ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 1 • mezzogiorno
• colore dialoghi: SpringGreen
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• indossa: abito rosa acceso, lungo fino alle ginocchia, fermato in vita da una fascia rosa chiaro. Sotto delle calzette pesanti in tinta con la cintura e ai piedi delle scarpette basse in pelle morbida. I capelli sono raccolti in due codini alti, fermati con due spille d'oro a forma di fiamma.
"Ciao". Ilah raddrizzò la testa perplessa. C'era un uomo anziano di fronte a lei, che camminava nella sua stessa identica direzione. Non sarebbe stato un problema, se avesse saputo chi fosse. Non era uno dei nobili che vivevano a palazzo, li conosceva tutti... e soprattutto quei nobili si rivolgevano a lei con rispettosi inchini. Nessuno diceva "ciao". Solo mamma e papà dicevano "ciao". E solo quando non c'era nessuno in giro... ma la bambina non si lasciò prendere dal panico. Sapeva bene cosa doveva fare: si fermò, sorrise e mosse un cenno di saluto.
"Mi dispiace, ma temo che non ci abbiano presentati. Il mio nome è Ilah, figlia dell'Imperatrice Iris e del Signore del Fuoco Antkantos, Principessa dell'Impero del Fuoco" annunciò. Riku non riuscì a trattenere un sorriso. Nonostante avessero la stessa età non somigliava affatto a quella piccola peste di Raya... né a quel tornado di Iris. Se non fosse stato per l'aspetto non avrebbe mai potuto immaginare che fossero imparentate.
"Perdonatemi principessa" rispose accennando un inchino, lo stesso che avrebbe fatto un nobile... o un governatore.
"Sono un amico di vostro padre, sono stato invitato a raggiungervi per il pranzo. Spero non vi dispiaccia" aggiunse.
Ilah scosse leggermente la testa:
"nessun disturbo" assicurò, ma subito aggiunse
"quando vi presentate dovreste dire anche il vostro nome e il vostro titolo, se ne avete uno". Riku annuì compìto. Ripensandoci forse qualcosa da Iris lo aveva ereditato.
"Preferisco che sia vostro padre a presentarci, se lo ritiene opportuno" rispose.
"Permettetemi di accompagnarvi" si offrì subito dopo, porgendole la mano. Ilah esitò un istante, sentendo gli sguardi delle Pupille puntati su di sè. Se avesse commesso un errore nel protocollo tutta la sua famiglia lo avrebbe saputo...
"in questo caso è più opportuno se facciamo finta di non esserci visti. Voi andate pure. Io arrivo tra un po'" decise la piccola.
Riko la squadrò con sguardo attento.
"Come desiderate principessa Ilah" rispose con un inchino, avviandosi a passo tranquillo verso la sala da pranzo. I servitori si scostarono per farlo passare e Riku entrò nella grande sala. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva messo piede lì? Raggiunse il Signore del Fuoco.
"Era la sua preferita" riuscì a commentare, prima che la porta si aprisse di nuovo, per lasciare entrare Ilah. La bambina si inchinò rispettosamente verso suo padre, per poi riservare a Riku il saluto che spettava ai governatori. Gesto che non sfuggì al sovrano. Quella bambina non aveva la minima idea di chi fosse... ma doveva aver intuito dal suo saluto il grado che ricopriva. Straordinariamente acuta per la sua età. Ricambiò con lo stesso saluto che aveva fatto poco prima, aspettando che fosse Antkantos a fare le presentazioni di rito.