La Nazione del Fuoco - GdR

Minacce (non troppo velate)

« Older   Newer »
  Share  
Silian
view post Posted on 2/8/2012, 21:48     +1   -1




CITAZIONE

png
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 31.085 (25r80x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 25, POST 27, sera

“Magari ci vediamo più tardi”…

La luce fioca delle candele illumina il tavolino basso e quadrato a cui è seduto Antk, curvo su una pergamena scritta per metà. Le fiamme ondeggiavano ogni volta che il ragazzo respira un po’ più forte, allungando sul foglio le ombre nate dalla stessa mano che impugna il morbido pennello intriso d’inchiostro. I movimenti delle sue braccia si sono fatti più sicuri negli ultimi giorni, mano a mano che le lezioni di calligrafia sono progredite, tanto che quel pomeriggio è riuscito a strappare un “non c’è male” allo schizzinoso archivista. Completa un ideogramma con due pennellate brevi ad entrambi i lati del corpo centrale del glifo per poi poggiare di nuovo le setole del pennello sul recipiente in avorio per l’inchiostro, e sospira all’improvviso: le candele ondeggiano con violenza, facendo scintillare il grosso bracciale dorato poggiato all’angolo del tavolo. I motivi a forma di fiamma cesellati sul metallo prezioso sembrano prendere vita e danzare insieme alle piccole lingue di fuoco in cima agli steli di cera: gli occhi del ragazzo vengono attratti dall’oggetto ed Antk allunga una mano per prenderlo. Se lo rigira tra le dita, facendo passare i polpastrelli sulle decorazioni a rilievo, ormai del tutto dimentico dell’esercizio di scrittura. “Magari ci vediamo più tardi”…

Invece no, non si sono visti per niente: ha passato il pomeriggio più brutto e noioso in compagnia del suo insegnante, che ha continuato a rimbeccarlo più per sfogarsi per il disordine che aveva lasciato la sera prima (e per la naturale antipatia verso i soldati) che per un suo reale demerito. Con sua grossa sorpresa, Antk si è accorto che per quanto possa prendere insulti non glie ne frega niente: se fosse accaduta una cosa del genere un anno o due prima il malcapitato avrebbe ricevuto un invito immediato alla prima arena di Agni Kai disponibile. Ha incassato le male parole, scrostato la cera dal tavolo e riportato gli avanzi del suo pranzo nelle cucine per poi andare a rintanarsi nella sua stanza. E lì ha iniziato ad aspettare: quando sarebbe venuta? O quando gli avrebbe fatto sapere che poteva vederla? Cosa faceva in quel momento? Era impegnata a districarsi nel groviglio di serpi velenose che teneva lì a Corte o anche lei era sola nelle sue stanze, magari in lacrime come quella mattina? Qualunque cose stesse facendo, lui avrebbe tanto voluto essere lì al suo fianco ed aiutarla, anche fosse solo a tenerle un braccio sulle spalle per consolarla o guardare storto quella gentaglia che la importunava…questa situazione lo fa sentire più che inutile, e va avanti ormai da giorni!

Due o tre colpi secchi alla porta. Antk alza la testa di scatto: Iris?
No, non sarebbe mai potuta passare dalla porta principale, o si sarebbe scatenato il putiferio..ma allora…? I colpi si ripetono, più insistenti e forti. Il ragazzo all’improvviso realizza: afferra con un gesto fulmineo il bracciale e se lo infila nella casacca, si schiarisce la voce e senza nemmeno alzarsi risponde “Avanti!”. Chiunque sia là fuori deve avere una gran fretta, dato che ha iniziato ad aprire la porta ancora prima che lui abbia finito di parlare.

Edited by Silian - 27/8/2012, 19:43
 
Top
Silian
view post Posted on 6/8/2012, 21:47     +1   -1




png
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 31.225 (30r100)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 27, POST 22, primo pomeriggio

La figura del visitatore resta in ombra finché la lama di luce tremolante che proviene dalle candele non ne illumina i lineamenti alteri: più alto di lui di una spanna, Len Shu lo fissa dall’alto in basso più o meno come fa Iris col resto del mondo (tranne che con lui, Antk) ma senza emanare la stessa aura di potere e forza. Risultato: Antk sente l’irritazione crescere in modo esponenziale in pochi istanti e ricambia immediatamente l’occhiata altezzosa del Capitano con una delle sue migliori espressioni incendiarie, stringendo i pugni. “Sifu Antkantos…”. Quello che potrebbe essere un saluto non viene ricambiato. L’intruso prende possesso dello spazio della stanza senza chiedere il permesso, dirigendosi con falcate volutamente lente e misurate verso il centro della stanza ed il tavolino ingombro di materiale scrittorio. Il ragazzo, dal canto suo, rifiuta di spostarsi dalla sua traiettoria, finendo per far urtare la spalla di Len Shu contro la sua. Nessuno dei due intende dare segno di essersene accorto: è una specie di provocazione, protestare equivale a dichiarare la sconfitta.

Il Capitano osserva con aria tra il curioso e lo sprezzante il foglio pieno a metà di ideogrammi: deve ammettere a sé stesso di non saper scrivere molto meglio, ma non è venuto lì certo per leggere poesie insieme a quel bifolco. Quando si volta per affrontare il cosiddetto maestro di dominio di corte lo trova già voltato nella sua direzione, con un’espressione nient’affatto amichevole. L’aria è..come dire..elettrica, ma nonostante la batosta subita pochi giorni prima l’intruso non sembra darsene troppa pena. “Sifu Antkantos, da quanto tempo lavora al Palazzo?” chiede con aria inquisitoria. Nessuna risposta: l’altro lo fissa ancora, e soppesa in silenzio le parole di Len Shu. Che domanda cretina: lo sa benissimo da quanto lavora lì! C’era, quando era arrivato: lui stesso era stato spedito dal vecchio Capitano a tenerlo d’occhio. E allora che voleva da lui, con quella voce del cavolo e quel muso da imbecille che si sforzava così tanto di mantenere? Antk inclina la testa, sollevando un sopracciglio. “Hai la memoria corta”. Non è né una domanda né una risposta. “Hmmm..non ci siamo: il sospettato rifiuta di rispondere alle domande” scandisce con tono sardonico il soldato, godendosela da matti a fare la parte di quello che ha il coltello dalla parte del manico.

L’altro non fa una piega, almeno in apparenza, ma dentro si sente ribollire il sangue: gli riesce difficile credere che la sua Iris riesca a circondarsi di asini di tal fatta e se fosse per lui lo spedirebbe contro la porta a suon di palle di fuoco fino a rompergli il collo ma il contatto del metallo freddo contro la pelle, sotto la casacca, riesce per miracolo a trattenerlo dal fare qualche cretinata colossale. Ingoia la bile, pensando che lo fa per Iris e che le darebbe ancora dolore se facesse del male al soldato..bastava vedere come aveva reagito la prima volta che l’aveva messo al tappeto..ha già sofferto abbastanza, non sarebbe accaduto di nuovo, non per colpa sua. Len Shu, d’altra parte, sta solo aspettando che quella testa calda conclamata dia in escandescenze per chiamare i suoi uomini nascosti dietro la porta e metterlo in arresto all’istante: un bel viaggio di sola andata a Boiling Rock, Sua Altezza ha troppo da fare per accorgersi che il maestro manchi all’appello o per sentirne la mancanza. Con la faccia che ha manca poco: una o due domande e gli sarebbe finalmente saltato al collo. Pregustando già l’irruzione imminente il Capitano continua a battere il ferro finché è caldo –o almeno così crede lui. Che bel piano! Pensare alle cose prima di farle dà un sacco di soddisfazioni! “Passiamo alla seconda domanda: in base a quali competenze ha ottenuto l’incarico a Corte? Ha sostenuto un regolare esame, qualche esperto ha forse fatto il suo nome presso l’Imperatrice?” prosegue, incalzandolo in modo petulante.

Edited by Silian - 12/8/2012, 15:30
 
Top
Silian
view post Posted on 16/8/2012, 21:02     +1   -1




png
"Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale"
[EXP ANTK (darkred) 32.295 (30r100x2)][DENARO: 300 NdF, DEPOSITATO: conto ABBIGLIAMENTO: casacca rossa, mantello, stivali neri][EV: 900, ABILITA': Dominio elettrico ARMATURA: // ARMI: Sciabole Gemelle, Kukri]

ANNO 2, MESE 8, GIORNO 27, POST 27, primo pomeriggio

“Attento a quello che dici…” si raccomanda Antk, prendendosi tutto il tempo necessario ad elaborare una risposta verosimile ma non troppo vera: è stata Ris ad incaricarlo, ne è sicuro, anche se è stata la Capitana musona a portargli la notizia ed a guidarlo negli alloggi; a ripensarci dopo i fatti degli ultimi giorni gli sembra che Ris abbia deciso tutto per poter tornare insieme alla fine, anche se ci sono voluti tutti quei mesi e c’è stato il tizio morto di mezzo. Quel pensiero riesce a migliorare il suo umore (ed ulteriormente) il suo autocontrollo. Non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello di spiattellare davvero quello che sa, e vorrebbe rispondergli nel modo più offensivo possibile dato che i fulmini sembra che è meglio tenerli per l’arena. “Se il tuo capo, la tizia che lancia i coltelli, non ti ha detto niente non sono affari miei. E’stata lei a riferire l’ordine, non mi interessa chi l’abbia dato” risponde con una scrollata di spalle “Se vuoi farmi fare l’esame fai pure..ma prima vedi di farti passare le scottature, o potrebbero restarti le cicatrici” lo provoca fissandolo negli occhi.

Colto nel segno…Len Shu gli lancia un’occhiata inviperita: senza volerlo il villico ha toccato due tasti dolenti. Lì per lì non sa che ribattere, arrossisce e finalmente perde le staffe iniziando a sbraitare assai poco nobilmente “TU…Sudicio contadino! E’solo questione di giorni, ti farò pentire di aver messo piede qui dentro e di avermi insultato!”. Ironia della sorte: per quanto avesse potuto pianificare quell'incontro non aveva previsto che sarebbe potuto essere lui il primo a perdere la pazienza. E per quanto possa agitare i pugni ed alzare la voce non è più temibile di un barboncincillà che abbaia, ridotto com’è grazie al cosiddetto allenamento stile Antk. Quel pensiero è divertente, se sorvoliamo sull’impulso irrefrenabile che il ragazzo ha di mollargli un pugno sul naso. Fortunatamente (per lui) Len Shu gira sui tacchi come se il terreno gli bruciasse sotto i piedi e schizza via dalla stanza, sbattendo la porta. Un’altra umiliazione..ma glie l’avrebbe pagata cara! Gli sarebbe stato addosso con le sue guardie e quando avesse messo un piede in fallo lui sarebbe stato lì ad aspettarlo..

La porta si serra, nella stanza cala il silenzio dopo che lo scalpiccio dei soldati si allontana lungo il corridoio. Antk dopo qualche secondo si rende conto di aver trattenuto il respiro e di avere tutti i muscoli tesi e contratti. Rilascia le spalle e prende due grossi respiri profondi, si scioglie i capelli lanciando a terra il fermaglio a forma di fiamma e lascia che le ciocche lisce e marroni gli ricadano sul viso di colpo diventato stanco. Non si era reso conto di essere così agitato. Fila verso il letto e si butta sul materasso a peso morto, ma una pressione sgradevole al petto lo costringe a voltarsi sul fianco sinistro: si fruga nella casacca finché non ne tira fuori il grosso bracciale d’oro che ci aveva nascosto poco prima. Finalmente un sorriso si fa strada sul suo viso tirato: si rotola sulla schiena e continua a rigirarsi il gioiello tra le dita, il metallo divenuto tiepido come la pelle del ragazzo si sta raffreddando lentamente. Alla fine preme le labbra contro la superficie cesellata, poggia il bracciale con delicatezza sul comodino e si rannicchia sotto le lenzuola, ripensando all’ultima volta che ha incontrato Ris e sperando con tutto sé stesso che già l’indomani avrebbe potuto rivederla..

CITAZIONE
Continua su "Gran finale"



Edited by Silian - 27/8/2012, 19:47
 
Top
2 replies since 2/8/2012, 21:48   56 views
  Share