire inosservati dalla nave, come non fu difficile trovare il motel. Dall'esterno si sarebbe detto chiuso, ma dopo una rapida serie di colpi convenuti la porta si aprì e le due vennero fatte entrare.

L'edificio era deserto e la cameriera scattò in un saluto militare. "Dai dei biscotti al cioccolato a Hao, ce li siamo meritati" disse, indicando Ilah e rivolgendole un raro sorriso. Un verso disumano giunse dall'esterno dell'edificio e Iris aprì leggermente le imposte per curiosare fuori. A quanto pare la sua bestiolina riusciva a creare problemi anche alle sue Pupille. Sogghignò divertita.

"Altezza, abbiamo notizie negative da Palazzo" disse una delle donne, in tono appena percettibile. "Hao, segui la signora che ti dà i biscotti" disse l'Imperatrice, affidando la piccola alla sua Pupilla. Attese che le due fossero uscite, prima di proseguire "niente 'Altezza' finché questa storia non sarà finita" sibilò "potrebbero essere ovunque, anche qui fuori. Il mio nome è Zuri e lei è mio figlio Hao. Cosa succede a Palazzo?"
"il Signore del Fuoco ha scoperto che la principessa è scomparsa e scoperto l'inganno dell'Imperatrice"
Iris lanciò un'occhiata sorpresa alla ragazza. Non si aspettava che Antk sarebbe riuscito a distinguerla dalla sua Pupilla... ma per quanto quella cosa fosse un problema... si rese conto che non le dispiaceva affatto.
"Lo abbiamo seguito, ha scritto una lettera al nobile Hiro di Ember: parlava di una tempesta, di tarmefalena, ma non siamo ancora riuscite a interpretare il codice. Vi aspettavamo per sapere se dobbiamo far arrivare la lettera a destinazione." proseguì la giovane, ma Iris la fermò con un cenno.
"Consegnategli pure la lettera, ma cercate di scoprire cosa ha in mente di fare mio marito... e qualunque cosa farà assicuratevi che non attiri l'attenzione su di noi. Io e la piccola attraverseremo la foresta, siamo dirette alla Palude Nebbiosa, ci incontreremo lì, tra cinque giorni. Cerchiamo di evitare ogni contatto, è probabile che le persone che stiamo cercando conoscano i nostri codici, quindi eviteremo messaggi cifrati... se capiranno chi siamo sarà la fine."
 
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