La Nazione del Fuoco - GdR

Ti presento tuo nonno

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Silian
view post Posted on 21/7/2013, 17:09     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 38, mezzogiorno
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[45.295 Antkantos (darkred): n° exp (15r50x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca e pantaloni cremisi, camicia crema, stivali neri] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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Atk= 1500
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Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Antk aveva annuito. Di nessuno... aveva sospirato e si era di nuovo stropicciato il viso pallido con le mani. Non fidarsi di nessuno voleva dire diffidare anche dello stesso Riku- gli suggerì la vecchia vocina maliziosa nella testa, ed una sensazione di disagio e fastidio lo prese. Aveva un bisogno acuto, disperato, di potersi fidare di qualcuno. Considerò l'offerta dell'uomo per diversi minuti: ad Iris non sarebbe mai piaciuta una cosa del genere, ma cosa avrebbe dovuto fare? Se solo ci fosse stata la minima speranza di smentire le Pupille, non aveva altri modi di verificarlo se non chiamando in causa altri esperti: Riku era un Nobile da sempre, sapeva esattamente dove andarlo a cercare, mentre lui aveva sempre vissuto all'ombra di sua moglie. E se per caso avesse mentito anche quel dottore, insieme alle Pupille... in ogni caso presto i nodi sarebbero venuti al pettine. Dei nodi fiammeggianti. "Convocalo pure, lo riceverò nel mio ufficio. Non sarà difficile farlo passare per un consulto per la mia insonnia".

Aveva poi congedato Riku, dandogli appuntamento per l'ora di pranzo in una delle sale da pranzo che davano sul giardino. Si trattava di un luogo particolare: era proprio lì che Ris lo aveva invitato per riconciliarsi dopo una delle loro liti peggiori, il giorno prima del loro fidanzamento ufficiale. Preferiva non ripensare agli eventi che si sarebbero svolti poco dopo il pasto, quella ferita bruciava ancora nonostante tutti gli anni trascorsi, ma dopo quella nottata orribile tutto aveva finito per risolversi per il meglio. Ed anche stavolta Antk voleva, pretendeva con tutto sé stesso di vedere di nuovo un po' di sereno... sarebbe ricominciato tutto da lì. Passeggiò lungo l'ampia vetrata da cui aveva fatto scostare i pesanti tendaggi per ammirare gli alberi in fiore, mentre attendeva sua figlia e l'insolito ospite.
 
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view post Posted on 21/7/2013, 19:35     +1   -1
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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 1mezzogiorno

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• indossa: abito rosa acceso, lungo fino alle ginocchia, fermato in vita da una fascia rosa chiaro. Sotto delle calzette pesanti in tinta con la cintura e ai piedi delle scarpette basse in pelle morbida. I capelli sono raccolti in due codini alti, fermati con due spille d'oro a forma di fiamma.







"Ciao". Ilah raddrizzò la testa perplessa. C'era un uomo anziano di fronte a lei, che camminava nella sua stessa identica direzione. Non sarebbe stato un problema, se avesse saputo chi fosse. Non era uno dei nobili che vivevano a palazzo, li conosceva tutti... e soprattutto quei nobili si rivolgevano a lei con rispettosi inchini. Nessuno diceva "ciao". Solo mamma e papà dicevano "ciao". E solo quando non c'era nessuno in giro... ma la bambina non si lasciò prendere dal panico. Sapeva bene cosa doveva fare: si fermò, sorrise e mosse un cenno di saluto. "Mi dispiace, ma temo che non ci abbiano presentati. Il mio nome è Ilah, figlia dell'Imperatrice Iris e del Signore del Fuoco Antkantos, Principessa dell'Impero del Fuoco" annunciò. Riku non riuscì a trattenere un sorriso. Nonostante avessero la stessa età non somigliava affatto a quella piccola peste di Raya... né a quel tornado di Iris. Se non fosse stato per l'aspetto non avrebbe mai potuto immaginare che fossero imparentate. "Perdonatemi principessa" rispose accennando un inchino, lo stesso che avrebbe fatto un nobile... o un governatore. "Sono un amico di vostro padre, sono stato invitato a raggiungervi per il pranzo. Spero non vi dispiaccia" aggiunse.

Ilah scosse leggermente la testa: "nessun disturbo" assicurò, ma subito aggiunse "quando vi presentate dovreste dire anche il vostro nome e il vostro titolo, se ne avete uno". Riku annuì compìto. Ripensandoci forse qualcosa da Iris lo aveva ereditato. "Preferisco che sia vostro padre a presentarci, se lo ritiene opportuno" rispose. "Permettetemi di accompagnarvi" si offrì subito dopo, porgendole la mano. Ilah esitò un istante, sentendo gli sguardi delle Pupille puntati su di sè. Se avesse commesso un errore nel protocollo tutta la sua famiglia lo avrebbe saputo... "in questo caso è più opportuno se facciamo finta di non esserci visti. Voi andate pure. Io arrivo tra un po'" decise la piccola.

Riko la squadrò con sguardo attento. "Come desiderate principessa Ilah" rispose con un inchino, avviandosi a passo tranquillo verso la sala da pranzo. I servitori si scostarono per farlo passare e Riku entrò nella grande sala. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva messo piede lì? Raggiunse il Signore del Fuoco. "Era la sua preferita" riuscì a commentare, prima che la porta si aprisse di nuovo, per lasciare entrare Ilah. La bambina si inchinò rispettosamente verso suo padre, per poi riservare a Riku il saluto che spettava ai governatori. Gesto che non sfuggì al sovrano. Quella bambina non aveva la minima idea di chi fosse... ma doveva aver intuito dal suo saluto il grado che ricopriva. Straordinariamente acuta per la sua età. Ricambiò con lo stesso saluto che aveva fatto poco prima, aspettando che fosse Antkantos a fare le presentazioni di rito.
 
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Silian
view post Posted on 22/7/2013, 14:17     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 39, mezzogiorno
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
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"Già..." gli rispose Antk, col viso di un uomo di dieci anni più vecchio. Aveva dovuto resistere all'impulso di mandare via tutti i servi, proprio come faceva ai vecchi tempi: si sentiva qualcosa di sbagliato dentro, qualcosa che si era irrimediabilmente spezzato. Continuare con la recita del Nobile diventava ogni giorno più difficile, senza un valido motivo per mandarla avanti. Ma ecco che la porta si aprì e fece il suo ingresso un piccolo raggio di sole: tutta impettita e seriosa nel suo atteggiamento distaccato, ma anche a lei avevano insegnato a rispettare il suo ruolo e a differenza del padre non avrebbe mai conosciuto la differenza tra maschere e realtà. Le prendeva davvero sul serio, le porcherie con cui le avevano riempito la testa... ma era tenerissima anche così, ed era così che Ris l'avrebbe voluta. Non avrebbe mai fatto nulla per cambiarla. Un sorriso sincero gli balenò sul viso e si avvicinò a sua figlia per circondarle le spalle con un braccio, non senza aver prima ricambiato -quasi per gioco- il suo saluto con uno altrettanto appropriato. "Vieni qui, devo presentarti una persona" le annunciò con tono tranquillo mentre cercava di avvicinarla delicatamente a suo nonno "Questo signore starà qui con noi per alcuni giorni. E' Riku, re di Ba Sing Se. I tuoi insegnanti ti hanno parlato di lui, vero?" le chiese col sorriso che assumeva una sfumatura divertita, sedendo sui talloni per arrivare al livello di Ilah. Chissà se le avevano anche raccontato della loro parentela... magari era sfuggito ad Iris o a qualche servitore; Antk avrebbe preferito che fosse lei ad arrivarci, sicuramente a suo nonno avrebbe fatto più piacere.
 
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view post Posted on 22/7/2013, 16:12     +1   -1
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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 2mezzogiorno

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Ilah assecondò in silenzio il movimento di suo padre: "Questo signore starà qui con noi per alcuni giorni" spiegò, presentandolo come Riku. Quel nome non le era affatto nuovo. Squadrò un istante il re, cercando di focalizzare qualcosa. Quel nome suonava terribilmente familiare... poi capì. Si era comportato in modo strano con lei, come avrebbe fatto un parente. Da quello che sapeva c'era effettivamente un Riku nella sua famiglia: aveva studiato a memoria tutto il proprio albero genealogico fino alla sesta generazione! "Re Riku, figlio del defunto Signore del Fuoco Iroh, fratello del Principe Shalidar, padre dell'Imperatrice Iris" cantilenò, ripetendo a memoria quello che aveva studiato. Si bloccò un istante, usando le dita per seguire il filo di un conteggio che solo lei poteva capire: "Nonno della Principessa Ilah?" chiese, lanciando un'occhiata a suo padre in cerca di approvazione.

"Nonno della Principessa Ilah" le confermò Riku con un sorriso divertito. "Ah. Ok." rispose la bambina, iniziando ad osservarlo con sospetto. Un mutamento d'animo troppo repentino per poter essere spontaneo, intuì Riku. Era chiaro che alla bambina era stato detto qualcosa sul suo conto e conoscendo sua figlia non era nemmeno certo di voler sapere cosa. "Sai che ho anch'io una bambina della tua età?" chiese il re, cercando di spezzare quell'istante di tensione. Ilah annuì senza dire una parola, aggrappandosi timidamente a suo padre... e in quell'istante si ricordò di tutte le lezioni della maestra Lien a proposito del conversare. Mai rimanere in silenzio: "ma non è una dominatrice. Io sì... anche se non mi piace tanto" si sentì in dovere di aggiungere.
 
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Silian
view post Posted on 23/7/2013, 10:04     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 40, mezzogiorno
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
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Il sorriso di Riku si riflesse subito in quello di Antk, senza stanchezza. Non abbandonò la presa delicata sulle spalle della bambina, soprattutto quando fu lei a stringergli le manine sugli abiti... e fu invaso da un miscuglio di sensazioni confuse. Non era solo perché Ilah assomigliava a Ris quando era piccola. Era qualcosa di più. Iris l'aveva portata in grembo per un tempo interminabile, non importava se quando sua moglie l'aveva vista aveva scatenato il putiferio perché era una femmina, lui aveva sempre saputo che l'avrebbe amata -e così era stato, anche se poi gli aveva impedito di starle vicino. E poi era anche sua figlia, probabilmente una delle cose migliori che aveva fatto da quando era al Palazzo. In quel momento fu sicuro di una cosa: non si sarebbe mosso dal suo fianco finché non avesse camminato sulle proprie gambe e retto le redini dell'Impero da sola. Allora si, a quel punto avrebbe potuto raggiungere sua moglie ovunque si trovasse... ma scacciò il pensiero con una fitta di dolore. Avrebbe tanto preferito vederla irrompere nel salone, su tutte le furie peché aveva fatto entrare suo padre nel Palazzo -e gli aveva anche mostrato la bambina. Si, sarebbe stata la cosa più bella del mondo.

Preso da un impeto di affetto seguì l'impulso di stringere forte a sé quella marmocchia troppo seria per la sua età ed affibbiarle un bacione sulla guancia. Dimenticava sempre che la barba poteva pizzicarle sula pelle morbida, ma non si sarebbe mai lamentata. Troppo educata. "Forza, Ranocchia, qui siamo in famiglia! Non servono tutte queste cerimonie! E' vero, noi preferiamo fare le collane di margherite in giardino. Se il nonno fa il bravo e mangia tutta la verdura potremmo portarcelo, che ne dici?" le propose con un'occhiolino diretto a Riku.
Me non ha altre idee, se non ne hai nemmeno tu saltiamo alla seconda autopsia -o vedi tu a quando.
 
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view post Posted on 23/7/2013, 13:47     +1   -1
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ma a me piace muovere Ilah! >_<


ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 3mezzogiorno

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Quando suo padre la strinse Ilah si rannicchiò, tentando di sfuggire quel bacio... ma ogni volta che si incurvava le tornavano alla mente le parole della maestra Lien, su quanto fosse inadatto ad una principessa un atteggiamento del genere e subito tornò ad assumere un atteggiamento più regale. "Forza, Ranocchia, qui siamo in famiglia! Non servono tutte queste cerimonie!" le ricordò papà. Ilah alzò lo sguardo sull'uomo dai capelli grigi che li stava osservando, incerta. Le uniche persone della sua famiglia che conosceva erano la mamma, papà e Sozin. Li vedeva quasi tutti i giorni e era abituata ad averli intorno. Per quel nuovo nonno era una cosa strana. Per qualche strana ragione la metteva a disagio. Non si sentiva come quando era da sola con papà. "Se il nonno fa il bravo e mangia tutta la verdura potremmo portarcelo, che ne dici?" chiese papà. Ilah si limitò ad annuire in risposta.

"Allora inizierei a mangiare, così poi mi insegni subito a fare le collane: me ne serve una da abbinare alla mia corona nuova" annunciò Riku, invitando Ilah a seguirlo per aiutarla ad accomodarsi. Ilah cercò lo sguardo di Antk in cerca di approvazione e dopo aver deciso che era autorizzata a seguirlo lasciò che il nonno la aiutasse a prendere posto. Riku la avvicinò al tavolo, con un'insolita sensazione di déjà-vu. La somiglianza con Iris era sorprendente, e ricordava bene come sua figlia preferisse i vestiti colorati e gli spettacoli del circo, prima che suo nonno scoprisse il suo talento con il dominio e iniziasse a riempirle la testa con storie di soldati e visite alle carceri. Chissà se le cose sarebbero andate diversamente, se lui avesse trovato la forza di opporsi a suo padre... ma probabilmente avrebbe finito solo per farsi escludere dalla linea di successione e sarebbe stato costretto a lasciare Iris da sola nelle sue mani. Rabbrividì a quel pensiero, aggirando il tavolo per prendere posto di fronte alla bambina. Aveva finito per essere un padre diverso ma per certi versi peggiore di quello che aveva tanto disprezzato, tuttavia anche se sua figlia non l'aveva mai capito era cambiato. Sarebbe stato un nonno migliore, decise.

"Questa mattina ho incontrato un vecchio amico" disse, rivolgendosi al Signore del Fuoco. "Chiacchierando ho finito per parlargli senza volerlo di quel tuo problema di insonnia... e... beh, non esercita più da qualche anno, ma era un ottimo medico e sarebbe disposto a fare un'eccezione per il Signore del Fuoco in persona. Se per te va bene potrebbe passare già nel pomeriggio per darti un'occhiata, aspetta solo una mia telefonata" lo informò Riku, discorrendo tranquillamente mentre i servitori servivano le portate. "Che cosa vuol dire insonnia?" si intromise Ilah, curiosa.
 
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Silian
view post Posted on 23/7/2013, 15:37     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 41, mezzogiorno
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
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"L'insonnia è quando non riesci a dormire" spiegò alla bimba con una tranquillità che non gli apparteneva "papà ha molto da lavorare ed a volte si preoccupa un po' per delle stupidaggini. Ma basta una camomilla speciale, è per questo che ho chiamato il dottore: così mi dice qual'è la migliore da prendere" mentì spudoratamente mentre pescava con le sottili bacchette nella zuppa di spaghetti. Non aveva niente da perdere. "Molto gentile da parte sua. Potrebbe venire verso le quattro, quando Ilah torna a lezione dalla maestra Lien o anche più tardi se preferisce" rispose rivolto a Riku, masticando un boccone senza realmente preoccuparsi di cosa sapesse. "Prima dobbiamo andare a fare le collane di margherite in giardino. Se siete d'accordo potremmo farci servire il dolce sotto il padiglione vicino al laghetto" propose con la cortesia di una brava padrona di casa. Tutta quella affettazione non era da lui. Non aveva più fame, e la zuppa era ancora tutta nella scodella. Strinse i denti e si decise a mandarla giù tutta, un boccone dopo l'altro, anche se il nervosismo stava per fargli scagliare le stoviglie giù dalla tavola. Quel medico sarebbe venuto, e gli avrebbe detto se avrebbe dovuto raccontare o no a sua figlia che non avrebbe mai più rivisto sua madre. Che lui non avrebbe mai più potuto stringere la sua Ris tra le braccia, che si erano lasciati in piena lite per di più -e non avrebbe potuto mai più fare nulla per rimediare. Sentì lo stomaco torcersi e strinse le labbra mentre resisteva al malessere, per poi tracannare a velocità malsana un intero bicchiere di vino. Ora andava meglio.
 
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view post Posted on 23/7/2013, 18:35     +1   -1
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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 4mezzogiorno

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"Quando ero piccola e non riuscivo a dormire veniva Zira a raccontarmi una storia" disse Ilah, riferendosi alla sua balia "magari ne può raccontare una anche a te" propose tutta compita, mentre raddrizzava la schiena ed afferrava delicatamente gli spaghetti che aveva nella ciotola con le bacchette. Non era ancora bravissima a usarle, ma era migliorata tanto. Adesso riusciva a rimanere dritta e non sbrodolarsi tutto addosso. Ogni tanto le sfuggiva ancora qualcosa, ma succedeva sempre più di rado.

"Potremmo farci servire il dolce sotto il padiglione vicino al laghetto" propose e Ilah subito annuì entusiasta "Possiamo tenere il pane per darlo alle anatre?" chiese, puntando con lo sguardo il cesto al centro del tavolo, in attesa dell'autorizzazione a metterne da parte un pezzo. "Così le vede anche il nonno. Se no si nascondono" spiegò al Re della Terra. Subito Riku allungò una mano verso il cestino, rubando una pagnotta "meglio che le mettiamo via prima che papà se le mangi tutte" disse, avvolgendola in un tovagliolo. Fece segno alla bambina di fare silenzio e nascose il fagotto sotto al tavolo. Ilah si limitò a lanciargli un'occhiata perplessa. Forse quel re era un po' matto. "Guarda che papà ti ha visto" lo rimproverò perplessa. Sapeva che quando c'erano solo parenti in giro si potevano fare cose che con i nobili non si potevano fare. Ma nascondere il cibo sotto al tavolo era una cosa sbagliatissima. Riku posò nuovamente la pagnotta sul tavolo, un po' deluso. Qualcosa gli fece intuire che quella bambina passava troppo tempo sui libri e poco in giardino... ma non era lì per dare lezioni ai suoi genitori. Anche volendo non poteva permetterselo, non con quella scheggia impazzita di Raya a rappresentare i suoi metodi educativi.

Appena Riku finì il suo pranzo si alzò dal tavolo: "vado a fare quella telefonata" annunciò. "Voi anticipatemi pure, vi raggiungo in giardino" decise.
 
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Silian
view post Posted on 24/7/2013, 14:22     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 42, mezzogiorno
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[45.585 Antkantos (darkred): n° exp (3r20x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca e pantaloni cremisi, camicia crema, stivali neri] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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Antk tornò ad appoggiarsi sullo schienale della sedia, un po' seccato del fatto che Ilah non avesse visto nessuno dei suoi cenni e degli ammiccamenti che le aveva fatto per chiederle di stare al gioco col nonno. Quella bambina non aveva un'infanzia normale- fu il pensiero che gli attraversò la mente; lanciò un'occhiata di scuse a Riku ed annuì "a tra poco". Richiamò un servitore con un gesto: "serviteci il dolce sotto al padiglione, portate anche del tè freddo... e un cestino di pane", poi si alzò e si avvicinò alla bimba, tendendole una mano affinché la prendesse. "Sai, al nonno piace giocare. Sarebbe carino se fossi un po' meno seria, o potrebbe restarci male. Non succede niente se ogni tanto fai qualcosa che la tua maestra ti proibisce" le spiegò con un occhiolino mentre si avviava verso la portafinestra. Spinse la maniglia e l'aria tiepida e profumata del giardino si riversò all'interno del salone in folate leggere, facendo fluttuare i tendaggi. "Senti Ilah, ti piacerebbe che ci fossero altre bambine qui al Palazzo? Qualcuno con cui potresti giocare a prendere il tè, o vestire le bambole. Che ne dici?" le propose; erano quasi ametà strada, e più passi faceva e più Antk si convinceva che non aveva senso per sua figlia poter stare in un giardino così grosso se non aveva nemmeno un'amichetta. Lui aveva avuto amici... Longwei... e ripensare a lui fu come riaprire una ferita non ancora rimarginata. Il suo mogliore amico di sempre, perduto per sempre anche lui.
 
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view post Posted on 24/7/2013, 20:11     +1   -1
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Ilah finì tutte le verdure che le avevano messo nel piatto, mangiandole a piccoli bocconi, come una signorina perbene, ma cercando di tenerle in bocca il meno possibile. Perché le cose che facevano bene dovevano essere così cattive da mangiare? "Sai, al nonno piace giocare" spiegò suo padre allungando una mano verso di lei, dopo aver ordinato ai servitori di portare il dolce in giardino. Ilah scivolò giù dalla sedia afferrando la mano del Signore del Fuoco. "Non voglio che il nonno ci rimane male" ammise, sinceramente dispiaciuta "ma la maestra Lien dice che una principessa non può giocare con il cibo. E' una cosa brutta come imprecare e girare per il palazzo con un maialegallo al guinzaglio. Lo fanno solo i popolani" spiegò a suo padre. Ci pensò su un istante, poi aggiunse "forse il nonno non ha capito che sono una principessa" azzardò, avanzando verso il giardino con passo lento e studiato per apparire più regale, con il risultato di sembrare un'improbabile versione in miniatura di sua madre.

"ti piacerebbe che ci fossero altre bambine qui al Palazzo?" propose Antkantos. Ilah valutò quella proposta per un istante, ripensando alle settimane che aveva passato in Accademia. Lì c'erano altre bambine, anche se erano più grandi... ma a loro non piaceva affatto giocare. L'unica cosa che facevano era riempirla di domande: volevano sapere quanto era grande il palazzo, a cosa serviva ogni stanza, se prima o poi avrebbero potuto venire a vederlo... e poi c'erano quelle che facevano un sacco di domande su sua madre, che volevano sapere tutto di lei o chiedevano qualche favore. Giocare con papà era molto più divertente. Ilah si strinse nelle spalle con aria poco entusiasta. Se ci fossero state delle altre bambine probabilmente avrebbero passato tutto il giorno a guardare il palazzo. Cosa sarebbe cambiato per lei? "Non vuoi più giocare con me?" si informò preoccupata.
 
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Silian
view post Posted on 25/7/2013, 14:01     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 43, mezzogiorno
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Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Antk non riuscì a trattenere una sonora risata... "Ma certo che sa che sei una principessa! E lo so che la maestra Lien è molto brava, però non vuol dire che non si può scherzare ogni tanto. E' come un gioco, capito? Certo, quando ci sono ospiti non si può fare -e nemmeno quando c'è la mamma, in effetti... però quando siamo tra noi non succede niente se ci divertiamo un po'" tentò di spiegarle, anche se ad ogni parola gli sembrava più complicato. Era piuttosto cocciuta... gli ricordava qualcuno, in effetti. Sospirò, scacciando l'ombra di ansia e tristezza che minacciava di afferrarlo nuovamente: voleva che Ilah per una volta non lo vedesse col muso.

"Io sono sempre felice di giocare con te... è che sai, quando ero piccolo avevo dei ragazzini come me con cui giocare, se fossi stato in un enorme Palazzo senza nessuno credo che mi sarei annoiato a morte" le spiegò riprendendo il cammino verso il padiglione. "Abitavo sull'Isola Ember, te l'ho mai detto? Potevo andare in spiaggia e nuotare quando volevo, e poi giocavo col Dominio -anche se non ero capace di creare più di qualche vampata senza controllo. E' stato mentre mi allenavo che ho incontrato la mamma... o meglio, è stata la mamma a trovare me e a sfidarmi. Ed ovviamente ha vinto lei" ridacchiò, allontanando una delle sedie di vimini dal tavolo per aiutare Ilah ad arrampicarcisi sopra. Prese posto a sua volta, allontanando i servitori con un cenno della mano: ancora Riku non si vedeva, prima del suo arrivo non avrebbero iniziato. Ci teneva che il vecchio capisse che gli era grato per quello ch stava facendo per lui.
 
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view post Posted on 25/7/2013, 19:53     +1   -1
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• indossa: abito rosa acceso, lungo fino alle ginocchia, fermato in vita da una fascia rosa chiaro. Sotto delle calzette pesanti in tinta con la cintura e ai piedi delle scarpette basse in pelle morbida. I capelli sono raccolti in due codini alti, fermati con due spille d'oro a forma di fiamma.







Ilah si fermò a riflettere un istante sulle parole di suo padre. "Ho capito" rispose tutta seria "è come che noi facciamo finta di essere popolani per ridere!" decise, anche se quella cosa non la convinceva del tutto: non era mai stata una popolana, ma se tutti i popolani volevano essere nobili e tutti i nobili far parte della famiglia reale, far parte della famiglia reale doveva essere la cosa più bella del mondo. Oppure loro dovevano voler essere popolani? Così tutti finivano per voler essere qualcosa di diverso da quello che erano. Non sembrava una cosa molto intelligente, ma era disposta a concedere a suo padre il beneficio del dubbio.

"sai, quando ero piccolo avevo dei ragazzini come me con cui giocare" proseguì Antkantos. Ilah fece una smorfia, ben consapevole che anche quella era una cosa sbagliatissima: "le bambine come me sono tutte noiose. Non ci giocano con le bambole" decise, memore dell'esperienza all'Accademia.
"Abitavo sull'Isola Ember, te l'ho mai detto?" proseguì il Signore del Fuoco. Ilah scosse la testa: "la più grande delle quattro isole principali dell'arcipelago della Nazione del Fuoco, famosa per i teatri e la spiaggia di sabbia sottile che attira turisti da tutto l'Impero" citò dal suo libro di testo. L'aveva già studiata quando avevano parlato dell'isola di Roku e dell'Avatar... ma non è che sentisse davvero il bisogno di visitarla. A palazzo non c'era il mare, ma quando la mettevano a dormire per il riposino del pomeriggio la mamma veniva dal tunnel segreto e andavano a giocare nella grotta con l'acqua. Era abbastanza divertente per i suoi gusti. Ma quello che la sorprese fu la confessione di suo padre: "davvero facevi vampate senza controllo? E la tua maestra non te lo diceva che è pericoloso?" chiese, con una nota di disappunto mentre lasciava che suo padre la aiutasse a prendere posto sulla sedia di vimini. Stette attenta a non sgualcire la gonnellina nuova e la sistemò per bene prima di alzare nuovamente lo sguardo.
 
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Silian
view post Posted on 25/7/2013, 21:48     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 44, mezzogiorno
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[45.725 Antkantos (darkred): n° exp (3r20x2)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca e pantaloni cremisi, camicia crema, stivali neri] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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"Si, brava: per ridere" la incoraggiò con un sorriso che gli morì quasi subito sulle labbra: sembrava non esserci verso di far diventare quella bambina meno seria. Da quanto era così? E come aveva fatto a non accorgersi del cambiamento? "le bambine come me sono tutte noiose...". Antk si accigliò leggermente, e la sua espressione sarebbe diventata anche più preoccupata se non avesse cercato di dissimularla. Cosa era quella, una bambina o un bambolotto per insegnanti? Non sembrava provare quasi emozioni! Sentì una nuova preoccupazione nascere, crescere e gonfiarsi accanto a quelle già angosciose che si portava dietro da giorni. "Non ce l'avevo, una maestra. All'inizio facevo i miei esperimenti da solo, poi quando sono cresciuto sono andato a lezione prima dal Sifu Suhong, poi da Sifu Kuro -che era anche il maestro della mamma". Esatto, la mamma... negli ultimi tempi aveva fatto in modo di tenerlo più lontano possibile da lei, ecco perché aveva finito per perdersi più di qualcosa. Doveva rimediare assolutamente. "Ehi, che ne dici se ce ne andiamo un finesettimana ad Ember, solo tu ed io? Mi piacerebbe farti vedere la casa dove sono cresciuto. Non è grande come il Palazzo, ma è molto carina: anticamente era una torre di avvistamento, poi l'hanno modificata e fuori c'è un giardino bellissimo. E poi c'è una caverna con un passaggio segreto, per uscire senza farsi vedere..." le propose, pronto a posticipare impegni di qualsiasi genere, ordine e grado pur di portare sua figlia in salvo da quella specie di prigione che era il Palazzo Reale.
 
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view post Posted on 28/7/2013, 08:44     +1   -1
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"All'inizio facevo i miei esperimenti da solo" spiegò il Signore del Fuoco, guadagnandosi un'occhiata incerta da parte di Ilah, che non riusciva a capire: se faceva le cose da solo... come poteva sapere se le faceva bene o meno? Non era certo una sorpresa se la mamma lo aveva battuto "quando era piccola alla mamma insegnava il nonno... ma ha detto che io non devo imparare il dominio se non voglio. Devo dirlo al nonno che non voglio?" si informò, dondolando le gambe avanti e indietro... ma papà sembrava distratto. Da quando la mamma aveva detto che dovevano tornare a casa si comportava in modo strano...
"che ne dici se ce ne andiamo un finesettimana ad Ember, solo tu ed io?" propose lui. Ilah valutò quella proposta. Senza la maestra Lien? Ma la maestra aveva detto che all'Accademia l'avevano fatta rimanere indietro con il programma... e poi c'erano tutte le settimane che aveva passato a giocare con la mamma! "...e fuori c'è un giardino bellissimo". A quelle parole lo sguardo di Ilah si illuminò "e si vedono gli aquiloni che volano come nel libro di geografia?" chiese, improvvisamente più interessata all'idea di andare a vedere Ember che ad ascoltare i racconti della maestra Lien.

In quel momento Riku apparve dal porticato, raggiungendoli ad ampie falcate. "Tutto sistemato" annunciò serio in direzione di Antkantos, per poi rivolgere un sorriso ad Ilah.
 
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Silian
view post Posted on 28/7/2013, 22:11     +1   -1




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ANNO 17, MESE 6, GIORNO 20, POST 45, mezzogiorno
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[45.745 Antkantos (darkred): n° exp (3r20)] [DENARO: 361 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: giacca e pantaloni cremisi, camicia crema, stivali neri] [EV: 1000, ABILITA': Dominio elettrico, ARMATURA: //, ARMI: sciabole gemelle(off), kukri(off)]

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Atk= 1500
Def= 1200
Vel= 300

Mosse caratteristiche-di scuola: Colonna di fuoco; Fuoco del giudizio; Scoppio; Elettrizzazione; Fulmine Globulare; Barriera Elettrostatica; Controllo del calore; Anello di fuoco; Bloccare le fiamme; Scudo di Fuoco; Propulsione; Fruste elettriche


Ad Antk non sfuggì il piccolo cambiamento di umore della bambina. Non aveva la minima idea se ci fossero o meno degli aquiloni, ma stato capace di pagare oro perché ce ne fossero in abbondanza quando sarebbe venuto lì con Ilah "Tutti gli aquiloni che vuoi" la rassicurò con un largo sorriso. "Quali sono i tuoi preferiti?" si informò, mentre la sagoma del suocero si materializzava sul vialetto lastricato. Richiamò con un cenno i servitori, che versarono nelle tazze del tè freddo e portarono diversi vassoi d'argento contenenti biscotti, pasticcini e piccole fette di torte alla frutta. Era una fortuna che Antk non fosse un amante del cibo, o tutti quegli anni al Palazzo lo avrebbero ridotto ad un grassone flaccido. Annuì in direzione di Riku senza scomporre l'espressione serena sul viso; entro breve avrebbe saputo la verità, ma prima di allora non voleva assolutamente turbare la sua ranocchia. "Riku, a te piacciono gli aquiloni?"

 
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