ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 36, mattina"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
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Antkantos (darkred): n° exp (30r100)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO:
conto, ABBIGLIAMENTO: giacca e pantaloni cremisi, camicia crema, stivali neri] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]
Stats PG:Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche
Non sollevò il capo per tutta la durata del discorso di Riku, mentre le parole del suocero gli arrivavano come distanti, vuote e prive di significato. Evitò anche il suo sguardo, finché all'invito di fargli strada non alzò la testa di scatto e con un cenno gli chiese di seguirlo.
"Dov'è mia figlia?" sentì chiedere alle sue spalle, ed alzò gli occhi al cielo -anche se probabilmente il vecchio non poteva essersene accorto.
Perché gli stava facendo questo?... una vocina maliziosa gli suggerì che da sempre Riku era riuscito a mortificarlo, offenderlo e ferirlo con i suoi discorsetti, che aveva lo speciale potere di sapere sempre dove si trovasse il suo punto debole. Ma dopotutto...
aveva importanza? Esisteva ancora qualcosa che potesse avere importanza? Non gli rispose, rinnovando il cenno di invito a seguirlo mentre terminava di salire la scalinata d'ingresso al Palazzo.
Fermò un servitore in livrea.
"Oggi Re Riku pranzerà con me e la Principessa Ilah" mormorò, e proseguì nel suo cammino silenzioso senza aspettare prestargli altra attenzione. l'interno del Palazzo era già cupo di suo, senza che tutte le tende venissero tirate ed i bracieri tenuti al minimo... in quel modo sembrava più la gigantesca anticamera di una tomba, e tombali erano anche i rumori al suo interno. I servitori sussurravano, facendo frusciare appena le vesti quando camminavano -quasi non volessero svegliare un importante ospite assopito; gli ultimi nobili rimasti a Corte si inchinavano rispettosamente al passaggio dei due uomini, ma nessuno tentava di avvicinarli o rivolgere loro la parola. Ma la presenza più silenziosa e letale di tutte Antk la percepiva benissimo: lo scintillio pallido dei rostri dorati delle maschere sembrava fare capolino da dietro ogni arazzo ed ogni colonna, facendogli scendere brividi gelidi per la schiena ogni volta.
No, non avrebbe di certo condotto Riku nella loro tana, se era questo che temevano. Lo guidò in quello che era diventato il suo studio e chiuse accuratamente la porta dietro al suocero.
"Iris non è più al Palazzo da mesi" esordì, avanzando verso il fondo della stanza. Le pesanti tende di velluto della stanza erano tirate, e le tre lucine di un candelabro elettrico da parete diffondevano appena la luce sufficiente a non inciampare nei propri piedi.
C'era un libro più grosso e pesante degli altri sullo scaffale che copriva la parete; dietro al libro, sul muro, un'incisione in ottone dorato grande come il palmo di una mano, raffigurante un drago che si morde la coda. Il solito interruttore, che una volta riscaldato fece scivolare di lato la libreria.
"Si è verificata una grossa falla nella sicurezza del Palazzo, si era messa in testa di risolvere da sola il problema" spiegò brevemente, con tono incolore. C'era una luce artificiale, azzurrina, gelida, che proveniva dalla stanza all'estremità del breve corridoio spoglio. Antk precedette l'altro e gli fece strada in una stanza quadrata, contenente nient'altro che una grossa scatola trasparente poggiata su un piedistallo di pietra.
Il contenitore si trovava al centro esatto del pavimento era abbastanza grande da poter ospitare una persona al suo interno, ma un sottile strato di brina all'interno del vetro impediva di capire cosa fosse la massa scura contenuta dal frigorifero. Antk si avvicinò al sarcofago
"Mi ha costretto a restare qui con la bambina; da parte sua sono arrivate notizie rare e stringate. Poi, poco tempo fa, sono arrivate da me le Pupille..." proseguì, indugiando con la punta delle dita su alcuni comandi posti lungo un lato del contenitore -quasi accarezzandoli. Poi ne premette alcuni in rapida successione.
Il coperchio del frigorifero scivolò di lato, lasciando fuoriuscire dense volute di vapore gelido; il Firelord prese a fissare il contenuto della bara come ipnotizzato
"... sono venute e hanno parlato di un incidente. E mi hanno portato lei..." continuò muovendo appena le labbra.
"Hanno detto che l'hanno trovata com questo" spiegò, mostrando a Riku il sigillo deforme di Iris che si era infilato al dito. Passarono diversi secondi prima che Antk riprendesse a parlare, secondi in cui sembrò respirare appena, poi sollevò gli occhi vitrei a fissare l'altro.
"... tu cosa penseresti se fossi al mio posto?"