La Nazione del Fuoco - GdR

un gioco pericoloso

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@Les
view post Posted on 18/2/2013, 20:49 by: @Les     +1   -1
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no problem. Sono saltata avanti, per un contrattempo siamo ancora sulla costa della palude, in cerca di un modo di raggiungere il tempio del Sud.




ANNO 17, MESE 4, GIORNO 10, P. 5 ~ primo pomeriggio

~ colore dialoghi: #FF007F
~ exp: 184.970 (30r100)
~ denaro: 1500 mo (gioielli) + 4000 mo NdF +
~ abbigliamento: pantaloni e stivali in pelle nera, maglia aderente color rosso chiaro e giacca corta rosso scuro. Capelli corti raccolti da una fascia, niente trucco.
~ armatura: D1 (off)
~ armi: pugnale (on)
~ abilità: fiamme blu, controllo dell'attacco B
~ mosse: scudo di fuoco, attacco combinato, schivata veloce, pioggia di fuoco, bastione di fuoco, scatto, inversione di potenza, resistenza, colonna di fuoco, rigenerazione, attacco a sorpresa.
~ stats:
Atk D. 1.800+50% (fiamme blu) = 2.700
Def D. 2.001+1/10 (armatura) = 2.201
Atk 549
Def 400+1/10 (armatura) = 440
Vel 390
EV 1.550/1.550





Iris era seduta con la schiena appoggiata contro una grossa radice che tagliava per lungo il sentiero che avevano appena tracciato. Qiang era sdraiato a terra, pochi metri più in là, mentre Ilah era sdraiata a terra, con la testolina posata in grembo a sua madre. Iris si trattenne dall'accarezzarla, per evitare di svegliarla: il temporale della notte precedente aveva allagato la tenda, lasciandole stanche e infreddolite. La donna sospirò, lasciando cadere lo sguardo sui pantaloni infangati della bambina e per un istante sentì la sua determinazione vacillare. Vederla ridotta in quello stato faceva più male di quanto lei stessa volesse ammettere... forse avrebbe dovuto lasciarla con Antk... ma non era del tutto sicura che Antk fosse innocente. Da anni era freddo e distaccato, i suoi tentativi di riconquistarsi la sua fiducia troppo studiati per essere convincenti. Sarebbe arrivato al punto di far rapire Sozin? Suo padre l'avrebbe fatto. Forse doveva lasciar perdere quella traccia e puntare a Ba Sing Se. In fondo aveva senso... era una coincidenza davvero strana che il piccolo fosse sparito proprio mentre erano suoi ospiti. Le passò per la mente la scenata che aveva fatto al palazzo di suo padre e a quel pensiero si sentì più vecchia di una decina di anni. Era stanca di tutti quei complotti.

Chiuse gli occhi un istante, respirando l'aria umidiccia di quel pomeriggio soleggiato. Se non fosse stato per tutte le tarmezanzara che giravano sarebbe stato quasi piacevole... ma sapere che Sozin era chissà dove rendeva quel ritardo penoso. Avrebbero già dovuto essere al tempio del sud, le sue Pupille probabilmente erano già lì, ma Qiang era ridotto troppo male per viaggiare più velocemente. Forse avrebbe dovuto prevedere un modo per contattare le sue guardie... e se qualcosa fosse andato storto? E se Antkantos avesse creato problemi? Le Pupille erano soldati eccellenti, ma erano addestrate a prendere ordini, non decisioni. D'altra parte non aveva molta scelta, la segretezza era fondamentale. Se nemmeno loro sapevano dove si trovava, come contattarla... chi altri avrebbe potuto farlo? Riordinò le idee: le tracce che le Pupille avevano seguito non avevano portato da nessuna parte, ma c'era qualcosa nel metodo che avevano usato che lei aveva già visto. Era successo molti anni prima, molto prima che le sue Pupille diventassero una realtà. Quando aveva letto il rapporto la prima cosa che le era saltata alla mente erano gli orribili rapporti degli assalti ai suoi mercantili proprio in quelle zone... se qualcuno di quei pirati fosse sopravvissuto... cercò di allontanare il pensiero che Sozin poteva essere nelle loro mani, cercando di ragionare con chiarezza. Nella palude non avevano trovato niente, ma sentiva che quella era finalmente la pista giusta. I prossimi a cui avrebbe fatto visita sarebbero stati i nomadi.

Da anni non metteva piede in un tempio dell'aria. Non era sicura di come l'avrebbero accolta... ma tenere per sé la propria identità era sicuramente la scelta migliore. Per quanto fossero falsi, vigliacchi e pronti a pugnalare alle spalle se qualcosa si era mosso sotto di loro non potevano non esserne a conoscenza. Sentì Ilah muoversi e abbassò lo sguardo su di lei, ma dal suo respiro profondo e tranquillo intuì che dormiva ancora. Era stata brava a seguirla fin lì. Molto più brava di quanto si sarebbe aspettata. In effetti l'aveva impressionata: quella cosettina innocente l'aveva seguita per giorni tra foreste e ripari improvvisati; era perfino riuscita ad avvicinarsi a Qiang con il coraggio di un guerriero e incurante dei suoi tentativi di ferirla lo aveva curato. Non avrebbe potuto pretendere di meglio da sua figlia. Sorrise orgogliosa, chiedendosi se mai nella sua vita era riuscita a fargli provare ciò che stava provando lei ora... ma conosceva bene la risposta. Quell'esilio parlava più chiaramente di tutte le parole del vecchio. Iris allontanò una tarmazanzara con un gesto seccato. Comunque non le importava.
 
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